Comunicato

 

 

Accordo di mobilità regionale per la attivazione delle Direzioni Provinciali delle Entrate nelle Marche.
 
 

 
 

 
 

Nota Fp Cgil Veneto

 
COMUNICATO AI LAVORATORI
 
GRANDE RISULTATO DELLA RICHIESTA CONFEDERALE
SOSPESO L’ORDINE DI SERVIZIO
SULL’ORARIO DI LAVORO A BELLUNO

LA RICHIESTA DI CGIL CISL E UIL OTTIENE LA SOSPENSIONE

 
 

Comunicato unitario

 
AGENZIA DELLE ENTRATE
riunione del 5 agosto
sottoscritti 4 accordi  

 
 
 

Agenzia delle Entrate – Operazione trasparenza

Ai Lavoratori delle Agenzie Entrate del Piemonte
Alle OO.SS. Nazionali

Torino 14/10/2010

 
 

In data odierna abbiamo formalizzato la richiesta di revoca immediata dell’iniziativa della DRE Piemonte denominata “operazione trasparenza”.
Per i colleghi che non ne fossero ancora al corrente, tale iniziativa è finalizzata a rilevare il gradimento dei contribuenti oggetto di verifica o accesso, nei confronti dei comportamenti dei funzionari incaricati.
La DR Piemonte, che ha pubblicizzato e reso operativa l’iniziativa senza darne alcuna informazione alle OO.SS., ha giustificato tale comportamento asserendo la finalità esclusivamente statistica del questionario, ed il suo carattere anonimo; l’iniziativa non avrebbe pertanto ricadute sul personale.
La nostra valutazione, già fortemente critica ad una prima lettura, è stata confermata dall’atteggiamento e dalle risposte fornite dalla DR Piemonte. In particolare riteniamo che si tratti di un’iniziativa:

  • inutile in quanto il soggetto verificato è già tutelato dalla Statuto del Contribuente,
  • inopportuna, poiché può essere interpretata come manifestazione di scarsa fiducia dell’Agenzia nei confronti dei propri dipendenti.

Nell’attuale clima di demonizzazione dell’impiegato pubblico, l’Agenzia dovrebbe invece tutelare i propri dipendenti, ponendoli in condizione di lavorare serenamente e correttamente, mentre attraverso questa iniziativa i funzionari sono ulteriormente esposti e privi di difesa.
Riteniamo che:

  • Non sia assolutamente garantito l’anonimato, considerati il contenuto del questionario e le modalità indicate per la trasmissione.
  • La dichiarata finalità statistica non abbia fondamento, perché il contribuente verificato potrebbe avere interesse a segnalare scorrettezze ed irregolarità inesistenti.

La DR Piemonte non ha specificato quale utilizzo intenda fare dei dati rilevati e ciò non può non preoccuparci per i possibili risvolti negativi sui lavoratori; la lettera che accompagna l’opuscolo precisa che la DR: “intende accertarsi che i propri funzionari abbiano operato nel pieno rispetto dei diritti e delle garanzie dettate dallo Statuto dei diritti del Contribuente.”

        CGIL/FP        CISL FPS       UIL PA         CONFSAL- SALFI        FLP/ Finanze        USB RdB PI
        Pollice        Bergaglia  Boschetti    Veltri / Sorrentino       Morando           De Palma
       Limonta


 

FPS 2009 e Procedura selettiva di sviluppo economico- Incontro del 19/04/2011- note dell'agenzia su part time e orario di lavoro

In data odierna abbiamo firmato definitivamente l’accordo sul FPS 2009 inserendo una nota a verbale, come FP CGIL, sulla mancata previsione come presenze delle assenze dal servizio ex art. 39 e 40 della Legge 151/2001 e art. 33, comma 3, della Legge 104/92.
Non avendo trovato la giusta sensibilità al tavolo contrattuale, non è stato possibile modificare l’accordo. Abbiamo confermato che riproporremo la questione nel prossimo contratto integrativo.
Sulle problematiche, sollevate presso alcune Direzioni Regionali, legate alla mancata previsione a M.U.V. di alcune attività esterne previste dall’Ufficio Antifrode, anche in tal caso non è stato possibile trovare soluzioni adeguate che, comunque, su suggerimento dell’Amministrazione potranno essere individuate, per il 2009, ai tavoli di contrattazione aperti presso le Direzioni Regionali interessate, condividendo soluzioni avanzate da parte pubblica o parte sindacale.
Con la firma definitiva dell’accordo FPS 2009 si concretizza la possibilità di erogare velocemente le competenze dovute ai lavoratori dell’Agenzia, subito dopo la chiusura degli accordi locali.

