Roma, 25 Luglio 2013
Alla Direzione Centrale
Pianificazione, Sistemi, Risorse Organizzazione
Ufficio Normativa e Relazioni Sindacali
Agenzia del Demanio
Oggetto: Piano delle assunzioni – Apprendistato
Con lettera datata 11 luglio u.s. questa Organizzazione sindacale chiedeva conferma della tesi secondo la quale l’Amministrazione avrebbe escluso dalle selezioni per apprendisti quei candidati che nel tempo avevano già maturato esperienze lavorative presso l’Agenzia attraverso contratti di lavoro a tempo determinato.
Nella stessa evidenziammo come una delle ragioni che hanno indotto questa Sigla a sottoscrivere l’accordo era la volontà di assorbire -previa selezione- una parte dei lavoratori che avevano maturato periodi di lavoro a tempo determinato nell’organico dell’Agenzia.
Nel corso dell’incontro convocato il 16 c.m., l’Amministrazione ha dato l’informativa chiesta sostenendo che coloro i quali nel tempo avevano già prestato servizio in Agenzia non sarebbero stati presi in considerazione per posizioni corrispondenti a quelle già ricoperte confermando, così, nei fatti, l’esclusione di tutti gli ex tempi determinati impiegati presso le Strutture Regionali e offrendo l’opportunità della selezione solo a coloro che avevano prestato servizio in una delle Direzioni Centrali.
Nell’argomentare questa posizione l’Agenzia ha inoltre rappresentato come l’eventuale assunzione di questi lavoratori avrebbe determinato difficoltà operative a causa della rigidità della durata del contratto di apprendistato indicato nel testo dell’accordo sindacale.
Su questa interpretazione la FP CGIL ha espresso la propria contrarietà in quanto questa causa di esclusione non deriva da una disposizione normativa bensì da una interpretazione dei principi e della norma fatta dall’Amministrazione.
A sostegno della tesi della FP CGIL -quindi della possibilità per gli ex lavoratori a tempo determinato di poter concorrere alle selezioni senza penalizzazioni indipendentemente dalle mansioni al tempo ricoperte- si rileva come la questione sia già stata affrontata e chiarita dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale attraverso l’interpello numero 8 del 2007.
Sul punto in esame il competente Ministero interpellato da Confindustria chiarisce che il contratto di apprendistato “non è volto alla acquisizione di una qualifica professionale ma ad una qualificazione, cioè all’acquisizione di un bagaglio formativo di nozioni di carattere teorico pratico quanto più completo possibile, legato non solamente allo svolgimento della mansione assegnata, individuata dalla qualifica contrattuale, ma ad una più complessa ed articolata conoscenza sia del contesto lavorativo che delle attività che in esso sono svolte”.
La Direzione Generale per l’Attività Ispettiva del citato Ministero prosegue “nell’ambito della valutazione (del piano formativo individuale), assume rilevanza non secondaria anche la durata del rapporto precedentemente intercorso con il datore di lavoro, in quanto tale elemento incide inevitabilmente sul bagaglio complessivo delle competenze già acquisite dal lavoratore. A mero titolo orientativo non sembra ammissibile la stipula di un contratto di apprendistato professionalizzante da parte di un lavoratore che abbia già svolto un periodo di lavoro, continuativo o frazionato, in mansioni corrispondenti alla stessa qualifica oggetto del contratto formativo, per una durata superiore alla metà di quella prevista dalla contrattazione collettiva; tale conclusione è dettata dalla necessità che il precedente rapporto di lavoro, sotto il profilo dell’acquisizione delle esperienze e delle competenze professionali, non abbiano a prevalere sull’instaurando rapporto di apprendistato.”.
Tale chiarimento ministeriale, quindi, rende ammissibile la partecipazione alle selezioni per le posizioni da apprendista anche per coloro che hanno maturato in Agenzia un periodo di lavoro inferiore ai 18 mesi -continuativo o frazionato- indipendentemente dalla sovrapponibilità delle mansioni già ricoperte con quelle per i quali matura la candidatura.
Per quanto riguarda, invece, il rapporto tra le precedenti esperienze lavorative e la durata del contratto di apprendistato questa O.S. lo ritiene un problema di facile soluzione.
