Igiene Ambientale: 27 febbraio 2007 Convegno a Roma – Il futuro del ciclo integrato dei rifiuti nelle liberalizzazioni

Il giorno 27 febbraio si svolgerà a Roma presso il Centro congressi Massimo D’Azeglio il Convegno: “Il futuro del ciclo integrato dei rifiuti nelle liberalizzazioni”.

I lavori inizieranno alle 9,30 e proseguiranno con un dibattito.

Alle 15 la Tavola Rotonda: “Servizi privati o pubbliche utilità?” 


Comunicato "Occorre cambiare musica"

F.P. C.G.I.L.
Corte dei Conti

CORTE DEI CONTI: OCCORRE CAMBIARE MUSICA!

Apprendiamo, da notizie di stampa, che è stato preparato un emendamento alla finanziaria 2007 in cui si prevede l’ istituzione di un’ Agenzia pubblica per il controllo della spesa locale.
Come F.P.-CGIL siamo stati da sempre contrari ad un metodo che tratti la delicata materia dei controlli in maniera estemporanea, senza un disegno organico che si colleghi ed intrecci anche con altre riforme ordinamentali (ad es., quella del T.U.E.L.);
tuttavia, dobbiamo dire che il ns Istituto da anni si dimostra inadeguato ad assolvere a nuove e più qualificate funzioni perché è almeno dalle riforme del 1993-’94 che esiste una grossa “palude” interna che attua, a dir poco, forme di resistenza passiva ad ogni innovazione e rilancio della Corte e queste opposizioni non si trovano certo all’ interno del personale amministrativo che, comunque, resta uno di quelli maggiormente professionalizzato all’ interno della P.A.
Qual è stata la tempestività della Corte, restando allo specifico delle Autonomie Locali, a mettere in atto la nuova forma di controllo collaborativi prevista dalla vigente finanziaria sull’ individuazione di eventuali gravi irregolarità contabili nei bilanci di Comuni e Province?
Quante sono le deliberazioni emanate sinora e da quante Sezioni Regionali di controllo?
O C C O R R E    U N A     S V O L T A !
altrimenti la Corte troverà sempre meno difensori e si assisterà ad un progressivo svuotamento di funzioni o a competenza che vengono attribuite e tolte per la riscontrata inadeguatezza.
Perciò, come F.P.-CGIL pur rivendicando la nostra storica autonomia sindacale non ci faremo coinvolgere da un eventuale controproducente corporativismo che servirebbe a coprire le responsabilità interne di chi ha portato l’ Istituto nell’ attuale situazione.
Roma, 31 ottobre 2006

LA DELEGAZIONE NAZIONALE TRATTANTE DELLA F.P.-CGIL DELLA CORTE DEI CONTI

Riunione con l'Amministrazione del 30 luglio

Roma, 31 luglio 2007

Ai delegati ed eletti Fp Cgil
Settore Giustizia Minorile
 

Accordo di concertazione riguardante i criteri di conferimento degli incarichi dirigenziali – stabilizzazione dei lavoratori a tempo determinato : revisione delle piante organiche e riorganizzazione dei centri di Trento e Genova.

Ieri si è tenuta al Dipartimento per la giustizia minorile la riunione sulla concertazione e per la presentazione delle informative sulle questioni indicate in oggetto. Durante la concertazione per i criteri di conferimento degli incarichi dirigenziali, approfittando della presenza del Sottosegretario On. Luigi Li Gotti, sono stati in generale illustrati i problemi che affliggono la giustizia minorile con riferimento alla insufficienza delle risorse, economiche e di personale.
E’ indispensabile l’impegno di tutti per il rilancio di un settore che è stato collassato dal precedente governo, ma che è fondamentale per lo sviluppo e l’attuazione delle misure di prevenzione della devianza minorile.
E’ stato ribadito al Sottosegretario che di giustizia minorile non si può parlare esclusivamente solo durante le emergenze, quando fatti eclatanti pongono all’attenzione della cronaca e di tutti i mass media il mondo giovanile, che viene peraltro solitamente demonizzato.
Ma che, in una fase in cui l’attenzione sulla legalità e sulla sicurezza dei cittadini viene posta con forza tra gli obiettivi del governo, che con le parti sociali si accinge a concordare un patto per la sicurezza, è indispensabile ripensare seriamente e con attenzione a serie politiche di intervento sulla criminalità che, pur importanti quando riguardano gli adulti, risultano fondamentali, in termini di prevenzione, per la società e per giovani che stanno costruendo il proprio futuro.
Così come è ormai indispensabile riconoscere la particolarità del lavoro degli operatori della giustizia minorile, che deve trovare il giusto riconoscimento anche attraverso risorse aggiuntive sul FUA che consentano la piena e concreta attuazione di quanto previsto dal nuovo contratto collettivo.
In questo senso appare positiva e di buon auspicio l’accelerazione che il Dipartimento ha imposto alle procedure di stabilizzazione di tutti i 175 lavoratori a tempo determinato, per consentire la quale ieri si è concordato sulle modifiche alla pianta organica proposte dall’Amministrazione, che ha convenuto di non intervenire sui profili, che dovranno comunque essere modificati con il prossimo contratto integrativo, che andrà in discussione a partire da settembre.
L’amministrazione ha anche fornito l’informativa sulla riorganizzazione dei Centri di Genova e Trento, recentemente soppressi, per la quale abbiamo chiesto un passaggio formale di concertazione a livello locale locale con le organizzazioni sindacali territoriali.

