Riprendiamo l’attività sindacale affrontando un nodo strategico, il terzo percorso di riqualificazione, rispetto al quale avanziamo una proposta unitaria. Ricordiamo a tutti che – per quanto riguarda la Fp-Cgil – nell’assemblea nazionale del 23 maggio scorso si era convenuto sulla opportunità di puntare a modifiche del sistema attualmente in vigore da realizzare nel prossimo Contratto Integrativo di Ministero (posizione che troviamo, sul piano del metodo, condivisa da Cisl e Uil), avviando nel frattempo un terzo percorso con le regole attualmente in vigore. E’ su questa proposta, che chiediamo – alle RSU, alle lavoratrici, ai lavoratori – di avviare un urgente confronto.
FP CGIL CISL FPS UIL PA
PER GARANTIRE LA SICUREZZA DEMOCRATICA, I DIRITTI DI CITTADINANZA, L’INTEGRAZIONE E LA COESIONE SOCIALE
PROSEGUIRE IL PERCORSO DI RIQUALIFICAZIONE DELL’AMM.NE CIVILE
Care colleghe, cari colleghi,
siamo consapevoli che, in questi ultimi anni, l’attacco ai servizi pubblici, e al lavoro pubblico, che da più parti è stato – e viene tuttora – perseguito, non ha prodotto una caduta della qualità della convivenza sociale, e quindi una lacerazione irreversibile del tessuto civile, anche grazie all’impegno di tante lavoratrici e tanti lavoratori del pubblico impiego che hanno assicurato – anche quando dovevano contemporaneamente lottare per il rinnovo dei contratti di lavoro – un servizio pubblico all’altezza delle esigenze del Paese. Questo è vero in particolar modo nel Ministero dell’Interno, che ha saputo garantire la sicurezza dei cittadini e lo svolgimento della vita democratica anche in condizioni a volte disperate per carenze di organico e di risorse strumentali.
Ed è difficile immaginare come questo sarebbe potuto accadere senza l’avvio di un percorso di riqualificazione professionale, che ha al tempo stesso elevato la qualità del servizio, e promosso la partecipazione e l’assunzione di sempre più elevate responsabilità da parte delle lavoratrici e dei lavoratori.
Ciò non significa che riteniamo le prime due procedure di riqualificazione, del 2001-2 e del 2004-5, perfette: tutt’altro, siamo consapevoli dei limiti che hanno presentato (sotto il profilo dei criteri di valutazione, e di selezione, per esempio, non mancano certo elementi che si possono migliorare), tuttavia rivendichiamo a testa alta l’utilità e l’opportunità di un percorso che ha ridato centralità al personale contrattualizzato dell’Amm.ne Civile, riconoscendo al tempo stesso l’indispensabile suo ruolo e, anche per questo, la necessità di investimento sulle sue funzioni e sui suoi percorsi professionali.
Oggi, a seguito della pubblicazione del DPCM 08/02/06, e della conseguente concertazione – definita con la proposta di parte pubblica del 26 giugno scorso – sulla nuova dotazione organica nazionale di ministero, abbiamo la possibilità di avviare un terzo percorso di riqualificazione per assicurare lo svolgimento delle funzioni che sono state ridefinite, e rispetto alle quali l’Amministrazione soffre di centinaia di carenze in organico, specie nelle qualifiche superiori.
Sull’avvio di questo terzo processo è però indispensabile che tutti si assumano le proprie responsabilità, specialmente in relazione ai criteri da utilizzare. Perché delle due l’una: o si parte al più presto con un processo di riqualificazione fondato sui criteri attualmente previsti nel Contratto Integrativo di ministero 1998-2001 (con le modifiche apportate nel quadriennio 2002-5); oppure si parte dopo aver modificato i criteri. Questa seconda alternativa sembra la più logica e razionale, ma va attentamente valutata alla luce della attuale situazione politico-contrattuale, che vede scaduti i nostri contratti di categoria (comparto ministeri) al 31 dicembre 2005, tanto per la parte economica (biennio 2006-7) quanto per la parte normativa (quadriennio 2006-9). Dunque, dal momento che le regole per i percorsi di riqualificazione sono conseguenti all’ordinamento professionale, definito dal contratto di categoria (e attualmente fondato su aree e posizioni economico-funzionali), non riteniamo opportuno modificare l’attuale Contratto Integrativo di ministero, e aprire una trattativa al buio, senza cioè il sostegno di un contratto nazionale di comparto che forzi l’Amministrazione in direzione delle nostre richieste – come è accaduto tra il 1998 e il 2000, con il superamento dell’ordinamento speciale e la piena contrattualizzazione del rapporto di lavoro, senza i quali non avremmo ottenuto né riqualificazioni né altro.
