Roma, 9 giugno 2010
Al Sottosegretario di Stato
Sen. Giacomo Caliendo
Oggetto: convocazione 10 giugno
In relazione alla vostra convocazione da noi ricevuta in data odierna alle ore 13 e 17, riteniamo che non sia pervenuta con il congruo anticipo dovuto in questi casi.
Il vostro comportamento si conferma poco rispettoso di corrette relazioni sindacali.
Per impegni precedenti da noi assunti Vi chiediamo pertanto un rinvio e una nuova convocazione, comunicata con un significativo anticipo.
Vi preghiamo di dare tempestivo riscontro a questa nostra richiesta.
Coordinatrice Nazionale
Fp Cgil Giustizia
Nicoletta Grieco
L’Assemblea generale delle Nazioni Unite in una sua risoluzione ha designato il 23 giugno come giornata mondiale dei servizi pubblici. Quest’anno i sindacati ed i lavoratori pubblici festeggiano questa data per le strade d’Europa così come di tutto il mondo. ” Il nostro messaggio è forte e chiaro – dice Peter Waldorff, segretario generale dell’Internazionale dei Servizi Pubblici (ISP, 20 milioni di iscritti)- i lavoratori ed i loro sindacati respingono i tagli alla spesa pubblica che riducono i salari , le pensioni e i programmi sociali per le famiglie e le comunità locali. I lavoratori non debbono pagare per salvare le banche e gli speculatori …i disavanzi di bilancio e i debiti non debbono essere usati come una scusa per tagliare i servizi pubblici. Si finirà per privatizzare quei servizi pubblici di cui i lavoratori hanno oggi un disperato bisogno per salvarsi dalla crisi ”
“IL 23 giugno di quest’anno – dice Waldorff – abbiamo consegnato ai leader del G8/G20 ( che si terrà ad Huntsville, Ontario, dal 25 al 27 Giugno 2010) una dichiarazione dei sindacati mondiali affinché investano sui servizi pubblici di qualità e sui loro lavoratori se vogliono rendere possibile una crescita sostenibile e la coesione sociale nei loro paesi. ”
Assemblea Lavoratori INPDAP di Prato
In data 21.10.2010, i lavoratori della Sede Inpdap di Prato, si sono riuniti in assemblea per discutere sull’eventuale accorpamento – a decorrere dal 1 dicembre 2010 – della Sede di Prato con quella di Pistoia.
La Determinazione n. 226 del 22 settembre 2010 a firma del Presidente Crescimbeni prevede l’accorpamento della Sede di Prato con quella di Pistoia; questa eventualità crea ai lavoratori perplessità e non poche preoccupazioni sul futuro della sede stessa e soprattutto sul livello di soddisfazione dell’utente e degli enti iscritti.
Fermo restando le prerogative dei vertici dell’Istituto in tema di organizzazione, i lavoratori non riescono a capire il perché della penalizzazione di una Città che risulta essere la seconda della Toscana e tra le più grandi del centro Italia. Inoltre, questa Sede pur gestendo un bacino di utenza di circa 17.000 iscritti/pensionati con organico di solo 16 unità è tra le più produttive della Regione Toscana e con un livello di efficienza molto alto.
Tale decisione quindi, rischia di comportare una perdita sostanziale di usufruibilità dei servizi erogati dall’Istituto da parte di tutti gli iscritti all’ INPDAP attivi e pensionati.
La sede Inpdap di Prato oggi rappresenta una realtà ormai consolidata ed irrinunciabile nel territorio pratese contrassegnato in questi ultimi tempi anche dalla particolare criticità in cui versa il tessuto economico.
I LAVORATORI CHIEDONO
L’interessamento di tutti soggetti coinvolti al fine di evitare la chiusura o comunque la forte penalizzazione di un ufficio che riteniamo efficiente e indispensabile per la collettività e per il raggiungimento degli obiettivi legati alla MISSIONE ISTITUZIONALE dell’Istituto individuato dalla centralità dell’iscritto.
Firmato ed approvato all’unanimità dall’assemblea dei lavoratori presenti.
INPS – INPDAP- INAIL
Se il Governo non crede alla riforma Brunetta perché dovrebbero crederci i lavoratori?
Per le lavoratrici ed i lavoratori del Ministero dell’Economia e delle Agenzie Fiscali non si applicherà più la riforma Brunetta.