Nel dettaglio, non potendo intervenire sulla durata del contratto perché fissato in un accordo sindacale, l’Amministrazione può agilmente compensare eventuali “crediti formativi” del lavoratore assunto tenendone conto nella predisposizione del piano formativo individuale.
Anche su questo punto il Ministero del Lavoro, con interpello 5 del 2007, nel rispondere a un quesito della Regione Friuli Venezia Giulia sottolinea che “potrà modularsi un’offerta formativa individualizzata ispirata al criterio del bilancio delle competenze. Tenendo conto delle conoscenze già acquisite dall’apprendista, la sua formazione professionale potrà essere concentrata maggiormente su materie o conoscenze specialistiche nelle quali il soggetto abbia maggiori carenze, non avendole acquisite nel precedente percorso scolastico” o, aggiungiamo, nei periodi di servizio presso l’Agenzia.
Si ribadisce a tal proposito che una delle finalità di questa tipologia contrattuale è diretta anche ad una più complessa ed articolata conoscenza sia del contesto lavorativo che delle attività che in esso sono svolte.
Alla luce di quanto sopra esposto e considerando che da qualche giorno gli Uffici dell’Agenzia hanno avviato le procedure per la selezione delle candidature si invita l’Ente ad adeguare il proprio orientamento applicativo della normativa riguardante l’apprendistato.
Si rappresenta fin da ora che il mancato riscontro alla presente in tempi utili alla soluzione della questione rappresenterà per questa Organizzazione una grave violazione delle regole alla base delle Relazioni sindacali.
Distinti saluti
Il Coordinatore Nazionale Fp Cgil
Agenzie Fiscali
Luciano Boldorini
Informativa alle OO.SS.
Con atto del 16 luglio 2012 è stata disposta la soppressione di 17 piccoli uffici territoriali di livello non dirigenziale, di cui otto già chiusi e tre di prossima chiusura. L’Agenzia intende ora chiudere due dei restanti 6 uffici, quelli di Luino, l’8 luglio 2013, e di Soresina, il 15 luglio 2013.
Gli uffici di Gavirate e Cremona, che cureranno le attività oggi svolte dai sopprimendi uffici, distano pochi chilometri. Al fine di agevolare l’utenza interessata verranno attivati sportelli sia a Luino (come sportello dell’UT di Gavirate) che a Soresina (come sportello dell’UT di Cremona). Per questi due sportelli i Comuni interessati hanno messo a disposizione, a titolo gratuito, i locali occorrenti.
Posizioni dirigenziali Uffici centrali
COMUNICATO
Abbiamo sottoscritto oggi l’allegato accordo sul progetto “Notte al Museo”.
L’accordo impegna una prima tranche, pari a 472.000 euro, dell’importo stanziato sul capitolo 1321 per le iniziative di valorizzazione, che ammonta a 1.600.000 euro.
Sulla questione occorre una premessa:
l’iniziativa era partita con disposizioni unilaterali dell’Amministrazione, la quale, incredibilmente, aveva inizialmente pensato che potesse fare da sola. Questo atteggiamento, teorizzato dalla DG Valorizzazione, ha naturalmente provocato la nostra legittima indignazione per l’evidente attacco al sistema di relazioni sindacali sul quale abbiamo sempre tarato il confronto sulle iniziative di apertura straordinaria. Inoltre derogava all’impegno assunto formalmente dall’Amministrazione di concordare con noi l’utilizzo delle somme relative al capitolo 1321, a fronte di finanziamenti con FUA delle precedenti aperture straordinarie.
Quindi un intervento a gamba tesa che rischiava irresponsabilmente di far saltare ogni possibilità di accordo, con la conseguenza immediata della ripresa delle iniziative di mobilitazione sospese a seguito del confronto con il Ministro.
La riunione di ieri, convocata in fretta e furia dall’amministrazione a fronte della prospettiva concreta di veder saltare questa iniziativa a dispetto dell’annuncio fatto dal Ministro, evidentemente all’oscuro di quanto invece stava avvenendo, ha visto la presenza del Segretario Generale Arch. Recchia. La stessa Dirigente ha dovuto riconoscere l’errore commesso e ha espresso le scuse dell’Amministrazione, riaffermando il valore ineliminabile della negoziazione e del confronto.
