Comunicato

 

L’Amministrazione ci ha convocato con un o.d.g. con i seguenti argomenti:

* Verbale d’intesa su nuova organizzazione dell’area medico-legale.
* Direzioni provinciali di elevate dimensioni: trattamento economico direttori.
* Nuove figure professionali apicali.
* CCNI 2009.

VERBALE D’INTESA SU NUOVA ORGANIZZAZIONE DELL’AREA MEDICO-LEGALE

Sulla sottoscrizione del verbale in questione stiamo predisponendo un comunicato specifico.

DIREZIONI PROVINCIALI DI ELEVATE DIMENSIONI: TRATTAMENTO ECONOMICO DIRETTORI

Il documento presentatoci dall’Amministrazione prevede per i direttori provinciali di “elevate dimensioni”, ovvero, Roma, Milano, Napoli e Torino il coefficiente di ponderazione 170, nell’ambito della retribuzione di risultato.

Come FP CGIL, pur concordando sulla necessità di differenziazione in base alle diverse complessità organizzativo gestionali, riteniamo che tale provvedimento vada inserito in un contesto organicamente più strutturato.

Abbiamo, inoltre, ricordato all’Amministrazione che in fase di sottoscrizione del CCNI 2008 per il personale dirigente le parti si erano impegnate a definire in apposita sessione le linee di indirizzo per l’affidamento di incarichi dirigenziali a complessità organizzativa gestionale crescente nell’ottica di individuare un percorso strutturato di sviluppo professionale, con riferimento anche alle criticità territoriali.

Ed è in questo contesto di “nuove regole” per l’affidamento degli incarichi che siamo disposti a parlare di un aumento dei parametri della retribuzione di risultato.

Il problema non è pagare di più chi dirige sedi complesse ma il come si arriva a dirigerle.

Il documento è stato ritirato in attesa di una proposta più organica.

NUOVE FIGURE PROFESSIONALI APICALI

La trasformazione delle attuali sedi sub provinciali in “Agenzie complesse” apre nuove prospettive di sviluppo professionale per il personale non dirigente.
Il verbale sottopostoci dall’Amministrazione tende a individuare la nuova figura professionale cui affidare la responsabilità delle nuove “Agenzie complesse”

Il documento circoscrive ai dipendenti C4 e C5 la possibilità di attribuzione, con un sistema selettivo valutativo che interesserà in prima istanza le sedi regionali e successivamente una Commissione centrale presieduta dal Direttore generale o dal Direttore centrale risorse umane.

Come FP Cgil abbiamo chiesto, in fase di prima analisi del documento, la possibilità di aprire all’intera area C la platea dei candidabili e che uno dei requisiti per l’attribuzione di questo nuovo incarico sia l’effettivo svolgimento di attività lavorativa in produzione, per un congruo periodo immediatamente antecedente l’attribuzione stessa.

In fase di prima applicazione l’incarico di responsabilità di Agenzia complessa non riguarderà le sedi sub provinciali delle aree metropolitane.

Il confronto su tale argomento proseguirà nei prossimi giorni.

CCNI 2009

L’Amministrazione ha chiesto di rinviare tale argomento al momento in cui si avranno maggiori certezze sulle risorse economiche disponibili.
Come FP CGIL abbiamo convenuto, non volendo intavolare, ora, senza certezze economiche, una discussione sul 2009 che avrebbe tutta l’aria di essere puro esercizio di stile.

Nel corso della riunione l’Amministrazione ci ha comunicato che a breve organizzerà una video conferenza, con i propri Direttori regionali, propedeutica all’avvio delle selezioni per posizioni organizzative.

Scorrimento graduatorie e saldo incentivo 2008

L’Amministrazione ha precisato che, pur non avendo alcuna contrarietà rispetto all’eventuale scorrimento delle graduatorie tra le aree, occorrerà tener conto delle risorse economiche disponibili.

Problemi maggiori li ha manifestati relativamente allo scorrimento delle graduatorie che interessano i passaggi tra le aree visti i vincoli normativi.

Continua la fase di esame dei ricorsi alle selezioni e già entro la fine del mese dovrebbe esser definitiva la graduatoria per le selezioni C4.