Per queste amministrazioni, recita infatti il comma 21 dell’articolo 57 del codice sulla digitalizzazione, «sono determinati i limiti e le modalità di applicazione delle disposizioni dei titoli II e III del decreto legislativo150 del 27 ottobre 2009 ( i titoli che disciplinano dei la valutazione delle performance degli uffici e dei dipendenti) al ministero dell’economia e delle finanze e alle agenzie fiscali».
In pratica Tremonti, tira l’ennesimo colpo mancino al suo collega Brunetta e decide che, nel suo Ministero su valutazione e premi, decide lui.
Così come già avvenuto per la Presidenza del Consiglio dei Ministri (di cui la stessa Funzione pubblica di Brunetta fa parte!) le regole della riforma non entreranno in funzione, ma saranno “adattate” e”ammorbidite” da un dpcm, fatto dallo stesso Ministero dell’Economia.
Ma forse alcuni dipendenti sono più dipendenti di altri?
E dove finisce il merito tanto brandito da Brunetta contro i fannulloni e la CGIL “che vuole che i dipendenti pubblici, produttivi o meno, siano pagati tutti allo stesso modo, ma, ci dispiace per loro, dovranno adeguarsi ad un sistema diverso che tenga conto del merito”?
Dove sta la tanto sbandierata coerenza e imparzialità di Tremonti, che, invece, fa il potente con i deboli ed è solo riuscito a minare la credibilità dell’intera amministrazione pubblica, con tagli lineari e indiscriminati, con blocco del turn over, con blocchi delle crescite professionali e degli avanzamenti di carriera?
E ora cosa faranno gli Enti Pubblici non Economici?
Anche negli Enti dove il CCIE 2010 e’ stato firmato senza alcun riferimento al decreto150, l’amministrazione continuerà imperterrita ad andare avanti su performance e valutazione senza il confronto con i Sindacati attuando una riforma morta sul nascere?
Oppure gli Enti cominceranno a muoversi su un terreno di confronto su temi quali la crescita professionale dei dipendenti, la formazione, la garanzia di trasparenza e imparzialità, la possibilità di garantire a tutti i lavoratori di “dimostrare ciò che si vale” e non lasciare i “migliori posti” sempre ai “soliti noti”?
Su questa temi la FP CGIL è pronta ad un confronto aperto e costruttivo.
Solo su queste basi è possibile parlare di valutazione e merito dando significato e contenuto a queste parole che non spaventano ne lavoratori ne sindacati se davvero riguardano sviluppo e miglioramento di tutta la PA.
Roma, 20/01/2011
FPCGIL INPS FPCGIL INPDAP FPCGIL INAIL
O.Ciarrocchi M.Perrini R.Morelli
Roma, 15 aprile 2011
Al Sottosegretario di Stato
Sen. Giacomo Caliendo
Al Capo Dipartimento
dell’Organizzazione
Giudiziaria
Presidente Luigi Birritteri
Al Direttore Generale del Personale
Dr. Calogero Roberto Piscitello
Siamo venuti a conoscenza di alcune stabilizzazioni di lavoratori comandati nei ruoli del Ministero della Giustizia a seguito delle autorizzazioni del Ministero della Funzione Pubblica; siamo inoltre venuti a conoscenza di distacchi avvenuti in tempi record, anche in assenza del parere dell’ufficio di appartenenza come di prassi avviene, presso un Ufficio del Ministero Sede Centrale.
In relazione alla mobilità infracompartimentale ci sembra di ricordare, ma certo i verbali lo possono confermare, che durante la riunione dello scorso 7 agosto il Capo Dipartimento aveva dichiarato di voler concordare con le OO.SS. qualsiasi movimentazione in entrata di personale, per stabilire criteri omogenei e in considerazione delle sacrosante aspettative del personale interno che da anni attende la riqualificazione e al quale voi e le altre OO.SS. firmatarie del Contratto Integrativo avete fornito vaghi, quantomai evidentemente smentibili come dobbiamo constatare, impegni relativi a futuri passaggi di area.
E’ inutile ricordarvi che la FPCGIL ha ribadito in quella riunione la richiesta ufficiale di un accordo condiviso sulla mobilità in entrata; siamo infatti ben coscienti della mancanza endemica di personale, della quale è gravemente responsabile il Governo che voi rappresentate, ma crediamo che tale materia vada regolata e condivisa vista la particolare situazione dell’Organizzazione Giudiziaria.
