Resoconto incontro del 24 settembre – Lucca

 
AGENZIA DELLE ENTRATE – DIREZIONE PROVINCIALE DI LUCCA – resoconto dell’incontro territoriale del 24/09/2009

 

 

Pubblicazione graduatorie progressioni economiche

 
 

La direzione generale del personale e della formazione del Dipartimento per la Giustizia Minorile ha comunicato che in considerazione della conclusione delle procedure previste, saranno pubblicate sul sito della giustizia le graduatorie delle progressioni economiche dei lavoratori della giustizia minorile. 
(Si allega nota informativa)

Roma, 16 giugno 2011
 
 
FP CGIL NAZIONALE
Gianfranco Macigno

 
 

Procedure di riqualificazione CCNI – Passaggi dalla ex area B in C1.

COMUNICATO

Nella giornata di venerdì 12 gennaio, presso la Direzione Generale dell’Agenzia delle Entrate, abbiamo sottoscritto due rilevanti intese che ci consentiranno di accellerare e ci auguriamo, migliorare sensibilmente l’esito delle procedure di riqualificazione in corso.

Nel primo caso si tratta di un accordo che definisce i criteri da adottare, in caso di parità di punteggio, per le procedure di passaggio interno alle aree avviata con il primo CCNI di Agenzia.

L’aver definito positivamente questo passaggio in tempi brevi, consentirà entro il 22 gennaio la pubblicazione delle graduatorie dei vincitori ed il loro inquadramento.

La seconda intesa affronta invece la richiesta, da noi più volte avanzata, di ampliare il numero dei posti messi a concorso con la procedura di passaggio dell’ex area B all’ex area C, attraverso lo scorrimento delle graduatorie utilizzando, a tal fine, tutte le risorse che dovessero risultare disponibili a partire da quelle relative al turn-over del personale della terza area.

Il testo, come avrete modo di notare, impegna l’amministrazione a richiedere le autorizzazioni necessarie senza però indicare il numero delle posizioni da attribuire ulteriormente.

Pur valutando come un passo avanti positivo l’impegno sottoscritto dall’Agenzia, non possiamo quindi ritenerci pienamente soddisfatti dall’esito del confronto che necessiterà di ulteriori momenti di verifica e discussione.

Roma, 15 gennaio 2007

p. la FP CGIL
Agenzia delle Entrate
Il Coordinatore Nazionale
Carlo Cielo

Prime osservazioni sulla proposta di profili professionali inviateci dall'Amministrazione

Roma, 5 luglio 2007

All’Avv. Ruggero De Martino
Segretario Generale dell’Avvocatura dello Stato – ROMA

Oggetto: Osservazioni alla proposta di parte pubblica di nuovi profili professionali.

L’ Amministrazione in indirizzo, dopo aver elaborato una proposta di nuovi profili professionali dell’Avvocatura dello Stato, ha chiesto a tutte le OO.SS. di produrre proprie osservazioni scritte sulla stessa. Di seguito, ecco quelle della FP CGIL.
Come già abbiamo espresso nella riunione con l’Amministrazione del 30/05 u.s., l’istituzione di cinque aree professionali appare eccessiva; peraltro, ad evitare confusioni terminologiche rispetto alle aree funzionali (A, B, C) si propone di adottare la definizione “settore di attività” (amministrativo-contabile, professionale legale, ecc.).
Alla luce di quanto disposto all’ art. 1 legge 664/1986, nonché dal CCNIL 10/10/2000 sulla cui falsariga si sono svolti i processi di riqualificazione interna e la relativa formazione, riteniamo che tali settori di attività possono essere opportunamente individuati in numero di tre, e precisamente:

a) SETTORE DI ATTIVITÀ AMMINISTRATIVO-CONTABILE, nel cui ambito ricadono gli uffici (ex DPR 333/1995):
AFFARI GENERALI E PERSONALE; ORGANIZZAZIONE E METODO; RAGIONERIA; ECONOMATO; LIQUIDAZIONE E RECUPERO ONORARI.

