MIN. GIUSTIZIA – Relazioni sindacali O.G. Nota unitaria

AL SOTTOSEGRETARIO ALLA GIUSTIZIA
SEN. GIACOMO CALIENDO

AL CAPO DIPARTIMENTO
DELL’ORGANIZZAZIONE GIUDIZIARIA
DOTT. LUIGI BIRRITTERI

AL DIRETTORE GENERALE
DEL PERSONALE E DELLA FORMAZIONE
DOTT. CALOGERO ROBERTO PISCITELLO
ROMA

 
 

A seguito della riunione informale che si è tenuta in data 16/02/2011 tra le OO.SS. e il nuovo Direttore Generale – dott. Calogero Roberto Piscitello – sembrava che sul tema delle relazioni sindacali l’Amministrazione Giudiziaria volesse cambiare registro in termini positivi, tant’è che subito dopo veniva, giustamente, convocato l’incontro con le OO.SS. maggiormente rappresentative su tre fondamentali questioni che sono di vitale importanza per le sorti dell’Amministrazione e del Personale Giudiziario:

 – Mobilità
 – Part – time
 – Ordinamento Professionale

L’incontro di cui sopra, che si doveva tenere il 2/03/2011, purtroppo, è saltato per motivi di salute del Direttore Generale.
Però, fino ad oggi, non è giunta alcuna convocazione sulle questioni all’ordine del giorno, nel mentre, invece, siamo venuti a conoscenza che l’Amministrazione sta procedendo autonomamente su questioni che incidono direttamente sulla mobilità del personale quali assunzioni e il recente interpello con Equitalia.
Pertanto, si richiama l’Amministrazione al rispetto di tutti i principi contrattuali e normativi sul sistema di partecipazione sindacale e si chiede di calendarizzare un incontro con la “massima urgenza” sugli argomenti già all’ordine del giorno e su tutte le altre tematiche che coinvolgono gli interessi legittimi del personale giudiziario.
Spiace rilevare ancora una volta che questa Amministrazione persiste su un tracciato di totale disprezzo delle corrette relazioni sindacali.

Roma, 21 marzo 2011

                FPCGIL                 UILPA-GIUSTIZIA                   USB P.I.                   FLP 
               (Grieco)                        (Nasone)                        (Todisco)               (Piazza)


 

Lettera unitaria al Ministro

CGIL FP   CISL FP   UIL PA

MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI
On.le Paolo Gentiloni
Ministro delle Comunicazioni
SEDE

P.C. Direzione Generale Gestione
Risorse Umane
Ufficio relazioni sindacali
SEDE

Onorevole Signor Ministro,
riteniamo che il tempo trascorso dal suo insediamento alla guida del Ministero delle Comunicazioni Le abbia consentito di rendersi conto dei problemi che gravano su di esso.
In vista del prossimo dibattito sulla legge finanziaria 2007, riteniamo utile rammentarLe quelle che per noi sono le priorità da affrontare perché il Ministero adempia ai propri compiti. Parliamo di investimenti tecnologici, formazione del personale, incentivazione della produttività, ampliamento della dotazione organica, quindi interventi sul bilancio ministeriale e sui fondi affidati alla contrattazione collettiva.
Le rinnoviamo la richiesta di incontro avanzata il 30 giugno 2006.
Roma, 31 luglio 2006

CGIL FP    CISL FP     UIL PA
Arnone      Filacchioni   Ferraro

Accordo risparmi gestione e lettera dell'ente assistenza

Roma, 5 giugno 2007

Ai delegati ed eletti Fp Cgil
Settore Giustizia Minorile

Oggetto: dipartimento giustizia minorile- accordo risparmi di gestione e lettera
dell’ente di assistenza.

