Comunicato stampa
Alfredo Garzi segretario nazionale FP–CGIL
Mentre i sindacati promuovono uno sciopero generale per il rinnovo dei contratti di lavoro, compresi quelli dei settori pubblici, la Commissione Bilancio della Camera ieri ha approvato un emendamento che stanzia risorse solo per il rinnovo del contratto dei Prefetti. Uno stanziamento che produrrà un incremento del 15% circa, per il biennio 2008/2009.
Chiediamo al Governo di essere coerente e di stanziare immediatamente, in Finanziaria, le risorse per garantire, a tutti i lavoratori pubblici, il rinnovo dei contratti. E’ insopportabile l’atteggiamento dell’Esecutivo che, per primo, non riconosce il diritto al contratto e poi dichiarare che esiste un problema dei redditi da lavoro dipendente.
Si stanzino le risorse per i contratti, si restituisca il fiscal drug e si aumentino le detrazioni, si agisca per frenare l’inflazione. Se il Governo continua a non intervenire, la mobilitazione dei lavoratori riprenderà con maggiore vigore.
Roma, 11 dicembre 2007
On.le Ministro Emma BONINO
SEDE
E, p.c.:
Dr. Angelo DI STASI
Direzione Generale Affari Generali e Risorse Umane
– Ufficio Trattamento Giuridico Personale
– Ufficio Relazioni sindacali
Sede, 20/3/08
Signor Ministro,
con la presente FP CGIL intende richiamare la Sua attenzione sul fatto che in questa Amministrazione è stato assunto del personale, che lavora in attività di assistenza tecnica alle Regioni, sia nella sede ministeriale che presso i presidi regionali, per la gestione del progetto PON ATAS 2000-2006 “Italia Internazionale: 6 Regioni per 5 Continenti”.
Nella riunione di consultazione del 18 u.s. sul piano triennale il Dr. Di Stasi ha ribadito la “natura privatistica” di tali rapporti, che intercorrerebbero tra il Di Stasi, quale mero responsabile del progetto operativo (e quindi non anche come Direttore Generale della DGPI?), ed il singolo lavoratore.
FP CGIL esprime piena perplessità sull’affermazione del Dr. Di Stasi e chiede di conoscere numero ed esatta tipologia dei contratti in essere, al fine di assicurare la necessaria trasparenza di tutti i rapporti di lavoro intrattenuti da questa Amministrazione, nonché l’eventuale inserimento del personale con contratti di co.co.co. nei piani di stabilizzazione, ai sensi della normativa vigente.
Quanto sopra anche in osservanza della circolare 3/2008 del 19/3/2008 della Funzione Pubblica che include anche questo personale con contratti di lavoro flessibile per lo svolgimento di programmi o attività i cui oneri sono finanziati con fondi dell’Unione europea, nel quadro più ampio dei contratti di lavoro subordinato a tempo determinato presso le pubbliche amministrazioni suscettibili di stabilizzazione; stabilisce che le amministrazioni prevedano in relazione ad ogni progetto un elenco analitico del personale utilizzato, della tipologia del rapporto, della durata, del trattamento economico corrisposto; prevede per questa tipologia di contratti una deroga al divieto di stipula di contratti a tempo determinato per le pubbliche amministrazioni.
Si rammenta infine che la stabilizzazione di tale tipologia di precari, espressamente prevista dalle disposizioni normative, non è automatica né immediata ma, una volta verificato il possesso dei requisiti richiesti, comporta comunque un percorso a tappe ed il superamento di prove selettive concorsuali.
FP CGIL
La coordinatrice
Monica Bellisario
DOCUMENTI UNITARI CONTRO IL DECRETO LEGGE N. 112/ 2008 ( DECRETO TREMONTI), PER LA DIFESA DEL LAVORO PUBBLICO.