b) SETTORE DI ATTIVITÀ PROFESSIONALE-LEGALE, nel cui ambito ricadono gli uffici (ex DPR 333/1995):
ARCHIVIO E IMPIANTI; COLLABORAZIONE PROFESSIONALE; ATTIVITÀ ESTERNA E AGENDA; DOCUMENTAZIONE GIURIDICA.

c) SETTORE DI ATTIVITÀ INFORMATICA, nel cui ambito ricade l’ufficio (ex DPR 333/1995):
RILEVAZIONE ED ELABORAZIONE DATI – C.E.D.

Complessivamente, riteniamo che la proposta di parte pubblica debba essere molto più articolata e completa. E’ fondamentale, per ciascun settore di attività, attuare nell’ordine indicato i seguenti passaggi:
a) specificare dettagliatamente le attività proprie di ogni singolo ufficio (ad esempio, non si ritrovano – o non sono riconoscibili – le attività svolte dall’ Ufficio del personale, da quello Organizzazione e Metodo; appaiono assai incomplete quelle svolte dagli Uffici Ragioneria, Economato, Liquidazioni);
b) accorpare i vari processi lavorativi (“linee di attività”, tra loro omogenee);
c) associarli per competenza al corrispondente profilo economico.
Questa operazione serve a favorire una corretta trasposizione a livello periferico del modello organizzativo funzionale finale: ogni settore di attività potrà essere letto “in orizzontale”, in modo da evidenziare senza incertezze quali sono le mansioni svolte dai diversi uffici di uno stesso settore di attività che si corrispondono per competenza; così ciascuna sede potrà decidere, in ragione della propria dimensione e delle proprie esigenze organizzative, di unificare più uffici tra loro omogenei senza difficoltà (per fare un esempio pratico, si potrà decidere di istituire a livello periferico un unico ufficio “Ragioneria ed Economato” : avendo già chiare le attività proprie del C3, del C2 ecc. di ciascuno dei due uffici autonomamente considerati, risulterà semplice accorparle per riferirle ad un unico incaricato).
Per la descrizione delle attività svolte da ciascun ufficio, proponiamo di utilizzare i lavori del Comitato paritetico; essendo il risultato di una scelta condivisa fra Amministrazione e OO.SS., sarebbe controproducente non utilizzare quanto già fatto.
Inoltre, quei lavori sono stati ispirati agli stessi criteri utilizzati dalla commissione paritetica istituita ex art. 9 CCNL 2002/2005, i cui risultati si ritrovano nelle linee guida della nuova piattaforma contrattuale unitaria, nonché nei lavori in corso per il nuovo ordinamento professionale del comparto ministeri.
Fondamentalmente, gli obiettivi da realizzare sono:
* ricomposizione dei processi lavorativi, per superare le precedenti frammentazioni;
* significativa riduzione dei punti di accesso dall’ esterno.
I modelli di riferimento che proponiamo sono quelli, adottati a già operativi, dei comparti Agenzie Fiscali e Presidenza del Consiglio dei Ministri.

IN PARTICOLARE, ma fermo restando che l’ argomento richiede l’ apertura di un confronto diretto fra le parti, essendo esclusa – per la complessità dell’ argomento -la possibilità di continuare a scambiarsi proposte per via epistolare, si osserva per il momento quanto segue (lo ripetiamo, le seguenti note non hanno assolutamente carattere esaustivo rispetto alla proposta di parte pubblica nel suo complesso).

– Sul settore di attività amministrativo contabile.