Noi abbiamo preso volentieri atto e siamo entrati nel merito dell’accordo che, nella sua formulazione originaria, presentanva diversi difetti, a partire dalla mancanza di programmazione complessiva dell’intero importo disponibile per finire alle tariffe proposte, (88 euro per la terza area e 70 per la prima e la seconda) insoddisfacenti.
L’accordo prevede un ampliamento dei siti originariamente previsti, con il criterio di avere almeno 100.000 visitatori , fino ad arrivare ai siti che hanno 40.000 visitatori. Sono previste sei aperture mensili per i musei e tre per le aree archeologiche.
Contempla inoltre un impegno di 4 ore aggiuntive agli orari di chiusura dei siti, con un incremento delle tariffe che sono stati equiparate a quelle concordate in occasione del progetto “Martedì in arte”, (100 euro per la terza area e 80 euoro per la prima e seconda area).
L’Amministrazione ci ha confermato che il restante importo verrà utilizzato per il progetto “Carte di Natale”, che interessa Archivi e Biblioteche e per le aperture straordinarie di fine anno.
Abbiamo inoltre inserito l’impegno di utilizzare le quote residue FUA per un progetto che riguarderà gli Uffici e le professionalità non coinvolte nelle iniziative di valorizzazione. Ed in ogni caso abbiamo chiesto per il prossimo anno un progetto di valorizzazione dei siti minori, sulla base di una valutazione dell’opportunità di lavorare per incrementrarne la fruizione.
In sostanza l’accordo recepisce gran parte delle nostre richieste ed al riguardo esprimiamo soddisfazione, sia per la riaffermazione della validità del nostro sistema di relazioni sindacali che per i contenuti dell’accordo che consentono il recupero di 1.600.000 euro di fondi extra FUA alla contrattazione ed ai lavoratori.
Comprendiamo che i tempi sono ristretti, non certo per colpa nostra, ma abbiamo preteso che l’organizzazione degli eventi fosse valutata in sede di contrattazione locale.
In aggiunta ci è stato comunicato che l’accordo sui progetti locali è stato registrato dall’UCB e adesso è alle certificazione di MEF e Funzione Pubblica. Pertanto è prevedibile che l’accordo, in assenza di rilievi, venga certificato entro i primi giorni di settembre con il conseguente avvio delle contrattazioni locali.
Inoltre ci comunicano che sono stati finalmente vistati dallo stesso UCB i progetti relativi alle aperture straordinarie di fine anno scorso e del progetto Carte di Natale 2012 e sono in corso le operazioni di accreditamento dei fondi relativi per l’immissione nel cedolino unico.
Infine ci hanno annunciato una prima convocazione del tavolo sugli organici per il 31 luglio p.v..
24 luglio 2013
FP CGIL NAZIONALE
Claudio Meloni
IMPORTANTE: nel comunicato, per un refuso, è venuto fuori che l’accordo “Notte al Museo” prevede 6 aperture mensili per i musei e tre per le aree archeologiche. In realtà l’accordo prevede 6 aperture complessive per i musei e tre aperture complessive per le aree archeologiche fino al 31 dicembre 2013, con cadenzamento fissato l’ultimo sabato del mese.
Ci scusiamo per l’inconveniente
Claudio Meloni
25.07.2013 – Accordo mobilità volontaria 10 novembre 1997
24.07.2013 – Rinvio incontro con il Sig. Sottosegretario Bocci ore 10:00
Due giornate di lavori a Bruxelles il 23 e 24 maggio scorsi.
Il primo giorno la Conferenza “Promuovere soluzioni sindacali per aiutare a colmare il gap salariale di genere”
E’ stata presentata una ricerca effettuata da L. Fulton, Labour Reserch Department, ed alcuni casi di studio.
Si è formato un quadro della situazione europea e proposto l’uso di diversi strumenti che aiuterebbero a colmare il gap salariale di genere: dall’occupazione nel settore pubblico, alla raccolta di dati sull’occupazione femminile (non è sempre facile ottenere dai governi questi dati che sono assolutamente necessari per capire la situazione reale e avanzare richieste), alla formazione (che aiuterebbe la crescita professionale e di conseguenza l’inquadramento a livelli più alti), a seguire buoni esempi di contrattazione collettiva.
Il secondo giorno la 17a riunione del Comitato per la parità di genere (GEC) Presieduto da Gloria Mills (UK)
Il Comitato per la Parità di Genere (Gender Equality Committee) si riunisce una o due volte l’anno.
