News

 

8 marzo 2017 – Campagna a sostegno delle donne che soggiornano nelle case di riposo

Roma, 23 febbraio 2017

Questo è un 8
Marzo particolare soprattutto in riferimento al fenomeno sempre crescente della
violenza sulle donne. In Europa ogni giorno vengono uccise sette donne. In
Italia muore una donna ogni due giorni, quasi sempre per mano del partner. Non
si può restare indifferenti quando le cifre sono queste. In riferimento a questa
emergenza sentiamo la necessità di costruire una campagna che racconti una
violenza di cui nessuno parla: quella sulle donne anziane, vittime di abusi
fisici e psicologici ma anche di sfruttamento economico. Gravissime sono le
ripercussioni sul benessere fisico ed emotivo della persona anziana. Per questo
lo Spi nazionale, con la Funzione Pubblica nazionale, promuove “Insieme”,
una campagna a sostegno delle donne che soggiornano nelle case di
riposo
.

L’obiettivo
della campagna è individuare in ogni territorio una casa di riposo da visitare
nel corso di tutto il 2017 per creare una relazione con le ospiti e le
lavoratrici delle strutture e per costruire un percorso comune che favorisca
l’emersione dei problemi e delle criticità. Un compito difficile, ma ancor più
arduo in un ambito, quello della non autosufficienza.

 p.la Segreteria Nazionale
Fp Cgil Cecilia
Taranto
Concetta Basile

 

In allegato il materiale grafico

 
 

Ministero difesa – Lettera a Stato Maggiore Marina su Cassa previdenza

Pervengono ormai da troppo tempo
alla scrivente O.S. forti doglianze espresse dai lavoratori transitati nei
ruoli civili della difesa, i quali continuano a lamentare l’impossibilità di
accedere alla tempestiva liquidazione delle somme individuali versate alla
cassa
previdenziale causa, pare, la mancata nomina del nuovo presidente di
quest’ultima, giusta la comunicazione/conferma fatta pervenire loro per
iscritto dagli addetti alla predetta.

Sulla questione, al di là delle giuste,
legittime e condivisibili rimostranze rappresentate dal personale suo malgrado
coinvolto, ci sia anzitutto consentita una domanda: possibile che nelle more
dell’individuazione e della nomina di quella presidenza, che sappiamo debba
realizzarsi con apposito D.P.R., nessuno abbia avvertito l’esigenza di assicurare
continuità a quel servizio e, quindi,  a
prevedere il tempestivo e temporaneo affidamento di quelle funzioni ad altri,
garantendo per questa via il soddisfacimento delle istanze di quei lavoratori?

Ci sono pratiche che risultano essere
correttamente istruite dal mese di novembre 2016, eppure tuttora in attesa di
essere completamente definite proprio a causa di quell’inopinata e per noi
inaccettabile mancanza.

Premesso quanto sopra, la scrivente O.S.
invita codesto stato maggiore ad adoperarsi per superare quanto prima gli
ostacoli che allo stato si frappongono alla positiva risoluzione della
problematica esposta.

Preannunciamo che in difetto, ovvero in
assenza di tempestivo riscontro, sarà cura della Fp Cgil sottoporre la
questione alla valutazione del proprio ufficio legale.

                                                       

Il Coordinatore Nazionale
Fp Cgil

Ministero Difesa

Francesco Quinti

FATTI E MISFATTI AL MIBACT

Nell’attesa delle
risposte alle nostre varie richieste, nelle more dell’avvio concreto del
confronto su FUA e progressioni economiche 2017, in attesa della pubblicazione
delle graduatorie definitive delle progressioni 2016 e del bando di mobilità
volontaria, spendiamo un po’ di tempo per segnalarvi alcuni fatterelli non
proprio edificanti:

 