A giugno è in previsione l’erogazione del saldo incentivante 2008.

p.s.: alleghiamo le bozze dei documenti presentati in seduta dall’Amministrazione.

Roma, 26/5/2009 

 

p. il Coordinamento Nazionale FP CGIL INPS
Oreste Ciarrocchi

 
 
 

 

Lettera al Presidente dell'Ordine Assistenti Sociali e al Capo Dipartimento della Giustizia Minorile

Roma, 17 febbraio 2010

Al Presidente del Consiglio Nazionale
Ordine Assistenti Sociali
Franca Dente

E, p.c. Al Capo del Dipartimento per
la Giustizia Minorile
Presidente Bruno Brattoli

Egregia Dott.ssa,
condividiamo pienamente la lettera Che Lei ha inviato al Ministro della Giustizia, ai Sottosegretari alla giustizia ed ai Capi dei due Dipartimenti interessati, in ordine alla “preoccupazione per il processo di banalizzazione e di azzeramento della specificità professionale dell’Assistente sociale” che si evince dall’Ipotesi di Contratto Integrativo del Ministero della Giustizia siglato dall’Amministrazione e da altre due sigle sindacali, peraltro minoritarie.

Per quanto attiene al Dipartimento della Giustizia Minorile, settore di cui mi occupo, ciò è tanto più vero perché consente di fatto la direzione degli Uffici di Servizio Sociale per Minorenni anche al personale che non proviene dal servizio sociale.

Un’ ipotesi di contratto che in generale mortifica tutte le professionalità presenti nella giustizia minorile, di fatto impedendo il riconoscimento delle mansioni realmente esercitate dai lavoratori, un ipotesi che disconosce la specificità e la specializzazione del settore, considerandolo alla stregua di qualsiasi altro apparato della pubblica amministrazione.

Questo, secondo noi, è l’atto finale e conseguente delle scelte effettuate dai Governi succedutisi negli ultimi dieci anni, tutte tese al disconoscimento del ruolo e dell’alta specializzazione di un settore, fatto eccezionale nel quadro del sistema della giustizia italiana, considerato in Europa e nel mondo un modello di eccellenza, da imitare.

A partire dalla scelta dell’alta dirigenza, capi dipartimento e direttori generali, le soluzioni individuate non hanno quasi mai tenuto conto della specializzazione che il settore richiede, ma hanno seguito logiche di esclusiva soddisfazione delle clientele, finendo per impoverire la giustizia minorile e mortificare le professionalità che vi operano.

Il disinteresse dell’amministrazione nei confronti della giustizia minorile è arrivato ad un punto tale che, nell’ambito del progetto di riorganizzazione del Ministero della Giustizia in conseguenza dei tagli previsti dalla legge 133, si è ventilato l’assorbimento dei Centri per la Giustizia Minorile e del personale dipendente nelle strutture del Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria, ipotesi che crediamo di avere sventato con il contributo di quanti, e sono molti, ancora credono nel ruolo e nelle funzione sociale di un sistema autonomo di giustizia minorile.

Indubbiamente il servizio sociale è quello che in questo momento sta più soffrendo. La dotazione organica del personale che opera negli Uffici di Servio Sociale per Minorenni soffre di forti ed in molti casi drammatiche carenze, le risorse finanziarie, così come per gli altri servizi, sono insufficienti.

In questo contesto con la firma dell’ipotesi di contratto integrativo, con il quale si è progettato l’ordinamento professionale, si è persa l’occasione di disegnare un modello più efficace di giustizia minorile e di valorizzare l’impegno e le professionalità fin’ora messe in campo dal personale.

La costituzione di un generico ruolo di direttore dei servizi minorili, invece di risolvere il problema della direzione dei servizi, effettivo e sentito da chi quelle funzioni le esercita, ha finito per dequalificare il ruolo con la previsione che quelle funzioni, che si basano su alti livelli di specializzazione tecnica e precisa conoscenza della normativa penale, minorile e generale, possano essere esercitate da tutti – fatta eccezione per i ragionieri, e a questo punto non si capisce il perché – anche dai cancellieri, che, peraltro non svolgono ruoli nel sistema del Dipartimento della Giustizia Minorile.

