Alle lavoratrici e ai lavoratori ANSF
Ieri pomeriggio si è tenuto l’incontro di contrattazione con l’Amministrazione e di seguito, per opportuna informazione, si riportano in sintesi i temi trattati.
ACCORDO RIPARTIZIONE FONDO ANNO 2012
Su questo tema, dopo i rilievi formulati dal MEF e dalla Funzione Pubblica, abbiamo ricevuto la nuova bozza con alcune modifiche che non incidono sugli accordi firmati nel dicembre scorso, tranne che in quello per i dirigenti dove per la retribuzione di risultato vengono introdotte tre fasce di merito.
Abbiamo chiesto e ottenuto comunque dall’Amministrazione di stralciare dagli accordi il riferimento all’adozione del Sistema di misurazione e valutazione della performance 2013, in quanto non riferibile ai tre mesi del 2012 così come il riferimento esplicito che per il 2012 il fondo verrà commisurato sulla presenza effettiva in servizio, con il rischio altrimenti di vederlo bocciare nuovamente dalle autorità di controllo. Si attende quindi il via libera per la firma definitiva degli accordi.
SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
Su questa materia, molto delicata, abbiamo ricevuto l’informativa. Abbiamo chiesto innanzitutto se come OO.SS. avevamo la possibilità di intervenire con alcune modifiche, vuoi nel merito che nella sostanza. L’Amministrazione si è dimostrata concorde nel sentire tutte le osservazioni ma nella sostanza, anche se non in maniera definitiva, ci è parso poco propensa ad accogliere sostanziali modifiche.
Per quello che ci riguarda FP CGIL e UIL PA, riservandoci quanto prima di spiegare i dettagli in una prossima assemblea con i lavoratori, abbiamo insistito che sulla valutazione soprattutto per i tecnici e amministrativi si tenesse conto anche degli obiettivi individuali e dei rispettivi carichi di lavoro.
RIPARTIZIONE DEL NUOVO ORGANICO ANSF
Sul tema ci è stata fornita la tabella che alleghiamo e che riporta i numeri dell’organico attuale e il differenziale rispetto all’organico stabilito dal DPCM 22.01.2013. Oltre ai chiarimenti ricevuti rispetto ai numeri mancanti ( non risultano infatti 6 unità i cui 3 dirigenti e 3 unità del personale non dirigente) in quanto personale in comando dal M.I.T., abbiamo chiesto quali siano le intenzioni dell’Agenzia rispetto a probabili assunzioni e/o bandi di mobilità con la specifica richiesta da parte di tutte le OO.SS. che i ” nuovi arrivi” non vengano a penalizzare professionalità ed esperienze già presenti in Agenzia. Su questo abbiamo avuto l’assenso dell’Amministrazione per un percorso condiviso con le OO.SS.
CCNI 2013
Per quanto riguarda la stipula del Contratto Collettivo integrativo l’Amministrazione ha chiesto alle OO.SS. di voler inviare le modifiche /integrazioni come peraltro già fatto da altre sigle. Ci riproponiamo a breve di inviare una nostra bozza ( scaturita da una serie di incontri con il personale) da poter condividere con tutte le OO.SS.
Abbiamo tuttavia ribadito all’Amministrazione la nostra ferma convinzione di riuscire ad integrare il Fondo con risorse aggiuntive. L’impressione ricevuta è che almeno in questo crediamo di stare tutti dalla stessa parte.
FPCGIL UILPA
G. PALUMBO M. SCHEMBRI
Roma, 14 maggio 2013
Al Dott. GIOVANNI LEONARDI
Direttore Generale delle Risorse Umane e delle Professioni Sanitarie
Ministero della Salute
Lungotevere Ripa, 1 ROMA
Al Dott. LUCA COLETTO
Presidente Commissione sanità della Conferenza Stato Regioni
Via Parigi 11 Roma
Oggetto: Richiesta di incontro urgente sul demansionamento degli infermieri generici.
Egregi,
Le scriventi OO.SS., in relazione alle funzioni assistenziali che il mansionario assegna agli infermieri generici ed alla loro proficua ed appropriata presenza attiva nell’ambito dei servizi di assistenza infermieristica ospedaliera, territoriale pubblica e nelle strutture accreditate con i servizi sanitari regionali, evidenziano la grave situazione che si sta determinando di inopportuno demansionamento e carenza nei criteri di accreditamento delle strutture private con i servizi sanitari regionali della figura dell’infermiere generico, anche se ad esaurimento.
La situazione che si è determinata in molte regioni, disconosce gli indirizzi di riconoscimento del contributo e delle competenze acquisite da questa figura professionale, ed il suo conseguente inserimento, come avvenuto per anni, all’interno dei servizi di assistenza alla persona.
Si ritiene utile ed appropriato non disperdere il patrimonio di competenze professionali, frutto di decenni di esperienza, acquisito dagli infermieri generici e quindi, appare incongruente il loro allontanamento dalle mansioni fino ad oggi svolte.
