Comunicato Stampa
La Crisi non si affronta con i tagli e le svendite ma attraverso un’azione di rilancio dell’economia e del reddito delle famiglie.
In questi anni numerose sono state le iniziative che le RSU e le OO.SS dell’Arsenale di Brindisi hanno indetto affinché tutte le parti sociali, politiche ed istituzionali del territorio fossero coinvolte nella Vertenza Arsenale, che vede messi a rischio gli assetti occupazionali e la sopravvivenza stessa dell’industria pubblica navale.
Come lavoratori abbiamo seguito attentamente i lavori che le numerose commissioni, nominate dal Ministro della Difesa, avvicendatesi in questi anni, fornissero proposte per riorganizzare i vari Enti, in particolare quelli dell’area industriale.
Tra queste, la commissione per la Riorganizzazione degli Arsenali della Marina Militare (CRAMM), aveva il compito di elaborare provvedimenti normativi, regolamentari e statutari quali:
* La costituzione di un organismo pubblico a gestione industriale;
* Definire regole nuove di governance
* Sviluppare ipotesi di piani industriali;
* Elaborare uno schema di contratto di lavoro con connotazioni “industriali”.
Dopo una serie di incontri tenutisi lo scorso anno, e un appena accennato confronto con le Organizzazioni Sindacali, sui contenuti del lavoro affidato, questa Commissione non ha aperto alcuno spiraglio di luce, né fatto intravedere segnali per una ripresa della produzione legata ad un effettivo rilancio di queste strutture.
Il risultato di un anno di lavoro è stato solo il silenzio totale.
Contestualmente, gli Arsenali versano in una situazione di collasso e degrado indicibile, ulteriormente peggiorato da una manovra finanziaria che si presenta come una vera mattanza per tutto il personale civile delle aree industriali della Difesa, comportando:
* Il blocco totale del turn-over, un vero dramma soprattutto per quelle lavorazioni dove l’invecchiamento anagrafico del personale rende sempre più difficile la capacità di far fronte alle esigenze delle lavorazioni;
* Tagli indiscriminati delle risorse economiche con riduzione del 10% (triennio 2011/13), già drasticamente salassata dai tagli previsti nella legge 133/08, che ha sottratto al bilancio della Difesa 3 miliardi di euro nel 2009;
* Riduzione del 50% dei contratti a termine e delle risorse destinate alla formazione, strumento indispensabile alla continuità lavorativa degli Arsenali, sulle nuove unità navali ormai dotate di sofisticate tecnologie;
Per tutti questi motivi continua lo stato di agitazione dei lavoratori, che chiedono a tutte le forze politiche, le istituzioni locali e regionali di sostenere con più forza e convinzione gli interessi di questo territorio già fortemente penalizzato dal punto di vista occupazionale.
Brindisi 07.07.2010
CGIL
Gioia CISL
Nicolau UIL
Barbera UNSA
Maizza RSU
Guadalupi
Care/i compagne/i,
vi invio il comunicato unitario relativo all’incontro di ieri al Gabinetto del Ministro e le considerazioni che la FPCGIL DIFESA ha espresso durante e dopo l’incontro.
Le Amministrazioni Pubbliche devono per la parte che le riguarda ottemperare a quanto previsto dalla Riforma “Brunetta”, ma la FPCGIL ha da subito, espresso perplessità nei confronti di questa Riforma che negli intenti del Ministro avrebbe dovuto rendere più efficiente la P.A. e punire i “fannulloni”.
Di fatto, la riporta ad una burocratizzazione e centralizzazione di decisioni che escludono il confronto tra parti sociali e Amministrazione (CCNL 2006/2009) per lasciare alla legge che demanda alla Dirigenza Pubblica la valutazione del lavoro dei dipendenti, senza il giusto contraddittorio.
Non escludiamo confronti sulla meritocrazia ai sensi di un contratto che è vigente, rifiutiamo una LOGICA PARZIALE e una valutazione dei dipendenti pubblici, che esclude a priori il 25% degli stessi, senza una valutazione oggettiva e obiettiva, lasciando alla Dirigenza la scelta e la responsabilità della divisione tra lavoratori pubblici.
Nel Ministero della Difesa, ciò e’accentuato dalle diverse promesse dei governi che si sono succeduti dal 1998 ad oggi e che prevedevano una “CIVILIZZAZIONE” del Ministero.
