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LE NOSTRE PRIME OSSERVAZIONI SUL DM MUSEI
 


Nella giornata di ieri abbiamo trasmesso all’Ufficio di Gabinetto le nostre osservazioni sullo schema di DM Musei che vi inviamo in allegato. Nello scusarci preliminarmente per alcune osservazioni provenienti dal territorio e che non abbiamo potuto approfondire per materiale mancanza di tempo in quanto ci è stato dato un limite massimo di tempo, ci riserviamo di riprendere complessivamente la discussione sulla riorganizzazione dei Poli regionali anche alla luce delle previsioni contenute nello schema del DM che contemplano la possibilità di emanazione di successivi decreti ad integrazione e/o modifica di questo primo.
Nell’ambito delle osservazioni avanzate abbiamo individuato l’art.5 del decreto come il vero punto pericoloso della fase applicativa della riforma, anche alla luce di alcune segnalazioni provenienti dal territorio che già avanzano ipotesi di cessione di sovranità da parte del MIBACT verso soggetti privati. Per quello che ci riguarda tale evenienza, nel caso fosse realizzata, produrrà certamente una forte risposta in termini di mobilitazione e su questo abbiamo ritenuto doveroso avvisare la nostra controparte.
In ambito territoriale abbiamo verificato numerose contraddizioni e incongruenze ed abbiamo cercato di elencarle nelle proposte di modifica degli accorpamenti previsti. Al riguardo occorre tenere presente che alcune problematiche relative alle aree ed ai Musei archeologici hanno trovato diverse forme di risposta nel DM ed in particolare ritroviamo queste tipologie sia negli accorpamenti ai poli regionali sia  nei siti lasciati alla titolarità delle Soprintendenze. Questo certamente non significa che i siti rimasti alle dipendenze delle Soprintendenze saranno escluse dalle politiche di valorizzazione che dovranno definirte i Poli Museali regionali, ma che su questa partita ancora esistono valutazioni differenti rispetto alla realizzazione della riforma.
Per quello che riguarda infine i passaggi negoziali che dovranno accompagnare la composizione degli organici abbiamo definito un percorso che orientativamente si dovrebbe concludere con un accordo sui criteri di composizione entro la fine di gennaio p.v., per poi successivamente passare la palla alla trattativa su base regionale che dovrà applicare i criteri concordati. Entro questa data dovremmo avere la conclusione della prima fase di assestamento dei dirigenti, che vede imminente la nomina dei “nuovi” direttori generali e la successiva emanazione degli interpelli per i dirigenti di seconda fascia, prevista entro la fine dell’anno, ad eccezione delle procedure di nomina dei dirigenti e dei dirigenti generali dei musei autonomi per i quali è prevista una procedura più lunga. Quindi il percorso è ancora lungo anche se i tempi di realizzazione non saranno lontani, e seguirà le fasi previste per l’emanazione dei decreti previsti, in primis quello sugli organici, che saranno l’oggetto specifico del prossimo incontro con la parte politica e che apriranno la fase dei passaggi orizzontali.
 

Aperture di fine anno
 
Ci arrivano diverse telefonate di richiesta sulle eventuali aperture straordinarie di fine anno. Al riguardo ci pare opportuno precisare che ad oggi non è pervenuta alcuna convocazione sulla materia e che da richieste informali non risulta che sia intenzione dell’amministrazione fare queste aperture. Pertanto, non senza sorpresa, considerate le intenzioni politiche finora espresse di aprire il più possibile, vi comunichiamo che allo stato non ci risulta alcuna volontà da parte dell’amministrazione di garantire l’apertura dei nostri siti nei giorni di Natale e Capodanno.
 

