30.10.2015 – Mobilità CC.R, CC.S e VV.F.specialisti elicotteristi.
E’
NECESSARIO UN CHIARIMENTO
n data odierna si è tenuta la programmata sessione informativa con
Stato Maggiore Esercito con all’ordine del giorno provvedimenti
riguardanti l’Area di Vertice (riconfigurazione del CUSE), l’Area
Logistica (rivisitazione delle T.O. dello Stato Maggiore del COMLOG)
e l’Area Territoriale (costituzione di una Sezione Rappresentanza
Militare nell’ambito del CONFODIN).
In apertura di riunione, in merito agli argomenti presenti nella
scheda informativa approntata da SME_RPGF, FP CGIL, CISL FP ed UIL PA
hanno evidenziato che
il provvedimento riguardante il CUSE, a seguito di due mail prodotte
da uffici dello Stato Maggiore stesso, risultava già avviato a
livello territoriale da circa un mese e che, informalmente, ai
dipendenti in servizio presso le SAF ed i NAF era stato richiesto
di esprimere eventuali “gradimenti” per il reimpiego;
tale attività contrasta con le regole stabilite, ed fin ora
seguite, in merito alle riorganizzazioni.
il provvedimento riguardante il COMLOG riportato nella scheda
informativa, era il risultato di una decisione unilaterale
del Comandante che, in controtendenza con quanto previsto dal d.lgs.
28/01/2014 n.33 attuativo della legge delega sulla revisione dello
strumento militare sulla “attribuzione di funzioni e compiti
tecnico-amministrativi al personale civile…..”, attribuiva
pressoché tutti i posti di funzione al personale militare “sordo”
ad ogni richiesta delle parti sociali ancorché in contrasto con la
direttiva del Capo di SME, Gen. Danilo Errico, in merito al
perseguimento e mantenimento di buone relazioni sindacali nella
F.A.;
Al di fuori degli argomenti all’o.d.g. è stato rappresentato che
risulterebbe che a far data dal 01/12/2015 il Rgt di Supporto
“Cecchignola”, sarà riconfigurato in Raggruppamento, senza che
tale riconfigurazione sia stata oggetto di informativa ;
presso l’ Istituto Geografico Militare è stato costituito,
dall’attuale dirigenza, un gruppo di lavoro, composto da solo
personale militare, con il compito di rivederne l’assetto
organizzativo, già frutto, un anno fa, di un “accordo tra le
parti” ed ancora, inspiegabilmente, non inoltrato a
SME-RPGF.
I casi su esposti, e non sono gli unici, evidenziano una sicura
discrasia con la direttiva del Capo di SME, emanata successivamente
alla riunione del 29 luglio 2015 con le OO.SS, determinando una
palese ed inaccettabile inversione di tendenza sulle relazioni
sindacali nell’ambito della Forza Armata.
FP CGIL, CISL FP ed UIL PA che hanno sempre avuto un franco e
costruttivo confronto sugli obiettivi delineati dalla Forza Armata
sono disponibili a mantenere tale confronto, purché questo “modus
operandi” sia patrimonio di entrambe le parti a tutti i
livelli; ciò risulta tanto più necessario nell’attuale momento
storico che vede il Ministero della Difesa interessato da una
profonda riorganizzazione i cui effetti incidono pesantemente su
tutti i lavoratori del Dicastero.
Per quanto sopra FP CGIL, CISL FP ed UIL PA. hanno chiesto la
sospensione dei provvedimenti oggetto dell’odierna sessione
informativa in attesa di chiarire, con il vertice della Forza Armata,
se qualcosa è cambiato rispetto all’indirizzo politico delineato
nella riunione del 29 luglio.
Vi terremo informati degli sviluppi
FP CGIL CISL FP UIL PA
Francesco Quinti Paolo Bonomo Sandro Colombi
Dr. Matteo Renzi
Presidente del Consiglio dei Ministri
On. Marianna Madia
Ministra per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione
Oggetto: Richiesta incontro
Egregio Presidente, Gentile Ministra,
dopo la recente sentenza della Corte Costituzionale n. 178/2015 con la quale è stato dichiarato “incostituzionale” il “regime di sospensione della contrattazione collettiva” che dura dal 2011, e in vista della predisposizione della Legge di Stabilità 2016, non è più differibile l’apertura formale di un confronto che preluda all’avvio della stagione contrattuale per il complesso dei lavoratori dipendenti dalle Pubbliche Amministrazioni. Il dispositivo della sentenza della Corte afferma con chiarezza che il protrarsi del blocco della contrattazione collettiva incide fortemente sulla qualità del lavoro alle dipendenze delle Pubbliche Amministrazioni negando il diritto a definire con il contratto “i diritti e gli obblighi direttamente pertinenti il rapporto di lavoro” nonché il trattamento economico gravemente colpito dalla crisi economica e dal mancato rinnovo dei contratti collettivi. Non si può prescindere dalla contrattazione collettiva e da corrette relazioni sindacali per una positiva ed efficace riforma della Pubblica Amministrazione e per la partecipazione dei lavoratori coinvolti.Quindi il rinnovo dei contratti è necessario, non solo per adempiere ad un obbligo istituzionale, ripristinando una prassi di confronto democratico, ma per sanare una ferita grave protrattasi negli anni e che vede i lavoratori pubblici e le amministrazioni pubbliche gravemente indeboliti nei loro diritti e nel loro reddito e nella loro funzionalità ed efficacia nella gestione dei servizi pubblici alle persone e al Paese.
Per questo le scriventi Segreterie Generali di CGIL CISL UIL chiedono un urgente incontro.
Il Segretario Generale CGIL Susanna Camusso
Il Segretario Generale CISL Annamaria Furlan
Il Segretario Generale UIL Carmelo Barbagallo
Roma, 24 settembre 2015
Comunicato Stampa Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl Uil-Pa
Roma,
16 ottobre 2015
“Non accettiamo la provocazione di Matto Renzi. I 300
milioni, che poi diventano 200 a fine serata, della “stabilità”
elettorale del governo, non sono un contratto ma una mancia. I
lavoratori pubblici vogliono un rinnovo dignitoso. La nostra
mobilitazione sarà durissima”, così Rossana Dettori, Giovanni Faverin,
Giovanni Torluccio e Nicola Turco – segretari generali di Fp-Cgil,
Cisl-Fp Uil-Fpl e Uil-Pa – dopo che il Consiglio dei ministri ha
approvato il disegno di legge di stabilità.
“Una
scelta politica precisa sta nascosta dietro la decisione di non
finanziare il rinnovo del contratto di più di 3,2 milioni di
lavoratori”, attaccano le quattro sigle confederali di categoria,
“Aumentare il conflitto sociale e professionale, eliminare la
motivazione, mortificare la competenza e la dedizione al servizio delle
comunità. Siamo alla disgregazione non solo dello stato sociale, ma del
Paese. E noi diciamo no”.
“Modernizzazione,
produttività, merito? Ma dove? Con questa legge si blocca solo
l’innovazione organizzativa, la qualità, la formazione, la sicurezza nel
lavoro e nei servizi pubblici” rincarano Dettori, Faverin, Torluccio e
Turco. “E si aumenta l’odio tra i cittadini che chiedono garanzie sui
diritti e lavoratori abbandonati alla più bieca politica da consenso
liquido. Il resto sono chiacchiere da talent show. Vogliamo un Paese
finalmente avanzato? Salute, sicurezza, prevenzione, sostegno ai più
deboli, crescita delle aziende… Questo non si fa né con il solito
diluvio di norme, né tanto meno con provocazioni come quella di Renzi.
Si fa con gli investimenti nell’innovazione e nella professionalità.
Come in tutte le migliori imprese del mondo”.
“La
nostra mobilitazione sarà durissima”, concludono i quattro
sindacalisti, “Vogliamo un contratto dignitoso per i lavoratori pubblici
e per il Paese”.
29.10.2015 – Latina – Dichiarazione stato di agitazione.
29.10.2015 – Concorso straordinario 334 Ispettori – Elenco posti Direzioni Regionali e Strutture Centrali.
Roma,
27 ottobre 2015
Dott. Riccardo Turrini Vita
Direttore
Generale del personale e della formazione
e p.c.
Dott. Giovanni
Melillo
Capo di Gabinetto
Dott. Santi Consolo
Capo
Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria
Le scriventi
organizzazioni sindacali esprimono profondo disappunto per la gestione della
mobilità da parte di codesta direzione generale. Innanzitutto, sottolineano la
cattiva gestione dell’accodo sulla stabilizzazione del personale distaccato
(all 1). Infatti, ad oltre due anni dalla sua sottoscrizione, la procedura di
stabilizzazione non è ancora conclusa e giungono voci su un possibile rientro
nella sede di appartenenza dei distaccati non stabilizzabili in ambito
regionale e dei distaccati che hanno scelto di non essere stabilizzati in una
sede diversa da quella nella quale prestano servizio la quale risulta priva
della necessaria scopertura di organico.
Ove tale notizia si dimostrasse fondata
ci troveremmo dinanzi ad un comportamento inaccettabile di codesta
amministrazione perché lo stesso tradirebbe la ratio della stabilizzazione.
Sulla materia siamo ancora in attesa di avere risposta alle richieste avanzate
nel corso dell’ultima riunione tenutasi il 29 luglio u.s., ad onta delle
assicurazioni fornite dalla parte pubblica.
Inoltre risulta che
codesta direzione generale, senza informare le organizzazioni sindacali, abbia
avviato una indagine volta ad accertare se coloro che nel corso degli anni
hanno beneficiato della mobilità ex lege 104, abbiano oggi i requisiti previsti
per l’applicazione della menzionata legge. E’ la prima volta che ciò avviene
nel Ministero della Giustizia ed è evidente che, se tale indagine prelude ad un
rientro nella originaria sede di servizio dei trasferiti che attualmente sono
privi dei menzionati requisiti, ci troveremmo dinanzi ad un comportamento
ugualmente inaccettabile da parte di codesta amministrazione perché lo stesso
andrebbe a pregiudicare consolidate situazioni di lavoratori trasferiti da
tempo, assolutamente meritevoli di tutela.
Da ultimo va menzionata
la vicenda del rilascio del nulla osta ai circa ottanta dipendenti
dell’amministrazione penitenziaria che sono risultati vincitori della procedura
di mobilità per 1031 unità verso gli uffici giudiziari. Tale nulla osta,
infatti, è stato concesso solo ad alcuni lavoratori, sulla base di imprecisati
criteri, generando forte malcontento nel personale escluso.
Tanto premesso, anche
in considerazione del fatto che la mobilità è materia riservata alla
contrattazione collettiva, le scriventi sigle sindacali diffidano codesta
direzione generale dall’assumere provvedimenti punitivi nei confronti
del personale del comparto ministeri, dichiarandosi pronti ad assumere ogni
iniziativa per la tutela dei lavoratori interessati e per la difesa delle
prerogative sindacali. Le stesse inoltre chiedono che sia convocato con la
massima urgenza un incontro per discutere dei delicati aspetti della mobilità,
come sopra indicati.
Confidando in un
positivo e tempestivo riscontro porgono distinti saluti.
FP CGIL CISL FP UIL PA
Lina Lamonica Eugenio Marra Domenico Amoroso
CORPO FORESTALE DELLO STATO
È ripresa settimana scorsa la
contrattazione al cui tavolo ci siamo seduti con l’unico scopo di
consentire il pagamento degli straordinari eccedenti le quote
assegnate per regione ad inizio anno e l’inserimento delle
modifiche delle piante organiche del Piemonte nell’appello
regionale.
IL PERSONALE NON PUÒ ESSERE ULTERIORMENTE PENALIZZATO
DALL’ATTEGGIAMENTO DELL’AMMINISTRAZIONE.
In base alle disponibilità
finanziarie l’amministrazione ha proposto di ripartire le risorse
per le regioni che hanno sforato nello straordinario assegnato
seguendo il principio di proporzionalità del personale presente.
Tale principio è stato condiviso.
È invece inaccettabile perchè
contraria all’ANQ la riduzione dello straordinario svolto dal COA,
svolto tutto ricorrendo all’istituto del programmato.
Questa
Organizzazione Sindacale ha chiesto che si verifichi la
responsabilità di chi ha ordinato tali servizi senza la preventiva
copertura finanziaria.
Per le piante organiche del Piemonte
sono state approvate, come già avvenuto al tavolo regionale, le
chiusure e redistribuzioni di personale (purtroppo solo teorico date
le croniche carenze di tale regione) con due principi: lasciare posti
previsti per gli allievi del 39° corso AVI e non togliere “numeri”
da strutture operative per posizionarle in uffici o scuole. L’appello
regionale verrà prorogato per consentire al personale di presentare
istanza per le nuove sedi.
GRAVISSIMA la nota a verbale della
Dr.ssa Uricchio responsabile della divisione 13a
la quale ha dichiarato che per il 40° corso AVI ha dimostrato
massima disponibilità aprendo 4 nuove sedi in Puglia.
Naturalmente
non mi è stato consentito rispondere a verbale ma ho ricordato che
questa sigla ha scambiato corposa corrispondenza per il tramite
dell’urs DENUNCIANDO l’apertura di sedi in Puglia senza appello
straordinario in palese violazione del regolamento trasferimenti DCC.
Ribadisco che non riteniamo
opportuno continuare a discutere le singole modifiche di pianta
organica al tavolo sindacale perché si tratta di valutazioni che
devono attenere ad un tavolo tecnico.
CI CHIEDIAMO: A COSA SERVONO NORME E
REGOLAMENTI SE I DIRIGENTI SONO LIBERI DI VIOLARLI IMPUNEMENTE?
la Coordinatrice
Nazionale Fp Cgil
Corpo Forestale dello Stato
Francesca
Fabrizi
F.U.A. 2015
Come già saprete nei giorni scorsi
siamo stati convocati per iniziare la trattativa sul Fua 2015 su una
proposta dell’Amministrazione che comprende varie voci
contrattuali tra cui anche i
passaggi all’interno delle
aree.
L’Amministrazione però non è stata in
grado di fornirci risorse certe per la trattativa in quanto sono
ancora in ballo le risorse sulla parte variabile del fondo che a
tutt’ora risultano congelate dal governo.
CGIL CISL UIL proprio su questa questione
si sono mosse sia presso le varie Amministrazione che presso il MEF
e la Presidenza del Consiglio per chiedere lo sbocco di tali fondi
senza la certezza dei quali, non ritengono possibile iniziare una
contrattazione seria ed equilibrata e hanno a questo proposito
organizzato il 25 Settembre un volantinaggio presso tutte le
Amministrazioni per informare i lavoratori di quello che sta
succedendo.
Alla luce di tutto questo, ieri, le
suddette OO.SS. hanno ribadito sul tavolo che non era possibile
decidere quali somme destinare ad i vari istituti contrattuali, senza
una certezza delle risorse economiche, e pertanto hanno chiesto di
rinviare la contrattazione a quando il governo deciderà se sbloccare
o meno tali risorse.
E’ nostra intenzione, infatti, chiedere
quante più riqualificazioni possibili portando a casa un accordo che
nell’arco di un biennio veda la riqualificazione di tutto il
personale.
Non saremmo stati, quindi, in grado di
stabilire, senza conoscere le risorse effettive, quante somme
destinare alle progressioni economiche, quante alle posizioni
organizzative, alle indennità ed alla produttività.
La nostra preoccupazione e’ stata
soprattutto quella relativa all’ultimo punto e cioè la
produttività.
Infatti già dall’impianto proposto le
risorse per quest’ultima, se ci si basasse solo sulla parte fissa
del fondo, sarebbero pochissime, a discapito quindi di chi non
riuscirà ( per quest’anno) a beneficiare né di passaggi, né di
indennità varie.
In particolare la CGIL intende
privilegiare le progressioni e la produttività rispetto alle altre
voci ed è quindi necessario capire quali siano le reali risorse
disponibili.
Non riteniamo quindi corretta la
informazione data da altre sigle sindacali, non confederali, che ci
accusano di volere frenare la contrattazione, tra l’altro, ci siamo
anche resi disponibili a cominciare ad avviare un tavolo tecnico su i
vari argomenti, a cominciare dai criteri sulle progressioni
economiche.
Noi eravamo disponibili a studiare un
accordo sulle progressioni, separandole dal resto, che avremmo poi
discusso quando si sarebbero conosciute le risorse effettive. Ma su
questo non c’è stata disponibilità da parte dell’Amministrazione
che voleva fare, si un tavolo tecnico, che però discutesse su tutto.
A tutt’oggi non abbiamo ancora notizie
certe sulle risorse e siamo in attese del DDL assestamento di
Bilancio, ancora in Parlamento.
E’ nostra intenzione, comunque, di
rinnovare all’Amministrazione, la proposta di un tavolo tecnico per
cominciare a discutere dei criteri per i passaggi che a nostro
giudizio tengano conto, al fine di dare giuste risposte a chi attende
da anni, delle tante differenze retributive presenti nel nostro
Ministero.
E’ opportuno, chiarire che per i
passaggi economici la trattativa deve chiudersi entro l’anno,
affinchè abbiano efficacia a partire da 1° Gennaio di quest’anno,
ancorchè le procedure di selezione scavalchino l’anno stesso.
Infine abbiamo già sondato la
possibilità di aprire la trattativa anche per i passaggi tra le
aree, tenendo conto che in molti casi gli stessi sarebbero a costo
zero.
Roma, 27 Ottobre 2015
Per la FP CGIL
Luciano Boldorini
Per la delegazione trattante MISE
Manuela Benevento- Francesco Di Carlo
27.10.2015 – Bologna – Distaccamento di San Lazzaro di Savena – Importante risultato per la FP – CGIL VVF.