Protocollo 2007 sul lavoro straordinario per l'immigrazione

Pubblichiamo il protocollo 2007 sul lavoro straordinario per l’immigrazione firmato oggi, quello che la FpCgil non firmò lo scorso anno, per il 2006, perché non potevamo accettare un accordo sullo straordinario a fine anno, peraltro in un quadro dove ancora non si vedevano segnali di novità – da parte dell’allora “nuovo” governo – sulle questioni legate all’immigrazione.
Oggi, che un confronto sulla modifica della Bossi-Fini – per quanto non ancora concluso – è comunque aperto, e sugli sportelli unici per l’immigrazione abbiamo firmato il protocollo d’intesa che aumenta gli organici dell’amministrazione civile, stabilizza gli interinali, e porta altri 4 milioni di euro sul FUA, siamo dunque in condizione di firmare un accordo che comunque, a metà anno, è in ogni caso più credibile, perché consente a tutte le strutture di avviare in tempo utile la contrattazione sull’utilizzazione delle risorse attribuite a ciascuna sede. Di seguito alleghiamo le tabelle.


 


 

Comunicato unitario – Incontro con il Presidente

 
 

 

Dal Gabinetto del Ministro

 
A proposito della convocazione per lunedì sui CRAMM
 

 
 
 

 

documenti dai territori

  
 
ASSEMBLEA DEI LAVORATORI INPDAP
SEDE PROVINCIALE DI PALERMO

Oggi 16 giugno 2010 i lavoratori della Sede Provinciale INPDAP di Palermo, riuniti in assemblea, preso atto della grave situazione di disagio che i lavoratori del pubblico impiego stanno vivendo a causa delle politiche restrittive messe in atto dalle istituzioni, l’insostenibile manovra finanziaria 2010 (DL 78 che prevede per il pubblico impiego, tra le altre misure, il blocco triennale per le retribuzioni, l’innalzamento dell’età pensionabile a 65 anni per le donne già dal 2012), i tagli sul salario accessorio unitamente all’incertezza della corresponsione degli acconti di luglio e di novembre 2010, hanno in prima istanza deliberato quanto segue:
1) Proclamazione dello stato di agitazione del personale della Sede Prov.le di Palermo.

2) Indizione di un’ora di assemblea del personale dalle ore 11,00 alle ore 12,00 nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì e dalle ore 15,00 alle ore 16,30 nei giorni di martedì e giovedì.

3) Indizione di due ore di assemblea del personale in concomitanza con gli scioperi che verranno indetti dalle OO. SS. nazionali di categoria, ciò al fine di promuovere, come richiesto dai lavoratori in assemblea, il raggiungimento dell’unità sindacale per le future iniziative.

In coerenza e finché persisterà lo stato di agitazione, non sarà assicurata l’apertura dello sportello del mercoledì pomeriggio.
APPROVATO DALL’UNANIMITA’ DEI LAVORATORI E DALLE RSA PRESENTI CGIL, CISL, UIL, RDB, CISAL

 

 
 
 

Comunicato

Quando il diritto di sciopero è messo in discussione da un sindacato

In un comunicato del 25 giugno la CISL ha messo in discussione l’opportunità del riuscitissimo sciopero indetto dalla CGIL nell’azione di contrasto alla Manovra di finanza pubblica che ci taglia fondi, salario e carriere per un intero triennio.

Che una considerazione del genere venga dall’Amministrazione potevamo pure aspettarcelo, ma da un Sindacato è un fatto gravissimo, mai visto e per lo meno assurdo, considerati gli anni di lotta e di sangue che ci sono voluti affinchè ci fosse la libertà di sciopero, affinchè questa libertà fosse garantita dalla nostra Costituzione, affinchè il dissenso dei lavoratori potesse essere liberamente organizzato e di massa e quindi più visibile e contrattualmente più forte.

La nostra Cgil vive così la Democrazia e così la vivono le centinaia di lavoratori dell’Inpdap che hanno liberamente scioperato il 25 giugno e quelli delle Regioni il cui sciopero è previsto per il 2 luglio!
Ed è anche chiaro che il dissenso non è fine a se stesso e che un programma alternativo alla Manovra la Cgil ce l’ha (è strano che la Cisl non ne sia informata, comunque può consultarlo su internet) e viene proprio dai lavoratori e dal lavoro e vuole fonti di entrata nel Bilancio dello Stato più eque e distribuite, in concreto e non solo sulla carta, a carico dei redditi più alti e delle rendite da capitale.

