Ancora una volta, nonostante l’impegno più volte ribadito dal Ministro, di attivare con i lavoratori un colloquio proficuo e costruttivo per il rilancio, la valorizzazione ed il rafforzamento del Ministero dell’ambiente , dobbiamo registrare una forte delusione.
Anche la nostra richiesta di incontro, proposta unitariamente con cisl e uil, in materia di scelte in merito alla “Revisione della spesa” è caduta nel vuoto.
La mancanza di un confronto comunque non ci esime dalla necessità di esporre alcune considerazioni sulle politiche messe in campo dal Governo e che investiranno il nostro Ministero.
Tra le anomalie del sistema della spesa pubblica indicate dal Governo sui documenti specificatamente dedicati alla “Revisione della Spesa” sul proprio sito, al terzo punto c’è l’aumento della spesa dovuto alle diffuse carenze nell’organizzazione del lavoro all’interno delle amministrazioni, nelle politiche retributive e nelle attività di acquisto dei beni necessari per la produzione.
In questi anni le politiche messe in campo in materia di contenimento della spesa relativa al personale hanno previsto tagli sulle piante organiche delle Amministrazioni pubbliche. Il caso del nostro Ministero è un caso eclatante, la pianta organica riferita al DPR 261/2003 riportava un numero complessivo tra personale dirigente e non dirigente di 990 unità con il DPR 140/2009 questo numero passa a 826 unità e ad oggi in applicazione della Legge n.148/2011 arriva a 669 (con una falcidia costante del personale non dirigente e con un aumento, in sede di ultima rideterminazione dei dirigenti di I fascia!).
A fronte di scelte così miopi, rafforzate dalla propaganda e dalla stagione del fannullonismo che ha creato nell’opinione pubblica la convinzione che le Amministrazioni pubbliche sono un costo improduttivo per il Paese, la spesa per le Consulenze, per incarichi in Comitati, Osservatori e Commissioni e per l’acquisto di beni e servizi è cresciuta a dismisura, creando Amministrazioni, come la nostra, una sorta di Organismo Geneticamente Modificato dove convivono lavoratori che in alcun casi attendono alle stesse funzioni ma con tipologie contrattuali diversificate, retribuzioni diversificate, tutele previdenziali diverse. E dove si annidano sacche di clientele, spese improduttive, che crescono esponenzialmente senza apportare alcun beneficio al funzionamento e all’efficienza del Ministero.
Basterebbe il caso della trasformazione di Sogesid da Spa a ente in house dell’Amministrazione a dare un costo all’aumento esponenziale della spesa per la nostra Amministrazione, senza parlare delle innumerevoli forme di collaborazione attivate attraverso Convenzioni e Contratti.
La affermazione del Ministro Clini circa l’esistenza al Ministero di 40 “volontari (…) loro sì specializzati e motivati ” tratta dall’articolo pubblicato nell’inserto Affari e Finanza de La Repubblica del 28 maggio u.s. ci lascia costernati. L’attività del Ministero non è fatta esclusivamente di tavoli negoziali internazionali, ai quali, tra l’altro, molti funzionari potrebbero legittimamente partecipare per titoli e formazione se non fosse per la cronica carenza di risorse che riduce sempre più i budget specificamente dedicati.
La nostra O.S. non ha mai ritenuto di scatenare lotte tra lavoratori fomentando le divisioni tra lavoratori di ruolo e lavoratori a contratto, la nostra battaglia per la stabilizzazione dei lavoratori precari è andata in questa direzione, e continuiamo a ritenere che difendere il Ministero significhi anche difenderne la qualità del lavoro le competenze e che per garantire a questo Paese tutele ambientali e politiche efficaci siano necessari tecnici, professionisti qualificati e lavoratori motivati.
Temiamo che la revisione della spesa, dai pochi elementi che ci è dato di conoscere dalle notizie di stampa e dalle dichiarazioni dei vari Ministri, sarà un ulteriore occasione persa, e che ancora una volta si procederà con la logica dei “sommersi e dei salvati”.
A pagare saranno ancora una volta i lavoratori pubblici e lavoratori precari vittime dei tagli, che temiamo poco chirurgici e molto lineari.
Ed è per questo motivo che è ora di dire basta alla spesa clientelari, ai doppi contratti, ai compensi eccessivi di Commissari, Super consulenti e componenti di Osservatori e Comitati e di difendere il lavoro pubblico, un lavoro certo e garantito. Se non ora quando?
Roma 29 maggio 2012
Di seguito, in allegato, una nota di precisazione da parte del MIBAC sulla questione dei fondi residui.
Ve la inviamo e sul merito vogliamo aggiungere che riteniamo non certo esaltante questa sorta di scaricabarile tra le Amministrazioni interessate.
