Cgil Informa

 

 

Come di consueto questa settimana riprendono le normali attività dopo la pausa per le festività di fine anno.
A dire il vero anche negli ultimi giorni del 2010 abbiamo avuto incontri con l’Amministrazione che hanno permesso, tra l’altro, di chiudere importanti accordi legati alla Contrattazione Integrativa per i due Enti (ISPESL e IPSEMA), che, a seguito del decreto 78/2010, sono stati incorporati in Inail.
Ciò fatto può sembrare di scarsa rilevanza; invece riteniamo che aver chiuso quegli Accordi ci permetterà di avviare concretamente un processo di integrazione fra le varie realtà che consentirà di puntare, speriamo in tempi ragionevolmente brevi, a disegnare e costruire il nuovo Inail.
Per questo motivo riteniamo auspicabile nonché urgente che già nelle prossime settimane si possa avviare un confronto con l’Amministrazione per discutere del nuovo progetto, senza il quale qualsiasi ulteriore operazione rischierebbe di essere poca cosa se non addirittura un fallimento.
A dimostrazione di ciò sarebbe importante, ad esempio, ripartire, come più volte abbiamo chiesto, dalla discussione sul Nuovo Modello Sanitario che, per effetto delle nuove competenze acquisite, assume un carattere strategico nel definire ed ampliarle nuove funzioni ed il ruolo dell’Inail nel panorama del sistema di sicurezza sociale del nostro Paese.

Bandi per procedure di sviluppo economico all’interno delle Aree

Come già anticipato con la nota del 4 gennaio scorso, in data 31/12/2010 sono stati pubblicati i bandi di selezione per le procedure di sviluppo economico, così come definiti dagli accordi inseriti nel CCIE 2006/2009.
Per riassumere:
* le decorrenze sono fissate al 1.1.2010 per il 15% dei vincitori e al 1.12.2010 per il restante 65% a copertura di un contingente dell’80% del personale interessato alle progressioni economiche, così come previsto dall’intesa del 8 ottobre 2010;
* i requisiti e i titoli sono presi in considerazione con riferimento alla data del 31.12.2009;
* le domande dovranno essere presentate entro il 7 febbraio 2011, utilizzando la procedura on line sul portale del dipendente;
* entro il 7 marzo prossimo verifica dei requisiti di ammissibilità delle domanda con conferma entro il 25 marzo 2011;
* entro il 18 aprile p.v. saranno disponibili sul portale del dipendente le dispense per la preparazione alla prova d’esame che formeranno, come già avvenuto nelle precedenti procedure, oggetto dei quesiti stessi;
* Le prove per ogni procedura avverranno in un’unica sessione, non prima del 1 luglio prossimo (probabilmente più ragionevole settembre); sono previsti poli interregionali per quelle selezioni che vedono impegnati molti candidati (amministrativi e sanitari);
* La prova consisterà in 80 quesiti per l’area C, 60 per l’area B e 40 per l’area A con 3 opzioni di risposta per ogni quesito. La prova si intenderà superata con un punteggio minimo pari a 18,7 per l’area C, 11,6 per l’area B e 10 per l’area A.

Come già detto riteniamo che portare a termine tutte le procedure nei tempi e nelle modalità definite significherà aver raggiunto sicuramente un risultato molto positivo nella difficile situazione attuale; sappiamo che insieme a numerosi aspetti positivi convivono comunque ancora diversi punti di caduta. Tra questi l’esigenza di trovare soluzioni praticabili e risposte concrete per tutti coloro che non sono coinvolti nelle attuali procedure di sviluppo economico. Ci riferiamo al personale inquadrato nelle posizioni apicali delle aree con particolare attenzione ai colleghi inquadrati in B3 per i quali è forte il disallineamento tra il salario loro attribuito e il qualificato apporto lavorativo richiesto, per non dire della relazione tra inquadramento professionale e la stessa organizzazione del lavoro.
Pensiamo sia prioritario e quindi doveroso fare ogni sforzo per riuscire, nel corso del 2011 in sede di contrattazione integrativa a reperire le risorse economiche per soddisfare, almeno in parte, le legittime aspettative di questi colleghi, continuando a sollecitare e sostenere con determinazione e fermezza l’indizione delle procedure per il passaggio tra le aree, a cominciare dai previsti percorsi autorizzativi.