Girolamini
 
E’ di oggi la notizia che i lavoratori minacciati di licenziamento alla Biblioteca dei Girolamini hanno avuto il rinnovo per sei mesi del loro incarico lavorativo. Pertanto esprimiamo moderata soddisfazione per aver contribuito, insieme alle nostre Federazioni di Napoli e della Campania, a non causare lo scempio di un allontanamento dal lavoro di tre valorosi colleghi Bibliotecari che hanno dato un impulso decisivo per la salvaguardia del patrimonio librario di quella Biblioteca aggredito da una banda di delinquenti dalle connessioni inquietanti con settori dell’amministrazione. E, allo stesso tempo, riteniamo che debba finire questa specie di utilizzo di personale in perenne precarietà e pertanto vigileremo affinchè in questo e negli altri casi di precariato che affliggono questo Ministero siano garantite ai lavoratori le necessarie certezze di continuità e stabilità. Una particolare menzione infine al prof. Tomaso Montanari, che con i suoi coraggiosi articoli ha contribuito in modo determinante a rendere di pubblico dominio il vergognoso furto e adesso il tentativo ingiustificabile di licenziamento delle persone che avevano contribuito alla sua scoperta.
 
Roma, 18 dicembre 2014

 
 
FP CGIL MIBACT
Claudio Meloni
 

 
 


 
 

 

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Nuovo regolamento onorari
 

  COMUNICATO

Si leggono ricostruzioni fantasiose sull’andamento del tavolo sul regolamento onorari degli avvocati.
Ora si apprende anche dei contatti individuali intervenuti nelle stanze della DCRU e con segreterie varie. E più sigle si arrogano il merito della fissazione di un incontro per il prossimo 23 dicembre, incontro convocato in realtà anche su altre questioni.
Per fare chiarezza, offriamo una ricostruzione alternativa (e più veritiera) dei fatti.
Per oltre due mesi si è tenuto un tavolo tecnico per la stesura del nuovo regolamento in conformità alle previsioni del D.L. 90/2014.
Si è trattato di un lavoro proficuo che, con il concorso di tutte le sigle sindacali, ha portato alla definizione di un testo che, nonostante le ovvie reciproche concessioni, costituisce una buona attuazione delle novità imposte dalla legge sul piano economico (con un grande punto interrogativo sulle risposte che il MEF darà ai quesiti formulati dall’Amministrazione) e reca importanti e positive novità, sul piano normativo, rispetto alla precedente regolamentazione.
Senonché, l’Amministrazione, dopo aver fatto spirare il termine del 19 novembre previsto dalla legge per l’adeguamento del regolamento, alla seduta conclusiva convocata il 15 dicembre per la sola firma del verbale di intesa, vi ha inserito una clausola con la quale richiedeva alle OO.SS. l’abbandono di ogni iniziativa giudiziaria in corso concernente l’attuale disciplina degli onorari ai legali, argomento questo mai trattato al tavolo.
Chiarito, nel corso della discussione, che nelle intenzioni dell’Amministrazione la clausola doveva far riferimento esclusivamente al contenzioso incardinato innanzi al giudice amministrativo da numerosi legali dell’Istituto e dalla Flepar in merito a disposizioni concernenti non solo la materia degli onorari ma anche l’organizzazione e lo stesso ruolo degli avvocati nell’Istituto, la FP CGIL ha obiettato quanto segue:
premesso che un simile accordo comunque non vincolerebbe i singoli ricorrenti ma le sole organizzazioni firmatarie, in ogni caso non è corretto condizionare la sottoscrizione di un un’intesa sindacale su aspetti relativi al trattamento economico alla rinuncia a controversie pregresse avviate dai lavoratori, senza che sia intervenuto alcun accordo a comporre quel contenzioso. Questo costituisce un precedente gravissimo nelle relazioni sindacali. Oggi tocca una categoria molto ristretta di dipendenti, domani potrebbe interessare tutti i lavoratori e su qualsiasi aspetto del rapporto di lavoro!