 Alla
Fiera (delle vanità)
 è di questi giorni
la notizia che la sempre più inarrivabile Direttrice della Galleria Borghese ha
deciso di inviare tredici opere ad una fiera antiquaria internazionale, tra cui
“La Zingarella” di Cordier e la “Capra Amaltea” di Bernini.
Fatto che ha prodotto la reazione indignata addirittura del Comitato Etico
dell’ICOM che con un comunicato ha definito questa scelta “una decisione
che indigna” spiegando che “mandando le sue opere ad una fiera
commerciale, la Galleria Borghese perde la sua onorabilità”. Accuse
pesanti per i toni e la provenienza, quell’ICOM tanto tirato per la giacchetta
quando si è trattato di modificare il regolamento sugli orari dei Musei. Ma non
tanto da scalfire la inarrivabile Direttrice che giustifica questa scelta con i
termini ed i concetti che stanno stravolgendo la vita dei nostri Musei
(crowfunding e necessità di aumentare i visitatori della Galleria). D’altronde
questo feeling tra la inarrivabile e gli antiquari non è nuovo: ricordiamo una
entusiasta presentazione dell’AAI (l’associazione degli antiquari) al momento
della nomina con una intervista nella quale la nostra non si è negata ad una
critica radicale alla burocratizzazione delle procedure di esportazione delle
nostre opere, procedure anch’esse sotto attacco da un disegno di legge che
vorrebbe deregolamentare. Ma non c’è bisogno di nuove normative: ci pensa la
inarrivabile, senza alcun parere di quei burocrati dell’Ufficio Esportazione.
Inutile ricordare che la Galleria è un Museo che certo non ha bisogno di
pubblicità e che ormai è al livello massimo di fruizione. Nulla ferma queste
prove muscolari. Tant’è che ormai la Galleria non ha più un giorno di riposo:
il lunedì, come altri Musei (segno di iniziative non autonome dei Direttori),
viene utilizzato  per le visite di quei
rompiscatole delle scolaresche, che hanno pure il brutto vizio di non pagare. A
Museo chiuso, con buona pace della manutenzione, e con numeri spropositati (500
ad esempio in un giorno nella Galleria Borghese, figuriamoci se l’inarrivabile
non prendeva la palla al balzo). E così assistiamo nel silenzio generale al
declino di uno dei più prestigiosi Musei italiani, un declino tutto dovuto alla
cosiddetta valorizzazione in salsa franceschiniana ed alla fervida fantasia di
un dirigente improvvisato e reclutato tramite la celeberrima selezione
internazionale. Non possiamo certo dimenticare le aperture prolungate con i
volontari a presidiare la sicurezza di opere e visitatori in pieno allarme
antiterrorismo, il continuo disprezzo delle relazioni sindacali e dei
lavoratori  e non ci scordiamo che su
questa gestione abbiamo scritto direttamente al Ministro, che non ci ha degnato
di nessuna risposta. Un ministero assente persino nel rispetto delle regole e
del tutto indifferente ai rilievi mossi, non dal cattivone Tomaso Montanari, ma
dall’ICOM, un organismo neutrale che definisce i parametri di qualità dei
servizi museali. Vuol dire che, come la sentenza di Cuneo insegna, ci dovremo
pensare noi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Solidarietà
alla ABAP Roma
e nessuno tocchi Cederna.  Sempre in tema di
silenzi ministeriali non uno straccio di solidarietà è giunta dal Ministero ai
suoi lavoratori della Soprintendenza Unica di Roma, oggetto di attacchi vili e
strumentali solo per avere fatto il proprio dovere e applicato la legge in
relazione al vincolo esistente per lo stadio di Tor di Valle. Ci piace
ricordare un articolo del giornale appartenente ad una nota famiglia di
costruttori immobiliari, il Messaggero, a firma del signor Virman Cusenza, che
si permette addirittura un neologismo brutto quanto l’articolo: il
“cedernismo”, rappresentando 
in tale concetto “una lunga stagione all’insegna della concezione
immobile e pietrificata della storia di Roma – e un impasto di conservatorismo
ideologico, di decrescita infelice e di anticapitalismo mascherato da
ecologismo” di cui Cederna sarebbe stato il “dominus”.  Che dire: di fronte ad uno che fa certe
affermazioni e che si permette di dire che le Soprintendenze imperano pur non
essendo “elettive” (adesso facciamo un’altra bella riforma e facciamo
eleggere i Soprintendenti direttamente dal popolo così il nostro eroe del
Messaggero si sentirà soddisfatto), basterebbe una scrollata di spalle se non
fosse che questo è l’ennesimo attacco spregevole al sistema della tutela del
patrimonio che si accompagna alle numerose prese di posizione contro il vincolo
che hanno fatto quasi tutte le forze politiche, a dimostrazione che quando ci
sono interessi concreti di un certo tipo non esiste appartenenza politica.
Insomma si lasci in pace Cederna, a cui va la nostra eterna gratitudine, e si
lasci in pace la Soprintendenza e la Soprintendente, a cui vanno tutte le
nostre più sentite espressioni di solidarietà. Al signor Cusenza suggeriamo un
altro neologismo: il “cusenzismo”, concetto anch’esso poco estetico,
ma molto utile per descrivere palazzinari e speculatori.