Di fatto c’è stato uno svilimento del lavoro dei dipendenti civili, accompagnato dal blocco del turn over, mancata trasmissione del Know How da parte delle professionalita’ civili, mancati investimenti nell’Area tecnico-industriale, selvaggia privatizzazione dei servizi con conseguenti cambi di profili e perdita di professionalità specializzate, copertura di posti riservati al personale civile da personale militare, mancata equiparazione tra personale militare e civile a parità di condizioni lavorative ( tabella di equiparazione per militari non idonei – indennità di campagna – rimborso spese di missioni ecc.).
Queste sono le questioni che ieri durante l’incontro al Gabinetto del Ministro sono state poste evidenziando la CONTRADDITTORIETA’ di questo governo, che, se da una parte,. sbandiera la Riforma della P.A., dall’altra blocca i contratti pubblici per un triennio, e relega i rappresentati dei lavoratori alla ricezione della sola INFORMAZIONE.
NON CI POSSIAMO STARE!!!!
FPCGIL DIFESA
Noemi Manca
Decreto lgs. 28.11.2005 n.253 – Provvedimenti di reimpiego personale civile.
Vi comunichiamo che dopo aver inviato alle segreterie territoriali i piani di reimpiego relativi ai provvedimenti di riordini di enti dell’Aeronautica militare e dell’Esercito a noi inviati dal gabinetto del Ministro, abbiamo ricevuto da parte di alcune segreterie indicazioni circa il mancato rispetto delle procedure previste dal C.C.N.I.
La previsione del coinvolgimento delle rappresentanze a livello territoriale ci risulta non essere stata preventivamente effettuata. La concertazione locale avrebbe dovuto essere interessata ai processi di riordino procedendo a delle concertazioni locali e acquisendo “le desiderate” dei dipendenti interessati.
L’ipotesi del piano di reimpiego così come previsto dal contratto integrativo, dopo la concertazione in sede locale sarebbe dovuto essere sottoposto in sede politica alle OO.SS. nazionali.
Pertanto questa OO. SS. chiederà durante l’incontro che ci sarà domani presso lo Stato Maggiore Esercito sul riordino della Sanità militare, che vengano attuate tutte le procedure previste dal contratto integrativo e che vengano attivate le previste contrattazioni locali.
Fraterni saluti.
Roma, 8 novembre 2006
p. il Coordinamento Nazionale Fp Cgil Difesa – Noemi Manca
Trattativa privata per la stipula del contratto di fornitura del servizio sostitutivo di mensa mediante buoni pasto per le regioni del Nord-Est.
Roma, 26/09/07
All’Onorevole Pino Pisicchio
Presidente II Commissione Giustizia
Camera dei Deputati
Egregio Presidente,
questa O.S. chiede di essere convocata nell’ambito delle audizioni informali relative al disegno di legge 2873.
Il DDL, che nasce da un Protocollo di intesa con le OO.SS, riguarda la riqualificazione professionale dei lavoratori nonché modalità organizzative del lavoro; crediamo dunque necessario che la Commissione ascolti i rappresentanti dei lavoratori che sono indispensabili al buon funzionamento della giustizia e senza i quali non si può neanche immaginare un serio processo di riorganizzazione.
Per FPCGIL Funzioni Centrali
Cosimo Arnone
Roma 01 ottobre 2007
Ai delegati ed eletti RSU Fp Cgil
Ministero della Difesa
Care/i compagne/i
Vi informiamo che in data 28 settembre 2007, abbiamo avuto l’incontro al Gabinetto del Ministro così come da calendario.
Alla riunione erano presenti i due sottosegretari Verzaschi e Forcieri.
Nuovi organici dei Poli di mantenimento dell’Esercito
Dopo un’illustrazione poco esaustiva rispetto all’iter procedurale ,delle tabelle organiche, l’amministrazione ci ha reso noto che tutte le T.O.O., tranne quelle del Polo di Terni che sono allo Stato Maggiore Difesa, si trovano ancora allo Stato Maggiore Esercito. Inoltre le T.O.O. del Polmanteo di Roma sono ferme al Comando Logistico E.I. per problematiche relative agli organici dei Cerimant.
