Campionato Italiano VVF calcio a 5 – Memorial Luigi Perillo

 
 

26.02.2016 – Rammentiamo,
soprattutto per coloro che non hanno avuto la fortuna di
conoscerlo personalmente, che Giggino, cosi lo chiamavano gli
amici, è stato un elemento fondante e fondamentale del
Coordinamento Nazionale CGIL VVF, nella sua veste di Coordinatore
Regionale della Campania, per circa un ventennio.
Indiscutibili
qualità umane e di convivenza nei gruppi lo hanno sempre
contraddistinto, dentro e fuori dall’Amministrazione.
L’apprezzamento di queste sue grandi qualità, dimostrato sempre da parte
dei colleghi e degli iscritti Campani non solo Napoletani, si
coronavano soprattutto nell’ambito delle manifestazioni organizzate, sia nei Vigili del Fuoco ma anche in quelle contro
la riforma e quelle confederali nazionali. Sempre straordinarie le
partecipazioni dei colleghi della Campania che, per riconoscenza e
apprezzamento, lo seguivano passo passo nelle manifestazioni a
Roma.
Grazie Giggino …..

 

 

Toscana – Richiesta sospensione Corso SAF basico

 

26.02.2016 – Siamo alle solite!

L’Amministrazione è la prima a non rispettare le regole, in barba
alle sue stesse circolari.

La Regione Toscana cerca di scavalcare la DCF ed emana un corso di
SAF basico senza avere un pacchetto didattico definito e condiviso a
livello nazionale.
Ci rendiamo conto che troppo spesso vengono inventati voli pindarici
per agevolare non si sa chi e perché.

La Fp Cgil VVF sarà sempre attenta a tutelare i diritti di tutti e
le pari opportunità.

Per questo abbiamo ritenuto indispensabile scrivere al Capo del
Corpo chiedendo l’immediata sospensione del provvedimento. 

 
 

Al Vice Capo Dipartimento Vicario

Capo del CNVVF
Dott.
Ing. Gioacchino GIOMI
 

Al Direttore Centrale per l’Emergenza
e il Soccorso Tecnico

Dott.
Ing. Giuseppe ROMANO
 

Al Direttore Centrale per la Formazione

Dott.
Ing. Emilio OCCHIUZZI
 

Al Direttore Regionale della Toscana

Dott.
Ing. Gregorio AGRESTA
 

e, p.c.    
Al Responsabile dell’Ufficio III: Relazioni Sindacali

Dott.
Darco PELLOS

 

Oggetto: Direzione Regionale Toscana – Corsi
abilitazione SAF basico.

 

Egregi,

con
nota n. 0003745 del 19 febbraio u.s. il Direttore Regionale della Toscana, al
fine di  incrementare le potenzialità e
integrare i soccorritori fluviali-alluvionali (SFA) compresi nei piani di CMR,
ha  inteso pianificare due edizioni del
corso SAF basico.

A tale riguardo si evidenzia che nella circolare EM
12/2016 le disposizioni transitorie consentono al personale attualmente in
possesso della qualificazione SAF fluviale di assumere la nuova dicitura di
Soccorritore Fluviale Alluvionale (SFA), in attesa di una eventuale standardizzazione
che riguarderà non solo la Regione Toscana bensì l’intero territorio.

Tenuto conto che tali procedure sono attualmente in
fase di approfondimento e che, così come previsto, dovranno essere discusse con
le OO.SS., siamo a chiedere l’immediata sospensione dei corsi in questione.

In attesa di un sollecito riscontro si porgono
distinti saluti.

 

 

Coordinatore
Nazionale
FP
CGIL VVF
Danilo
ZULIANI

 

 

Mobilità del personale appartenente al ruolo di Vigile del fuoco non specialista.

26.02.2016 – Mobilità del personale appartenente al ruolo di Vigile del fuoco non specialista.

 

 

Mercato del Lavoro: Incentivi all'Assunzione all'interno del programma "Garanzia Giovani"

Il Decreto Direttoriale
del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali (MLePS) n. 385/II/2015 del
24 novembre 2015, ha 
modificato
il precedente decreto n. 1709 dell’8 agosto 2014 con la quale era stato
disciplinato l’incentivo per l’assunzione dei
giovani ammessi al “programma Garanzia Giovani”, di cui abbiamo dato
conto in questi mesi.
Come
potete notare l’ultima pagina del decreto contiene l’indicazione dettagliata
delle risorse a disposizione di ogni regione.
Per
rendere pienamente esecutivi i contenuti del Decreto, l’INPS, in data 16
febbraio,  ha emanato la circolare n. 32 avente per oggetto “Incentivo
all’assunzione di giovani ammessi al Programma Operativo Nazionale per
l’attuazione della Iniziativa Europea per l’Occupazione dei Giovani”.

