DDL sulla riqualificazione – Lettera del sottosegretario Li Gotti

 

I dipendenti infedeli "articolo del sole 24 ore"

 
Genova, 13 febbraio 2008

COMUNICATO
AL PERSONALE DELLE AGENZIE FISCALI

A fronte dell’assordante silenzio sul rinnovo contrattuale (non sono ancora previste, in questa settimana, convocazioni del tavolo sindacale nazionale) spiccano gli interventi del Direttore centrale del personale dell’Agenzia delle Entrate – Girolamo Pastorello – e del Direttore generale delle Entrate della Lombardia – dr. Franco Miceli – che in un intervista rilasciata ieri al Sole 24 ore, ribadiscono l’esigenza di svincolare il procedimento disciplinare da quello penale.
L’articolo riporta, con dovizia di numeri e particolari, le caratteristiche dei dipendenti “infedeli” (78 a fronte dei 33 mila dipendenti dell’Agenzia delle Entrate) che giustificherebbero il superamento della “pregiudiziale penale”.
Se qualcuno pensa di poter negare le garanzie della difesa e il principio di non colpevolezza si sbaglia di grosso!
I 53 mila dipendenti delle Agenzie Fiscali, nel mantenere lo stato di agitazione e le iniziative di lotta, rivendicano il diritto al rinnovo contrattuale, nel rispetto dei diritti fondamentali e costituzionalmente garantiti.

p. la Segreteria CGIL/FP Genova-Liguria
           P.Bellotto/G.B. Pastorino 
 


 

Costituzione e ripartizione del FPSRUP 2007 – Siglati gli accordi

 

 
Ieri 15 dicembre 2008, presso l’Agenzia del Territorio, abbiamo chiuso gli accordi riguardanti la ripartizione del FPSRUP 2006 e la costituzione e ripartizione del FPSRUP 2007, chiudendo definitivamente le trattative relative al salario accessorio per il 2006 e 2007.

Preliminarmente abbiamo ripartito il comma 165 e la quota incentivante tra il personale dirigente e non.
Abbiamo concordato l’assegnazione del 9,6%, pari a € 5.149.000 (rispetto al 10,8% del 2006 pari a oltre 7.000.000 di euro) al personale dirigente; € 500.000 (rispetto a € 2.000.000 del 2006) per il potenziamento dell’Agenzia (dalla quota incentivante) e € 48.452.000 al personale livellato.

Successivamente abbiamo sottoscritto la costituzione del FPSRUP 2007 pari a € 76.526.000; a questa cifra vanno aggiunte le quote fisse, già accantonate, relative agli anni 2004, 2005 e 2006 per un totale di € 104.516.000.

Per quanto riguarda la ripartizione del FPSRUP del 2007, vista la differenza pari ad oltre 6.000.000 di euro rispetto al 2006 delle somme disponibili alla remunerazione del salario accessorio, abbiamo convenuto che:
1. € 27.190.000 sono destinati alla retribuzione della professionalità correlata al raggiungimento degli obiettivi (di cui € 21.000.000 già anticipati al personale con l’accordo del marzo 2008);
2. € 28.695.000 sono destinati alla produttività dei singoli uffici;
3. € 44.131.000 sono destinati al finanziamento dell’ordinamento professionale;
4. € 4.500.000 sono destinati all’ex art. 85 del CCNL.

Per quanto riguarda la produttività la somma destinata è stata distribuita con i parametri dell’accordo del 2006 e cioè il 50% agli obiettivi di convenzione, il 15% al barometro della qualità ed il restante 35% al rapporto pezzi/ore degli obiettivi complessivi dei singoli uffici.

In ultimo abbiamo siglato la ripartizione dell’ex art. 85 del 2006 (pari a circa 4.900.000 euro) e del 2007 (pari a 4.500.000 euro) con i parametri dell’accordo relativo agli anni 2004 e 2005.

Fraterni saluti ed un Augurio di Buon Natale e Felice Anno Nuovo.

p. la Funzione Pubblica
Agenzie Fiscali
Giovanni Serio
 
Il Coordinatore Nazionale
Agenzia del Territorio

Carmine Di Leo

 

documenti allegati

 
 

 

Situazione rete informatica

 

 
COMUNICATO STAMPA
Del segretario Nazionale
Fp Cgil Alfredo Garzi

 

Ieri la rete informatica che serve tutti gli uffici giudiziari d’Italia si è bloccata provocando la totale paralisi nelle comunicazioni tra gli uffici e l’impossibilità di accesso a vari sistemi indispensabili al funzionamento della giustizia: il guasto si è protratto per oltre 6 ore poiché non è previsto un sistema che subentri in casi analoghi.

