La Legge di Stabilità per il 2013 presentata dal Governo assesta un’ulteriore mazzata alla sanità: ancora una volta per fare cassa si colpiscono i diritti dei cittadini, a partire dalle persone che hanno bisogno di curarsi.
Invece di combattere sprechi e spese inutili, viene ulteriormente ridotto di 1 miliardo il finanziamento per il Servizio Sanitario Nazionale. In piena crisi, si decidono ancora tagli lineari su beni e servizi, che mettono in crisi le aziende fornitrici, e quindi salario, condizioni e posti di lavoro, in settori già poco protetti.
In tre anni vengono tagliate le risorse, quasi 24 miliardi, per assicurare prestazioni sanitarie essenziali (ricoveri, visite, esami, ecc), mentre continuano ad aumentare i ticket a carico dei cittadini.
La situazione non è più sostenibile, i continui tagli ai servizi spingono il sistema sanitario verso una privatizzazione che pagheranno duramente tutti i cittadini, e in particolare lavoratori e pensionati.
Occorre reagire a questa che è ormai un’aggressione al diritto alla salute e alle cure: un’importante occasione è la manifestazione del 27 ottobre prossimo a Roma “Diritto alla cura diritto a curare: per un servizio sanitario pubblico e nazionale“, promossa, tra gli altri, anche dalla FP CGIL Medici e Dirigenti SSN.
p. CGIL nazionale
Vera Lamonica Stefano Cecconi
Segretaria confederale Responsabile Politiche della Salute
Comunicato Stampa Cgil-Uil.
Roma, 10 ottobre 2012
Al Capo di Gabinetto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Pres. Mario Torsello
Al Capo Dipartimento per i Trasporti, la Navigazione ed i Sistemi Infromativi – Ing. Amedeo Fumero
Al Capo Dipartimento per le Infrastrutture, gli affari generali ed il personale Dr. Domenico Crocco
Al Comando del Corpo delle Capitanerie di Porto – Amm. Pierluigi Cacioppo
Al Direttore Generale degli Affari Generali e del Personale – Dr. Marcello Arredi
SEDE
OGGETTO: Razionalizzazione sedi istituzionali.
Con riferimento alle informative esperite dall’Amministrazione in data 26 settembre u.s. e 2 ottobre u.s., nelle quali sono state consegnate alle OO.SS. i prospetti (uno per il dipartimento infrastrutture ed uno per il Dipartimento trasporti) di razionalizzazioni delle sedi periferiche, la scrivente O.S. ritiene insufficienti le indicazioni fornite.
In particolare, come già rappresentato per le vie brevi, gli schemi predisposti non presentano alcuna indicazione del numero di persone interessate agli spostamenti e, per il Dipartimento Infrastrutture, i costi indicati dall’amministrazione non corrispondono a quanto comunicato alla scrivente O.S. dalle strutture territoriali.
Si evidenzia, inoltre, che sul territorio potrebbero essere valutabili situazioni di risparmio mediante accorpamenti di sedi, diverse da quelle prospettate, e tutte documentabili.
Risulta, peraltro, da verificare la disponibilità effettiva di spazi da parte degli uffici ospitanti, disponibilità che non può disattendere il dettato normativo in materia di sicurezza e salubrità nei luoghi di lavoro.
Lo sfasamento temporale con il quale ci sono stati resi noti i piani di riorganizzazione, non ha di fatto consentito un confronto diretto tra Dipartimenti, Comando e OO.SS. così da valutare congiuntamente le ipotesi di razionalizzazione ed evitare il disagio della mobilità territoriale dei lavoratori.
Prioritario, all’avvio del progetto in parola deve essere il pieno coinvolgimento delle OO.SS. con la diffusione di tutti gli elementi utili alla valutazione dell’effettivo impatto economico degli spostamenti previsti.
Riteniamo essenziale analizzare ogni soluzione che possa garantire ai dipendenti di continuare a svolgere le proprie mansioni all’interno del Comune ove attualmente sono assegnati, considerando l’eventuale disponibilità di strutture già presenti.
Si rammenta inoltre che non è stato ancora contrattato alcun accordo sulla mobilità territoriale, che rappresenta lo strumento necessario ed indispensabile per contemperare le necessità di riordino del”Amministrazione e la tutela delle singole situazioni familiari.
Tempi di percorrenza lunghi oltre a rappresentare un ulteriore aggravio di costi per il lavoratore, inficiano la qualità dell’attività svolta.
Resta, peraltro, necessaria un’attenta verifica delle condizioni personali di particolare disagio e portatori di disabilità che hanno diritto alla massima tutela.
Con riferimento alle sedi centrali, si chiede di conoscere i piani di riorganizzazione degli spazi, necessari ad individuare la collocazione del personale IVCA nelle sedi romane e l’individuazione della sede dove saranno spostati i dipendenti dell’UMC di via Casilina
Si resta in attesa di una urgente e sollecita convocazione in materia.
FP CGIL
La Coordinatrice Nazionale
Alessandra Allegrucci
Nel mesi scorsi è stato ridefinito il catalogo prodotti della gestione previdenziale dei dipendenti pubblici in analogia con quello definito per le gestioni della previdenza obbligatoria.
