22.11.2013 – VVF – Latina: Comunicato stampa.
22.11.2013 – D.M. relativo alla nomina in ruolo ed all’assegnazione dei neo Capo Squadra con decorrenza 1° gennaio 2009.
ENNESIMA VITTORIA DELLA FP CGIL NELLA TUTELA DEI DIRITTI DEI LAVORATORI!!!!
Il Vice Capo Vicario del DAP, Dr. Luigi Pagano, rispondendo ad una nota di protesta della FP CGIL, riconosce la legittimità della protesta e sancisce che se il giorno di permesso sindacale coincide con il giorno in cui il dipendente deve usufruire del riposo settimanale, quest’ultimo sarà recuperato.
Da oggi nessun Direttore potrà più fare il furbo!
Una delegazione della FP CGIL parteciperà al convegno-dibattito sulla violenza sulle donne che si terrà al DAP.
Si comunica che in conformità alla delibera CIVIT n. 75/2013 è stato pubblicato sul sito www.difesa.it – Amministrazione trasparente – Disposizioni generali – atti generali – Codice disciplinare e codice di condotta nonché sul sito www.persociv.difesa.it – Codice di comportamento e codici disciplinari un avviso contenente le principali indicazioni del codice di comportamento dei dipendenti del Ministero della Difesa da emanarsi in relazione ai contenuti del Piano nazionale anticorruzione.
MINISTERO DELLA DIFESA
DIREZIONE GENERALE PER IL PERSONALE CIVILE
Il Direttore Generale
Dott.ssa Enrica PRETI
COMUNICATO
DOMENICA DELLE CARTE… PER ARIA?
Questo Ministero non finisce mai di stupirci: la riunione di ieri con all’ordine del giorno la discussione e l’approvazione del progetto relativo all’apertura festiva di Archivi e Biblioteche si è svolta in un clima piuttosto surreale e non ha portato a nulla.
I motivi? Semplice. Avevamo fatto presente, nella riunione precedente, che i numeri apparivano sballati e che mancavano alcune sedi all’elenco dei partecipanti. L’Amministrazione aveva fatto presente che l’accordo era immodificabile in quanto sottoposto a parere del Consiglio Superiore e registrato dalla Corte dei Conti. Noi avevamo fatto presente che non discutiamo al buio o con pacchi preconfezionati e invitato la controparte a fare le opportune modifiche e verifiche per riportare il progetto ai livelli di funzionalità minimi.
Manco a dirlo ieri l’Amministrazione si è ripresentata esattamente con l’accordo dell’altro giorno e, alla verifica dei numeri, si è finalmente scoperto che c’erano degli errori talmente gravi da obbligare l’Amministrazione a ritirare il progetto per modificarlo. Una figuraccia. E vi risparmiamo ulteriori notazioni sui gravi dissidi interni emersi all’interno della delegazione amministrativa, sfociati in un litigio aperto, e nel successivo rifiuto del DG di firmare un impegno comune, predisposto dalla DG valorizzazione, a proseguire, sulla base delle risorse disponibili, con queste iniziative di valorizzazione.
In tutto questo non si è scomposto il Direttore Generale, il quale, da qualche riunione, continua a ripeterci che noi non facciamo gli interessi dei lavoratori e, in particolare ieri ha affermato, a fronte di obiezioni di buon senso che hanno rivelato gli errori di impostazione del progetto, che se noi non vogliamo dare queste risorse ai lavoratori vuol dire che si perderanno con grave colpa nostra. Signor Direttore Generale, i lavoratori questi soldi se li guadagnano lavorando, non ci faccia lezioncine, e lei il progetto lo deve portare avanti e lo deve correggere perché c’è un programma di valorizzazione fortemente voluto dal Ministro e perché ci sono i cittadini. Così come avrebbe dovuto impedire il taglio ingiustificato del FUA operato con la legge di assestamento.
Per cortesia, la smetta di tentare di riversare sul Sindacato responsabilità che sono unicamente dell’Amministrazione.
Per quanto riguarda il progetto abbiamo chiesto la sua modifica, riportando i numeri dell’altr’anno ridotti del 10% ed inserendo le sedi escluse, “per mero errore materiale”, come ci è stato candidamente detto. In particolare abbiamo sollevato il caso di Ferrara, il cui Archivio l’anno scorso era inagibile e per tale motivo non aveva potuto partecipare. Rilevando che quella sede è stata colpita da un terremoto, non certo da una maledizione.