Questa è la conseguenza di una politica miope che sottovaluta l’uso delle tecnologie informatiche, che non investe sulla modernizzazione, ed esternalizza servizi essenziali . Questi sono i benefici delle privatizzazioni di servizi fondamentali per il funzionamento dei servizi pubblici.

Il Ministro Alfano dovrebbe incominciare a dire come intende risolvere i problemi, perché fino ad oggi la sua Amministrazione si è distinta solo per aver operato tagli indiscriminati al personale e alle risorse economiche, con conseguenze negative sul servizio reso alla cittadinanza.

Ecco cosa c’è dietro le dichiarazioni del Ministro su presunte innovazioni tecnologiche: si evidenzia solo una politica di cieco risparmio, senza investimenti né un serio progetto.

Roma, 14/01/09

 

 

La FPCGIL non firma il CCNL Enti Pubblici non Economici 2008/2009

 

Comunicato Stampa
di Alfredo Garzi, Segretario nazionale FPCGIL

La FPCGIL non firma il CCNL Enti Pubblici non Economici 2008/2009 che le lavoratrici e i lavoratori hanno bocciato con il referendum del 9 e 10 febbraio.

Nonostante il Giudice del Lavoro di Roma stia per esprimersi sul ricorso, presentato dalla FPCGIL, in merito alla violazione della legge sulla rappresentatività, CISL e UIL hanno voluto firmare lo stesso. Un contratto che tra pochi giorni potrebbe essere dichiarato nullo.

Disprezzo delle opinioni dei lavoratori e noncuranza dell’azione giudiziaria. Questo si è realizzato oggi all’Aran.

La FPCGIL continuerà a difendere il diritto alla partecipazione e la democrazia nei posti di lavoro, insieme al diritto ad una retribuzione che consenta di mantenere il potere di acquisto. Non possono essere i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, a pagare la crisi.

Roma, 18 febbraio 2009

 
 
 

Decreto milleproroghe e fondi accessori – Comunicato del Friuli V.G.

 

  

 
 

 

Nota Fp Cgil del Veneto

 
Il giorno 9 ottobre si è tenuto in DRE l’incontro propedeutico all’apertura della Direzione di Padova, così come previsto dagli accordi nazionali, prima dell’attivazione di ogni DP…
 
 
 

 
 

F.P.S. 2008 Agenzia Dogane

 
 
Ci sono state rappresentate da alcune/i compagne/i difficoltà di applicazione degli accordi sottoscritti in attuazione del CCNI.

Sentita l’amministrazione, per le vie brevi, vi possiamo sciogliere alcuni dubbi interpretativi:
– indennità particolarmente gravose (art. 23 CCNI) la decorrenza è 1.1.2008 pertanto è da considerarsi un unico conteggio – gli incarichi previsti nelle strutture di cui agli art.3-5-6 e 7 del regolamento doganale;
– indennità di disagiata – non cumulabile con la metropolitana. Nel caso si attribuisce la più vantaggiosa;
– indennità di responsabilità – non è previsto la figura del sostituto, essendo tale indennità annua e per 13 mensilità agli eventuali sostituti riconoscere la indennità di cui all’art.23 CCNI c.2 p.1 utilizzando il budget di ufficio;
– indennità di turno – da conteggiare anche l’aliquota di 1 euro a decorrere dal 30/07/2008.

Per quanto attiene l’indennità di obiettivo istituzionale sono confermate le disposizioni di conteggio delle presenze come per il 2007 stante il fatto che il D.L. 112 all’art. 716 è intervenuto sull’accordo integrativo, e che tale articolo è stato solo successivamente abrogato dall’art.72 del D.Lgs. 150/2009.

Nella speranza che siano stati sciolti i dubbi interpretativi
fraterni saluti.

p. la FP CGIL Nazionale
il Coordinatore Nazionale
Agenzie Fiscali

Giovanni Serio

 
 

Elezioni RSU: la posizione della CGIL, la disinformazione di RdB

ELEZIONI RSU LA POSIZIONE DELLA CGIL
LA DISINFORMAZIONE DI RdB

 
 

Con il comunicato stampa delle RdB-USB P.I del 22 settembre è partito l’ennesimo attacco alla CGIL. Non sappiamo a quale ribaltone si faccia riferimento né a quale bel regalo per il Governo. Evidentemente il comunicato stampa non aveva l’obiettivo di informare i lavoratori di quanto emerso nella riunione del 21 settembre presso l’ARAN, bensì di lucrare qualche facile consenso utilizzando l’arma della disinformazione, in perfetta sintonia con la cultura dominante in Italia.

 

I FATTI

L’art. 40 c. 2 del decreto legislativo n. 165 del 2001, modificato dal decreto legislativo di attuazione della legge 4 marzo 2009 n. 15, stabilisce che “tramite appositi accordi tra l’ARAN e le confederazioni rappresentative……sono definiti sino ad un massimo di quattro comparti di contrattazione nazionale…

Nella proposta presentata dall’ARAN il 16 settembre i quattro comparti sono così determinati:
A) Comparto del personale delle Agenzie Fiscali, dei Ministeri, degli Enti pubblici non economici, delle Istituzioni e degli Enti di ricerca e sperimentazione e delle Università;
B) Comparto del personale delle Autonomie Locali;
C) Comparto del personale della Scuola e delle Istituzioni di alta formazione e specializzazione artistica e musicale;
D) Comparto del personale delle Regioni e del Servizio Sanitario Nazionale.


Quindi ciò di cui si sta discutendo è la costituzione di nuovi 4 comparti e la salvaguardia al loro interno delle singole specificità degli attuali CCNL relativi gli attuali 12 comparti. È un problema serio per il rinnovo dei futuri contratti collettivi nazionali di lavoro.
Abbiamo sempre sostenuto che non è intenzione della CGIL subordinare le elezioni per il rinnovo delle RSU all’accordo quadro per la definizione dei comparti di contrattazione. “La eventuale modifica delle norme sulla rappresentanza sarebbe oggi un “salto nel buio”. La CGILE’ invece sicuramente disponibile per cambiamenti radicali del decreto stesso” ovvero del D.l.gs. 150/2009 ( comunicato CGIL nazionale del 22 settembre).
Per RdB e tutti gli altri sindacati non è così. Il motivo della divergenza è determinato da quanto disposto dall’art 43 del D.l.gs 165/2001 “L’ARAN ammette alla contrattazione collettiva nazionale le organizzazioni sindacali che abbiano nel comparto una rappresentatività non inferiore al 5%” (comma 1), “L’ARAN ammette alla contrattazione collettiva per la stipulazione degli accordi o contratti collettivi che definiscono o modificano i comparti o che regolano istituti comuni a tutte le pubbliche amministrazione o riguardanti più comparti, le confederazioni sindacali alle quali, in almeno due comparti siano affiliate organizzazioni sindacali rappresentative ai sensi del c.1” (comma.4).

Crediamo sia facilmente intuibile la maggiore difficoltà nel raggiungere la soglia di rappresentatività qualora si costituissero quattro comparti al posto degli attuali dodici.
Comprendiamo il problema delle RdB e condividiamo l’azione per la difesa del pluralismo sindacale, quello che non capiamo è l’accusa di ribaltone sulla riforma Brunetta, D.lgs 150/2009. LA POSIZIONE DELLA CGIL E’ CHIARA E NON ACCETTIAMO STRUMENTALIZZAZIONI DI BASSO PROFILO MEDIATICO: la riforma Bunetta rappresenta un grave attacco al diritto alla contrattazione nei settori pubblici e il ritorno al primato della gestione da parte della politica dei diritti del lavoro nelle Pubbliche Amministrazioni e nei settori della conoscenza. Si tratta di una riforma sbagliata, centralistica che segna il sostanziale abbandono della contrattualizzazione del rapporto di lavoro e che, non è certo destinata a favorire l’efficacia delle amministrazioni pubbliche, ma solo a introdurre discrezionalità ed inefficienze.

La CGIL è per l’immediato rinnovo delle RSU, anche in assenza di accordo sui nuovi comparti.
Eleggere le RSU è un diritto dei lavoratori, è l’affermazione della democrazia nei posti di lavoro, che non può essere subordinata ad interessi di sigla o di bottega
.

Roma 24 settembre 2010
 
                                                                                                  CGIL FP NAZIONALE
                                                                                      Coordinamento Agenzia delle Entrate 
                                                                                                   Luciano Boldorini

Commissioni progressioni economiche

 
Roma, 10 novembre 2010 

Al Direttore Generale degli
Archivi Notarili
Cons. Antonio Oricchio

Gentile Consigliere Oricchio,
siamo venuti a conoscenza del fatto che in relazioni alle progressioni economiche che si stanno svolgendo sarebbero stati individuati nelle Commissioni di Valutazione delle domande lavoratori che a loro volta dovrebbero partecipare alla procedura; dunque questi lavoratori dovrebbero valutare se stessi oppure potrebbero influenzare la Commissione.

Le chiediamo di provvedere immediatamente a eliminare tale anomalia individuando nelle Commissioni persone estranee alla procedura.

Distinti saluti,

p. Funzioni Centrali FPCGIL
Nicoletta Grieco 

 

 
 
 

Cri: i lavoratori listano a lutto la sede del Cem di Roma per protesta. Comunicato Stampa di Antonio Crispi, Segretario Nazionale Fp-Cgil

A poco sono serviti gli incontri, ultimo quello di due giorni fa tra la delegazione trattante della Cri e il Commissario Rocca. In Croce Rossa permane una situazione preoccupante sia per l’Ente che per i suoi lavoratori, in particolare i precari.
 
Per testimoniare questo disagio, denunciare il peggioramento dei servizi offerti ai diversamente abili e chiedere risposte immediate, i lavoratori della Cri hanno stamane listato a lutto il Cem, il Centro di Educazione Motoria di Roma, mettendo in scena la “scomparsa” della struttura a causa del licenziamento dei precari. Il Cem è solo un esempio di quello che sta accadendo in Croce rossa.
 
Dalla lettura degli atti parlamentari si deduce una battaglia tra le due anime dell’associazione, tra chi vuole la privatizzazione e chi la avversa. Tutto questo è aggravato dalla situazione finanziaria, che non è delle più rosee.
 
La cattiva gestione del passato e, aggiungiamo noi, le scelte governative, hanno portato l’ente sull’orlo della bancarotta e oggi si parla sempre più insistentemente di cessione del patrimonio Cri per risanare i debiti. Le scelte del Governo impediscono ad esempio alla Cri, in quanto Ente Pubblico, di avere un canale privilegiato per le convenzioni, e al primo posto viene messa la questione economica e non la qualità del servizio prestato.
 
Le emergenze sociali rischiano quindi di essere gestite come affari e fioriscono società che trovano una vocazione umanitaria col registratore di cassa in mano.
 
Penalizzare la Cri nella gestione dell’emergenza e dell’urgenza significa sacrificare professionalità e umanità, mettere a rischio posti di lavoro e abbassare il livello di tutela per tutti i cittadini. La Fp-Cgil sostiene la mobilitazione dei lavoratori della Cri che si battono giustamente per difendere il servizio pubblico e la sua efficienza, e fa un appello a tutti i cittadini, agli utenti e alle loro famiglie, all’associazionismo, affinché si uniscano a questa battaglia in difesa dei diritti di tutti.

Roma, 15 Giugno 2011

 

Esperti e non solo – Comunicato

LA PAGLIUZZA, LA TRAVE E………….
UN MODELLO CONTRATTUALE DA RICONQUISTARE

 
 

Abbiamo letto una recente nota, inviata da alcune OO.SS. al Direttore dell’Agenzia delle Entrate, sulla necessità di attivare il tavolo nazionale di confronto prima della individuazione delle figure degli “esperti”, così come previsto dalla preintesa del 5/8/2010.

Avvertiamo un senso di disagio nella lettura perché non possiamo non notare affermazioni generali, anche condivisibili, tipo: ” un percorso ricognitivo che desse una cornice certa e condivisa sulle materie contrattuali e sui relativi istituti contrattuali”, insieme però a prese di posizione illogiche, contraddittorie e, soprattutto, che non tengono conto di quanto accaduto negli ultimi tempi.

Come si possono esprimere giudizi negativi su quanto l’Agenzia ha fatto o intende fare in materia di part-time e di orario di lavoro, citando proprio l’accordo del 4/2/2011, che consente al datore di lavoro pubblico di operare in solitudine sull’organizzazione del lavoro, con il beneplacito delle stesse OO.SS. che ora contestano quel modo di fare?

La FP CGIL, al contrario, è stata ed è contraria al cambiamento delle regole ratificate dall’intesa del 4/2/2011 e prese a spunto dall’Agenzia per emanare le nuove disposizioni sul part-time e sull’orario di lavoro; per questo non abbiamo firmato quell’accordo, né quelli precedenti che lo hanno reso necessario.

Per quanto ci riguarda, esprimiamo ovviamente una valutazione, consegnare il ripristino delle vecchie regole ad accordi futuri e molto incerti, visto il contesto politico sindacale degli ultimi tempi, è alquanto rischioso e tende a nascondere una realtà ben diversa che attiene al campo delle scelte, delle opzioni sindacali portate avanti da alcuni sindacati.

Quando poi siamo arrivati a leggere che per la posizione degli “esperti” non è stato attivato “il previsto confronto nazionale preventivo all’individuazione delle stesse (art. 7 preintesa del 5/8/2010)” abbiamo trasecolato.