Pensi che nel Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria il ruolo di direttore penitenziario ed in quasi tutti i casi anche quello di direttore di servizio sociale sono svolti da specifici e differenziati ruoli dirigenziali. Nella giustizia minorile si è pensato bene di negare queste specificità e di amalgamare il tutto in un generico ed indifferenziato ruolo di direttore dei servizi minorili.

Le sue preoccupazioni circa le Direzioni degli USSM sono reali. Il servizio potrebbe sicuramente essere affidato al cancelliere di cui sopra, ma anche ad un ex amministrativo ovvero ad un ex educatore. Le sue preoccupazioni sono le nostre stesse preoccupazioni e questo è stato uno dei motivi che hanno indotto la FP CGIL a contestare l’ipotesi di contratto integrativo. Questo è uno dei motivi per i quali ci troverà a suo fianco nelle azioni che Lei vorrà intraprendere per evitare che ci0 possa accadere.

Distinti saluti

Il Coordinatore nazionale
FPCGIL Giustizia Minorile
Gianfranco Macigno

 
 
 
 

Lettera al Direttore CRI

 

Roma 6 luglio 2009

Al Direttore della Croce Rossa Italiana
Dott.ssa P. Ravaioli
SEDE

E’ successo ancora una volta.
Sono mesi che denunciamo la “spigliata gestione” dell’assegnazione degli incarichi in Croce Rossa.
Dopo Bari, CEM di Roma ,ecc., è successo di nuovo.
Con una delibera, non sappiamo di chi, poiché non è stata portata a conoscenza dei sindacati, è stato dato un ulteriore incarico sanitario in Campania.
Tutte queste assegnazioni vengono date in barba a tutti gli accordi contrattuali che da molto tempo chiediamo di rispettare.
Le ricordiamo che è istituita una commissione paritetica che sta studiando i criteri per l’assegnazione d’incarichi ed indennità.
Questo comportamento è lesivo del CCNL e, cosa ancor più grave, della dignità dei lavoratori che percepiscono queste “riorganizzazioni” come una politica che premia come al solito gli “amici degli amici”.
Nell’ultima riunione della delegazione trattante del 10/06/09 avevamo già sollevato il problema e ci era sembrato che Lei fosse d’accordo con la richiesta di una maggiore correttezza, da parte dell’Amministrazione, nell’assegnazione degli incarichi.
Evidentemente ci eravamo sbagliati!
Attendiamo le sue riflessioni e, se ritiene opportuno, una sua risposta che possa chiarire la situazione dopodiché, attiveremo le nostre strutture legali in difesa del diritto dei lavoratori.
Ci scusiamo per il tono da ultimatum ma crediamo, che per il bene di tutte le parti in causa, questi atteggiamenti debbano terminare.
Ci rendiamo conto che in questo momento l’innalzamento della conflittualità non è una cosa da auspicare per il futuro dell’Ente stesso, ma questa responsabilità dovrà ricadere su chi si ostina a gestirci come una “cosa privata”.

Con stima,

IL Coordinatore Nazionale FPCGIL
Pietro Cocco

 
 

Lettera al Direttore Centrale del Personale

 
25 marzo 2010

Al Direttore Centrale del Personale
dell’Agenzia delle Dogane
dott. A. Aronica

OGGETTO: Rinvio riunione sindacale.

Questa O.S. prende atto che con prot. 41913 del 24.03.2010 inviato alla e-mail dello scrivente alle ore 18,40, la riunione prevista per il giorno 5 marzo è stata rinviata a data da destinarsi.

Preme ricordare che tale riunione era stata concordata nell’ultimo incontro del 18 marzo 2010 a cui erano presenti tutte le sigle sindacali ed è stata convocata formalmente con nota prot. 40359 del 23.03.2010 arrivata allo scrivente in orario pomeridiano.

E’ chiaro che un rinvio fatto con le modalità sopra indicate ha posto alla nostra O.S. due diversi tipi di problemi.