Noi abbiamo riferito esattamente quanto ci è stato comunicato dai funzionari MEF che ci hanno ricevuto e restiamo impegnati in una vertenza che al momento ci vede registrare un ulteriore, inaccettabile, rinvio nel pagamento delle competenze residue. E non rientra tra le nostre prerogative stabilire chi ha ragione e chi ha torto.
Da questo punto di vista giudichiamo estremamente scorretto il fatto che l’Amministrazione ci abbia inviato precedentemente una lettera indignata del funzionario direttamente responsabile della gestione contabile dei fondi fua. Accompagnata da una valutazione sostanzialmente e formalmente irrispettosa sulla natura della nostra iniziativa di mobilitazione.
Cosa che denota una profonda sottovalutazione delle problematiche che ne hanno motivato l’indizione.
Pertanto offriremo le nostre valutazioni al sig. Ministro e successivamente valuteremo unitariamente il prosieguo della vertenza, in assenza di segnali concreti, non escludendo alcuna forma di mobilitazione prevista dalle regole democratiche.
FP CGIL MIBAC
Claudio Meloni
Roma, 4 giugno 2012
Al Capo Dipartimento DAG
Dr.ssa G. Baffi
All’Ufficio Relazioni Sindacali
p.c. Dr.ssa Laura Chiurato DAG
DAG
In riferimento alle necessità di esplicitare i rappresentanti all’interno dell’Osservatorio per i servizi sociali, si comunicano i seguenti nominativi:
Titolare: Dr. Francesco Piccolo (Roma sede centrale)
Supplente: Dr.ssa Maria Grazia Colì (Roma sede centrale)
Si coglie l’occasione per inviare cordiali saluti.
p. FP CGIL naz.
Daniele Nola
COMUNICATO
Il 28 maggio l’Amministrazione ci ha presentato la circolare sul nuovo assetto organizzativo dell’Area vigilanza.
Il documento era stato presentato in precedenza (il 16 maggio) alla Commissione Nazionale Vigilanza, per l’occasione trattata alla stregua di mero pubblico spettatore. Il nuovo modello organizzativo, proposto dall’Amministrazione non nasce, quindi, dal confronto con gli ispettori ma è totalmente frutto dell’Amministrazione.
Le note positive sono, a nostro avviso, il riconoscimento dell’autonomia operativa e la specificazione dell’ambito operativo, anche attraverso l’individuazione delle attività rientranti nelle funzioni amministrative, dando così la possibilità, all’ispettore, di concentrarsi esclusivamente nel perseguimento dell’obiettivo strategico della lotta all’economia sommersa anche attraverso l’accesso in azienda ed il presidio del territorio.
Ulteriore nota positiva, della bozza, è, finalmente, il riconoscimento della responsabilità del procedimento e del provvedimento, da parte dell’ispettore.
Ed è da questa affermazione che occorre partire per una discussione che arrivi a riconoscere agli ispettori di vigilanza lo stesso trattamento che oggi viene riconosciuto agli amministrativi con pari responsabilità.
Ci convince molto meno la previsione di un’unità organizzativa vigilanza ispettiva la cui responsabilità viene affidata ad un ispettore di vigilanza.
Le funzioni da svolgere appaiono cosi complesse, che difficilmente permetterebbero ad un ispettore di poter continuare a svolgere la propria attività ispettiva. Inoltre, un’articolazione forzosa dei compiti e delle responsabilità non presenta sufficienti garanzie di maggiore efficienza ed efficacia nel raggiungimento degli obiettivi istituzionali, rischiando, tra l’altro, di far venir meno quel benessere organizzativo che fino ad oggi caratterizza questa funzione.
Su questo punto la circolare non parte dal reale riconoscimento del lavoro e delle responsabilità di tutti gli ispettori ma sembra voler dare risposte parziali, con una finzione organizzativa, a solo pochi ispettori.
E visto il modo in cui oggi vengono attribuite le posizioni organizzative e come sono state pesanti nel corso degli anni le pressioni “esterne” sulla vigilanza si corre il rischio di avere un attività ispettiva non autonoma.
La soluzione migliore per dare trasparenza, oggettività e indipendenza all’azione ispettiva è distribuire le funzioni dell’unità organizzativa di vigilanza ad un gruppo di ispettori da far ruotare periodicamente.
Come FP CGIL abbiamo condannato il metodo usato dall’Amministrazione, peraltro già sperimentato con la tristemente famosa circolare 66, che non parte dal confronto con i lavoratori – per poi giungere alla stesura finale di un a circolare- ma fa esattamente il contrario: presenta la circolare e poi si inizia la discussione.
La FP CGIL non è comunque disponibile a dare avallo a qualsiasi circolare (bella o brutta che sia) che impegni risorse economiche sull’integrativo 2012 senza che la discussione, sullo stesso, sia iniziata.