E aprire la trattativa per un nuovo Contratto Integrativo di ministero non è una passeggiata, molti di voi ricorderanno che il primo fu chiuso il 28 giugno 2000 (avendo presentato la piattaforma unitaria nel settembre 1999), mentre per le poche modifiche introdotte nel secondo quadriennio arrivammo a chiudere il 1° aprile 2004, dopo aver presentato la piattaforma unitaria nel luglio 2003.
Si tratta di scegliere tra l’avvio di un terzo percorso di riqualificazione (a criteri invariati) che può partire entro l’anno e chiudersi entro il 2007, o riaprire la contrattazione sull’Integrativo rischiando il sovrapporsi con i rinnovi dei contratti nazionali di categoria, e l’avvio di un terzo percorso non prima del 2008. Riteniamo, sulla base della nostra comune esperienza, che la prima ipotesi sia preferibile, e che sia più opportuno rinviare gli interventi di miglioramento del sistema a quando dovremo modificare l’integrativo a seguito della firma del CCNL 2006-2009.
Vi chiediamo dunque di condividere con noi questa scelta, consapevoli della vostra maturità professionale e del vostro senso di responsabilità. Pertanto, è opportuno che le strutture periferiche di categoria aprano immediatamente un confronto con le RSU, le lavoratrici, i lavoratori, comunicandoci l’esito entro venerdì 22 settembre.
Roma, 1 settembre 2006
CGIL – Lino CECCARELLI
CISL – Paolo BONOMO
UIL – Enzo CANDALINO
SICUREZZA E CONTROLLO DEL TERRITORIO:
CGIL CISL E UIL CHIEDONO AL MINISTRO AMATO DI PASSARE AI FATTI
Roma, 09 Ottobre 2007
Si é tenuta il 5 ottobre la sintesi nazionale delle consultazioni sulla ipotesi del primo contratto integrativo della Agenzia.
Di seguito le osservazioni e quindi il comunicato unitario delle OO.SS.
Roma, 26 ottobre 2007
Con la registrazione del DPCM da parte della Corte dei Conti è stata avviata la stabilizzazione di 1989 lavoratori precari delle Agenzie fiscali.
La stabilizzazione riguarda 52 lavoratori dell’ Agenzia del Territorio, 196 e 94 lavoratori rispettivamente della III e II area funzionale dell’ Agenzia delle Dogane e 1647 cfl dell’Agenzia delle Entrate. La lunga vertenza portata avanti con determinazione dalla CGIL e dagli altri sindacati confederali si è conclusa positivamente. Questi lavoratori, che con la loro professionalità, hanno permesso alle Agenzie Fiscali di raggiungere ottimi risultati nella lotta all’evasione ed alla elusione fiscale,nei controlli antifrode e catastali, vedono finalmente riconosciuto il diritto ad un lavoro stabile, ad un futuro certo. E’ la dimostrazione che è possibile portare avanti quello che la CGIL ha sempre sostenuto: a lavoro stabile deve corrispondere lavoratore con contratto a tempo indeterminato. La professionalità acquisita nel corso dell’attività lavorativa è un bene comune da consolidare e valorizzare: la difesa e la crescita dello stato sociale, della scuola pubblica e della sanità si ottengono con il lavoro stabile .
p. la Fp Cgil Nazionale
Comparto Agenzie Fiscali
Giovanni Serio
Segreterie nazionali Agenzie fiscali
IL GOVERNO INFLIGGE UN SERIO COLPO ALLA LOTTA ALL’EVASIONE FISCALE
Dopo il forzato abbandono del Direttore Romano, decapitata la Direzione centrale dell’accertamento dell’Agenzia delle Entrate
Alle lavoratrici e ai lavoratori
della Giustizia
Si è svolta ieri la prevista riunione con l’Amministrazione sulle piante organiche provvisorie: l’amministrazione, nonostante avessimo richiesto la documentazione con anticipo, ci ha fornito solo durante la riunione un documento illustrativo di modifica alle piante organiche. Tale documento, che non entra nel merito delle specifiche piante organiche, rappresenta un tentativo fallimentare da parte dell’amministrazione di limitare i danni dei tagli relativi alla legge 133.