Al contrario abbiamo confermato la mancata firma della FP CGIL dell’accordo sulla “procedura selettiva di sviluppo economico” per le ben note ragioni, attinenti principalmente alla non condivisione della riserva del 10% dei passaggi economici, a “discrezione” dell’Amministrazione, e della “checklist”, collegata alla valutazione del personale.

Roma 19 aprile 2011

                                                                                            FP CGIL nazionale 
                                                                                    Il Coordinatore Agenzia Fiscali
                                                                                           Luciano Boldorini


 

Bologna: Piazza Nettuno – COMUNICATO STAMPA

Ieri in Piazza Nettuno le organizzazioni sindacali dell’Agenzia delle Entrate di Bologna hanno allestito un Gazebo per informare i cittadini sulle inevitabili conseguenze delle scelte dei vertici dell’Agenzia delle Entrate di chiudere la terza sede in pochi anni nel territorio di Bologna.

Infatti, dopo le recenti chiusure delle sedi di via Marco Emilio Lepido e di Via Da Formigine che già provocarono notevoli disagi ai cittadini e all’utenza, chiuderà, entro il mese di settembre 2011, la sede di via Paolo Nanni Costa.
Un altro tassello che si aggiunge alle dissennate politiche governative che in un colpo solo peggiorano i servizi ai cittadini e creano i presupposti per depotenziare la lotta all’evasione fiscale, i cui risultati solo qualche settimana fa erano stati riportati con una certa enfasi dalle testate giornalistiche locali.
L’operazione viene giustificata dall’amministrazione con l’esigenza di ridurre i costi di gestione, ma i lavoratori e i sindacati non sono convinti.
Di certo c’è solo che si avranno solo svantaggi e aggravi per tutti, per l’organizzazione e l’economicità degli uffici dell’Agenzia delle Entrate e che, in aperta contraddizione con le intenzioni più volte propagandate di potenziare la lotta all’evasione fiscale non eleverà efficacia e efficienza dei servizi né, tantomeno, favorirà la crescita professionale dei dipendenti e il miglioramento delle condizioni di lavoro.

I lavoratori durante la loro permanenza al Gazebo sono stati contattati da diversi cittadini incuriositi e ignari di questo ennesimo taglio ai servizi pubblici.

La manifestazione è stata organizzata unitariamente dalle organizzazioni sindacali territoriali FP CGIL FP CISL UILPA SALFI FLP dell’Agenzia delle Entrate.

 
 

Comunicato

 
 

FINE DELLE MISSIONI?

Con la Circolare n.20 del 23 giugno, a firma a del Segretario Generale Cecchi, si mette una pietra tombale sulla possibilità di utilizzo del mezzo proprio per gli spostamenti per missioni.
In sostanza l’utilizzo del mezzo proprio diventa un onere aggiuntivo per i lavoratori, i quali non hanno più diritto ai rimborsi delle spese sostenute ed il costo rimborsabile è solo quello previsto dalle tariffe dei mezzi pubblici per i trasporti. In sostanza l’onere delle spese ricade esclusivamente sul lavoratore come se andasse in gita con la famiglia e non per compiti di Istituto. Ancora una volta si colpiscono i lavoratori e, con essi, il servizio che nel MIBAC comporta necessariamente spostamenti per missione. Noi potremmo a questo punto suggerire al ministro Tremonti ed alla Dirigenza del Ministero di chiudere per decreto il Ministero con la prossima manovra economica, visto che si punta sulla sua inutilità, e intanto suggeriamo ai lavoratori di non utilizzare il mezzo proprio per le missioni, in attesa di soluzioni di buon senso che eliminino quella che è una vera e propria vessazione economica verso i dipendenti che intendono svolgere la propria funzione al servizio dei cittadini. Ci chiediamo inoltre a cosa può servire il tavolo tecnico che abbiamo concordato sull’argomento, visto che non si è avuto neppure il buon gusto di attendere le sue conclusioni e si è preferito procedere in modo unilaterale.

