14.01.2016 – Pubblichiamo in allegato il messaggio di cordoglio del Coordinamento regionale delle Marche per la scomparsa del Vigile Roberto Torreggiani. Alla famiglia, agli amici ed ai colleghi vada il sentimento di vivo cordoglio da parte anche del Coordinamento Nazionale FP CGIL VVF.
In allegato la nota del Capo del Dipartimento
per la Giustizia Minorile e di Comunità con la quale viene rinviata al 21
gennaio la riunione precedentemente indetta il 18
per informare le organizzazioni sindacali sulle scelte in ordine alla
riorganizzazione dei servizi minorili presenti sul territorio.
Roma, 14 gennaio 2016
Il Coordinatore Nazionale
Giustizia Minorile
Gianfranco Macigno
E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica n. 303 del 31 dicembre 2015, dopo la registrazione alla Corte dei
Conti, il decreto del Presidente del
Consiglio dei Ministri 12 novembre 2015, con il quale una quota delle risorse
del Fondo per le esigenze indifferibili di cui all’art. 1, comma 200, della
legge n. 190/2014, pari ad euro 70.074.077, è stata destinata, per l’anno 2015,
ad incremento della disponibilità dei Fondi unici di amministrazione per il personale
delle aree dei Ministeri.
Si è concluso, quindi, l’iter formale del provvedimento
con il quale si è provveduto alla iscrizione negli stati di previsione dei
Ministeri delle somme che, in sede di
legge di assestamento di bilancio 2015, erano state indebitamente sottratte dall’ammontare
delle risorse destinate a retribuire la produttività dell’anno appena trascorso
e che si riferiscono a diritti economici legittimamente maturati dai
dipendenti.
Si tratta di un risultato importante, che ha consentito
la restituzione del maltolto ai dipendenti dei Ministeri, già gravemente
penalizzati dal protrarsi del blocco della contrattazione nazionale. Su questa
partita sono stati fondamentali l’apporto
e le importanti iniziative dei lavoratori, sostenute dalle categorie del
pubblico impiego di Cgil Cisl e Uil, che hanno costretto il Governo a fare marcia
indietro su una questione assolutamente priva di ogni logica, se non quella di
provocare ulteriore pregiudizio non solo al salario degli operatori ma anche alla
qualità dei servizi al cittadino.
Questo successo deve renderci ancora più consapevoli
della nostra forza e della nostra determinazione.
La mobilitazione dei
lavoratori pubblici continua, con modalità ed iniziative che verranno coordinate
nei prossimi giorni a livello nazionale/regionale, per rivendicare il diritto a
un rinnovo del contratto che sia dignitoso e per chiedere di essere i
protagonisti di una vera riforma della PA, che vada davvero incontro alle
necessità dei cittadini.
Roma, 14 gennaio 2016
Roma, 22 dicembre
I lavoratori delle pubbliche amministrazioni di
tutta Europa andranno preventivamente informati e consultati, rispetto
alle scelte che ricadranno sul loro lavoro. È questo il significato
dell’accordo sottoscritto ieri a Bruxelles, e che si tramuterà presto in
una direttiva europa, tra governi e sindacati. Un accordo ‘storico’,
con riflessi (auspicabili e inevitabili), per quanto riguarda il nostro
paese, a partire dalla riapertura del confronto per il rinnovo dei
contratti nazionali.
In una riunione organizzata dalla
Commissione europea, alla presenza della ministra francese per il
Decentramento e la Funzione Pubblica, Marylise Lebranchu, l’accordo è
stato sottoscritto dal Comitato di dialogo sociale europeo per le
Funzioni Centrali di governo, ovvero quell’organismo che prevede il
dialogo a livello europeo tra la rappresentanza sindacale (denominata
Tuned, Trade Unions National and European Administration Delegation ,
che vede assieme sia la rappresentanza Epsu sia quella autonoma del
Cesi) e quella dei datori di lavoro (denominata Eupae, Eu Public
Administration Employers).