p. la Fp Cgil Nazionale
Giustizia Minorile
Il Coordinatore nazionale

Gianfranco Macigno


 

Agenzie Fiscali: firmata ipotesi di accordo CCNL

Firmata nella notte tra il 25 e 26 febbraio l’ipotesi di accordo per il CCNL del comparto Agenzie Fiscali.

Pubblichiamo il testo del Contratto ed il Comunicato unitario.

Roma, 26 febbraio 2008

Comunicato incontro del 16 luglio – Linee guida piattaforma integrativo e FUA 2008

 
A tutte le lavoratrici e i lavoratori
del Consiglio di Stato e TAR

Ieri si è tenuta la prima riunione tra parte pubblica e sindacati per l’applicazione del nuovo C.C.N.L
I sindacati confederali avevano presentato unitariamente la loro piattaforma lo scorso mese di giugno. L’Amministrazione ha preliminarmente illustrato in grandi linee la propria posizione rispetto alle principali problematiche che interessano l’applicazione del contratto:
– Profili professionali
– Criteri per la progressione fra le aree e all’interno dell’area
– Valutazione della prestazione individuale
– Politiche di incentivazione
– F.U.A.

Sul problema dell’individuazione dei settori di attività, la proposta dell’Amministrazione che si allega al presente comunicato , prevede due soli settori (amministrativo e contabile) anziché tre (amministrativo, contabile ed informatico) come indicato nella proposta sindacale.
Sugli altri punti, essendo arrivati ormai alla fine di luglio la C.G.I.L. ha proposto di dare priorità di discussione ai criteri di ripartizione del F.U.A per evitare ulteriori slittamenti nell’attribuzione dei fondi per produttività, incentivazione e progetti locali che quest’anno dovranno riguardare esclusivamente lo smaltimento dell’arretrato dei ricorsi. Si allega al comunicato la tabella di composizione del F.U.A per il 2008 in cui si evidenzia un notevole incremento rispetto allo scorso anno. Tale incremento verrà suddiviso tra incentivo per organico inadeguato, produttività ed efficienza.
L’incremento dell’incentivazione che decorrerà dal mese di gennaio 2008, potrà essere erogata non appena l’accordo verrà firmato e diventerà definitivo.
L’amministrazione ci ha poi comunicato che è stata approvata dal consiglio di presidenza la nuova pianta organica, e si è impegnata a trasmettercene copia. Ha inoltre comunicato che dopo la stabilizzazione del personale a tempo determinato avvenuta lo scorso mese, si sta procedendo all’inquadramento del personale delle poste, cui seguirà, subito quello del personale degli altri ministeri; il tutto avverrà presumibilmente prima della fine dell’anno, data entro cui dovrà iniziare la procedura per la copertura dei cinquanta posti previsti dalla scorsa finanziaria e non ancora ricoperti.
L’Amministrazione ha anche riferito che – con riferimento al personale a tempo determinato in servizio presso la nostra amministrazione non stabilizzato poiché non in possesso dei requisiti necessari – per questi ultimi l’Adunanza Generale ha deciso di prorogare il contratto per un triennio.
Roma, 17 luglio 2008

F.P. C.G.I.L
Giuliana Sgreccia

 

documenti allegati

 
 

 

Orario di lavoro

16 dicembre 2008 ore 13,30 Manifestazione a Strasburgo 

Il Comitato Esecutivo della Ces ha deciso di indire una Euro manifestazione a Strasburgo per il 16 dicembre 2008, data di discussione e votazione al Parlamento Europeo sulla direttiva sull’orario di lavoro.

La manifestazione – che la Ces spera di massa – è la prima tappa di una campagna europea:

COMBATTERE LA CRISI: PRIORITA’ AL LAVORO, AI SALARI E AI DIRITTI DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI.

