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Comunicato stipendi AVI personale Corpo Forestale dello Stato
 
 

 
 

Firmato il CCNL Misericordie 2010-2012

Il 29 dicembre 2014 e’ stato definitivamente sottoscritto il rinnovo del CCNL Misericordie 2010-2012, che diventa pertanto immediatamente esigibile.

In allegato trovate il testo dell’accordo, che recepisce integralmente i contenuti della preintesa sottoscritta il 26 giugno scorso, ed in merito alla quale la consultazione dei lavoratori aveva espresso parere favorevole. In aggiunta, sono state definite le decorrenze per Una Tantum ed arretrati: l’Una Tantum deve essere corrisposta in unica soluzione, con le competenze di gennaio 2015. Gli arretrati relativi al periodo 1 luglio 2013 – 31 dicembre 2014, devono essere corrisposti in due tranche: la prima, corrispondente al 60% del totale dovuto, con le competenze di marzo 2015 ed il restante 40% con le competenze di giugno 2015. E’ questo un risultato economico non scontato, soprattutto se letto con gli incrementi tabellari, dei quali sono state mantenute tutte le decorrenze, in periodo di crisi e di profonda sofferenza di tutto il settore sociosanitario.
Inoltre, sono stati sottoscritti gli allegati A e B: il primo, relativo al recepimento delle normative vigenti in merito di accertamenti per assunzione di alcolici e sostanze stupefacenti, il secondo riguarda l’impegno a rivedere, con il prossimo rinnovo contrattuale, i criteri per la determinazione del premio di incentivazione, per far si che si basi su indicatori oggettivi condivisi ed in modo da legarlo in maniera più efficace al raggiungimento di obiettivi concordati fra le parti. L’allegato C riguarda, invece, la nota a verbale di Misericordie, che si riserva di chiedere alle Organizzazioni Sindacali un incontro specifico relativo alla situazione di un singolo territorio.
Entro la fine di gennaio le parti si incontreranno per procedere alla stesura del testo definitivo del CCNL, per la necessaria integrazione del testo previgente con il rinnovo oggi sottoscritto. Nonostante il tempo impiegato per arrivare alla stipula definitiva, riteniamo comunque il risultato importante, perchè non modifica di fatto quanto concordato nel giugno scorso, lascia spazio alla contrattazione territoriale per verificare le eventuali situazioni di sofferenza, recuperando un ruolo sindacale che le controparti tendono talvolta a sottovalutare, ma, soprattutto, segna un ulteriore passo in direzione del contratto di settore che la categoria ha posto quale obiettivo del prossimo rinnovo.
In allegato il testo dell’accordo con i relativi allegati, e la preintesa sottoscritta a giugno.
Roma, 30 dicembre 2014

La responsabile SSAEP FP CGIL
Denise Amerini

 (93.59 KB)CCNL Misericordie 2010-2012 (93.59 KB).


 (828.17 KB) Testo Ipotesi accordo rinnovo contratto (828.17 KB).

 