Decreto legislativo 150/2009


Un altro tema che sarà posto a breve all’ordine del giorno del confronto con l’Amministrazione è rappresentato dalla volontà di quest’ultima di procedere nella discussione circa le modalità di applicazione del decreto legislativo 150/2009.
Per quanto ci riguarda la nostra posizione è estremamente chiara: nulla può essere applicato sia in merito alle relazioni sindacali che alle fasce di merito senza la sottoscrizione di un nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro che recepisca le norme contenute nel decreto 150/2009. Questa posizione è già sostanzialmente indicata all’interno della norma stessa ma si è ulteriormente rafforzata e supportata da diverse sentenze che, sull’argomento, hanno confermato tale intendimento.
Se il Governo, invece del blocco triennale dei Contratti, si convincesse ad attivare le procedure per il rinnovo, in quella sede si misureranno le forze presenti al tavolo negoziale e la volontà di chi intenderà accettare o meno quanto previsto in quel pessimo e contraddittorio decreto che, certamente e per come impostato, non contribuirà minimamente a migliorare l’efficienza e la qualità della Pubblica Amministrazione.

Come si vede sarà un anno impegnativo. Come FP CGIL Inail non ci sottrarremo al confronto, con idee e proposte, per corrispondere al meglio alle istanze ed aspettative dei lavoratori che rappresentiamo, con particolare riferimento ai molti ed impegnativi compiti che sono assegnati all’Ente e quindi al personale tutto.

Roma, 11 gennaio 2011

IL COORDINATORE NAZIONALE
FP CGIL INAIL

Roberto Morelli


 

 
BANDI DI SELEZIONE
procedure di sviluppo economico all’interno delle aree (indette con determinazione n. 307 del 30 dicembre 2010)
 
 

 
 

Rottura delle trattative CCNL Igiene Ambientale Aziende Private – FISE/ASSOAMBIENTE. Comunicato Unitario

 

 
L’evoluzione della trattativa per il rinnovo del CCNL registra tempi e modalità che non si conciliano con l’obiettivo, per noi rilevante, di arrivare a concludere in tempi brevi il rinnovo del contratto nazionale anche in forma unificata con l’altro contratto del settore sottoscritto da noi con le aziende pubbliche.

Considerando che il CCNL igiene ambientale aziende private è scaduto lo scorso dicembre, sia nella parte economica sia nella parte normativa, che le piattaforme per il rinnovo sono state presentate lo scorso giugno, riteniamo che il forte ritardo accumulato stia mettendo in pericolo l’intero impianto contrattuale da sempre condiviso tra le Parti.

La categoria su questi elementi mostra una notevole tensione che non potrà, se non vi saranno risposte coerenti nei tempi e concrete nei risultati, che sfociare in iniziative di mobilitazione.

Questa nostra comunicazione ha quindi il significato di attivare formalmente la procedura di raffreddamento e conciliazione, come previsto dalla Legge 146/90 e successive modificazioni e dall’accordo nazionale di settore del 1 marzo 2001, riguardante la modalità dell’ esercizio di sciopero per i lavoratori addetti ai servizi di igiene ambientale delle aziende pubbliche.

Richiedendo quindi l’attivazione delle successive fasi previste.
 
Le Segreterie Nazionali

FP CGIL Sgrò Cenciotti – FIT CISL Paniccia Curcio – UILTRASPORTI Tarlazzi Modi – FIADEL Verzicco D’Albero
 
Roma 8 aprile 2011
 

 

Corsi extracivilscuoladife

Roma 11 gennaio 2008

Ai delegati ed eletti RSU Fp Cgil
Ministero della Difesa

Vi ricordo che la circolare di Persociv datata 13 dicembre 2007 relativa ai corsi extracivilscuoladife – programmazione attività di formazione e aggiornamento del personale civile – ha stabilito come termine ultimo per la presentazione delle esigenze di ciascun Ente il 31.01.08.
Vi pregherei ove non fosse stata effettuata, di richiedere all’Amministrazione un incontro al fine di concordare la programmazione di tali corsi per l’esercizio finanziario 2009.
Il CCNI Difesa vigente prevede tra gli obiettivi delle relazioni sindacali a livello periferico proprio “progetti e programmi formativi organizzati a livello periferico relativi ad attività extra-Civilscuoladife”.

Fp Cgil Difesa
Noemi Manca

 
 

Comunicato stampa di Alfredo Garzi – Segretario Nazionale Fp Cgil

 

 
Giustizia Minorile: si crea confusione

Il Ministro della Giustizia ha presentato, oggi, la proposta di riorganizzazione dell’Amministrazione centrale e periferica del Ministero della Giustizia.