 

Comunicato – Volantino

 

IL CNEL SI RIMANGIA GLI IMPEGNI CON IL PERSONALE E ABBANDONA I PRECARI

 
 

 

Austria: accordo per il settore pubblico: + 3,55% per il 2009

 
Raggiunto in Austria l’accordo per i 350mila dipendenti pubblici. Per il 2009 l’aumento sarà del 3,55% .

 

Lettera al Ministro

 
Roma, 1 settembre 2009

Al Sig. Ministro della Giustizia
On. Angelino Alfano

E, p.c. Al Capo del Dipartimento per la Giustizia
Minorile
Presidente Bruno Brattoli

On. Ministro,

il recente terremoto che ha colpito L’Aquila – distruggendo il centro storico della città e con esso numerosi edifici che ospitavano servizi pubblici, strutture scolastiche ed universitarie, ha determinato la necessità di procedere alla riorganizzazione dell’allocazione degli stessi. Anche i servizi territoriali del ministero della giustizia sono coinvolti in questo processo ed è comprensibile che in una fase di grossa difficoltà per la popolazione tutti facciano quanto possibile per consentire il ripristino dell’erogazione dei servizi pubblici, compresi quelli della giustizia.

In questo senso, allo stato, appare problematica la sopravvivenza dei servizi della giustizia minorile che, nell’immediato dopo terremoto hanno prontamente fornito supporto agli uffici dell’organizzazione giudiziaria le cui sedi sono risultate danneggiate ospitando alcuni servizi e, in generale ad altri enti, ad esempio, fornendo ospitalità anche all’ordine degli avvocati.

Non vorremmo, però, che, passata l’emergenza ora che è arrivato il momento della progettazione del futuro della città questa disponibilità fosse fraintesa, che qualcuno pensasse di utilizzare la riorganizzazione per altri fini: per chiudere i servizi minorili. I fatti sono che: continua ad essere disattivato il Centro di Prima Accoglienza; l’Ufficio di Servizio Sociale per Minorenni, recentemente, ha dovuto cedere nuovamente, su disposizione del Direttore Generale del Personale e della Formazione in funzione di sostituto del Capo del Dipartimento per la Giustizia Minorile, la quasi totalità dei locali in uso all’organizzazione giudiziaria; i locali dell’Istituto Penale per Minorenni sembrerebbero essere contesi dall’Università.

Quet’ultimo caso crediamo che sia emblematico di una condizione che evidenzia una sostanziale mancanza di trasparenza nelle scelte. Infatti, a noi risulta che il Dipartimento per la giustizia minorile abbia evidenziato la disponibilità a cedere all’Università l’unico edificio dismesso, chiamato delle “Ex Officine”, adiacente all’Istituto Penale per Minorenni e che, nonostante ciò, qualcuno stia ancora tentando di acquisire anche i locali dell’IPM.

Un quadro totalmente negativo per la giustizia minorile, i cui servizi a L’Aquila verrebbero chiusi, che alimenta le preoccupazioni degli operatori che in quei servizi lavorano, che già colpiti dalle conseguenze del terremoto si devono anche preoccupare della continuità del posto di lavoro.

Una situazione per noi inaccettabile, che richiede un’urgente presa di posizione della S.V., tanto più che, come nel caso dell’Istituto Penale per Minorenni, è una situazione che si ripercuote sugli altri istituti, aggravando una situazione di sovraffollamento delle carceri diventata ormai insopportabile anche nel settore minorile.

Le chiediamo, On. Ministro, di intervenire perché sia fatta finalmente chiarezza, perché venga ripristinata la funzionalità dei servizi minorili della città, venga dato immediato avvio ai lavori di ristrutturazione dell’Istituto Penale per Minorenni, sia ridata tranquillità a lavoratori che oggi vedono minacciato il posto di lavoro e nella migliore delle ipotesi disperso un patrimonio di professionalità costruito negli anni.
Certi del Suo intervento cogliamo l’occasione per porgerle distinti saluti.

                                                                                                                        Il Coordinatore nazionale 
                                                                                                                        FP CGIL Giustizia Minorile

                                                                                                                               Gianfranco Macigno
 
 

 
 

 
 

Comitato esecutivo della CES (Bruxelles, 13 e 14 ottobre 2010)

Numerosi sono stati i punti all’ordine del giorno dell’ultimo Comitato esecutivo della CES.
Nel corso della prima giornata di lavori i due punti trattati, sui quali c’è stato un lungo dibattito, sono stati come dare continuità alla campagna della CES “no all’austerità – priorità al lavoro e alla crescita” culminata con le manifestazioni del 29 settembre  e la risoluzione sulla governance economica e sociale.