La CGIL riguardo all’atteggiamento contraddittorio di SMD e SME ha richiesto come mai a fronte di accordi siglati a distanza di mesi (11 gennaio 2007 presenti lo SME e il Comando Logistico dell’Esercito) ancora non si è in grado di fornire risposte rispetto alla volontà del Ministro nel siglare decreti che modificano gli organici; come mai le nostre sollecitazioni rispetto alla revisione organica di questi stabilimenti, pur essendo condivise nei progetti di studio del Comando Logistico, non sono state valutate adeguatamente al fine di garantire al personale riqualificato di poter operare con maggiore professionalità all’interno del proprio Ente, consentendo anche un recupero di attività esternalizzate.
Si è richiesto un preciso impegno politico rispetto alla tempistica relativa all’approvazione delle T.O.O., in particolare per il Polo di Terni dove il personale dipendente è stato costretto ad effettuare percorsi di riqualificazione per altre regioni.
Il sottosegretario Verzaschi si è dichiarato disponibile a lavorare da subito ad una soluzione per rendere definitiva l’approvazione di nuove T.O.O..
Non possiamo che ribadire come l’atteggiamento lacunoso dell’Amministrazione rispetto alla vicenda delle T.O.O. dei Poli, porterà se non tempestivamente risolto, entro la fine del mese di ottobre ad iniziative di lotta da parte di quei lavoratori che dopo un preciso impegno politico avevano sperato di veder risolti i problemi relativi alle specificità dei Poli di Mantenimento.
Finanziaria 2008
Le informative rispetto a quanto proposto per la legge finanziaria 2008 da parte del governo sono le seguenti:
* Finanziamento annuo per tre anni di 20 milioni di € per il rilancio dell’area tecnico industriale della Difesa, di cui per l’anno 2008, 8 milioni di € sono per l’Arsenale di Taranto;
* Proposta di una legge delega al governo per l’emanazione entro otto mesi dall’approvazione della legge finanziaria di decreti legislativi attuativi della riforma dell’area tecnico industriale;non è stato individuato il modello gestionale ma indicata la natura pubblica che questa area deve mantenere;
* Proposta di una deroga all’art.1, comma 523, della legge finanziaria 2007, che prevederebbe per la Difesa la possibilità di assumere nuovo personale, per la sola area industriale, rispetto ai cessati dal servizio entro un limite del 20%,
* Proposta del ripristino dell’indennità di trasferta per il personale civile,
* Proposta di uno stanziamento ad hoc per il passaggio del personale dipendente dall’ex area A all’ex Area B;
* Proposta di stabilizzazione del finanziamento per le missioni all’estero di 10 milioni di € ad integrazione del F.U.A.;
* Individuazione di un percorso di stabilizzazione dei precari della Difesa.
Riordino area tecnico industriale
Durante l’ultima riunione era stato chiarito come le OO.SS. non avevano dato alcun assenso alla proposta unitaria che prevede un’unica soluzione alle problematiche di questa area: la creazione di un Ente Pubblico Economico.
Le posizioni sindacali si sono diversificate, noi come richiesta iniziale abbiamo posto rispetto al percorso del confronto, una questione di metodo e tempistica, rivendichiamo un confronto continuo e ribadiamo la nostra convinzione che questi Enti mantengano una caratteristica PUBBLICA.
Gli orientamenti di qualche organizzazione sindacale ci hanno fatto comprendere che si è dato inizio alla campagna elettorale per il rinnovo delle R.S.U.
Noi non siamo d’accordo con discorsi demagogici che mirano a mantenere lo status quo per meri fini elettorali, da tempo la CGIL dichiara lo stato di crisi dell’area industriale e la necessità di un cambiamento.
La FP CGIL ha espresso in un documento LA SUA CONTRARIETA’ alla possibilità di un diverso modello ordinativo identificato dall’Amministrazione con l’Ente Pubblico Economico.
La nostra proposta per l’area tecnico industriale ha le caratteristiche descritte nel documento della Funzione Pubblica:
“….La FPCGIL ribadisce che intende mantenere il rapporto di lavoro pubblico in questo specifico settore. Ove, si realizzasse l’E.P.E. il rapporto di lavoro sarebbe privato.