Il primo, più importante, è una mancata risposta alle legittime aspettative alle lavoratrici e lavoratori delle Dogane che aspettano da tempo alcune risposte proprio da questo tavolo. Giova sottolineare le questioni relative ai passaggi dentro le Aree, i passaggi tra le Aree, i chiarimenti sul FPS 2008, ed un’altra questione, non ultima, dell’usufruizione del diritto allo studio che la nostra O.S. ha posto da oltre un anno.

La seconda questione riguarda il danno economico provocato alla nostra O.S., perché un rinvio effettuato in termini così ristretti non permette purtroppo nessun recupero dei titoli di viaggio precedentementi emessi.

Premettiamo che a nostro avviso talvolta è necessario fare le riunioni anche per approfondire dei temi e, quindi, anche se tutte le OO.SS. sono presenti al tavolo, queste riunioni possono servire per approfondire tematiche in sospeso a prescindere che la riunione sia risolutiva.

In conclusione, egr. Direttore, rimaniamo in attesa di una prossima convocazione di cui vorremmo avere congruo avviso e ribadiamo che se tali rinvii dovessero diventare costanti nel tempo costituirebbero per la nostra O.S. un comportamento non condivisibile con il conseguente rischio di una delegittimazione del tavolo nazionale.

In attesa di un Suo riscontro cordialmente salutiamo.

Il Coordinatore Nazionale CGIL/FP
Agenzia delle Dogane
Pastorino Giovanni 

 
 

 
 
 

Lavoratori dipendenti settore privato: Imposta sostitutiva del 10% su indennità per la turnazione nonché per lavoro notturno. Risoluzione 130/E Agenzia Entrate.

Nota di Vincenzo Di Biasi, Coordinatore nazionale Dipartimento Sindacale e Ufficio Studi  Fp Cgil

In data 14 dicembre 2010 l’Agenzia delle Entrate ha emanato la Risoluzione N. 130/E con la quale ribadisce l’assoggettabilità all’imposta sostitutiva del 10% delle indennità per la turnazione nonché le remunerazioni per lavoro notturno.

Dalla suddetta risoluzione si ricava che possono rientrare nella misura agevolativa “anche le indennità o maggiorazioni di turno o comunque le maggiorazioni retributive corrisposte per lavoro normalmente prestato in base a un orario articolato su turni, stante il fatto che l’organizzazione del lavoro a turni costituisce di per sé una forma di efficienza organizzativa” e che “gli incrementi di produttività non devono essere necessariamente nuovi e innovativi rispetto al passato, né devono necessariamente consistere in risultati che, dal punto di vista meramente quantitativo, siano superiori a quelli ottenuti in precedenti gestioni, purché comunque costituiscano un risultato ritenuto positivo per l’impresa“.

L’Agenzia delle Entrate afferma che la disciplina agevolativa si rende applicabile a condizione che il perseguimento della finalità di incremento della produttività trovi riscontro in una attestazione del datore di lavoro e che tale attestazione è condizione di per sé sufficiente a provare l’esistenza della finalità di incremento della produttività richiesta dalla norma. Pertanto, alle condizioni richieste, risultano assoggettabili ad imposta sostitutiva del 10% le indennità per la turnazione nonché le remunerazioni per lavoro notturno.

In merito i timori che da più parti sono stati sollevati riteniamo che con la Risoluzione n. 130/E l’Agenzia abbia dato risposte definitive e positive sull’assoggettabilità ad imposta sostitutiva del 10% di specifici trattamenti economici, non configurandosi né una operazione elusiva e né una violazione tributaria.

 
Roma, 21 dicembre 2010

 
 
 
 

 
 

dai territori

  Elezioni per il rinnovo delle RSU  alla DPL di Avellino nei giorni 7 e 8 febbraio 2011
 
   Comunicato

 
 

 

 
 

Comunicato unitario

 
No alla privatizzazione dell’Ente…

 
 

 
 
 

Comunicato

 

BRUNETTA: MINISTRO DELL’INNOVAZIONE?