Nel merito dell’accordo si sostiene
che esistono materie, come ad esempio la retribuzione, l’orario di
lavoro, l’organizzazione, ecc., che devono prevedere momenti di
informazione e consultazione preventiva delle rappresentanze dei
lavoratori. Un risultato, spiega la segretaria generale della Fp Cgil,
Rossana Dettori, “molto importante perché sottende il fatto che milioni
di dipendenti delle amministrazioni centrali in Europa trarranno
finalmente beneficio da norme minime europee sui diritti fondamentali
all’informazione preventiva e alla consultazione, su questioni di
primaria importanza per loro”. Un accordo che, a stretto giro, potrebbe
tradursi in una direttiva, come affermato dal segretario generale di
Epsu, Jan Willem Goudriaan, il quale infatti ha affermato di confidare
che la Commissione europea intenda recepire l’accordo in una direttiva
il più rapidamente possibile e nel pieno rispetto dell’autonomia delle
parti sociali.
“L’accordo raggiunto costituisce un punto di
grande importanza anche in ambito nazionale”, afferma Dettori ricordando
quanto sottolineato dalla stessa in occasione dell’ultimo congresso
della Ces. “È stato raggiunto infatti – aggiunge – dopo lunghe
trattative che hanno infine portato al superamento delle resistenze da
parte del Governo italiano e che hanno visto la nostra categoria, la Fp
Cgil, in qualità di membro della delegazione Tuned, spendersi
attivamente per arrivare ad una conclusione positiva”. Il risultato
raggiunto ieri a Bruxelles ha, anche e soprattutto nel nostro paese, una
grande valenza politica “perché – precisa la segretaria generale della
Funzione Pubblica Cgil – di fatto è un primo passo per ottenere qui da
noi una negoziazione positiva che riporti un vero dialogo sociale ed un
corretto sistema di relazioni sindacali, oggi destrutturato da
interventi normativi scellerati come la cosiddetta legge Brunetta”.
Stabilito
quindi il ripristino di corrette relazioni sindacali, attraverso
l’individuazione di livelli minimi di consultazione e informazione delle
rappresentanze dei lavoratori, così come previsto nei settori privati,
lo sguardo volge alla prossima apertura del confronto per il rinnovo dei
contratti nazionali. “Lavoreremo perché questa intesa, approvata va
precisato all’unanimità, con il consenso cioè anche del governo
italiano, possa produrre effetti positivi sulla apertura del confronto
per il rinnovo dei contratti pubblici. Adesso più che mai è necessario
riavviare le trattative per il Contratto Nazionale, mettendo le risorse
necessarie a salvaguardia del salario dei dipendenti pubblici e
riaprendo la trattativa sulle relazioni sindacali”, conclude Dettori.
In allegato la circolare ministeriale n. 1425 del 14.01.2016, relativa a quanto in oggetto indicato.
FP CGIL NAZIONALE DAP
Massimiliano Prestini
14.01.2016 –
In allegato la nota unitaria del Comando di L’Aquila che evidenzia, semmai ce ne fosse stato bisogno, l’incongruenza con cui l’Amministrazione gestisce le proprie risorse in termini di mezzi, personale, materiali ed economiche.
13.01.2016 –
CONTRIBUTO STRAORDINARIO DI
80 EURO:
ANCHE PER I VIGILI DEL
FUOCO SOLDI IN NERO DEL GOVERNO RENZI
In applicazione a quanto disposto nella legge di stabilità 2016, anche i lavoratori del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco beneficeranno degli 80 euro gentilmente concessi dall’ormai inossidabile, Ercolino sempre in piedi, Presidente Renzi.
Superflue, almeno sino ad oggi, le iniziative, i reclami e le esternazione di contrarietà da parte di CGIL, CISL e UIL, nei confronti delle manovre economiche avanzate dal Governo.
ll temerario Renzi, sempre ostinato nelle politiche restrittive per il basso e il medio ceto, nulla ha fatto per concretizzare il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, fermi ormai da più di sei anni, se non proclamare a gran voce la concessione del contributo di 80 euro per le lavoratrici ed i lavoratori del comparto Sicurezza e Soccorso Pubblico.