In tutto questo nessuna reazione dal
Ministero, nulla di nulla, d’altronde mica era una assemblea al Colosseo.

 

La Dirigente delle Gallerie Estensi
ed il Codice Etico
.  Sempre spiluccando sulla stampa ci è giunta
l’eco di una polemica pretestuosa, messa in piedi da un’altra inarrivabile, la
Direttrice delle Gallerie Estensi, la quale per giustificare l’inammissibile
chiusura a tempo indeterminato della Sala Lettura dell’ex Biblioteca Estense,
si è permessa, con dichiarazioni pubbliche di affermare cose che tirano in
ballo il precedente Direttore, ovvero che la sala era priva di collegamento internet
e che non si faceva più catalogazione. Costringendo il Direttore di allora e
attualmente Direttore della BNF a replicare, con signorilità, dalle pagine di
un quotidiano smontando le dichiarazioni dell’ineffabile e dimostrando che si
tratta di dichiarazioni non veritiere. Insomma la Direttrice Bagnoli ha
pubblicamente affermato cose non vere mettendo in discussione la
professionalità dei Dirigenti che l’hanno preceduta ed in questo caso peraltro
di un Dirigente la cui serietà e professionalità è nota a tutti fuorché
evidentemente alla nostra “manager”. In tutto questo ancora nessuna
reazione dal MIBACT, eppure non si perde mai il tempo di sventolare codici
Etici che disciplinano (si fa per dire) i rapporti con i media. Ma, nel caso
dei Direttori manager, evidentemente tale regola non esiste, per cui, come si
dice a Roma, possono aprire la bocca e dare fiato. La Direttrice delle Gallerie
Estensi avrebbe l’obbligo morale e anche normativo di aprire la Sala Lettura:
invece di procedere fa dichiarazioni pubbliche che oggettivamente minano la
dignità professionale di suoi colleghi e tutto va ben, madama la marchesa.
Nessuna reazione e nessuna ispezione, come nel caso di Palazzo Ducale di
Mantova, dove noi abbiamo chiesto una ispezione per verificare quanto denunciato
dai lavoratori sulle modalità di allestimento di un cantiere interno. Si sa, al
Mibact una ispezione non si nega a nessuno, a meno che a chiederla non sia la
CGIL.

Così va il mondo e così si avvicina la fine
del mandato Franceschini.
Che sicuramente ha ottenuto in termini di immagine
molto più di quanto ha dato e quello che ha dato era meglio lo tenesse per sé.
Speriamo almeno in un lascito generoso di pale: ci sarà parecchio da spalare
sulle macerie del MIBACT.

 

Roma, 28 febbraio 2017   

Claudio Meloni

FP CGIL Nazionale
MIBACT

 

 

Giustizia – interpello per posizioni dirigenziali

Nota al direttore generale del personale

  Roma  27 febbraio 2017

 

Al
Direttore Generale del personale,

delle
risorse e per l’attuazione dei provvedimenti

 
del giudice minorile

Dr.
Vincenzo Starita

      

  Egregio Dr. Vincenzo
Starita,

durante
la riunione sulle piante organiche del 26 gennaio u.s., Lei aveva assicurato
che l’amministrazione avrebbe fornito alle organizzazioni sindacali tutti i
dati  necessari per poter valutare la
proposta avanzata dal Dipartimento. Purtroppo ad oggi, dopo un mese dalla
riunione di gennaio, non è sta trasmessa alcuna documentazione e la definizione
delle nuove piante organiche non sembra più essere un’esigenza del nuovo
Dipartimento, uno strumento richiesto dal processo di riorganizzazione del
Ministero della Giustizia, ed uno strumento di lavoro utile anche alla verifica
dei carichi di lavoro.

Le
chiediamo, pertanto di dare seguito a quanto comunicato nella riunione del 26 e
di trasmettere alle organizzazioni sindacali tutta la documentazione richiesta
in quell’incontro.

 

Cordiali
saluti

 

    
                             
                   Per la FP CGIL

Lina
Lamonica  –  Gianfranco Macigno

    

 

Contrattazione del 27 febbraio: mobilità volontaria, Fua 2016 e piano assunzionale

Ieri abbiamo avuto una riunione
importante, con la quale si avvia effettivamente il confronto di quest’anno sui
temi elencati nel titolo.