 

Abbiamo letto con un certo sconcerto e un po’ di amarezza l’articolo celebrativo sull’intervento del dott. Befera al Forum della P.A. pubblicato il 14 maggio u.s. su Fisco Oggi.
Con un panegirico (che irrita più che stupire) si attribuisce al cosiddetto Network Linea Amica il servizio che l’Agenzia delle Entrate offre ai cittadini con “600 operatori pronti a dare risposte e assistenza attraverso le strutture multicanale, telefoniche e via Internet”.

Considerando, però, che Fisco Oggi è la Rivista Telematica dell’Agenzia delle Entrate viene da chiedersi se le solerti redattrici dell’articolo appartengano all’Agenzia o ad un altro Ente. O ad un altro pianeta.

Sembrerebbe, infatti, dalla lettura del testo che ci si trovi davanti all’ennesimo miracolo di Brunetta (Santo subito?) che, dall’oggi al domani, con un’idea geniale e degna di un premio Nobel -per quanto mancato- abbia risolto il problema della difficoltà dei contribuenti di raggiungere gli uffici, delle code agli sportelli e della laboriosità nel capire qualcosa delle complicate norme fiscali, inventandosi una soluzione che mai sarebbe potuta venire in mente ad una persona normale e meno che mai a qualcuno di quei fannulloni degli statali.

Forse, e lo si sarebbe aspettato da una pubblicazione organo dell’Agenzia, sarebbe stato opportuno far invece rilevare che questo servizio con migliaia di contatti al giorno, le Entrate lo avevano già attivato. Da nove anni.
È dal giugno del 2000, infatti, che i consulenti dei sette CAM (Centri di Assistenza Multicanale di Bari, Cagliari, Pescara, Roma, Salerno, Torino e Venezia) fanno esattamente ciò che il dott. Befera ha scoperto probabilmente solo adesso.

Rispondono ai contribuenti sulla normativa (anche per iscritto) assistendoli negli adempimenti fiscali, sgravano le cartelle esattoriali, correggono gli errori riscontrati sulle dichiarazioni dei redditi, li aiutano a servirsi dei mezzi informatici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate e non sempre di facile utilizzo.

Ci spiace dover deludere il dott. Befera (ed, evidentemente, sarebbe spiaciuto anche alle zelanti articoliste) ma attraverso il progetto di Linea Amica il nostro rapporto col cittadino non è cambiato per niente. È lo stesso, uguale a quello di prima.
Semmai complicato dal fatto che, quelle poche risposte sul fisco che Linea Amica fornisce senza passare tramite gli operatori dell’Agenzia delle Entrate, sono spesso errate. Lo abbiamo constatato, con buona pace di Brunetta, dalle telefonate dei cittadini a cui per fortuna era venuto un dubbio dopo aver ricevuto una risposta poco convincente e, in prima persona, quando abbiamo provato, fingendoci contribuenti normali, a porre un quesito (banale) al pomposo Network.

I risultati ottenuti dai CAM, invece, possono essere verificati da tutti direttamente al sito: www.agenziaentrate.it/ilwwcm/connect/Nsi/Agenzia/Chi+siamo/Qualita+dei+servizi/customer+satisfaction/ e quindi, se solo lo avessero voluto, anche dalle entusiaste redattrici.

Di certo non si è voluto provocare il disappunto del ministro più amato dagli italiani né si è voluto causargli un dolore informandolo che prima di lui qualcun altro una buona idea l’aveva avuta e, per giunta, anche realizzata.
Si è lasciato perciò che ci fosse un’appropriazione assolutamente indebita di meriti che sono da attribuire esclusivamente all’Agenzia delle Entrate e non a sedicenti geni.

Il lavoro dei CAM è da tempo, nove anni appunto, parte integrante della strategia dell’Agenzia delle Entrate nel rapporto con i contribuenti e da questi, professionisti e semplici cittadini, particolarmente apprezzato.
Le migliaia di contatti giornalieri dei soli CAM, infatti, ne sono la riprova perché, se il servizio fornito non fosse di alto livello, non ci sarebbe una richiesta così alta.

Per questo rivendichiamo il valore del nostro lavoro, come dipendenti dell’Agenzia delle Entrate.