Collabora con gli altri comitati: NEA (Stato), LRG (Autonomie Locali), HSS(Sanità), PUT (Acqua e igiene ambientale), ad un livello orizzontale cercando di assicurare che nelle attività dei vari comitati sia rispettata l’ottica della parità di genere.
Il GEC è composto al 50% da donne e per l’altro 50% da uomini e da componenti titolari e supplenti eletti per constituency, vale a dire per gruppi di paesi appartenenti ad una determinata area geografica.
Dalle due giornate è emerso che in quasi tutti i paesi europei ci sono ancora problemi di pari opportunità.
Le situazioni sono ovviamente molto diverse da paese a paese. Si va dalla Norvegia uno dei paesi in cui è meglio attuata la parità di genere, sostenuta da un buon sistema di servizi , anche se ci sono alcuni problemi nei salari e nel mercato del lavoro. Alla Romania, dove la società è ancora molto maschilista e uno dei problemi è informare gli iscritti, in particolare le donne, su cosa sia realmente la parita’ di genere. Per non parlare della Turchia (paese invitato alle riunioni) dove è ancora impossibile parlare di parità di genere ed è minacciata anche la libertà di espressione. Le stesse sindacaliste di Kesk, sindacato dei servizi pubblici turco, sono state imprigionate solo pochi mesi fa.
In quasi tutti i paesi europei c’è una disparità salariale tra uomini e donne e i tagli fatti in questo periodo di crisi hanno sicuramente colpito molto più le donne che gli uomini.
Lo testimoniano quasi tutti gli interventi dei rappresentanti presenti e una ricerca effettuata da L. Fulton, Labour Reserch Department
http://www.epsu.org/a/9357
Dalla riunione del GEC sono emerse alcune proposte di azioni per il prossimo Congresso EPSU ( 2014)
Partendo dalle due risoluzioni adottate al congresso precedente
Paritàdi salario e Parità di salario nei settori a prevalenza femminile
– Una Campagna per la Parità di Salario nel Pubblico impiego
– Agenda Sociale
– Azioni concrete: Austerity non funziona. Non va bene continuare a tagliare servizi per risparmiare. Sono le donne a farne le spese più di tutti.
Possibilità di organizzare una nuova riunione ad Ottobre 2013 con il contributo del progetto EU
Nadia Pagano
Ufficio Internazionale Fp Cgil
Roma, 3 giugno 2013
Si è svolto ieri il previsto incontro tra il Ministro Cancellieri e le OO.SS.
Abbiamo sottoposto alla Ministra le seguenti questioni:
1) la questione della geografia giudiziaria, una riforma superficiale che consegna al paese una giustizia a macchia di leopardo e in alcune regioni si configura come un vero e proprio ritiro dello stato dal territorio. Abbiamo sottolineato che non si è tenuto conto di fattori determinanti, come l’edilizia giudiziaria, le infrastrutture o la criminalità organizzata e che dai vari uffici ci sono arrivati segnali di allarme preoccupanti poiché moltissimi di questi non saranno in grado di garantire al prossimo 13 settembre un accorpamento degli uffici nel rispetto delle normative vigenti anche in tema di sicurezza e benessere lavorativo, per altri invece si rischia il blocco del servizio. Abbiamo fatto presente che la maggioranza dei lavoratori verrà trasferita senza avere una vera possibilità di scelta di sede a causa dell’accordo dello scorso novembre che non ha garantito la maggioranza dei lavoratori. Abbiamo ricordato alla Ministra che i lavoratori hanno il contratto bloccato fino al 2014 a causa delle scelte sbagliate dei governi precedenti e che non avranno diritto ad alcuna indennità per il disagio subito, a differenza del personale di magistratura. Abbiamo chiesto un differimento dell’applicazione della riforma, la riapertura di una discussione e di un tavolo contrattuale per far sì che non ci siano ulteriori pregiudizi per i lavoratori.