La novità più rilevante è
l’affermata necessità, per accedere agli incentivi, che l’assunzione del
giovane comporti un incremento occupazionale netto.

Si procede, quindi, 
a una specifica definizione di cosa debba intendersi per “incremento
occupazionale netto”.
Sono
anche indicati, in ragione dell’età del giovane, le condizioni per l’accesso a
tali incentivi.

 

Previdenza – Niente part time per i pensionandi della Pa

Il
24 febbraio è stato approvato definitivamente il decreto “mille
proroghe”
Dalla
lettura
del
decreto mille proroghe licenziato
dalla Camera, c’era
la possibilità di usufruire del part time pensionistico per i
lavoratori a
cui
mancavano tre
anni alla pensione, e
che questo fosse
esteso anche ai dipendenti della PA.

Nel
dibattito avvenuto,
durante
la
conversione in
legge,
la relatrice ha precisato invece che è stata ampliata la platea dei
potenziali beneficiari includendo solo
i lavoratori dipendenti del settore privato iscritti alle forme
esclusive dell’assicurazione generale obbligatoria, come ad
esempio: il Fondo Poste e il Fondo Speciale delle Ferrovie dello
Stato.
Tutti
quei lavoratori a cui mancano
non
più di 3
anni alla pensione di vecchiaia
(
uomini a partire dai 63
anni e 7 mesi di età e
donne dai 62
anni e 7 mesi) possono
convertire il rapporto di lavoro da full time a part time, in
presenza di almeno 20 anni di contributi.
Siamo
di fronte ad un ennesimo atto di discriminazione che lede il
principio di uguaglianza e che non favorisce il turn over negli
uffici pubblici.

Previdenza – Spese di avvio dei fondi pensione dei dipendenti pubblici

Il
decreto milleproroghe ha sbloccato le risorse per le spese di avvio
dei
fondi gestori di previdenza complementare dei dipendenti pubblici.
Si
risolve
così un’annosa questione che si trascinava da alcuni anni. Si
tratta in sostanza di un’autorizzazione di spesa perché i fondi
erano già stati stanziati fin dal 2011.

Si
tratta di 214.000 euro stanziate per il 2016.

Risorse Finanziarie – Adeguamento retributivo per il personale del CNVVF.

26.02.2016 – 

ADEGUAMENTI RETRIBUTIVI
PER IL PERSONALE DEL CNVVF CON IL CEDOLINO STIPENDIALE DI MARZO 2016

 

La Direzione centrale per le Risorse Finanziarie  comunica che si è proceduto, con l´emissione del cedolino stipendiale di
marzo, ad autorizzare
l´adeguamento retributivo per il personale del CNVVF di
seguito indicato:

a)
Promozioni Capo Reparto con decorrenza giuridica 1° gennaio 2012;

b)
Promozioni Capo Squadra con decorrenza giuridica 1° gennaio 2012;

c)
Concorso straordinario Ispettore Antincendi con decorrenza giuridica 29
maggio 2015;

d)
Promozioni varie personale direttivo e SATI con decorrenza 2015. 

 

Circolare scelta sede di servizio frequentanti 76 corso.

26.02.2016 – Circolare scelta sede di servizio frequentanti 76 corso.

 

 

Convocazione – leggi speciali

25.02.2016 – Convocazione – leggi speciali

 

 

Sicurezza/Pol. Penitenziaria: Comunicato sulla riunione al DAP sulle dotazioni organiche del Corpo di Polizia Penitenziaria


Riunione al DAP sulle dotazioni organiche
del Corpo di Polizia Penitenziaria

Roma, 26 febbraio 2016

In data 25 febbraio 2016 si è tenuto al DAP il confronto tra la parte pubblica e le organizzazioni sindacali sulle dotazioni organiche del Corpo di Polizia Penitenziaria.

