Puglia – Situazione automezzi.

19.02.2015 – Puglia – Nota al Direttore regionale sulla situazione automezzi.

 

 

Bari – Comunicato ai lavoratori.

19.02.2015 – Bari – Comunicato ai lavoratori sulla situazione logistica della sede del nucleo elicotteri.

 

 

Pareri della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati sui decreti Jobs act

 
Pubblichiamo i pareri espressi lo scorso 17 febbraio dalla Commissione Lavoro della Camera dei Deputati sui i primi due decreti attuativi del Jobs act.
 
Nella giornata di domani il Consiglio dei Ministri dovrebbe emanare i testi definitivi.

 

GIORNATA DI AZIONE GLOBALE PER LA DIFESA DEL DIRITTO DI SCIOPERO

ccoo ugt

18 FEBBRAIO 2015

Giù le mani dal diritto di sciopero. La nuova campagna lanciata dalla CSI, la Confederazione Internazionale dei Sindacati, riguarda uno dei diritti fondamentali dei lavoratori recentemente messo in discussione dalle parti datoriali presso l’Organizzazione Internazionale del Lavoro.
Il diritto di sciopero si trova sotto attacco da parte del Gruppo di Datori di Lavoro dell’OIL sin dal 2012. Questa posizione ha paralizzato il lavoro di supervisione che realizza l’OIL sull’applicazione delle sue convenzioni e raccomandazioni. Fintanto che perdura questa paralisi, l’OIL sarà meno efficace a opporsi alla violazione del diritto di sciopero, come nel caso recente della proibizione dello sciopero nell’industria metalmeccanica in Turchia. I sindacati internazionali sostiengono la mozione che sollecita la Corte Internazionale di Giustizia di emettere un parere consultivo sul diritto di sciopero. Tuttavia, il Gruppo di Datori di Lavoro dell’OIL e alcuni Governi hanno bloccato questa proposta al Consiglio di Amministrazione OIL nel novembre 2014. Invece di presentare la mozione alla Corte Internazionale di Giustizia, una riunione tripartita si terrà a Ginevra dal 23 al 25 febbraio 2015 per discutere ulteriormente la questione. E’ quindi molto importante inviare un messaggio chiaro e forte ai partecipanti di questo incontro esigendo il diritto di sciopero!
Sono molti i paesi, suggerisce la CSI, in cui la questione è oramai all’ordine del giorno. Fra questi il Giappone, il Cile, il Brasile, il Pakistan, la Turchia.
E’ proprio per sensibilizzare l’opinione pubblica e gli addetti ai lavori sulla necessità di difendere il diritto di sciopero da attacchi sempre più frequenti e sistematici che la CSI ha annunciato, per il prossimo 18 febbraio, una giornata di protesta globale. Il diritto di sciopero è dunque sotto attacco in tutto il mondo, come dimostrano le già numerose adesioni alla campagna. L’iniziativa ha trovato la pronta adesione, fra gli altri, del sindacato giapponese Rengo che intende reclamare il diritto di sciopero per gli impiegati del settore pubblico. La Costituzione del Giappone, rilevano i sindacati, riconosce tale diritto che non è però esteso ai lavoratori del pubblico. Secondo un recente dossier della CIS, gli impiegati potrebbero, nel caso di sciopero, essere multati, licenziati e finanche arrestati.
Come parte di questa chiamata globale, i sindacati spagnoli CCOO e UGT si mobiliteranno il 18 febbraio per difendere questo diritto. La situazione in Spagna è, d’altra parte,  molto grave: circa 300 sindacalisti sono stati arrestati dopo aver partecipato a scioperi. Il pubblico ministero spagnolo incaricato ha chiesto un totale di 120 anni di carcere
Il Gue così come anche il gruppo socialista al Parlamento europeo appoggiano la giornata

NB: I Governi che non appoggiano la mozione per sollecitare la Corte Internazionale di Giustizia di emettere un parere consultivo sul diritto di sciopero sono : Algeria, Angola, Bangladesh, Botswana, Cambogia, Chad, Corea del Sud, Etiopia, Ghana, Giappone, Giordania, India, Indonesia, Kenya, Lesotho, Mali, Mauritania, Pakistan, Russia, Stati Uniti, Tanzania, Tailandia, Zimbabwe.

Ulteriori informazioni sulla pagina di PSI (Public Services International) e su quell di EPSU

il 18 febbraio RadioArticolo1 ha prodotto una puntata speciale per la giornata d’azione globale.