Aspettiamo con fiducia (?) la prossima convocazione e speriamo di quagliare, anche se a questo punto è del tutto improbabile la data del primo dicembre e quindi ci sarà un breve rinvio.
In coda alla sceneggiata abbiamo chiesto lumi sullo stato del pagamento del salario accessorio. Da quello che ci è stato riferito siamo intorno al 70% del salario accessorio 2013 pagato, con i progetti del primo maggio e della notte dei musei 2013 ancora non disponibili al pagamento in quanto il MEF non ha stanziato le risorse.
Ricordiamo al riguardo che l’ultima data utile per l’immissione dei pagamenti è il 13 dicembre 2013, e pertanto invitiamo tutti voi a verificare lo stato di avanzamento sul cedolino unico in maniera tale da consentire il pagamento fino all’ultimo giorno utile per quest’anno. Considerato pure che le risorse dell’anno prossimo e quelle residue 2013 quasi sicuramente non saranno disponibili prima di giugno e naturalmente solo dopo che ci saremo mobilitati.
LA FARSA SUI COMANDATI FINISCE IN TRAGEDIA?
L’altra vicenda che veramente dà il livello di attendibilità di questa amministrazione è quella relativa ai comandati. La stessa sta procedendo, malgrado tutte le promesse ed i solenni impegni, alla restituzione di tutti i comandati alle loro amministrazioni man mano che raggiungono i tre anni, sulla base, guarda il caso, dell’ennesimo intervento invasivo dell’Ufficio Centrale di Bilancio. La cosa sarebbe del tutto normale se questo comportamento fosse adottato generalmente da tutte le amministrazioni, che invece continuano tranquillamente a rinnovare i propri comandi. E sarebbe normale se non fosse che la stragrande maggioranza dei nostri comandati lo sono da illo tempore e che il venir meno degli stessi causerebbe, in particolare nelle Regioni del Centro Nord, gravissimi problemi di funzionalità a sedi già fortemente sguarnite. Quindi è un problema non di mera applicazione normativa, ma politico e dovrebbe trovare soluzione in sedi politiche, come il Ministero della Funzione Pubblica. Ma noi vediamo di tutto, emendamenti al DL 101 regolarmente cassati in fase di conversione di quella legge e adesso emendamenti alla legge di stabilità che non sembrano avere miglior fortuna. Persino una richiesta di parere alla Funzione Pubblica su un bando di mobilità che ci pare l’ennesimo tentativo di rinviare la questione. A che serve un parere che non può far altro, come nel caso, ad esempio, dei festivi, che rinviare alla normazione della materia in questione?
Quindi il nulla ed in mezzo a questo la revoca dei comandi e la restituzione dei lavoratori: fatto questo che rischia di avere conseguenze drammatiche sui nostri servizi e sulle condizioni di vita di questi lavoratori, i quali, nella stragrande maggioranza dei casi subirebbero gravi conseguenze sul piano della qualità della vita, considerato che spesso la sede di comando è diversa da quella di appartenenza.
Per questo noi riteniamo che questa materia debba essere oggetto di un preciso intervento politico e di una soluzione che riprenda il famoso principio della compensazione, erratamente applicato nella cosiddetta spending review, che adesso potrebbe essere ripreso nel riequilibrio tra comandati dagli altri Enti al Mibact e da questo verso l’esterno. Se veramente vogliamo razionalizzare e non tagliare.
L’ulteriore notazione sulla questione riguarda i comandati di seconda area che, a seguito dell’immissione nei ruoli dei 120 neo assunti, rischiano seriamente di seguire il destino di quelli di prima area, ovvero vedersi interrotto il comando in essere per incampienza nell’area. Avevamo infatti, a seguito del famigerato taglio, solo 150 posti liberi in seconda area alla data del primo giugno di quest’anno. Quindi i posti vacanti sono ridotti e non c’è capienza per tutti i 150 comandati.