Conseguentemente è stata individuata la necessità di effettuare la fase di misurazione dei tempi di lavorazione dei singoli prodotti, scomponendoli in fasi ed attività, secondo i flussi normativo/procedurali definiti.
Al fine di rappresentare le modalità relative al processo sotto descritto, si riportano sinteticamente le fasi del piano di lavoro della misurazione delle attività di produzione gestione pubblica.
Per lo svolgimento della fase di misurazione sono state individuate le seguenti attività:
– individuazione delle sedi campione rappresentative della generalità delle sedi (Trieste, Torino 1, Firenze, Ancona, Roma 3, Reggio Calabria, Siracusa)
– individuazione dei prodotti e dei relativi campioni, secondo la logica della massima frequenza, definiti per fase/attività di lavorazione, tipologia di input e tipologia di output
– individuazione del periodo di misurazione, 8 ottobre – 26 novembre
– costituzione di tre postazioni di misurazione, per ciascuna sede del campione
– strutturazione di una scheda di rilevazione per ciascuna tipologia di prodotto con la sequenza di fasi e attività coerenti con il sistema procedurale definito (SIN)
– costituzione di un gruppo omogeneo per competenze professionali composto da funzionari centrali dell’Organizzazione, della Pianificazione e controllo, della Previdenza e delle Entrate; il gruppo sarà accompagnato negli accessi da un dirigente della Direzione generale.
La misurazione delle attività di produzione ha l’obiettivo di rilevare i tempi netti di lavorazione di ciascuna attività, con esclusione di tutti i fattori di dispersione e interruzione del flusso procedurale.
A tale scopo la rilevazione sarà svolta sulla base delle seguenti modalità:
– gli operatori saranno individuati con l’obiettivo di rappresentare tutti i livelli di esperienza e capacità;
– gli operatori saranno impiegati a rotazione, rispetto alle attività da rilevare, al fine di evitare fenomeni di decadimento dell’operatività;
– le tipologie di prodotto saranno proposte agli operatori a rotazione al fine di evitare fenomeni di routinarietà operativa;
– le postazioni di rilevazione saranno ubicate in ambienti privi di interferenze con l’esterno;
– le rilevazioni saranno effettuate nelle seguenti fasce orarie: 9-13, 14-18 ed inizierà con il 9 ottobre con la sede di Trieste terminando il 29 novembre con quella di Roma 3;
Complessivamente si prevede di sviluppare le misurazioni su un monte ore netto di 400 ore che permette di rilevare un campione sufficientemente rappresentativo di modalità operative al fine di determinare per ciascuna attività il tempo standard.
Per poter predisporre strumenti, ambienti, e risorse umane necessarie alla fase di misurazione, le sedi sono state preventivamente coinvolte in stretto raccordo con le direzioni regionali.
Roma, 5 ottobre 2012
RISPOSTA della Direzione INPS alla nostra richiesta di incontro –
risposta INPS a nostra richiesta di incontro – Dirigente Generale
Alla Ministra della Giustizia
Avv. Prof. Paola Severino
Signora Ministra,
le scriviamo per manifestarle la nostra delusione e preoccupazione per la trattativa tenutasi ieri sulla mobilità per i perdenti posto a seguito della riforma della geografia giudiziaria.
La trattativa si è conclusa con la firma di un brutto accordo che penalizza la stragrande maggioranza del personale coinvolto dalla riforma e prevede una sanatoria per i ‘distaccati a qualsiasi titolo’ di fatto sancendo una discriminazione verso tutto quel personale che da anni attende di essere trasferito ai sensi delle norme vigenti.
Sappiamo quanto lei abbia a cuore la trasparenza e proprio per questo ieri avremmo voluto che il suo rappresentante non spingesse affinché si firmasse un accordo che non è portatore di una sostanziale equità verso tutti i lavoratori e presenta anche profili di illegittimità in quanto in contrasto con l’Accordo sulla mobilità del 2007 tuttora vigente.
Inoltre durante la trattativa abbiamo stigmatizzato come la norma stabilisca che sono fatti salvi per il personale di magistratura trattamenti economici stabiliti dalle norme per chi viene trasferito in una sede diversa da quella di residenza mentre nulla si preveda per il personale amministrativo, il cui trattamento economico, come lei ben sa, ammonta in media a 1350€ e la cui retribuzione è bloccata almeno fino al 2014.
Visto che l’accordo non è in grado di tutelare il personale le chiediamo un impegno affinché si sani la disparità di trattamento tra personale di magistratura coinvolto nel trasferimento e personale giudiziario.
Torniamo a chiederle un incontro urgente, sino ad oggi mai concesso, per rappresentarle lo stato di grave malcontento del personale, che certo sarà ulteriormente aggravato dall’accordo sottoscritto ieri.
Roma, 10 ottobre 2012
Per Funzioni Centrali FPCGIL
Nicoletta Grieco
10.10.2012 – Convocazione Coordinamento regionale
Rinvio incontro Formazione – L’incontro per la programmazione didattica biennio 2012-2013 previsto per domani pomeriggio è rinviato al 17 ottobre alle ore 15,30.
08.10.2012 – In allegato Convocazione 10 ottobre – Formazione
La FP CGIL chiede al Capo del Dap di agire in auto tutela per assumere personale e garantire i diritti dei candidati al concorso.