Ci siamo chiesti: ma di che stanno parlando?

Si sono accorti ora della “pagliuzza” nell’occhio mentre nulla dicono o hanno detto della “trave” che, purtroppo, ha investito tutti i lavoratori pubblici, compresi i dipendenti dell’Agenzia delle Entrate.

Quella preintesa era, appunto, una preintesa (peraltro firmata anche dalla FP CGIL) e, oltre all’incontro preventivo sugli esperti, prevedeva, è bene ricordarlo, 
– al punto 5 – un confronto con le OO.SS. sull’individuazione del numero degli incarichi di responsabilità e la variazione dei livelli retributivi delle posizioni come anche la possibilità di verificare il rispetto dei budget regionali e dei requisiti dimensionali delle posizioni assegnate; 
– al punto 12 – l’attivazione entro il 28/2/2012 di un tavolo di confronto nazionale al fine di verificare l’esito della sperimentazione e di valutare l’introduzione di modifiche o integrazioni all’accordo.

Quelle procedure o non sono state rispettate (punto 5), o non abbiamo alcuna certezza che saranno rispettate (punto 12).
Quelle procedure sono o non sono state superate dall’accordo (non più preintesa, bensì ACCORDO) del 22/12/2010, non firmato dalla FP CGIL proprio perché recettivo delle nuove regole non condivise dalla nostra organizzazione sindacale?

Nell’accordo del 22/12/2010 le parti firmatarie (le stesse del documento oggetto della nostre riflessioni, meno una organizzazione sindacale che quell’accordo non lo ha firmato mentre inspiegabilmente è firmataria della lettera al Direttore dell’Agenzia delle Entrate) concordano esplicitamente solo sul fatto che siano stralciate parti del fondo 2010 per finanziare il pagamento delle posizioni organizzative e degli incarichi di responsabilità, chiamate ora “FUNZIONI DIRETTIVE”.

Nulla si dice in quell’accordo su verifiche, apertura di tavoli, né tantomeno si parla di applicazione dell’art. 7 della preintesa del 5/8/2010.

Quella preintesa è di fatto sostituita dall’ACCORDO del 22/12/2010, che non a caso contiene solo in allegato i criteri per l’individuazione, la graduazione e il conferimento delle “funzioni direttive”, di cui i firmatari non possono altro che prendere atto. Viene ora riesumata solo per parlare degli “esperti”, mentre non ci risulta esserci stata analoga sensibilità, né analoga considerazione per i passaggi regionali mai avvenuti, anche se previsti nella stessa preintesa.

Tanto è vera questa ricostruzione dei fatti che la prova può essere da tutti letta nella nota a verbale che le due organizzazioni sindacali firmatarie dell’accordo in questione hanno sottoscritto. Affermano tali organizzazioni: ” ………restano tuttavia contrarie a che la definizione dei criteri attuativi relativi anche alla graduazione delle posizioni organizzative e degli incarichi di responsabilità, sia sottratta alle valutazioni sindacali previste dal CCNL di comparto”, ergo non possono certo dire di non essere state consapevoli di quello che stavano firmando. Con la firma hanno avallato la sottrazione di tutta la materia dei criteri per il conferimento delle funzioni direttive alla contrattazione sindacale e reso possibile l’attivazione della procedura di assegnazione di dette funzioni in modo unilaterale da parte dell’Agenzia.

Attraverso l’accordo sull’utilizzo delle risorse, abbiamo assistito ad un raro caso di “eutanasia sindacale”.

Auspichiamo il ripristino di corrette e proficue relazioni sindacali, evitando di utilizzare scorciatoie impraticabili, oltre che incomprensibili ai più, al contrario rivalutando l’importanza di ricostruire posizioni unitarie nel merito delle richieste da fare in un quadro normativo da modificare profondamente.

Roma, 01 luglio 2011

             p. il Coord.to Naz. Agenzia Entrate                           CGIL FP Nazionale
                   S. Bartuccio – B. Ronca                             Comparto Agenzie Fiscali
                                                                                             L. Boldorini

P.S. Mentre scriviamo ci giunge la notizia della possibile convocazione del tavolo nazionale sembra per parlare degli “esperti”. Delle due l’una: o la preintesa è ancora in vita, e allora quanto previsto al punto 5 sui passaggi regionali non è stato rispettato, provocando una attribuzione delle funzioni non rispettosa delle regole, oppure la preintesa di fatto è “morta” e allora siamo curiosi di sapere che cosa l’Agenzia ci dirà al tavolo nazionale

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