La delegazione dell’amministrazione penitenziaria ha tenuto a precisare che la dotazione organica prospettata non tiene conto di quanto stabilito dalla legge ” Madia”, sulla base della quale la dotazione organica del Corpo dovrà essere ulteriormente ridotta, e quindi l’incontro era finalizzato ad aumentare la dotazione organica di Poliziotti Penitenziari presso il Dipartimento di Giustizia Minorile e di Comunità per consentire di avviare il nuovo percorso delineato per l’esecuzione penale esterna. Inoltre dichiarava la propria disponibilità a recepire le osservazioni delle organizzazioni sindacali sulle dotazioni organiche di tutto il Corpo per poi presentare una nuova proposta in un secondo momento.

Nel suo intervento la FP CGIL ha ricordato, ancora una volta, l’impegno profuso nel sostenere fin dal principio il percorso avviato nell’esecuzione penale esterna e la presenza della Polizia Penitenziaria in quel percorso. In conseguenza di questa posizione non si può far altro che accogliere con favore un aumento della dotazione organica del Corpo nel Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità.

Fatto questo, però, sarà necessario convocare una successiva riunione per discutere del numero di unità che dovranno transitare dal DAP al DGMC e delle modalità con cui ciò dovrà essere fatto. In questo passaggio, ovviamente, non si potrà non tener conto delle carenze organiche di cui soffrono le strutture territoriali del DAP e del DGMC e, quindi, abbiamo anticipato che se dovranno esserci delle riduzioni dovranno riguardare le sedi centrali e non gli istituti. A tal proposito la proposta di 65 commissari per l’amministrazione centrale del DAP ci sembra inadeguata.

In conclusione abbiamo chiesto al DAP, in considerazione del fatto che è stata definita la dotazione organica del GOM, in quanto compito operativo, di definire immediatamente quella del NIC e dell’USPEV, altri compiti operativi, e di proseguire poi per tutte le sedi extra moenia.

Vi terremo informati sui futuri sviluppi della vicenda.

Il Coordinatore Nazionale Polizia Penitenziaria
                 Massimiliano Prestini

 

GIUSTIZIA: osservazioni fpcgil alla Commissione Giustizia su legge delega riforma processo civile

Il disegno di legge in discussione alla Camera dei Deputati in materia di riforma del processo civile rappresenta senza dubbio un passaggio necessario per l’efficientamento del sistema giustizia, vista la difficoltà a rendere concretamente esigibili i diritti, sia a causa dei tempi dei processi, che dei mezzi inadeguati. Tale difficoltà certamente si riverbera con effetti negativi anche sull’economia e sull’attrattività del nostro paese per gli investitori.

Nel testo licenziato dalla Commissione Giustizia il 20 gennaio scorso abbiamo individuato interventi importanti ed utili per quanto riguarda l’attività degli ufficiali giudiziari, ma anche un paio di elementi di negatività che a nostro avviso vanno assolutamente corretti, perché potrebbero generare effetti controproducenti proprio in relazione all’efficienza del servizio.

L’istituzione dei verbali di constatazione (ai quali si faceva riferimento anche nella proposta unitaria presentata un paio di anni fa dai sindacati confederali) rappresenta una delle novità più importanti. Tale istituto, già presente in altri ordinamenti europei, consente di avvicinare la giustizia al cittadino, introducendo strumenti processuali nuovi per consentire l’accertamento dello stato di fatto e – conseguentemente – l’esigibilità soggettiva dei diritti.

Interessante è anche la revisione della dichiarazione giurata da parte del debitore sulla composizione del proprio patrimonio da rendere davanti all’ufficiale giudiziario. L’istituzione di questo strumento rafforza l’attuale dichiarazione ex art. 492 cpc, la cui evanescenza sanzionatoria ha – di fatto – portato ad una non piena incisività della novazione di cui alla legge 740/2006. La perseguibilità di ufficio dell’omessa dichiarazione sarà sicuramente un incentivo per il debitore a non sottovalutare la visita e le domande rivolte dall’ufficiale giudiziario. L’ampliamento della fattispecie di beni impignorabili (esplicitamente tutti quelli domestici di uso quotidiano di modesto valore), cambiano il ruolo dell’ufficiale giudiziario da “pignoratore di divani” a indagatore della condizione patrimoniale e reddituale del debitore. Tuttavia questo nuovo ruolo rafforza l’esigenza di rendere effettivi gli strumenti di cui alla legge 162/2014, ancora in attesa dei decreti attuativi: ovvero la possibilità di accesso dell’ufficiale agli archivi informatici di vari enti per scandagliare il patrimonio del debitore, senza cui gli Uffici NEP vengono privati di uno strumento essenziale di azione per il recupero del credito.

