Vi alleghiamo per opportuna conoscenza la seduta della Commissione Difesa del Senato, nella quale sono stati presentati i decreti legislativi attuativi della legge delega 244/2012; i relatori, ne hanno illustrato i punti salienti, sarà nostra cura evidenziarne i punti di caduta per il personale civile, nel corso dell’audizione unitaria.
Vi alleghiamo inoltre le interrogazioni presentate alla Commissione Difesa della Camera dei deputati:
dell’On.le Scanu per la nomina del responsabile anticorruzione all’interno della Difesa, figura che come leggerete, viene ribadito debba essere scelto tra soggetti estranei all’esercizio di funzioni e compiti in materia di contratti. Ciò al fine di attuare nell’Amministrazione Difesa, settore già di per se delicato, quel giusto rapporto che la CGIL da anni rivendica, tra CONTROLLATO e CONTROLLORE. Si pone correttamente il problema di come verrà organizzato il relativo Ufficio e dove verrà inserito nell’ambito dell’attuale revisione ordinamentale e strutturale del Ministero.
Dell’On.le Duranti, relativa ai lavori di ammodernamento della Mensa n.1 presso l’Arsenale di Taranto, si evidenzia a tal proposito la durata dei lavori e le ingenti risorse impiegate per tale ammodernamento. La RSU e le OO.SS. territoriali di CGIL–CISL–UIL, hanno da tempo rappresentato tale situazione, mettendo in risalto che il ritardo dei lavori ha comportato per l’Amministrazione la spesa dei buoni pasto per i dipendenti. Si fa notare che nel corso della prossima visita i deputati avranno l’opportunità di verificare lo stato dello stabilimento industriale.
Roma, 14.10.2013
FPCGIL DIFESA
Noemi Manca
in allegato:
IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO
Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di revisione in senso riduttivo dell’assetto strutturale e organizzativo delle forze armate (n. 32)
Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di personale militare e civile del Ministero della difesa, nonché misure per la funzionalità della medesima amministrazione (n. 33)
Giovedì 10 ottobre si è svolto, presso la nostra sede, il Coordinamento regionale del Ministero della Difesa , con la partecipazione della Coordinatrice nazionale Noemi Manca.
Dopo la relazione iniziale sulla situazione politica del Paese, del nostro territorio e la situazione dei Ministeri a seguito della applicazione del spending review, la discussione e l’intervento della Coordinatrice nazionale si è soffermato sulla questione degli organici dei sopranumerari , come conseguenza dei tagli della spending e sulla revisione dello strumento militare che modificherà anche il testo unico dell’Ordinamento Militare.
Nei tavoli di trattativa che si sono avvicendati sull’argomento è stato stabilito che le OO.SS. saranno coinvolte in tutte le fasi del riordino e della gestione di mobilità ed eventuali esuberi, in una fase di estromissione dalla contrattazione attuata della riforma Brunetta, questa presenza imposta delle OO.SS. rappresenta un evidente passo in avanti.
E’ stato ribadito che è necessario vigilare che riforme striscianti degli enti non vengano attuate, quindi è stata data indicazione ai delegati di vigilare e di monitorare sullo stato di riorganizzazione nel Lazio.
Gli interventi si sono succeduti su argomenti vari, come i rapporti unitari nelle diverse sedi di lavoro che spesso non sono costruttivi né facili, nonostante in questa fase l’unità sindacale rappresenti una forza per il raggiungimento degli obiettivi.
I Compagni che sono intervenuti delle sedi provinciali di Frosinone e Latina hanno descritto la situazione di AID di Fontana Liri e dello stato di attuazione del progetto di digitalizzazione di Gaeta: ad oggi per il futuro non si conosce quale direzione prenderà tale progetto. E’ necessario intervenire per poter comprendere se il progetto avrà un futuro e come verranno impiegate risorse o in caso contrario giustificate le ingenti spese operate per l’avviamento.
A questo proposito i compagni e la segreteria hanno sottolineato che è importante produrre un documento, uno studio sugli sprechi del Ministero a fronte delle richieste di sacrifici e blocco dei contratti attuati in questi anno nel Comparto.
Una discussione si è poi aperta sulla manifestazione del 12 ottobre “salviamo la Costituzione” e sul perché la CGIL e FPCGIL non hanno aderito.
Il Coordinatore regionale ha spiegato che il progetto di riorganizzazione del settore della difesa a livello regionale sta proseguendo con il fine di garantire una maggiore prossimità della nostra organizzazione ai posti di lavoro che spesso lamentano abbandono e lontananza della nostra organizzazione per le scelte operate dalla struttura nazionale e dei territori per le questioni di loro competenza. Sono state individuate situazioni di necessità e crisi e la nostra struttura dovrà intervenire nei comitati iscritti e nelle trattative decentrate.
Inoltre è stato affrontato il problema del cedolino unico e degli errori che si reiterano continuamente: è necessario che, come avviene per gli altri ministeri, si individui e istituzionalizzi un referente per ogni regione e si chiede alla struttura nazionale di intervenire per procedere in tal senso, così da poter evitare e prevenire discrasie sulle buste paga dei lavoratori che creano tanti disagi.