Care/i Compagne/i,
trasmettiamo in allegato gli accordi relativi alla distribuzione dei risparmi di gestione e la lettera con la quale il Vice Capo dell’Amministrazione penitenziaria, a seguito dell’accordo intercorso con il Dipartimento per la Giustizia Minorile ed in attesa della ratifica del consiglio di amministrazione, in via eccezionale conferma la partecipazione del personale della giustizia minorile alle attività che l’Ente di assistenza ha attualmente in corso, nella misura del 3% dei posti a disposizione.
Fraterni saluti

p. la Fp Cgil Nazionale
Giustizia Minorile
Il Coordinatore nazionale
Gianfranco Macigno

 

Accordo relativo alla definizione dei criteri di attribuzione dei risparmi di gestione dell’anno 2006
 


Lettera unitaria al Ministro Gentiloni

FP CGIL CISL FPS UILPA
 
Roma, 6 giugno 2007

On.le Paolo Gentiloni
Ministro delle comunicazioni
Largo Pietro di Brazzà, 86
00186 ROMA

Avv. Vincenzo Nunziata
Capo di Gabinetto
del Ministro delle comunicazioni
Largo Pietro di Brazzà, 86
00186 ROMA

Dr. Marcello Fiori
Segretario generale
del Ministero delle comunicazioni
viale America 201
00144 ROMA

Onorevole signor Ministro, le scriventi organizzazioni sindacali con la presente nota, intendono comunicarLe, in maniera unitaria, i commenti allo schema di regolamento di organizzazione del ministero delle comunicazioni.
L’impianto che sta alla base dello schema nella sua totalità, a nostro giudizio, appare confuso così come lo sono le funzioni che dovrebbero annunciarne e chiarirne la missione propria del dicastero. Avvertiamo uno squilibrio generale tra le direzioni sia nelle dimensioni sia nei compiti assegnati. Sembra quasi che ci sia il bisogno di creare direzioni generali più per giustificare poltrone che per perseguire un progetto definito.
La mancanza di una relazione tecnico-finanziaria di certo non aiuta il lettore a comprendere lo spirito che anima l’estensore del provvedimento.
Tutto ciò ci stupisce profondamente e ci induce a pensare ad una distrazione della parte politica che, delegando il compito di redazione ad autori che mal conoscono la materia “comunicazioni”, declassa l’intero provvedimento, nel quale conseguentemente non si intravede nessuna linea ispiratrice, nessun progetto, nessuna missione.
Alcune funzioni risultano sparse con casualità nelle varie direzioni generali, molte duplicate, mentre altre sono assegnate a direzioni generali prive di personale qualificato e professionalizzato il cui reperimento mal si concilia con le criticità già esistenti nelle altre direzioni generali.
Entrando nel particolare, la figura del segretario generale distinta dal segretariato generale nonché le funzioni ascritte appaiono più confacenti ad altro modello organizzativo senza peraltro correttamente istituirlo.
Il testo presenta una mancanza di coerenza nel trattare le funzioni svolte dalle direzioni generali, che solo apparentemente sono per materia.
Eclatante è il caso dei settori Radiotelevisivo e delle Comunicazioni elettroniche, dove non è attuata una scelta né per competenze né per materia, con il risultato di nuocere fortemente all’efficienza e all’efficacia dell’azione amministrativa.
Anche la forma risulta ambigua, la nuova denominazione della Direzione generale per la qualità del servizio postale nasconde il futuro declassamento da attività di regolamentazione ad esclusiva e unica attività qualità del servizio? E perché, attività qualificanti e strategiche, quale il monitoraggio, il controllo ecc. non sono affidate, in maniera univoca, alle strutture del ministero, ma possono essere assegnate a soggetti terzi?
Anche la nuova Direzione generale qualità dei servizi al mercato e al territorio sembra risentire della confusione che aleggia in tutto lo schema di regolamento, infatti, le competenze sono collegate a doppia maglia con quelle di altre Direzioni, circostanza che mal si concilia con la tanto decantata razionalizzazione e semplificazione amministrativa. Infine, fatto preoccupante con quale risorse e quale personale è creata? Quali risorse finanziarie ne consentiranno una effettiva funzionalità?
E’ di tutta evidenza, iniziando dalla sua impropria denominazione, l’intento di sminuire la funzione del prestigioso Istituto Superiore delle comunicazioni e delle tecnologie dell’informazione a Direzione Generale. L’Istituto Superiore, che vale la pena ricordare quest’anno compie cento anni, in qualità di organo tecnico-scientifico avrebbe l’impellente ed improcrastinabile esigenza di essere considerato come tutte le altre strutture similari dello Stato, acquisendo quella autonomia e flessibilità che sole possono permetterne la funzionalità, come peraltro più volte indicato da leggi purtroppo mai applicate (legge 249/1997, legge 3/2003, d.lgv. 366/2003).
Altra preoccupazione desta relativamente agli ex “Ispettorati Territoriali”, nel testo strutture territoriali, la mancanza di riferimento al loro elenco, nonché la delega a successivi provvedimenti di natura non regolamentale che prestano il fianco ad interpretazioni e supposizioni non solo sul numero ma anche sul ruolo e sulle competenze che in analogia alle altre direzioni generali non sono imputate neppure alla direzione generale per la qualità dei servizi al mercato e al territorio.
Dallo schema di regolamento presentato si evince la volontà di svuotare di contenuti effettivi e di sacrificare l’efficacia delle varie Direzioni Generali così come sembra non sia tenuto in alcun conto la legge finanziaria 2007 da cui trae giustificazione, né delle più elementari regole con cui va riveduta una organizzazione complessa come un ministero con i suoi Ispettorati Territoriali ed un ente tecnico-scientifico come l’Istituto Superiore CTI.
Onorevole signor Ministro, alla luce di quanto leggiamo appaiono ormai lontane le parole con cui, nello scorso settembre, Lei esprimeva la volontà di un rilancio del Suo dicastero, anche utilizzando il confronto e la concertazione con le parti sociali, ciò al fine di consentire e promuovere una nuova e più importante funzione del suo dicastero nel Sistema Paese, improntato a recuperare la fondamentale funzione di controllo, e svincolato da logiche che hanno caratterizzato la precedente gestione e azione politica.