Invece le novità prospettate in materia di notificazione sono a nostro avviso uno degli aspetti critici da rivedere, laddove si prevede che l’ufficiale giudiziario “di regola si avvale del servizio postale anche per la notificazione degli atti in materia civile ed amministrativa da eseguirsi nel Comune ove ha sede l’ufficio Notificazioni Esecuzioni e Protesti”.
Questa previsione normativa è un assoluto nonsenso, che lede, oltre alla professionalità dell’ufficiale giudiziario, anche i diritti dell’utenza e l’efficienza del processo.
L’introduzione della PEC ha notevolmente inciso sulla notificazione. Tuttavia residua – e sempre residuerà – una percentuale non trascurabile di notifiche che occorrerà notificare in forma cartacea a domicilio del destinatario. L’incongruenza del progetto di legge sta nell’escludere esplicitamente la notifica a mani, obbligando l’ufficiale giudiziario ad avvalersi comunque del servizio postale.
Questo vincolo determina una lesione per la libertà di scelta del cittadino, che spesso continua a ritenere preferibile l’opzione della notifica a mani, sia per una maggiore esaustività della relazione di notifica dell’ufficiale giudiziario, sia per il problema delle ricevute di ritorno delle raccomandate, la cui assenza spesso determina nullità di notifica e rinvii di udienza.
Crediamo che il futuro non stia nella via prospettata, ovvero l’esautorazione di fatto degli ufficiali giudiziari dalla notificazione, bensì nell’introduzione di elementi di informatizzazione e modernizzazione dell’attività degli UNEP, a partire dall’accettazione degli atti, per passare a tutte le fasi di lavorazione degli stessi. In tal senso un progetto in fase di elaborazione a Milano (che – a dire il vero interessa anche la fase di esecuzione) rappresenta certamente una prospettiva assai interessante: l’utente non avrà necessità di recarsi personalmente negli uffici NEP, ma potrà interagire con gli stessi per via telematica, in relazione diretta con il processo civile telematico e con il fascicolo elettronico di causa. Annullare tali prospettive, in direzione di un ritorno alle spedizioni postali significa rinunciare a guardare al futuro.
Dal punto di vista del cittadino, inoltre, mantenere la notifica a mani da parte dell’ufficiale giudiziario può avere anche altri vantaggi. La visita dell’ufficiale giudiziario in sede di notifica può costituire un incentivo ad adempiere al pagamento. Per quanto riguarda il personale addetto, come abbiamo sperimentato in quest’ultimo decennio, seguire sia la fase di notifica che quella di esecuzione ha costituito indubbiamente un elemento di miglioramento del servizio reso. A ciò si aggiunga che la tendenza europea è quella di una valorizzazione del compito che l’ufficiale giudiziario è chiamato a svolgere, con l’evoluzione da funzione di notificazione a quella di vera e propria significazione, nella quale l’attività non si riduce ad una mera consegna di un documento, ma si sostanzia anche in attività informative al cittadino sui conseguenti obblighi e diritti.
Un altro aspetto che merita un approfondimento di riflessione riguarda le procedure di rilascio di immobile a seguito di espropriazione. Nel testo, in realtà non chiarissimo, sembrerebbe essere prevista la possibilità di delega al custode giudiziario per l’esecuzione dell’escomio.
Qualora così fosse riteniamo necessario segnalare che gli sfratti – in numero purtroppo crescente a causa della crisi economica – rappresentano uno dei momenti più complessi dell’esecuzione, proprio per la pesante ricaduta sociale che determinano. Riteniamo che la presenza di una figura pubblica, istituzionale, con una professionalità all’uopo dedicata rappresenti un elemento di garanzia per lo svolgimento il più possibile lineare e non traumatico delle operazioni (finora sono stati fortunatamente pochi i casi ascesi all’attenzione della cronaca). Anche sotto il profilo della gestione del rapporto con la Forza Pubblica, crediamo sia importante avvalersi di una figura professionale pubblica, tenuta a graduare le richieste secondo criteri oggettivi ed imparziali.
Inoltre, in relazione ad un altro emendamento all’articolo 1 bis che modificherebbe l’art. 59 del Codice Civile, è opportuno sottolineare che anche a nostro avviso le funzioni citate devono essere affidate ad entrambe le figure professionali dell”ufficiale giudiziario e del funzionario. A tal proposito è altresì importante segnalare che siamo in attesa dell’attuazione dei percorsi di riqualificazione di cui alla legge 132/2015 per cancellieri ed ufficiali giudiziari e che tale norma prevede uno stanziamento di risorse finanziarie atto alla ricomposizione, in un’unica figura, del profilo professionale dell’ufficiale giudiziario e del funzionario. Tale operazione, da noi sostenuta da tempo, si rende necessaria per garantire un servizio adeguato alla cittadinanza.
Non meno importante ed urgente inserire nella legge delega un emendamento, simile a quello presentato nella legge di stabilità e respinto per motivi incomprensibili, atto a ricomprendere nel percorso di riqualificazione le altre figure ex b3 (contabili, assistenti informatici e assistenti linguistici), affini per posizione giuridica e storia contrattuale, rimaste fuori dalle previsioni della legge 132. Ove infatti profili giuridicamente affini dovessero rimanere esclusi dalle procedure previste dall’art. 21 quater della legge 132/2015, evidente sarebbe la disparità di trattamento tra professionalità operanti nella medesima Amministrazione, con conseguente certo contenzioso.
In definitiva il completamento razionale dei percorsi di riforma avviati rappresenta una necessità ed un auspicio sia per il bene della collettività, sia per il futuro professionale dei lavoratori interessati.