– come già detto, mancano interi gruppi di attività, e molte competenze di uffici tra loro diversi risultano mescolate e/o accavallate; riteniamo essenziale mantenere distinte e riconoscibili le attività svolte dai singoli uffici, pur ricompresi nell’ambito di uno stesso settore di attività;
– le competenze del B3 appaiono troppo uguali a quelle del C1. Deve essere chiaro, e questo vale per tutti i settori di attività, che se una certa flessibilità di competenze è auspicabile all’ interno della medesima area funzionale, la diversificazione fra un’ area funzionale e l’ altra deve essere comunque rimarcata;
– un altro criterio ispiratore deve essere quello della chiarezza; cosa si intende, ad esempio, con l’ espressione “svolgimento di attività didattica altamente qualificata” riferita al C3?

– Sul settore di attività professionale legale.

– Il profilo economico B3 appare senza dubbio sovraccarico di competenze, sotto il profilo qualitativo e quantitativo, oltre che sbilanciato rispetto al profilo economico C1 (che risulta addirittura svuotato di contenuti) per i motivi già specificati al precedente paragrafo;
– Circa la richiesta attività di “traduzione” e “conoscenza di almeno due lingue straniere” con riferimento ai profili economici C2 e C3, esprimiamo perplessità; come si pensa di gestire il personale non in possesso di tali “requisiti” ? Che, peraltro, non sono richiesti per i C3 di altri settori di attività. Inoltre: se la conoscenza di almeno due lingue straniere può rappresentare un requisito, non è automaticamente garanzia della capacità professionale di svolgere attività di traduzione, per la quale occorrerà prevedere una specifica attività formativa, una volta stabilità l’ esigenza organizzativa su cui si fonda.

– Sul settore di attività informatica.

Questa O.S. ritiene necessario e preliminare evidenziare con chiarezza la diversificazione esistente fra attività proprie del CED di Roma (che, per semplificare al massimo, vanno dall’ assistenza alla programmazione, dalla ricerca di nuove tecnologie alla decisione di acquisti, nonché al coordinamento dell’ attività di tutte le sedi) ed attività svolte a livello locale dagli incaricati (anche qui, per semplificare al massimo: assistenza hardware e software, risoluzione dei problemi locali, acquisti e relativa gestione degli stessi). In quest’ ottica potrebbe essere opportuno, come parametro di valutazione delle attività svolte, anche il numero di utenti di riferimento nelle singole sedi (intesi come personale amministrativo, togato, praticanti).

Sulla base di questa impostazione, si potrà avviare il lavoro di individuazione delle varie figure professionali e delle rispettive attività di competenza. Tra queste ultime non potranno comunque mancare, stante la tipologia dell’ attività richiesta, una costante formazione e un continuo aggiornamento degli incaricati.

A questo punto, non resta che avviare un’ apposita sessione di contrattazione integrativa di amministrazione, come previsto dal CCNL.

LA DELEGAZIONE TRATTANTE NAZIONALE FP CGIL
(Claudio Coltorti) (Vincenzo Malatesta) (Roberta Proietti)

Comunicato

 

AGENZIA DELLE ENTRATE: TROPPI ACCERTAMENTI?

“I risultati della lotta all’evasione 2009 superano il primato del 2008”, è quanto affermato dal Direttore dell’Agenzia delle Entrate nel corso della conferenza stampa del 2 marzo. I dati comunicati sono molto positivi: 9,1 miliardi di euro incassati, il 32% in più rispetto al 2008, “frutto dell’impegno e della professionalità dei 36 mila dipendenti dell’Agenzia. Persone oneste, che lavorano ogni giorno con grande dedizione e professionalità”. Una smentita di quanto va ripetendo da circa due anni il ministro Brunetta. Auspichiamo la stessa attenzione da parte dei vertici dell’Agenzia in fase di contrattazione del salario di produttività , e li invitiamo ad attivarsi presso il MEF per la quantificazione delle somme relative al comma 165 per il 2009. I 36 mila dipendenti si aspettano dall’Amministrazione atti concreti: progressioni economiche, avanzamenti di carriera, riconoscimenti professionali. Altrimenti siamo nel campo della semplice propaganda.