FP CGIL
CISL FPS
UILPA
Francesco di Carlo
Carlo Filacchioni
Sebastiano Ferraro

Comunicato a seguito della riunione del 4 settembre

 

Il giorno 4 settembre siamo stati convocati, solo in sede di Commissione Nazionale e non anche al tavolo negoziale, per un’informativa sul Piano di formazione 2008.
Senza nemmeno entrare nel merito abbiamo dichiarato “irricevibile” un Piano che, comunque, per le nuove e a noi ancora oscure norme di contabilità, deve essere validato entro il 7 del mese corrente.
Poiché la prassi seguita dalla Formazione fa parte di un iter procedurale, ripetiamo, a noi perfettamente sconosciuto, riteniamo doveroso rigettare le regole della pura formalità.
In buona sostanza l’informazione è stata unidirezionale e non è stato possibile formulare alcuna proposta.
Da anni sollecitiamo l’adeguamento del Regolamento di Organizzazione conseguentemente all’uscita del nuovo Regolamento di Contabilità e a tutt’oggi l’Amministrazione rimane sorda.
A norma del vecchio Contratto (in attesa del nuovo Contratto che conferma ed amplia gli spazi di negoziazione relativamente alla formazione), le linee di indirizzo dei Piani di Formazione sono assoggettate alla contrattazione integrativa e non rammentiamo di averle mai precedentemente discusse.
Tutte le nostre conoscenze si addensano, invece, nella riunione citata.
Come sopra evidenziato, non essendo entrati nel merito del documento, abbiamo complessivamente denunciato come su uno stanziamento complessivo di euro 3.640.000 ci sembrasse eccessiva la spesa di oltre euro 2.700.000 per docenze esterne.
Cosi come ci sembra eccessiva una spesa di euro 6.422.000 per le missioni collegate alle attività formative.
Abbiamo chiesto, e ci è stata già fornita, la mappatura delle risorse umane oggi presenti nella Formazione, dalla quale si evince l’insufficienza delle unità dedicate a questa funzione.
Non siamo così miopi da pensare che le inadempienze contrattuali siano agite dal Servizio Formazione.
Siamo invece convinti che lo stile e la povertà delle attuali relazioni sindacali siano responsabilità complessiva dell’Amministrazione.
Rigettiamo nel suo insieme un’impostazione che non riesce e non vuole mai trovare il tempo per approfondire e definire in modo adeguato temi contrattuali e problemi del personale.
Non condividiamo la nuova cultura della frettolosità e del “c’è sempre qualcosa di più importante da fare”.
Tutto ciò ha portato ad una frattura netta tra centro e periferia e all’esasperazione dei settori operativi (prestazioni pensionistiche e non, riscossione contributi, vigilanza, informatica), tutti in attesa di una riflessione adeguata da parte dell’Amministrazione da poi confrontare al tavolo negoziale.
In questi ultimi anni i compiti e le incombenze dell’Inps si sono esasperate per effetto di imponenti fenomeni sociali che vanno ad esempio dai lavoratori comunitari ed extracomunitari agli accresciuti compiti sulle invalidità civili.
Così come sul fronte interno siamo stati attraversati da un fenomeno che ha visto affrontare il ricambio del personale con una gestione prevalentemente informata di risorse umane proveniente dalla mobilità interente piuttosto che con nuove assunzioni.