Andando per argomento:

Mobilità volontaria:

ci è stata data ieri l’informativa sulle
domande di mobilità volontaria interna dei lavoratori. Su 35 domande censite a
livello centrale sono state accolte al momento 20 istanze. Va precisato che sono
state accolte parzialmente, nel senso che oggi partirà una lettera a firma del
DG con la quale si comunicherà ai Direttori regionali interessati che, ad
avviso della stessa Direzione Generale, ci sono le condizioni per procedere.
Lasciando pertanto ai dirigenti periferici l’ultima parola. Vi invitiamo
pertanto a segnalarci eventuali ostacoli che possano sorgere in questo singolare
iter procedurale. Restano le residue 15 istanze e su questo l’Amministrazione
ci ha comunicato che è loro intenzione soddisfare tutte le istanze nei prossimi
mesi, anche in previsione delle paventate assunzioni dall’esterno. Per quello
che ci riguarda noi riteniamo che l’esiguità delle istanze presenti consenta
all’Amministrazione di dare risposta ai lavoratori in breve tempo e la materia
rimarrà alla nostra attenzione fino alla sua conclusione con il recepimento di
tutte le istanze presentate;

FUA 2016

su questo argomento l’Amministrazione si
è presentata al tavolo senza alcuna proposta concreta e ci ha chiesto di
esprimere i nostri orientamenti, limitandosi a ricordare al tavolo che la
direttiva della mai compianta ex Ministra Giannini relativa al 2016 ha disposto
l’assunzione del cosiddetto piano della performance come criterio di
distribuzione del FUA. Una posizione, se volete, un po’ surreale: adottare il
piano della performance significa che evidentemente non era stato adottato
prima. Quindi ancora non capiamo come mai si è inserita la valutazione
individuale nelle progressioni economiche dello scorso anno. In questo caso poi
il DG ci ha ricordato che questo piano in sostanza non si può applicare in
quanto manca uno dei suoi elementi costitutivi, ovvero la predefinizione degli
obiettivi. Che sarebbe un preciso obbligo dell’Amministrazione, giusto per
ricordarlo. Per quanto ci riguarda noi abbiamo rilevato preliminarmente che il
FUA di quest’anno si dimezza e che, dal nostro punto di vista, ci pare del
tutto improponibile sia l’adozione di un piano performance monco e peraltro in
via di superamento normativo che la ripartizione adottata sinora nella distribuzione
di quote Fua.
Quindi siamo d’accordo con i colleghi di altri sindacati, in
particolare l’USB, che propongono il rovesciamento percentuale delle quote,
ovvero il 70% alla produttività collettiva e il 30% alla individuale.

Ci pare una proposta responsabile e
percorribile: questa modalità di erogazione del FUA ha fatto il suo tempo ed è
stata affossata proprio dalla scelta di inserire quel criterio nelle
progressioni economiche. Di conseguenza noi abbiamo dato la piena disponibilità
a contrattare un sistema di valutazione serio, con gli elementi costitutivi al
suo interno, ma va salvaguardata assolutamente la produttività collettiva, oggi
quasi del tutto assente, considerate le scarse risorse che vengono date per lo
straordinario che normalmente arriva a coprire non più del 25% di quanto
maturato dai lavoratori. Ci pare una proposta seria e responsabile
e ci auguriamo che venga recepita come impostazione anche a livello unitario.
L’Amministrazione si è ovviamente dimostrata molto fredda su questa ipotesi: a
nostro avviso l’obiettivo è quello di riproporre pari pari l’accordo degli anni
scorsi. Per poi ributtare gli stessi criteri dell’anno scorso sulle
progressioni economiche 2017. Naturalmente siamo ancora ai preliminari,
verificheremo nel concreto la proposta che ci porteranno al tavolo. Sulle
progressioni 2016 invece non hanno dato ancora i tempi di conclusione effettiva
che sono legati solo ai passaggi burocratici successivi alla pubblicazione
delle graduatorie definitive.
Piano Assunzionale 2017