La sua intenzione di contrapporre all’unica ipotesi prospettata dal governo, quella dell’E.P.E., che solo grazie al nostro tempestivo intervento non è stata già inserita nella finanziaria, un modello che risponda a due requisiti fondamentali: natura completamente pubblica e civilizzazione. ”
Nelle prossime ore verificheremo la rispondenza di quanto proposto dalla Difesa e quanto recepito nel testo licenziato dal Consiglio dei Ministri per la legge finanziaria 2008 ed effettueremo le nostre valutazioni.
Fp Cgil Difesa
Noemi Manca
Abbiamo appreso che al Ministero della Giustizia si procederà all’ assunzione degli Ufficiali Giudiziari, che saranno inquadrati come Cancellieri.
Assumeranno:
Distretto di Ancona 9
Cagliari 7
Firenze 21
Torino 22 –
Per Bari – Catanzaro – Palermo – Milano – Napoli e Roma tutti gli idonei rimasti nelle graduatorie.
La convocazione dovrebbe essere prevista per il 26 febbraio p.v..
Per FP CGIL Funzioni Centrali
Cosimo Arnone
Lettera unitaria al Capo di Gabinetto
MINISTERO DIFESA
SEGRETARIATO GENERALE
E D.N.A.- I Reparto
ROMA
DIREZIONE GENERALE PERSONALE CIVILE
5° REPARTO – 13^ DIVISIONE
00100 ROMA
e, per conoscenza:
MINISTERO DIFESA
GABINETTO DEL MINISTRO
Via XX Settembre, 8
00187 ROMA
Oggetto: DECRETO INTERMINISTERIALE 27.10.2004 – BENEFICI PREVIDENZIALI PER I LAVORATORI DELL’AMIANTO.
Le scriventi Organizzazioni Sindacali ai fini di una corretta applicazione dell’art.47 del decreto legge 30.9.2003 n.269, convertito in legge 24.11.2003 n.326 che riconosce ai dipendenti pubblici i benefici previdenziali per i lavoratori dell’amianto, chiedono un urgente incontro per verificare i criteri utilizzati dalla Commissione all’uopo istituita per il rilascio dei curricula.
In attesa di sollecito riscontro, si porgono distinti saluti.
Roma, li’ 21.10.2008
FPCGIL CISLFP UILPA CONFSAL-UNSA FLPDIFESA
MANCA CAFFARATA COLOMBI BRACONI PITTELLI
Alle lavoratrici e ai lavoratori
della Giustizia
In relazione alla notizia diffusa da una O.S. sul presunto sblocco di 800 trasferimenti abbiamo appreso dall’Ufficio I del Capo Dipartimento del Dog che al momento non ci sono innovazioni rispetto all’ultima riunione tenutasi alla presenza del Ministro Alfano lo scorso 11 febbraio.
La questione resta irrisolta e si tratta pertanto di una notizia priva di alcun fondamento.
Roma, 05/03/09
La coordinatrice Nazionale
FPCGIL O.G. e Archivi Notarili
Nicoletta Grieco
Le OO.SS. sono state convocate per l’11 e il 24 giugno 2009
– Convocazione del Ministero della Difesa- Gabinetto del Ministro – Comitato per le Pari Opportunità
– Convocazione SMA (Stato Maggiore dell’Aeronautica) – progetti di riordino
F.P. C.G.I.L. DIFESA
Noemi Manca
A seguito della nota unitaria con la quale abbiamo chiesto all’On. Cossiga la programmazione di un incontro, mirato ad approfondire le tematiche connesse alle indicazioni che il Comitato di Riconversione degli Arsenali della Marina Militare dovrà produrre entro la fine di luglio 2009, segnaliamo che l’Ufficio Gabinetto Difesa ci ha convocati, in argomento, alle ore 10.00 del prossimo 3 luglio.
Per quanto brevemente illustrato, si comunica che i Dirigenti e Delegati Sindacali CGIL CISL UIL degli Arsenali della Marina Militare e delle Federazioni Territoriali e Regionali interessate, sono convocati presso la sede UIL di via Barberini, n. 47 – Roma, alle ore 14.00 del 2 giugno 2009, al fine di esaminare le peculiarità di settore ed individuare eventuali proposte da formulare in occasione del citato incontro a Difesa Gabinetto.
Roma, 25 giugno 2009
FP CGIL CISL FP DIFESA UIL PA
Manca Bellotto Colombi