Non abbiamo mai percepito un’Amministrazione attenta a tali fenomeni, almeno nel confronto con il sindacato.
Eppure constatiamo che l’attuale ipotesi di CCNL, nel recepire i contenuti del Memorandum, ha colto per il Parastato molte delle linee del CCNI 2006 Inps.
Invitiamo pertanto l’Amministrazione a riaprire sostanzialmente, e non solo formalmente, il confronto con il Sindacato.
Tanto per cominciare riteniamo siano necessari chiarimenti da parte dell’Amministrazione sugli ultimi bandi di concorso, interni ed esterni, così come riteniamo che l’Amministrazione non debba operare discrimini nei confronti del personale (come si è verificato, a nostro parere, nelle selezioni interne per gli statistico-attuariali, motivo per cui abbiamo ritirato la firma dal relativo accordo per i criteri semplificati).
Così come riteniamo sia necessario ragionare di un nuovo Regolamento di Organizzazione.
L’Inps appartiene a tutta la società e deve rispondere alle linee dei Governi, mentre sul fronte interno è contrattualmente regolata dai rapporti tra parti e questi temi devono muoversi in un quadro di regole certe, che esistono ma che l’Amministrazione sembra non conoscere.
Deviare da questi campi ideali o aderirvi solo formalmente porta al caos e le Finanziarie che deprimono economicamente il pubblico impiego o le campagne denigratorie nei confronti dei lavoratori del settore non sono un’alternativa valida.
Il silenzio dell’Amministrazione tantomeno……..
La FP CGIL INPS vuole affrontare e risolvere, senza ulteriori dilazioni, gli argomenti ancora aperti dai Contratti integrativi fin qui sottoscritti; solo per citarne alcuni: la definizione di tutte le selezioni interne, la stabilizzazione di tutti i lavoratori a tempo determinato, compresa una soluzione per i precari di Bolzano, un nuovo e meglio definito sistema di valutazione della Dirigenza, adeguatamente incentrato sulla meritocrazia, la riapertura del confronto in tema di Invalidità Civile, sia per le problematiche del personale medico, sia per l’atteso finanziamento riguardante il personale delle aree.
Rammentiamo al Direttore Generale, al Capo del Personale e alla Delegazione trattante che su questi e altri temi pendono impegni contrattuali. Rammentiamo, anche, che è urgente e necessario che l’Amministrazione produca chiarimenti sugli ultimi bandi di concorso pubblico, usciti nel mese di agosto, e una risposta sulla disponibilità Inps a convogliare gli eventuali dinieghi dei nostri dipendenti circa il versamento dello 0.35 all’INPDAP.
Su quanto sopra è nostra intenzione lavorare quotidianamente e tenacemente per giungere, finalmente, alla loro soluzione.
Roma 6 settembre 2007
 
p. il Coordinamento Nazionale FP CGIL INPS
Daniele Nola

 


Programma elettorale

    
Di seguito il programma elettorale della Fp-Cgil
 
 

 

Comunicato unitario sulle modifiche all'ordinamento dei Servizi

 
Comunicato unitario a seguito dell’incontro sulle modifiche all’Ordinamento dei Servizi proposte dall’Amministrazione alle OO.SS. durante la riunione con i vertici dell’Ente del 16 novembre scorso.
 