Poiché delle organizzazioni sedute al tavolo la sola Flepar Inps è parte dei giudizi in questione, e al tavolo non si è in alcun modo trattato l’oggetto di questi giudizi, né sono stati in alcun modo chiariti i termini ai quali si giungerebbe al loro abbandono (l’Amministrazione a che cosa rinuncia? che ne è degli effetti della devastante pronuncia del Tar Lazio? quali sono gli accordi con gli altri soggetti intervenuti, l’Ordine degli Avvocati, la Flepar Inail ecc.?), perché si chiede alle altre OO.SS. di attestare il superamento di tale conflittualità?
E, per essere ancora più chiari, la FP CGIL non ha mai affermato che non avrebbe firmato l’intesa sul nuovo regolamento onorari. Regolamento che anzi ha contribuito attivamente a definire.
Ha chiesto invece che la clausola aggiunta al verbale di intesa ne fosse espunta e costituisse oggetto di accordo separato con le OO.SS. interessate. O quanto meno che costituisse oggetto di una nota a verbale, firmata sempre dalle OO.SS. interessate. A questo punto il tavolo si è interrotto perché la delegazione datoriale si è detta priva di mandato a decidere sul punto.
Questi i fatti. La FP CGIL conferma in toto la propria disponibilità alla sottoscrizione dell’intesa raggiunta sul nuovo testo del regolamento onorari. Ed anche ad esaminare costruttivamente, nelle sedi opportune, ogni altra problematica che coinvolge i professionisti dell’Istituto.

Roma 18/12/2014
 
 
 Il Coordinatore Nazionale FP CGIL INPS
Oreste Ciarrocchi


 
 

Ripresa lavori gruppo di lavoro nazionale su professioni socio sanitarie e richiesta dati

Napoli – Dichiarazione unitaria stato di agitazione.

18.12.2014 – Napoli – Dichiarazione unitaria stato di agitazione.

 

 

Concorso straordinario per la copertura di n. 334 posti di Ispettore Antincendi – Nota al Capo del Corpo Nazionale.

18.12.2014 – Concorso straordinario  per la copertura di n. 334 posti di Ispettore Antincendi – In allegato la nota inviata al Capo del Corpo Nazionale relativa all’esclusione dal concorso del personale in possesso delle specializzazioni.

 

 

Dotazioni organiche – Relazione incontro del 17 dicembre e nota a verbale.

18.12.2014 –  RELAZIONE INCONTRO DEL 17 DICEMBRE 2014

Ieri, mercoledì 17 dicembre 2014, si è chiusa la procedura di consultazione per quanto riguarda la ripartizione delle dotazioni organiche del CNVVF.

Il confronto conclusivo, al quale hanno partecipato le OO.SS. rappresentative dell’area del personale e dell’area dei dirigenti e direttivi, è stato presieduto dal Sottosegretario, On.le Gianpiero BOCCI.

La riunione è stata aperta dal Capo del Corpo, Ing. Gioacchino GIOMI, che ha illustrato le ultime modifiche apportate alla tabella delle dotazioni organiche consegnataci il 12 dicembre u.s. e discussa con i rappresentanti sindacali, in via ultimativa, il giorno 16 dicembre u.s..

Di seguito, quindi, le ultimissime novità: apertura del distaccamento SD1 a Loreto/Aprutino (PE), apertura del distaccamento SD1 a Rocca Lumera (ME), potenziamento del distaccamento di Sciacca (AG) da SD2 a SD3, potenziamento di 4 unità dei Comandi di Taranto e Livorno, per un totale di 44 unità complessive; predisposizione delle dotazioni organiche per gli Uffici Centrali, quanto meno per aree omogenee (area Roma, Capannelle, Montelibretti), però successiva all’emanazione del DM sulle dotazioni.