2) lo stato deteriorato delle Relazioni sindacali di questo Ministero, facendo presente che da anni l’Amministrazione agisce in maniera autoreferenziale, cercando la divisione delle OO.SS; abbiamo detto alla Ministra che è stato firmato un C.I. di minoranza che ha creato danni ai lavoratori ed al servizio, nonché un contenzioso importante e che i lavoratori della giustizia sono stanchi e demotivati, e sono gli unici del comparto stato a non avere avuto alcuna progressione in carriera. Abbiamo segnalato inoltre gli ingiustificati ritardi nel pagamento del fua, del quale non abbiamo notizie sempre a causa della indifferenza della Amministrazione alle nostre richieste di chiarimento, nonché gravissimi ritardi nel pagamento dei buoni pasto che ancora devono essere liquidati dallo scorso dicembre e dei ritardi nelle firme dei provvedimenti che riguardano la vita dei lavoratori.
Abbiamo dunque chiesto alla Ministra un impegno affinché si possa invertire questa tendenza e ristabilire i diritti dei lavoratori e corrette relazioni sindacali nel rispetto dei reciproci ruoli.
3) Sul cosiddetto DL del fare abbiamo ribadito la nostra contrarietà, già esplicitata in Commissione Giustizia della Camera, ad alcune previsioni. Ovvero la cosiddetta istituzionalizzazione di ulteriori figure temporanee negli uffici giudiziari da reclutare tra praticanti avvocati e studenti a svolgere un non ben specificato tirocinio; queste figure, abbiamo detto alla Ministra che tali figure altro non sono che un ennesimo tentativo di sottrarsi alla necessità oramai indifferibile di reclutamento di personale stabile all’interno degli uffici; abbiamo fatto presente che le carenze di organico del personale interno ammontano a circa 9000 unità e che gli uffici sono allo stremo. Le figure di cui al DL del fare oltre a configurare l’ennesimo abuso sull’istituto del tirocinio non retribuito, non saranno affatto la soluzione dei problemi, per non parlare del fatto che vi sono evidenti pericoli di incompatibilità soprattutto per i praticanti avvocati che la legge non supera.
Abbiamo a questo punto detto alla Ministra che per fare funzionare la giustizia ci vuole una vera riforma degli uffici che deve tener conto di più questioni come la informatizzazione e la buona organizzazione e che come FP CGIL abbiamo elaborato e presentato un progetto ambizioso di riforma degli uffici giudiziari (“Ripartiamo dall’Ufficio per il Processo”) che guarda alle esperienze europee; abbiamo illustrato a grandi linee, ripromettendoci di mandare tutto alla sua attenzione, il modello di organizzazione a squadre che pone al centro il servizio reso alla cittadinanza e alleggerisce il giudice da alcune incombenze, con l’istituzione di una nuova figura professionale, rigorosamente interna, che costituisca da un lato uno sbocco di carriera per il personale e dall’altro una figura professionale appetibile per giovani laureati da assumere per garantire il ricambio generazionale, con nuovi giovani qualificati assunti, nuove attribuzioni alla figura dell’ufficiale giudiziario, con notevole guadagno per le casse dello stato, e un piano completo di riqualificazione del personale, di informatizzazione e modernizzazione del sistema. Abbiamo messo a disposizione della Ministra e delle altre OO.SS il nostro progetto per discuterlo insieme e cercare di far funzionare la giustizia sottolineando i risvolti positivi che questo potrebbe avere sull’economia.
4) Come altro punto abbiamo comunicato alla Ministra che nell’ambito del suddetto DL del fare ci siamo fatti promotori di un emendamento relativo allo smaltimento dell’arretrato civile, per il quale riteniamo che possano dare un serio contributo gli oltre 3000 lavoratori cassaintegrati e in mobilità, che sino ad oggi hanno contribuito ad evitare il blocco della attività; abbiamo pertanto chiesto alla Ministra un impegno affinché appoggi il suddetto emendamento e questi lavoratori dal prossimo gennaio possano stare negli uffici con un contratto di lavoro a tempo determinato nel rispetto della normativa vigente.
5) Da ultimo abbiamo segnalato alla Ministra lo stato di di abbandono in cui versa l’Archivio Notarile dell’Aquila dal giorno del terremoto e le condizioni di lavoro inaccettabili, da noi più volte denunciate, alle quali non è stato posto alcun rimedio dall’Amministrazione né dai precedenti Ministri. Nel chiedere un impegno anche su questa questione le abbiamo consegnato un documento della segretaria provinciale dell’Aquila FCGIL.