Ebbene, è giusto sapere che a differenza dei 150 euro richiesti il 28 novembre da CIGL, CISL e UIL in occasione della manifestazione nazionale del Pubblico Impiego, il contributo straordinario passato in legge di stabilità, oltre a mortificare la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori ed a privarli del potere contrattuale, sarà non soggetto a contribuzione previdenziale e non concorrerà alla formazione del reddito complessivo ai fini Irpef e Irap.
Praticamente soldi dati in nero, che non saranno fissi e continuativi e che passeranno per le tasche delle lavoratrici e dei lavoratori, per un solo anno, senza lasciare alcuna traccia.
La FP CGIL VVF dichiara la completa contrarietà a somme di denaro elargite una tantum invitando i lavoratori a sostenere e rivendicare con forza il rinnovo del CONTRATTO, attraverso risorse certe fisse e pensionabili.
Un solo obiettivo #CONTRATTO SUBITO
Coordinatore Nazionale FP CGIL VVF
Danilo ZULIANI
RIFORMA P.A. – SINDACATI CORPO FORESTALE: SIT IN IL 15 GENNAIO PER DIRE NO ALL’ASSORBIMENTO NEI CARABINIERI”
Prendiamo
atto che il Presidente Renzi, nonostante le sollecitazioni politiche e
tecniche, ha annunciato l’intenzione di proporre al Consiglio dei
Ministri, convocato per il 15 gennaio, nell’ambito del provvedimento di
riforma della P.A., l’assorbimento del Corpo forestale dello Stato da parte dell’Arma dei Carabinieri”. A dichiararlo sono Marco Moroni (SAPAF), Danilo Scipio (UGL-CFS), Andrea Laganà (SNF), Pompeo Mannone (FNS-CISL),
Francesca Fabrizi (CGIL-CFS) e Maurizio Cattoi (DIRFOR). “In extremis
proveremo per l’ennesima volta a far capire al Governo che quel progetto
si scontra con le garanzie costituzionali dei lavoratori, la buona
amministrazione ed il buon senso, attuando un sit in di
protesta in Piazza Montecitorio proprio venerdì prossimo, 15 gennaio.
“Se dovesse essere però confermata la volontà di far transitare tutto e
tutti nei Carabinieri, sancendo la militarizzazione coatta della
funzioni di polizia ambientale ed agroalimentare e del personale, non
rimarrà altro che lasciare la parola agli avvocati. “Facciamo appello
al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella - concludono i leader
sindacali del Corpo forestale – affinché solleciti il Governo ad
attuare la delega conferita dal Parlamento in maniera conforme alle
prescrizioni in essa contenute ed in modo rispettoso dei diritti
costituzionali dei cittadini e dei lavoratori.”
13.01.2016 –
In allegato il resoconto della riunione tenutasi con il Prefetto di Bologna. Nel merito delle questioni sollevate dalla FP CGIL VVF, incolumità del personale coinvolto e rapporti con le altre strutture ed enti partecipanti alle operazioni di soccorso, riscontriamo nella nota la massima disponibilità da parte del Prefetto nel far rispettare le linee guida prese del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica e un riconoscimento di stima e professionalità nei confronti del personale del CNVVF.
Roma, 12 gennaio 2016
Al Presidente del Consiglio dei Ministri
Matteo Renzi
Oggetto: richiesta di incontro
urgente.
Egregio Presidente,
in rappresentanza del
Personale del Corpo forestale dello Stato, le scriventi organizzazioni
sindacali le chiedono un urgente incontro, per esprimere le preoccupazioni dei
Forestali, in merito al paventato accorpamento all’Arma dei Carabinieri.
Siamo venuti a conoscenza che
il prossimo Consiglio dei Ministri del 15 gennaio si occuperà proprio del
nostro futuro, nell’ambito della riforma della Pubblica Amministrazione, i cui
decreti legislativi dovrebbero essere emanati nei prossimi giorni.
Non volendo in alcun modo
mettere in discussione tale importante progetto di riforma della macchina
burocratica dello Stato, riteniamo, però, necessario porre attenzione sul
progetto di militarizzazione coatta degli oltre 7.000 Forestali che già operano
da anni sul territorio, in quanto tale personale gode delle prerogative
dell’ordinamento civile che si differenzia sostanzialmente da quello militare.