La proposta presentata per la Giustizia Minorile aumenta la confusione di competenze. Infatti i Servizi minorili sono stati posti alle dipendenze di quattro diversi dipartimenti.

L’organizzazione vanifica l’autonomia di uno dei pochi settori della giustizia che si sono dimostrati in grado di rispondere positivamente ai mandati istituzionali: ricordiamo la residualità della carcerazione e la positiva azione che gli interventi dei servizi minorili svolgono per la riduzione della recidiva. Tanto più in un periodo in cui provengono dai contesti minorili europei segnali allarmanti.

E’ paradossale, peraltro, che proprio nel momento in cui si intende estendere alcuni strumenti della giustizia minorile alla giustizia penale generale – messa alla prova – mediazione penale – irrilevanza del fatto – si depotenzino proprio quei servizi che hanno efficacemente contribuito alla positiva realizzazione degli stessi.

La gravità delle proposte prospettate trovano il fermo dissenso della FP CGIL.

Chiediamo al Sig. Ministro della Giustizia di convocare urgentemente i sindacati, convinti che la fondatezza delle nostre osservazioni possa condurre alla modifica del DPR.

Roma, 25 novembre 2008

 
 

 

Circolare ministeriale su pagamento del FUS

 

  
commi 1 e 5 dell’art. 71 della legge 6 agosto 2008 n.133
 

 
 

 

Gravissimo incidente sul lavoro, Arsenale di Taranto: muore dipendente civile – Comunicato di Noemi Manca FP CGIL Nazionale Difesa

Inaccettabile situazione di mancanza di sicurezza sul lavoro, inadempienze da accertare ma preoccupante l’epilogo di pericolosità più volte denunciato dalla Fp Cgil Difesa.

La ristrutturazione e riorganizzazione degli Arsenali militari dichiarata improcrastinabile da questa O.S. relativamente alla sicurezza e messa a norma delle infrastrutture arriva ad una conclusione tragica: la morte sul lavoro.

Al pari della condanna di tutte le morti sul lavoro, questa O.S. richiederà nelle sedi opportune le cause che hanno determinato il decesso di un lavoratore in una struttura militare dove già l’autorità giudiziaria aveva documentato la mancata applicazione delle norme di sicurezza.

A maggior ragione nell’attuale fase di ristrutturazione delle infrastrutture affidata al pubblico e privato, dovranno essere rese note le condizioni e le modalità di ripristino di parte delle Officine dell’Arsenale di Taranto, affinchè vengano garantite le più “elementari” norme di sicurezza del e sul lavoro.

Roma, 26 gennaio 2010

GRECIA: 20 MAGGIO, NUOVO SCIOPERO GENERALE PER LE PENSIONI

La confederazione dei settori pubblici ADEDY e quella dei privati GSEE hanno deciso un nuovo sciopero generale per il prossimo giovedì 20 maggio 2010. Si legge nel loro comunicato “GSEE e ADEDY si oppongono radicalmente al progetto di legge del governo sulla sicurezza sociale. Un disegno di legge che smantella il meccanismo finanziario della previdenza sociale, mina, annulla, scredita il carattere redistributivo, riducendo drammaticamente la disponibilità di fondi e fa pagare il prezzo alle nuove generazioni… L’evasione contributiva, il lavoro nero e i non assicurati sono le importanti ferite sanguinanti del sistema e per esse non c’è una risposta mentre il progetto di legge fa le solite vittima operai, pensionati, giovani. GSEE e ADEDY considerando che la risposta deve essere immediata, potente, universale e uniforme”

Enzo Bernardo Ufficio Internazionale Fp Cgil

Circolare Ministero

  Integrazione ordine del giorno della riunione del 25 e 26 Maggio 2010.

 
 
 

 

Comunicato

 

Ieri come preannunciato con la convocazione inviata alle segreterie, si è tenuta la riunione in sede tecnica con la quale lo Stato Maggiore Marina ha informato le OO.SS. su alcuni provvedimenti riorganizzativi che troverete in allegato al verbale di riunione.

La richiesta che la FP CGIL Difesa ha formulato in sede di informazione è che comunque venga avviata la procedura di confronto in sede locale per le riorganizzazioni e per quanto concerne la riorganizzazione di MARIDIRAM LA SPEZIA, in applicazione del d.lgs 15 marzo 2010 n.66 “Codice dell’Ordinamento Militare”, la variazione ordinativa e il relativo provvedimento ne sarà ricevuta copia.