Per questo avremmo voluto lo facesse l’Agenzia stessa, con il suo massimo esponente e con i suoi organi di informazione.
 
Per questo noi non rinunciamo a farlo. Sapendo di dar fastidio a qualcuno, ma certi di difendere, anche in questo modo, la dignità delle persone che lavorano nella Pubblica Amministrazione al servizio dei cittadini.

Roma, 18 05 2009

CGIL FP Agenzie Fiscali
Giovanni Serio

CGIL FP Agenzia delle Entrate
Coordinamento Nazionale
Boldorini/ Ruocco

 
 

 
 

Documenti dai territori

 
ASSEMBLEA SINDACALE SEDE DI FIRENZE
 

 
All’assemblea di Firenze sono emerse molte preoccupazioni sull’applicazione del decreto Brunetta.

Il decreto, infatti, riconosce un ampio potere al Dirigente, sia dal punto di vista organizzativo che gestionale ed individua nella dirigenza l’interlocutore privilegiato per l’applicazione del sistema di valutazione.
E’ chiaro che questa prospettiva, già preoccupante di per sé, é destinata a sollevare maggiori preoccupazioni quando i rapporti tra il Dirigente e una gran parte dei lavoratori non sono improntati alla fiducia reciproca, ma al contrario sono basati sul sospetto e la parzialità.
Richiami,puntualizzazioni,visite mediche collegiali non servono ad aumentare la produttività, a mantenere il clima sereno, a svolgere con coscienza e serietà i propri compiti quotidiani e soprattutto non serviranno in futuro a governare le attività sulle quali anche la dirigenza sarà valutata e remunerata.
La CGIL é convinta che a Firenze ci sia bisogno di una maggiore disponibilità e di comportamenti volti ad eliminare i forti preconcetti che oggi governano la Sede.
Su questo punto già si era espresso il tavolo regionale che a maggio aveva stilato un protocollo d’intenti sui reciproci comportamenti da tenere.
In quella sede anche il Dirigente Generale, consapevole delle problematiche della Sede, si era impegnato a garantire la qualità delle relazioni sindacali nell’interesse dei lavoratori e degli utenti ed ad adottare ogni iniziativa volta a favorire migliori condizioni di benessere organizzativo.
Nulla, però, sembra essere ancora cambiato ed é lontano quel sodalizio tra Dirigente e lavoratori che, secondo la CGIL, permetterà di fronteggiare con più forza e dignità la riforma in corso.

Roma 29/10/09
 
Il Coordinatore Nazionale FP Cgil Inpdap
Marinella Perrini

 
 

 

Agenzia delle Entrate – Toscana: comunicato stampa su Manovra Finaziaria e lotta all'evasione fiscale

 
La manovra finanziaria messa in campo dal Governo dichiara che intende recuperare circa 9 miliardi di euro di maggior gettito fiscale e per questo vengono ripristinate alcune norme messe in campo dal precedente Governo Prodi e che lo stesso Governo Berlusconi aveva cancellato nel 2008 appena insediatosi: obbligo di pubblicità della lista fornitori per le aziende e obbligo di pagamento non in contanti per tutte le transazioni superiori a Euro 5.000,00.
 

 

Lettera unitaria

 

FP CGIL UIL PA CONFSAL-SALFI FLP
Segreterie Nazionali Agenzie Fiscali

 
Roma, 14 luglio 2010

Al Direttore dell’Agenzia delle Entrate
Dott. Attilio Befera

 
 
L’Agenzia delle Entrate ha convocato per domani 15 luglio 2010 una riunione avente all’odg la riproposizione dei medesimi argomenti che già erano stati oggetto di confronto nei mesi scorsi e che in mancanza delle risorse necessarie a stipulare un vero accordo economico complessivo per gli anni 2009 e 2010, creano solo divisioni tra il personale che verrebbe escluso in tale fase da gran parte del salario di produttività per attività del resto già svolte e di obiettivi operativi ampiamente raggiunti.

