Comunicato stampa Coordinatrice Nazionale Comparto Giustizia Fp-Cgil
Prosegue la lotta dei lavoratori della giustizia
Protesta contro Alfano e Brunetta dentro il Tribunale di Roma
Un folto gruppo di sindacalisti e lavoratori giudiziari aderenti a Fp-Cgil, Uil-pa, Flp e Rdb-Pubblico Impiego, dalle 11:00 stanno manifestando pacificamente davanti all’aula Occorsio del Tribunale di Roma, al cui interno contemporaneamente si tiene la conferenza stampa del Ministro della Giustizia Angelino Alfano e del Ministro per la Pubblica Amministrazione e l’innovazione Renato Brunetta, intitolata “L’innovazione digitale nel processo penale”.
I lavoratori, in mobilitazione dallo sciopero del 5 Febbraio, protestano per l’ennesimo spot di un Governo che, secondo Nicoletta Grieco, Coordinatrice nazionale del Comparto Giustizia dell’Fp-Cgil, “effettua tagli agli stanziamenti e al personale, e contemporaneamente cerca di
vendere ai cittadini riforme a costo zero come “il processo breve” e ipotetiche digitalizzazioni, in un sistema giustizia in cui a malapena
si è in possesso di pc obsoleti e spesso si lavora con scarsità di mezzi di cancelleria”.
“Protestiamo contro il nuovo ordinamento professionale – continua Nicoletta Grieco – firmato dalla minoranza delle organizzazioni sindacali e dall’amministrazione, che porterà ad un peggioramento del servizio, con 7900 cancellieri e 1700 ufficiali giudiziari in meno da assegnare alle funzioni loro attribuite dalla legge. Questa è una protesta per chiedere la garanzia, costituzionalmente riconosciuta, di dignitose condizioni di lavoro per gli operatori della giustizia, e di un sistema equo ed efficiente per i cittadini”.
“La logica politica – conclude la sindacalista – di chi strumentalizza il tema giustizia è insopportabile, e la nostra mobilitazione continuerà fin quando non avremo risposte sul fronte degli stanziamenti e dell’organico, ma soprattutto fin quando non sarà dato modo alle organizzazioni sindacali di partecipare alle decisioni e di espletare il proprio ruolo, ruolo che i Ministri Alfano e Brunetta, nei loro rispettivi dicasteri, hanno costantemente continuato a non riconoscere, mostrando intolleranza al dissenso e incapacità di confrontarsi sul piano della democrazia sindacale e del pluralismo”.
Roma, 17 Marzo 2010
In occasione dell’ennesimo attacco alla magistratura a causa dei problemi personali del premier il Ministro Brunetta dichiara che risolverà l’80% dei problemi della giustizia con i ‘manager’ che si occuperanno dell’organizzazione del lavoro.
Ma il Ministero non ha bisogno di ‘manager’ da assumere dall’esterno, perché ha già i dirigenti a svolgere questo compito, che certo sono insufficienti a causa delle mancate assunzioni e dei tagli, così come il personale amministrativo. Ci domandiamo se i ‘manager’ servono a nutrire la ‘clientela’, come è avvenuto proprio alla Giustizia dove nella ‘Commissione Indipendente per la Valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche è stato nominato un compaesano del Ministro Alfano esperto in folklore agrigentino.
D’altra parte nella recente lettera di dimissioni dalla CIVIT del Prof. Micheli si evince con chiarezza il fallimento della riforma Brunetta, concentrata solo sulla sanzione e l’umiliazione del pubblico dipendente, e ridotta ad una rigida burocratizzazione del sistema con la creazione di organismi inutili.
Il Ministro Alfano da parte sua ha dichiarato di aver trovato undici milioni per mandare avanti l’assistenza tecnica informatica nei Tribunali fino alla fine dell’anno.
I conti però non tornano: se anche sono stati reperiti i fondi per l’assistenza tecnica, sottraendoli al funzionamento degli uffici, se stiamo alle dichiarazioni del 13 gennaio scorso del sottosegretario Casellati alla Camera il fabbisogno per la gestione dei sistemi informativi del Ministero della Giustizia si attesta sui 33 milioni.
Dove prenderà Alfano gli altri 22?
E’ arrivato il momento di farla funzionare la giustizia e quindi di passare ai fatti.
Roma, 19 gennaio 2011
01.07.2011 – Pubblichiamo per opportune conoscenza la convocazione in oggetto.
