Venerdì 19 ottobre 2012 con inizio alle ore 10.00
Presidio dei lavoratori e delegati sindacali
davanti alla Presidenza della Giunta Regionale
(piazza Duomo 10 Firenze)
Le Organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil del Pubblico Impiego hanno, in tempi non sospetti, criticato duramente la cosiddetta riforma delle Province come percorso che non assicura una nuova architettura istituzionale più efficiente tale da coniugare risparmi certi a risposte di servizi maggiormente funzionali alle esigenze della collettività. Si tratta di una riforma che sembra ignorare del tutto servizi e compiti di questa istituzione e propone, sulla base di parametri del tutto arbitrari
che non tengono conto né delle omogeneità economiche né della mobilità delle persone, il ridisegno di un quadro marcatamente incerto e con logiche rigidamente imposte a tavolino.
A questo vizio d’origine, nel corso di questi mesi anche nella nostra regione è seguito un dibattito che, eufemisticamente, può essere definito senza senso.
Invece di tentare di costruire una risposta che partisse dalle omogeneità delle linee di sviluppoterritoriale, dai servizi e dal diritto dei cittadini di poterne usufruire in maniera diffusa così come dal diritto dei lavoratori delle Province di veder garantito il loro posto di lavoro e la loro professionalità, si è preferito parlare d’altro, dando spazio a localismi che rischiano, se nonricondotti a una proposta comune della Toscana, di fare applicare i cervellotici criteri del Governo che non tengono assolutamente di conto delle peculiarità territoriali.
La CGIL Fp, la CISL Fp e la UIL Fpl della Toscana chiedono a tutte le istituzioni locali e alle forze politiche un salto di qualità per arrivare ad una decisione condivisa che abbia come bussola di riferimento i servizi e il lavoro di chi oggi opera nelle Province.
Questo salto di qualità lo chiedono i cittadini e i circa 4600 lavoratori di ruolo oltre ai numerosi lavoratori precari che oggi fanno funzionare servizi indispensabili alla collettività.
I lavoratori delle Province sono una risorsa importante e qualificata che non può essere dispersa e tanto meno non tenuta nel debito conto nel ridisegnare i servizi e l’organizzazione del lavoro dei nuovi enti.
Alla Regione Toscana chiederemo con il presidio del 19 ottobre alle ore 10.00 davanti alla sededella Presidenza della Giunta Regionale (piazza Duomo 10 Firenze), l’immediata apertura di untavolo che affronti le questioni del personale e dei servizi con precise garanzie allo stesso, con l’obiettivo di non diminuire la quantità, la qualità degli stessi e la loro diffusione sul territorio.
Firenze, 3 ottobre 2012
A Brescia, in assenza di risposte da parte di ALER Brescia, i nostri rappresentanti sindacali hanno attivato, con il sostegno della FP territoriale, gli avvocati per l’emanazione dei Decreti Ingiuntivi.
E’ con grande soddisfazione che vi trasmettiamo, in allegato, copia del Decreto Ingiuntivo e la relativa decisione del Giudice che intima ad ALER Brescia il pagamento di quanto dovuto ai ricorrenti, dando così ragione alla FP CGIL che ha sempre sostenuto la validità e la piena esigibilità del Protocollo d’Intesa del 28/12/2011.
Roma, 8 ottobre 2012
FP CGIL Nazionale AA.LL.
Bozzanca – Bianchi
Il 20 settembre scorso il Giudice del lavoro del Tribunale di Brescia ha riconosciuto a tre lavoratori dell’Aler locale, ricorrenti attraverso l’azione legale promossa dalla FP CGIL, il pieno diritto agli incrementi economici previsti nell’intesa per il rinnovo del CCNL Federcasa 2010/2012, con relativi arretrati e gli interessi dovuti dal giorno di vigenza del contratto.
Sono trascorsi circa 10 mesi da quel protocollo d’intesa sul rinnovo del CCNL 2010-2012, sottoscritto il 28 dicembre 2011 e disconosciuto, senza un giustificato motivo, il 21 marzo 2012 dal neo Presidente di Federcasa, nonché presidente dell’Aler di Brescia, Ettore Isacchini. Accordo con cui, da marzo 2012, le lavoratrici e i lavoratori del comparto avrebbero dovuto percepire gli stabiliti emolumenti economici.
La vertenza è lunga e complesso il percorso voluto da Federcasa, che in tutti i modi ha cercato di rimettere in discussione la faticosa intesa raggiunta dopo 24 mesi di estenuanti trattative nazionali.
Dopo l’incontro del 21 marzo scorso, ogni sforzo prodotto dalle Organizzazioni Sindacali per arrivare alla piena esigibilità dell’intesa (contenuti economici e aspetti normativi), è stato vanificato dalla posizione inqualificabile della delegazione datoriale, attraverso comunicati e proposte di messa in discussione della mediazione raggiunta.