Una particolare attenzione è stata riservata per la questione dei pensionamenti pre e post legge Fornero e la segreteria ha comunicato che a breve presso la nostra sede si istituirà un punto di ascolto e consulenza sulle questioni previdenziali.
Inoltre abbiamo riaffermato la necessità di tenere sui posti di lavoro assemblee sulla previdenza complementare, strumento ancora poco diffuso ma utilissimo per ridurre la grande differenza che avremo sulla proporzione della pensione e l’ultimo stipendio.
Si è fatto il punto dei permessi sindacali residui e della necessità di una razionalizzazione e trasparenza sulla gestione.
A breve verrà convocata una riunione del gruppo di lavoro difesa per affrontare le tematiche nei dettagli e produrre un dossier su sprechi e altre emergenze, e su prossime iniziative di mobilitazione che deriveranno anche dalle decisioni del Governo con la prossima legge di stabilità.
Roma 14-10-2013
Per la Segreteria
Fiorella Puglia
Cgil Cisl Uil Cisal: “Tutelare il welfare, l’inps non è un Bancomat” dopo le assemblee del 2 ottobre, grande partecipazione alla mobilitazione di oggi in tutto il Paese.
Un grande successo per la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Inps, indetta dalle federazioni del pubblico impiego di Cgil Cisl Uil e Cisal. Dopo le assemblee tenutesi ieri in tutte le sedi dell’ente, oggi la protesta è proseguita con sit-in, manifestazioni e volantinaggi presso le sedi regionali e provinciali. “Una mobilitazione lanciata – hanno sottolineato in una nota congiunta Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Pa e Fialp-Cisal – per scongiurare il rischio di una riduzione del livello dei servizi che l’Inps ha sinora garantito anche grazie al finanziamento di quei “progetti speciali” che la bocciatura del piano di riduzione della spesa varato dall’Istituto sta seriamente mettendo in discussione e per evitare l’ennesimo colpo alle buste paga”.Per Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Pa e Fialp-Cisal, che ringraziano i lavoratori della straordinaria partecipazione, “occorre fare oggi la riorganizzazione che è mancata nel momento della creazione del cosiddetto super Inps. Proposte che il sindacato avanza da tempo: un piano di organizzazione, valorizzazione del personale, innovazione nelle procedure e nei servizi. Interventi indispensabili per ampliare e migliorare l’offerta di servizi ai cittadini”.”Va arrestata l’emorragia, dai tagli ai progetti speciali, che penalizzano chi è già sottoposto al blocco dei contratti, alla continua riduzione dei bilanci degli enti previdenziali, non da ultima quella di 240 milioni di euro disposta dalla legge di stabilità. Il tutto in un ente passato in un decennio da 40mila a 26mila unità. Il Governo non tratti l’Inps come un bancomat – hanno concluso le quattro sigle sindacali – e tuteli una parte determinante del nostro welfare”.
Roma, 4 ottobre 2013
Roma, 14 ottobre 2013
Al Capo di gabinetto
dell’On Ministro
Renato Finocchi Ghersi
Al Capo Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria
Pres. Luigi Birritteri
Al Direttore Generale del Personale
Cons. Emilia Fargnoli
Al Direttore Generale del Bilancio
e della contabilità
Dr. Lucio Bedetta
Al Segretario Generale
della Scuola Superiore della
Magistratura
Cons. Paola Piraccini
Lo scorso luglio è stata sollevata la questione del salario accessorio del personale che risulta assegnato alla Scuola ma permane nei ruoli del Ministero della Giustizia: ad oggi la questione è in sospeso senza che nessuno abbia fornito alcuna soluzione.
Riteniamo che i lavoratori assegnati alla Scuola Superiore della Magistratura abbiano diritto al salario di produttività ed è dunque urgente e necessario individuare in tempi celeri quale sia il soggetto che dovrà erogare il fondo nel rispetto dei tempi e delle modalità dovute.
A questa questione si è recentemente aggiunta anche quella dello straordinario poiché ci risulta che il D.O.G. abbia sospeso l’inoltro delle richieste di pagamento per lo straordinario di luglio mentre l’ufficio del Bilancio ha sospeso il pagamento dello straordinario dal mese di maggio in attesa che si decida chi debba provvedere materialmente al pagamento. Questo nonostante ci sia stata una disponibilità dichiarata formalmente da parte della Direzione della scuola a provvedere direttamente al pagamento.
E’ indubbio che tale situazione di confusione in relazione al pagamento degli emolumenti del personale assegnato alla Scuola non possa permanere oltre pertanto vi chiediamo un incontro urgente per cercare una soluzione che definisca una volta per tutte lo status di questo personale e i relativi pagamenti.