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COMUNICATO
 

 
Pompei: Le tristi  polemiche e la verità sulle mancate aperture di fine anno
 

Come al solito, quando succede che per qualche motivo un sito prestigioso come Pompei non apre, si scatenano polemiche sui media, e a noi ci tocca leggere commenti di cronisti quanto meno male informati e di ex politici di vaglia che ad esempio si sono svegliati in commenti allarmati sulla riforma Franceschini solo dopo che la riforma è passata, ovvero quando  i buoi sono scappati.
Ma la ragione per la quale quest’anno il sito di Pompei, come tutti i siti statali, non ha aperto a Natale e non aprirà a Capodanno, è molto semplice: queste aperture non sono state considerate nel programma di valorizzazione 2014. Le ragioni le ha spiegate il Ministro Franceschini, quando ha tirato fuori i numeri relativi ai flussi di visitatori degli anni passati, e quindi non si capisce cosa possiamo entrare noi in una valutazione, che può essere legittimamente messa in discussione senza andare a cercare responsabili nei lavoratori e nei loro rappresentanti aumentando così l’ostilità sociale verso una categoria di lavoratori che assicura invece il più ampio arco temporale di fruibilità del nostro patrimonio culturale rispetto a tutto il panorama europeo. Infatti le uniche chiusure previste sono Natale, Capodanno e il Primo Maggio, giorni in cui peraltro si è quasi sempre garantita l’apertura con progetti straordinari.
Quindi noi abbiamo sottoscritto accordi per consentire lo svolgimento di un programma di valorizzazione che è stato giustamente pensato dalla nostra controparte ed ispirato direttamente dal ministro. Il quale ha scelto di privilegiare il prolungamento serale di venerdì rispetto al mantenimento di un programma di aperture che contemplasse l’apertura tutto l’anno. Noi non eravamo molto d’accordo, ma non ci è parso un motivo sufficiente a non sottoscrivere un accordo che comunque garantiva un ampliamento nella fruizione e che peraltro aveva accolto alcuni nostri suggerimenti che hanno portato alla previsione, ed alla successiva effettuazione, delle  giornate di archeologia, patrimonio nascosto, domenica delle carte e restauro.
Tutto qui, nessuna assemblea selvaggia e nessun irrigidimento dogmatico, ci spiace per chi specula in buona o cattiva fede. A noi risultava la chiusura prevista solo per Natale (Capodanno2015, per ragioni evidenti di contiguitá temporale, era inserito nel programma 2014), tant’é che i primi di dicembre abbiamo contattato le nostre controparti e chiesto di sapere se erano in programma le aperture di fine anno, e in tal caso non sarebbe certo mancata la nostra disponibilità. Ci spiace due volte.
Giusto prima di Natale abbiamo avuto un incontro a livello nazionale sulla situazione di Pompei, nella quale si è esaminato lo stato dell’arte in relazione alla gestione del Grande Progetto Pompei, tramite un’analisi delle criticità relative alla gestione dell’emergenza. È emersa chiara la difficoltà nella gestione degli intrecci funzionali tra la struttura amministrativa creata ad hoc per la Direzione di Progetto, peraltro solo ora in fase di completamento,  e il personale interno nella distribuzione dei compiti che vedono una costante penalizzazione di quest’ultimo.  Il ricorso massiccio ad Ales, nelle sue varie forme compreso il lavoro interinale, è stato giustificato dalla fase di emergenza e ponendo il limite nella fatidica data del 31 dicembre 2015, conclusione del Grande Progetto. Noi abbiamo semplicemente sottolineato la necessità di evitare in questa fase conflitti di competenze ed improprie sovrapposizioni gerarchiche, sollecitato l’Amministrazione ad affrontare anche la messa in sicurezza delle condizioni di lavoro. Ed abbiamo posto la questione per noi centrale del day after, ovvero quali saranno le condizioni organizzative del sito una volta terminato il Grande Progetto. In sostanza quali iniziative saranno assunte per garantire al sito il ritorno alla normalità,  in tutti i sensi, consentendo il funzionamento ordinario delle attività senza ricorrere a soluzioni estemporanee e emergenziali. Nel contempo abbiamo  chiesto di aprire un confronto su Ales, sul cui capo è arrivato un altro parere di una Autority, questa volta l’Antitrust, che ne denuncia un utilizzo distorto ed una connotazione societaria non esattamente in house. Quindi una società che agisce sul mercato con condizioni privilegiate e non solo una società strumentale del Mibact. Che mantiene intatto il suo management malgrado i numerosi cambiamenti di gestione politica del Ministero,  compreso il suo Presidente, ex dirigente Mibact e attualmente anche sindaco di Tivoli. E visto che ci trovavamo abbiamo chiesto pure lumi su Enit, che si appresta ad essere un’altra società strumentale del Ministero ed al cui personale intendono applicare, ça va sans dire, il contratto del commercio. L’incontro ha comunque avuto carattere interlocutorio  e si è concordato un ulteriore alla presenza del Generale Nistri, vero deus ex machina del Grande Progetto. Vedremo, ma veramente vorremmo richiamare l’attenzione dei media su questi aspetti, certamente più importanti di una occasionale mancata apertura.
 

Ma certo il Ministro avrà di che riflettere su questo doppio impasse mediatico di fine anno. Da un lato la vicenda delle nomine, che ha visto confermate con giustificato pudore (nemmeno uno straccio di comunicato stampa) le fosche anticipazioni dei media, richiamandoci tutti alla triste realtà del così va il mondo, dall’altro il curioso contrappasso di dover spiegare lui i motivi di una mancata apertura, a fronte di polemiche mediatiche per le quali è il primo responsabile, con le sue incaute dichiarazioni passate in occasione di chiusure temporanee dei siti per agitazioni sindacali dalle modalità certamente discutibili ma con motivazioni in gran parte condivisibili.
Adesso andremo alla verifica del programma di valorizzazione con il nuovo Direttore Generale,  in quella sede dimostreremo che la scelta di puntare sui prolungamenti orari del venerdì è stata fallimentare proprio dal punto di vista dell’aumento dei visitatori e ci auguriamo che per il futuro venga meno questa specie di ansia da prestazione per cui solo i numeri possono comporre l’offerta. Per noi è fondamentale che il servizio pubblico assicuri la più ampia possibilità di fruizione e che in tale ambito si sostanzi l’offerta specifica ai cittadini, perché nei beni culturali non sono i numeri a fare economia, se non si accompagnano a progetti di sviluppo della conoscenza del patrimonio, se davvero lo si vuole mettere a profitto.  Lo testimoniano  appunto i numeri, quelli che denunciano lo scarso livello di fruizione del patrimonio diffuso sul territorio, e non c’entrano i siti a grande attrazione, quelli sono da molti anni al limite delle loro possibilità ricettive. Da questo dato dovremmo partire,  altrimenti siamo alle chiacchiere, alle polemiche strumentali e al neo liberismo d’accatto.
Roma, 23 dicembre 2014
 

Claudio Meloni
Coordinamento Nazionale FP CGIL MIBACT

 

 
 

Riconoscimento del tempo impiegato per indossare i DPI o c.d. tempo tuta

30.12.2014 – A fronte delle numerose sollecitazioni di chiarimento nel merito dell’argomento in oggetto, in allegato la comunicazione con cui si informano le OO.SS. della costituzione di uno specifico gruppo di lavoro.

 

 

CR Is Arenas: News ANSA.

CC Caltanissetta: intervento PRAP a seguito nota Fp Cgil.

La disciplina della nuova prestazione di assicurazione sociale per l`impiego (NASpI).

Testo del  decreto licenziato dalla riunione del Consiglio dei Ministri del 24 dicembre u.s. avente per oggetto la disciplina della nuova prestazione di assicurazione sociale per l`impiego (NASpI).

 

Contratto a tutele crescenti

Testo del  decreto licenziato dalla riunione del Consiglio dei Ministri del 24 dicembre u.s. avente per oggetto il contratto a tutele crescenti.

 

Pagamento emolumenti in favore del personale del CNVVF

24.12.2014 – In allegato la nota relativa all’oggetto.

 

 

Replica alle dichiarazioni di Matteo Renzi – Lavoratori consulenti di imprese

GLI AVVOLTOI I GUFI E IL CINGUETTIO DEL PASSERO SOLITARIO
 
I lavoratori dell’Agenzia delle Entrate erano convinti  di lavorare per   contrastare l’evasione fiscale,   per recuperare le risorse necessarie  per garantire lo stato sociale, la scuola  e la sanità pubblica. Erano convinti di difendere la legalità , per molti era l’orgoglio  di svolgere una professione al servizio  della  collettività.  A smontare questa certezza ci ha pensato il Capo del Governo, Matteo Renzi, il quale durante un  convegno ha dichiarato” l’Agenzia delle Entrate smetterà di essere quello appollaiato sulla spalla che ti becca,  un avvoltoio, stavo per dire gufo, per  diventare una sorta di consulente per le imprese“, ” il contribuente sarà nella condizione di non aver l’Agenzia delle Entrate fuori dal negozio che ti dice: beccato hai comprato tre vestiti di Armani“.   Tutto ci saremmo aspettati dall’eclettico Capo del Governo meno che paragonasse dei dipendenti pubblici, che svolgono una delle attività più delicate e professionalmente riconosciute, a  degli uccelli  tra i più rapaci: gli avvoltoi. Non è nuovo il Capo del Governo a queste colorite affermazioni, ma questa volta non ci troviamo in presenza della classica battuta ma di un vero e proprio insulto alla dignità e professionalità di un’intera categoria. In un paese dove l’evasione fiscale è quantificata in circa 180 miliardi di euro, c’è  la necessità di una maggiore attenzione dal proferire frasi ammiccanti che rischiano di produrre alibi per  comportamenti illegali. Ricordiamo che compito del  Capo del Governo è anche quello di rispettare e far rispettare la Costituzione  che obbliga tutti i  cittadini al pagamento delle imposte. E’ chiaro che siamo favorevoli alla tracciabilità totale  dei pagamenti, se è questo che voleva sostenere il Capo del Governo.  Quello che non si può accettare  è ridurre le attività di controllo  ad una macchietta da avanspettacolo,  intollerabile in un paese democratico. In attesa della guerra stellare all’evasione fiscale non si può delegittimare  una delle mission strategiche dell’Agenzia.  Da questo punto di vista riscontriamo una preoccupante continuità con il Berlusconi Premier, del quale  ricordiamo la celebre battuta esternata durante la cerimonia dei 230 anni della fondazione della GdF “E’ un piacere essere qui, lo sarebbe molto meno se ci fosse una vostra visita a casa mia“.  Non fu  una battuta, bensì una premonizione,   visto la condanna per evasione fiscale di  alcuni anni dopo. Venti anni di battute hanno portato il paese al disastro sociale ed economico di oggi. I lavoratori chiedono serietà. 
 