Le dichiarazioni contraddittorie dell’Amministrazione determinano una situazione di difficile interpretazione . Il caso del Trentino è indicativo. Nel corso dell’audizione tenuta dal Direttore dell’Agenzia alla Camera dei Deputati il 10 febbraio, l’on. Fugatti ha posto la seguente domanda: ” le associazioni di categoria e l’ordine dei commercialisti delle provincia di Trento, dalla quale provengo, mi segnalano che l’attività di accertamento e controllo svolta dagli uffici locali dell’Agenzia delle Entrate nei confronti dei contribuenti, e segnatamente di quelli titolari di partita IVA, risulta essere in percentuale, molto più pressante e pesante di quella svolta nei confinanti territori della Lombardia e del Veneto. Ciò sta causando anche il trasferimento di attività al di fuori della provincia. Vorrei sapere se disponiate di dati relativi alle questioni da me sollevate”.
 
La risposta del Direttore, invece di apprezzare il lavoro dei dipendenti, la loro professionalità e dedizione al lavoro è stata alquanto preoccupante: ” se confrontiamo i numeri di Trento con quelli di Brescia e di Verona mi sembra che non vi siano grandissime differenze. Il dato di Trento è un po’ più basso ma, onestamente, a Trento c’è una situazione un po’ particolare: il personale, in numero elevatissimo, proviene dall’ex centro di servizio; quindi, vi sono anche problematiche di natura professionale, legate alle esperienze professionali. Stiamo ipotizzando, tuttavia, un intervento di tipo organizzativo, che sicuramente risolverà il problema. Nel frattempo abbiamo già dato disposizioni di ridurre in modo significativo, a Trento, il numero degli accertamenti, in attesa e in previsione dell’annunciato intervento. Abbiamo il problema inverso a Bolzano, dove la presenza del nostro personale è molto limitata. Con un intervento organizzativo, a cui stiamo pensando, probabilmente riequilibreremo le due situazioni.” E’ una minaccia di trasferimento di personale troppo intraprendente nella lotta all’evasione fiscale? Se negli uffici del Trentino c’è esubero di personale perché nell’accordo di mobilità volontaria per il 2008, siglato il 2 ottobre del 2009, i posti utili in uscita sono stati 1 per la seconda area e 1 per la terza? E’ orientata l’Amministrazione a discutere con le OO.SS un piano di mobilità dal Trentino per permettere a tutti i colleghi interessati di tornare nelle regioni di appartenenza?

Per quanto riguarda la riorganizzazione in atto, l’obiettivo è quello di ” un utilizzo più efficiente delle risorse da impegnare in attività di accertamento particolarmente complesse” come ha affermato il Direttore dell’Agenzia o è quello dichiarato dal presidente della provincia di Trento Dellai “….inoltre mi( il dott. Befera) ha informato dell’avvio di un processo di riorganizzazione degli uffici dell’Agenzia che dovrebbe concludersi riportando le verifiche fiscali nell’ambito della ragionevolezza e della moderazione..” come riportato nella interrogazione presentata il 2 marzo dal consigliere Bruno Dorigatti.

Qual è la verità?

Roma, 5 marzo 2010
 
Fp CGIL Nazionale
Coordinamento Agenzia delle Entrate

Luciano Boldorini

 
 
 
 

Il Parlamento europeo vota a favore dei tagli nei settori pubblici

 
La maggioranza di centro destra del Parlamento europeo approva, in una risoluzione, le scelte “lacrime e sangue” dei governi europei. Per la FSESP si sottovaluta la rabbia dei lavoratori e dei cittadini.

La maggioranza del Parlamento europeo (conservatori e liberali) hanno approvato il 20 maggio una risoluzione che si dice d’accordo sulle misure di tagli per i cittadini e i lavoratori. Hanno adottato una posizione che sostiene il bisogno di un doloroso e pesante risanamento di bilancio e dei programmi di austerità limitando la crescita e le prospettive di creazione di posti di lavoro.