Il Coordinamento fpcgil giustizia

 

INAIL: Incontro con l'Amministrazione del 23 febbraio 2016

Roma, 24 febbraio 2016  

AI   LAVORATORI

 

 

Si è svolto, nella mattinata di
ieri, l’incontro tra le OO.SS. Nazionali EPNE e Ricerca e l’Amministrazione,
alla presenza del Direttore generale dott. Lucibello.

Nella lunga e ampia relazione il
Direttore Generale ha illustrato la situazione generale dell’Istituto ponendo
l’accento sulle scelte politiche dell’Ente e rimandando i singoli temi di
carattere più gestionale ad appositi incontri di natura più tecnica.

Dopo aver illustrato il percorso
che dovrebbe portare a conclusione il processo di trasformazione dei contratti
di collaborazione del personale della ricerca ha elencato una serie di
iniziative e progetti di respiro strategico che coinvolgono attualmente
l’Istituto nonchè le prospettive a più lungo termine.

Per quanto riguarda le questioni
di carattere politico il Direttore ha segnalato l’esigenza di dare maggiore
risalto ai risultati e alle strategie in cui l’Inail è coinvolto valorizzando
le proprie potenzialità  in modo da garantirne
la centralità del ruolo e delle sue funzioni nel panorama del welfare attivo
nel nostro Paese.

In questo senso il tema della
comunicazione è di assoluta centralità e rappresenta anche l’elemento
sostanziale per un maggior raccordo tra le strutture centrali e territoriali.

Inoltre, lo stesso Direttore ha
ribadito l’impegno a caratterizzare sempre di più l’azione dell’Istituto nel
versante del sociale e la conferma che non vi è nessuna intenzione di arretrare
dal territorio dando valore e sostanza al concetto di “servizi di prossimità”.

Dal punto di vista gestionale,
nell’immediato, si dovrà dare piena attuazione al Modello organizzativo con la
definizione del percorso per il rientro degli esuberi e delle posizioni
organizzative eccedentarie (su questo argomento a fine riunione si è calendarizzato
un incontro per il pomeriggio del giorno 29 febbraio prossimo); successivamente
attraverso una serie di incontri tematici si affronteranno le problematiche che
afferiscono all’Informatica, uno dei temi più critici e sensibili che investono
l’Inail in questa fase, sulla ricerca, nell’ottica di una sempre maggiore
integrazione nella “mission” dell’Istituto, nonché politiche del personale e
relativi aspetti organizzativi in grado di migliorare l’erogazione dei servizi
sia all’utenza esterna che interna.

 

Nel corso del nostro intervento
abbiamo apprezzato il livello del confronto ed anche alcuni aspetti   innovativi sul versante strategico che,
certamente, meriteranno i giusti approfondimenti nonché il richiamo ad un recupero
delle relazioni sindacali più aperte al contributo positivo e costruttivo delle
Organizzazioni sindacali. Su questo metodo abbiamo dato la nostra piena
disponibilità a misurarci sulle iniziative e le proposte che verranno
presentate ribadendo il nostro obiettivo della massima valorizzazione delle
potenzialità che l’Inail è in grado di sviluppare.
                                                                                                                                                                           
IL
COORDINATORE NAZIONALE FP CGIL INAIL
                      Roberto
Morelli

 
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