Inoltre, la carenza della figura dell’infermiere generico ( anche se ad esaurimento) nei criteri di accreditamento, può generare la perdita del posto di lavoro per gli infermieri generici in forza nelle strutture private accreditate.
Pertanto al fine di dare una positiva e tempestiva risposta alle problematiche esposte, si chiede alle SS.VV. un urgente incontro.
Sicuri della comune sensibilità, nell’attesa di sollecito riscontro, si porgono distinti saluti.
FP CGIL CISL fp UIL FPL
Cecilia Taranto Daniela Volpato Giovanni Torluccio
Il Ministro Cancellieri convoca le OO.SS.–
La FP CGIL chiede l’intervento del Capo del DAP per superare gli ostacoli di natura burocratica che impediscono la corresponsione
dell’assegno una tantum al personale di Polizia Penitenziaria.
In allegato il verbale sulla verifica finale del Sistema Premiante 2012 sul quale, come FP CGIL INAIL, abbiamo apposto una nota a verbale.
IL COORDINATORE NAZIONALE
FP CGIL INAIL
Roberto Morelli
13.05.2013 – Nella mattinata di ieri si è tenuta presso la sala riunioni del Dipartimento la prevista riunione sulle modalità di ripartizione delle economie di gestione del Fondo di Amministrazione 2011 e sul concorso straordinario a 334 Ispettori Antincendi.
Come già evidenziato nella precedente riunione del 28 novembre 2012, la FP CGIL VVF ha ribadito la richiesta di incentivare quelle figure professionali che svolgono funzioni di particolare responsabilità nell’espletamento del servizio – istruttore, capo sede, capo turno, responsabile dei vari nuclei, capo partenza, autisti, oltre alle mansioni svolte dal personale SATI quali, ad esempio, consegnatario, cassiere, ufficiale rogante, responsabile del personale, responsabile del TEP, responsabile dell’ufficio contratti, incaricato del riscontro contabile, responsabile ced, ecc.. – rilevando, nel contempo, la totale assenza di risposte nella bozza dell’accordo fornita dall’Amministrazione rispetto agli impegni sottoscritti, congiuntamente alle OO.SS, a margine degli accordi sul personale Istruttore.
Infatti, nonostante le incessanti richieste di incontro per definire la struttura del servizio sul territorio e di conseguenza, dunque, per individuare tutte le specifiche professionalità da poter valorizzare, l’Amministrazione ha fornito una bozza di revisione del dispositivo di soccorso tecnico urgente indecorosa ed inaccettabile, poiché ostacola ogni possibilità di sviluppo e di crescita del Corpo, trascura del tutto l’organizzazione complessiva del lavoro, riduce l’operatività dei Comandi Provinciali oltreché il livello di sicurezza dei cittadini e degli operatori stessi.
In buona sostanza, un progetto che deriva da una visione ragioneristica di corto respiro, inadeguato alle crescenti esigenze della popolazione e dei Vigili del Fuoco.
Oltretutto, l’assenza nella riunione del Capo del Corpo Nazionale, certamente impegnato nella gestione degli ultimi drammatici eventi emergenziali, non ha agevolato né la discussione, né la ricerca di opportune soluzioni.
Pertanto, a seguito delle richieste avanzate dalle OO.SS., l’Amministrazione ha proposto di riconfermare l’impostazione dell’accordo relativo al 2010, riservandosi di far conoscere nella prossima riunione, convocata per il 21 maggio p.v., l’entità e la destinazione delle risorse ancora rimanenti.
Il confronto è proseguito sulle modalità di individuazione delle sedi di servizio da destinare al Concorso straordinario per Ispettori.
A tale riguardo, la nostra O.S. ha richiesto che i posti vengano messi a concorso in tutti i Comandi Provinciali, ivi comprese le sedi dei Nuclei Elicotteri, seppure in esubero, per dare la possibilità ai candidati di poter scegliere la sede più rispondente alle proprie esigenze.
L’Amministrazione, anche in questo caso, si è riservata di riproporre una diversa distribuzione delle sedi da mettere a disposizione.
In conclusione, il tavolo è stato informato sulla pubblicazione della graduatoria del concorso per Capi reparto 2008 e del pagamento nel mese di giugno dell’una-tantum derivante dal fondo perequativo, pari al 46% delle somme che il personale avrebbe percepito per le progressioni di carriera nell’anno 2012: l‘ennesima beffa per i Vigili del fuoco.
Mario Mozzetta
8.11.2011 – Come ormai ampiamente noto, l’attuale Governo ha istituito un fondo, con una dotazione di 80 milioni di euro annui per ciascuno degli anni 2011 e 2012, destinato al finanziamento di misure perequative per il personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, dopo aver bloccato le progressioni economiche di carriera, comunque denominate, eventualmente disposte nel triennio 2011- 2013.
Con il D.L. 27/2011, per lo stesso periodo, il fondo perequativo previsto dall’art. 8, comma 11 bis del D.L. 78/2010 viene implementato di 115 milioni di euro.