Il Vice Segretario Generale della FSESP Jan Willem Goudriaan ha dichiarato “con il loro voto a favore di misure rapide ed estreme gli eurodeputati sottovalutano la rabbia dei lavoratori e dei cittadini. Noi non dimentichiamo che la crisi è nata per le politiche di liberalizzazione dei mercati, di privatizzazione delle banche pubbliche e dei servizi e per la mancata imposizione di restrizioni al mercato finanziario che ha generato questa crisi. Ha poi aggiunto: ” Abbiamo bisogno di investimenti per la crescita e l’occupazione, e che siano socialmente accettabili in un percorso a lungo termine per ridurre i debiti. Decine di migliaia di lavoratori protestano in tutta Europa per le misure draconiane imposte senza consultazioni e negoziati. Il rischio è alto, ‘austerità strangolerà la crescita, fornirà meno entrate per lo Stato, quindi aumenterà i debiti e avvierà una spirale che terrà l’Europa in recessione per anni. In attesa che Cina, India, America Latina e altri paesi tirino fuori l’Europa dalla sua strada sbagliata.”

Il voto finale è stato 302 a favore (hanno votato a favore anche i rappresentanti italiani dell’Italia dei valori). 275 i contrari (tutti i socialisti e la Lega) e 34 gli astenuti

Enzo Bernardo Ufficio Internazionale Fp Cgil

 

FIRMATO ACCORDO DEFINITIVO FONDO 2009

In data odierna è stato definitivamente siglato l’Accordo sul Fondo anno 2009. L’Accordo è stato siglato da tutte le sigle, CGILCISLUIL – SALFI – FLP e CUB/USB, e svincola oltre 91 milioni di euro a favore dei lavoratori doganali per l’anno 2009.

Come CGIL/FP abbiamo firmato in quanto riteniamo tale risultato frutto della nostra insistenza in questi mesi e anche dell’inizio delle mobilitazioni poste in essere in alcune regioni italiane.

Purtroppo i rilievi però operati dagli organismi di controllo sono pesanti ed escludono la possibilità dei passaggio dentro le Aree con decorrenza 1.1.2009 (sono infatti rinviati all’ 01.01.2010), ma soprattutto cancellano definitivamente l’istituto della RSP che per circa 10 anni ha contribuito a gestire l’operatività degli Uffici doganali.

Al riguardo la decisione di firmare l’Accordo è venuta dopo che l’Amministrazione ha accettato la proposta formulata dai sindacati di trovare una soluzione per remunerare le prestazioni in RSP rese nel 2009.

L’Amministrazione su questo tema ha già formalizzato la convocazione per questo tema per il 7 giugno p.v. in cui si discuterà la quantità da distribuire sulle risorse di budget di sede in cui rientrava anche la RSP.

Come CGIL siamo estremamente preoccupati dei rilievi degli organismi di controllo perché depotenziano l’Agenzia delle Dogane, penalizzano ancora una volta la Contrattazione Integrativa e i suoi istituti e rendono, a partire da questo anno, difficile la copertura delle fasce lavorative.

L’Amministrazione si è impegnata a corrispondere quanto dovuto per il 2009 a tutti i lavoratori delle Dogane e non oltre il 15 giugno.

Particolarmente negativo invece è stato l’esito della riunione per quanto riguarda la disdetta del CCNI per cui, per ammissione dello stesso Direttore Centrale del Personale, l’Amministrazione si trova in un profondo stato di incertezza e non sembra in grado di dare risposte alle legittime aspettative dei lavoratori.

La riunione si è conclusa con una serie di domande poste da tutte le OO.SS. circa la pubblicazione delle graduatorie per i passaggi dentro le aree anno 2007 e 2008.

Al riguardo informiamo tutti i dipendenti che data la delicatezza di tale tema sarà nostra cura chiedere all’Amministrazione per iscritto come intende risolvere determinate questioni.