AGENZIA DELLE ENTRATE
I PRIMI RISULTATI DELLA RIORGANIZZAZIONE:
CROLLANO LE ENTRATE TRIBUTARIE
L’ultimo bollettino della Banca d’Italia ha diffuso i dati relativi al primo bimestre del 2009 per quanto riguarda le entrate tributarie: -7,2% oltre 4 miliardi in meno è il dato allarmante, determinato dalla crisi economica e dall’aumento dell’evasione fiscale. Il risultato era ampiamente prevedibile a causa delle modifiche normative introdotte dal d.l. 112 del 2008, che depotenzia e limita la lotta all’evasione fiscale: un palese invito ad evadere per quei contribuenti sensibili a certi argomenti. La situazione è ulteriormente aggravata dalla pseudo riorganizzazione degli uffici dell’Agenzia delle Entrate che sta causando il blocco totale dell’attività accertatrice. I dati registrati in questi primi mesi dell’anno determinano un rallentamento dell’attività di controllo di circa il 50% rispetto ai parametri programmati.
Viene spontanea la domanda da volgere al Ministro Tremonti: come giudica, in un momento particolare del Paese come questo, la riorganizzazione in atto all’Agenzia delle Entrate? Non solo: come intende garantire più Entrate Tributarie per far fronte alla crisi economica e reperire le risorse da destinare alla ricostruzione dell’Abruzzo,con gli uffici delle Entrate gettati nel caos, frantumati in aree tributarie divise tra diversi uffici, senza un modello organizzativo chiaro, trasparente e definito, che evidenzia un divario preoccupante tra il modello teorico e il modello pratico? Un’organizzazione che, affidata all’improvvisazione e in spregio al semplice buon senso, dimostrato anche attraverso il mancato rispetto di corrette relazioni sindacali, il Direttore dell’Agenzia sta testardamente portando avanti.
Roma, 16 aprile 2009
p. il Comparto Agenzie Fiscali Fp Cgil Coordinatore Agenzia delle Entrate Fp Cgil
Giovanni Serio Luciano Boldorini
Di seguito la nota informativa della Direzione Centrale del personale e organizzazione dell’Agenzia delle Dogane riguardanti alcune importanti scadenze relative al personale sia in servizio presso la stessa agenzia, sia coloro che dovrebbero arrivare in mobilità intercompartimentale.
p. la FP CGIL Nazionale
il Coordinatore Nazionale
Agenzie Fiscali
Giovanni Serio
A seguito dell’assemblea del 26/03/2010, tenutasi presso l’Ufficio di Foggia, in ordine all’emanazione, in data 08/03/2010, prot. 2010/37750, dell’integrazione n. 2 all’Ordine di Servizio n. 3/2009, in relazione alla procedura di “predisposizione degli atti”, laddove cita: 1 – “su ogni copia dell’atto, deve essere riportato, in modo chiaro e leggibile, il nominativo, con sottoscrizione, del funzionario che lo ha istruito, nella qualità di responsabile del procedimento, ai sensi di quanto previsto e disposto dalla L. 241/90, così come modificata dalla L. 415/2005” (trattasi della L. 15/2005 e non 415/2005 ndr) e della nota prot. n. 2010/49297 a firma del Direttore Provinciale, in merito ai profili professionali, si riporta quanto segue:
I colleghi appartenenti alla II Area che effettuano tutte le tipologie di accertamenti (diversi da quelli parziali automatizzati), accertamenti come già visto in precedenza di competenza della III Area, sono stati concordi nell’esprimere che il nome del “Funzionario responsabile del procedimento” dovrà essere d’ora in poi quello del Capo Team o altro funzionario.
Pertanto, i colleghi di II Area non entreranno più nel merito del controllo, ma assisteranno il Capo Team o altro funzionario nell’attività istruttoria del controllo stesso da effettuare (ivi comprese le fasi dell’iter di accertamento con adesione).
In pratica sarà il Capo Team, o altro funzionario, a valutare ed a trovare la soluzione idonea al risultato da ottenere, in virtù del “contenuto specialistico” dell’attività di controllo stessa; di contro il personale di II Area redigerà l’attività svolta dal “Funzionario”, fino alla stesura del procedimento amministrativo.
Tutto ciò, a parere dei presenti, è legittimato da quanto stabilito nel CCNI 2002 – 2005 (allegato D – ruoli dei processi di missione), tutt’ora in vigore, in cui sono ben definiti i profili professionali e le competenze dei dipendenti inquadrati nelle varie aree di appartenenza.