La Ministra, dopo avere ascoltato tutti gli interventi, ha detto che si adopererà per fare il possibile per far fronte alle numerose difficoltà in cui versa la giustizia.
Roma, 24 luglio 2013
Per Funzioni Centrali FPCGIL
Nicoletta Grieco
Si è svolto ieri il previsto incontro tra il Ministro Cancellieri e le OO.SS.
Abbiamo sottoposto alla Ministra le seguenti questioni:
1) la questione della geografia giudiziaria, una riforma superficiale che consegna al paese una giustizia a macchia di leopardo e in alcune regioni si configura come un vero e proprio ritiro dello stato dal territorio. Abbiamo sottolineato che non si è tenuto conto di fattori determinanti, come l’edilizia giudiziaria, le infrastrutture o la criminalità organizzata e che dai vari uffici ci sono arrivati segnali di allarme preoccupanti poiché moltissimi di questi non saranno in grado di garantire al prossimo 13 settembre un accorpamento degli uffici nel rispetto delle normative vigenti anche in tema di sicurezza e benessere lavorativo, per altri invece si rischia il blocco del servizio. Abbiamo fatto presente che la maggioranza dei lavoratori verrà trasferita senza avere una vera possibilità di scelta di sede a causa dell’accordo dello scorso novembre che non ha garantito la maggioranza dei lavoratori. Abbiamo ricordato alla Ministra che i lavoratori hanno il contratto bloccato fino al 2014 a causa delle scelte sbagliate dei governi precedenti e che non avranno diritto ad alcuna indennità per il disagio subito, a differenza del personale di magistratura. Abbiamo chiesto un differimento dell’applicazione della riforma, la riapertura di una discussione e di un tavolo contrattuale per far sì che non ci siano ulteriori pregiudizi per i lavoratori.
2) lo stato deteriorato delle Relazioni sindacali di questo Ministero, facendo presente che da anni l’Amministrazione agisce in maniera autoreferenziale, cercando la divisione delle OO.SS; abbiamo detto alla Ministra che è stato firmato un C.I. di minoranza che ha creato danni ai lavoratori ed al servizio, nonché un contenzioso importante e che i lavoratori della giustizia sono stanchi e demotivati, e sono gli unici del comparto stato a non avere avuto alcuna progressione in carriera. Abbiamo segnalato inoltre gli ingiustificati ritardi nel pagamento del fua, del quale non abbiamo notizie sempre a causa della indifferenza della Amministrazione alle nostre richieste di chiarimento, nonché gravissimi ritardi nel pagamento dei buoni pasto che ancora devono essere liquidati dallo scorso dicembre e dei ritardi nelle firme dei provvedimenti che riguardano la vita dei lavoratori.
Abbiamo dunque chiesto alla Ministra un impegno affinché si possa invertire questa tendenza e ristabilire i diritti dei lavoratori e corrette relazioni sindacali nel rispetto dei reciproci ruoli.
3) Sul cosiddetto DL del fare abbiamo ribadito la nostra contrarietà, già esplicitata in Commissione Giustizia della Camera, ad alcune previsioni. Ovvero la cosiddetta istituzionalizzazione di ulteriori figure temporanee negli uffici giudiziari da reclutare tra praticanti avvocati e studenti a svolgere un non ben specificato tirocinio; queste figure, abbiamo detto alla Ministra che tali figure altro non sono che un ennesimo tentativo di sottrarsi alla necessità oramai indifferibile di reclutamento di personale stabile all’interno degli uffici; abbiamo fatto presente che le carenze di organico del personale interno ammontano a circa 9000 unità e che gli uffici sono allo stremo. Le figure di cui al DL del fare oltre a configurare l’ennesimo abuso sull’istituto del tirocinio non retribuito, non saranno affatto la soluzione dei problemi, per non parlare del fatto che vi sono evidenti pericoli di incompatibilità soprattutto per i praticanti avvocati che la legge non supera.
Abbiamo a questo punto detto alla Ministra che per fare funzionare la giustizia ci vuole una vera riforma degli uffici che deve tener conto di più questioni come la informatizzazione e la buona organizzazione e che come FP CGIL abbiamo elaborato e presentato un progetto ambizioso di riforma degli uffici giudiziari (“Ripartiamo dall’Ufficio per il Processo”) che guarda alle esperienze europee; abbiamo illustrato a grandi linee, ripromettendoci di mandare tutto alla sua attenzione, il modello di organizzazione a squadre che pone al centro il servizio reso alla cittadinanza e alleggerisce il giudice da alcune incombenze, con l’istituzione di una nuova figura professionale, rigorosamente interna, che costituisca da un lato uno sbocco di carriera per il personale e dall’altro una figura professionale appetibile per giovani laureati da assumere per garantire il ricambio generazionale, con nuovi giovani qualificati assunti, nuove attribuzioni alla figura dell’ufficiale giudiziario, con notevole guadagno per le casse dello stato, e un piano completo di riqualificazione del personale, di informatizzazione e modernizzazione del sistema. Abbiamo messo a disposizione della Ministra e delle altre OO.SS il nostro progetto per discuterlo insieme e cercare di far funzionare la giustizia sottolineando i risvolti positivi che questo potrebbe avere sull’economia.
4) Come altro punto abbiamo comunicato alla Ministra che nell’ambito del suddetto DL del fare ci siamo fatti promotori di un emendamento relativo allo smaltimento dell’arretrato civile, per il quale riteniamo che possano dare un serio contributo gli oltre 3000 lavoratori cassaintegrati e in mobilità, che sino ad oggi hanno contribuito ad evitare il blocco della attività; abbiamo pertanto chiesto alla Ministra un impegno affinché appoggi il suddetto emendamento e questi lavoratori dal prossimo gennaio possano stare negli uffici con un contratto di lavoro a tempo determinato nel rispetto della normativa vigente.
5) Da ultimo abbiamo segnalato alla Ministra lo stato di di abbandono in cui versa l’Archivio Notarile dell’Aquila dal giorno del terremoto e le condizioni di lavoro inaccettabili, da noi più volte denunciate, alle quali non è stato posto alcun rimedio dall’Amministrazione né dai precedenti Ministri. Nel chiedere un impegno anche su questa questione le abbiamo consegnato un documento della segretaria provinciale dell’Aquila FCGIL.
La Ministra, dopo avere ascoltato tutti gli interventi, ha detto che si adopererà per fare il possibile per far fronte alle numerose difficoltà in cui versa la giustizia.
Roma, 24 luglio 2013
“La manifestazione che abbiamo tenuto il 16 luglio a piazza Omonia è stata un grande successo – ci dice il presidente di Adedy, Odysseas Drivalas, – è stato il nostro quarto sciopero generale nel 2013 (dopo quelli del 20 Febbraio, 1 Maggio e 13 giugno n.d.r.) e non era per niente scontato, che dopo tre anni di scioperi generali, la gente fosse ancora con noi”.
“Ma il successo dello sciopero non può nascondere che ci aspettano un estate ed un autunno terribili.”
Quarantamila lavoratrici e lavoratori pubblici, in questo anno, rischiano il posto di lavoro…
“Nei comuni si è colpita la polizia municipale, si è voluto dare un colpo agli enti locali e alla propria autonomia. Non solo, quando si dice che una parte di questi dipendenti finirà nella polizia nazionale o nella guardia costiera, si cambia la stessa idea di lavoro pubblico, si accentua l’aspetto repressivo.”
Ma il Parlamento ha comunque approvato le misure, nonostante il quarto sciopero generale del 2013
” La battaglia sembra impari, anche se il Parlamento ha approvato le misure dei licenziamenti con solo due voti di scarto, ma ogni volta cresce la comsapevolezza della ingiustizia di queste misure. Si sta giocando con un crescente sentimento popolare…”
Quali sono i rischi che vedi in questo momento?
“Basta guardare cosa accade in queste ore ad Atene. Alba Dorata sta organizzando la distribuzione gratuita di cibo nelle piazze della capitale. Con ben altri propositi la Chiesa ortodossa fa le stesse cose. Il paese è stremato, pronto ad accogliere queste sollecitazioni. Cosa può arrivare da Alba Dorata, lo potete immaginare…”
Intanto tutti sembrano attendere le elezioni in Germania (il 22 settembre, n.d.r.)…
“E’ abbastanza sconcertante che la sofferenza di un intero popolo sembri dipendere dalle elezioni tedesche. Oltretutto, per questioni interne alla Germania, alla Troika non bastano mai le misure prese, ne chiede sempre di nuove…”
Siamo persone, non numeri, era lo slogan della manifestazione…
“L’ossessione della Troika per i bilanci e non per i vosti sociali, spiega bene questa frase.
I numeri che a noi interessano sono persone: 1,3 milioni hanno perso il lavoro, chi ha il lavoro ha visto ridursi il suo salario del 25%, e un terzo de greci oggi è da considerarsi povero. Una recente indagine di Eurobarometro ha dimostrato il 98% dei greci pensa che l’economia nazionale è peggiorata in questi anni. La fiducia nelle istutuzioni è calata all’11% e quella nei partiti al 4% Un fallimento totale di queste politiche.”
Cosa mette in campo ora Adedy?
“Sappiamo che ci aspetta un difficile autunno, ma anche questa estate saremo in tutti luoghi di lavoro, nei ministeri, negli ospedali. per spiegare cosa sta succedendo e studiare, con i lavoratori e i cittadini greci, le future lotte.”
Enzo Bernardo, 24 luglio 2013
25.07.2013 – Convocazione incontro Ministro Alfano
24.07.2013 – Nella giornata di ieri, presso la sala riunioni del Dipartimento VV.F., si è svolto il programmato incontro avente per oggetto la revisione dei criteri della mobilità volontaria di tutto il personale.
La delegazione FP CGIL VV.F. ha posto come pregiudiziale per il prosieguo della riunione l’eliminazine dalla bozza in discussione e, quindi, dalla trattazione al tavolo, dei punti relativi alle sedi disagiate, in quanto non afferenti alla discussione in atto, ma argomento da sviluppare in sede di revisione del dispositivo di soccorso.
L’Amministrazione ha accolto la nostra richiesta proseguendo con i lavori.
Abbiamo richiesto di eliminare dalla bozza presentata tutta la parte relativa ai punteggi per anni e mesi di servizio, proponendo di lasciare il vecchio impianto dell’accordo 1997, per quanto attiene l’anzianità di servizio, togliendo la dicitura relativa ai diversi concorsi o alle diverse tornate di assunzioni e lasciando, come unico punto di riferimento, la data di assunzione per i Vigili, la decorrenza giuridica per Capi Reparto e Capi Squadra e, per i ricorrenti, la decorrenza riconosciuta dall’Amministrazione.
La proposta è stata accolta dall’Amministrazione e anche dalle altre OO.SS. presenti.
Abbiamo poi fatto rilevare che, a norma di legge, non possono più essere create disparità di trattamento sia per la composizione del nucleo familiare (divorziati, separati, conviventi) sia per i figli (legittimi, naturali, adottati, ecc.) lasciando soltanto per lo stato di vedovanza il riconoscimento di un punto in più per dare un peso maggiore all’assenza di uno dei genitori.
Anche questa proposta è stata accolta e sono stati equiparati tutti punteggi.
Dato il prolungarsi della riunione è stato deciso di proseguire nel pomeriggio dando la possibilità all’Amministrazione di ripresentare la nuova bozza con le correzioni richieste.
Si è passati, quindi, alla disamina dei nuovi punti procedendo alla espressione dei pareri delle diverse OO.SS..
Fermo restando che gli stessi criteri già fissati relativamente all’anzianità ed al carico familiare restano validi anche per il personale dei ruoli Tecnici e S.A.T.I., è stata concordata una diversificazione relativa al computo dell’anzianità nel ruolo in quanto, per questo personale, ci sono delle sovrapposizioni tra personale già in servizio e personale neo assunto.
A tale riguardo è stato deciso di quantificare un punteggio che tenga conto dell’anzianità pregressa maturata nel ruolo di provenienza.
Data l’ora e gli impegni dell’Amministrazione è stato deciso di rinviare la trattazione dei punti più specifici relativi ai Tecnici ed al personale S.A.T.I. nel pomeriggio di martedì 30 luglio.
Per la mobilità relativa alla Legge 104 e 267 si è ritenuto che la materia, data la sua particolarità, debba essere trattata separatamente.
Sarà nostra cura tenervi informati sui successivi sviluppi.
Per il Coordinamento Nazionale
Danilo ZULIANI
23.10.2012 – In allegato Accordo sul Fondo di posizione e di rischio per l’anno 2010.