La vostra azione, come purtroppo dobbiamo continuare a rilevare, scomposta e frettolosa, porta gravi conseguenze e disparità di trattamento; a titolo di esempio portiamo il caso di una lavoratrice della Giustizia Minorile (dunque del nostro Ministero) che ha chiesto di essere distaccata presso il DOG presso una sede con gravi carenze di organico come Parma. La lavoratrice in questione forse aveva maggiori titoli rispetto ad altri lavoratori provenienti da enti locali per lavorare presso i nostri ruoli ma, in assenza di una regolamentazione adeguata, è stata costretta a dimettersi a causa del vostro immotivato diniego.
In vista della prossima riunione di lunedì 18 aprile vi chiediamo pertanto di fornirci:
1) elenco completo dei comandati stabilizzati nei nostri ruoli con relativi criteri di selezione da voi operati, sia rispetto alle sedi individuate sia rispetto ai lavoratori stessi.
2) elenco completo dei lavoratori distaccati presso i vari uffici ed eventuali sostegni legislativi (legge 104, art. 42 bis) che motivano tali distacchi.
Ciò affinché qualsiasi discussione tra di noi possa avvenire nel principio del rispetto della trasparenza a tutela dei lavoratori che rappresentiamo.
Per Funzioni Centrali FPCGL
Nicoletta Grieco
A TUTTO IL PERSONALE DEL MINISTERO DELLA SALUTE
Oggetto : Fondo Unico di Amministrazione, anno 2005 .
Art. 7, legge n. 362/99, anno 2005 .
5 % art. 7, legge n. 362/99, anno 2004 .
Cari compagne e compagni e cari colleghe e colleghi,
venerdì 13 gennaio le OO.SS. e l’Amministrazione hanno siglato l’intesa relativa a due ipotesi di accordo che riguardano il Fondo Unico di Amministrazione per l’anno 2005, l’art. 7, legge n. 362/99 per l’anno 2005 e la quota del 5 % art. 7, legge n. 362/99 per l’anno 2004 .
Per quanto attiene il FUA 2005 la trattativa appariva bloccata in quanto la carenza di circa un terzo della consistenza economica ( un milione di euro ) rispetto all’anno precedente non permetteva una conclusione positiva .
Nel corso dei lavori, per colmare il divario tra la disponibilità effettiva e la quota FUA necessaria, si è deciso di prelevare la maggior eccedenza esistente nella recente rassegnazione dei fondi relativi all’articolo 7 dell’anno 2005 ( circa 800.000 euro) . L’Amministrazione si è impegnata a recuperare detta somma presso il Ministero del Tesoro ; una volta avuta la rassegnazione della somma, per l’anno 2005, si procederà alla ripartizione secondo i criteri contenuti nei punti C e D dell’Accordo 20.05.2005 .
Nell’accordo FUA 2005 si da concreta attuazione ad un importante istituto previsto dal vigente CCNL che è quello delle posizioni organizzative e vengono finanziate le indennità per le turnazioni, la reperibilità, il rischio sanitario, la sede disagiata e isolata e per i centralinisti non vedenti .
La restante parte individuata per la produttività collettiva sarà ripartita secondo i criteri dell’indennità di Amministrazione .
Abbiamo poi definito anticipatamente, nell’ambito delle risorse dell’art.7 per l’anno 2006, con una piccola parte della quota prevista per il finanziamento dei punti C e D dell’Accordo 20.05.2005, di incentivare il personale che svolge le attività di protocollista e archivista contemporaneamente con una q uota individuale annua lorda di 1.000 euro, al fine di colmare una carenza effettiva di addetti al servizio di archivio e protocollo presente nella nostra Amministrazione .
Questa indicazione darà la possibilità agli interessati di aderire alla iniziativa all’inizio dell’anno corrente con un corrispondente incentivo proposto non più a sanatoria.
Relativamente alla quota prevista dall’articolo 7 della legge n. 362/99, per l’anno 2005, si rimane sui livelli corrisposti per l’anno 2004 con gli importi considerati con i profili post-riqualificazione .
La quota per l’art. 7, per la prima volta, verrà corrisposta anche al personale con contratto a tempo determinato o con contratto di lavoro atipico .