SUL CODICE ETICO

In allegato a questo comunicato vi inviamo la proposta di Codice etico per il Mibac e le nostre osservazioni. Naturalmente non è in discussione la volontà di emanare un codice etico, quanto piuttosto alcune previsioni contenute nello stesso, che aggravano ingiustificatamente per i lavoratori il già pesante Codice di Disciplina, su cui si è esercitato il Ministro dell’Italia peggiore. Come nota di colore rinviamo alla regolamentazione del conflitto di interessi richiamando l’antico detto popolare, sempre attuale, del predicozzo ben fatto e del razzolio malamente attuato…

ANCORA SUL CEDOLINO UNICO

Continuano ad arrivare segnali non confortanti dalla periferia: in Campania, ad esempio, l’Amministrazione ha adempiuto con regolarità, ma è intervenuta la Ragioneria Territoriale con un rilievo nel quale chiede la trasmissione dell’Accordo sulle turnazioni. Accordo che già è stato registrato dagli Organi di controllo e quindi dalla stessa Ragioneria: può essere un motivo per fermare i pagamenti? Noi continuiamo a sollecitare i territori ad attivare verifiche presso le Direzioni Regionali, segnalando intoppi e inadempienze: i lavoratori, tutti, entro la fine di agosto devono percepire quanto dovuto, e laddove si registrano ritardi ingiustificati avviare le iniziative di protesta e di messa in mora dei Direttori Regionali, anche utilizzando le istanze individuali di richiesta pagamento di cui recentemente abbiamo mandato modello di istanza.

Roma, 1 luglio 2011
 

FP CGIL MIBAC
Claudio Meloni


 
 
 

Ministero Interno: comunicato unitario su vertenza Amministrazione Civile dell'Interno

 
FP CGIL     CISL FPS     UIL PA     
 
COMUNICATO UNITARIO 
 
NON DISTRUGGETE L’AMMINISTRAZIONE CIVILE DELL’INTERNO

GIOVEDI’ 28 SETTEMBRE
COMUNICATI STAMPA IN TUTTA ITALIA

VENERDI’ 29 SETTEMBRE
VOLANTINAGGI DAVANTI LE PREFETTURE

Mai come in questo ultimo periodo si era raggiunto un livello così alto di incertezza e di confusione per ciò che concerne la gestione politica e le sorti dell’Amministrazione civile dell’Interno.

Ipotizzata chiusura di 40 Prefetture, grave carenza di risorse umane, strumentali e finanziarie, l’ultima la conoscete: ci mandano a frequentare i corsi di formazione presso la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione, ma dobbiamo pagarci le spese di viaggio, di vitto e di alloggio, lavoratori interinali (che peraltro a fine anno finiranno il loro servizio), operatori della Guardia di finanza e altri lavoratori precari del Formez nelle Prefetture per le esigenze degli sportelli unici per l’immigrazione, operatori della Polizia di Stato sempre di più distolti dalle attività operative ed impiegati negli uffici a svolgere mansioni amministrative, ed a differenza di ciò che avviene per la Polizia di Stato ed i Vigili del fuoco, totale assenza di confronto e di concertazione sindacale con i vertici politici dell’Amministrazione.

Non dobbiamo e non possiamo stare zitti !

I Coordinamenti nazionali di Cgil, Cisl e Uil del Ministero dell’Interno nella riunione odierna hanno deciso di assumere le prime due iniziative di denuncia e di mobilitazione:

– giovedì 28 settembre 2006: le nostre strutture territoriali e le rappresentanze sindacali unitarie dovranno diramare agli organi di stampa locali un comunicato stampa (è possibile utilizzare il testo di quello allegato);

– venerdì 29 settembre 2006: volantinaggi davanti tutte le Prefetture d’Italia (alleghiamo il fac simile) ed una delegazione unitaria di lavoratori di ogni singola provincia dovrà chiedere di essere ricevuta immediatamente dal Prefetto.