è di ieri la convocazione del 6 marzo
presso il Gabinetto del Ministro con all’ordine del giorno l’informativa sul
piano assunzionale. In questa programmata riunione acquisiremo gli elementi di
dettaglio necessari, al momento sappiamo che il budget assunzionale disponibile
ammonta a 3.500.000 euro e queste risorse non sono sufficienti a prosciugare le
graduatorie di idonei esterni. Servono risorse aggiuntive e su questo ci è
stato comunicato che nei prossimi giorni ci saranno contatti con la Funzione
Pubblica finalizzati alla richiesta delle risorse ulteriori reperibili dalla
legge di stabilità per il 2017. Noi riteniamo fermamente che debbano essere
assorbiti tutti, la situazione degli organici è tale che non sarebbe
comprensibile una riduzione dei numeri. In tale contesto vanno pure trasformati
i contratti part time ancora in essere e quanto meno stabilizzati i comandati
provenienti da amministrazioni del comparto o assoggettate al blocco del turn
over, stabilizzazione che può avvenire a costo zero. Per tale motivo siamo
pronti a supportare ogni utile azione finalizzata al raggiungimento di questi
obiettivi, purché si apra seriamente il confronto sui piani assunzionali di
breve e medio periodo.

 

Roma,  28 febbraio 2017

Claudio
Meloni

FP CGIL NAZIONALE

 

 

Bari – Potenziamento Ufficio Personale.

 
 

28.02.2017 – Bari – Potenziamento Ufficio Personale.

La CGIL di Bari segnala la situazione di criticità in cui versa l’Ufficio Personale del Comando.

Situazione più volte illustrata attraverso note con le quali si ribadiva la necessità di potenziare l’organico dell’Ufficio Personale e dell’Ufficio TEP,  anche a seguito del collocamento a riposo delle lavoratrici e dei lavoratori dei suddetti Uffici.

A tutt’oggi, nulla o quasi nulla di quanto più volte rappresentato dalla scrivente O.S. ha trovato adeguato riscontro: l’Amministrazione locale, infatti, permane in un immobilismo diventato ormai strutturale che sta determinando non pochi disagi al personale di tali uffici aumentando il potenziale rischio di ritardi o eventuali errori nelle procedure di elaborazione dati derivanti dal notevole aggravio di lavoro determinatosi.

 

 

Corte dei Conti – Riqualificazione di tutto il personale proposta della CGIL

Roma, 28 febbraio 2017

Come ben sapete da sempre la CGIL è
impegnata nel far riconoscere i giusti meriti ai
lavoratori. Il blocco degli stipendi che si protrae oramai
da quasi otto anni ha creato difficoltà sempre maggiori a
tutti noi. Per rompere questa assurda situazione economica
ed in attesa del tanto desiderato inizio concreto della
contrattazione che vedrà, finalmente, un adeguamento del
nostro stipendio, abbiamo pensato di portare avanti
all’Amministrazione una nostra proposta.

Un ipotesi di
passaggio di fascia economica per il 99% del personale
della Corte dei conti. In quale modo è spiegato
dettagliatamente nella tabella sotto riportata: 

Si

noti che:

1)

il FUA 2015 è quantificato in 3.363.701
(fonte accordo definitivo del 18 ottobre
2016);
 2)

dalle progressioni è escluso il personale 
2F6 e 1F3 ( pari a circa 50 unità);
 3)

dati da ruolo al 1° gennaio 2016- dati
numerici del personale approssimati con
errore complessivo dell’ 1%;
 4)

Vi sono sempre da calcolare circa 300 mila €
in più annui che derivano dai risparmi di
spesa;
 5)

Pertanto tra risparmi di spesa e il
 “vecchio” FUA vi sono sempre 700 mila € da
attribuire come premi ai più “meritevoli”.                                                                                   
Come potete tutti vedere in questa
nostra ipotesi abbiamo pensato di utilizzare il FUA e a
disposizione della contrattazione rimarrebbero circa 400
mila € + i Risparmi di Spesa.
Con queste voci si potrebbe coprire, in
pratica, tutto il personale e, nello stesso tempo, ci
sarebbero sempre ulteriori 700 mila € da attribuire.
Verrebbe cancellato il FUA ma gli
incrementi lordi, evidenziati nella tabella, per di
più pensionabili, li riteniamo sufficienti a far
superare eventuali incertezze.             