FPCGIL CISL FPS UIL–PA
Grieco Marra Turco
Roma, 14 ottobre 2013
Al Capo di Gabinetto
dell’On. Ministro
Pres. Finocchi Ghersi
Al Capo Dipartimento
Organizzazione Giudiziaria
Pres. Luigi Birritteri
Al Direttore Generale
del personale e della Formazione
Dr.ssa Emila Fargnoli
OGGETTO: Ipotesi di Accordo Fua 2011/12
Le scriventi OO.SS. intendono stigmatizzare ancora una volta il comportamento della Amministrazione nella gestione del FUA 2011/12.
Al di là delle diverse posizioni assunte dalle sigle scriventi in occasione della stipula dell’accordo, è comune valutazione che anche in questo caso il comportamento dei vertici amministrativi dell’Amministrazione è orientato verso l’applicazione di un modello di relazioni sindacali assolutamente in contrasto con la normativa vigente.
Risulta, da una nota ricevuta in data odierna, che l’Amministrazione fosse in possesso dei rilievi degli organi di controllo già dallo scorso aprile, ed è davvero difficile comprendere i motivi per i quali sebbene tutto il movimento sindacale del settore giustizia ne avesse fatto esplicita richiesta, non è stata avviata una trattativa in tempo utile in materia per intervenire sull’accordo in base ad i rilievi promossi dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero dell’Economia e Finanze.
Inoltre tra le modifiche all’Ipotesi di Accordo per i rilievi di cui sopra viene introdotto il riferimento al Sistema di Valutazione; tale sistema di valutazione, che è certamente un atto unilaterale, nelle altre Amministrazioni, dove esistono corrette relazioni sindacali, è stato illustrato prima dell’emanazione e sulla ripartizione delle risorse economiche legate alla produttività individuale e collettiva, si è tenuto un confronto serrato con determinazioni che nella quasi totalità dei casi hanno tenuto conto delle osservazioni formulate dalle OO.SS.
Ciò non è avvenuto con l’Amministrazione della Giustizia che non solo non l’ha mai illustrato alle OO.SS. ma, ancor peggio, non l’ha mai comunicato ai lavoratori.
Come già preannunciato, assumeremo iniziative a difesa dei diritti dei lavoratori, verificando nella gestione dell’ipotesi di accordo la conformità dei comportamenti dell’Amministrazione alle norme esistenti, pronti nelle future trattative a non permettere più comportamenti dilatori ed in contrasto con le norme che regolamentano le corrette relazioni sindacali.
CGIL FP CISL FP UILPA
(Grieco) (Marra) (Turco)
Roma, 20 settembre 2013
“E’ intollerabile che il destino di oltre 110mila lavoratori sia appeso agli umori delle forze politiche. Sul tema dei precari della Pubblica Amministrazione ci aspettiamo che il Governo Letta e il Parlamento facciano chiarezza e in tempi celeri”. Questo il contenuto di una nota congiunta di Rossana Dettori, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio e Benedetto Attili – rispettivamente segretari generali di Fp-Cgil, Fp-Cisl, Uil-Fpl e Uil-Pa – in merito al parere espresso ieri in Commissione Lavoro del Senato sul cosiddetto decreto legge “salva precari”.
“Quanto al rischio di una sanatoria generalizzata, tranquillizziamo i detrattori del testo: il decreto è semmai troppo debole, restringe la platea degli aventi diritto e non tiene conto delle difficili condizioni degli enti pubblici, rischiando di produrre risultati molto deludenti. Andrebbero invece allentati i vincoli di bilancio per quanto riguarda le assunzioni e rivisto il patto di stabilità per garantire l’occupazione e i servizi offerti ai cittadini. Anche perché – concludono i quattro sindacalisti – va ribadito che si tratta di lavoratori giovani, motivati e che garantiscono al sistema dei servizi competenze e professionalità altamente qualificate”.
Una nuova immane tragedia è avvenuta, la notte del 2 ottobre scorso, nel mare di Lampedusa. Le Federazioni di Cgil Cisl e Uil che rappresentano le lavoratrici e i lavoratori pubblici, esprimono sdegno e dolore per l’ennesima strage degli innocenti che interroga le coscienze di tutti: cittadini, parti sociali, istituzioni, comunità internazionale.
I lavoratori pubblici saranno ancora una volta in prima linea per dare supporto ai superstiti e per impedire il ripetersi di simili tragedie. E chiedono un impegno concreto nelle politiche per l’immigrazione, nei servizi all’accoglienza, nella solidarietà a chi fugge da guerre, conflitti, persecuzioni, indigenza.
Uniti in questa richiesta, oggi i lavoratori dell’Inps, mobilitati per dire no alla riduzione del livello dei servizi e al taglio delle retribuzioni, osserveranno, nel corso degli odierni presidi-assemblea indetti da FP CGIL, CISL FP, UIL PA e CISAL FIALP, in contemporanea su tutto il territorio nazionale alle ore 12:00, un minuto di silenzio e raccoglimento.
4 ottobre 2013
Alleghiamo il comunicato sindacale FP CGIL – CFS, relativo alla disinvolta politica dei trasferimenti d’ufficio e dei vari “distacchi” del personale nel Corpo forestale dello Stato