Appare dunque opportuno procedere alla restituzione ai rispettivi Capi Team delle pratiche impropriamente assegnate al personale di II area.
Le suddette problematiche sono altresì riconducibili anche a servizi svolti dai colleghi di II Area impegnati in attività diverse da quella del controllo (front office, back office, area legale, registro, riscossione, ecc.) .
Si invitano i colleghi di II Area, anche nell’ottica della condivisione di problematiche comuni e nell’unità di intenti, a prendere atto di tutto quanto discusso e concordato nella riunione del 26 c.m. e specificato nel citato CCNI.
Copia del presente verbale sarà inviata, a cura della RSU, a tutto il personale, al Direttore della DP di Foggia ed alle segreteria provinciali, regionali e nazionali delle OO.SS.
Il personale di II Area della DP di Foggia
AGENZIA DELLE ENTRATE
LA FP CGIL SOSTIENE LA VERTENZA DEI LAVORATORI DELLA DIREZIONE PROVINCIALE DI FOGGIA.
Nell’assemblea del 26 marzo, i lavoratori della D. P. di Foggia hanno deciso di attenersi scrupolosamente alle mansioni pertinenti all’ area funzionale di inquadramento, rinunciando allo svolgimento delle mansioni superiori. Con questa vertenza vogliono evidenziare l’incongruenza tra la necessità dell’Amministrazione di potenziare la lotta all’evasione fiscale, e l’impianto normativo che impedisce il riconoscimento delle professionalità acquisite e l’ adeguata retribuzione. Tale impedimento è stato confermato dai recenti provvedimenti del ministro Brunetta nelle modifiche apportate al c. 1 dell’art. 52 del decreto legislativo 165/2001: “il prestatore di lavoro deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto o alle mansioni equivalenti nell’ambito dell’area di inquadramento” e ” l’esercizio di fatto di mansioni non corrispondenti alla qualifica di appartenenza non ha effetto ai fini dell’inquadramento del lavoratore”. La CGIL FP è da sempre critica nei confronti della politica delle mansioni superiori, in quanto poco trasparente e prioritariamente utilizzata dalle Amministrazioni pubbliche per realizzare risparmi di spesa, sottopagando il personale. Il c. 2 del citato articolo di legge subordina la possibilità di adibire il personale alle mansioni proprie della qualifica immediatamente superiore ad obiettive esigenze di servizio e per non più di sei mesi. Un ginepraio, determinato dalla natura pubblica del rapporto di lavoro, sottoposto a vincoli di legge e alle obbligatorie coperture finanziare. Il decreto Brunetta ha ulteriormente peggiorato la normativa riducendo quella autonomia contrattuale relativa ai percorsi di carriera che era stata introdotta nei CCNL. Infatti, il c. 1 ter dell’art. 52 fa divieto alle Amministrazioni pubbliche di bandire concorsi interni riservando al personale in servizio in possesso della laurea, una percentuale di posti nei concorsi pubblici. La risposta non può che essere quella messa in atto dai lavoratori degli uffici delle Entrate di Foggia:attenersi scrupolosamente alle mansioni dell’area di appartenenza. Ricordiamo che la CGIL FP è stata l’unica organizzazione sindacale che ha contrastato tale controriforma del lavoro pubblico, chiamando i lavoratori allo sciopero generale e alla mobilitazione: non risulta che altri sindacati abbiano fatto altrettanto. Non sappiamo a cosa allude FLP, quando afferma di essere un “sindacato fuori dal coro”, sappiamo però che i suoi comunicati, che attaccano indistintamente tutti i sindacati, sono in sintonia con quel “coro politico” che ha come fine la frantumazione sindacale e l’isolamento della CGIL. Riteniamo che gli interessi dei lavoratori vadano difesi con la massima unità sindacale possibile, mettendo da parte posizioni settarie e populiste che hanno come fine l’apparire, il dimostrare di esistere. “In futuro, tutti saranno famosi per quindici minuti”, amava ripetere Andy Warhol. Appunto!!
Roma, 21/ 04/2010
FP CGIL Nazionlae
Coordinatore Agenzia delle Entrate
Luciano Boldorini
In allegato inviamo le FAQ pubblicate sul sito del Ministero sulla domanda di attribuzione della fascia economica superiore.
Roma, 16 settembre 2010
La coordinatrice nazionale
FPCGIL Organizzazione Giudiziaria
ed Archivi Notarili
Nicoletta Grieco
Si è tenuto nella mattinata di ieri – 4 novembre- l’incontro chiesto unitariamente dalle organizzazioni FP CGIL – CISL FP e UIL PA alla Direzione Risorse Umane ed Organizzazione per sondare la disponibilità della parte datoriale al rinnovo del biennio economico del CCNL recentemente scaduto, ottenere aggiornamenti in merito alla procedura di selezione della polizza sanitaria (CASPIE) in scadenza il 31.12.2010, confrontarsi in merito alla esclusione dei dipendenti dell’Agenzia del Demanio dalle somme previste dall’art. 3, comma 165 L. 350/2003 e, infine, l’applicazione da parte dell’Agenzia del DL 78/2010 convertito nella Legge 122/2010.
È noto che l’Agenzia ha manifestato in diverse occasioni -da ultimo con la circolare del 13 settembre 2010- la volontà di applicare ai dipendenti dell’Agenzia del Demanio quanto previsto dalla Legge 122/2010 in materia di pubblico impiego. Tali misure, è utile ricordare, prevedono il blocco del riconoscimento economico degli scatti di anzianità, le progressioni di carriera, e, più in generale, il blocco della contrattazione dal 01 gennaio 2011 al 31 dicembre 2013.
Sul punto le OOSS hanno argomentato dubbi circa l’applicabilità di tali misure al personale assoggettato al CCNL “Agenzia del Demanio – Personale non dirigente” in quanto il rapporto di lavoro in Agenzia (così come dichiarato anche nello Statuto approvato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze con nota prot. n. 3-2010 del 23.2.2010 e pubblicato sulla G.U. n. 58 dell’11.03.2010) “Il rapporto di lavoro del personale dipendente è disciplinato dalle norme che regolano il rapporto di lavoro privato e dal CCNL“. In considerazione di questo e del fatto che l’Agenzia del Demanio non può propriamente essere definita Amministrazione Pubblica, ma bensì Ente Pubblico Economico che si occupa della gestione di beni pubblici, di alcune tesi interpretative di carattere tecnicogiuridico della L. 122/2010 la CGIL e le altre OO.SS. hanno anticipato la volontà di chiedere formalmente l’apertura del tavolo negoziale per il rinnovo del prossimo biennio economico. La dirigenza si è riservata una settimana per approfondire e valutare detta richiesta.
Scadrà il 31 dicembre p.v. la copertura sanitaria garantita da CASPIE al personale dell’Agenzia del Demanio. Nei mesi appena trascorsi la Struttura centrale ha provveduto a indire la gara per l’assegnazione del servizio con l’intento di garantire identiche condizioni assicurative (premio e copertura) rispetto al passato contratto con CASPIE. L’asta è andata deserta e si procederà, come prevede la normativa, alla trattativa diretta mettendo a disposizione, oltre ai 350 euro/uomo garantiti dall’Agenzia, la cifra di 70 euro pro capite che le OO.SS. hanno acconsentito a mettere a disposizione dal fondo a bilancio creato a favore dei dipendenti.
È ormai consolidata la notizia -il decreto è stato registrato nel pomeriggio di ieriche l’Agenzia è stata esclusa dall’assegnazione dalla ripartizione dei fondi legati al c.d. “comma 165”. Il Direttore ha garantito, come avvenuto in passato, la copertura con fondi dell’Agenzia della quota spettante ai dipendenti demaniali. Le parti al tavolo hanno manifestato la volontà, ottenuta la necessaria autorizzazione della Ragioneria dello Stato, a liquidare le somme entro il 31.12.2010.
A margine dell’incontro è stata affrontata la questione della mobilità da Agenzia del Demanio ad altre Amministrazioni. A tal proposito la DRUO ha sottolineato le difficoltà di carattere tecnico-giuridico al passaggio di personale EPE ad amministrazioni in regime di convenzione o addirittura “pubbliche” nel senso classico del termine. Tale argomento verrà nuovamente approfondito in un prossimo incontro.