 

 

Lettera al Sottosegretario su interpelli

 
Roma, 20/03/08

Al Sottosegretario di Stato
Luigi Li Gotti

Al Capo Dipartimento
Claudio Castelli

Alla Direttore Generale del
Personale e della Formazione
Carolina Fontecchia

Nonostante le rassicurazioni dateci dal Sottosegretario Li Gotti e dal Capo Dipartimento Castelli durante la ultima riunione relativamente al rispetto degli accordi corre voce negli uffici competenti che la Direzione del Personale deve ancora ‘decidere’ se procedere allo scorrimento delle graduatorie e alla pubblicazione dei posti di risulta per gli interpelli ancora in corso.
Oltre a ciò si aggiunge il fatto che nelle proposte che vengono fatte ai singoli lavoratori vi è la precisazione che l’eventuale revoca di una domanda si intende come “rinuncia alle sedi e agli uffici indicati nella domanda di trasferimento”, ovvero a tutte le altre graduatorie.
Inoltre molti lavoratori hanno presentato istanza di revisione e ancora sono in attesa di una risposta da parte dell’Amministrazione che non dà informazioni chiare in merito né alle OO.SS. né ai singoli interessati.
Crediamo che tale gestione degli interpelli leda i diritti dei lavoratori che da molti anni attendono di poter essere trasferiti e ribadiamo che tale comportamento non risulta coerente con l’accordo sulla mobilità firmato lo scorso marzo.
Richiamiamo nuovamente l’Amministrazione al rispetto degli accordi.

Per Funzioni Centrali FPCGIL
Cosimo Arnone

 
 

Comunicato stampa

 

COMUNICATO STAMPA
di Nicoletta Grieco
coordinatrice nazionale

FP CGIL ORGANIZZAZIONE GIUDIZIARIA

Il Ministro della Giustizia non finisce di stupirci.

Nella sua relazione al parlamento sull’amministrazione della giustizia nell’anno 2008, infarcita di citazioni letterarie di memoria scolastica, riesce in tre righe a mentire e a contraddire quanto affermato dalla sua stessa Amministrazione.

Si attribuisce, immeritatamente, la stabilizzazione dei precari della giustizia e annuncia di voler finalmente valorizzare il personale che lavora negli uffici giudiziari.

Tuttavia il suo Capo Dipartimento la scorsa settimana, durante una riunione ufficiale, ha dichiarato l’esatto contrario, affermando che non ci sono soldi né posti per procedere alla riqualificazione del personale necessaria al miglior funzionamento degli uffici giudiziari.

Il Ministro, inoltre, parla di accelerazione dei tempi dei processi e di informatizzazione della giustizia: ci domandiamo come ciò sia possibile con i tagli al personale ed alle risorse operati dalla legge 133, che impedisce qualunque progetto di rinnovamento e di miglioramento dell’efficienza.

E’ giunto il momento per il Ministro, che ha superato ogni record negativo in tal senso, di incontrarci e spiegarci finalmente le sue intenzioni e i suoi progetti, visto che sembrano non coincidere con gli atti effettuati sin ad oggi dalla sua Amministrazione e dal suo governo.

Roma, 29 gennaio 2009
 

FP CGIL FIT CISL UIL PA UIL TRASPORTI SdL USPPI-Apac

 
 

 

Lettere al Sottosegretario e al Capo Dipartimento

 
Roma, 6/11/09

Al Sottosegretario di Stato
Sen. Giacomo Caliendo

Al Capo Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria
Cons. Luigi Birritteri

Poiché la recente diffusione delle piante organiche provvisorie sta creando una crescente agitazione tra i lavoratori di tutta Italia, la scrivente O.S. chiede all’Amministrazione di formalizzare per iscritto l’impegno preso durante gli incontri ufficiali a mantenere tutti i lavoratori nella stessa sede di servizio.