Genova, 24.05.2011

                                                                              Per il Coordinamento Nazionale CGIL/FP
                                                                                           Pastorino Giovanni

                                                                               Il Coordinatore Agenzie Fiscali CGIL/FP 
                                                                                             Boldorini Luciano

Comunicato unitario – volantino per i cittadini

 
da stampare e distribuire ai cittadini

 
 

Comunicato

COORDINAMENTO NAZIONALE INPDAP

Ci pervengono notizie circa una discutibile iniziativa di alcuni dirigenti relativa alla inclusione di domande relative alla produzione nella procedura di rilevazione delle competenze.
Il processo di rilevazione, di cui è stata presentata alle OO.SS. la sperimentazione, non ha, però, nulla a che vedere con la valutazione della performance individuale e la dirigenza bene farebbe ad attenersi scrupolosamente a quanto stabilito nei documenti ufficiali per l’indagine sulle competenze dei lavoratori.
Quando al tavolo nazionale abbiamo chiesto all’Amministrazione di illustrarci scopi e potenzialità del sistema di rilevazione, ci è stato spiegato che si tratta di uno strumento per individuare il fabbisogno formativo partendo dalle richieste e dalle necessità dei lavoratori e utile, per questa via, a migliorare l’organizzazione del lavoro.
Non è, quindi, possibile in nessun caso che la rilevazione sia usata a scopi valutativi o ad integrazione di una stima sulla produttività.
E’ questo quanto ci è stato assicurato al tavolo nazionale ed è a questo che richiamiamo l’Amministrazione e tutti i dirigenti.
Roma, 20/1/2010

Il Coordinatore Nazionale
FP Cgil Inpdap
Marinella Perrini

 
 

 
 

Verbale

LAVORATORI CON CONTRATTO DI SOMMINISTRAZIONE LAVORO

Il giorno 11 marzo 2010, alle ore 12.45 presso la sede I.N.P.D.A.P. della Direzione Centrale Patrimonio, Credito ed Investimenti – Via A. Ballarin, 42 Roma- si è svolta tra i Sindacati e i lavoratori dell’I.N.P.D.A.P. con contratto di somministrazione lavoro una riunione per la definizione della situazione contrattuale e delle iniziative future.

Nella riunione sono state evidenziate e discusse le seguenti problematiche:

1. volontà dell’Amministrazione in merito alle prossime scadenze contrattuali, anche in riferimento alle diversità sul territorio ed al mancato rientro in servizio dei colleghi del Veneto;
2. motivi e prospettive del rinvio della procedura concorsuale a tempo determinato indetta il 03 novembre 2009;
3. possibili alternative per la prosecuzione del rapporto di lavoro;
4. valutazione di ulteriori progetti ovvero aree di criticità in cui impiegare le professionalità acquisite;
5. varie ed eventuali.

Le OO.SS., nel prendere atto delle argomentazioni sopra esposte e delle considerazioni espresse dal personale presente, concludono confermando la volontà di farsi promotori presso l’Amministrazione di ogni possibile iniziativa volta alla positiva soluzione del problema.

Letto, firmato e sottoscritto.

In rappresentanza dei lavoratori interinali

FP CGIL INPDAP Marinella Perrini
Giuseppe Natoli
CISL fps Alessandro Ansuisi
Annalisa Gaddoni
UIL pa Luca Bizzarro
Francesca Ciotti

 
 

      

Comunicato

COORDINAMENTO NAZIONALE INPDAP

LA SIBILLA CUMANA
Il ccie 2009 rigettato dai Ministeri Vigilanti

La Cgil dovrebbe smetterla di spargere funesti presagi da Sibilla Cumana e confrontarsi sulle questioni di merito, perchè gli importi in busta paga dimostrano che la strada dell’inutile contrapposizione politica non porta da nessuna parte.

Questo è solo un passo della dichiarazione del 17 novembre che Cisl e Uil, a firma congiunta, hanno voluto dedicare alla mancata sigla della Cgil sul CCIE 2009.

