Roma, 28 settembre 2012
Al Capo Dipartimento Vigili del Fuoco,
Soccorso Pubblico e Difesa Civile
Dott. Francesco Paolo TRONCA
Al Capo del CNVVF
Dott. Ing. Alfio PINI
Al Responsabile dell’Ufficio Garanzie e Diritti Sindacali
Dott. Giuseppe CERRONE
Oggetto: Accordo mobilità e modifica DPR 76/04: richiesta incontro.
Nel corso della riunione tenutasi nella giornata di ieri presso la sala crisi del Dipartimento, la scrivente O.S. ha evidenziato la necessità di rivedere l’accordo del 1997 relativo ai criteri di mobilità, sottoscritto nel 1997, in considerazione della vetustà del provvedimento e delle mutate condizioni di pendolarismo del personale.
Inoltre, per quanto concerne la rigida posizione assunta da codesta Amministrazione relativamente all’esigenza di prevedere la figura di Istruttore di guida volontario, si ritiene non più prorogabile una rivisitazione del D.P.R. 76/2004 circa i rapporti intercorrenti tra il Corpo Nazionale VV.F. ed il Volontariato.
Si richiede, pertanto, di voler calendarizzare, nell’ambito degli incontri che si terranno nelle prossime settimane, delle riunioni specifiche su tali argomenti.
Nell’attesa di un positivo riscontro si porgono distinti saluti.
Coordinatore Nazionale FP CGIL VVF
Mario MOZZETTA
Nella giornata del 27 settembre 2012 si è tenuta presso la sala crisi del Dipartimento la prevista riunione sulla mobilità del personale specialista e la programmazione dell’attività di formazione per tale personale.
La riunione, presieduta dal Direttore Centrale per le Risorse Umane con la presenza del Direttore Centrale per la Formazione e del Direttore Centrale per le Risorse Finanziarie, è stata preceduta dalla trattazione del problema relativo alle nuove norme sulla previdenza a seguito della proposta fatta pervenire dal Ministro Fornero.
Tutte le Organizzazioni Sindacali presenti si sono espresse in maniera fortemente negativa su tale documento e la FP CGIL VVF ha sottolineato la necessità ed urgenza di uno specifico incontro con il Ministro Cancellieri, prontamente condiviso da tutte le OO.SS., al fine di rappresentare al massimo livello politico dell’Amministrazione tutte le nostre preoccupazioni relativamente al provvedimento in questione.
E’ stata, altresì, ribadita la necessità di un impegno anche per il personale tecnico, amministrativo e informatico, circa l’età pensionabile ed il riconoscimento ai fini pensionistici dell’indennità di rischio.
L’Amministrazione ha dimostrato di condividere quanto emerso dal tavolo e si è impegnata a rappresentare le nostre richieste al Ministro Cancellieri.
Il Direttore Centrale per le Risorse Finanziarie ci ha informato del pagamento, entro l’anno, dell’assegno perequativo per l’anno 2011 ed al reperimento delle necessarie risorse per il 2012.
Ci ha comunicato, inoltre, che entro il 15 ottobre saremo convocati per la sottoscrizione dell’accordo per il Fondo di Amministrazione 2011.
Per quanto riguarda il pagamento delle emergenze siamo stati informati che nel decreto della spending review sono state stanziate le risorse per pagare le prestazioni legate alla rimozione delle macerie dell’Aquila e all’emergenza neve.
Per le spettanze relative al naufragio della Costa Concordia si dovrà, purtroppo, attendere le risorse che verranno messe a disposizione dalla Protezione Civile dopo che quest’ultima le avrà ricevute dalle assicurazioni della Società Costa.
Relativamente alla mobilità degli specialisti, il Direttore Centrale per le Risorse Umane ci ha confermato l’imminente mobilità di 27 unità specialisti, a fronte delle 50 domande ritenute accoglibili.
Tale situazione è determinata dall’esigenza di garantire l’operatività dei nuclei.
A seguito dell’impegno del Direttore Centrale per la Formazione a calendarizzare da subito i corsi di padrone di barca e TLC, nonché un corso per specialisti di elicottero in fase di risoluzione attraverso un accordo con l’esercito, potrebbero essere mobilitate altre unità.
Notevoli difficoltà economiche non favoriscono, invece, l’espletazione dei corsi per pilota di elicottero e sommozzatore, pertanto, per tali specializzazioni, la mobilità del personale risulta ancora problematica.
La riunione si è chiusa con la calendarizzazione per venerdì 5 ottobre di una riunione il cui oggetto ci verrà comunicato nei prossimi giorni.
Per il Coordinamento Nazionale FP CGIL VVF
Danilo ZULIANI
“Il successo del nostro sciopero generale e la partecipazione alla manifestazione di Roma, oltre 30mila persone nonostante la pioggia, sono la migliore risposta che le lavoratrici e i lavoratori dei servizi pubblici potessero dare al Governo e al suo progetto di riduzione dello spazio pubblico”, questo il contenuto di una nota unitaria di Rossana Dettori, Domenico Pantaleo, Giovanni Torluccio, Benedetto Attili e Alberto Civica, rispettivamente Segretari Generali di Fp-Cgil, Flc-Cgil, Uil-Fpl, Uil-pa e Uil-Rua.
“La spending review rischia di creare, dopo il dramma degli esodati dei settori privati, un esodo forzato dei lavoratori delle pubbliche amministrazioni, peraltro gestito in modo autoritario, senza un confronto costruttivo con le forze sindacali. I provvedimenti del Governo Monti aggraveranno le condizioni del settore pubblico – continuano i cinque sindacalisti – creando nuova disoccupazione. Dagli esuberi fino all’espulsione dei precari, passando per tagli lineari insopportabili, siamo di fronte a un’emergenza sociale senza precedenti e senza paragoni con altre crisi aziendali”.
“Questa giornata è solo la prima fase della nostra mobilitazione, che continuerà se non dovessero giungere risposte risolutive. Il Governo – concludono i cinque segretari generali – faccia un passo indietro”.
Roma, 28 settembre 2012
La decisione di proclamare una giornata di sciopero generale dei servizi pubblici per il 28 settembre p.v. è il naturale sbocco di un lungo percorso di mobilitazione che la Cgil, la Flc Cgil e la Fp Cgil hanno messo in campo in opposizione alle scelte del Governo Monti sul lavoro pubblico.
Il cd. Decreto “spending review”, convertito in legge ad Agosto, è l’atto, temiamo nemmeno finale, di una serie di interventi di natura finanziaria che, a cominciare dal precedente decreto “salva-Italia”, hanno operato su di un’unica direttrice di marcia: il restringimento dei perimetri e degli spazi pubblici quali pre-condizioni per la completa liberalizzazione/privatizzazione delle attività pubbliche.
“Affamare la bestia”, indebolirla, renderla inefficiente, comprimerne le potenzialità, destrutturarne la missione sono i tratti di unione che tengono insieme tutti i provvedimenti del Governo sul lavoro pubblico.
Tutto ciò aggravato, se mai fosse stato possibile, dall’ipocrita e a tratti schizofrenico comportamento del Governo sul sistema delle relazioni con le parti sociali: la gestione da parte dell’Esecutivo dell’accordo del 3 maggio u.s. sul lavoro pubblico è, alla luce di ciò che è successo dopo quella data, la conferma di una precisa volontà di perseguire non un obiettivo di razionalizzazione e miglioramento dell’azione pubblica, ma, al contrario, di ridimensionamento e destrutturazione delle Pubbliche Amministrazioni, dei servizi pubblici in generale.
La “spending review” del Governo, in assoluta coerenza con l’impostazione dei provvedimenti precedenti, consegna a tutti noi, al Paese, ai cittadini una riflessione che lo sciopero generale si incarica di contrastare: l’idea che, lungi dal voler riformare, riorganizzare, migliorare l’azione pubblica, gli interventi governativi perseguono la ridefinizione del sistema, il ridisegno del welfare attraverso un nuovo rapporto fra cittadini e diritti, fra bisogni e tutele, fra pubblico e privato.
La mobilitazione, lo sciopero del 28 settembre e le iniziative che seguiranno rivendicano, quindi, un ripensamento radicale degli interventi assunti nei provvedimenti “spending”, a cominciare dalle questioni legate ai livelli occupazionali (precari/esuberi), e si incaricano di favorire una migliore lettura, per la politica, per i cittadini, per i giovani e i pensionati, circa la reale portata delle politiche del Governo sul lavoro pubblico: la distruzione di un modello sociale che, pur con le difficoltà che nessuno disconosce, ha fondato i suoi architravi sull’universalità delle prestazioni, sull’inclusione e sulla tutela sociale, sul sistema dei diritti di cittadinanza, sul lavoro.
Le proposte della Cgil sono note come altrettanto chiare le nostre disponibilità ad aprire una stagione di confronto per una vera e funzionale riorganizzazione della macchina pubblica complessivamente intesa: l’accordo del 3 maggio u.s., i suoi principi, gli obiettivi che dichiarava di perseguire sono tuttora, per noi, validi; non è ascrivibile sicuramente a noi il fallimento di quel patto.
Ecco, lo sciopero generale del 28 settembre è anche una occasione per rilanciare un’idea di riorganizzazione e valorizzazione del lavoro pubblico in risposta agli effetti devastanti della crisi in atto: rimettere al centro i cittadini, i giovani, i pensionati, i precari e i disoccupati, i loro bisogni, la loro maggiore richiesta di tutela e protezione sociale è la grande sfida che lo sciopero si incarica di lanciare al Governo.
Segretario Generale Flc Cgil Domenico Pantaleo
Segretario Generale Fp Cgil Rossana Dettori
Segretario Generale Cgil Susanna Camusso
Roma 20 settembre 2012
Pubblichiamo alcune agenzie di oggi sulla conferma dello sciopero generale del pubblico impiego del 28 settembre prossimo
SPENDING REVIEW: CGIL–UIL, PREOCCUPAZIONE PER PRECARI SINDACATI,RISCHIO PER SCADENZE,100 MILA A TERMINE ESCLUSA SCUOLA (ANSA) – ROMA, 04 SET – Cgil e Uil, che hanno confermato lo sciopero degli statali contro la spending review, esprimono preoccupazione anche per la sorte dei precari del pubblico impiego, visto che sono in scadenza molti contratti proprio in
coincidenza con la definizione delle piante organiche.
Il segretario generale della Fp Cgil, Rossana Dettori, lancia l’allarme: ”Il ministro Patroni Griffi oggi ci ha detto con molta chiarezza che per il precariato non ci sono soluzioni, perche’ a fronte del fatto che ci sono esuberi e’ complicato ragionare sulla stabilizzazione dei precari”. E aggiunge: ”Patroni Griffi ci propone di riavviare il tavolo tecnico sul precariato ma e’ utile solo se ci sono prospettive”. Dettori spiega che ”una parte dei precari e’ in scadenza a ottobre” e gia’ tanti sono andati via: solo ”nel 2011 sono stati lasciati a casa circa 45 mila lavoratori a termine”. Secondo i numeri della Fp Cgil gli ultimi dati parlano di oltre 100 mila lavoratori a tempo nella Pa, esclusa la scuola.
Il segretario confederale della Uil, Paolo Pirani, sottolinea: ”Le singole amministrazioni, penso soprattutto a ricerca e sanita’, devono entro ottobre definire i tagli della pianta organica e ci sono molti contratti a scadenza. Ecco che – aggiunge – il livello di perdita di posti di lavoro in queste realta’ rischia di essere maggiore, con problemi sociali e di tenuta del servizio. A meno che si pensi di togliere dipendenti pubblici e lasciare solo precari nelle amministrazioni”. A riguardo la Uil ha quindi proposto ”l’immediata apertura di un tavolo sulla gestione del precariato”.
(ANSA).
04-SET-12 13:55 NNNN
SPENDING REVIEW:CGIL E UIL CONFERMANO SCIOPERO STATALI 28/9 (2)
(ANSA) – ROMA, 04 SET – Per il segretario generale della Fp Cgil, Rossana Dettori, il confronto continua, con l’obiettivo di salvaguardare i lavoratori pubblici, ma dall’incontro di oggi ”non e’ emersa alcuna novita”’. Quanto alla possibilita’ di discutere la gestione degli esuberi attraverso lo strumento dell’esame congiunto, evidenzia: ”Veniamo coinvolti solo per decidere come licenziare i lavoratori e non per definire la riorganizzazione del lavoro pubblico”. Dettori si dice anche ”contraria a un accordo quadro sulle relazioni sindacali”. La Uil, con il segretario confederale Paolo Pirani, precisa come dalla discussione per mezzo dell’esame congiunto ”non emergerebbe un accordo sindacale cogente, si tratta di un confronto politico che si potra’ concludere con un verbale d’intesa, una circolare che il ministro puo’ inviare alle amministrazioni. Insomma, conclude Pirani, ”un percorso debole, che non riguarda i numeri degli esuberi ma solo la loro gestione”.
Diversa la posizione della Cisl. ”Bisognerebbe che tutti ci impegnassimo per proseguire il confronto senza rotture fino alla verifica. E’ singolare che nonostante il tavolo avviato con il ministro della funzione pubblica, altri sindacati abbiano confermato invece uno sciopero nel pubblico impiego in una fase in cui i lavoratori fanno gia’ fatica ad arrivare a fine mese”, sottolinea il segretario confederale della Cisl Gianni Baratta.
”Patroni Griffi ha fornito delle risposte – aggiunge – che consentiranno di affrontare, in un confronto con una possibile intesa, i temi relativi alla gestione di tutto il processo relativo ai tagli stabiliti dalla spending review”. Inoltre, spiega, ”stiamo lavorando pure ad un possibile accordo quadro che in base anche alla previsione del sistema di relazioni sindacali stabilito dal decreto sulla spending, innovi quanto non previsto dagli attuali contratti vigenti. In sostanza- continua Baratta- si tratta di due tavoli di grande importanza per i lavoratori pubblici”.(ANSA).
P.A./ Cgil e Uil confermano sciopero 28 settembre, no Cisl Oggi nuovo incontro con Patroni Griffi su esuberi statali
Roma, 4 set. (TMNews) – Cgil e Uil confermano lo sciopero generale del pubblico impiego già indetto per il 28 settembre dopo il nuovo incontro che si è tenuto oggi a Palazzo Vidoni con il ministro della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi.
La Cisl, invece, conferma che non parteciperà allo sciopero generale, giudicando positivamente anche l’incontro di oggi in cui il ministro ha illustrato ai sindacati le modalità che intende seguire per la gestione degli esuberi in seguito al decreto sulla spending review.
P.A./ Cgil e Uil confermano sciopero 28 settembre, no Cisl -2-Baratta: Ci sono le condizioni per continuare a trattare
Roma, 4 set. (TMNews) – “L’incontro non ha prodotto nessun cambiamento rispetto al giudizio sulla spending review. Anzi rafforza le motivazioni dello sciopero generale”, ha sottolineato il segretario generale della Fp Cgil, Rossana Dettori al termine del nuovo incontro con il ministro.
“Lo scopo del tavolo è stato quello di dire, governiamo insieme gli esuberi, il tentativo di provare a concertare. Noi saremo al tavolo – ha aggiunto la Dettori – per salvaguardare il lavoro pubblico ma dal governo non arriva nulla di nuovo sul pubblico impiego”. Per la Cgil l’esecutivo procede lungo la strada di una “ristrutturazione del lavoro pubblico fatta per legge”. La Dettori ha poi posto l’accento sul tema del precariato: secondo le stime del sindacato di Corso Italia ci sono a rischio 100mila precari tra coloro che non hanno visto il proprio contratto rinnovato a fine 2011, a giugno 2012 e quanti saranno ‘espulsi’ a ottobre.
Giudizio negativo anche dalla Uil. Per il segretario confederale Paolo Pirani “l’incontro non modifica i motivi di dissenso per laspending review, con la messa in mora dell’accordo del 3 maggio scorso che prevedeva un coinvolgimento dei sindacati sin dal primo momento”. “Tuttavia – ha aggiunto Pirani – siamo un sindacato che vuole dialogare e continueremo a essere presenti ai tavoli”. Valutazione positiva invece dalla Cisl che non si associa allo sciopero del 28 settembre e che ritiene importante l’apertura del ministro al raggiungimento di un accordo quadro sulla spending review. “Ci sono le condizioni per continuare a trattare. Noi lavoriamo per fare questo accordo e finchè c’è un tavolo negoziale non facciamo sciopero”, ha detto Gianni Baratta segretario confederale della Cisl.
Rbr
041318 set 12
P.A./ Patroni Griffi: Accordo con sindacati su esuberi ma no veti Attuazione spending review: esame congiunto per modalità gestione
Roma, 4 set. (TMNews) – Il governo vuole raggiungere un accordo con i sindacati sulle modalità di gestione degli esuberi e sulla riorganizzazione del personale della pubblica amministrazione previsto dalla spending review, ma senza veti da nessuno. Lo ha sottolineato il ministro della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi, al termine dell’incontro a Palazzo Vidoni con i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil.
Oggi il ministro ha convocato i sindacati per illustrare le modalità con cui intende procedere nella gestione degli esuberi secondo quanto previsto dalla spending review: “Ci siamo parlati con la solita franchezza. Il governo ha chiarito che c’è l’intenzione di dare attuazione alla norma introdotta nella spending review di dare luogo all’esame congiunto per la gestione delle eccedenze, dei prepensionamenti e della mobilità”
Il confronto con i sindacati, se ci sarà l’accordo, si tradurrà in una direttiva da inviare alle pubbliche amministrazioni, “senza poteri di veto da una parte e dall’altra”. Patroni Griffi ha spiegato inoltre che la prossima settimana ci sarà un nuovo incontro per affrontare anche il tema di un accordo quadro.
Lo scopo dell’esame congiunto, ha chiarito Patroni Griffi, è quello di “evitare criticità, evitare gli effetti negativi di una concertazione non fatta bene, di commistione dei ruoli. No aipoteri di veto”.
Rbr
041236 set 12
Si è svolta oggi la prevista riunione sulla mobilità con l’amministrazione della giustizia. L’amministrazione ci aveva fornito una bozza di accordo, che vi alleghiamo, su interpelli riservati ai perdenti posto a seguito della riforma della geografia giudizaria.
Il dr. Birritteri si è presentato con la consueta arroganza dicendo che voleva concludere l’accordo entro la serata, e non avrebbe discusso ulteriormente con le rappresentanze dei lavoratori. La bozza è a nostro avviso insufficiente a tutelare i diritti di tutti i lavortaori coinvolti che si troveranno di fatto trasferiti forzatamente negli uffici accorpanti. Si tratterebbe solo di un interpello in base ai posti vacanti dedicato ai perdenti posto, e dunque non soddisferebbe le aspettative di tutti i lavoratori poiché una congrua parte resterebbe fuori dalla possibilità di scegliere la sede preferita tramite l’interpello. Inoltre il dr. Birritteri si è soffermato lungamente sulla famosa sanatoria dei distaccati, il cui numero è pari a 1706 dipendenti, una somma veramente incredibile, di cui solo una minoranza, ovvero solo 371 sono distaccati in base alla legge 104 e all’art. 42 bis. Ciò significa che anche se dopo si dovesse fare un interpello nazionale verrebbe falsato dalla stabilizzazione di 1706 lavoratori distaccati ‘a qualisasi titolo’, che passerebbero avanti a chi da tempo attende di essere trasferito. Come abbiamo già asserito in precedenza e ribadito all’Ammnistrazione non intendiamo avallare trattamenti discriminatori; siamo disponbbili a stabilizzare tutti i distaccati ex 104 e ex 42 bis immediatamente e a mantenere il distacco per tutti gli altri e stabillizzarli dopo che tutti i lavoratori avranno avuto la possibilità di partecipare ad un interpello nazionale.
La questione della sanatoria dei distaccati ha mietuto molti favori anche tra le altre OO.SS, che si sono dimostrate piuttosto interessate. Infatti alcuni si sono immediatamente trovati d’accordo con l’amministrazione, ma questa non è certo una novitá.
Roma, 28 settembre 2012
FP CGIL NAZIONALE GIUSTIZIA
La FP CGIL scrive al Ministro Severino per chiedergli di continuare con coraggio sulla strada che deve impedire le fughe di personale di Polizia Penitenziaria dagli istituti alle sedi centrali.
Una battaglia che la FP CGIL sta combattendo IN SPLENDIDA SOLITUDINE!!!!!!
La FP CGIL scrive al Ministro della Giustizia e al Capo del Dipartimento della Giustizia Minorile lanciando l’allarme sull’Emergenza Giustizia Minorile.
Progetti decentrati 2012
Verbale avvio progetti decentrati 2012
Se ci fosse ancora qualcuno incerto sulla partecipazione allo sciopero di domani, leggendo la direttiva n° 10 del dipartimento della funzione pubblica, indirizzata a tutte le amministrazioni centrali, non avrà più dubbi!
L’urgenza di una reazione forte e decisa al modo di operare del governo emerge tutta nelle contraddizioni evidenti già nella premessa.
Parlare di invarianza della quantità dei servizi e della selettività dei tagli, finalizzata alla migliore organizzazione del lavoro, costituisce un evidente paradosso di drammatica comicità.
Il Ministro smentisce, ancora una volta, se stesso ed i contenuti dell’accordo del 3 maggio, riproponendo la completa applicabilità della legge 150 a partire, tra l’altro, dal sistema di valutazione individuale e dall’ assenza di un confronto reale con le rappresentanze dei lavoratori.
Analizziamo la direttiva punto per punto:
I tagli già previsti dal dl 138/2011 dovranno comunque essere attuati preliminarmente ai tagli della spending. I tagli si cumulano e non sono alternativi.
La scadenza per il perfezionamento delle nuove dotazioni organiche ( 20% numero dirigenti e 10% spesa per il personale) è prevista perentoriamente per il 31 ottobre 2012.
La direttiva è il colpo di grazia per le Amministrazioni Centrali. Addirittura si auspica che le amministrazioni possano operare tagli che vanno oltre la percentuale stabilita dalla norma, definita “valore minimo”.
Il linguaggio usato è davvero pesante e pericoloso: la riorganizzazione è ridotta ai soli tagli.
Figli e figliastri e finte esclusioni:
In modo confuso ed ambiguo, vengono indicate tra le amministrazioni, apparentemente escluse dall’applicazione della 135, le Agenzie Fiscali, il Mef e la PCM.
In verità per quanto riguarda Agenzie e Mef, i tagli sono gli stessi ma disciplinati in un altro articolo della stessa legge. Per la PCM il taglio è riferito alla dirigenza e previsto dal DPCM 15 giugno 2012.
Come abbiamo già avuto modo di dire, nonostante per il Ministero dell’Interno la legge preveda un rinvio, in realtà la direttiva ritiene “praticabile” l’immediata effettuazione del taglio riservato a tutti gli altri Ministeri, salvo rivedere successivamente i reali fabbisogni, in relazione all’eventuale chiusura di province. La direttiva peggiora la legge.
Per il Ministero degli Esteri la Direttiva adduce motivazioni, relativamente al rinvio, che, a nostro avviso, sarebbero state valide anche per tutte le altre amministrazioni interessate da processi di accorpamenti e riorganizzazioni.
Riduzioni selettive:
Durante il percorso di compensazione non si prevede nessun coinvolgimento delle OO.SS., mentre, la centralizzazione in capo al Dipartimento di funzione pubblica avrebbe potuto favorire un’analisi più complessiva, prevedendo la partecipazione delle rappresentanze dei lavoratori.
Le date del 28 settembre e del 4 ottobre non erano previste nella norma e costituiscono una grave accelerazione nell’applicazione dei tagli.
Grave l’individuazione della data del 28 settembre che coincide con il nostro sciopero generale: mentre i lavoratori scioperano il governo taglia i posti di lavoro!
Compensazione interna:
Pericoloso quanto descritto in tema di eccedenza funzionale.
Mentre da un lato si ricorda quanto previsto dal dlgs 165 (art 6) in tema di compensazione interna, dall’altro si lascia la possibilità di tenere posti vacanti a scapito di lavoratori che saranno dichiarati eccedenti “funzionalmente” nella stessa amministrazione.
Compensazione verticale:
Successivamente alle nuove dotazioni organiche, come definite entro il 31 ottobre prossimo,si potrà procedere alle diverse forme di compensazione.
I ministeri vigilanti potranno, in assenza di esuberi, compensare i sovranumeri degli enti vigilati, per omogeneità di settore e di funzione. Il tutto sarà complicato dalle diverse retribuzioni fondamentali medie, diversificate sia all’interno dei ministeri che tra ministeri ed enti vigilati.
Compensazione trasversale:
L’ultima parola sulle procedure di compensazione spetterà al governo, attraverso la compensazione trasversale. Ci sarà chi taglierà l’8% e chi dovrà tagliare il 12%, come al solito ci saranno i Ministri più potenti che decideranno anche per gli altri.
La circolare rammenta, con cinica arroganza, che tramite la nuova articolazione territoriale dello Stato si verificheranno chiusure, accorpamenti di uffici pubblici territoriali e la conseguente messa in mobilità obbligatoria dei lavoratori interessati.
Partecipazione sindacale:
Le OO.SS. sono solo informate e non entrano mai nel procedimento di definizione dei tagli.
Vengono coinvolte solo dal 31 marzo 2013 con esame congiunto e non con la contrattazione, solo dopo l’avvio dei processi di mobilità e delle dichiarazioni di esubero.
Si chiede cioè la connivenza delle OO.SS. per licenziare: sparisce ogni ruolo previsto dall’accordo del 3 maggio.
Sanzioni e dotazioni organiche provvisorie:
Tutte le Amministrazioni che non provvederanno ad adottare i tagli subiranno il divieto di assunzione e la loro dotazione organica corrisponderà alle presenze al 7 luglio 2012.
Esprimiamo un giudizio assolutamente negativo sulla direttiva, così come già fatto sull’impianto normativo della spending e rileviamo, con enorme preoccupazione, che neanche nelle direttive il Governo indica una soluzione per i lavoratori precari della Pubblica Amministrazione: nei prossimi giorni, anche nelle amministrazioni centrali, scadranno centinaia di contratti e su questo il Governo tace.
Roma, 27 settembre 2012
Il Segretario Nazionale
Funzioni Centrali e Agenzie Fiscali
Salvatore Chiaramonte
A seguito della nostra richiesta di informazioni, si allegano le risposte fornite dal Gabinetto del ministro.
FP CGIL DIFESA
Roma, 4 settembre 2012
Sottosegretario di Stato alla Difesa
dr. GIANLUIGI MAGRI
Vice Capo di Gabinetto
D.ssa Antonietta FAVA
Oggetto: riordino Sanità Militare
Egregio Sottosegretario,
risulta a queste organizzazioni sindacali che si sta procedendo sulla base di linee direttive impartite dal Signor Ministro durante il mese di agosto, ad un riordino della sanità Militare, secondo un progetto effettuato dallo Stato Maggiore Difesa di cui non siamo a conoscenza.
Siamo peraltro in attesa dal 2006, di un incontro con i vertici di questo Ministero per un confronto su tale materia che ha investito ed investe tuttora l’intero territorio nazionale per la presenza delle strutture sanitarie della Difesa.
Presso queste strutture hanno operato ed operano dipendenti civili con professionalità tecniche specifiche che riteniamo non debbano essere disperse, così come è avvenuto in precedenza per la soppressione degli ex Ospedali Militari, trasformati quasi tutti in Dipartimenti di Medicina Legale.
Riteniamo doveroso un confronto con le Organizzazioni Sindacali, per questo le chiediamo un URGENTE INCONTRO per offrire il contributo di chi ha vissuto nel corso degli anni le varie trasformazioni decise a livello politico e che ha sempre cercato la linea del confronto costruttivo per la salvaguardia dei livelli professionali e occupazionali.
Distinti Saluti
FPCGIL DIFESA UILPA DIFESA
Noemi Manca Sandro Colombi