Per completezza di informazione si allegano le schede ricevute con informazioni dettagliate.

Roma, 2 luglio 2010

FPCGIL DIFESA
Noemi Manca

 
 
 

COMUNICATO FPCGIL DIFESA

 
IPOTESI DI ACCORDO FUA 2010 SULLE PROGRESSIONI ECONOMICHE

AI LAVORATORI AGENZIA INDUSTRIA DIFESA

Si allega l’ipotesi di accordo siglato in data 07.10 2010, tra l’Agenzia Industria Difesa e le Organizzazioni CGILCISL e UIL.
Sarà cura di questo Coordinamento Nazionale provvedere ad inviare non appena siglata, l’ipotesi di Accordo dalla Direzione dell’A.I.D.
Si comunica che così come avvenuto per l’ipotesi siglata con Persociv, questa Organizzazione sindacale, a seguito delle integrazioni per i rilievi effettuati dal Ministero dell’Economia e della Funzione Pubblica, ha allegato all’ipotesi di Accordo la stessa nota a verbale.

ROMA, 07 ottobre 2010
 

F.P. C.G.I.L.DIFESA
NOEMI MANCA

 
 
 
 
 

 
 

Comunicato

NUOVE POSIZIONI… VECCHI METODI

Nella riunione di lunedì 28 febbraio, l’Amministrazione ha presentato il nuovo testo della circolare 14 nonché l’ipotesi di un verbale di accordo per l’istituzione di una nuova posizione organizzativa definita “unità di coordinamento operativo” all’interno dell’Area Flussi.

Il testo della nuova circolare 14 continua a lasciarci perplessi circa il ruolo della Verifica Amministrativa come innesco dell’attività di vigilanza e non delinea, a nostro avviso, in modo chiaro il coordinamento funzionale tra le due fasi.

A nostro avviso la circolare 14 testimonia il fatto che la riorganizzazione dell’ente non è affatto già definita, ma che può, e deve, mutare a seguito della verifica della fase sperimentale. Fase sperimentale che è stata prorogata al 30 aprile 2011. Nella necessità, comunque, di strutturare in maniera compiuta il nuovo assetto in tutte le sedi il carattere di sperimentalità della nuova organizzazione sarà riferito a tutto l’anno corrente.

A tal proposito si invitano i territori ad adoperarsi per rendere attivi gli osservatori sulla sperimentazione a livello locale e a comunicarne gli esiti a livello nazionale.
Per nostro conto abbiamo chiesto la convocazione, al più presto, dell’osservatorio nazionale.

La modifica del modello organizzativo previsto dalla circolare 14 ha indotto l’Amministrazione a introdurre una nuova posizione organizzativa, ovvero un punto di coordinamento operativo, definito “unità di coordinamento operativo”.
L’Amministrazione non poteva introdurre una nuova posizione organizzativa senza un accordo sindacale e, infatti, ci ha proposto la sottoscrizione di un verbale di accordo.
La FP CGIL pur apprezzando il fatto che, anche per merito dell’accordo del 23 luglio 2009 da noi sottoscritto, il modello organizzativo non si evidenzia come un modello rigido ma flessibile e in grado di creare nuove possibilità di crescita professionale per i colleghi, non ha sottoscritto tale accordo.

Perché?
Perché continuano a mancare due cose che per noi sono pregiudiziali alla firma di qualsiasi accordo che faccia riferimento alle posizioni organizzative, ovvero:

* nuovi criteri di attribuzione delle posizioni organizzative
* un sistema di valutazione delle posizioni organizzative

l’esperienza di questa prima fase di attribuzione delle p.o. ci ha dimostrato che, in molti casi, ancora troppo diffusa è la pratica clientelare.

Cisl e Uil (quest’ultima con la firma di questo verbale accoglie e si rende partecipe della riorganizzazione) potevano sfruttare la situazione insieme alle altre OO.SS. per pretendere, prima della sottoscrizione, la realizzazione di un sistema di valutazione e di un nuovo sistema di attribuzione.
Ma probabilmente a loro la gestione clientelare va più che bene.