La delegazione FPCGIL VVF, composta da Adriano FORGIONE e Danilo ZULIANI, come meglio specificato nella nota a verbale allegata, pur apprezzando l’importanza prioritaria di avere finalmente un provvedimento formale che stabilizza le dotazioni organiche del Corpo, ha espresso la proprio posizione critica sui seguenti elementi: necessità di dare seguito al verbale di intenti sottoscritto nel mese di aprile u.s. (252, 217, protezione civile, DPR 76); contrarietà sull’apertura dei distaccamenti SD1, sia per la configurazione ridotta, che per i criteri di individuazione degli stessi; contrarietà per l’assegnazione di troppi vigili alle SCA, il cui diverso impiego potrebbe risolvere altre criticità territoriali; necessità di formalizzare le dotazioni organiche del personale SATI per gli Uffici Centrali; necessità di avere il quadro complessivo di tutto il personale che presta servizio presso una sede diversa da quella di assegnazione.

Terminati gli interventi delle parti sindacali, il Sottosegretario, sulla base dei diversi elementi portati alla sua attenzione, ha tratto le seguenti conclusioni: innanzitutto ha espresso vivo apprezzamento per le modalità del confronto, ritenendolo efficace e costruttivo poiché ha prodotto evidenti miglioramenti sull’impianto complessivo; rispetto alle criticità segnalate, ha ribadito che il DM è uno strumento flessibile, ovvero nulla osta che tra qualche mese, ci sia una verifica dei risultati e, laddove necessario, si proceda con eventuali correzioni; ha sottolineato lo sforzo prodotto per dare specifiche risposte ai problemi della Sardegna; ha confermato le Scuole di Dalmine (BG) e Catania; ha condiviso la necessità di avere le dotazioni organiche anche degli Uffici Centrali, così come di avere il quadro complessivo del personale fuori sede, ritenendoli atti di tutela e trasparenza; ha confermato la volontà di dare corso rapidamente agli impegni assunti nel verbale di intenti sottoscritto nel mese di aprile u.s., così come la volontà di aprire, a breve, la discussione sul ruolo della componente volontaria del Corpo, ovvero la revisione del DPR che la regolamenta.

Infine, ha preannunciato un incontro per ragionare congiuntamente sulle nuove norme di prevenzione incendi ed ha comunicato l’ipotesi di un piano straordinario triennale per il rinnovo del parco automezzi del CNVVF.

Questo è quanto, sarà ovviamente nostra cura sollecitare l’Amministrazione affinché ci sia un seguito agli ulteriori impegni assunti dal Sottosegretario.

Adriano Forgiane – Danilo Zuliani    

 

 

UNEBA – Sottoscritto accordo nazionale

Pubblichiamo di seguito il comunicato della Segretaria Nazionale Cecilia Taranto e l’accordo UNEBA sottoscritto in data 17.12.2014.


 

 

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COMUNICATO STAMPA
 

  

La  notizia del  possibile licenziamento dei tre bibliotecari che a suo tempo denunciarono il furto di circa duemila prestigiosi volumi della Biblioteca dei  Girolamini di Napoli appare incredibile e, per altri  versi, sconcertante.  Al di là della gravità di un provvedimento che per qualsiasi lavoratore rappresenterebbe comunque un danno irreparabile, nella fattispecie stiamo parlando anche di dipendenti  che, con il loro comportamento, hanno dato lustro e speranza ad un Paese che ha bisogno di  esempi  ispirati a  grande  coscienza civile e grande coraggio personale. Nell’esprimere pertanto piena solidarietà ai tre lavoratori e, al contempo, stigmatizzando  l’improvvida nota della Direzione Generale Biblioteche riferita dai giornali, chiediamo  al MIBACT di favorire quella continuità lavorativa assicurata dallo stesso Ministero all’indomani della sconvolgente vicenda dei Girolamini.  Ministero e Ministro Franceschini sono chiamati  ad un esercizio di tutela del diritto al lavoro e di responsabilità nei confronti dell’opinione pubblica, giustamente indignata per questa squalificante vicenda che ripropone la drammatica  condizione dei tanti lavoratori precari presenti anche nella Pubblica Amministrazione.
 