Ma oggi che i Ministeri Vigilanti hanno bocciato il Contratto integrativo e hanno tagliato 3,5 milioni dal fondo, che LORO sì hanno siglato, c’è ancora qualche Sindacato che ha voglia di fare volantini per spiegare che i soldi in busta paga son gli stessi del 2008?

Oggi che il recupero del 10%, promesso da Brunetta, è ormai solo un sogno in cui neppure Cisl e Uil possono dire di credere più, c’è ancora qualcuno convinto che il Governo si ravvederà sul pessimo trattamento riservato ai lavoratori?

Oggi che il fondo si è ulteriormente ridotto a 90 milioni quale altro effetto speciale potrà inventarsi l’Amministrazione per edulcorarci la pillola di un cambiamento epocale in cui tutele e diritti dei lavoratori sono regrediti a 30 anni fa?

Oggi che il CCIE 2009 siglato da Cisl, Uil, Cisal, Rdb e Amministrazione vale meno della carta straccia, in quanti penseranno ancora che non è nel merito delle questioni che la Cgil si confronta?

LA Cgil può pure essere Cassandra o la Sibilla Cumana, ma quando avverte tutti che i soldi non ci sono e non ci saranno, che i tagli sono veri e che non è sulle promesse di Brunetta che si possono fare gli accordi, lo fa sulla base di un’analisi politica reale che ha riscontro nei fatti e mette in campo azioni concrete di protesta e di contrasto senza lasciare spazio- come invece fanno altri- ad improvvisate ingenuità e propagande destinate solo ad essere smentite!

E’ LA CGIL CHE LOTTA A FIANCO DEI LAVORATORI!

Roma, 23/4/2010

Il Coordinatore Nazionale FP Cgil Inpdap
Marinella Perrini 

 
 

 

Comunicato

FP CGIL MINISTERO AMBIENTE

OPERAZIONE SOPRAVVIVENZA

Le notizie relative alla necessità di una nuova manovra finanziaria che conterrà interventi sul pubblico impiego non sono affatto rassicuranti. I dati, sui favolosi aumenti contrattuali ( cari ad alcuni ministri) di cui avrebbero goduto i lavoratori pubblici non corrispondono alla realtà dei fatti. E’ invece evidente la consistente diminuzione della retribuzione lorda nell’ultimo triennio, che per i lavoratori del Ministero dell’Ambiente si è già concretizzata dal gennaio 2009 con il venir meno in busta paga delle somme della c.d. perequazione, taglio che in media si è tradotto nella sottrazione di circa € 1.200 dalle tasche dei lavoratori di questo Ministero e che si è aggiunto alla diminuzione progressiva del FUA. Inutile ricordare che la retribuzione media di un lavoratore italiano è infatti ampiamente al di sotto di quella europea.

Per contribuire a ristabilire la verità dei fatti sarebbe utile inserire nel sito istituzionale del Ministero dell’Ambiente, accanto allo spazio dedicato all’operazione trasparenza (e a proposito quando la pubblicazione del numero e delle retribuzioni degli esperti e dei consulenti presenti a vario titolo al Ministero?) uno spazio per potere pubblicare dati ufficiali facilmente desumibili dai CUD di ciascun dipendente di questo Ministero.

Per facilitare il lavoro dei responsabili della comunicazione istituzionale e a titolo esemplificativo alleghiamo il CUD relativo ai redditi del 2008 e quello del 2009 di un lavoratore di questo Ministero da cui si può facilmente desumere la consistenza dei tagli al reddito dei dipendenti pubblici, e che inoltre può servire ad evidenziare la capacità di sopravvivenza degli stessi dipendenti (e delle loro famiglie).

Purtroppo siamo sicuri che anche questa richiesta (e il piccolo contributo dei lavoratori a ristabilire la realtà dei fatti fuor di propaganda) sarà cestinata come le precedenti.

Roma, 21 maggio 2010

 
 
 

 
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