Sul primo punto tutti gli interventi hanno sottolineato come sia importante proseguire nella azione sindacale. La grande manifestazione di Bruxelles è stato un successo in termini di partecipazione ma le risposte che sono venute dalla politica non sono state certamente all’altezza delle richieste del movimento sindacale europeo. Nel nostro intervento su questi punti, abbiamo ricordato come sia necessario, in questa fase difficile di crisi economica che investe tutta l’Europa dare continuità all’azione della CES, poiché il movimento sindacale è rimasto oggi l’unico punto di riferimento per i lavoratori e i pensionati. Non si esce da questa crisi con l’egoismo nazionale ma con una nuova idea di modello di sviluppo produttivo. 

Sul punto relativo alla governance economica la proposta di revisione del Patto di stabilità rischia di mettere l’Europa in una situazione esplosiva dal punto di vista sociale, colpendo anche i primi timidi segnali di ripresa. L’austerità sociale, dei salari, dell’economia porta alla recessione. La riforma avrebbe come conseguenza solo in Italia dei tagli allo stato sociale nell’ordine di 45 miliardi l’anno. Un piano di risanamento deve invece mettere in campo risorse straordinarie.

Le proposte alternative della CES riguardano a tal proposito una governance economica e sociale dotando gli stati membri di strumenti indispensabili a fronteggiare la crisi e gli squilibri economici e sociali che hanno causato la crisi.

In particolare:

  • Una politica di stimolo sotto forma di trasferimenti di investimenti agli stati membri, aiutando i paesi nella crescita e a uscire dal debito al posto delle politiche di austerità che distruggono ulteriormente l’occupazione;
  • Emissione di Bond europei;
  • Una tassa per le transazioni finanziarie i cui proventi sarebbero utilizzati per finanziare bond europei di crescita
  • Rafforzare la componente sociale con l’obiettivo di arrestare la competizione selvaggia nel mercato interno sotto forma di lavori precari e di dumping salariale.
 

La CES chiede inoltre che il dialogo sociale abbia un ruolo rilevante nella governance economica e sociale, che non può essere lasciata solo ai ministri delle finanze e alle banche. La CES insiste che il processo della governance economica e sociale debba essere condotto dal Consiglio europeo dei capi di stato, con il coinvolgimento dei ministri sociali e dell’occupazione allo stesso modo che i ministri delle finanze.

Al termine della discussione Monks ha proposto una mobilitazione in coincidenza del Vertice tripartito del 28 novembre 2010 per fare pressione sulle istituzione presentando la piattaforma della CES; iniziative, da tenersi nelle grandi capitali europee a ridosso del Consiglio del 16 dicembre; una ulteriore giornata di azione da tenersi a Budapest (Presidenza di turno dell’Unione) per i primi mesi del 2011.

Successivamente è stato discusso il punto relativo alle risposte della CES al Libro verde della Commissione sulle pensioni . Nel dibattito il documento, già discusso e preparato nel Gruppo di lavoro Protezione sociale, è stato valutato positivamente dalle organizzazioni sindacali. La CES ricorda alla Commissione come l’Unione non abbia competenza su questa materia e critica le principali proposte della Commissione, a partire dall’aumento dell’età pensionabile, alla riduzione delle pensioni pubbliche, che la Commissione considera necessaria per la sostenibilità delle stesse. La Ces sottolinea inoltre l’importanza di un’occupazione di qualità con retribuzioni dignitose per garantire i diritti pensionistici dei futuri pensionati e di quelli attuali, così come l’investimento nella protezione sociale che non deve considerarsi una spesa ma un vero e proprio investimento produttivo.

Si è poi passati all’informativa in merito a due proposte legislative della Commissione sul lavoro stagionale e sui trasferimenti intra-aziendali. Entrambe le proposte sono state inserite nell’ambito di un pacchetto di cinque direttive sull’immigrazione e trovano la loro base giuridica nella politica di immigrazione europea e non nel campo sociale. Le direttive rientrano per la CES nel processo di legalizzazione del dumping sociale già avviato con le sentenze della Corte di giustizia Laval, Rueffert e Lussemburgo, prevedendo una convergenza verso il basso delle condizioni di lavoro. Su questo punto è stato chiesto alla CES di dare uno segnale critico molto forte alla Commissione e Decaillon ha preannunciato un dibattito più globale su questi temi per il prossimo Esecutivo della CES di dicembre. E’ inaccettabile per la CES che Direttive di carattere sociale vengano inserite nel capitolo immigrazione.

