DigitPa: firmato il secondo biennio 2008/2009
Ieri pomeriggio all’Aran abbiamo sottoscritto l’ipotesi di accordo relativa al secondo biennio economico della DigitPA.
La firma del biennio 2008/2009 arriva dopo l’accordo di dicembre sul quadriennio normativo 2006/2009 che ha rappresentato il primo CCNL per un Ente che, da più di dieci anni, viveva in assenza di contratto.
L’incremento del secondo biennio è pari al 3,2% calcolato sull’intera massa salariale. L’incremento medio mensile è pari a 136 euro di cui 106 saranno utilizzati per l’aumento tabellare e 30 andranno ad incrementare il Fondo di Ente costituito con la firma del primo biennio.
La firma di questo accordo chiude un percorso non facile che consegna, dopo anni, un Contratto Nazionale a lavoratrici e lavoratori che vivevano nell’incertezza normativa ed in assenza di regole.
Attendiamo ora la certificazione per la firma definitiva.
Roma, 26 gennaio 2011
p. FPCGIL Funzioni Centrali
la Coordinatrice nazionale
Francesca De Rugeriis
Concorso interno per titoli ed esami per 4 posti per la nomina alla qualifica di ispettore superiore ruolo maschile e 4 posti per la nomina alla qualifica di ispettore superiore ruolo femminile.
Comunicato e Verbale d’intesa per l’allineamento del CCNL Federambiente 17 giugno 2011 al CCNL Fise/Assoambiente 21 marzo 2012.
Come preannunciato nei giorni scorsi, fra le varie iniziative di mobilitazione che unitariamente abbiamo deciso di intraprendere per sbloccare il rinnovo del CCNL 2° Biennio, ampiamente scaduto, si terrà un’Assemblea Generale dei quadri e degli iscritti per ribadire le ragioni dei lavoratori e delle OO. SS. di fronte ad una controparte sorda alle esigenze ed ai diritti degli operatori.
Già la settimana scorsa, con l’iniziativa del presidio tenuto in contemporanea all’Assemblea Generale di Federculture di fronte al Museo Maxxi abbiamo dato una buona prova della tenacia e della decisione dei lavoratori.
Adesso si tratta di realizzare un’assemblea partecipata, che dimostri ancora una volta che il Contratto è un diritto al quale i lavoratori non possono e non vogliono rinunciare e che lanci ulteriori e più incisive iniziative per riconquistare il tavolo di trattativa, bruscamente interrotto dall’associazione datoriale agli inxzi del mese.
L’Assemblea Generale si terrà Venerdi 22 giugno dalle ore 10.00 ale ore 13.00 presso la sala dell’Associazione CIVITA, p.zza Venezia 11 a Roma.
Vi invitiamo pertanto a facilitare la partecipazione dei delegati all’iniziativa.
Il Segretario Naz.le AA.LL. per il Comparto Federculture
F.Bozzanca S. Bianchi
COMUNICATO
AGENZIE FISCALI
LA LOTTA ALL’EVASIONE FISCALE RINVIATA AL 2013.
Il decreto legge varato dal Governo venerdì scorso rischia di bloccare la lotta all’evasione fiscale e tutte le attività ispettive delle Agenzie Fiscali e dei Monopoli. Il testo prevede :
– la soppressione dell’Agenzia del Territorio e dei Monopoli e l’incorporamento rispettivamente nell’Agenzia delle Entrate e delle Dogane;
– la chiusura di uffici territoriali aventi sede in provincie con meno di 300.000 abitanti, o aventi un numero di dipendenti in servizio inferiore a 30 unità;
– la rideterminazione delle dotazioni organiche del personale non dirigenziale, con una riduzione non inferiore al 10 per cento;
– la riduzione delle posizioni dirigenziali e la loro sostituzione con posizioni organizzative ;
– per lo svolgimento sul territorio dei compiti già devoluti all’Amministrazione autonoma dei monopoli di stato, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli dovrà stipulare un’apposita convenzione, non onerosa, con la Guardia di Finanza;
Le Agenzie Fiscali vengono di fatto depotenziate: con la riduzione degli organici e degli uffici territoriali si rende più complessa l’attività di controllo e di verifica. In piena crisi economica che vede, per usare un’ espressione del prof. Monti ” l’orlo del baratro allargarsi continuamene con il rischio di esserne inghiottiti”, sarebbe necessario reperire nuove risorse dalla lotta all’evasione fiscale, dal suo potenziamento, dall’aumento della tax compliance. Le Agenzie Fiscali saranno impegnate per tutto il 2012 a riorganizzare i propri uffici , le proprie strutture, la propria governance. La scelta è difficilmente comprensibile anche dal punto di vista delle attività delle singole Agenzie, infatti unificare il Territorio con le Entrate e i Monopoli con le Dogane, determina il rischio concreto di perdita delle specificità organizzative che sono, per le Agenzie Fiscali, sempre in funzione degli obiettivi assegnati.