Il 12 dicembre i lavoratori del fisco saranno in piazza per la difesa del lavoro pubblico, del CCNL, della  loro  professionalità e dignità offese dalle battute del Capo del Governo. 
 
SARA’ UN CINGUETTIO ASSORDANTE.
 
        CGIL FP NAZIONALE                    CGIL FP NAZIONALE
       Agenzia delle  Entrate                Comparto Agenzie Fiscali
          Carmine di Leo                           Luciano Boldorini


 

Precari Giustizia: serve soluzione per tutti, da Governo proposta sbagliata

 
Comunicato stampa congiunto Cgil Nazionale, Fp-Cgil Nazionale

 
Roma, 15 dicembre
 
“E’ necessario individuare una soluzione per tutti i lavoratori precari della giustizia, non è pensabile un intervento parziale, che potrebbe rivelarsi iniquo”. Così Cgil nazionale e Fp-Cgil Nazionale commentano quanto dichiarato la settimana scorsa in Commissione Giustizia al Senato dal Sottosegretario Cosimo Maria Ferri in merito alla possibile presentazione in Commissione Bilancio del Senato di un emendamento alla legge di stabilità sui tirocinanti della Giustizia.

“Stando alle parole del sottosegretario Ferri, il testo che potrebbe arrivare in queste ore sui banchi della V Commissione di Palazzo Madama – spiegano Cgil e Funzione Pubblica – prevedrebbe una proroga al 28 febbraio 2015 del termine dei tirocini in corso, garantita grazie ai fondi del 2014 sbloccati su proposta della Fp-Cgil, e, a partire da Marzo 2015, la possibilità di partecipare a un ulteriore stage formativo di massimo dodici mesi nell’ufficio per il processo. Inoltre verrebbe riconosciuta priorità alla minore età anagrafica”.

“Se queste intenzioni venissero confermate dai fatti – continua la nota – saremmo in presenza di una soluzione che, oltre a comportare un’ulteriore precarizzazione, escluderebbe buona parte dei 2500 tirocinanti. La coperta è troppo corta e a restare fuori sarebbero persone già escluse dal mondo del lavoro, come gli ex cassintegrati e i lavoratori con età più avanzata”.

“Lo chiediamo da tempo al Governo: è necessaria una soluzione per tutti, che non produca divisioni inique. È possibile conseguire questo obiettivo utilizzando parte del Fondo Unico per la Giustizia. Queste risorse – concludono – permetterebbero di stipulare contratti a tempo determinato e di garantire certezze per l’immediato futuro dei lavoratori e continuità della loro attività presso gli uffici giudiziari, dove hanno ormai acquisito un ruolo importante, in alcuni casi fondamentale a causa delle carenze di organico”. 
 
 

Bozza circolare NIAT (Nuclei Investigativi Antincendi Territoriali).

23.12.2014 – In allegato la bozza di circolare relativa al modello organizzativo e sistema di formazione dei Nuclei Investigativi Antincendi Territoriali (N.I.A.T.).

 

 
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