I lavori dell’Esecutivo sono proseguiti con l’adozione di una Risoluzione su “un new Deal sostenibile per l’Europa in vista di Cancun” in cui si propone la piattaforma sui negoziati per il cambiamento climatico e per una giusta transizione verso un’Europa a bassa emissione di carbone.

A fine ottobre la Commissione pubblicherà una Comunicazione sul “Single market Act”: la CES ritiene che la Commissione debba utilizzare il Rapporto Monti nei suoi vari aspetti e propone di inviare una Dichiarazione a nome dell’Esecutivo riproponendo il Protocollo sociale da allegare al Trattato e la richiesta di revisione della Direttiva sul distacco dei lavoratori. 

In merito alle varie richieste di affiliazione desideriamo sottolineare quella dell’Organizzazione europea delle associazioni militari (EUROMIL). L’ampio dibattito ha determinato il bisogno di ulteriori approfondimenti che saranno definiti nella prossima riunione del comitato esecutivo.Infine si sono aperti i termini per la presentazione delle candidature per il Segretario Generale della CES, mentre le regole per le procedure congressuali verranno adottate all’Esecutivo di dicembre.

fonte: CGIL

 

Comitato Stop Opg: Aversa: morto per soffocamento giovane internato. Quarto decesso nel 2011 Nominare commissari ad acta per la chiusura immediata dei 6 Opg italiani.

 
Comunicato stampa del Comitato “Stop Opg” per l’abolizione degli ospedali psichiatrici giudiziari

Ieri nell’Opg di Aversa si è consumata l’ennesima tragedia. Un giovane quasi trentenne è morto per soffocamento. Si aggiorna così il triste bollettino del 2011, che registra ben 4 decessi in poco più di 4 mesi, tre dei quali per suicidio. Un dramma immerso in un silenzio disarmante.

Fatti come questo, per il contesto in cui avvengono e per le gravi ombre che gettano sulle istituzioni, non possono essere letti come tragiche fatalità: gli Opg sono luoghi di morte, di sofferenza e di privazioni, e non è più possibile rinviare interventi risolutivi.

Il comitato Stop Opg, nato da un folto cartello di associazioni e sindacati che operano nei settori della salute mentale e penitenziario, chiede semplicemente di applicare la legge e provvedere all’immediata chiusura di tutti I 6 Opg italiani.

Ma non basta: lo Stato italiano ha dimostrato tutta la sua inerzia, le istituzioni la loro inadeguatezza. Basti pensare che da quando con un apposito Dpcm è stata stabilita la chiusura delle strutture, il numero degli internati è inspiegabilmente lievitato, passando da meno di 1300 internati del 2007 agli oltre 1400 di oggi.

Si assumano iniziative straordinarie, senza escludere la nomina di commissariad actache, a partire da Aversa, attraverso la definizione di una vera e propria road map, indichino tempi certi per la chiusura, dando solide garanzie sul reinserimento e il sostegno agli internati nel loro percorso di recupero.

Roma, 10 Maggio 2011 
 

 

Comunicato ai lavoratori

Al Direttore Generale
Alla Commissione Pari Opportunità
A tutti i lavoratori

Nonostante le pressanti richieste del personale precario sull’applicazione integrale dell’articolo uno del CCNL, l’Amministrazione continua a discriminare i nostri colleghi precari.
Mi riferisco alla fruizione di alcuni permessi che sistematicamente non sono concessi (maternità, lutto, ecc…).
L’ufficio delle Risorse Umane nella figura del Dott. Niglio continua a sostenere che un’interpretazione dell’ARAN escluderebbe i precari dalla fruizione dei suddetti permessi.
Ricordiamo al Dott. Niglio che, (anche se viene dall’ARAN) sempre di un parere si tratta e che altri Enti si sono comportati in maniera molto più umanitaria della Croce Rossa.
Questa presa di posizione dell’Amministrazione è ancora più sgradevole se si considera che colpisce essenzialmente le lavoratrici nella loro funzione di madri, e non solo.
Per questo motivo scriviamo anche alla Commissione Pari opportunità, di cui stiamo apprezzando il lavoro, nella convinzione che le Pari Opportunità si coniugano con i Pari Diritti.
Denunciamo con forza il comportamento inumano ed insensibile dalla CRI che colpisce i lavoratori più deboli.
Chiediamo al Direttore Generale di intervenire in modo definitivo per chiarire la posizione dell’Amministrazione.

Il Coordinatore CGIL FP CRI
Pietro Cocco

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