La domanda, allora, non è perché lo sciopero, ma perché NO? Perché, invece, una supina condivisione della Manovra? Perché una cieca difesa dei provvedimenti governativi che ci stringono sempre di più la corda intorno al collo, come Organizzazioni Sindacali e come lavoratori del Pubblico Impiego?

Quando il diritto di sciopero è messo in discussione da un sindacato, non sarà forse che quel sindacato ha smesso di fare sindacato e riduce la miglior difesa all’attacco delle altre OO.SS?

Solo così si può comprendere perché – sempre nel comunicato del 25 giugno che sembra più uno stantio resoconto dell’azione dell’Amministrazione che un documento di rivendicazione di diritti- la Cisl da sindacato diventa Santa Inquisizione e attacca, tra l’altro prendendo grosse cantonate, le posizioni della Cgil senza nessun altro obiettivo se non quello di gettare discredito sull’operato della nostra Organizzazione.
Nel merito quindi è doveroso fare poche, ma essenziali, precisazioni:
1) Sull’acconto la Cgil non chiede, ma pretende per tutti i lavoratori, l’integrale pagamento dell’acconto e sicuramente NON come dettato dal CCIE 2009 (per nulla condiviso dalla nostra Sigla!) che prevede uno storno del 10% su un fantomatico progetto qualità da corrispondere a saldo, ovvero a marzo 2011. Perché se così fosse la mancata corresponsione del 10% sull’acconto si ripercuoterebbe negativamente sulla retribuzione del 2010 e, quindi, sulla retribuzione dei successivi tre anni.
La Cgil vuole l’integrale pagamento di tutto l’acconto come nei precedenti contratti che ha firmato!
E se serve a garantire un maggiore livello retributivo ai lavoratori per i prossimi 4 anni, questa SI che per la Cgil è una pregiudiziale su cui battersi senza sconti a nessuno!

2) Per quanto riguarda gli sviluppi economici, nel tentativo di giustificarsi la Cisl fa molta confusione.
Infatti, lo scorrimento della graduatoria per il 2009 è previsto dalla Circolare sui Concorsi che è frutto di un accordo con TUTTE le OO.SS. Anzi, proprio in virtù di quell’accordo, quando il fondo del 2009 è tornato tagliato dai Ministeri Vigilanti di ben 3.5 milioni e l’Amministrazione ha proposto di togliere queste risorse proprio dai concorsi (e, in particolare, eliminando la possibilità di uno scorrimento in conto anno 2009), nessuna Organizzazione Sindacale avrebbe dovuto firmare il CCIE 2009.
Nel 2009, invece, le risorse sono state tagliate e con la firma del CCIE 2009 la Cisl, come tutte le altre sigle che hanno firmato, ha avallato l’eliminazione dello scorrimento.
In questo contesto solo la Cgil, per non lasciare i lavoratori in balia di una manovra che per i prossimi 4 anni impedisce gli sviluppi economici, ha chiesto all’Amministrazione di pensare con responsabilità ad uno scorrimento in conto 2010 e a nuovi sviluppi sempre in conto 2010.

Queste sono proposte CONCRETE a tutela dei lavoratori dell’INPDAP, e non travisano i fatti.

Un invito a tutte le OO.SS. dell’Inpdap è d’obbligo e nasce dalla convinzione che questa guerra fratricida tra Organizzazioni Sindacali faccia solo ed esclusivamente gli interessi di chi vuole i lavoratori indifesi e divisi: dobbiamo superare le differenze ideologiche e i divismi personali se vogliamo trovare sulle questioni che riguardano l’Istituto le intese e la forza che i lavoratori si aspettano dal Sindacato, tutto.

Roma, 1/7/2010

Il Coordinatore Nazionale FP Cgil Inpdap
Marinella Perrini

 
 
 

Comunicato

 

 
PER I BUONI PASTO L’INPDAP RESTITUISCA I SOLDI AI LAVORATORI

Dall’esame delle ritenute fiscali effettuate sui buoni pasto, si evince che l’INPDAP ha applicato l’art. 25 del CCNL 98/2001 ( secondo il quale a carico del personale è posto un concorso di spese pari al 20% del costo di gestione dei relativi servizi) sul valore nominale del buono pasto, anziché sul reale costo di gestione.