Ha inoltre comunicato che è giunta l’autorizzazione della funzione pubblica alla trasformazione dei rapporti di lavoro dei B1 e B2 da part time a full time, nonché l’autorizzazione all’assunzione, dalle graduatorie ancora valide, di 7 esperti informatici, 34 statistici, e 17 cancellieri C1, da individuare dalla graduatoria del concorso di ufficiali giudiziari; inoltre è stata chiesta l’autorizzazione alla funzione pubblica per l’assunzione dei restanti 79 idonei ufficiali giudiziari ancora in graduatoria, da inquadrare come cancellieri C1.
Relativamente all’ultimo punto abbiamo espresso la nostra soddisfazione per le nuove assunzioni, che chiedevamo da tempo, ma abbiamo chiesto all’amministrazione di evitare situazioni spiacevoli come quelle dello scorso anno in cui idonei in graduatoria in Sardegna sono stati mandati in Calabria nonostante la presenza di idonei nella graduatoria calabrese; abbiamo inoltre chiesto di evitare sperequazioni con gli idonei che hanno preso servizio negli anni passati, in modo che non risulti che chi è più basso in graduatoria abbia maggiori possibilità di scelta di chi è stato immesso in servizio negli scorsi anni.
Per quanto concerne le piante organiche abbiamo rilevato che l’operazione è del tutto teorica, non serve a limitare i danni gravissimi della legge 133 e non tiene conto, per espressa ammissione dell’Amministrazione, dei posti da assegnare agli ex lsu stabilizzati, ai lavoratori b1 e b2 che trasformano il rapporto in full time, né degli interpelli non ancora eseguiti.
A detta dell’amministrazione, con queste piante organiche, molti lavoratori tra i succitati, in alcune città si troverebbero in soprannumero.
Per quanto ci riguarda, dopo aver stigmatizzato l’operazione in quanto totalmente inutile in vista di piante organiche definitive da redigere con il nuovo C.I., abbiamo comunicato che i lavoratori in questione devono avere garantita la stessa sede a cui sono assegnati o nella quale sono stati trasferiti.
Sui tempi di sblocco dei trasferimenti l’amministrazione, che l’11 febbraio per bocca del Ministro aveva garantito la risoluzione in 3 gg., mentre nell’ultima riunione per bocca del sottosegretario aveva preso l’impegno a risolvere tutto entro il 30 aprile, si è impegnata per l’ennesima volta, dando alcune date imprecise e contrastanti, e ha rinviato la questione a dopo il 20 maggio, data nella quale ci fornirà uno schema dettagliato di piante organiche.
Abbiamo contestato all’amministrazione la totale passività con cui ha accettato dei tagli che porteranno inevitabilmente alla paralisi degli uffici giudiziari nonché al blocco di qualsiasi prospettiva di carriera per il personale.
Su questa questione è emerso da chiare affermazioni che l’Amministrazione non ha alcuna intenzione di rispettare il CCNL e dunque ricomporre i profili professionali tramite la riqualificazione; l’intenzione dell’Amministrazione è quella di fare un nuovo ordinamento professionale dividendo nuovamente le figure professionali che oggi sono a cavallo di due aree, e prevedendo in seguito solo un migliaio di passaggi dalla II alla III area.
Abbiamo ribadito come ciò, oltre a essere una grave violazione contrattuale, troverà la ferma opposizione della FPCGIL e del personale e che si adotteranno tutte le forme di lotta per contrastare tale operazione.
Abbiamo infine chiesto conto all’Amministrazione delle nostre richieste in merito alla violazione del principio del 51% per il fua e alla situazione degli uffici abruzzesi: sulla prima questione il Sottosegretario ha dichiarato di aver mandato l’accordo alla Funzione Pubblica essendo cosciente che non raggiungeva il 51%, con delle motivazioni bizzarre e confuse; ciò a nostro avviso porterà inevitabilmente a ritardi nell’erogazione del Fua, in quanto l’accordo inviato alla Funzione Pubblica non è valido: le responsabilità dell’Amministrazione, anche in questo caso, sono gravissime.
Sulla questione Abruzzo invece il Capo Dipartimento ha dato la sua disponibilità a fare un incontro con le OO.SS nazionali e territoriali suggerendo di effettuare lo stesso nelle prossime settimane direttamente all’Aquila.
In considerazione della gravità delle questioni negative emerse e dell’atteggiamento di chiusura totale a ogni forma di confronto serio dell’Amministrazione crediamo che sia necessaria una grande mobilitazione dei e invitiamo tutti a partecipare alle manifestazioni ed agli incontri programmati per le prossime settimane a cominciare dalla Giornata Nazionale per la Giustizia che si terrà a Roma, presso il Centro Congresso Frentani, Via dei Frentani 4, il prossimo 5 maggio alle ore 14,30.
La coordinatrice Nazionale
FP CGIL Organizzazione Giudiziaria
Nicoletta Grieco
AGENZIE DELLE ENTRATE
Informativa alle OO.SS.
Comunicato
In data odierna sono apparse sul quotidiano Italia Oggi notizie in merito ai contenuti del DM 3 settembre 2009, volto a reintegrare (in applicazione dell’art. 7-ter, comma 15, del decreto-legge n. 5/2009) le risorse per la contrattazione integrativa che erano state decurtate l’anno scorso dal decreto-legge n. 112/2008.
Al riguardo si precisa che le risorse individuate dal decreto ministeriale citato ammontano complessivamente per l’Agenzia delle Entrate a 112,8 € milioni. Queste risorse sono destinate tutte alla contrattazione integrativa.
La cifra di 12,9 € milioni riportata alla fine dell’articolo non costituisce quindi un premio a sé stante per una specifica finalità (lotta all’evasione) come potrebbe far pensare il testo dell’articolo, ma è solo una quota delle risorse finalizzate tutte indistintamente alla contrattazione integrativa. La ripartizione di tali risorse dovrà successivamente formare oggetto di accordo sindacale non appena il DM sarà registrato dalla Corte dei Conti.
UFFICIO RELAZIONI SINDACALI
AGENZIA DELLE ENTRATE
Resoconto dell’incontro territoriale del 1/10/2009 sull’attivazione della Direzione Provinciale di Firenze prevista per il 25 gennaio 2010.
Oggi, 22 ottobre, si è tenuto il previsto incontro in DRE per discutere dell’orario di lavoro da attuare negli Uffici territoriali delle Direzioni Provinciali.
In premessa, la DRE ha esposto i motivi per cui ritiene necessario rivedere gli accordi sull’orario di lavoro ora vigenti. Tra essi, ha indicato innanzitutto il rispetto della Legge 626/94 che impone alle pubbliche amministrazioni misure di vigilanza cui non è possibile derogare; ragioni di economicità che consigliano una generale razionalizzazione degli orari di apertura degli uffici, con i conseguenti obblighi di riscaldamento e di condizionamento adeguati, cui è strettamente connessa l’esigenza di risparmio energetico e di rispetto dell’ambiente; non ultima, infine, l’attuale situazione di particolare “attenzione” dell’opinione pubblica nei confronti dei lavoratori statali.
Inoltre, la DRE ha manifestato la necessità di un’omogeneizzazione dei comportamenti di tutti gli uffici per tenere analoga condotta con tutti i dipendenti.
La CGIL ha confermato l’opposizione a qualsiasi modifica unilaterale dell’Agenzia delle Entrate, proprio in un periodo già provocherà molti disagi alle persone.
Abbiamo anche presentato un documento che conteneva considerazioni, condivise poi anche da altre OO.SS. (e che vi alleghiamo), che ha contribuito ad orientare la discussione sulle richieste pervenuteci dai vari uffici e da noi sottoposte all’attenzione della DRE confrontandole con quanto disposto dal CCNL.
La DRE ha presentato una ipotesi di accordo con alcune aperture e con alcune proposte favorevoli, ma anche con molte restrizioni, che è stata ampiamente discussa ed alla quale le OO.SS. hanno chiesto modifiche sostanziali-. Uno dei punti maggiormente dibattuti è stato quello della definizione degli orari di apertura al pubblico che, per quanto prerogativa dell’Agenzia delle Entrate, condizionano in modo rilevante le tipologie di orario dei lavoratori.
L’Amministrazione ha, quindi, accettato molte delle richieste ma, in particolare sull’orario di apertura degli uffici (prima indicata alle ore 8 e successivamente modificata alle 7 e 45), non ha ritenuto di poter accogliere completamente le richieste sindacali.
Come CGIL ci siamo dichiarati soddisfatti dell’accoglimento delle nostre osservazioni ma abbiamo chiesto una pausa per verificare quanta incidenza avrebbe sulle persone la variazione dell’orario di ingresso in ufficio, cosa che avevamo già concordato anche con altre OO.SS., chiedendo nel frattempo il ripristino delle condizioni precedenti e che qualsiasi modifica dovrà essere eventualmente introdotta solo quando verranno attivate le nuove strutture provinciali e dopo contrattazione con le RSU e con i rappresentati territoriali.
Tutti i sindacati hanno convenuto su questa soluzione proponendo un nuovo incontro che è stato fissato per il giorno 3 novembre prossimo ed in cui si discuterà anche la definizione dell’ultima fase della mobilità regionale 2008 che ha subito un rinvio a causa della proroga del tirocinio dei vincitori del concorso ed alla cui assunzione definitiva è legata la conclusione della procedura.
A seguito di una specifica richiesta della CGIL per un deciso intervento della DRE sull’ufficio di Arzignano, si è anche convenuto che, il 5 novembre prossimo, per evitare una denuncia al Pretore del Lavoro, la DRE interverrà ad un ulteriore incontro per tentare di arrivare ad una conciliazione.
Venezia, 22 ottobre 2009
Per la CGIL–FP Veneto Per la CGIL–FP Veneto
Coordinamento delle Agenzie Fiscali Delegazione Trattante Agenzia Entrate
Carmine RUOCCO AGOSTINO DI MARIA
FP CGIL CISL FP UIL PA CONFSAL/SALFi FLP RDB CUB
Segreterie Nazionali Agenzie fiscali
Roma, 11 dicembre 2009
Ai Direttori centrali del personale
delle Agenzie fiscali
Oggetto: Procedure di passaggio tra le aree
Le scriventi OO.SS., tenuto conto dell’emanazione da parte della Funzione Pubblica del DPCM relativo all’autorizzazione ad espletare nel 2009 procedure di passaggio tra le aree nelle Agenzie delle Entrate, delle Dogane e del Territorio, Decreto in corso di registrazione alla Corte dei Conti,
sollecitano
l’urgente definizione dei diversi adempimenti, anche mediante i necessari passaggi di natura contrattuale, nelle singole Agenzie, propedeutici all’attivazione delle procedure.
Ciò in ragione dei possibili e da qualche parte paventati riflessi sulle stesse, per l’entrata in vigore dell’art. 24 del D. Lgs 150/2009.
La richiesta riveste ovviamente carattere di urgenza.
Si resta in attesa di cortese riscontro.
FP CGIL CISL FP UIL PA CONFSAL/SALFi FLP RDB CUB
Serio Silveri Cefalo Callipo Patricelli Vendetti
E’ ufficiale, i colleghi tirocinanti saranno assunti l’11 gennaio a tempo indeterminato. Una buona notizia, vengono smentite quelle voci relative ad un tirocinio ter, che si erano diffuse in questi giorni negli uffici.
Ci trova contrariati la data di assunzione,avremmo gradito la stabilizzazione a partire dal 4 gennaio, ma motivi tecnici ed informatici hanno impedito che si verificasse quello che tutti i tirocinanti e noi
auspicavamo.
LA FP CGIL HA CHIESTO UN INCONTRO URGENTE AL DIRETTORE DEL PERSONALE DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE PER AFFRONTARE LE PROBLEMATICHE CONNESSE ALLA ATTIVAZIONE DELLE DIREZIONI PROVINCIALI IN LOMBARDIA.
Roma 18/01/2010
Al Direttore del Personale
Agenzia delle Entrate
Dr. Girolamo PASTORELLO
Oggetto: richiesta di incontro
La scrivente O.S. chiede, ai sensi dell’art 10 c.2 del CCNI, un incontro urgente per affrontare le problematiche inerenti all’attivazione delle Direzioni Provinciali della Lombardia. A tal fine evidenzia che:
– In data 09/11/2009 le OO.SS. territoriali della Lombardia notificavano alla Direzione Regionale la rottura delle relazioni sindacali,
– In data 13/ 01/ 2010 il tentativo di conciliazione presso la prefettura di Milano ai sensi della L.146/90 ha avuto esito negativo,
– nell’accordo siglato il 27/04/2009, l’Agenzia si era impegnata ad attivare entro il 30 settembre 2009 una successiva fase di confronto con le OO.SS. a livello nazionale per affrontare le criticità emerse nell’attivazione delle Direzioni Provinciali.
Si resta in attesa di un concreto quanto urgente riscontro.
FP CGIL Nazionale
Luciano Boldorini