Trasmettiamo, inoltre, il comunicato stampa che abbiamo diramato quest’oggi, unitamente al Sinpref, il che testimonia la crescente preoccupazione e tensione di tutto il personale appartenente all’Amministrazione civile dell’Interno.

 
Roma, 25 settembre 2006

FP CGIL– Lino Ceccarelli 
CISL FPS – Paolo Bonomo
UIL PA – Enzo Candalino

Comunicato unitario – Accordo orario estivo

FPCGIL CISLFP UILPA CONFSAL -SALFI
 
Definito l’accordo sull’orario estivo: più flessibilità per i recuperi

– Fondi comma 165: a breve l’incontro per definire i criteri di ripartizione

– Premio di risultato 2006 personale optante

– Incentivi Legge Merloni

Si è svolto nel pomeriggio del 12-6 un incontro sindacale presso l’Agenzia del Demanio per definire l’accordo sull’orario estivo per il 2007. La discussione è stata lunga e articolata, in quanto l’applicazione di questo istituto negli anni scorsi ha suscitato nel personale aspettative contrastanti. Infatti, pur manifestando un certo gradimento per l’uscita anticipata nella giornata di venerdì durante i mesi estivi, gran parte del personale lamentava una eccessiva rigidità del meccanismo di recupero.
L’accordo sottoscritto prevede, pertanto, l’uscita anticipata alle 13,30 di venerdì nei mesi di luglio e agosto, con la possibilità di recuperare le ore mancanti al completamento dell’orario giornaliero entro il 31.12.2007. Si tratta di un passo in avanti rispetto all’accordo 2006 (dove era previsto un solo mese di tempo), che attenua il disagio, giustamente rappresentato da molti lavoratori, di non poter programmare con sufficiente anticipo e flessibilità i propri recuperi.

* * *

Entro la fine del mese, Sindacati e Agenzia si incontreranno per discutere dei criteri di ripartizione dei fondi relativi al “comma 165”, pari a 4.000.000 di euro. Ci impegneremo fortemente per definire un accordo in tempi rapidi, onde consentire al personale di riscuotere le somme di propria spettanza entro l’estate.

* * *

Sempre nel corso della riunione del 12-6, Sindacati e Agenzia hanno sottoscritto un accordo che estende al personale optante, in servizio nel corso dell’anno 2006, gli effetti dell’accordo sul Premio di Risultato sottoscritto il 28.6.2006. Pertanto, al personale in questione verranno corrisposte le quote di spettanza in base alla tabella definita in calce all’accordo stesso.

* * *

Infine, nella riunione del 12-6 si è anche convenuto di dare attuazione al regolamento predisposto dall’Agenzia per erogare gli incentivi previsti dall’art. 92, cc. 5 e 6 del d.lgs. 163/2006, che modifica e integra la L. 109/1994 ( c.d. Legge Merloni). Le somme spettanti, con gli arretrati dal 2003, verranno corrisposte quanto prima al personale coinvolto.

Roma, 12 giugno 2007

FPCGIL CISLFP UILPA CONFSAL -SALFI
Serio
Cibin
Biagiotti
Sempre


 

Firmata la preintesa su nuove procedure di qualificazione per la terza area

Roma, 31 luglio 2007

Ai lavoratori dell’Agenzia delle Entrate

Nella serata di ieri, presso la Direzione Generale dell’Agenzia, dopo un confronto serrato ed a tratti aspro, abbiamo sottoscritto una importante preintesa che, per la prima volta, definisce e pianifica per gli anni a venire, una seria politica di riqualificazione verso la terza area funzionale.
L’accordo infatti prevede il bando di una prima procedura per 1.050 posizioni la cui graduatoria scorrerà fino alla concorrenza di ulteriori 950 posti in relazione ad un corrispondente numero di assunzioni dall’esterno.
A questa procedura seguiranno, successivamente ulteriori concorsi, riservati al personale della seconda area, nei quali il numero delle posizioni da ricoprire sarà pari a quello delle assunzioni dall’esterno.
Si afferma quindi con successo il principio, che abbiamo fortemente sostenuto e motivato, di affiancare alla necessità di rimpiazzare il personale in uscita e potenziare l’azione dell’Amministrazione nelle regioni con forti carenze di personale, l’altrettanto necessaria riqualificazione dei lavoratori in attività, per fare fronte al crescente impegno che il paese richiede sul terreno della lotta all’evasione fiscale e rispondere, nel contempo, alle giuste aspirazioni di carriera dei colleghi.
Le nuove procedure inoltre prevederanno l’espletamento di una prova d’esame scritta, a garanzia della massima trasparenza ed oggettività nella valutazione dei candidati e consentiranno a tutti i lavoratori della seconda area di poter mettere alla prova, anche più volte negli anni, la propria professionalità e capacità a ricoprire incarichi della terza area funzionale.
Va infine sottolineato, insieme con l’apprezzamento per le attività svolte nella 2^ area funzionale, l’impegno, assunto dall’Agenzia, a prevedere ulteriori ed accelerate procedure di crescita retributiva verso le posizioni apicali dell’area.
La preintesa, che vi inviamo, sarà portata alla valutazione del nostro coordinamento nazionale nei prossimi giorni di settembre. Entro la fine dello stesso mese dovremo quindi procedere alla definizione dei criteri per la ponderazione e valutazione dei titoli, alle modalità di svolgimento delle prove d’esame ed alla ripartizione per singola regione dei posti messi immediatamente a concorso.
Augurando a tutti buone vacanze

p. la FP CGIL Nazionale
Agenzia delle Entrate

Il Coordinatore
Carlo Cielo

Comunicato del Segretario Nazionale Alfredo Garzi sulla sigla dell'ipotesi di accordo

 

Come sapete martedì 26 febbraio abbiamo siglato l’ipotesi di accordo per il CCNL 2006/2009 del Comparto Agenzie Fiscali, che abbiamo inviato accompagnato dalla nota unitaria con i primi commenti.
Nella giornata di venerdì vi è arrivata la nota, sempre unitaria, per attivare la consultazione delle lavoratrici e dei lavoratori delle Agenzie Fiscali.
Vogliamo attirare la vostra attenzione sulla necessità di essere presenti nei posti di lavoro del Comparto, per fornire tutte le informazioni sul contenuto dell’accordo e le valutazioni della nostra organizzazione in merito alla conclusione della vertenza.
Per quanto riguarda la parte economica, l’ipotesi di accordo in questione si muove nel solco dell’intesa, con il Governo, di maggio dell’anno scorso. Accordo che ha permesso l’avvio della stagione contrattuale riferita al quadriennio normativo e al biennio economico 2006/2007 e che, nella sostanza garantiva che gli incrementi fossero, anche se solo di poco, superiori a quelli del biennio precedente.
Per quanto riguarda gli altri contenuti dell’accordo sottoscritto il 26 febbraio è giusto ripartire dalla piattaforma presentata in aprile del 2007, per comprendere le differenze, a partire dal fatto che le condizioni politiche erano molto diverse rispetto a quelle odierne. La crisi di Governo ha condotto tutti i negoziati aperti dentro una strettoia, al fondo della quale le possibilità erano solo due: aspettare il nuovo Governo per chiudere l’accordo oppure limitare al massimo gli interventi contrattuali e definire un’intesa oggi (vale la pena ricordare che a differenza dei comparti dei Ministeri e degli Enti Pubblici non Economici, la direttiva per le Agenzie Fiscali è stata inviata all’Aran a novembre).
La prima opzione è stata scartata nel dibattito tenutosi nel Direttivo nazionale della nostra categoria, poiché è apparso chiaro a tutti che non fosse ragionevole pensare che, rispetto al biennio economico 2006/2007, il nuovo Governo, qualunque esso sia, avrebbe definito condizioni più favorevoli di quelle attuali.
Si è proceduto quindi, da parte nostra, su pochi temi: la stabilizzazione di una parte delle risorse fisse e ricorrenti verso l’indennità di Amministrazione; la decurtazione dell’indennità di Amministrazione per malattia inferiore a 15 giorni; la riparametrazione dell’indennità di Amministrazione, lo spostamento in sede di contrattazione di posto di lavoro, del 20% delle risorse per la produttività, un sistema di relazioni sindacali adeguato alle previsioni del referendum. Non dimentichiamo che la controparte si era presentata al tavolo chiedendo limitazioni sulla disciplina del Part-time e della L.104, la creazione della categoria degli Esperti, la possibilità del licenziamento senza nessun legame con il procedimento penale.
Per quanto riguarda la stabilizzazione, la situazione si era modificata poiché le risorse fisse e ricorrenti del FUA erano state destinate, nel periodo successivo alla definizione della piattaforma, ai passaggi interni alle aree definiti con gli accordi integrativi. Ad un certo punto è sembrato ci fosse un’altra strada: la definizione di fisse e ricorrenti di quote che oggi non lo sono. Questa ipotesi è stata definitivamente sbarrata da un intervento formale del Comitato di Settore. Vale la pena, anche qui, ricordare come i vertici delle agenzie abbiano troppo allegramente fatto credere che quel percorso fosse possibile. D’altronde non dovevano essere loro ad assumersene quella responsabilità. Troppo comodo tentare di farsi belli con le disponibilità di altri soggetti.
Di fronte ad una chiusura così importante non potevamo permettere che rimanessero ancora sul tavolo temi come quello del part-time, della 104 e degli Esperti. Quest’ultimo, infatti, non solo avrebbe modificato in peggio il sistema classificatorio ma avrebbe comportato una diminuzione delle disponibilità del FUA.
Quindi, nella fase finale la discussione si è incentrata sulla malattia, sulla disciplina, sul 20%, sulle relazioni sindacali e sulla riparametrazione.
Quest’ultima ha sanato un’ingiustizia rispetto alla retribuzione complessiva delle lavoratrici e dei lavoratori inquadrati nelle vecchie posizioni super o in quelle economiche nuove. Nel sistema di relazioni sindacali abbiamo introdotto norme relative ad eventuali (che purtroppo tanto eventuali non sono) processi di esternalizzazioni nonché di reinternalizzazione. Con la norma del 20% diamo finalmente certezza di ruolo alle RSU, con la possibilità di intervenire in modo diverso sull’organizzazione del lavoro.
Per quanto riguarda la decurtazione dell’indennità di Amministrazione, abbiamo trovato un muro rispetto alla sua eliminazione. Abbiamo quindi provato a rovesciare il principio, intervenendo sul recupero delle somme che, prima di questo accordo, l’amministrazione intascava bellamente.
Da un sistema sanzionatorio proviamo a passare ad un sistema premiante, con tutti i limiti che la situazione presenta, sia perché l’opinione pubblica è continuamente indirizzata contro il lavoro pubblico, sia perché il comparto delle Agenzie è quello che presenta la media più elevata di assenze per malattia (12giorni). Dalle stime che sono state presentate al tavolo, nella situazione data, almeno i due terzi del personale sarebbe coinvolto nel premio di produttività. Il tentativo che proviamo a fare, però, e proprio quello di dimostrare che premiando si ottengono risultati migliori che sanzionando. Per noi l’obiettivo è chiaro: presentarci al prossimo rinnovo con una percentuale di distribuzione maggiore rispetto a quella odierna. Deve essere, altresì, chiaro che l’unica alternativa reale era quella di lasciare tutto com’è oggi.
Per quanto riguarda il sistema disciplinare abbiamo operato una scelta che punta a tutelare le tantissime lavoratrici oneste e i tantissimi lavoratori onesti presenti nel comparto (tutti tranne poche eccezioni), rovesciando l’assunto delle amministrazioni che, infatti, chiedevano mano libera sui licenziamenti. La norma, letta con la necessaria attenzione e senza farsi fuorviare dalla propaganda interessata, definisce tutte le tutele necessarie ad evitare abusi. Si tratta della possibilità di proseguire con il procedimento disciplinare (procedimento che mantiene tutte le tutele precedenti), nel caso ci si trovi di fronte ad un arresto in caso di flagranza di reato (quindi intervento di polizia giudiziaria su ordine del magistrato inquirente), confermato dal GIP (quindi un magistrato diverso da chi conduce le indagini). Appare chiaro che, comunque, anche in caso di evidente gravità non si parla di licenziamento in tronco.
Piuttosto, partendo dalla discussione relativa a questi aspetti, dobbiamo chiedere alle Agenzie un confronto serio sui modelli organizzativi e sui relativi sistemi di controllo, per consentire al personale di poter svolgere il proprio lavoro con la necessaria serenità, creando a priori condizioni di legalità e trasparenza in tutti gli uffici.
Un altro intervento in materia disciplinare, determina l’inasprimento della sanzione in caso di alterchi e passaggio a vie di fatto che coinvolgano anche l’utenza, e in caso di manomissione del sistema di rilevazione delle presenze e/o di attestazioni false. Non sfuggirà a nessuno che si tratta di due fattispecie che devono essere considerate con particolare serietà, perché impattano proprio su due aspetti che sono sotto la lente d’ingrandimento: il rapporto con l’utenza e la presenza in servizio del personale (ci ricordiamo tutti del paginone di Repubblica sulla “signora Pina”?). Quando scegliamo di costruire un’alleanza con i cittadini, anche perché gli unici veramente interessati al buon funzionamento delle pubbliche amministrazioni, dobbiamo essere conseguenti. Comunque anche questo intervento va letto all’interno di tutto il sistema disciplinare, che si poggia, lo ricordiamo, sul comma 1 dell’art. 67 del CCNL 2002/2005, nel quale è affermato il principio di gradualità e di proporzionalità della sanzione rispetto all’infrazione.
E per questi motivi che le identiche norme disciplinari sono state trasposte nelle altre due ipotesi di accordo appena sottoscritte, Autonomie Locali e Sanità, e che il nostro impegno, ma lo stesso impegno è stato dichiarato dall’ARAN, è quello di estenderlo sia ai contratti già sottoscritti (Ministeri ed Enti Pubblici non Economici), sia ai contratti ancora da siglare, senza dimenticare quelli della dirigenza pur in presenza di una normativa diversa.
Presi da una discussione vivace, comprensibilmente vivace per le aspettative sollevate, rischiamo di dimenticare che l’ipotesi si applica integralmente, tranne che per poche norme ancora più favorevoli, alle lavoratrici e ai lavoratori dei Monopoli, i quali, finalmente trovano una positiva collocazione contrattuale.
E’ corretto anche rispondere alla necessità di non trovarsi ancora una volta in una condizione così difficile per la chiusura dei contratti nazionali di lavoro. Vale la pena ricordare che il sindacato aveva chiesto, ed ottenuto dal Governo, un impegno diverso sui tempi di rinnovo dei contratti. Il 9 gennaio avevamo firmato un accordo che definiva, da subito, l’avvio di due tavoli contestuali di confronto: uno per individuare le nuove regole contrattuali, l’altro per definire le linee per la stagione 2008/2009. Non aggiungiamo nulla di nuovo ricordando che la crisi di Governo ha travolto anche questa novità importante per le lavoratrici e i lavoratori. Una novità che per il biennio 2008/2009 doveva portare anche ad un riconoscimento economico diverso rispetto ai bienni precedenti, compreso quello in discussione. Richiesta che sosterremo qualunque sia il Governo che uscirà dalle urne il 14 aprile, anche ricorrendo alla mobilitazione. Mobilitazione che dovrà avere un’adesione maggiore rispetto a quella registrata il 26 ottobre, e che era stata indetta non solo per il biennio 2008/2009 ma anche per chiudere gli accordi relativi al 2006/2007 compreso quello delle Agenzie Fiscali. I nuovi dati sull’inflazione, ma soprattutto sugli aumenti dei beni di prima necessità che hanno una ricaduta diversa sulle nostre retribuzioni rispetto a quelle di chi guadagna di più, non ci fanno dimenticare il problema della quarta settimana.
E’ importante, oggi, coinvolgere tutte le lavoratrici e i lavoratori del comparto, in una discussione completa sull’ipotesi di accordo chiedendo loro di esprimersi, assicurando tutte le informazioni necessarie per una scelta consapevole.
Nel difendere l’istituto del referendum, che alcune sigle hanno deciso legittimamente di attivare per i prossimi giorni, occorre però chiarire che sarebbe motivo di confusione una sua gestione da parte delle RSU, poiché farebbe intendere alle lavoratrici e ai lavoratori che quella consultazione è unitaria, mentre la CGIL, insieme a CISL e UIL ha scelto una modalità di consultazione che dia tempo e modo di farsi un’opinione prima di esprimersi.
Il termine previsto per la consultazione, tiene conto della norma che noi abbiamo voluto per dare certezza agli accordi, che prevede la firma definitiva entro 55 giorni dalla sigla. Questo termine scade il 20 aprile. Anche questa data deve far riflettere. Si situa di alcuni giorni dopo le elezioni. Appare ancora più chiaro che non c’era più tempo per temporeggiare, e una decisione a tutela delle retribuzioni dei lavoratori andava presa subito.
Roma, 3 marzo 2008

Il Segretario nazionale FPCGIL
Funzioni Centrali e Agenzie Fiscali

(A.Garzi)

 

 

Dichiarazione unitaria

FP CGIL CISL FP UIL PA CONFSAL/SALFi
SEGRETERIE NAZIONALI FINANZE 
 
AGENZIA DELLE DOGANE

Le OO.SS. Nazionali del Settore Agenzie FP CGIL, CISL FP, UIL PA e SALFI, sono state convocate in data 21 ottobre per discutere la nuova determinazione delle dotazioni organiche elaborata dall’Agenzia delle Dogane, secondo quanto previsto dall’art.74 del decreto legislativo n.112 del 2008, convertito nella legge 133/08.
Le scriventi, a conclusione dell’incontro, confermano la più netta contrarietà rispetto alla proposta della Agenzia, secondo quanto già dichiarato in premessa all’incontro.

Ciò per le seguenti valutazioni:

1) le OO.SS. hanno, da tempo, aperto una vertenza che, tra l’altro, intende recuperare il taglio del 10% delle dotazioni organiche delle Agenzie Fiscali imposto dalla legge 133/08.
In tal senso ricordano che il Parlamento ha approvato, in fase di conversione del provvedimento, una specifica raccomandazione al Governo.
Il taglio delle dotazioni organiche, in Amministrazioni che come le Dogane operano in regime di “Convenzione” con l’Autorità politica provoca, peraltro rispetto a funzioni autoritative di prevenzione e di contrasto ai fenomeni di evasione, contrabbando e contraffazione, un gravissimo danno alla efficienza e alla efficacia della operatività, nonché al conseguimento dei risultati annuali.

2) la vertenza “Fisco” in atto si inquadra nella più generale mobilitazione dei lavoratori pubblici che, come noto, culminerà in tre giornate di sciopero, proclamate con articolazioni regionali per i giorni 3, 7 e 14 novembre 2008.

In questo scenario e a ridosso delle citate giornate di sciopero, le scriventi ritengono intempestiva e, pertanto, inaccettabile l’iniziativa della Agenzia delle Dogane di presentare la riduzione della propria dotazione organica, con netto anticipo rispetto alla stessa previsione della legge 133/08 che ne stabilisce il termine al 30 novembre 2008, peraltro senza che il proprio Vertice, a quanto dato sapere, abbia rappresentato nelle sedi opportune i rischi di un netto decremento dei risultati che la norma andrà a provocare.

Non sfugge alle scriventi che il personale doganale aspetta da tempo l’attuazione di procedure di crescita professionale e che, per questo, l’approvazione delle dotazioni organiche é elemento essenziale.

Tuttavia evidenziano che, tra gli effetti negativi prodotti dalla riduzione del 10% del costo del personale, si realizza una clamorosa riduzione di quasi il 50% proprio dei posti disponibili per le procedure di crescita professionale.

Le scriventi, infine – considerata la forte iniziativa fin qui mantenuta e portata avanti dal personale – si aspettano fin da subito una iniziativa politica anche da parte della Agenzia, volta a porre la necessità di andare ad una modifica dell’attuale quadro normativo che ha prodotto la riduzione degli organici, una analoga iniziativa in sede di Funzione Pubblica tesa ad incrementare sensibilmente le opportunità di crescita professionale del personale.

Roma, 23 ottobre 2008

FP CGIL CISL FP UIL PA CONFSAL/SALFi

 
 
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