La coordinatrice nazionale
FP CGIL Organizzazione Giudiziaria

Nicoletta Grieco

 

 

Roma, 6/11/09

Al Sottosegretario di Stato
Sen. Giacomo Caliendo

Al Capo Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria
Cons. Luigi Birritteri

Abbiamo appreso da un recente articolo apparso sulla stampa nazionale che il Ministero rivendicherebbe il merito di aver affidato la Direzione Generale di Statistica a uno specialista in materia, esterno all’Amministrazione.
Ci chiediamo e vi chiediamo, in considerazione della scarsità di fondi spesso da voi richiamata, se non fosse possibile ricorrere a professionalità interne in un’ottica di valorizzazione dei dirigenti della Giustizia e di risparmio di spesa per la Pubblica Amministrazione.

La coordinatrice nazionale
FP CGIL Organizzazione Giudiziaria
Nicoletta Grieco

 


 

Comunicato

Buongiorno!

Buongiorno a chi si chiede perché l’Amministrazione non da risposte.

Buongiorno alla Corte dei Conti che ogni anno scrive sull’INPS le stesse cose, con una sistematica coerenza che a quanto pare è solo puro esercizio di stile.

Buongiorno a chi, a seguito dell’acconto incentivo, si sta facendo due conti e si sta rendendo conto che i soldi sono meno dell’anno scorso.

Bentornati dall’isola che non c’è e benvenuti nel mondo reale.

Il mondo fatto dei tagli del 112, della riforma del modello contrattuale, della controriforma “brunettiana” della pubblica amministrazione.

Dove i soldi sono stati tagliati, dove la contrattazione e il confronto sono stati eliminati, dove al Governo poco gli importa dei rilievi della Corte dei Conti, dei servizi ai cittadini, del ruolo del lavoro pubblico.

Bentornati in un mondo dove l’amministrazione non è in grado o non vuole far funzionare le cose, dove si ripetono e continuano situazioni di clientelismo e raccomandazioni.

Dov’era chi ora tuona contro l’Amministrazione e contro i Ministeri Vigilanti quando il Governo toglieva diritti, attaccava la dignità dei lavoratori pubblici, smantellava la Pubblica Amministrazione?

Noi eravamo in piazza a scioperare mentre qualcun’altro continuava a dire che andava tutto bene.

Questo però non è il tempo né il momento del chi aveva ragione o torto.

Il Ministero Economie e Finanze ha fatto, relativamente al nostro CCNI 2009, una serie di rilievi sia di tipo economico che normativo, che se l’Amministrazione non sarà in grado di difenderlo, lo smonteranno completamente.

E’ il nuovo che avanza fatto di tagli, di imposizioni dall’alto, di autoritarismo.

Il nuovo che avanza figlio degli accordi separati e della conseguente rottura del fronte sindacale unitario.

Il nuovo che avanza si può fermare e per farlo occorre che si torni a un nuovo fronte unitario che parta dalle esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori e dal servizio da dare ai cittadini.

Roma 19/02/10
 
p. il Coordinamento Nazionale FP CGIL INPS
Oreste Ciarrocchi

 
 
 
 

Lettera unitaria

 
 
Roma, 27/04/10

Al Sottosegretario di Stato
Sen. Giacomo Caliendo

Al Capo Dipartimento dell’
Organizzazione Giudiziaria
Cons. Luigi Birritteri

Dallo scorso dicembre i lavoratori della giustizia hanno manifestato in numerose occasioni contro l’ipotesi di accordo da voi firmato con la minoranza delle OO.SS.

L’indifferenza e l’inerzia da voi dimostrate mettono a rischio quanto spetta ai lavoratori ovvero i soldi del residuo fua 2008 e del fua 2009: pertanto chiediamo che vengano immediatamente riaperta la discussione in relazione ai succitati fondi.

Recentemente una sentenza del Tribunale di Torino, che condanna l’INPS per comportamento antisindacale, ha confermato quanto da noi più volte asserito durante le trattative nazionali, ovvero che sono validi a tutt’oggi il CCNL e il C.I. vigenti: alla luce di ciò ribadiamo la necessità di riaprire immediatamente le trattative per la corresponsione del fua con i criteri di cui al C.I. del 2000 e del CCNL 2006/09.

FPCGIL UILPA Rdb FLP
(Grieco) (Pilla) (Todisco) (Piazza)

 
 

 
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