In più va evidenziato che le competenze spettanti verranno decurtate soltanto per le assenze per aspettativa o per altre situazioni che comportino la totale perdita di assegni o le assenze per dottorati di ricerca e titoli assimilabili .
Praticamente, si torna alla situazione del 1999 senza particolari decurtazioni .
Per le spettanze relative al 5% dell’articolo 7 della legge n. 362/99, per l’anno 2004, sono state stabilite le seguenti quote individuali annue lorde:
200 euro per il personale tecnico-sanitario assegnato alle Unità territoriali di Fiumicino e Milano-Malpensa ( emergenza SARS ) ;
350 euro per il personale adibito esclusivamente e congiuntamente all’attività di protocollo informatico e di archivio ;
250 euro per il personale dei Dipartimenti e delle Direzioni generali coinvolto nella realizzazione degli obiettivi strategici ;
250 euro per il personale addetto alle segreterie dei Capi Dipartimento e dei Direttori generali ;
300 euro per il personale che nell’anno 2004 ha espletato attività che ha comportato una maggiore gravosità rispetto a quanto normalmente richiesto o all’ordinaria articolazione dell’orario di lavoro connessa ad aspetti logistici, organizzativi e funzionali ovvero connessa al servizio di centralino ivi compreso il centralino della legge 210/92, fino ad un importo globale di € 60.000 comprensivo di oneri.
La restante somma ( circa 170 euro pro capite ) sarà ripartita tra tutti gli aventi diritto in proporzione alla presenza effettiva. Saranno considerate equivalenti alla presenza esclusivamente le ferie, i riposi compensativi e le missioni effettuate per l’amministrazione .
Nel complesso si può affermare che sono stati raggiunti dei buoni accordi per il personale e che si può ipotizzare una liquidazione nei primi mesi del 2006 .
Vi preghiamo infine di voler dare il via alla consultazione sulle ipotesi di accordo che vi mandiamo in allegato e di inviarne le risultanze al centro nazionale o al Coordinamento nazionale FP CGIL Ministero della Salute.
Roma, 19 gennaio 2006
Il Coordinatore nazionale
FP CGIL MIN.Salute
Maurizio Rossi
Incontro del 1 luglio con l’Amministrazione, avente come oggetto la possibilità di integrare i posti previsti per le selezioni interne ex art. 2 del CCNI 2006.
Alle lavoratrici e ai lavoratori della Giustizia
In relazione alle iniziative di protesta che si terranno nei prossimi giorni abbiamo rilevato comportamenti discutibili da parte di alcuni dirigenti della giustizia volti ad ostacolare la libera partecipazione dei lavoratori a tali iniziative.
Riteniamo che ciò sia molto grave e altamente lesivo del diritto dei lavoratori a manifestare la propria contrarietà alla politica dei tagli indiscriminati del governo che danneggia gravemente cittadini e lavoratori.
Invitiamo tutti a partecipare alle iniziative di protesta e a non farsi intimidire da tali atteggiamenti: è fondamentale far sentire la nostra voce in un momento così delicato per la giustizia e per tutto il lavoro pubblico.
Roma, 18/9/08
La coordinatrice nazionale
FPCGIL Organizzazione Giudiziaria
Nicoletta Grieco
IL NUOVO CHE AVANZA………PRIMA PUNTATA
Con l’insediamento del nuovo Presidente-Commissario ci siamo sentiti raccontare quanto l’Inps sarebbe cambiata e quante azioni sarebbero state intraprese per valorizzarne il ruolo e, con esso, dare il giusto riconoscimento ai lavoratori che tanto hanno fatto e stanno facendo per questo Istituto, pilastro dello Stato Sociale in Italia.
E da quel momento via con comunicazioni urbi et orbi per spiegare che attraverso un piano industriale e con la partecipazione di tutti l’Istituto avrebbe riconquistato quella giusta posizione nel panorama della Pubblica Amministrazione.
Quindi oggi vi vogliamo raccontare il primo piccolo passo che l’Istituto ha intrapreso (e altri, ne siamo certi, ne seguiranno) per dare seguito alle grandi affermazioni del Presidente di questo Istituto:
navigando sul sito Internet dell’Istituto ci siamo imbattuti in due bandi di gara pubblici che ci hanno lasciati a dir poco sconcertati!