Ai lavoratori e alle lavoratrici del Ministero delle Comunicazioni
il 18 settembre u.s. si è svolto come previsto l’incontro delle OO.SS. con il Ministro delle Comunicazioni On. Gentiloni.
Il Ministro nel suo esordio ha dichiarato che il Ministero ha la necessità, oltre al soddisfacimento delle esigenze di carattere generale nella spesa e nella riassegnazione di risorse, di importanti investimenti per poter regolare processi di innovazione e di trasformazione nelle comunicazioni quali la transizione nel digitale terrestre e la diffusione della banda larga. Purtroppo però, nel quadro di una prossima legge finanziaria orientata al rigore e al contenimento nei conti della Pubblica Amministrazione, egli si attende che con tutta probabilità buona parte di tali richieste, soprattutto quelle legate alle spese generali, siano disattese dai responsabili dei dicasteri economici del Governo.
Dietro tali premesse, abbiamo articolato il nostro intervento ponendo l’accento sul fatto che una politica di tagli non favorisce di certo il raggiungimento di obiettivi di “governo” per lo sviluppo della società delle informazioni. Come si può, ad esempio, affermare che è necessario diffondere la banda larga quando la nostra Amministrazione è priva di una rete con tali caratteristiche.
Inoltre c’è un altro aspetto che necessita di considerazione: il quadro dell’attuale e della nuova dirigenza. Da una parte abbiamo un pezzo della dirigenza nominata dalla precedente amministrazione, e dunque con una missione diversa da quella attuale, che guida Direzioni fondamentali del Ministero senza, tra l’altro per alcuni, aver vinto un concorso pubblico; dall’altra abbiamo una gestione scarsamente trasparente del concorso per la costituzione di una nuova classe dirigenziale. Per questo abbiamo sollecitato al Ministro una certa attenzione in queste e nelle future vicende concorsuali.
Si è denunciato infine, una ormai persistente insufficienza delle condizioni igieniche nella sede ministeriale, causata a nostro avviso dai tagli alla spesa e da una inopportuna decisione nell’approvazione al ribasso dell’appalto per le pulizie.
Nelle sue conclusioni il Ministro ha preso nota con vivo rammarico del problema delle pulizie, ha accolto la nostra istanza dichiarando che nel rispetto delle norme e delle leggi, porrà un “occhio vigile” nella gestione dei concorsi, mentre occorre evidenziare la mancanza di una risposta su quanto da noi sollevato in merito alla questione dell’attuale dirigenza.
Il Ministro non ha invece avuto dubbi nel ribadire fortemente che la presenza di una amministrazione centrale e periferica nelle comunicazioni è ampiamente giustificata dalla complessità e dalla delicatezza delle problematiche di settore in Italia. Pertanto, nel rispetto di un percorso concertativo, intende presentare in un successivo incontro con le OO.SS. tra circa due mesi, un progetto di lavoro per pilotare la riorganizzazione del Ministero, che potrebbe condurre ad esempio, alla valorizzazione dell’ISCOM e alla definizione di una vigilanza e controllo concreti nel settore postale.
Roma, 19 settembre 2006
p. FP CGIL Funzioni Centrali
Cosimo Arnone
CGIL F.P. CISL F.P.S. UIL P.A. FLP
Coordinamento Nazionale Consiglio di Stato e TT.AA.RR.
AL SEGRETARIATO DELLA GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA
AL SEGRETARIO GENERALE DELEGATO PER I TT.AA.RR.
Oggetto: risposta a nota 734 del 27 marzo 2007 – Personale a tempo determinato e personale comandato.
Le scriventi OO.SS. avevano “percepito” nella riunione del 13 marzo scorso che “l’Amministrazione si sarebbe scusata” per non aver comunicato tempestivamente l’intenzione e l’effettiva sottoscrizione di n. 5 contratti individuali di lavoro a tempo determinato nel profilo di assistente amministrativo, pos. ec. B3.
Infatti in quella sede la comunicazione è stata fornita su espressa richiesta delle OO.SS.
La nota in oggetto asserisce poi che era “già stato riferito nella stessa riunione” che l’Amministrazione aveva provveduto a richiedere l’assegnazione di personale in posizione di comando per complessive n. 9 unità nei diversi profili da destinare alle sedi del Consiglio di Stato e T.A.R. Lazio.
Nell’incontro in questione l’Amministrazione non ha comunicato quanto è stato asserito nella nota del 27 marzo, ma in quella sede le OO.SS. hanno invitato l’Amministrazione a determinare una data certa per procedere all’individuazione del personale comandato da inserire in ruolo nei limiti delle percentuali e delle vacanze ad oggi disponibili.
Inoltre si invitava l’Amministrazione ad evitare un’ulteriore utilizzo dello strumento del precariato, in quanto lo stesso diverrebbe difficile da gestire in una futura riorganizzazione.
Chiediamo pertanto all’Amministrazione di attivare in tempi brevi la procedura di inserimento nei ruoli del personale da tempo comandato, contemporaneamente avviare la discussione su una nuova procedura di riqualificazione ed a verificare la possibilità di indire un concorso pubblico.
Invitiamo l’Amministrazione a mantenere gli impegni presi, informando le OO.SS. sull’andamento dei lavori per la rideterminazione degli organici con l’utilizzo delle 50 unità così come previsto dalla L. 296/2006 co. 1309.
CGIL F.P.
Tiziana Giangiacomo
CISL F.P.S.
Romeo Recchia
Piero Milani
UIL P.A.
Elisabetta Argiolas
FLP
Mara Bevilacqua
Roberto Di Vora
“Di seguito il testo definitivo degli emendamenti presentati al DDL 2873 dal relatore On. Tenaglia, in discussione oggi in Commssione Giustizia.
Dal testo si evince l’aumento della copertura finanziaria che permetterà le progressioni professionali per oltre 40.000 lavoratori.”
Ringraziamo tutti i lavoratori della Difesa che hanno partecipato con il loro voto al referendum indetto dalla FP CGIL e allo sciopero del 13.2.2009
FP CGIL ACI FP CISL ACI UIL PA ACI ACP CISAL FIALP ACI RdB P.I. ACI
A TUTTE LE LAVORATRICI E I LAVORATORI ACI
In occasione della riunione avvenuta il 23 u.s. le OO.SS. hanno sollecitato all’Amministrazione chiarimenti in merito all’incontro, avvenuto il giorno 17 u.s., con gli Uffici Provinciali dell’Abruzzo; la riunione è stata convocata allo scopo di concordare le modalità operative/organizzative per il ripristino delle funzionalità PRA.
E’ doveroso specificare che la richiesta di chiarimenti è nata dall’esigenza di rendere minimo il disagio dei colleghi e dei cittadini ripristinando in tempi brevi il servizio pubblico.
L’Amministrazione ha confermato l’inagibilità dell’attuale sede dell’Ufficio Provinciale e ha comunicato nel contempo di avere individuato un’immobile che possa essere adibito a sede definitiva dell’ufficio.
Inoltre l’Amministrazione ha informato le OO.SS. dell’attivazione di una postazione mobile presso la quale è già operativo un “internet point” gratuito a favore della cittadinanza e dell’apertura di uno Sportello Aci per fornire informazioni di carattere generale e raccogliere eventuali esigenze della popolazione per il futuro.
Attualmente l’Ufficio Provinciale de L’Aquila è stato trasferito presso la sede di Teramo. I colleghi, compatibilmente con le loro esigenze, prestano servizio presso le sedi della regione in particolare presso le sedi di Chieti e Teramo.
Nel rinnovare l’apprezzamento per gli sforzi fatti per cercare di limitare il disagio di colleghi e cittadini, non possiamo non ribadire che comunque si è creato un vuoto ingiustificato nelle relazioni sindacali essendo mancata l’ informazione su provvedimenti del tutto condivisibili.
Ci auguriamo che questo non costituisca un modus operandi per le relazioni sindacali future.
Cogliamo l’occasione per comunicare che le OO.SS. nazionali si recheranno il giorno 12 p.v. presso la postazione mobile de L’Aquila per incontrare i colleghi.
Roma, 27 aprile 2009
FP CGIL ACI FP CISL ACI UIL PA ACI ACP CISAL FIALP ACI RdB P.I. ACI
(D. Figliuolo) (M. Semprini) (S. Pagani) (L. De Santi) (R. Sirano)
Le proposte delle magistrature, dei sindacati del personale e dell’avvocatura, per un servizio efficiente al cittadino.
Vicenza, mercoledì 20 maggio 2009, ore 11.00
Camera di Commercio – C.so Fogazzaro, 37
Interventi
Giuseppe Bozza, Presidente Tribunale di Vicenza
Fabrizio Cacciabue, Direttore Casa Circondariale di Vicenza
Aurelio Gatto, Presidente Tribunale di Bassano
Sergio Merendino, Segretario generale FP CGIL Vi
Carmelo Ruberto, Procuratore capo della Repubblica (Bassano)
Ivano Nelson Salvarani, Procuratore capo della Repubblica (Vicenza)
Alessandro Severi, Associazione Nazionale Magistrati
Lucio Zarantonello, Presidente Ordine Avvocati
Massimo Zampese, Rapp. Giudici di Pace di Vicenza
Coordina
Stefano Ferrio, giornalista
Conclusioni
Cosimo Arnone, FP CGIL nazionale
Comunicato F.P. C.G.I.L. Difesa inerente Riunione Persociv 08.07.2009
Si è svolta in data odierna una riunione presso la Direzione Generale Personale Civile, l’incontro è stato sollecitato dalle Organizzazioni Sindacali al fine di evitare la diramazione negli Enti della Difesa di una circolare predisposta in modo unilaterale dall’Amministrazione, contenente alcune direttive riguardanti le assenze del personale turnista.
Tale circolare, redatta al fine di dare risposta a numerosi quesiti pervenuti all’Amministrazione dagli Enti periferici, conteneva interpretazioni restrittive di normative contrattuali, contribuendo, ad avviso della Scrivente ad aumentare dubbi, e perplessità.
In considerazione del disagio e delle difficoltà che tale personale incontra nello svolgimento delle proprie mansioni, dovuto alle ormai croniche carenze di organico, e ai colpevoli ritardi nei pagamenti di servizi svolti, abbiamo ritenuto opportuno richiedere il ritiro di tale documento, differendone la discussione all’interno della costruzione del nuovo Contratto Integrativo, la cui discussione non può assolutamente subire ulteriori rinvii.
Circolare F.U.S. 2009.
Nel corso della discussione abbiamo anche ribadito l’improrogabilità del pagamento dell’ acconto F.U.S. 2009 pari a 1.184 Euro, anche in considerazione che il previsto accordo è stato sottoscritto dalle OO.SS. con un anticipo di circa 30 giorni rispetto l’anno precedente; l’Amministrazione ha garantito che nel giro di pochi giorni, il relativo Decreto verrà inviato alla firma del Ministro Tremonti.
Sul piano normativo, il Decreto anticrisi a decorrere dal 1 Luglio reinserisce l’osservanza delle fasce orarie con le modalità antecedenti il Decreto112, e abolisce il comma 5 dell’art 71 ( assenze per malattia ) , tale determinazione sanziona una tendenza della Funzione Pubblica che dava già da qualche mese segnali di ravvedimento, è quindi opportuno che negli accordi decentrati che sono in via di stipula si tenti una forzatura al fine di evitare ulteriori penalizzazioni ai dipendenti della Difesa.
Decreto Tremonti .
Il 2 Luglio è stato varato un DPCM che dovrebbe operare al fine di restituire i fondi tagliati con la legge 133, la F.P. C.G.I.L. ha già avuto modo, con precedenti comunicati, ribadire che tale atto normativo, non abroga il famigerato art 67 ( riduzione dei fondi per la Contrattazione Integrativa ) ne prevede alcuna copertura finanziaria per il reintegro dei fondi, rendendo tale atto un contenitore vuoto.
Nonostante ciò nella riunione odierna la F.P. CGIL. Difesa ha chiesto all’ Amministrazione, congiuntamente alle altre OO.SS. presenti di predisporre quanto prima tutti gli atti necessari per reperire le risorse tagliate.
La F.P. C.G.IL. Difesa a tale proposito ha anche richiesto specificatamente di comprendere quali fossero le “attività aggiuntive a quelle previste istituzionalmente” che garantiranno il reintegro dei fondi sottratti.
L’ Amministrazione ha dimostrato la propria disponibilità ad operare in tale senso, non appena in grado di comprendere i contenuti applicativi del DPCM, quali siano le attività aggiuntive citate, i capitoli di spesa su cui attingere , anche richiedendo ulteriori informazioni ai Ministeri competenti.
Le incertezze manifestate dall’Amministrazione, avvalorano purtroppo le valutazioni che abbiamo effettuato su tale nebuloso decreto, è del tutto evidente che dovremmo continuare a pressare i Ministri competenti al fine di ottenere quanto prima un provvedimento che chiarisca definitivamente l’effettiva volontà di restituire tali fondi, i capitoli di spesa da cui attingere, i tempi e le modalità di distribuzione, solo in presenza di tale atto potremmo parlare di effettivo recupero del salario accessorio.
Roma, li 09.07.2009
FP CGIL DIFESA
Noemi Manca
Comunicato della F.P. C.G.I.L. Difesa
REIMPIEGO PAVIA RIUNIONE 3.7.09
Questa O.S. comunica che durante la riunione con il sottosegretario Cossiga un altro punto all’ordine del giorno è stata l’informazione relativa alla procedura di reimpiego del personale dello Stabilimento di Pavia.
E’ stato consegnato l’ipotesi di piano di reimpiego che si allega in copia e comunicato il resoconto delle concertazioni locali.
Questa O.S. unitariamente alle altre sigle sindacali ha chiesto al Sottosegretario Cossiga la possibilità che su Pavia nell’ambito della procedura di reimpiego, l’ipotesi del piano possa essere rivista qualora si verificasse la possibilità di reimpiego presso le altre Amministrazioni Pubbliche così come espresso dal personale di Pavia nelle “desiderate” presentate in sede di concertazione locale.
Il sottosegretario si è impegnato a mantenere un tavolo a CONVOCAZIONE PERMANENTE al fine di garantire quanto richiesto dalle OO.SS.
Rispetto a quanto richiesto dal territorio sulla possibilità di rivedere i criteri della mobilità del personale in reimpiego, ai sensi dell’Accordo tra Amministrazione e OO.SS. Nazionali del 1997, il Gabinetto del Ministro ha fatto presente che ciò è possibile solo attraverso un altro Accordo e che comunque l’aggiornamento avverrà per le normative sopraggiunte successivamente al 1997.
Ancora una volta questa O.S. ribadisce quanto dichiarato in precedenti comunicati:
E’ QUANTO MAI NECESSARIO CHE IN UNA FASE DI PROFONDA RISTRUTTURAZIONE COME QUELLA CHE ATTUALMENTE STIAMO VIVENDO NEL MINISTERO DELLA DIFESA, LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI SIANO COINVOLTE AL TAVOLO ISTITUITO PRESSO LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI -DIPARTIMENTO FUNZIONE PUBBLICA – DOVE VIENE ESAMINATA LA MOBILITA’ TRA AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE.
I dipendenti civili della difesa vengono penalizzati doppiamente da processi di ristrutturazione, chiusure, riorganizzazioni quando nelle altre pubbliche amministrazioni a livello locale dichiarano disponibilita’ a recepire personale civile della difesa e poi a livello centrale tale disponibilita’ scompare. Occorre un’azione incisiva che sblocchi definitivamente questa situazione e che consenta ai dipendenti della difesa in caso di reimpiego, di essere impiegati presso le altre pubbliche amministrazioni.
Abbiamo chiesto al sottosegretario Cossiga che si impegni ancora una volta al tavolo Tecnico presso la P.C.M. di sensibilizzare le altre amministrazioni su questo reimpiego, che ribadiamo e’ quello che farà da “guida” per tutti i processi di ristrutturazione in atto nella Difesa, a partire dall’applicazione del d.lgs 253/2005.
FP CGIL DIFESA
Noemi Manca
Roma 4/11/09
Al Sottosegretario di stato Giacomo Caliendo
Al Direttore Generale degli Archivi Notarili
Cons. Antonio Oricchio
Questa O.S. accoglie favorevolmente la notizia dell’emissione dei bandi per i passaggi da B1 a B2 (archivista) e da C1 a C2 (Contabile) da parte della Direzione Generale degli Archivi Notarili ritenendo pertanto opportuno sospendere lo stato di agitazione del personale degli Archivi proclamato lo scorso 30/10/09.
Chiede contestualmente al Direttore Generale, Cons. Oricchio, un incontro per discutere dei passaggi da A1 a B1 (ausiliario) e di altre questioni pendenti in vista dell’incontro che si terrà il 16/11/09.
Distinti saluti,
La coordinatrice nazionale
FPCGIL Organizzazione Giudiziaria
e Archivi Notarili
Nicoletta Grieco