Si è così deciso unitariamente di chiedere a Federcasa, attraverso una diffida, l’assunzione di un atto di responsabilità, ancora non concretizzato.
Attivare il contenzioso legale era pertanto un atto dovuto a tutela individuale dei lavoratori, che attendevano con la mensilità del mese di marzo il pagamento della quota “una tantum”, pari a 540 €, e successivamente delle tre tranche di aumento contrattuale: dall’ 1/1/12, pari a 45 €, dall’1/7/12, pari a 60 €, e a regime dall’1/1/ 2012, di 90 €.
Ora, tanto più con la sentenza del Tribunale di Brescia, attendiamo che responsabilmente Federcasa riconosca il giusto corrispettivo economico a tutti i lavoratori senza costringere le Aziende del comparto a sostenere inutili e dannosi aggravi di spese. In caso contrario, la Funzione pubblica CGIL proseguirà con le vie legali per un’estesa tutela individuale delle lavoratrici e dei lavoratori del comparto.
8 ottobre 2012
FP–CGIL UIL–PA
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Roma, 11 ottobre 2012
Al Direttore Generale della Direzione Generale
per le politiche del personale, l’innovazione,
il bilancio e la logistica
Dott.ssa Concetta Ferrari
All’Organismo Indipendente della Valutazione
della Performance Dott. Paolo Onelli
A tutto il personale del Ministero del Lavoro
e delle Politiche Sociali
Oggetto: Sistema Valutazione 2011 – Ribadiamo la richiesta di sospensione e l’invito a tutto il personale a non firmare obiettivi e schede di valutazione
Il 27 settembre 2012 nel pieno bailamme dell’applicazione della legge sulla revisione della spesa (Spending review L.135/2012) con i lavoratori preoccupati del proprio futuro l’amministrazione si “premurava” di sollecitare gli Uffici a voler sinteticamente relazionare sul sistema di valutazione (L. 150/09) in riferimento all’anno 2011.
Il 27 settembre 2012 mentre l’amministrazione applica i tagli previsti dalla direttiva 10/2012 del Dipartimento della Funzione Pubblica senza neanche pensare minimamente di dare informativa alle Organizzazioni Sindacali su questi nefasti tagli lineari si “affretta” a verificare l’applicazione del sistema di valutazione 2011 retroattivo e di fatto discrezionale.
Queste Organizzazioni Sindacali prendono atto, con rammarico, della mancanza di corrette relazioni sindacali.
Inoltre è opportuno ricordare che i Criteri dello stesso sistema di valutazione sono stati stabiliti con decreto ministeriale del 30 gennaio 2012 con operatività dal 1° gennaio 2011 di fatto avviando la procedura con retroattività.
Pertanto riaffermiamo, come già più volte sostenuto, la necessità di sospendere il Sistema di Valutazione e confermiamo, in ogni caso, la nostra disponibilità ad un confronto serio con l’Amministrazione .
Infine, nel ribadire quanto già ampiamente più volte comunicato, la FP CGIL e UIL PA del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali invitano tutto il personale a non firmare obiettivi e schede di valutazione.
ll coordinatore nazionale FP–CGIL Il coordinatore nazionale UIL–PA
Giuseppe Palumbo Angelo Vignocchi
Si è svolto lunedì pomeriggio un incontro con l’Amministrazione per un’informativa sulle istanze di revisione relative alla valutazione dell’apporto partecipativo del personale delle Aree.
Questa informativa riguardava il personale di vigilanza, il personale delle aree delle Direzioni regionali e quello sanitario il cui responsabile della revisione è il Direttore Centrale Risorse Umane.
Il numero delle istanze di revisione sono state 183 su 785 che erano già state oggetto di riesame per una percentuale inferiore al 25%; delle 183 solo una ventina potrebbero essere oggetto di accoglimento che in ogni caso non modificherà il “range” della fascia di appartenenza.
Nel prosieguo della riunione, invece, ci è stata data notizia anche delle istanze di revisione del personale delle Aree delle Direzioni Centrali (DCRU, Consulenze, Casellario, Formazione, OIV) il cui responsabile è il Direttore generale.
Su 60 istanze già oggetto di riesame solo 10 sono in sede di revisione con la possibilità che una sola possa trovare accoglimento.
Ovviamente abbiamo di nuovo fatto presente la contrarietà della FP CGIL Inail sull’impianto del sistema di valutazione adottato invitando l’Amministrazione a far tesoro delle criticità da più parti evidenziate per arrivare ad una completa rivisitazione del progetto.
Inoltre ci è stato comunicato che non prima di un mese ci sarà una ulteriore riunione informativa per le istanze di revisione del restante Personale (Dirigenti di II fascia, responsabili di sedi di tipo B, Professionisti e Medici).