Questo avviene nel pieno di una vertenza indetta unitariamente dalle scriventi Segreterie nazionali contro il blocco dei contratti, il congelamento del salario accessorio e delle procedure di sviluppo professionale, i nuovi, inaccettabili ritardi sullo stanziamento delle risorse derivanti dal comma 165 per gli anni 2009 e 2010, il depotenziamento della macchina fiscale che mette a serio rischio la possibilità di condurre una vera lotta all’evasione ed alla vigilia delle manifestazioni indette a Torino ed a Milano in occasione dell’attivazione delle rispettive DD.PP.

Una vertenza insomma che non è avulsa dalle problematiche ma che è proprio indirizzata a dare risposta alle questioni irrisolte e che è decisiva per riprendere un percorso di negoziazione che abbia un minimo di attendibilità.

Da sempre quando è in atto una vertenza con la proclamazione dello stato di agitazione ed iniziative di lotta, le controparti se vogliono dare risposte e ricomporre le vertenze, convocano le OO.SS. promotrici delle iniziative e verificano le condizioni per una ripresa del confronto cercando di trovare gli eventuali punti di intesa.

Non convocano riunioni su argomenti unilaterali, come se niente fosse, anche perchè le notizie in nostro possesso, purtroppo, all’attualità non danno all’orizzonte imminenti soluzioni circa la firma del Decreto sul comma 165 le cui somme sono assolutamente necessarie per remunerare, seppure in parte, quello che spetta ai lavoratori per le attività svolte.

Per tale motivo, in mancanza delle risorse dovute e necessarie e dei chiarimenti su questo aspetto da parte dell’Autorità politica, le scriventi non parteciperanno alla riunione del 15 luglio ed intensificheranno le iniziative di lotta a partire dalla conferma delle manifestazioni programmate a Torino e Milano.

Ferme restando le iniziative in corso si dichiarano in questa fase disponibili unicamente a definire, su specifica convocazione dell’Agenzia e nell’ambito della vertenza in corso e delle risposte alle richieste complessivamente avanzate , le modalità per l’immediata erogazione a titolo di acconto, ed a tutto il personale, delle somme derivanti dalla quota incentivante per il 2009 e 2010, come già richiesto nei mesi scorsi.

FP CGIL UIL PA CONFSAL-SALFI FLP
Crispi Cefalo Callipo Patricelli

 
 
 

Lettera di sollecito

 

 
Roma, 28 dicembre 2010

Alla Dott.ssa Gabriella Alemanno
Direttore Agenzia del Territorio
Largo Leopardi – Roma

Al Dott. Massimo Pietrangeli
Direttore Centrale Risorse Umane
Largo Leopardi – ROMA

Al Dott. Giuseppe Tedesco
Area Gestione del rapporto di lavoro e relazioni sindacali
Largo Leopardi – ROMA

Oggetto: sollecito pubblicazione bando delle progressioni economiche per gli anno 2009 e 2010.

Con nota n. 0095075 del 24 novembre 2010 il Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato -, ha emanato dei chiarimenti riguardanti le progressioni economiche, nello specifico il blocco delle progressioni di carriera (economiche) per il triennio 2011-2013. Sono fatti salvi gli effetti economici delle progressioni derivanti da accordi sindacali definiti nell’anno 2010 le cui procedure, ancorché attivate, non siano state portate a compimento entro l’anno.

Ciò premesso, la scrivente O.S.

CHIEDE

l’attivazione immediata, massimo entro il 31 dicembre 2010, delle procedure riguardanti le progressioni economiche, come definite negli accordi del 1 dicembre 2010, onde evitare con il blocco di tali progressioni, un danno a circa il 70% del personale dell’Agenzia del Territorio e il non utilizzo di circa 13.000.000 di euro quali quote fisse e ricorrenti per gli anni 2009 e 2010.

Il Coordinatore Nazionale
Agenzia del Territorio

Carmine Di Leo 

  

 

 

 
INFORMATIVA
Attuazione delle procedure per gli sviluppi economici all’interno delle aree, previste dagli accordi sottoscritti tra l’Agenzia e le organizzazioni sindacali del 1 dicembre 2010
 
 

 
« Pagina precedentePagina successiva »
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto