23.06.2015 – Bari – Comunicato servizio AIB e Protezione Civile.
Roma, 18 giugno 2015
“Alla fine, a meno di improbabili modifiche sostanziali al testo approvato in prima lettura dal Consiglio dei ministri ed ora passato all’esame delle Commissioni competenti di Camera e Senato per i pareri obbligatori, si è arrivati ad una “riforma” dei servizi ispettivi. Grazie alla mobilitazione delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori, alla loro capacità di analisi critica e di proposta, è stato spazzato via dal terreno l’originario e arrogante disegno di ristrutturazione dei servizi ispettivi. Il Governo consegna, alla fine, un ridisegno del sistema incentrato sull’Ispettorato nazionale del Lavoro che appare più attento al ruolo delle amministrazioni e, sicuramente, più graduale. Il nuovo Ente, infatti, entrerebbe a regime come soggetto unico titolare dell’attività ispettiva solo tra molti anni: nel momento cioè in cui saranno completamente
esauriti i ruoli ispettivi di Inps e Inail”. E’ quanto si legge in una nota della Fp Cgil.
“Il nuovo assetto profilato nel decreto, infatti, conferma la dipendenza gerarchica e funzionale del personale ispettivo dai rispettivi Enti. In altre parole, gli obiettivi di servizio verrebbero sì predisposti dal nuovo Ispettorato, ma per essere poi comunque affidati agli Enti. In più, Inps e Inail non potranno assumere nuovi ispettori per sostituire quelli che andranno in pensione, perché la dotazione organica sarà via via assegnata all’Ispettorato. In definitiva, non si rilevano passi in avanti in termini di razionalizzazione delle competenze, di ottimizzazione dell’attività ispettiva e di miglioramento dei servizi per i cittadini”, prosegue la nota.
“A fronte di alcune innovazioni migliorative per il trattamento dei lavoratori, come la regolamentazione delle missioni del personale ispettivo, temiamo – precisa la Fp Cgil – si inizi un ‘interregno’ di parecchi anni nel quale l’efficienza ed efficacia reale dei servizi ispettivi, che finora poggiava su un modus operandi collaudato – pur con tutte le difficoltà legate alla scarsità di risorse strumentali, finanziarie e umane, vengano meno, per la diminuzione del personale Inps e Inail a cui affidare la realizzazione dei piani. Diventa decisivo, quindi, il coordinamento tra il nuovo Ispettorato e gli altri enti, e quanto questo sarà efficace anche per realizzare i necessari processi di omogeinizzazione dei diritti e della dotazione, materiale e formativa, di tutti i lavoratori e le lavoratrici che continueranno ad operare nei servizi ispettivi”.
“Vorremmo davvero che fosse risparmiato al Paese, dopo tanti annunci, un’altra riforma di facciata che “cambia tutto per non cambiare nulla”, che riscrive le etichette ma non incide sui problemi esistenti, non razionalizza gli aspetti gestionali e operativi, non introduce alcun modello innovativo e unificante, non investe per valorizzare il potenziale sottoutilizzato. Vorremmo, infine, evitare ogni sospensione o rallentamento della lotta a illegalità, insicurezza e lavoro sommerso che continuano a sottrarre valore al Paese. Continueremo a tenere alta l’attenzione e l’iniziativa per scongiurare questa prospettiva e richiamare le Pubbliche Amministrazioni alle loro responsabilità”, conclude la Fp Cgil.
Comunicato stampa Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl Uil-Pa
Tre assemblee a inizio luglio Primo a Milano,
due a Roma e tre a Bari, vogliamo il ‘contratto subito’
Roma, 12 giugno 2015
Tre grandi assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori, delle delegate e dei delegati e delle Rsu del pubblico impiego – il 1° luglio a Milano, il 2 a Roma e il 3 a Bari – a segnare l’avvio della mobilitazione di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa per il rinnovo del Contratto nazionale.
“Continua la battaglia di Cgil Cisl e Uil per arrivare al rinnovo di un contratto fermo da anni e lo fa attraverso tre grandi assemblee, una al Nord, una al Centro e una al Sud, dalle quali uscirà una piattaforma per dare avvio al confronto con il governo”, affermano i segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa, Rossana Dettori, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio e Benedetto Attili, nello spiegare l’obiettivo di sindacati: “Attacchi continui contro i dipendenti pubblici, negazione della contrattazione, economica e normativa e una riforma che non innova e non riorganizza. Vogliamo spiegare al governo non solo come è possibile arrivare al rinnovo ma anche come affrontare una riforma della Pa attraverso la partecipazione attiva dei lavoratori e il confronto necessario con chi ogni giorno, e nonostante tutto, manda avanti con competenza e professionalità i servizi a
persone e imprese”.
“Vogliamo i contratti, vogliamo rinnovarli e vogliamo farlo subito – aggiungono i quattro segretari generali – e vogliamo farlo anche per dimostrare come il solo modo possibile di riformare la Pa, di cambiare il modo di gestire e di organizzare i servizi pubblici, è farlo attraverso la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori. Con queste tre assemblee parte la nostra sfida al governo, ci auguriamo quest’ultimo voglia cogliere quest’occasione ed essere all’altezza del confronto, ricordando che i contratti sono bloccati, per legge, da oltre 6 anni, con una riduzione costante del potere di acquisto dei lavoratori”, concludono.
Roma, 22 giugno 2015
Al
Direttore della DGSIA
Dr.
Pasquale Liccardo
Gentile
Direttore,
nel
reiterare la richiesta di incontro già presentata unitariamente, le segnaliamo
una problematica dovuta alla mancanza di piante organiche del personale della
DGSIA, che opera nella quasi totalità in
regime di distacco.
Siamo
infatti a conoscenza del fatto che alcuni di questi distacchi potrebbero non
essere prorogati e riteniamo ciò inaccettabile in quanto significherebbe, dopo
molti anni, stravolgere la vita di intere famiglie
Chiediamo
quindi, con forza, che siano prorogati tutti i distacchi in scadenza e che si
possa al più presto giungere ad una soluzione che dia stabilità per la sede di
lavoro al personale della DGSIA.
Il
DPCM di riorganizzazione fornisce una buona occasione per la revisione delle
piante organiche della DGSIA, che inoltre subirà una completa riorganizzazione
che coinvolgerà anche gli altri Dipartimenti.
Restano
in attesa di sollecito riscontro,
FPCGIL CISL
FP Uil-Pa
Grieco Marra Amoroso
Roma, 20 giugno 2015
“Un lavoratore dello Stabilimento Militare Propellenti di Fontana Liri, in provincia di Frosinone, è morto questa mattina folgorato da una scarica elettrica di alta tensione. L’incidente, sul quale sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri di Sora, si è registrato intorno alle ore 7,30 nello stabilimento militare nel frusinate dell’Agenzia Industrie Difesa. L’elettricista, un operaio di 60 anni, è deceduto subito, vani i tentativi di rianimarlo”. E’ quanto si legge in una nota della Fp Cgil Nazionale, che aggiunge: “Vogliamo esprimere tutto il nostro cordoglio e la nostra vicinanza alla famiglia e ai colleghi di questo lavoratore. La sua morte ci dice come non si debba mai e poi mai abbassare la guardia sul tema della salute e della sicurezza sui posti di lavoro”, conclude la Fp Cgil.
Roma, 20.6.2015
All’On.le Marianna Madia
Ministro per la semplificazione e la Pubblica Amministrazione
All’On.le Beatrice Lorenzin
Ministro della Salute
All’Avv. Francesco Rocca
Presidente Nazionale Croce Rossa Italiana
Oggetto:
Croce Rossa Italiana.
In data odierna le Federazioni nazionali di FP Cgil
– Cisl FP – Uil PA e FIALP Cisal hanno illustrato e presentato nella riunione
dei delegati sindacali della Croce Rossa Italiana la proposta di
riorganizzazione dell’Ente, che presuppone la modifica del d. l.vo 178/2012 di
riordino della Croce Rossa, sui contenuti della quale si chiede l’apertura di
uno specifico tavolo di discussione e di confronto.
Nel documento sono tracciati possibili interventi
tesi a migliorare ed ampliare i servizi alla collettività, attualmente
assicurati da un Ente storico e prestigioso come la CRI, e che nel contempo
garantisca la salvaguardia dei livelli occupazionali e dei relativi trattamenti
retributivi dei lavoratori, che allo stato, in assenza di urgenti interventi
politici, rischia di essere fortemente pregiudicato e compromesso.
In sintesi, FP Cgil – Cisl FP – Uil PA e FIALP
Cisal assumeranno ogni utile iniziativa tesa ad evitare 1.500 licenziamenti nella
Croce Rossa, se necessario assumendo e riprendendo le più ferme iniziative di
mobilitazione e di denuncia, nessuna esclusa.
Certi dell’attenzione, si resta in attesa della
convocazione.
Distinti saluti
FP
CGIL CISL
FP UIL PA FIALP CISAL
Chiaramonte Bonomo Romano Velardi
Come è
noto le Federazioni nazionali di FP Cgil – Cisl FP – Uil PA – FIALP Cisal hanno
indetto una serie di iniziative di mobilitazione a sostegno della richiesta di
aprire un tavolo di confronto con il Governo per intraprendere una discussione
sulla modifica del decreto di riordino della Croce Rossa (178/2012), nonché per
riavviare l’interlocuzione con il Ministero della Funzione Pubblica per la
gestione della mobilità del personale.
La quarta
iniziativa consiste nella convocazione di un attivo nazionale unitario dei
delegati della Croce Rossa Italiana per presentare e illustrare la piattaforma
sindacale, che successivamente sarà inviata al Governo.
Attivo unitario
20 giugno alle ore 10.30
presso la sede nazionale
della Fp Cgil
Via L. Serra, 31 – Roma
FP CGIL
|
CISL FP
|
UIL PA
|
FIALP CISAL
|
Chiaramonte
|
Bonomo
|
Romano
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Velardi
|
Tra pochi giorni il Parlamento europeo voterà per la prima volta in assoluto sul risultato di una iniziativa dei cittadini europei – il diritto all’acqua (www.right2water.eu).
La Commissione Europea ha risposto alla ICE, che ha ricevuto quasi due milioni di firme di sostegno. con una comunicazione su cui i membri del Parlamento europeo potranno esprimere la propria opinione.
Come avevamo anticipato lo scorso marzo, giovedì prossimo 25 giugno la Commissione ambiente (ENVI) del Parlamento europeo voterà la relazione Boylan sul diritto umano all’acqua e ai servizi igienici in seno all’Unione europea.
Una petizione online rivolta ai parlamentari europei è stata lanciato dalla Food and Water Europe, una ong che dal primo momento ha sostenuto l’ICE Right2water, insieme al Movimento europeo per l’ Acqua.
Puoi aiutarci inviando un messaggio ai deputati europei attraverso il link https://act.foodandwatereurope.org/ea-action/action?ea.campaign.id=39191&ea.client.id=1928
Vorremmo spingere il Parlamento europeo a chiedere alla Commissione europea di modificare l’attuale legislazione europea, in modo che i criteri definiti dalle Nazioni Unite siano presi in seria considerazione. Stiamo anche ricordando loro della promessa della Commissione europea di escludere l’acqua e servizi igienico-sanitari da qualsiasi accordo commerciale.
Si è
svolto, nella
giornata di
ieri, presso
la sede
di Roma
dell’Agenzia
del Demanio
l’incontro tra
le OO.SS e la Direzione
aziendale.
Premio di Risultato 2015
Per quanto riguarda gli aspetti economici, l’Ente
ha confermato l’indisponibilità di
risorse
economiche
aggiuntive.
Come FP CGIL abbiamo riaffermato la volontà ad
approfondire e ricercare una soluzione
condivisa, che
possa conciliare proficuamente le legittime aspettative del personale
volte al conseguimento
di una maggior valorizzazione economica del
premio con l’obiettivo aziendale di favorire
pratiche
d’innovazione
indirizzate al
miglioramento
della
produttività e
del sistema
premiante.
Il
confronto proseguirà nei prossimi giorni.
Scatti di anzianità e
retribuzione inquadramenti “giuridici”
L’Ente
ha comunicato che il pagamento avverrà a partire dal mese di
Luglio.
Riorganizzazione dell’Agenzia e mobilità
Sulla
scorta delle
precedenti
riflessioni
l’Amministrazione
ha garantito
la massima
attenzione al
benessere organizzativo del personale e
assicurato la volontà di coinvolgere le
Organizzazioni sindacali in ogni fase del
percorso.
A questo
proposito
l’Amministrazione
ha manifestato
l’intenzione di
proporre alle
OOSS un
testo di accordo complessivo disciplinante
il processo di mobilità in tutte le sue
articolazioni.
Come FPCGIL, sottolineata l’importanza del
processo di riorganizzazione dell’Ente, abbiamo
offerto
all’Amministrazione la partecipazione
attiva nei processi di definizione dell’accordo ponendo
come presupposti
il superamento dell’asimmetria informativa, la massima attenzione
nell’esame delle
istanze di
mobilità
territoriale
presentate negli
anni dai
colleghi in
servizio presso
le Direzioni
regionali e il rispetto del benessere organizzativo in tutte le
articolazioni dell’Agenzia.
Work
Life Balance e
prevenzione delle discriminazioni e dei fenomeni di
mobbing
In
questo contesto di “riforma” dell’Ente, l’Agenzia sembra aver
raccolto lo spunto offerto da
questa Organizzazione nei precedenti
incontri per approfondire nuovamente e nel caso
novellare la
disciplina
afferente
l’orario di
lavoro e
il sistema
di
garanzie
contro
le
discriminazioni
e
il
mobbing.
Sarà
fondamentale, in
tal senso,
valutare diversi
aspetti inerenti
l’insieme di
provvedimenti e
di azioni
tese a promuovere iniziative positive per andare incontro alle
esigenze di benessere
organizzativo e
per definire
condizioni di
lavoro il
più possibile
rispondenti alle
esigenze di
work‐ life
balance.
Sarà
quanto mai necessario prendere atto delle tematiche connesse alla
mobilità casa/lavoro
utilizzando al massimo le tecnologie informatiche e gli istituti di
flessibilità lavorativa, ad esempio
attraverso l’istituzione della “settimana concentrata”,
elevando la flessibilità dell’orario
giornaliero e
promuovendo il
lavoro a
distanza (smart
working)
che rappresenta
certamente un
elemento di
innovazione e
sviluppo delle
organizzazioni
aziendali,
consente al
contempo di
abbattere i
costi generali legati alla logistica e
promuove in concreto nuovi equilibri lavorativi permettendo di
poter meglio
conciliare i
tempi di
vita con
i tempi
di lavoro.
Naturalmente, nel
contesto, resta
ferma la
priorità più volte espressa da questa Organizzazione di
sperimentare forma di flessibilità oraria o
di profilazione
oraria che non comportino diminuzioni stipendiali e conseguenti
ripercussioni sul
piano previdenziale.
Alleghiamo
al presente
comunicato la
sintesi delle
proposte
presentate
dall’Agenzia
negli ultimi
anni, frutto del costante confronto nelle
assemblee nei posti di lavoro.
Roma, 19 giugno 2015
CGIL FP Nazionale
per la delegazione trattante
Daniele Gamberini
CGIL FP Nazionale
Coordinatore Nazionale Agenzie
Fiscali
Luciano Boldorini
#mobilitàsostenibile?
Conto
alla rovescia per l’Agenzia del Demanio:
l’ing.
Reggi annuncia la riorganizzazione dell’Ente.
A
chi lavora in Agenzia del Demanio da meno di
tre o quattro anni le parole
“riorganizzazione” e “decentramento”
forse non diranno nulla, ma chi è impiegato da
più anni sa, per esperienza, che il
cambiamento del contesto organizzativo implica
necessariamente dei
seri processi di valutazione che
necessitano di condivisione .
Premesso
che è essenziale lasciare uno spazio alla
fiducia, alla possibilità di determinare una
politica aziendale dell’Agenzia che vada
incontro a una diffusa soddisfazione e
sviluppo dei processi all’interno della
stessa, è altrettanto
doveroso maturare la piena consapevolezza dell’importanza
che rivestono sia la
necessità di impostare sin da subito
l’analisi delle aspettative reciproche
su un preciso piano di realtà, sia la
necessità di assicurare il coinvolgimento
delle rappresentanze dei lavoratori in
ogni fase del percorso.
Martedì
9 giugno 2015 si è svolto, presso la sede
dell’Agenzia del Demanio di Roma, l’incontro
tra le OO.SS. e il Direttore Generale.
Nella
prima parte dell’incontro il DG Reggi ha
illustrato le principali novità che riguardano
il
Piano triennale dell’Ente, evidenziando
positivamente l’aumento delle attività
complessive.
Dal
punto di vista strategico è stato dato risalto
al cambio culturale in essere e alle attività
aggiuntive di cui sarà incaricata l’Agenzia,
collegate ai nuovi indirizzi politici, alle
nuove norme di riferimento e alle azioni che,
attraverso iniziative di promozione e
realizzazione di accordi con gli Enti
territoriali, potrebbero sviluppare proficui e
diretti vantaggi commerciali.
A
questo proposito il Direttore ha sottolineato
come ritenga indispensabile lo sviluppo di
attività e competenze sui territori nei quali
operare efficacemente, nell’arco del prossimo
triennio, attraverso il rafforzamento
dell’autonomia delle Direzioni Regionali.
In
quest’ottica l’Ente prevede di attuare una
“armonizzazione strutturale” attraverso
il trasferimento di funzioni, competenze e
personale dalla Direzione Centrale alle
Direzioni Regionali, consolidando, in
capo alla prima, figure di
“altissimo livello” incaricate di
definire procedure, supportare il personale
nell’applicazione delle stesse e monitorare
complessivamente le attività. Inoltre, propone
di istituire in capo alle strutture
periferiche
nuove posizioni organizzative, di
profilo prevalentemente tecnico destinate al
supporto dei Direttori Regionali, in grado di
assolvere alle ulteriori future azioni
previste sul territorio.
In
merito a tale tematica l’amministrazione ha
chiarito come la modalità attraverso cui verrà
avviata la procedura di copertura dei
fabbisogni professionali regionali sarà quella
consueta del Job Posting, rivolto a tutti i
dipendenti dell’Agenzia.
Non
è stato fornito, per ora, alcun dato certo, né
da parte del DG né da parte del Direttore
delle Risorse Umane, relativo al numero o alla
percentuale approssimativa di personale da
trasferire alle Direzioni Regionali, e
nemmeno è stato fatto cenno ai correlati
aspetti economici individuali. Nulla è stato
detto in merito al loro impatto sul costo
complessivo del lavoro, rispetto ai processi
di integrazione e di interazione del personale
nelle Direzioni Regionali di destinazione,
rispetto agli spazi di lavoro spesso già
ristretti e rispetto agli aspetti da coniugare
in termini di benessere organizzativo e
qualità di vita che determineranno esigenze di
work-life balance.
Inoltre
non è molto chiaro come un dipendente già in
forza sul territorio regionale possa avere
concreta possibilità di successo nelle
selezioni delle nuove posizioni organizzative,
giacchè finalizzate a riequilibrare gli
assetti organici della Direzione centrale.
Prioritario
diventa in questa fase di riorganizzazione
procedere al riesame delle istanze complessive
di mobilità territoriale presentate negli anni
dai colleghi, regionali e centrali, al fine di
verificare l’esistenza delle condizioni per il
soddisfacimento della mobilità territoriale
volontaria.
In
questo frangente la FP CGIL ha accolto
favorevolmente la volontà del Direttore a
procedere con
nuove assunzioni di personale
di profilo prevalentemente tecnico.
La
nostra Organizzazione non può che essere
piacevolmente colpita dal vivo interesse
dimostrato dal DG anche nei confronti di
un’apertura alla possibilità di
stabilizzazione del personale attualmente in
apprendistato e somministrazione.
Pur
tuttavia, in linea generale, occorre rilevare
che stante la complessità e la delicatezza dei
temi trattati questo incontro avrebbe meritato
un taglio non meramente teorico bensì
un’informativa più precisa.
Sarà
importante, inoltre, dedicare una seria
riflessione all’antitesi che in tale contesto
rivestono i concetti di
incentivazione individuale e di “squadra”
che lavora per il raggiungimento dei
risultati. Questo passaggio, spesso
minimizzato dell’Ente, è imprescindibile per
avviare gli auspicati percorsi di buone
pratiche, di rinnovata affezione al contesto
lavorativo, attraverso lo spostamento del
punto di osservazione, non in rapporto
ai singoli lavoratori ma in relazione al
gruppo, alla “squadra” di lavoratori.
L’occasione
di confronto con il Direttore Generale ha
permesso di illustrare da parte delle OO.SS. i
motivi della mancata sottoscrizione del PdR
2015.
Sul
punto questa Organizzazione ha proposto di
destinare le somme utilizzate dall’Agenzia per
i premi individuali somme di cui ancora
l’Ente non ha chiarito le “origini” ma di cui
è ipotizzabile l’importo complessivo
costo-azienda alla contrattazione collettiva
consentendo, in questo modo, l’aumento
dell’importo disponibile per il PdR
individuale e maggiore trasparenza nelle
erogazioni. Operazione che non richiede
maggiori disponibilità rispetto a quelle
attualmente a bilancio.
Non
bisogna dimenticare il malcontento diffuso che
i
premi ad personam determinano
tra il personale escluso, l’incomprensibilità
dei criteri di erogazione a causa della totale
assenza della necessaria trasparenza e del
mancato coinvolgimento delle lavoratrici e dei
lavoratori, la necessità di astrazione dal
concetto di “privilegio acquisito” a
favore di elementi oggettivamente
valutabili, verificabili e maggiormente
comprensibili e trasparenti.
Come
espresso dalla FP CGIL nel corso
dell’incontro, in questo senso è necessario
destinare tali ragguardevoli risorse
economiche ad integrazione dei fondi
contrattati collettivamente con le
organizzazioni dei lavoratori attraverso
gli accordi di
Premio di Risultato.
Infine,
per quanto riguarda l’aspetto generale della
presentazione del piano triennale, è bene
rammentare che le intenzioni a garanzia di
nuove possibilità di sviluppo e di crescita
sono una moneta di scambio sicura, che le
persone possono favorevolmente accettare sul
piatto della loro bilancia costi-benefici. Con
questa chiave di lettura è bene ribadire che
lo è, anche e soprattutto, l’adeguata
valorizzazione economica, con la quale
si semplificano di molto i legami
causa-effetto e si favorisce l’evoluzione del
costrutto all’interno del contesto lavorativo,
attorno al quale far ruotare motivazione e
soddisfazione per il lavoro.
Roma,
12 giugno 2015.
CGIL
FP Nazionale
Coordinatore
Nazionale Agenzie Fiscali
Luciano
Boldorini
CGIL
FP Nazionale
per
la delegazione trattante
Daniele
Gamberini
22.06.2015 – Umbria – Servizio Mensa Obbligatoria presso la sede Aeroportuale S. Egidio – Nota del Coordinamento dell’Umbria e risposta del Direttore Regionale.
Comunicato Stampa Cgil Fp, Cisl Fp e Uil Fpl
“Si calpestano professionalità risorse inadeguate
e a rischio servizi e lavoro”
Roma, 8 giugno 2015
“Misure pasticciate e pericolose, senza dietro alcun
disegno strategico, che avranno come solo effetto quello di cancellare
servizi, mettere a rischio il lavoro, calpestare le competenze”. Ad
affermarlo sono Fp-Cgil Cisl-Fp e Uil-Fpl in vista del decreto enti
locali. Un decreto, spiegano, “che a breve il governo dovrebbe varare e
che prevede, in totale assenza di risorse adeguate, interventi sul
processo di mobilità dei dipendenti dei Centri per l’impiego e della
Polizia provinciale, secondo una logica mossa dalla sola cancellazione
dei servizi offerti e del lavoro degli addetti”.
Per quanto riguarda i Centri per l’impiego, sostengono le categoria
di Cgil Cisl Uil, “a dispetto della retorica di questo governo, la
priorità al tema lavoro passa in assoluto secondo piano, con il rischio
chiusura dei Centri per l’impiego e, di conseguenza, dei servizi che
questi offrono. Il tutto lasciando alla deriva i lavoratori coinvolti,
insieme alla platea dei precari. Mentre infatti si dilatano i tempi per
l’attuazione dell’agenzia nazionale per l’occupazione, il governo pensa
di intervenire sui Centri per l’impiego con soluzioni transitorie e
senza risorse adeguate. Una decisione irresponsabile che, senza un
disegno strategico e senza risorse, comprometterà sia il funzionamento
dei servizi alla cittadinanza che i livelli occupazionali e contro la
quale ci opporremo: siamo pronti a scendere in piazza per manifestare a
fianco degli lavoratori, in difesa di servizi
indispensabili per l’occupazione e lo sviluppo”.
Sul fronte della polizia provinciale, invece, precisano, “le
anticipazioni che circolano prevedono il trasferimento degli
appartenenti della polizia provinciale nel corpo di quella municipale.
Una soluzione miope, nonché controproducente, che non tiene in
considerazione il ruolo centrale del corpo provinciale, in difesa della
legalità e a tutela dell’ambiente. Non è tollerabile che il governo stia
per varare, senza alcun confronto specifico, misure che snaturano la
funzione del corpo provinciale, calpestando il rispetto di una
professionalità specifica, frutto di competenze ben precise e di una
esperienza decennale in ambiti che richiedono alta specializzazione. Il
tutto in un paese dal territorio fragile e troppo spesso martoriato”.
Per questi motivi Fp-Cgil Cisl-Fp e Uil-Fpl denunciano: “Contro ogni
evidenza, la logica di autosufficienza di questo governo prosegue. Un
treno
impazzito che andrà a sbattere. Per quanto ci riguarda ci opporremo
fermamente a queste scelte scellerate e senza un cambio di rotta del
governo, senza modifiche alle norme, siamo pronti a mobilitarci al
fianco dei lavoratori, in difesa del lavoro, dei servizi, dei
cittadini”, concludono.