Il Decreto Legge che sopprime l’Agenzia del Territorio e l’accorpa all’Agenzia delle Entrate pone forti dubbi sul risparmio economico dell’operazione e sulla lotta all’evasione ed elusione fiscale riguardante gli immobili.
Dal punto di vista dell’accorpamento degli uffici non ci sarà alcun risparmio legato alle lavorazioni perché le stesse non sono sovrapponibili e se si vogliono salvaguardare le professionalità esistenti ci sarà un semplice trasferimento dei lavoratori da un ufficio all’altro, con relativi costi di gestione.
Ma la cosa fondamentale è la lotta all’evasione ed elusione fiscale.
Con la soppressione si blocca, in attesa di una nuova gestione, tutto il processo degli immobili fantasma. Se nello scorso anno l’Agenzia ha accatastato tutti gli immobili fantasma, con rendita presunta, quest’anno l’obiettivo è la trasformazione delle rendite presunte in effettive, con ricadute positive sulle entrate dell’erario, ma soprattutto il surrogarsi dell’Agenzia al cittadino che non adempie (ruolo pienamente fiscale dell’Agenzia).
Inoltre con l’introduzione dell’IMU il Governo aveva parlato della revisione degli estimi, anche questa lavorazione sarà bloccata in attesa di una nuova gestione.
Su questi due punti, temi principali del Governo per la lotta all’evasione ed elusione fiscale, si andrà ad un rinvio delle attività facendo emergere che l’intento reale del potere politico non è la lotta all’evasione ed elusione fiscale ma i tagli lineari nella pubblica amministrazione rendendola sempre meno efficiente.
Tali scelte le riteniamo ulteriormente pericolose, anche alla luce dei gravissimi fatti, attentati e sequestro di lavoratori , che hanno colpito gli uffici dell’Agenzia delle Entrate e di Equitalia. La chiusura degli uffici fiscali , veri presidi di legalità, potrebbe essere letta da interessati osservatori come un arretramento dello Stato, una sospensione della vigilanza e del controllo del territorio.
Il rapporto 2012 della Corte dei Conti sulla Finanza Pubblica ha evidenziato che la riduzione delle risorse economiche agli enti locali e alla sanità, causata dalle manovre finanziarie degli ultimi anni, ha determinato un abbassamento della qualità dei servizi con conseguente peggioramento della qualità della vita: nell’immediato futuro l’aspettativa di vita si ridurrà per effetto della crisi economica. La revisione di spesa che avrebbe dovuto individuare i settori da ristrutturare e riorganizzare si sta trasformando nell’ennesimo taglio indiscriminato ai servizi pubblici; sotto la mannaia del debito pubblico vengono decapitate le Agenzie Fiscali, uno dei settori più produttivi ed efficienti, per anni esempio concreto di riforma possibile della Pubblica Amministrazione.
Il Governo decide di tranquillizzare i fantomatici “mercati”, la BCE e il FMI, riducendo lo spazio pubblico ed i servizi. In piena crisi economica, per il Governo dei tecnici le entrate fiscali devono essere garantite dai lavoratori dipendenti e pensionati. Gli evasori non devono essere disturbati, purché le tasse evase siano utilizzate per il rilancio dell’economia: la patologia che diventa fisiologia, l’evasione fiscale come forma indiretta di finanziamento alle imprese. Una beffa per chi le tasse le ha sempre pagate.
Roma, 18 giugno 2012
CGIL FP Nazionale
Comparto Agenzie fiscali e Monopoli
Luciano Boldorini
Al Ministro dell’Interno
Dott.ssa Anna Maria CANCELLIERI
e,p.c.: Al Sottosegretario di Stato all’Interno
Dott. Giovanni FERRARA
Al Capo Dipartimento Vigili del Fuoco,
Soccorso Pubblico e Difesa Civile
Dr. Francesco Paolo TRONCA
Al Capo del CNVVF
Dott. Ing. Alfio PINI
Al responsabile dell’Ufficio Garanzie e Diritti Sindacali
Dott. Giuseppe CERRONE
Oggetto: Avanzamenti professionali del personale appartenente al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Gentilissima Ministro Cancellieri,
nell’ultimo incontro relativo alla revisione di spesa prevista per il Ministero dell’Interno, Le abbiamo espresso le nostre considerazioni in merito al problema relativo agli avanzamenti professionali di tutto il personale appartenente al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ed in particolare per quanto riguardava il blocco dei passaggi di qualifica di Capi Squadra e Capi Reparto che si è risolto con il decreto legge approvato dal Consiglio dei Ministri odierno.