 
18 feb madrid
 
ituc

 

News

 
Assunzione 96 funzionari giudiziari – condivisione graduatoria dell'ICE
 

In allegato la notizia dell’assunzione degli idonei della graduatoria dell’Ice, 96 funzionari.
Si tratta dell’acquisizione di una graduatoria che il Ministro Orlando ha fatto a luglio.
Non possiamo che essere felici di nuove assunzioni di giovani laureati di cui l’amministrazione giudiziaria ha certamente bisogno. Tuttavia è impossibile dimenticare che ciò avviene in un momento molto particolare per la giustizia dopo la pubblicazione del bando di mobilità con molti posti in terza area che potrebbero danneggiare la riqualificazione del personale. Se il ministro Orlando avesse mantenuto gli impegni presi di portare avanti tutte le operazioni contestualmente, adesso non ci troveremo a dover rincorrere i posti in terza area da destinare al personale giudiziario per la riqualificazione.
Questo è un motivo in più per partecipare alle iniziative di mobilitazione del prossimo 20 febbraio assemblee aperte a Milano Roma e Reggio Calabria e presidi e volantinaggi in tutto il resto d’Italia. 
Vi Terremo informaTi sugli sviluppi 
Roma, 19 febbraio 2014
 
 
FP CGIL NAZIONALE
Nicoletta Grieco

 
 
 

 
 

In primo piano

RSU 2015 – #ILVOTOCHECAMBIA – 14 febbraio Roma

Teatro Brancaccio – Via Merulana, 244, Ore 9.30/14Rossana Dettori Segretaria Generale FP CGIL, Domenico Pantaleo Segretario Generale FLC CGIL e Susanna Camusso Segretario Generale CGIL incontrano i Candidati.
 
 

 

 

Podcast Radio Articolo 1

Materiali iniziativa

 

News

 
Comunicato
 

 MOBILITA’ NAZIONALE – PROGRESSIONI ECONOMICHE E POSIZIONI ORGANIZZATIVE
 

Ieri 18 febbraio 2015 è proseguito l’incontro avente ad oggetto la mobilità nazionale, le progressioni economiche e le posizioni organizzative e di responsabilità.
 
Per quanto riguarda la mobilità nazionale l’Amministrazione ha verificato la possibilità della firma dell’accordo mantenendo invariati i punti del precedente incontro.
Abbiamo espresso la nostra disponibilità alla firma dell’accordo mantenendo ferma la nostra posizione. Nello specifico abbiamo chiesto lo scorrimento della precedente graduatoria, l’ampliamento dei posti in uscita aumentandoli a 300 e di escludere i distaccati dalla procedura attivando la stabilizzazione degli stessi.
L’Amministrazione si è resa disponibile ad accogliere il primo punto; per l’ampliamento dei posti in uscita ha mantenuto il numero di 250 e per i distaccati è disponibile ad una stabilizzazione solo per una parte di essi e soltanto per alcuni uffici.
La scrivente ha espresso la propria contrarietà a questa proposta. 
 
L’Amministrazione  ha aggiornato la riunione sul seguente punto.
 
Per quanto riguarda le progressioni economiche l’Amministrazione si è resa disponibile alla riqualificazione di 22.000 unità. Il problema riguarda i criteri di applicazione: far scorrere la precedente graduatoria o avviare una nuova procedura (aperta a tutto il personale) con un bilanciamento del punteggio di professionalità con quello dei titoli facendo si che la progressione riguardi il personale che non è stato riqualificato con la precedente procedura. Inoltre ha proposto il mantenimento delle progressioni con criteri selettivi pari al 10% (scheda unilaterale dell’Amministrazione come nel precedente bando).
La CGIL ha evidenziato che con 30 milioni non è possibile riqualificare 22.000 lavoratori; quindi ha chiesto una ricognizione del fondo e di ridiscutere le posizioni organizzative e di responsabilità al fine di reperire ulteriori somme da assegnare alla riqualificazione. Inoltre ha chiesto di verificare la ricaduta che si avrà sulla redistribuzione del fondo ed in particolare sulla produttività.
Per quanto riguarda i criteri ha evidenziato che in primo luogo devono essere riqualificati i lavoratori che non hanno usufruito della precedente riqualificazione; quindi se si opta per lo scorrimento delle due precedenti graduatorie bisogna contestualmente emettere un nuovo bando che riguardi il personale che non ha potuto partecipare alla precedente progressione e quello che è stato assunto dopo il 2010 che ha almeno due anni di permanenza nell’Agenzia. Nel caso in cui si indica un nuovo bando per tutto il personale bisogna bilanciare il punteggio tra quello di professionalità e quello dei titoli ed inoltre conteggiare solo gli anni nella fascia di appartenenza anziché gli anni di servizio. Questo permetterebbe ai lavoratori non riqualificati di ottenere la progressione. Per quanto riguarda il criterio selettivo/valutazione (scheda unilaterale dell’Amministrazione) abbiamo espresso tutta la nostra contrarietà sottolineando che la CGIL non firmerà alcun accordo in merito.
 
Al netto rifiuto di tutte le OO.SS., su quest’ultimo punto, l’Amministrazione ha aggiornato l’argomento alla prossima riunione.
 
Per quanto riguarda le posizioni organizzative e di responsabilità, l’Amministrazione ci ha chiesto la disponibilità ad una interpretazione autentica dell’art. 28 del CCNL al fine di modificare la percentuale del 2% del numero delle posizioni. Questo permetterebbe di aumentare il finanziamento da parte dell’Agenzia per le suddette posizioni e di conseguenza rimpinguare il fondo unico.
Abbiamo espresso la nostra disponibilità in tal senso a patto che siano contrattati, oltre i fondi, anche i criteri di assegnazione degli incarichi; rivedendo tutte le posizioni in essere e tenendo conto anche dell’accorpamento degli ufficio provinciali/territoriali con gli uffici del territorio che avverrà nel corso dell’anno.
 
Roma, 18 febbraio 2014 
 

     Il coordinatore Nazionale                Il coordinatore Nazionale
           Agenzia Entrate                              Agenzie Fiscali
          Carmine Di Leo                              Luciano Boldorini

 
 
 
 
 

 
 

NEWS

Sisac: la trattativa degli equivoci per il rinnovo delle convenzioni riparte 'dal via'

Comunicato stampa di Nicola Preiti
Coordinatore nazionale Medicina convenzionata Fp-Cgil Medici

Roma, 18 febbraio 2015
Era ampiamente prevedibile. E infatti era stato previsto dalla CGIL. Come nel gioco del Monopoli, la trattativa riparte “dal via”. L’inutile balletto della trattativa Sisac, che si protrae da oltre un anno,  non si è neanche avvicinato ai nodi essenziali dell’assistenza territoriale e delle cure primarie. Tempo perso.

Nell’incontro di questa mattina con Claudio Montaldo, coordinatore degli assessori regionali alla sanità, abbiamo chiesto un chiaro impegno della politica con diretta assunzione di responsabilità. La Conferenza delle Regioni, in attesa del compimento della riforma del Titolo V, ha l’occasione di essere  protagonista: indichi chiaramente quale assetto della assistenza territoriale e delle cure primarie intende realizzare in Italia nell’ambito della organizzazione distrettuale; come adeguare il sistema alle moderne esigenze assistenziali e  recuperare unitarietà nazionale; quali risorse intende mettere in campo e come intende reperirle; cosa intende proporre per rivedere compiti, funzioni e ruolo dei medici convenzionati in un sistema che cambia. Il tutto evitando di  dar linfa ai privilegi e perseguendo una valorizzazione professionale di tutti i medici. Non basta scrivere lettere morte, come si è fatto recentemente nel Patto della Salute. Bisogna realizzarle.

Capire perché ancora non esistono le AFT e le UCCP in Italia, visto che sono stabilite dalla Convenzione nazionale del 2009, ribadite nella Convenzione del 2010, assunte a dignità  di legge con la velleitaria Balduzzi, riproposte nel patto della salute di pochi mesi fa, sarebbe un fondamentale passo avanti per individuare gli ostacoli e superarli.

L’incontro con l’assessore Claudio Montaldo di questa mattina va in questa direzione, almeno nelle intenzioni. Montaldo ha dato la sua disponibilità a seguire personalmente l’evoluzione della trattativa ed ha voluto conoscere i punti critici che hanno determinato lo stallo. Si è quindi impegnato a discutere presto, in un nuovo incontro, un documento che superi gli evidenti limiti dell’Atto di indirizzo che ha determinato l’attuale situazione.

Se non ci sono le condizioni per cambiare complessivamente l’assistenza territoriale, se ne prenda atto e si punti a pochi essenziali e realizzabili obiettivi che vadano nella direzione giusta.

La Spezia – Rinvio a giudizio del Comandante. CGIL UIL USB: VVF La Spezia sono altra cosa

18.02.2015 – Stando alla stampa locale, il Comandante VVF La Spezia sembra essere in grossi guai: uso improprio dell’auto e del telefono di servizio, tra
frequentazioni di night club e comunicazioni a luci rosse.
In attesa che la giustizia faccia il suo corso, CGIL UIL USB VVF di La Spezia hanno comunque ritenuto di voler puntualizzare – tramite il Comunicato Stampa di seguito allegato – che il rapporto di reciproco affidamento tra Pompieri e cittadini non può nè deve essere pregiudicato da comportamenti che, laddove confermati, attengono solo ed esclusivamente a responsabilità soggettive.

 

 
 

 

News

 
Lettera a Persociv
 

   Roma, 18 Febbraio 2015
 

Al Ministero della Difesa
Direzione Generale del personale civile
Viale dell’Università n. 4
                    R o m a     
 
            e,p.c.
Alle Segreterie regionali e territoriali Fp Cgil
Ai  Delegati ed iscritti Fp Cgil
Ministero Difesa
 

            Continuano a pervenire dall’intero territorio nazionale reiterate segnalazioni avanzate dai lavoratori destinatari della cosiddetta “insalubrità” che, ormai prossimi al pensionamento, nel conteggio dell’anzianità di servizio maturata non si vedrebbero riconosciuti i periodi afferenti il beneficio de quo per una parte dell’anno 2014.
            La ragione di questo mancato riconoscimento non è affatto chiara alla scrivente O.S., ma stando a quanto appreso sembrerebbe riconducibile ad una sorta di riscrittura della circolare applicativa che con ogni probabilità sarà presto emanata da codesta Direzione generale.
            Reputiamo finanche superfluo ricordare in proposito, che la normativa vigente sul tema impone comunque ai dipendenti che si avviano ad essere posti in quiescenza di raggiungere i requisiti richiesti, e che anche il venir meno di un solo giorno lavorativo rischia impedire l’accesso alla pensione, poiché nei fatti potrebbe provocare lo spostamento in avanti della data di collocamento a riposo che, in taluni casi, può addirittura diventare di qualche anno.
            Può, quindi, facilmente comprendersi l’attuale grande preoccupazione che pervade e caratterizza gli animi di quei lavoratori che, proprio attraverso il corretto riconoscimento e puntuale conteggio del periodo di insalubrità sopra richiamato, avrebbero così raggiunto i requisiti necessari per essere posti in quiescenza entro il corrente anno.
             Sembra alla scrivente O.S. più che necessario, quindi, invitare codesta Direzione Generale a fornire urgenti chiarimenti in merito e, qualora fosse comunque confermata la riscrittura della circolare applicativa, a diramare una nota esplicativa in cui si riafferma la precipua salvaguardia dei periodi insalubri riconosciuti ai lavoratori interessati, riferiti in particolare all’anno 2014.
            Si resta in attesa di cortese riscontro.     
            Cordiali saluti
                                               
                                               Il  Coordinatore Nazionale Fp Cgil
                                                             Ministero Difesa
                                                           Francesco Quinti
 

 

 
 
 

 
 

Agenzia Unica per le ispezioni del lavoro, Cgil Cisl Uil: "No a blitz del Governo. Si apra confronto o la risposta sarà durissima"

 
Comunicato Stampa Fp Cgil – Cisl Fp – Uil Pa

 
Roma, 17 febbraio 2015
 
Proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori

“Sull’agenzia unica delle attività ispettive non tollereremo alcun blitz del Governo. Vogliamo una riforma condivisa con i lavoratori. Senza confronto la nostra reazione sarà durissima”. Le federazioni del pubblico impiego di Cgil, Cisl e Uil lanciano l’allarme sull’ipotesi di provvedimento che il Governo sarebbe in procinto di varare – inserendolo di soppiatto nell’odg del prossimo Consiglio dei Ministri – in merito all’unificazione delle attività ispettive oggi svolte da Inps, Inail e Ministero del Lavoro.
Per i sindacati, che da tempo chiedono di semplificare e snellire i controlli sulle aziende, con la bozza di decreto ipotizzata dall’esecutivo, la toppa sarebbe peggiore del buco: “Vogliamo un riordino serio, non l’ennesimo pasticcio fatto in fretta e male, che per altro destrutturerebbe irrimediabilmente il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e danneggerebbe il funzionamento dei servizi ispettivi di Inps e Inail. Se passasse il provvedimento così com’è, si spalancherebbero le porte al caos organizzativo: servizi a rischio, gravi iniquità per i lavoratori degli enti coinvolti e nessuna certezza sulle attività da svolgere, sulle retribuzioni e sulla formazione del personale”
“Al Governo abbiamo presentato proposte per un riordino vero che migliori il servizio eliminando le inutili duplicazioni che danneggiano le aziende”, rimarcano Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Pa. “Abbiamo chiesto un vero e proprio piano di riorganizzazione che renda veloci ed efficaci i controlli valorizzando le professionalità degli operatori e salvaguardando posti di lavoro e livelli retributivi. Su questo non siamo disposti ad arretrare”.
“Non accetteremo un intervento estemporaneo e dannoso come quello che si  prospetta”, concludono le tre sigle. “Pertanto proclamiamo lo stato di agitazione dei lavoratori di Inps, Inail e Ministero del Lavoro, coinvolti nel processo di riordino delle attività di vigilanza. Chiediamo la convocazione immediata di un tavolo di confronto”.

 

Graduatoria 334 Ispettori – Segnalazione eventuali anomalie.

18.02.2015 – Graduatoria 334 Ispettori – Segnalazione eventuali anomalie.

 

 
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