17.12.2014
                                                   Segreterie  di FP: Nazionale, Campania, Napoli
 

 


 
 

Caserta – Grave situazione del Comando Provinciale.

18.12.2014 – Caserta – Nota unitaria ai vertici del Corpo Nazionale sulla grave situazione del Comando Provinciale.

 

 

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Accolto il primo ricorso della campagna specializzandi

Nella serata del 17.12.2014 è stato accolto il primo decreto cautelare sulle scuole di specializzazione, uno dei concorsi pubblici italiani più discussi degli ultimi tempi, dove le prove del test erano state invertite.
Il ricorso avanzato con la collaborazione della Funzione pubblica CGIL, è stato accolto con un decreto monocratico del Tar del Lazio, che ha fissato la prossima udienza al 29 gennaio 2015.
Trattasi della prima vittoria sulle scuole di specializzazione mediche intervenuto su una graduatoria falsata e da rivedere” commentano gli Avvocati Michele Bonetti e Santi Delia. “A questo punto”,continuano gli Avvocati, “o il Ministero interverrà immediatamente con un provvedimento, o si spiana la strada al meccanismo del sovrannumero per i nostri ricorsi, e che se non interverrà si rischierà di vedere annullato l’intero concorso, considerando che già molte persone sono state costrette per un errato meccanismo della graduatoria a scegliere la specializzazione meno ambita. Il Tar si è pronunciato sul ricorso valutandone anche la fondatezza per la violazione dei Decreti Ministeriali in materia”.
“L’accoglimento del ricorso” ha affermato Massimo Cozza, segretario nazionale Fp-Cgil Medici “rappresenta il primo successo processuale della campagna specializzandi per sostenere anche dal punto di vista legale coloro che sono stati penalizzati da anomalie ed irregolarità nei test di accesso alle scuole di specializzazione di medicina, per una loro ammissione in sovrannumero”.
“C’ è bisogno” ha concluso Cozza” di più investimenti, più merito e più trasparenza per la formazione dei medici, a partire da più borse di studio, utilizzando anche la grande rete ospedaliera pubblica come luogo di insegnamento”.

Nota Fp Cgil su IPM di Caltanissetta.

