La Rassegna Penitenziaria n. 13 – aprile 2014.

 
 
UN PROTOCOLLO DI INTESA DA VALORIZZARE
 
 

    

Il protocollo di intesa stipulato il 23 aprile apre, dopo mille rinvii, la stagione del confronto sui grandi temi del Ministero. Per tale motivo, e non solo, va registrato positivamente. Il protocollo prevede la calendarizzazione fino a luglio dei tavoli tematici su organici, relazioni sindacali e riorganizzazione del ministero. In tali contesti saranno affrontate tutte le tematiche che riguardano questi argomenti e sarà una occasione opportuna per verificare fino in fondo la volontà delle nostre controparti di affrontare e possibilmente risolvere tutte le note problematiche che affliggono la nostra lista della spesa. Che sono note e riguardano sia gli interessi dei lavoratori, a partire da quella del riconoscimento professionale, che quelli dei cittadini, interessati ad avere un ministero che funziona e non il desolante panorama che ancora oggi abbiamo dinnanzi.
Quindi il Protocollo è un semplice strumento che dovrà essere utilizzato al meglio per non disperdere questa occasione.
L’impegno assunto dall’Amministrazione con questo accordo non è l’unico motivo di soddisfazione: la messa in disponibilità di 3 milioni di euro del capitolo extra fua per le iniziative di valorizzazione del patrimonio è un fatto concreto che noi riteniamo una autentica vittoria sui tagliatori di bilancio. Voi sapete che avevamo mille contrarietà a finanziare le aperture straordinarie con i fondi FUA e con tale posizione siamo entrati sul confronto per l’apertura del primo maggio. La soluzione trovata permette di neutralizzare l’effetto di spesa sul fua delle aperture straordinarie e di recuperare un milione e mezzo di euro surlpus (l’accordo sul primo maggio costa 1.400.000 euro).
Adesso verificheremo anche i singoli programmi di valorizzazione: non ci convince più di tanto la logica delle mere aperture spot. A nostro avviso occorre produrre uno sforzo diffuso per diffondere la conoscenza del nostro patrimonio e del lavoro che si fa per tutelarlo e valorizzarlo. Quindi anche iniziative che mettano in evidenza lo sforzo complessivo di tutti i cicli lavorativi. Per fare un esempio non ci convince la semplice apertura delle Biblioteche e degli Archivi annessi ai monumenti per il primo maggio. Riteniamo che iniziative di valorizzazione dello specifico patrimonio librario ed archivistico debbano contenere attività che accompagnino le aperture straordinarie e che  valorizzino la potenziale grande funzione sociale di questi luoghi della cultura. Altrimenti l’attrattività di questi luoghi rimane zero. E lo stesso ragionamento può interessare tutti i cicli di tutela. Vedremo.
 
L’audizione del Ministro Franceschini.
Abbiamo seguito con interesse l’audizione del Ministro davanti alla Commissione Cultura della Camera. Franceschini ha avuto un approccio pragmatico e del tutto contestualizzato alla fase economica che stiamo attraversando. Rinviando ad una fase 2 la programmazione più ad ampio respiro. Un approccio apprezzabile negli intenti e concreto nella individuazione dei problemi. Nel merito ci pare di aver colto alcuni passi indietro rispetto alle conclusioni della Commissione Bray sulla riforma, in particolare per quello che riguarda l’individuazione di Direzioni Generali tematiche e non specialistiche, ipotesi non condivisa dall’attuale ministro, e per la previsione, ancora allo studio, di re-istituzione delle Soprintendenze miste, che non  era prevista nelle proposte della Commissione. Quindi avremo una fase in cui l’apparato organizzativo si adeguerà con un DM ai tagli spending review ed una fase successiva in cui si affronteranno in maniera sistematica le grandi questioni organizzative, alcune delle quali, come la famosa querelle sulle competenze ed il ruolo delle direzioni regionali, accennate nel suo intervento in modo promettente rispetto allo squilibrio attualmente esistente. Per quanto riguarda le competenze citiamo solo l’attenzione dedicata al contemporaneo: ci pare positiva l’individuazione del settore come strategico per le politiche culturali, vedremo in quali forme organizzative si tradurrà.
Naturalmente su questi  temi e quelli che riguardano il personale avremo modo di confrontarci sui tavoli programmati, in questa sede ci preme sottolineare che noi, inveterati sindacalisti, consideriamo positivo  un approccio concreto a patto che si leghi ad un progetto strategico di medio-lungo periodo perchè questo è quello che è chiamata a fare la politica e perchè i problemi del ministero non si risolvono con interventi palliativi o con la rincorsa continua alle emergenze. Far diventare il MIBACT uno dei ministeri più importanti è, considerato lo stato pietoso in cui versa e la considerazione di cui gode, una ambizione legittima e auspicabile. Per perseguirla non basta la buona volontà, occorrono risorse, investimenti, chiarezza di obiettivi e strumentazione adeguata. Su questo il ministro ha chiesto di essere giudicato e su questo lo giudicheremo.
 
Roma, 28 maggio 2014
 
Claudio Meloni
FPCGIL Nazionale MIBAC
 

  
 

  

 
 
 
 
 

 

NEWS

La Fp-Cgil Medici twitta a Matteo Renzi su Quotidiano Sanità

 
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Decreto di ripartizione personale Vigile del Fuoco

24.04.2014 – Decreto di ripartizione personale Vigile del Fuoco

 

 

 
 

Decreto di approvazione della graduatoria per la successiva ammissione al corso di formazione professionale relativo al concorso a CR 2010 – Scelta sede

24.04.2014 – Decreto di approvazione della graduatoria per la successiva ammissione al corso di formazione professionale relativo al concorso a CR 2010 – Scelta sede

 

 

 
 

Pubblicazione decreto CS 2010

24.04.2014 – Pubblicazione decreto CS 2010

 

 

 
 

Avvio corso CR 2010.