Più volte abbiamo cercato di
interloquire con gli attori di tale progetto, senza mai riuscire ad avere un
confronto serio e trasparente sui testi in elaborazione, perché anche i
ministri Madia e Martina, all’epoca dell’incontro che ci hanno concesso, non
avevano contezza del contenuto e si erano dichiarati favorevoli a discuterne
assieme le modalità.
Riteniamo che tale confronto
sia opportuno e necessario dal momento che per la prima volta nella storia
della Repubblica si ipotizza l’assorbimento di una delle Forze di polizia ad
ordinamento civile in una ad ordinamento militare, trasformandola anche in
forza armata!
Riteniamo quindi importante
poterla incontrare prima dell’emanazione del decreto legislativo, concedendo
così la giusta attenzione a quel Personale che, nonostante le non poco
lusinghiere aspettative (avrà certamente saputo del sondaggio interno che vede
il 98% dei Forestali essere contrario alla militarizzazione), continua ad
operare con abnegazione per la tutela ambientale e agroalimentare dei
cittadini.
Attendiamo fiduciosi un
segnale concreto di sensibilità nei confronti degli operatori del Corpo
forestale dello Stato ma, soprattutto, di attenzione nei confronti della
sicurezza ambientale, attraverso una preventiva convocazione delle scriventi.
SAPAF UGL-CFS SNF FNS-CISL CGIL–FP DIRFOR
M. Moroni D. Scipio A. Laganà P. Mannone S. Chiaramonte M. Cattoi
Comunicato Stampa Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uilpa
In piazza Montecitorio sindacati portano mega cartolina:
“Auguri Matteo, vogliamo il rinnovo”, mobilitazione prosegue
Roma, 15 dicembre 2015
“Auguri Matteo, anche se quest’anno, per il sesto
consecutivo, lo passeremo senza contratto. Tu però devi rispettare le
regole e le tante persone che lavorano ogni giorno per le comunità. Noi
al nostro Paese ci teniamo: non vogliamo mance ma il #ContrattoSubito”. È
in sintesi il messaggio contenuto in una cartolina di auguri gigante,
replicata poi in centinaia di piccole dimensioni, che oggi le
lavoratrici e i lavoratori di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa hanno
portato in piazza Montecitorio in occasione di un sit-in promosso, in
contemporanea con la discussione alla Camera sulla legge di Stabilità,
per rilanciare le ragioni della mobilitazione per il rinnovo di
contratti, scaduti da oltre sei anni.
In tanti, provenienti da
tutta Italia, hanno voluto testimoniare, a pochi passi dal Parlamento,
“il diritto ad un rinnovo del contratto, che riconosca il prezioso
lavoro dei dipendenti pubblici e che sia il veicolo per rendere più
forti i servizi, valorizzando le professionalità. I soldi ci sono, come
dimostrano le varie mance elettorali contenute nella legge di Stabilità.
Ma serve coraggio. E un disegno che guardi alla crescita e
all’interesse del paese, non al consenso personale del premier”.
Fp
Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa ritengono infatti inaccettabili i 300
milioni proposti dal governo: “Servono più risorse, non solo per il
contratto, ma anche per investimenti veri nella formazione,
nell’innovazione organizzativa, nelle competenze. La sola via per
riformare davvero e cambiare la Pa. Sarebbe il miglior augurio per i
lavoratori pubblici e per il Paese”.
La mobilitazione dei
sindacati non si ferma ma, a partire dalle prossime ore, si trasferisce
sul web e sui social, per poi riprendere nei territori e nei posti di
lavoro. La cartolina, infatti, sarà inviata dalle lavoratrici e dai
lavoratori pubblici direttamente al presidente del Consiglio, Matteo
Renzi, all’indirizzo matteo@governo.it. Una campagna ‘natalizia’ di Fp
Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa per ribadire: “Auguri Matteo, sotto
l’albero pubblico non vogliamo regali, ma un giusto contratto”.