Comunicato esiti incontro Ministro Martina del 16.12.2014

Si è tenuta ieri pomeriggio alla presenza dei vertici del Corpo Forestale dello Stato la riunione tra le parti convocata dal Ministro Maurizio Martina anche per rispondere, invero ancora con grande ritardo, all’impegno assunto nell’incontro tenuto lo scorso 29 luglio, nel quale aveva partecipato l’intenzione di incontrarci nella prima settimana di settembre.
In apertura il Ministro ha inteso soffermarsi sul lavoro silente – e a suo giudizio anche assai proficuo – che sarebbe stato da Lui condotto dapprima con i colleghi ministri e poi in ambito parlamentare, lavoro finalizzato alla difesa e alla  valorizzazione delle grandi professionalità del Corpo, così contrapponendo all’ipotesi di accorpamento alla Polizia di Stato più volte manifestata dal Governo e dal Presidente del Consiglio, l’idea di procedere alla sua completa riorganizzazione e ridefinizione, nel pieno rispetto della normativa vigente.
Una impostazione che, a parere del Ministro, sarebbe ormai divenuta prevalente rispetto alle premesse iniziali, come noto tutt’altro che incoraggianti per la sopravvivenza del Corpo.
Nel proprio intervento la delegazione della Fp Cgil ha dichiarato di condividere e sostenere i propositi del Ministro, e con esso l’ormai ineludibile processo di riorganizzazione cui faceva riferimento – nel quale però, a nostro giudizio, non possono e non devono rientrare i Corpi regionali appartenenti alle Regioni a Statuto speciale – confidando nell’impegno da questi profuso.
Tuttavia, abbiamo sostenuto, se si vuole realmente avviare un processo di riorganizzazione completo e funzionale agli interessi del Corpo e della collettività che tenga anche conto delle norme stringenti fissate dalla cosiddetta Spending Review, non si può e non si deve prescindere dal considerare alcune importanti questioni che peraltro già nel passato, anche recente, abbiamo avuto modo di evidenziare e consegnare all’attenzione del Ministro.
Tra queste, solo per ragioni di brevità, citiamo:
a) l’assoluta necessità di valorizzare appieno le professionalità del Corpo evitando di disperderle in compiti e mansioni – come, solo a titolo di esempio, nel caso del servizio di Ordine Pubblico e di quello Nautico – che a tutt’oggi sono per lo più garantite dai Corpi di Polizia a competenza generale (le cosiddette “duplicazioni funzionali”), evitando così gli sprechi determinati anche dalla sussistenza di talune sovrastrutture che non sono utili e che costano molte risorse economiche al Paese;
 b) la riduzione graduale ma drastica del personale del Corpo attualmente impiegato in servizi amministrativi, che ammonta addirittura a quasi il 50% di quello interamente presente in organico, per andare ad implementare le professionalità in servizio in tutte le strutture territoriali del Paese – ovvero nei Comandi stazione, laddove si esplicano realmente i compiti attribuiti dalla legge al Corpo -, che oggi sono notoriamente in forte carenza di personale, e ripartire equamente quei carichi di lavoro che, malgrado gli sforzi e il grande senso di attaccamento al lavoro comunque sempre manifestato dagli operatori sul campo, sono divenuti pressoché impossibili da sostenere;
c) la diminuzione costante e progressiva dei circa 100 anacronistici Comandi Provinciali attualmente operativi nel Paese, il cui personale, i mezzi e gli strumenti attualmente in uso dovranno essere distribuiti, con criteri di ragionata equità, tra i Comandi stazione esistenti sui territori interessati.
Per fare questo, però, per tenere insieme tutte le problematiche poc’anzi trattate in un unico ragionamento da sviluppare con l’amministrazione, pensiamo sia opportuno che il Ministro ragioni sull’opportunità di attribuire la delega al personale all’attuale vice capo del Corpo, a cui è già stata conferita quella sulle relazioni sindacali e, soprattutto, a disporre l’avvio di un tavolo di confronto tra le parti in coincidenza col nuovo anno, a cui se possibile giungere con proposte e suggerimenti utili ad iniziare un percorso condiviso di reale riforma/riorganizzazione del Corpo.
Per concludere, abbiamo informato il Ministro del ricorso al T.A.R. che la Fp Cgil è stata costretta ad avviare nei confronti dell’amministrazione del Corpo Forestale dello Stato per essere tuttora impedita a partecipare attivamente alla Commissione Ricompense unitamente a tutte le altre OO.SS. firmatarie del C.C.N.L. e, da ultimo, pure ad altra autonoma che – pur essendo non firmataria del contratto – ha denunciato al giudice del lavoro l’amministrazione per attività antisindacale e da questi ottenuto, tra l’altro, anche la partecipazione alle commissioni con proprio delegato, tra cui quella sulle ricompense, chiedendo un intervento riparativo e anticipando che sui temi avanzati alla discussione farà pervenire un proprio documento.
Al termine della discussione il Ministro Martina, eludendo sostanzialmente la maggior parte delle questioni poste dalle rappresentanze sindacali del personale del Corpo, rifacendosi a quella che pare sempre più essere una attitudine del governo, ha inteso affermare l’inutilità di un tavolo di confronto sindacale sulla riorganizzazione del Corpo, ribadendo l’autosufficienza della parte politica e dell’amministrazione. Posizione errata e da noi naturalmente contestata.
 
Il Ministro si è infine impegnato a riconvocare le organizzazioni sindacali nei primi giorni del prossimo mese di febbraio.
 


 
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