24.04.2014 – Avvio corso CR 2010

 

 

 
 
Accordi 23 aprile 2014
 
 

           
 Si allegano gli accordi sottoscritti nella riunione del 23 aprile c.m. che ci permettono di  ottenere un risultato ampiamente positivo che si concretizza nel raddoppio delle risorse da destinare alle attività di ampliamento  della fruizione dei luoghi della cultura e nella sottoscrizione  di un impegno programmato sulle materie generali oggetto del confronto.
In seguito ulteriori approfondimenti.
Roma, 24 aprile 2014

P. La delegazione nazionale trattante FPCGIL MIBACT
Mario Ragni

 
 
 
 
 

 

 
 
Lettera di sollecito incontro al Capo di Gabinetto – Mobilità interna
 
 

            Roma, 23 aprile 2014     
                                                        
                                                                 Al Capo di Gabinetto del Ministero del Lavoro
                                                                 e delle Politiche sociali
                                                                 Cons. Luigi Caso
                                                                                                                                                                    
                                                                 Alle strutture Regionali e Territoriali FP CGIL

                                                                 Ai lavoratori e agli iscritti FP CGIL del Ministero
                                                                 del Lavoro e  delle Politiche Sociali
 

Egregio Capo di Gabinetto,
la FP CGIL è rimasta un po’ sorpresa dal fatto che a distanza di 9 giorni non ci è ancora giunta nessuna risposta alla lettera da noi inviata il 14 aprile u.s.
Siamo sorpresi in quanto alla precedente nota, che aveva per oggetto sempre la mobilità interna e la relativa trasparenza delle procedure, da noi inviata in data 25 marzo c.a., l’Amministrazione aveva risposto in meno di 24 ore, con pubblicazione persino sulla intranet, affermando tra l’altro….”Va da se che l’Amministrazione ha agito in questa procedura in modo trasparente ed efficace per assicurare a tutti i dipendenti interessati il massimo dell’informazione”.
E’ del tutto evidente che se i fatti da noi esposti nella lettera a lei indirizzata fossero veri, non solo non ci sarebbe stata nessuna trasparenza ma le stesse regole degli interpelli di mobilità speciale e ordinaria, scritte unilateralmente dall’amministrazione, non sarebbero state rispettate.
 Inoltre, come è noto, il 10 aprile u.s., in coerenza con il già vigente “Codice di comportamento dei dipendenti pubblici”, è stata avviata la procedura per l’adozione del “Codice di comportamento dei dipendenti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali”.  Se quanto da noi esposto dovesse rispondere a verità, il comportamento dell’Amministrazione sarebbe in forte contraddizione con i “futuri” artt. 3 e 4 del codice medesimo e ci troveremmo nella deplorevole  situazione che chi fa le regole (seppur giuste) è il primo a non rispettarle.
Questa Organizzazione tiene a precisare che l’unico interesse è garantire che tutti i lavoratori abbiano lo stesso trattamento e le stesse opportunità e soprattutto che chi rispetta le regole e le procedure non sia penalizzato rispetto a chi è sempre bravo a trovare scorciatoie.
Pertanto, riaffermiamo la necessità di pubblicare le graduatorie degli interpelli di mobilità e infine, sempre in un ottica di piena collaborazione e completa trasparenza, ribadiamo la richiesta di un incontro urgente con lei al fine di verificare i fatti rappresentati.
 

                                        Il Coordinatore nazionale FP CGIL    
                                 Ministero del lavoro e delle politiche sociali 
                                                  Giuseppe Palumbo
                                                                

 
 
 
 
 

 

 
 

Informativa mobilità C.S.

24.04.2014 – Informativa mobilità C.S.

 

 

 
 
Riordino Croce Rossa: l'ente costretto a fare un passo indietro
 
 

            COMUNICATO FPCGIL CISLFP UILPA FIALP-CISAL
 

Cgil Cisl Uil Cisal: “Più forti le ragioni della mobilitazione, il ministro ci convochi subito”
 

        Roma, 18 aprile 2014
 

Croce Rossa costretta a un passo indietro sugli effetti applicativi della riforma in corso. Il Tar ha infatti imposto ai vertici Cri la sospensione dei provvedimenti amministrativi che riguardano privatizzazione, Comitati provinciali e locali, gestione del personale, bilancio e patrimonio.
 
A questo punto, però, c’è il rischio che si determini una paralisi organizzativa. Mentre l’ente, i lavoratori, e tutti gli utenti dei servizi di emergenza prestati dalla CRI hanno bisogno, in questo delicatissimo passaggio, di regole chiare e condivise su tempi e modalità della riorganizzazione.
 
Si rafforzano perciò le ragioni della mobilitazione indetta dai sindacati Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Pa e Fialp-Cisal, impegnati da mesi in questa vicenda al fianco dei lavoratori. Un’assemblea nazionale e un presidio davanti al Ministero della salute a Roma sono già in calendario per il prossimo 9 maggio. 
 
E si rafforza anche l’urgenza di un confronto chiarificatore con il ministro della salute Beatrice Lorenzin, secondo gli impegni presi dopo la manifestazione del 4 aprile scorso, per rimettere la vicenda della Croce Rossa Italiana e del suo personale sui binari di una riorganizzazione che garantisca l’occupazione, le retribuzioni, e l’efficienza e qualità del servizio ai cittadini.
 

 

 
 
 
 
 

 

 
 

Informativa

24.04.2014 – Corso di Fomazione per passaggio alla qualifica di Capo Reparto – decorrenza 01.01.2010

 

 
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