Stante questa ultima positiva risoluzione del problema che auspichiamo spinga l’Amministrazione del CNVVF a procedere in tempi rapidissimi con i provvedimenti di competenza, rileviamo come per il settore amministrativo, tecnico ed informatico del Corpo vi sia ancora un blocco delle progressioni di carriera e un rallentamento generale degli avanzamenti professionali di detto personale che richiede l’avvio di un confronto tra le parti per individuare le modifiche ormai non più prorogabili al Decreto Legislativo 217/2005.
Pertanto, nel sollecitare la convocazione del Consiglio di Amministrazione al fine di per procedere alla promozione nei ruoli del personale dirigente e direttivo del CNVVF, riteniamo necessario evidenziare come non sia stata ancora affrontata e risolta dall’Amministrazione del Corpo la problematica inerente lo scrutinio per merito comparativo del personale direttivo inquadrato nella qualifica di Direttore in virtù dell’art.154 del D.Lgs 217/05 (personale che era già in servizio alla data di entrata in vigore del decreto stesso).
Infatti, tale personale, a decorrere dal 01/01/2011, risulta in possesso dei requisiti previsti dall’art.44 del D.Lgs 217/05 per la promozione a direttore-vicedirigente. (“La promozione a direttore-vicedirigente si consegue a ruolo aperto, mediante scrutinio per merito comparativo al quale è ammesso il personale con la qualifica di direttore che abbia compiuto cinque anni e sei mesi di effettivo servizio, ridotti a 5 anni dall’art.168, comma 2, nella qualifica e non sia incorso in alcuna delle cause di esclusione di cui all’articolo 71, comma 3”).
Non si comprendono pertanto i motivi per i quali, ad oltre un anno e mezzo dalla maturazione dei requisiti previsti per legge, non si sia ancora provveduto con i relativi provvedimenti amministrativi a riconoscere a tale personale il legittimo diritto.
Per quanto sopra, le scriventi OO.SS. richiedono siano adottati in tempi rapidi i provvedimenti risolutivi delle problematiche qui esposte senza i quali provvederanno, stante il lungo lasso di tempo intercorso, a tutelare i propri iscritti in ogni sede.
In attesa di un cortese, quanto urgente, riscontro porgiamo distinti saluti.
F.P. CGIL VVF NAZIONALE
Mario Mozzetta |
FED. NAZ. CISL SICUREZZA
Pompeo Mannone |
UIL NAZ. VVF
Alessandro Lupo |
Si continua a sopprimere enti a colpi di maglio senza, fra l’altro, che siano chiariti, sino in fondo, gli interventi che dovranno essere poi adottati per assicurare la continuità e la integrazione delle funzioni già attribuite agli stessi e, con esse, la continuità e la tenuta dei servizi erogati e senza che siano preventivamente analizzate le ricadute che tali soppressioni determinano nei confronti dei lavoratori che ne risultano direttamente coinvolti.
Soppressioni che, come è nel caso di Digit PA, non rispondono neanche alla necessità di razionalizzare la spesa. Quella spesa che andrebbe invece contenuta attraverso interventi di altro tipo volti ad eliminare sacche di inefficienza ed intervenendo, ad esempio, su settori diversi ove proliferano organismi e società controllate di dubbia necessità che comunque gravano sui pubblici bilanci.
Soppressioni che vengono spesso decise senza prevedere il benché minimo coinvolgimento dei lavoratori e, dunque, delle OO.SS. che li rappresentano e, come è sempre nel caso di Digit PA, sottovalutando una serie di problematiche che andranno, in ogni caso, affrontate per evitare il rischio che vadano disperse, in un settore nevralgico come è quello delle tecnologie e della comunicazione nell’ambito della P.A., professionalità di elevato profilo che si sono formate anche attraverso anni di esperienza e di lavoro.
Le scriventi OO.SS., pertanto, avvieranno immediatamente, coinvolgendo tutte le istituzioni di volta in volta interessate, le iniziative ritenute necessarie per salvaguardare le citate professionalità, per garantire la continuità dei servizi assicurati ai cittadini, alle imprese e alle PP.AA. e per affrontare le implicazioni di natura contrattuale nell’ottica di consolidare i diritti economico/normativi acquisiti e per promuovere le legittime aspettative dei lavoratori.
Roma, 18 giugno 2012
FP CGIL CISL FP
Francesca DE RUGERIIS Salvatore DI FUSCO
Roma, 18 giugno 2012
Al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
Prof.ssa Elsa Fornero
Al Capo di Gabinetto del Ministero del
Lavoro e delle Politiche Sociali
Prof. Francesco Tomasone
Al Segretario Generale del Ministero del
Lavoro e delle Politiche Sociali
Dott.ssa Matilde Mancini
Al Direttore Generale della DG PIBLO del
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Dott.ssa Concetta Ferrari
Oggetto: Relazioni sindacali – Agenda incontri.
In data 31 maggio 2012 ha avuto luogo l’incontro tra le Organizzazioni Sindacali e il Ministro Fornero. In quell’occasione il Ministro si è impegnato, oltre ad aprire il confronto sulla procedura di revisione della spesa (spending review), a stilare congiuntamente con le OO.SS. una serie di argomenti urgenti sui quali calendarizzare i successivi incontri.
Per la FP CGIL gli argomenti sui quali è urgentissimo aprire un confronto sono i seguenti:
– Riorganizzazione del Ministero (D.M. attuativi del D.P.R. n. 144/2011)
– Accordo economico FUA 2011 (con sistema di valutazione connesso)
– Orario di lavoro
– Mobilità.
Quello che più preoccupa la FP CGIL, è che a distanza di 18 giorni , nonostante la grave ed incomprensibile situazione vissuta quotidianamente dai lavoratori, ancora non è stata fissata la data del primo incontro.
In ultimo, ma non per questo meno importante, si evidenzia che nonostante l’Amministrazione abbia pubblicato una calendarizzazione relativamente alle graduatorie delle progressioni economiche, smentendosi da sola per l’ennesima volta, non è riuscita a rispettare neanche la prima scadenza che si era data, ovvero fine maggio 2012.
Certi di un sollecito riscontro si resta in attesa di notizie.
Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Giuseppe Palumbo
Venerdì 15 giugno – ore 11:30 – Federazione Nazionale della Stampa, Corso Vittorio Emanuele, 349 Roma
Si chiama Ice (Iniziativa dei Cittadini Europei) ed è uno strumento democratico inedito e disponibile dal 1 aprile di quest’anno, che permette ai cittadini di chiedere alla Commissione europea di presentare un’iniziativa legislativa. A un anno dal grande risultato del referendum italiano sui servizi pubblici locali, si sposta in Europa l’impegno per difendere l’acqua pubblica. Sino al 9 maggio 2013 si dovranno quindi raccogliere non meno di un milione di firme in almeno 7 stati membri.
“L’acqua è un diritto umano” (Water is a human right). È questo lo slogan con cui l’Epsu (Federazione Sindacale Europea dei Servizi Pubblici) lancia la campagna a difesa dell’acqua pubblica come diritto umano indisponibile al mercato. A raccogliere l’appello la Fp-Cgil, aderente all’Epsu, e Il Forum dei Movimenti per l’Acqua. Un modo per tenere alta la guardia, visto il mancato rispetto del risultato referendario, e per partecipare alla costruzione di una rete europea in difesa dei beni comuni.
La conferenza stampa di presentazione si terrà venerdì 15 giugno alle ore 11:30 presso la Federazione Nazionale della Stampa, Corso Vittorio Emanuele, 349 Roma.
Parteciperanno:
– Corrado Oddi, Funzione Pubblica Cgil Nazionale
– Rosa Pavanelli, vice presidente EPSU
– Valerio Balzametti, Forum Italiano Movimenti per l’acqua
– Prof. Stefano Rodotà
Roma, 13 Giugno 2012
Per crescita, welfare e per cambiare il fisco. La manifestazione partirà alle ore 10.30 da Piazza della Repubblica e arriverà a Piazza del Popolo dove si terranno i comizi conclusivi dei tre Segretari Generali Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti » Manifesto»
“Il valore del lavoro. Per il lavoro, la crescita, il welfare e per cambiare il fisco’, è lo slogan scelto dalle tre Confederazioni sindacali per la manifestazione unitaria in programma per sabato 16 giugno. Il concentramento dei manifestanti, delegati Rsu, lavoratori, donne, immigrati, giovani e pensionati provenienti da tutt’Italia, è previsto alle ore 9.30 a piazza della Repubblica (Esedra), da dove il corteo partirà alle ore 10.30, per confluire alle ore 11.30 in piazza del Popolo, dove si terranno i comizi conclusivi dei tre Segretari Generali Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti.”
L’aggravarsi della situazione economica e sociale – si legge in una nota CGIL, CISL e UIL – impone l’esigenza di una svolta nella politica economica concentrando l’attenzione sui temi della crescita, dell’occupazione e del welfare accanto alle politiche di controllo del debito e per un fisco più equo”. Per questi motivi CGIL, CISL e UIL hanno indetto per sabato 16 giugno, una manifestazione nazionale che si svolgerà a Roma, e si concluderà in piazza del Popolo.
Per una riforma strutturale del fisco, per favorire l’occupazione e lo sviluppo e affinchè il welfare non sia considerato un costo, ma una risorsa, CGIL, CISL e UIL scenderanno in piazza a Roma il 16 giugno, una manifestazione proclamata inizialmente per il 2 giugno e rimandata a seguito del terremoto che, a fine maggio, ha devastato l’Emilia e in particolare la zona del modenese.
I sindacati unitariamente rivendicano meno tasse per lavoratori e pensionati, più risorse per l’occupazione e una svolta epocale nella lotta all’evasione fiscale e, come si legge nel documento unitario, denunciano l’assenza di politiche per la crescita. In Italia la grave crisi economica e l’emergenza finanziaria sono state affrontate esclusivamente, affermano CGIL, CISL e UIL “attraverso drastiche, quanto ingiuste, misure sul sistema pensionistico, volte solo per fare cassa, e attraverso l’ulteriore aumento dell’imposizione fiscale, soprattutto sui redditi fissi”, utilizzando strumenti come: l’IMU sulla casa di abitazione, le addizionali IRPEF regionali e comunali, gli aumenti IVA e dell’accise sulla benzina, il blocco della rivalutazione delle pensioni sopra tre volte il minimo. Si colpiscono così, ancora una volta, avvertono i sindacati, lavoratori dipendenti e pensionati.
A queste rivendicazioni CGIL, CISL e UIL affiancano soluzioni, individuando specifiche risorse: l’utilizzo di una quota significativa di quanto recuperato nel 2012 dalla lotta all’evasione fiscale; l’istituzione di una tassa patrimoniale sulle grandi ricchezze; accelerare un accordo con la Svizzera per la tassazione dei capitali esportati. Inoltre, per i sindacati le risorse devono essere reperite, razionalizzando i costi di gestione della Pubblica Amministrazione e rendendo più efficiente e meno costoso il ‘sistema politico’, riformando il sistema e le regole degli appalti della Pubblica Amministrazione per eliminare clientele, sprechi ed inefficienze, stimate dalla Corte dei Conti in oltre 60 miliardi.
‘Cambiare il Fisco per il Lavoro, la Crescita, il Welfare’ con questo slogan CGIL, CISL e UIL si preparano alla grande manifestazione di sabato 16 giugno e invitano tutti e tutte a scendere in piazza.
15.06.2012 – in allegato Circolare Ministeriale su differimento mobilità per i Comandi interessati dal sisma.
Nota redazionale
In tempi di crisi e di spending review si dovrebbero risparmiare diversi miliardi per una medicina difensiva frutto della disinformazione e di campagne aggressive di studi legali senza scrupoli.
Migliorerebbero la qualità del lavoro dei medici e dell’assistenza sanitaria ai cittadini: meno denunce strumentali e meno esami inutili.
Il Ministro della salute Prof. Renato Balduzzi all’uopo aveva convocato una tavolo tecnico con i sindacati che il 16 aprile 2012 ha prodotto un documento (in allegato) con diverse proposte ed in particolare una nuova norma di buon senso in ambito civilistico: la necessità dell’esistenza del rapporto causa ed effetto nella responsabilità professionale sanitaria, compresi i casi di omessa informazione.
Il documento è da due mesi fermo sul tavolo tecnico del Ministro tecnico. Venerdì scorso è arrivata la convocazione dei sindacati medici per il prossimo 20 giugno per discutere di “alcune problematiche relative alla professione medica.”. Forse è la volta buona.