Roma, 10 ottobre 2012
IL COORDINATORE NAZIONALE
FP CGIL INAIL
Roberto Morelli
Allegati: prospetti
Roma, 11 ottobre 2012
Al Capo di Gabinetto
dell’On. Ministro
Presidente Filippo Grisolia
Con la sua nota dell’8 settembre scorso aveva inteso rassicurare questa O.S. in merito alla mancata esclusione dai tagli di cui alla spending review dei Dipartimenti della Amministrazione Penitenziaria, Giustizia Minorile e della Direzione Generale degli Archivi Notarili comunicando il forte impegno della Ministra Severino a risolvere il problema nell’ambito del disegno di legge di stabilità del 2013.
Ieri dalla lettura della bozza non definitiva del disegno di legge in questione non ci è sembrato di potere essere rassicurati, in quanto non risulta esserci nulla sull’esclusione di questo personale dai tagli agli organici.
Le rammentiamo che la vicenda assume una gravità estrema in quanto i presunti esuberi ammonterebbero a 1000 unità complessivamente e costituirebbero certamente il colpo di grazia decisivo per un sistema carcerario già gravemente sofferente.
Riteniamo che l’impegno sempre manifestato pubblicamente dalla Ministra sulle questioni relative al mondo del carcere sia in netta contraddizione con le misure del governo che impongono tagli lineari indiscriminati che impediscono la fruizione di diritti costituzionali inalienabili.
Vi chiediamo dunque cosa avete intenzione di fare per risolvere il problema.
Ci riserviamo ogni azione dimostrativa per sostenere le nostre ragioni.
Per Funzioni Centrali
Nicoletta Grieco
Nell’incontro di oggi (tavolo tecnico), l’Amministrazione ci ha proposto, per ovviare al rilievo di Funzione Pubblica sull’ipotesi di contratto del FUA 2011, un protocollo d’intesa in cui si prevedeva l’introduzione di quattro fasce di merito, ognuna con relativi punteggi in cui i dirigenti dovevano inserire il personale.
A nostro parere una siffatta proposta poteva essere propedeutica alle graduatorie di merito per area del 150 in grado di determinare grave danno ai dipendenti (dal blocco delle carriere, all’esclusione dalla formazione, ad un eventuale licenziamento per improduttività).
E questo in un periodo tristissimo per i lavoratori pubblici come quello che stiamo vivendo (solo di ieri gli ultimi e indegni tagli sulla 104 e sugli stipendi – il Governo si è attaccato anche ai 10 euro mensili di vacanza contrattuale dovuti per il mancato rinnovo del contratto di lavoro!).
Abbiamo spiegato all’Amministrazione che, a prescindere dalle valutazioni negative più volte espresse sul 150, nato, a nostro parere, con l’obiettivo di annullare la contrattazione, non è possibile per il 2011 (e siamo nella stessa condizione anche per il 2012) collegare al FUA la valutazione prevista dalla norma, perché mai attuata.
Ciò in quanto nessuno dei vincoli previsti dalla legge e dal sistema di misurazione e valutazione della performance elaborato dal MIUR è stato messo in atto, né è stata rispettata la tempistica di applicazione.
Tale situazione è stata tra l’altro confermata dal Ministro che con propria nota ha sospeso il sistema di valutazione, e dalla stessa delegazione di parte pubblica che con noi ha sottoscritto l’ipotesi di accordo, ora bloccata dalla Funzione Pubblica, che ricalca il contratto FUA 2010.
Consapevoli, tuttavia, della necessità di tentare tutto il possibile per salvare comunque le risorse economiche del FUA 2011, abbiamo formulato una proposta alternativa con tutte le Organizzazioni Sindacali del MIUR, firmatarie dell’ipotesi di accordo.
La proposta prevede l’utilizzo per la valutazione da parte dei dirigenti di un coefficiente che va da 1 a 1,5 senza fasce di merito e destinato esclusivamente al pagamento del FUA, una volta effettuata la contrattazione di sede.
L’Amministrazione si è riservata di rivedere il protocollo alla luce della proposta sindacale e ci ha convocati nuovamente per il 16 ottobre. Dopo l’incontro del 16, sperando che abbia esito positivo, vi daremo conto dettagliato della proposta.
Durante l’incontro, il Vice Capo di Gabinetto ci ha comunicato che, a seguito di un rinvio, il Ministero non ha ancora comunicato i tagli del 10% dell’organico e del 20% degli uffici dirigenziali a Funzione Pubblica e che su tale argomento convocherà a breve le Organizzazioni Sindacali per la dovuta informativa.
Roma, 11 ottobre 2012
FP CGIL MIUR
Angelo Boccuni
11.10.2012 – Convocazione 18 ottobre – Dotazioni organiche
11.10.2012 – Rinvio al 19 ottobre dell’incontro sulla pianificazione didattica 2012 – 2013.
11.10.2012 – Inallegato circolare aggiornamento fascicolo personale
11.10.2012 – Convocazione Coordinamento regionale