È stato , infine, sottoscritto l’accordo riguardante la riduzione dell’orario di lavoro per i giorni 24 e 31 dicembre fino alle ore 13, con recupero delle ore di prestazione lavorativa entro il trimestre successivo.
Roma 5/11/2010
p. Delegazione FPCGIL Ag. Demanio p. FPCGIL Comparto Ag. Fiscali
(Annamaria Scarpati / Daniele Gamberini) (V. Di Biasi)
L’agenzia sta procedendo allo spostamento forzato di colleghi da un area all’altra, o addirittura da una sede all’altra, per una non meglio precisata “migliore allocazione delle risorse umane”.
In realtà sappiamo che questo sta avvenendo a seguito di una procedura di rilevazione di potenziale conflitto di interessi relativamente alla professione di familiari, azione non suffragata da nessuna norma che ne preveda la possibilità.
Siamo consapevoli che il tema è delicato e che l’immagine dell’Agenzia è importante, ma non è questo il sistema di tutelarla, perchè mentre non raggiunge l’obiettivo prefissato, nello stesso tempo comporta una penalizzazione professionale a vita dei dipendenti coinvolti.
Il codice di comportamento e il contratto collettivo di lavoro prevedono l’obbligo di astensione sulla singola pratica, e questo è quello che l’Agenzia può pretendere, e non altro.
La FP CGIL ha espresso la propria contrarietà a questa pratica fin dalla prima volta che fu proposta in Direzione Regionale nel corso dell’incontro del 26 maggio e continuerà a sostenerlo, se necessario, anche attraverso la tutela legale dei lavoratori interessati.
Invece che disporre provvedimenti unilaterali e punitivi, discriminando colleghi che non si sono macchiati di nulla, l’Agenzia farebbe bene a riprendere il confronto con le rappresentanze sindacali sui temi della organizzazione del lavoro e dello sviluppo professionale, della mobilità nazionale e regionale, per migliorare davvero i risultati dell’azione di contrasto all’evasione fiscale.
Chiediamo all’Agenzia pertanto di revocare le disposizioni emesse.
Reggio Emilia, 15/11/2010
FP CGIL
Barbara Vigilante
Nella riunione del 14 dicembre l’Amministrazione ha finalmente presentato una proposta articolata, sia dal punto di vista economico che dal punto di vista dei criteri:
– le risorse stanziate ammontano a euro 19.602.903.63 che permetterebbero 11.975 passaggi economici all’interno delle aree, corrispondenti al 36,4% del personale, con decorrenza dal 1° gennaio 2010.
Nell’esprimere soddisfazione per il risultato raggiunto , non possiamo al momento esprimere un giudizio positivo rispetto ai punteggi proposti per calcolare l’esperienza professionale maturata e per i criteri di valutazione meritocratici illustrati che consideriamo eccessivamente discrezionali. Pur consapevoli del clima politico/culturale oggi dominante, riteniamo che la strada della contrattazione e della massima condivisione sia l’unica per dare risposte positive ai lavoratori.
La riunione è stata aggiornata a giovedì 16 dicembre.
Al termine del confronto con l’Amministrazione esprimeremo un giudizio politico più dettagliato.
Roma 15 dicembre 2010
FP CGIL Nazionale
Comparto Agenzie Fiscali
Luciano Boldorini
AGENZIA DELLE DOGANE
Firmati gli Accordi per i passaggi dentro le Aree anno 2009 e 2010
In data 30.12.2009 si è tenuta la riunione tra il Direttore Centrale del Personale e le OO.SS. nazionali avente per oggetto i passaggi dentro le Aree per l’anno 2009.
In questa riunione si è firmato inoltre un importantissimo Accordo che stanzia anche per il 2010 un milione e mezzo di euro per finanziare ulteriori 771 passaggi complessivi con decorrenza 2010.
Riepilogando:
E’ stato firmato l’Accordo per oltre 3200 passaggi per il 2009 di cui 2076 dentro la 2^ Area e 1134 nella 3^ Area con decorrenza 1 gennaio 2009.
Sono stati previsti altri 771 passaggi con decorrenza 1.1. 2010 di cui 430 dentro la 2^ Area e 341 dentro la 3^ Area.
Si può quindi tranquillamente affermare che questi passaggi unitamente a quelli decorrenti dal 2007 e dal 2008 permetteranno a circa il 70% del personale un ulteriore avanzamento di posizione stipendiale.
Al fine di permettere tale risultato gli Accordi si sono differenziati in maniera temporale.
Infatti nell’Accodo 2009 il requisito di partecipazione è di 3 anni minimo di permanenza nella fascia economica di appartenenza mentre nell’Accordo del 2010 sono previsti 4 anni minimo di permanenza nella fascia economica di appartenenza.
La firma di tali Accordi, sottoscritti prima del 31.12.2010, permetteranno di evitare di incorrere nelle limitazioni poste dai Decreti Brunetta – Tremonti.
31.12.2010
Il Coordinatore Nazionale CGIL/FP
Agenzia delle Dogane
G. PASTORINO
IPOTESI DI ACCORDO SULLA UTILIZZAZIONE DELLE RISORSE DISPONIBILI NEL FONDO PER LE POLITICHE DI SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE E PER LA PRODUTTIVITA’ RELATIVO ALL’ANNO 2010
In data odierna abbiamo esperito il tentativo di conciliazione presoo il Ministero del Lavoro, a seguito della proclamazione unitaria dello stato di agitazione e della dichiarazione di sciopero, basata sui tre punti di vertenza, ovvero il pagamento delle competenze accessorie arretrate e l’esigibilità degli accordi relativi alle progressioni economiche e ai passaggi di area.
Sul primo punto l’Amministrazione ha confermato che sono in corso le procedure di registrazione e contabilizzazione dei fondi presso gli Organi di controllo. Al riguardo abbiamo sottolineato che la pur necessaria tempestiva retribuzione di quanto dovuto non elimina il problema ed abbiamo chiesto un impegno preciso e formale all’Amministrazione al fine di regolarizzare le procedure contabili dando carattere di certezza e continuità alla retribuzione nei tempi congrui.
Sul secondo punto, seppur prendendo atto della volontà dell’Amministrazione ad addivenire ad una ipotesi di accordo, che verrà discussa domani nella sua fase conclusiva, venendo incontro alle richieste da noi avanzate, abbiamo sottolineato che per noi la vera fase conclusiva è la registrazione degli Organi competenti (Funzione Pubblica e Mef) dell’accordo stesso. Pertanto sino a quella data la questione rimane punto di vertenza.
Sul terzo punto abbiamo registrato le profonde differenze di impostazione rispetto al comportamento che l’Amministrazione ha deciso di tenere nel prosieguo delle procedure: noi riteniamo che una proposizione di un ricorso al Consiglio di Stato avverso la sentenza che ha invalidato i bandi 2009 sia un atto che prolunga indefinitamente i tempi ed espone ad ulteriori contenziosi, ledendo il diritto dei lavoratori che sono nelle condizioni di certezza giuridica all’accesso al processo di riqualificazione sin dall’anno 2007.
In ogni caso abbiamo ribadito la necessità che questa procedura si concluda al più presto, garantendo il diritto alla riqualificazione del personale interessato.
Infine la condizione pregiudiziale che abbiamo posto come condizione complessiva ad una possibile conciliazione è un incontro con il Ministro, dal quale scaturisca un preciso impegno politico alla piena applicazione degli accordi contrattuali e ad una forte limitazione ai tentativi di incursione sul tavolo Mibac da parte di soggetti estranei ed interessati al conflitto ideologico con le Organizzazioni Sindacali.
Per questo abbiamo chiuso la riunione in modo interlocutorio, riconvocandoci per il 4 luglio, perido nel quale verificheremo la volontà della controparte a chiudere in modo positivo la vertenza.
Pertanto continua lo stato di agitazione e restano confermate tutte le iniziative unitarie di protesta programmate.
Roma, 31 maggio 2011
FP CGIL MIBAC
Claudio Meloni