Il primo riguarda un appalto avente per oggetto “Servizio di somministrazione di lavoro a tempo determinato ai sensi del d.lgs n. 276/2003”, cioè tradotto in termini comuni l’utilizzo di 750 lavoratori per 4 ore gionraliere per 3 mesi.
Il secondo avente per oggetto “Ideazione di iniziative di comunicazione e informazione istituzionale Inps e relativa diffusione”
Il tutto per un costo superiore ai 7 milioni di euro!
Ora, premesso che al momento non siamo in grado di stabilire quale sia il rapporto costi/benefici e quindi la convenienza di queste due operazioni, viene da chiedersi:
il Presidente lo sa che le materie di questi due appalti sono oggetto di informativa e, addirittura, di contrattazione per quanto attiene la parte che riguarda le implicazioni sul rapporto di lavoro di piani operativi di esternalizzazione delle attività e dei servizi propri dell’Ente?
Perché alle OO. SS. non è stata data la doverosa informazione?
C’è forse qualcosa che i lavoratori non devono sapere?
Le giuste e doverose e corrette relazioni sindacali evidentemente non fanno parte del nuovo piano industriale del Presidente Mastrapasqua.
Cominciamo male … molto male…..
Roma 4 novembre ’08
p. il Coordinamento Nazionale FP CGIL
Oreste Ciarrocchi
FONDO UNICO DI AMMINISTRAZIONE 2008
CCI DI AMMINISTRAZIONE
Rinviata la riunione del 25 novembre al 2 dicembre 2008
MAI DIMENTICARE!!
“il lavoro esterno all’INPS rende 7 volte di più che quello svolto dai dipendenti interni” Renato Brunetta
Come previsto lunedì 19 gennaio u.s. sono ripresi gli incontri con l’Amministrazione sui seguenti argomenti all’o.d.g.:
Concertazione
– Chiusura concertazione sul ricorso al lavoro interinale.
Verbale d’intesa
– Contenzioso e interventi per l’efficienza del servizio legale.
Chiusura concertazione sul ricorso al lavoro interinale
Abbiamo firmato il verbale di concertazione sul lavoro interinale. La nostra posizione è stata nettamente contraria.
Preso atto che comunque l’Amministrazione intende proseguire su questa via abbiamo chiesto che la distribuzione territoriale dei lavoratori in somministrazione lavoro sia oggetto di confronto con le OO.SS. regionali.
Contenzioso e interventi per l’efficienza del servizio legale
E’ terminata la discussione sulla riorganizzazione del servizio legale.
In questo documento è previsto l’utilizzo di avvocati esterni per affrontare l’annoso problema del contenzioso.
Come FP CGIL non abbiamo firmato il verbale d’intesa sulla proposta, per i seguenti motivi:
1. il problema del contenzioso non è un problema di oggi, sono anni che come CGIL chiediamo appositi incontri su tale argomento. Far si che il problema non si affronti e poi giustificare con l’urgenza l’esternalizzazione di pezzi di attività istituzionale è un gioco a cui non intendiamo prestarci
2. l’operazione, in via sperimentale per due anni, ha un costo di circa 13 mln di euro annui. Questi 13 milioni si aggiungono ai 3 mln per l’esternalizzazione della comunicazione, 4,5 mln per il lavoro interinali, 145 mln per il contact center (e siamo solo a gennaio!). Con una finanziaria che ci obbliga a risparmi di gestione per poi poter sperare di recuperare qualche euro da utilizzare per la contrattazione integrativa, riteniamo che l’Amministrazione dovrebbe avere un atteggiamento più oculato rispetto ai soldi da spendere.
3. avevamo chiesto di verificare la possibilità di utilizzare personale amministrativo dotato degli idonei titoli professionali (così come già avviene in alcune sedi per il contenzioso inciv) per affrontare almeno il contenzioso seriale. L’Amministrazione, non ha nemmeno preso in considerazione tale proposta. Peccato, avrebbe comportato un notevole risparmio e sarebbe stato una dimostrazione di fiducia da parte dell’Ente nei confronti dei propri dipendenti.
4. le sinergie con altri enti sono previste in modo occasionale. A nostro avviso dovevano rappresentare la via principale da percorrere. Avrebbe garantito risparmi e non spese.