Nel corso della riunione si è anche affrontato il problema relativo all’acconto dell’incentivo di febbraio. La Cgil ha chiesto che a marzo venga erogato il saldo definitivo e senza alcuna decurtazione.
I piani 2010 non sono stati contrattati e i lavoratori non devono pagare colpe che vanno ricercate in altri luoghi.
I lavoratori vogliono assumersi la responsabilità del raggiungimento degli obiettivi loro assegnati ma solo se partecipi alla loro definizione. Nel caso contrario chi li ha definiti si assumesse anche la responsabilità del loro fallimento.

Ultima ora:

qualcuno continua a dire che con il blocco dei contratti e con l’accordo del 4 febbraio ci abbiamo guadagnato. L’ Istat ci dice che in un anno l’inflazione è aumentata del 2,4%.
I nostri stipendi continuano a perdere potere d’acquisto e sarà cosi, e sempre di più, fino a tutto il 2013.
Se questa vi sembra un conquista………..

Roma, 02 marzo 2011
 

p. il Coordinamento Nazionale FPCGIL INPS
Oreste Ciarrocchi

 
 

 
 

Resoconto riunione informativa del 19.04.2011

In relazione alla riunione in oggetto,la FP CGIL Difesa ha espresso le proprie valutazioni politiche e specifiche nel merito delle riorganizzazioni/soppressioni e riduzioni organichecon conseguenti ripercussioni sugli incarichi del personale civile (ad esempio Vicecapo Centro). Ringraziando lo Stato Maggiore Esercito rispetto alle Informative fornite, le riorganizzazioni sottoposte a precise scadenze temporali dovrebbero, ad avviso di questa O.S., rientrare in un unico progetto di riforma dell’intero Ministero.
Ciò a maggior ragione laddove le riduzioni organiche vengono effettuate in applicazione di una normativa che prevede una riduzione percentuale sul totale del numero dei dipendenti civili della Difesa.
Ci si è riservati di fornire valutazioni nella sede politica competente per avere maggiori informazioni su come ciascuna forza armata intenderà applicare la normativa sulle tre aree in cui è suddiviso il personale civile.
Altra cosa sono, ad avviso di questa O.S., le riorganizzazioni che riguardano la funzionalità degli enti e che sono di competenza dei Capi di Stato Maggiore di F.A. . In tal caso, l’applicazione della normativa, prevedendo una riforma dei vertici militari, ha nel contempo ribadito “la civilizzazione” del Ministero per quanto attiene le funzioni tecnico-amministrative.
In merito poi alla riorganizzazione/soppressione dei centri documentali, la FP CGIL Difesa ha ribadito la richiesta, già effettuata al vertice politico, dell’illustrazione di eventuali provvedimenti che prevedano soppressioni con conseguente reimpiego del personale e quantificazione delle risorse risparmiate da ciascun provvedimento attuativo.
Si precisa, inoltre, che in tale riunione è stato richiesto il criterio con il quale si provvederà all’accentramento in soli 4 Centri documentali e se tale criterio rientra nel più ampio progetto di centralizzazione degli archivi documentali, presso lo stabilimento di Gaeta, di cui le OO.SS. nazionali hanno avuto una breve e sommaria illustrazione presso l’A.I.D.
Alcune operazioni previste nel piano illustrato dallo SME presentano ulteriori problemi per il personale civile, sia dal punto di vista funzionale, per il declassamento di alcuni (CME) a distaccamenti territoriali dell’esercito e quindi riduzione di funzioni per il personale civile, e sia per il reimpiego. In taluni casi (Bari) potrebbe risultare il terzo reimpiego a seguito di riorganizzazioni avvenute in alcune regioni.
Senza considerare poi la “valorizzazione” citata nel piano, delle strutture militari dismesse, di cui questa O.S. chiederà opportuna informazione politica. A tal proposito, tali dismissioni risultano non del tutto attuate per mancata convergenza di interessi delle istituzioni locali e Ministero Difesa ( AA.MM – Polo Piacenza – Ex Ospedali Militari, vedi bBari, dove il passaggio della sede agli uffici giudiziari è quanto mai lontana, a seguito di pronunce del Consiglio di Stato che impongono all’amministrazione comunale di realizzare ex novo “la cittadella”).
Il problema degli organismi di protezione sociale, già noto ai delegati Cgil è stato peraltro oggetto di particolare richiesta al Sottosegretario Cossiga.
In merito a quanto sovraesposto, la Fp Cgil difesa si riserva di chiedere uno specifico incontro al Gabinetto del Ministro.

                                                                                               FPCGIL DIFESA
                                                                                                Noemi Manca

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