Tali risorse corrispondono, prima di tutto, ad una riduzione delle risorse destinate al riordino dei ruoli e delle carriere del personale non direttivo e non dirigente delle Forze armate e delle Forze di polizia, inoltre, essendo elargite sottoforma di “una tantum”, non sono valide ai fini previdenziali e della futura buonuscita.
Infine, poiché i fondi stanziati non sono sufficienti a coprire interamente gli effetti del D.L. 78, nello stesso decreto è previsto che potranno essere prelevate ulteriori risorse dal Fondo Unico Giustizia o dalla riduzione delle spese per le missioni all’estero.
Ciò nonostante, il 27 ottobre u.s., il Consiglio dei Ministri ha approvato il relativo decreto per l’intero triennio (2011-2013) e non per la sola annualità 2011, fissando un recupero solo parziale degli importi non percepiti dal personale, che vengono stimati intorno al 70% per il 2012 ed al 40% per il 2013.
In tal modo, la possibilità che le risorse siano incrementate, secondo le modalità già previste dall’art 1, comma 2, del decreto-legge n. 27 del 2011, è legata unicamente ad eventuali ulteriori stanziamenti previsti da nuove leggi.
In definitiva, restiamo ancora in attesa degli effetti benefici della norma sulla specificità a favore del Corpo Nazionale, ma oramai questo Governo non ha più nulla da dire né ai Vigili del Fuoco, né al Paese, né al resto delle Nazioni.
La politica dei tagli lineari sta per essere sopraffatta dalla medesima crisi tuttora disconosciuta dall’arroganza del Presidente del Consiglio.
Nel frattempo, per quanto ci riguarda, proseguiremo nel rivendicare tutti quei riconoscimenti economici, professionali e previdenziali che i Vigili del Fuoco meritano grazie al proprio lavoro svolto, quotidianamente, per rendere un efficace servizio di soccorso alla popolazione italiana.
Di seguito, in allegato, pubblichiamo il DPCM 27 ottobre 2011 di ripartizione delle risorse stanziate per il personale del Comparto sicurezza, difesa e del Corpo dei Vigili del Fuoco.
Roma, 14 maggio 2013
“Ribadiamo il nostro no a qualsiasi ipotesi di nuovo blocco dei contratti pubblici. Per questo chiediamo che il Governo ci convochi subito. Non vorremmo essere indotti a pensare che si stia tentando di far passare il cammino del decreto nelle commissioni competenti sotto silenzio. Sarebbe una grave sottovalutazione dello stato di difficoltà economica in cui versano i lavoratori delle amministrazioni pubbliche” con queste parole Rossana Dettori, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio e Benedetto Attili – segretari generali di Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa – rinnovano la richiesta di incontro e sollecitano il Governo Letta a prendere posizioni in merito al prolungamento del blocco della contrattazione e dell’indennità di vacanza contrattuale per il lavoro
pubblico.
“Il Governo faccia chiarezza e dialoghi con le organizzazioni sindacali senza alimentare il clima di incertezza. Servono risposte sui tanti temi lasciati aperti dal precedente esecutivo – continua la nota congiunta – dalla questione del precariato nelle Pa a quella della contrattazione nazionale e di secondo livello, ma soprattutto serve un rinnovato investimento nei servizi pubblici e nella professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori che sono chiamati a offrirli”.
“Il silenzio – concludono i quattro sindacalisti – non aiuta il dialogo e rafforza nel lavoro pubblico la convinzione di essere il capro espiatorio sacrificato in nome di un’austerità i cui benefici tardano a giungere, mentre i costi sono già da tempo divenuti intollerabili”.
Roma, 14 maggio – €Bisogna superare questo sistema iniquo e
controproducente, decidendo di fermare i ticket previsti dal prossimo
anno e, da subito, trovando una soluzione per una ‘moratoria ticket’ che
permetta alle persone di non rinunciare alle cura€. E’ quanto
affermano in una nota il segretario confederale della Cgil, Vera
Lamonica, e il responsabile Politiche della Salute del sindacato,
Stefano Cecconi, chiedendo al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin,
l’avvio di â€un confronto con il sindacato per affrontare
lâ€emergenza ticketâ€.
Un confronto che i due dirigenti sindacali ritengono €indispensabile
anche perchè¨ è necessario ‘mettere in sicurezza’ il nostro Servizio
sanitario nazionale: la tutela della salute e le cure non sono merci ma
diritti universali di cittadinanzaâ€. Secondo Lamonica e Cecconi,
€esiste una €emergenza sociale che non può più essere ignorata:
milioni di italiani rinunciano alle cure per motivi economici. E’€
ormai chiaro che il ticket fa male ai cittadini e ai conti del Servizio
sanitario nazionale, che incassa molto meno del previsto, perchè chi
non può rinuncia alla prestazione o perchè spesso conviene pagarla
privatamente quando costa meno del ticket €, concludono.