La Cgil Chiede, quindi, all’Amministrazione di:

1) Verificare l’effettiva aliquota applicata e le disponibilità immediate delle differenze ingiustamente trattenute;

2) Restituire a tutto il personale quanto indebitamente prelevato dalla busta paga, almeno per gli scorsi 5 anni per i quali non è intercorsa prescrizione ( la restituzione salvo opportune verifiche dovrebbe aggirarsi intorno ai 300/400 Euro pro capite).

3) Effettuare la ritenuta corretta sul nuovo valore che il buono pasto acquista a partire dal 1/8/2010, come da accordo.

La Cgil resta in attesa di un sollecito riscontro.

Roma 1/9/2010

Il Coordinatore Nazionale Fpcgil Inpdap
Marinella Perrini

 
 

Comunicato unitario sulla firma del CCNI 2006

 
 

Comunicato e ipotesi di piattaforma CCNI

Roma, 18 aprile 2007

Ai delegati/e ed eletti/e RSU FP CGIL
A tutte le lavoratrici e i lavoratori dell’Avvocatura dello Stato

 

Di seguito l’ipotesi di piattaforma del nuovo CCNIL elaborata da questa O.S.
Questa piattaforma è stata già presentata e discussa, in sede di assemblea nazionale lo scorso 09/03, con i delegati ed eletti RSU CGIL delle sedi dell’avvocatura, cui hanno partecipato il compagno Alfredo Garzi, per la segreteria nazionale, e il compagno Cosimo Arnone, per le funzioni centrali.
Subito dopo, la piattaforma è stata inviata alle Federazioni nazionali CISL FPS e alla UIL PA al fine di verificare la possibilità di costruire un percorso unitario a partire dall’ipotesi di piattaforma. Tuttavia, alla luce delle iniziative assunte in merito nei giorni scorsi da CISL e UIL (presentazione delle rispettive piattaforme all’Amministrazione), ci vediamo costretti a presentare anche noi la nostra proposta. Vi informiamo che comunque si sta tuttora vagliando, a livello di segreteria nazionale e con il contributo del sottoscritto, se esistano le condizioni ed i margini per un’intesa condivisa.
Ovviamente è aperta la consultazione e l’approvazione della piattaforma in questione, tutti i delegati di posto di lavoro sono invitati ad indire assemblee sui posti di lavoro al fine di acquisire l’eventuali integrazioni e/o modifiche a tale proposta.
Un saluto a tutti.

IL COORDINATORE NAZIONALE FP CGIL
AVVOCATURA DELLO STATO
(Claudio Coltorti)

 


Stabilizzazione lavoratori a tempo determinato

Roma, 31 Gennaio 2008

Ai delegati ed eletti Fp Cgil
Settore Giustizia Minorile

Oggetto: Riunione per la stabilizzazione lavoratori a tempo determinato, orario di lavoro degli operatori di vigilanza nelle comunità

Ieri si è tenuta al Dipartimento per la Giustizia minorile la riunione con le organizzazioni sindacali in merito alla stabilizzazione dei lavoratori a tempo determinato e per l’orario di lavoro degli operatori di vigilanza nelle comunità.
In merito al primo punto abbiamo ribadito all’amministrazione la posizione della FP CGIl, e cioè che in base al comma 519 della Legge 27 dicembre 2006 (Finanziaria 2007) i lavoratori della giustizia minorile, essendo stati assunti con contratto a tempo determinato in forza Legge n. 242 del 2000, dovrebbero essere stabilizzati senza partecipare ad alcuna prova selettiva.
In una lunga discussione la parte pubblica ha più volte ribadito la propria posizione, dichiarando di essere vincolata alla prova selettiva da un parere espresso dall’Ufficio legislativo del Ministero della Giustizia e da un ulteriore parere della Funzione Pubblica.
Pur non condividendo le posizioni espresse dall’Amministrazione, considerato che la stessa si rifiutava di modificare l’art. 3 del bando di selezione, preso atto delle dichiarazioni e dei chiarimenti forniti dal Direttore Generale del Personale e della Formazione, al fine di accelerare le procedure di stabilizzazione, che dovranno essere concluse entro febbraio, abbiamo deciso di sottoscrivere il verbale dopo che nello stesso le organizzazioni sindacali hanno: invitato le commissioni d’esame ad adottare criteri omogenei sulla formulazione dei giudizi oggetto della selezione”, facendo presente “la circostanza di diritto che trattasi di lavoratori il cui rapporto è sostanzialmente consolidato, in quanto è in essere da dieci anni, non ha subito interruzioni e annualmente è rinnovato dall’Amministrazione senza che questa a tutt’oggi abbia avuto modo di valutare condotte negative o comunque implicanti una valutazione negativa sulla prestazione rese dai lavoratori in questione” e dopo che l’Amministrazione, sempre a verbale, ha dichiarato che:” concorda sulla richiesta che le valutazioni da parte delle commissioni siano informate a criteri oggettivi, astratti e generali, nonché per quanto possibile, omogenei su tutto il territorio nazionale”.
Per quanto riguarda l’orario di lavoro degli operatori di vigilanza, dopo un’ampia discussione che ha riguardato anche il ruolo degli stessi e le intenzioni di procedere alla precisazioni dei compiti, che sono essenzialmente di tipo pedagogico, e del profilo in sede di definizione del Contratto integrativo, si è rimandato per la definizione dell’orario di lavoro alla contrattazione decentrata periferica.
In particolare è stato chiesto all’Amministrazione che:
* l’orario di lavoro dovrà essere concordato in maniera similare per tutte le figure tecniche presenti in Comunità;
* dovrà essere consentita agli operatori di vigilanza l’articolazione dell’orario di lavoro su 5 giorni settimanali, con flessibilità dell’orario in entrata ed in uscita
* gli operatori di vigilanza dovranno essere utilizzati nel rispetto delle norme vigenti e quindi per esigenze di servizio dell’area pedagogica.
Appena possibile si procederà all’inserimento sul sito del coordinamento della giustizia minoriled ei due verbali di riunione.

p. la Fp Cgil Nazionale
Giustizia Minorile
Il Coordinatore nazionale

Gianfranco Macigno 

 

 

Comunicato stampa del Ministro – La Maddalena

Per opportuna informazione, di seguito il comunicato stampa del Ministro della Difesa del 29 febbraio 2008, avente ad oggetto il proseguimento degli incontri per il reimpiego dei dipendenti civili de La Maddalena 
 
 
DI SEGUITO ANCHE LA CONVOCAZIONE DEL MINISTERO


 

Lettera alla Dr.ssa Ciminiello su equiparazione qualifiche funzionali

Roma, 16 aprile 2008

Dott.ssa Concettina Ciminiello
Direttore Generale per la gestione
delle risorse umane
Ministero delle Comunicazioni
Viale America, 201
00144 Roma

Egregia dottoressa,
Le scriviamo in merito alla vicenda relativa all’equiparazione delle qualifiche funzionali della ex Amministrazione P.T. alle qualifiche funzionali del personale statale, in quanto la pubblicazione del ruolo ha evidenziato che alcuni lavoratori si siano trovati, ingiustificatamente, davanti ad altri nelle graduatorie di anzianità.
Tale posizione di privilegio è il risultato di un ricorso e/o alcuni ricorsi, non impugnati da parte dell’Avvocatura Generale dello Stato, sebbene, quest’ultima sia stata prontamente interessata e successivamente sollecitata da codesta Amministrazione.
Nella nota del 18.02.2008 con prot. n. 0015228 Lei .rispondendo ad alcuni lavoratori, pesantemente penalizzati dal comportamento dell’Avvocatura dello Stato, ha rimarcato che nessun comportamento discriminatorio può essere ascritto a codesta Direzione nella trattazione del contenzioso in oggetto, in quanto esso è stato gestito dall’Avvocatura dello Stato.
Bene, anzi malissimo, perché queste situazioni, quando non producono effetti deleteri sul personale, certamente producono una sfiducia nei comportamenti della pubblica amministrazione che volentieri ci risparmieremmo.
Alla luce del danno economico alla comunità, nonché del danno ai lavoratori, si chiede alla S.V., con urgenza e semplicità, quali azioni siano state intraprese da parte di codesta Amministrazione nei confronti dell’Avvocatura dello Stato per il comportamento negligente tenuto rispetto le indicazioni fornite dall’amministrazione, e se, ad avviso dell’amministrazione, vi sono azioni da intraprendere, anche congiunte, per riparare la situazione descritta
Si resta in attesa di riscontro in merito.
Distinti saluti

Cosimo Arnone
Per FP CGIL
Funzioni Centrali

 
 

Circolare Ministeriale

 

Stabilizzazione delle restanti 77 unità di personale a tempo determinato
 

 

 
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