Il
Coordinatore Nazionale Fp Cgil
Corte dei conti

Susanna
Di Folco
 
 

 

NEWS

FSN: L'ENNESIMO TAGLIO LINEARE

Anaste – unitaria esito negativo tentativo di conciliazione

Si è svolto questa mattina, presso la sede
del Ministero del Lavoro, il previsto incontro per l’espletamento del tentativo
di conciliazione con L’Associazione Anaste.

 

L’incontro, come sapete, si era reso necessario
a seguito dell’interruzione del tavolo di trattativa da parte del Presidente
Anaste lo scorso 7 febbraio.

 

Oggi, nonostante il tentativo di riportare
il confronto sulle proposte avanzate nella nostra piattaforma, la controparte
non ha dimostrato nessuna intenzione di voler riprendere il confronto,
rimanendo ferma sulle proprie richieste tese ad abbassare le condizioni di
lavoro dei dipendenti delle strutture.

 

Il rappresentante del Ministero del Lavoro
ha  preso atto dell’inconciliabilità
delle posizioni dichiarate dalle parti, dichiarando conclusa, con esito
negativo, la procedura di raffreddamento.

 

E’ ora necessario continuare ed
intensificare tutte le forme di mobilitazione che già state mettendo in atto in
tutte le strutture per informare e coinvolgere lavoratori e cittadini dello
stato della vertenza, invitandoli a manifestare il loro dissenso e rivendicando
il diritto al rinnovo del CCNL, strumento di garanzia della qualità dei servizi
e delle condizioni di lavoro.

 

Nei prossimi giorni vi comunicheremo le
ulteriori iniziative unitarie per continuare la vertenza, compresa la
proclamazione di una giornata di sciopero.

 

 

 

 

       FP CGIL         Fisascat CISL          UILTuCS                  UIL FPL

    
Cecilia
Taranto   Davide Guarini      Ivana Veronese    Bartolomeo Perna

Rottura trattative con AIOP: campagna di mobilitazione – nota unitaria

Come è noto l’incontro di ieri sera con l’AIOP nazionale si è interrotto a fronte della conferma da parte dell’AIOP delle reali intenzioni di delegittimare il sindacato confederale, come già in corso con la lettera scritta che hanno pubblicizzato fra i lavoratori in questi giorni, e di non fare il contratto nazionale.

L’AIOP a seguito della nostra proposta di definire il contratto nazionale e prevedere per le reali situazioni di difficoltà economica il decentramento dell’applicazione del contratto ha ribadito la proposta di firmare il contratto nazionale al valore di 1 euro.

A fronte di questi fatti già nella serata di ieri un gruppo di lavoratori di Roma hanno occupato le strade limitrofe alla sede nazionale dell’AIOP, iniziando di fatto la mobilitazione contro questa associazione datoriale.

Ora dobbiamo avviare immediatamente una campagna di mobilitazione capillare, determinata e permanente contro l’AIOP e tutte le istituzioni che dopo tre anni di scadenza contrattuale non hanno assunto alcun utile intervento nei confronti di questi datori di lavoro.

A tal fine vi alleghiamo alla presente nota il percorso con le diverse iniziative da avviare immediatamente a livello nazionale e locale contro l’AIOP e le Istituzioni nazionali e regionali.

Ogni iniziativa sarà seguita dal materiale utile per l’informazione fra i lavoratori, i cittadini e la stampa, al fine di dare massimo risalto alla mobilitazione che in caso di mancato rinnovo del contratto ci porterà fino alla proclamazione di un secondo sciopero nazionale, che auspichiamo solo contro AIOP in caso di chiusura del rinnovo contrattuale con ARIS e DON Gnocchi.

Vi ricordiamo l’importanza della massima mobilitazione ed informazione fra i lavoratori considerato che l’AIOP prosegue nell’informazione “scorretta” contro il sindacato confederale e procede con azioni di pagamenti unilaterali di quote di contratto senza alcun riferimento e solo al fine di determinare una delegittiamzione del sindacato fra i lavoratori.

CGIL FP (Rossana Dettori) –
CISL FP (Daniela Volpato) – 
UIL FPL (Carlo Fiordaliso)

Roma, 5 dicembre 2008
 

SANITA' PRIVATA – AIOP: firmato precontratto nazionale casa di Cura Villa Serena di Jesi (Ancona)

Sottoscritto il primo precontratto nazionale. Il 22 settembre u.s., presso la casa di cura Villa Serena di Jesi (Ancona) è stato firmato il primo precontratto nazionale sanità privata.

 

 
« Pagina precedentePagina successiva »
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto