21.06.2012 – In allegato Latina – Vertenza distaccamento di Castelforte.
21.06.2012 – In allegato Nota al Comandante sul rispetto delle relazioni sindacali.
Nella giornata di ieri si è tenuto un incontro con il Sottosegretario di Stato alla Difesa, dr. Magri, con il seguente ordine del giorno: “disegno di legge delega sulla revisione dello strumento militare: tematiche del personale civile con particolare riguardo alla mobilità”.
Il Sottosegretario, nel richiamare l’impegno assunto dall’Amministrazione, in occasione dell’incontro con il Ministro del 3 maggio scorso, ha comunicato la decisione di avviare tavoli tecnici, intervallati da momenti di interlocuzione e verifica con il livello politico, con particolare riguardo alla mobilità volontaria in uscita e interna all’Amministrazione.
Per quanto ci riguarda, abbiamo fatto presente -dobbiamo dire per l’ennesima volta- che siamo interessati e disponibili ad attivare un serrato confronto anche in sede tecnica, mentre per ciò che concerne la mobilità abbiamo ribadito che la nostra proposta è stata trasmessa all’Amministrazione da tempo.
Francamente ci aspettavamo di più!
Non una ennesima riunione interlocutoria ma un incontro di lavoro basato su proposte concrete da parte dell’Amministrazione.
Attendiamo ora una convocazione URGENTE in materia.
Roma, 20 giugno 2012
FP CGIL CISL FP UIL PA
Manca Bonomo Colombi
Riunione relativa a “Dotazioni organiche del Corpo di Polozia Penitenziaria in sedi diverse dagli istituti penitenziari”. Rinvio al 4 luglio p.v. ore 10.00
Nel pomeriggio del 19 giugno, presso la sala riunioni del Viminale, si è svolto l’incontro informativo convocato dall’Amministrazione, presieduto dal Direttore Centrale per l’Emergenza ed il Soccorso Tecnico Ing. Pippo Sergio Mistretta, sull’organizzazione del soccorso relativa all’emergenza terremoto ed una presentazione della bozza di regolamento USAR nonché della riorganizzazione dei soccorritori aerei.
In avvio di riunione, vista la presenza del Direttore Centrale per le Risorse Finanziarie Dott. Fabio Italia, abbiamo colto l’occasione per richiedere chiarimenti circa alcune problematiche sorte relativamente alle liquidazioni dei compensi per lo straordinario ed ai fondi messi a disposizione per l’emergenza terremoto.
Relativamente allo straordinario emergenziale il Dott. Italia ha concordato sul fatto di una difforme applicazione sul territorio dovuta, a suo avviso, ad una normativa certamente non chiara. A questa non chiarezza della normativa l’ex Capo del Corpo, Ing. Gambardella, aveva tentato di porre rimedio con una circolare interpretativa. Purtroppo il sistema automatizzato del trattamento del personale non consente di applicare in maniera corretta la normativa in oggetto, pertanto il Direttore Centrale per le Risorse Finanziarie ha richiesto una conferma all’attuale Capo del Corpo, Ing. Pini, dell”interpretazione fatta dal suo predecessore e, in caso affermativo, si provvederà alla verifica del sistema informativo oltre ad una definitiva sistemazione del programma contabile.
Per la questione relativa all’indennità di missione e quindi alla corresponsione forfetaria di vitto ed alloggio, viste le problematiche sorte in occasione dell’emergenza del terremoto dell’Aquila, abbiamo richiesto che questa venga liquidata in forma automatica almeno in prima fase.
Per quanto attiene alla liquidazione dell’indennità di turno nelle fasi emergenziali, poiché con l’accordo dell’8 maggio 2008 tale indennità è stata rivalutata nella misura di 5 € per ogni turno di servizio, abbiamo richiesto che la relativa maggiorazione venga corrisposta tenendo conto anche di tale rivalutazione, ovvero, 20 €/turno nella 1^ fase, 15 nella 2^, 10 nella 3^.Relativamente alla quantificazione delle risorse per il terremoto, il Dott. Italia ci ha riferito che per quanto riguarda il reintegro dei materiali sono stati messi a disposizione, da parte della Protezione Civile, 10 milioni di euro che, ad un primo esame, risultano congrui con le spese sostenute.
Per l’impiego del personale il Dott. Italia ha rappresentato che ci troviamo, invece, di fronte ad una nuova impostazione legislativa.
Per le prime 72 ore la cifra è già stata quantificata e richiesta.
Per le risorse successive, la nuova normativa prevede che i responsabili regionali di protezione civile debbano validare i piani di impiego per poi inviarli al Dipartimento di P.C. per ottenere le risorse economiche per provvedere alle liquidazioni.
Al fine di evitare spacchettamenti ed ulteriori ritardi, i piani di impiego relativi al Corpo Nazionale VV.F., saranno corrispondenti al nostro dispositivo di soccorso e, quindi automaticamente validati.
Ci ha informato, infine, che per il pagamento del personale impegnato nell’emergenza Costa Concordia, siamo in attesa dei fondi da parte dell’assicurazione della compagnia di navigazione Costa.
Siamo poi stati relazionati circa il dispositivo USAR e a tale proposito abbiamo richiesto, come già in precedenza, di discutere sull’organizzazione generale del dispositivo di soccorso prima di trattare i singoli argomenti.
In particolare per il settore USAR abbiamo chiesto che l’argomento venga trattato dal punto di vista tecnico e inserito nell’ambito di un confronto più generale sulla gestione dell’emergenza, all’interno della circolare n. 1 del 2011.
Per quanto attiene la tematica relativa ai Soccorritori Aerei abbiamo ribadito la nostra indisponibilità a trattare singolarmente la questione in un tavolo tecnico, senza affrontare la ridefinizione generale del dispositivo di soccorso nei Nuclei Elicotteri alla presenza di nuovi specifici indirizzi politici sulla materia.
Per il Coordinamento Nazionale
Danilo Zuliani
Roma, 20 giugno 2012
Al Sig. Direttore Generale del Personale e della Formazione
del Dipartimento per la Giustizia Minorile
Dr. Luigi Di Mauro
e. p.c. Al Capo di Gabinetto del Ministero della Giustizia
Presidente Filippo Grisolia
Oggetto: Mobilità del personale del Dipartimento per la Giustizia Minorile.
Le strutture territoriali di questa organizzazione, negli ultimi giorni, stanno segnalando difficoltà nella proroga dei distacchi e dei comandi predisposti per i lavoratori che operano nella giustizia minorile, che sembrerebbero indicare nuovi orientamenti sulla materia da parte della Direzione Generale del Personale del Dipartimento per la Giustizia Minorile.
La questione appare alquanto delicata perché investe i diritti dei lavoratori interessati e la funzionalità di alcuni servizi che, trovandosi con un numero di operatori già insufficiente, finirebbero per doversi privare dell’apporto di unità lavorative diventate essenziali.
E’ evidente che nel Dipartimento per la Giustizia Minorile esiste un problema di mobilità del personale che però, a nostro avviso, è in primo luogo un problema di trasparenza nelle procedure di mobilità. Così come è evidente che spesso sia stato lo stesso Dipartimento a determinare situazioni di difficoltà consentendo il trasferimento od il comando presso altre amministrazioni di alcuni lavoratori che ne avevano fatto richiesta, finendo per aggravare in alcuni casi la grave carenza di alcune figure professionali. Peraltro, non tutte le richieste di trasferimento in altra amministrazione sono state accolte, per cui non si comprendono i criteri che hanno condotto a scelte difformi. Il personale del Dipartimento, inoltre, è stato anche distaccato in altri dipartimenti dello stesso Ministero, indebolendo i servizi della giustizia minorile.
Non è comprensibile, pertanto, la modifica delle situazioni ora in corso stante l’assenza di un accordo sulla mobilità del personale della giustizia minorile, di un Capo del Dipartimento in grado di orientare le politiche del personale, di dotazioni organiche di sede. Non è opportuno modificare le attuali situazioni stante anche il fatto che sembrerebbe che i provvedimenti di rientro nelle sedi di servizio sarebbero destinati solo ad alcuni lavoratori, mentre per altri si confermerebbero i distacchi e, addirittura, se ne farebbero di nuovi. Quindi, la trattazione difforme di uguali condizioni personali dei lavoratori, determinerebbe evidenti problemi di rispetto della normativa sulla trasparenza.
Si invita, pertanto l’Amministrazione a sospendere ogni decisione in merito alla mobilità ed a confermare le situazioni in corso in attesa di un accordo sulla materia che definisca i criteri di accesso alla mobilità, anche interna, che si basi su principi di trasparenza e garanzia dei diritti dei lavoratori e di efficienza dei Servizi.
Si diffida, inoltre, l’Amministrazione dal procedere alla revoca od alla mancata proroga dei distacchi relativi al personale per il quale la mobilità è stata prevista ai sensi della L. 104/92 per i quali anche il Tribunale di Bologna – Sezione controversie del Lavoro – con la sentenza 464 del 2012 riconosce un diritto soggettivo alla mobilità ai sensi dell’art. 33 V comma della Legge n.104/92 così come novellato dall’art. 24 dalla Legge 183/2010 .
In generale, si ricorda che la materia è oggetto di contrattazione integrativa e che non è nell’autonomia decisionale dell’Amministrazione e si sottolinea che alla luce del recente accordo del 3 maggio sottoscritto dal Ministro per la Funzione Pubblica e dalle organizzazioni sindacali, che indica un preciso orientamento del Governo circa i rapporti con le organizzazioni rappresentative dei lavoratori, appare opportuno che la questione sia affrontata in via definitiva con le stesse.
Qualora l’Amministrazione volesse effettivamente mettere ordine alle situazioni di mobilità potrebbe nel frattempo, dare corso all’ interpello di mobilità bandito nel 2007, in previsione dell’assunzione dei vincitori del concorso per educatore, trasformando, finalmente, in trasferimenti i distacchi a tempo indeterminato che coinvolgono alcuni lavoratori vincitori del bando, cosa sinora non avvenuta.
Si resta in attesa di urgente riscontro.
Il Coordinatore Nazionale FPCGIL
Giustizia Minorile
Gianfranco Macigno
COMUNICATO
Si è svolta ieri riunione di contrattazione nazionale con vari punti all’ordine del giorno. Poiché gli argomenti erano tanti, di seguito li illustriamo per punti:
Informative:
– Fondo unico residui 2011 e 2012. Al riguardo l’Amministrazione ci ha informato sulla disponibilità delle somme, come da comunicazioni precedenti, non appena la Corte dei Conti avrà registrato i decreti di variazione di bilancio che hanno stanziato i fondi. L’Amministrazione ci ha comunicato inoltre che sono state già predisposte tutte le procedure necessarie per emanare immediatamente dopo l’avvenuta registrazione i decreti di riparto. Noi abbiamo chiesto di dare adeguate istruzioni a tutti gli Uffici, in primis le Direzioni regionali, affinchè gli elenchi dei destinatari siano predisposti in tempo utile per consentire il pagamento nel più breve tempo possibile. Seppur si avvia a conclusione questo faticosissimo iter burocratico non è per niente risolto il problema che esiste alla radice, vale a dire quello della periodizzazione dei pagamenti. Al riguardo ci hanno comunicato che è stato demandato all’ufficio legislativo il compito di individuare una modifica legislativa che risolva il problema, ma noi abbiamo seri dubbi che il Parlamento e il Governo siano così interessati al salario accessorio dei lavoratori del MIBAC;
– Proposta di organico. Il D.G. ci ha informato dell’invio, a noi già noto, di una proposta di dotazione organica alle Direzioni Regionali per acquisirne entro il 22 giugno le osservazioni. Successivamente ci sarà data l’informativa ufficiale. Noi abbiamo contestato il metodo: dal nostro punto di vista dovevano essere informate le OO.SS. sul territorio in modo da poter produrre le proprie osservazioni circa la proposta di distribuzione del personale a livello regionale. E quindi il processo rischia di partire monco: in particolare manca un confronto in sede territoriale che avrebbe potuto aiutare a definire le specifiche questioni professionali che emergono dalla proposta inviata. Al riguardo vogliamo, se possibile, rassicurare i lavoratori di alcune professionalità a fronte di numeri che in alcune regioni ne definiscono consistenti soprannumeri. Il confronto è agli inizi e certamente alcuni numeri dovranno essere riequilibrati nel rapporto tra personale esistente e previsione dell’organico. E l’unico elemento critico che per il momento abbiamo sollevato sul merito della proposta è stato esattamente questo. Naturalmente ne abbiamo altri, ma li affronteremo al momento giusto. Intanto è fondamentale avere quanto meno l’informazione da parte dei Direttori Regionali sulle osservazioni che hanno predisposto a riscontro delle richiesta dell’Amministrazione. E produrre e formalizzare le osservazioni che si ritiene di avanzare sulla proposta di organico regionale attivando uno specifico confronto con il Direttore Regionale;
– Monitoraggio sulle turnazioni. Ci è stato presentato l’esito del monitoraggio effettuato che, per la verità, non ha prodotto grossi scostamenti rispetto alla previsione iniziale, che avrebbe sforato la spesa di oltre 2 milioni di euro rispetto ai 27 milioni previsti. Con il mantenimento di proposte di assegnazione fondi da parte di alcuni Istituti (vedi il Polo Museale Veneziano o la Reggia di Caserta) del tutto sproporzionate nei numeri rispetto alle dotazioni previste dall’art.13 CCIM. Noi abbiamo ribadito che le modifiche alle assegnazioni previste dal CCIM devono avere un accordo di contrattazione locale che deve essere verificato in sede nazionale. Accordo dal quale pertanto risultino soddisfatte le condizioni previste dalla norma, vale a dire il ricorso alle turnazioni solo nei casi in cui non è possibile coprire l’orario di servizio tramite le tipologie ordinarie di orario di lavoro. In assenza di tali atti per noi valgono gli stanziamenti previsti dalla norma. L’amministrazione ci ha comunicato che procederà all’assegnazione degli 11/12 della somma prevista (24.750.000 sui 27 milioni previsti) salvo conguagli da effettuare in seguito e congiuntamente si è deciso di proseguire nel monitoraggio costante di questa spesa;
– Notte dei Musei. L’amministrazione è in attesa di un parere, da parte dei soliti organi di controllo, sulla percorribilità dell’utilizzo del capitolo 1321 per il finanziamento dei progetti (ci mancava un parere anche su questo). L’ipotesi è quella di riconfermare il progetto in altra data o utilizzare le somme previste per un progetto straordinario in favore degli Uffici posti nelle zone colpite dal recente terremoto (Emilia Romagna, Lombardia e Toscana). Ma siamo in attesa di proposte.
– Problemi delle zone colpite dal terremoto. Abbiamo posto, unitariamente, i problemi drammatici che stanno emergendo nelle Regioni interessate e che riguardano diversi aspetti, in primis l’attuale carenza di risorse a disposizione dei Direttori Regionali. In particolare in Emilia Romagna ci segnalano che allo stato non c’è copertura finanziaria per le spese che si stanno sostenendo, in particolare per quelle che riguardano gli interventi tecnici di monitoraggio e la progettazione della messa in sicurezza sul patrimonio veramente devastato dal sisma e le spese per il personale (missioni, straordinari, ecc) e che, in assenza di integrazioni finanziarie, si possono garantire le attività al massimo per altri 20 giorni. L’amministrazione ha dato rassicurazioni sulla disponibilità a breve dei fondi necessari. Abbiamo inoltre segnalato la questione degli Uffici le cui sedi sono dichiarate inagibili, del trattamento delle assenze forzate dei lavoratori, del trattamento economico dei lavoratori costretti allo spostamento di sede in altra città chiedendo all’Amministrazione di dare certezze e risposte ai lavoratori che vivono questa fase di grande disagio. E ci siamo resi disponibili ad utilizzare somme FUA per uno specifico progetto di incentivazione produttiva per remunerare tutte le attività volte al monitoraggio ed alla ricostruzione e finalizzato alla ripresa delle attività, nei limiti del possibile, per i lavoratori la cui sede è stata dichiarata inagibile. Progetto che abbiamo chiesto di elaborare e discutere sin dalla prossima riunione;
– Ex LSU impegnati nei progetti ALES. Abbiamo chiesto di sapere lo stato dell’arte, visto che ancora non abbiamo visto il decreto di riparto delle somme Lotto e che stanno per andare in scadenza i contratti a partire da settembre. Ci è stato risposto che il decreto di riparto è pronto, che la questione è il mancato parere obbligatorio da parte del Consiglio Superiore, il quale non può rilasciarlo in quanto è scaduto. Sono quindi in attesa di un DPCM che proroghi la vigenza dell’attuale Consiglio per poi procedere. Una tipica situazione kafkiana che, se non risolta in tempi brevi, rischia di creare gravi danni ai lavoratori interessati in scadenza di contratto. Noi seguiremo passo passo la vicenda insieme alla FILCAMS, categoria direttamente interessata;
– Piano assunzioni. Sul piano assunzioni abbiamo espresso le nostre perplessità per la scarsità dei numeri nel Mezzogiorno chiedendo un riequilibrio degli stessi con le assunzioni 2013 (che si faranno spending permettendo). Abbiamo inoltre chiesto di sapere lo stato dei processi assunzionali delle categorie protette e ci è stato risposto che attualmente si sono effettuate solo 15 assunzioni sul totale previsto. Ed abbiamo chiesto la trasformazione full time dei rapporti di lavoro part-time con cui sono stati assunti, tre anni fa, alcuni lavoratori appartenenti alle suddette categorie e ci è stato risposto che l’Amministrazione intende procedere alla trasformazione full time. Vedremo;
– Lavoratori in mobilità. Abbiamo chiesto che i lavoratori in ingresso nel MIBAC siano inseriti,
a partire dal 1° agosto, nei destinatari delle somme dei progetti locali, visto che non sono stati inseriti sulla base della ricognizione degli organici al primo gennaio 2012. ed abbiamo chiesto che venga al più presto convocata la riunione sulle problematiche che la mobilità ha lasciato irrisolte, a partire dalla fruizione del salario accessorio 2011 ed i primi sei mesi 2012, che questi lavoratori non hanno percepito. L’Amministrazione ha dato la propria disponibilità per entrambi i punti.
– Passaggi Area II – Area III. L’Amministrazione ci ha comunicato che entro il 18 luglio si concluderanno tutti gli esami attualmente in corso. E quindi, in tempi brevi, avremo le graduatorie relative.
Accordi.
– Accordo per il superamento dal 30 al 50 % dei festivi. Abbiamo sottoscritto l’accordo, che vi alleghiamo, che in sostanza ricalca quello dell’anno scorso, fatta salva una clausola aggiuntiva relativa al monitoraggio sul raggiungimento del limite del 50%. Questo per verificare le condizioni organizzative degli Uffici in relazione alla copertura dei festivi per tutto l’anno. Valuteremo l’incidenza del raggiungimento del limite del 50% sulle possibilità di apertura dei siti nei giorni festivi ai fini dell’individuazione di ulteriori soluzioni che possano garantire continuità nelle aperture. Noi non pensiamo che sia utile per i lavoratori la chiusura dei siti in un periodo in cui si pensa di ridurre l’impatto del lavoro pubblico e lavoreremo perché si mantengano gli standard di offerta culturale previsti;
– Accordo sui progetti locali. Abbiamo definitivamente sottoscritto l’accordo sui progetti locali, dopo che lo stesso ha ricevuto la definitiva approvazione da parte degli organi di controllo. Al riguardo cominciano ad arrivare voci allarmate dalla periferia, relative alla pretesa, di qualche dirigente, di rifare i progetti. Non è così, l’accordo riguarda attività progettuali da svolgere nel 2012, e quindi può essere riferito anche ad attività progettuali già svolte, purchè coerenti con quanto previsto dall’accordo 8 maggio 2012. Occorre solo procedere alla sottoscrizione definitiva dell’accordo, avendo cura di depurarlo di ogni riferimento ai progetti locali 2010. Una volta sottoscritto e registrato dall’Ufficio Centrale di Bilancio si può successivamente procedere alla verifica del raggiungimento degli obiettivi finalizzata alla liquidazione dello stesso;
– Accordo sul 2%. L’accordo necessita di un ulteriore perfezionamento riguardante l’estensione dello stesso a tutte le attività di pianificazione previste dal comma 6 dell’art.92 del D.Lgs.163. Quindi la questione è stata rinviata ad ulteriore approfondimento tecnico mentre sull’impianto complessivo relativo al comma 5 si è raggiunto l’accordo. Fatto il dovuto approfondimento ed inserite le clausole necessarie l’accordo sarà sottoscritto.
Ci scusiamo per la lunghezza, dovuta alla mole degli argomenti trattati che è pari ai guai che sta attraversando il Mibac. Con l’occasione vi informiamo che potete accedere direttamente ai nostri comunicati sia tramite il link “Comunicati Sindacali” presente nella pagina RPV del MIBAC o direttamente al link: /linkres.php?obj=/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/16074
Roma, 20 giugno 2012
FP CGIL MIBAC
Claudio Meloni
Di seguito, in allegato, la nota inviata al Viceministro Vittorio Grilli alla Dott.ssa Giuseppina Baffi e al Ragioniere generale dello stato Canzio in merito, allo schema di decreto legge entrata venerdì 15 giugno scorso in Consiglio dei Ministri ha registrato misure molte dure che riguardano anche il Ministero dell’Economia e delle Finanze.
FP CGIL NAZIONALE
Daniele Nola
21.06.2012 – Decreto 16 aprile 2012 n° 81 – DIRETTIVI GINNICI – Regolamento recante «Modalita’ di accesso attraverso concorso pubblico alla qualifica iniziale del ruolo dei direttivi ginnico-sportivi del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, ai sensi dell’articolo 62 del decreto legislativo 13 ottobre 2005, n. 217»- Entrata in vigore del provvedimento: 05/07/2012
21.06.2012 – Decreto 16 aprile 2012 n° 82 – DIRETTIVI MEDICI – Regolamento recante «Modalita’ di accesso attraverso concorso pubblico alla qualifica iniziale del ruolo dei direttivi medici del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, ai sensi dell’articolo 53 del decreto legislativo 13 ottobre 2005, n. 217» – Entrata in vigore del provvedimento: 05/07/2012.
21.06.2012 – Decreto 16 aprile 2012 n° 80 – DIRETTIVI TECNICI – Regolamento recante «Modalita’ di accesso attraverso concorso pubblico alla qualifica iniziale del ruolo dei direttivi del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, ai sensi dell’articolo 41 del decreto legislativo 13 ottobre 2005, n. 217». Entrata in vigore del provvedimento: 05/07/2012