5. Abbiamo inoltre chiesto di inserire una norma che in modo chiaro definisca le incompatibilità per quanto riguarda rapporti di parentela ed affinità dei legali dell’istituto, e degli esterni che verranno presi, con legali o studi legali che si occupano di contenzioso contro l’Inps. Una norma che a nostro avviso doveva essere estesa anche ai Direttori regionali e provinciali. L’Amministrazione ha ritenuto che tale incompatibilità debba valere solo per il personale esterno.
Questi i motivi della nostra non firma.
Possiamo aggiungere che perseguendo la via dell’esternalizzazioni l’Amministrazione continua, in qualche modo, a non smentire le dichiarazioni, mai dimenticate dai lavoratori dell’Istituto, del Ministro Brunetta, ovvero che il personale esterno lavora di più e meglio di quello interno.
Noi sappiamo che non è così, e anche in questo caso avremmo voluto essere messi in grado di dimostrarlo.
Non c’è differenza tra interinali e avvocati esterni è la stessa idea, lo stesso concetto. Se c’è un’emergenza non si insiste per assunzioni e non si discute con le OO.SS. su come affrontare all’interno tali emergenze. Si sceglie la via di cedere fuori il lavoro.
A chi giova tutto ciò? (domanda retorica)
A qualcuno sicuramente si, vista la mole di denaro messa in campo, a chi non giova è chiaro: alle lavoratrici e ai lavoratori dell’INPS.
Roma, 21 gennaio 2009
p.il Coordinamento Nazionale F.P. Cgil Inps
Oreste Ciarrocchi
RESOCONTO RIUNIONE 31-3-2009
“IPOTESI ACCORDO FUA 2009”
Dopo una illustrazione da parte dell’Amministrazione rispetto alla consistenza del FUA (ridotto a seguito della L. 133/2008) e le nuove normative sulla “misurazione e valutazione della qualità dei servizi” le osservazioni e i rilievi posti in evidenza rispetto all’ipotesi di FUA 2009 fornita dalla Direzione sono le seguenti:
a) PRESA D’ATTO della mancata individuazione della COSTITUZIONE del FONDO UNICO DELLA DIFESA con indicazione di TUTTE LE VOCI CHE LO COMPONGONO.
b) PRESA D’ATTO che il FUA a seguito dei tagli effettuati dalla legge 133/2008:
– riduzione del 10% del FUA ( 7 milioni di euro circa)
– abrogazione di tutte le leggi speciali che incrementavano i FUA (per la Difesa significa la riduzione di 15 milioni di euro che erano stati previsti dalle norme sulle missioni all’Estero) ammonta a circa 73 MILIONI DI Euro.
c) PRESA D’ATTO che rispetto alle Posizioni Organizzative nulla è stato modificato così come concordato nell’accordo FUA 2008.
d) PRESA D’ATTO che relativamente alle ristrutturazioni e riorganizzazioni della Difesa che si prevede saranno attuate entro luglio 2009 (Progetto della Commissione istituita dal Ministro La Russa durante l’ultimo Consiglio Supremo Difesa), l’Amministrazione ha ritenuto di incrementare, FORSE PREVEDENDO UN NUMERO DI LAVORATORI IN MOBILITA’ TALMENTE ALTO, l’accantonamento per indennità di MOBILITA’.
e) PRESA D’ATTO che sul sistema di valutazione i criteri proposti non rispettano quanto previsto dal CCNL Comparto Ministeri 2006/2009 e lasciano ampio margine di discrezionalità al Dirigente in sede di trattativa locale del FUS.
CONCLUSIONI
Previsto un nuovo incontro in data 16 aprile 2009 dove le OO.SS. UNITARIAMENTE si sono impegnate a:
– rivedere i criteri di distribuzione delle P.O.
– verificare la possibilità di rivedere la distribuzione dei tagli anche su altri istituti del FUA
– avere uno specchio dettagliato delle voci di risparmio che alimentano il FUA (part-time. Pensionamenti, ecc…)
– chiarire le somme e le intenzioni riguardo i processi di mobilità.
INFINE è stato richiesto di avviare da SUBITO le procedure per utilizzare le somme a disposizione, in ottemperanza a quanto previsto dal FUA 2008, per la distribuzione delle risorse ai lavoratori in tempi ragionevoli.
Roma, 1 aprile 2009
FP CGIL DIFESA
Noemi Manca