Qualche altra sigla sindacale sta consigliando lettere di diffida che lasciano il tempo che trovano: le diffide servono infatti solo ad interrompere eventuali termini di prescrizione, ed in questo caso evidentemente non sono necessarie. Noi semplicemente continuiamo a suggerire ai lavoratori interessati una consulenza tecnico legale con i nostri uffici legali territoriali per verificare la percorribilità di una vertenza, abbiamo dubbi seri che tali vertenze possano essere meramente improntate al diritto di precedenza previsto dalla legge nel caso di nuove assunzioni semplicemente per il carattere di straordinarietà e di deroga di quelle avvenute al Mibact. Mentre ci sembra potenzialmente più convincente una vertenza che abbia come base la durata pregressa del periodo di comando e i danni esistenziali indotti dall’interruzione degli stessi. Ma un parere più preciso lo possono dare gli addetti ai lavori e ricordiamo che le consulenze in questi casi per i nostri iscritti sono gratuite.
PASSAGGI DI AREA DEGLI IDONEI: ALLE DOGANE SONO PIU’ BRAVI?
Stiamo monitorando con attenzione la situazione esistente presso l’Agenzia delle Dogane, ove esiste una situazione analoga alla nostra con la presenza di un numero consistente di idonei ai passaggi di area.
Proprio per evitare raffronti in questo caso poco attinenti sottolineiamo che allo stato la situazione è identica in tutti e due gli Enti. Ovvero che le Dogane hanno provato con richiesta di parere alla Funzione Pubblica al quale la stessa starebbe per rispondere negativamente. La novità che differenzia è che nell’ultima riunione avuta con i sindacati del settore la Direzione ha annunciato un prossimo disegno di legge che dovrebbe derogare dal blocco ormai noto a tutti. Un disegno di legge supportato da autorevoli parlamentari, così è stato presentato al tavolo. Nel caso l’interpretazione è riferita ad un passaggio del D.L. 101, (art.4, comma 3) laddove prevede che le Amministrazioni, per poter indire nuovi concorsi debbono, tra l’altro, esaurire le graduatorie vigenti ed approvate a partire da primo gennaio 2007, relative alle professionalità necessarie secondo il criterio di equivalenza. Naturalmente sarà nostra cura seguire con attenzione qualunque percorso normativo che può essere messo in atto e finalizzato allo sblocco di questa situazione, proprio sulla base del fatto che, con l’esaurimento della graduatoria conseguente alle ultime assunzioni, il MIBACT si trova con l’unica graduatoria vigente che è quella dei corsi concorsi interni. Ma la materia non è così semplice e peraltro siamo in attesa di una Circolare esplicativa della Funzione Pubblica, la quale, come è noto, non dà, ormai per statuto, interpretazioni favorevoli al personale. Per quanto riguarda il disegno di legge, che dovrebbe riguardare l’applicazione della normativa citata, sono evidenti 3 fattori: il primo è che il ddl dovrebbe avere l’imprinting governativo per avere ragionevoli chanches di successo, il secondo è che qualunque interpretazione favorevole agli scorrimenti di idonei interni non potrà riguardare solo un Ente, ma la generalità delle Pubbliche Amministrazioni, e il terzo è che solo un intervento normativo può modificare la situazione. Sarà nostra cura fornirvi al riguardo ogni utile aggiornamento.
Roma, 22 novembre 2013
FP CGIL MIBACT
Claudio Meloni
26 e 27 NOVEMBRE 2013 ELEZIONI PER LA SCELTA DEI RAPPRESENTANTI DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI IN SENO
ALL’ASSEMBLEA DI PREVIAMBIENTE
Il 26 e 27 novembre 2013, oltre ad eleggere in tutta Italia le rappresentanze sindacali unitarie i rappresentanti per la salute e la sicurezza dei lavoratori del nostro comparto, andremo a eleggere i rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori in seno all’assemblea di PREVIAMBIENTE, fondo per la previdenza complementare del settore igiene ambientale.
Riconfermando con forza la scelta strategica dello sviluppo della previdenza complementare, riteniamo fondamentale garantire tale momento attraverso la più ampia partecipazione al voto di tutti le lavoratrici e i lavoratori iscritti al Fondo.
Eleggere i nostri rappresentanti nell’assemblea di Previambiente significa consolidare la nostra identità all’interno degli Organi del Fondo e una gestione stabile, consapevoli che la partecipazione attiva di tutti gli iscritti e la forte coesione tra i soggetti di rappresentanza sono elementi imprescindibili tra loro.
Per questo, come nel passato, abbiamo confermato la scelta politica/sindacale di garantire al massimo la coesione e la solidità di Previambiente anche attraverso la presentazione di una lista unitaria composta da rappresentanti di tutte le Organizzazioni sindacali stipulanti armonizzati tra loro.
I risultati concretamente positivi, sia in termini gestionali sia di risultato del Fondo, ci dicono che – come nel passato – questa è la scelta giusta per tutto il comparto dell’igiene ambientale e per ogni singolo lavoratore iscritto.
Previambiente ha quasi 50.000 lavoratori iscritti che, consapevolmente e volontariamente, hanno scelto un fondo contrattuale senza scopo di lucro con il solo obiettivo di tutelare i propri risparmi e il proprio futuro pensionistico.
Previambiente, con una gestione attenta e oculata – certificata dai vari organi competenti – e con dei rendimenti sicuramente molto positivi sta rispondendo bene al compito per cui è stata istituita.
I numeri non sono certamente tutto ma, in questo caso, sono il segno concreto che la strada scelta per tutelare le lavoratrici e i lavoratori del comparto dell’igiene ambientale, anche attraverso il rafforzamento della propria posizione previdenziale, va nella giusta direzione.
FP CGIL Sgrò/Cenciotti
FIT CISL Paniccia/Curcio
UILTRASPORTI Tarlazzi/Modi
FIADEL Garofalo/Verzico
Roma 21 novembre 2013
COMMISSIONE BILATERALE FORMAZIONE
Nella riunione della Commissione bilaterale per la formazione dello scorso 20 novembre l’Amministrazione ha illustrato un percorso teso ad attuare lo sviluppo e la formazione per la valorizzazione delle persone a supporto dell’integrazione e dell’eccellenza dei servizi.
Si tratta di un percorso strategico che vede coinvolti tutti i ruoli dell’Istituto ed il personale tenendo presente, in un ottica di sistema, il sistema professionale, la formazione, i piani di sviluppo tutti interconnessi tra loro. Ciò comporta la condivisione, la collaborazione e dunque il coinvolgimento, oltre che della struttura Formazione e Sviluppo delle Competenze anche delle strutture centrali interessate, come le Risorse Umane, l’Organizzazione, la Pianificazione, la Comunicazione.
Al tavolo il Direttore centrale formazione e sviluppo competenze ha poi sottoposto l’argomento riguardante la figura dell’ottimizzatore del servizio di cui al msg n. 18124 del 08/11/2013. A tale proposito l’Amministrazione ha sottolineato che la figura dell’ottimizzatore, è stata pensata anche in relazione ai prossimi pensionamenti, i quali potranno dar luogo ad una dispersione del patrimonio di conoscenze. Tale figura essendo in possesso di una comprovata e consolidata professionalità, dovrebbe assicurare, tra l’altro, la tesaurizzazione ed il trasferimento continuo delle competenze, ed essere individuata tra le persone già considerate, nella realtà lavorativa, figure di riferimento capaci di risolvere problematiche e criticità evidenziate dai colleghi oltre ad assicurare livelli di omogenei di qualità del servizio.
In merito agli argomenti trattati, la CGIL pur apprezzando lo sforzo di implementare un approccio sistemico e articolato teso alla valorizzazione dei lavoratori, ha sottolineato che l’impianto in esso previsto rischia di essere difficilmente attuabile in concreto per la reale situazione che c’è sul territorio, dove l’integrazione non è ancora appieno sentita dal personale che, allo stato, sicuramente non ha e non ha ancora condiviso una cultura aziendale comune. Il percorso strategico prospettato va infatti ad impattare con una serie di problematiche di fondo, allo stato non risolte, che attengono alla certezza della retribuzione, alla regolamentazione contrattuale del rapporto di lavoro, alla scarsità delle risorse, alla definizione non sempre puntuale dei ruoli e delle competenze. I lavoratori che, ad oggi, non hanno una livello economico retributivo certo e proporzionato alla quantità ed alla qualità del lavoro svolto, che non intravedono il loro futuro logistico e che non sono ancora consapevolmente inseriti in un modello organizzativo in continua evoluzione, hanno delle comprensibili difficoltà a condividere il patrimonio di valori comuni.
Per questo è necessario uno sforzo comune e condiviso che non può che essere sviluppato su altri tavoli con le organizzazioni sindacali e le strutture centrali dell’Amministrazione coinvolte nel processo di integrazione e nel processo di valorizzazione dei lavoratori.
Inoltre, la CGIL ha evidenziato che il mancato preventivo passaggio in commissione bilaterale del messaggio relativo alla individuazione degli ottimizzatori del servizio e, dunque, la mancata possibilità di discuterne, ha creato diverse perplessità e molti interrogativi tra i lavoratori.
Si tratta di una figura che tecnicamente assume alcune funzioni che già fanno capo a diversi ruoli e che comunque potrebbe anche creare aspettative in termini di riconoscimento come alta professionalità, viste le attribuzioni che sarebbero affidate a tale figura. Pertanto, trattasi di un argomento che va discusso in sede di trattativa sindacale valutando l’opportunità della introduzione di tale figura e della sua reale necessità.
La CGIL si associa alla richiesta di rivedere la circolare 143/2002 al fine di meglio riorganizzare la funzione formazione tenendo conto che molto è cambiato negli ultimi undici anni.
In conclusione, sappiamo bene che mettere al centro dell’azione formativa e di sviluppo della persona il lavoro ed i lavoratori è cosa complessa ed impegnativa ma se è vero che il capitale umano rappresenta il principale patrimonio per una organizzazione, allora lo sviluppo e la valorizzazione dei lavoratori deve impegnare tutti per raggiungere l’ obiettivo in termini condivisi e partecipati.
20 novembre 2013
I componenti FPCGIL della commissione Formazione
Comunicato stampa FP–CGIL CISL–FP UIL– FPL
“Invitiamo il presidente dell’Upi ad evitare parole deliranti come quelle pronunciate oggi sui sindacati e a mantenere il rispetto per chi rappresenta migliaia di lavoratori delle amministrazioni provinciali. Infatti, solo oggi il Presidente si accorge di avere dei dipendenti. Né Saitta né molti dei suoi colleghi Presidenti negli ultimi anni si sono battuti, a differenza nostra, per difendere i lavoratori pubblici dai continui attacchi e dalle gravi penalizzazioni subite. Il presidente dell’Upi partecipi al confronto da noi avviato con il Ministro Delrio che ha già portato alla garanzia dei livelli occupazionali del personale nel processo di riordino”. E’ questa la risposta dei sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil all’assemblea organizzata oggi dall’Unione delle Province Italiane, iniziativa che per i segretari generali Rossana Dettori (Fp-Cgil), Giovanni Faverin (Cisl-Fp) e Giovanni Torluccio (Uil-Fpl) “assomiglia più a una difesa delle poltrone, che ad una riflessione sul piano di riordino degli assetti territoriali”.
“Bisogna difendere le funzioni che servono alle comunità locali e le professionalità necessarie ad assicurarle. E non gli orticelli dei presidenti, degli assessori, degli incarichi a dirigenti esterni e dei 15mila consulenti chiamati dalle amministrazioni provinciali” attaccano i segretari di Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl.
“Dobbiamo costruire insieme una nuova architettura delle amministrazioni locali: con meno livelli, meno sovrapposizioni di funzioni, meno costi della politica”, proseguono i sindacalisti. “Prima che dagli enti bisogna partire dai bisogni dei cittadini, delle imprese e delle comunità. E su questi disegnare la rete territoriale dei servizi. A partire dal concetto di area vasta, che può garantire economie di scala e qualità delle prestazioni”.
“Per questo invitiamo il presidente Saitta a sostenere la nostra idea di una cabina di regia nazionale sul riordino di Province, Comuni e Città Metropolitane. Idea sulla quale c’è già un impegno preciso del Ministro per gli Affari regionali e le autonomie”, concludono Dettori, Faverin e Torluccio. “Non serve l’arroccamento corporativo, ma tavoli di confronto per governare i processi di riorganizzazione: garantendo più qualità dei servizi, più investimento nelle competenze, più percorsi di stabilizzazione per i precari, più reinternalizzazione dei servizi oggi affidati alle società in house. E questo nell’interesse proprio di quei cittadini e di quei lavoratori che il presidente dell’Upi dice di voler difendere”.
22.11.2013 – Contributi assistenziali periodici a favore del personale del CNVVF- anno 2011