Prima di impegnare, autonomamente, le risorse destinate alla contrattazione integrativa, sarà il caso che l’Amministrazione ci dica quante ne abbiamo a disposizione o altrimenti trovi il modo di finanziare le posizioni organizzative fuori dal contratto integrativo.
Roma, 4 giugno 2012
p. Il Coordinamento Nazionale Fp CGIL INPS
Oreste Ciarrocchi
Roma, 1° giugno 2012
Al Presidente dell’INPS
Dr. Antonio Mastrapasqua
Al Direttore Generale
Dr. Mauro Nori
LORO SEDI
Come senz’altro si ricorderà, in occasione del sisma che colpì la regione Abruzzo il 6 aprile 2009, furono tempestivamente assunte, da parte dell’Amministrazione, misure straordinarie tese a contrastare l’emergenza determinatasi a seguito del verificarsi dell’eccezionale evento sismico.
Obiettivi degli interventi in quella circostanza messi in campo furono, da un lato, quello di assicurare adeguata risposta alle esigenze di vita dei lavoratori dell’Istituto residenti nei comuni colpiti e, dall’altro, attraverso l’adozione delle necessarie misure organizzative, la salvaguardia della continuità della presenza dell’Inps nei territori interessati.
In particolare, come reso noto con messaggio n. 8399 del 10/04/2009, il sostegno e la vicinanza ai lavoratori dell’Istituto si concretizzarono, tra le altre, nelle seguenti azioni:
– giustificazione straordinaria delle giornate non lavorate a causa dei disagi, con riconoscimento del trattamento retributivo pieno;
– sussidi in favore dei lavoratori la cui abitazione sia stata dichiarata inagibile;
– sospensione dei pagamenti delle rate del mutuo e delle trattenute per ratei mensili di restituzione dei prestiti;
– assegnazione temporanea presso altre Strutture Inps.
Tutto ciò premesso, le scriventi OO.SS., nell’esprimere il proprio cordoglio per le vittime del terribile sisma che in questi giorni sta interessando l’Emilia Romagna, chiedono che analoghe iniziative vengano celermente assunte anche nei confronti dei lavoratori Inps, ex Inpdap ed ex Enpals residenti nelle aree colpite.
Evidenziano altresì l’esigenza che, in un momento tanto difficile per le popolazioni colpite, possano essere ulteriormente innalzati, attraverso l’adozione delle più idonee misure di natura organizzativo-gestionale, i livelli di flessibilità e, quindi, di prossimità dei servizi e delle prestazioni che il nuovo Inps è chiamato ad erogare in favore di cittadini e imprese.
CISL FP INPS CGIL FP INPS UIL PAINS
f.to Di Fusco f.to Ciarrocchi f.to Petricca
Roma, 4 giugno 2012
Al Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti
Capo di Gabinetto Pres. Mario Torsello
Direzione Generale Affari Generali e del Personale
Dr. Marcello Arredi
Ufficio Relazioni sindacali
Dr.ssa Rosella Lanuti
SEDE
Oggetto: Richiesta urgente di incontro Agenzia infrastrutture stradali ed autostradali.
La scrivente O.S. chiede un incontro urgente in merito ai lavori, già ufficialmente avviati con le Organizzazioni Sindacali del settore trasporti, per la costituenda Agenzia per le infrastrutture stradali e autostradali.
Si evidenzia che oltre al personale ANAS S.p.A. e IVCA è ugualmente interessato il personale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per il quale non è stato attivato alcun coinvolgimento delle OO.SS. di comparto, denunciamo una palese ed iniqua difformità nelle relazioni sindacali.
Considerata l’importanza e l’urgenza che riveste l’argomento nella riorganizzazione di questo ministero si chiede un incontro a brevissima scadenza.
FP CGIL
La coordinatrice Nazionale
Alessandra Allegrucci
8° comandamento: Non dire falsa testimonianza
Ogni persona è chiamata alla sincerità e alla veracità nell’agire e nel parlare. Ognuno ha il dovere di cercare la verità e di aderirvi, ordinando tutta la propria vita secondo le esigenze della verità.
Segreterie Nazionali Agenzie Fiscali
8° Comandamento: Non dire falsa testimonianza
Ogni persona è chiamata alla sincerità e alla veracità nell’agire e nel parlare. Ognuno ha il dovere di cercare la verità e di aderirvi, ordinando tutta la propria vita secondo le esigenze della verità.
Per i credenti l’ottavo comandamento esiste per davvero e per davvero impone di non mentire. Per tutti “è dovere morale preferire la verità”
Lo diciamo ad uso e consumo di qualche sigle (una per la verità) che nel raccontare, mettiamola così, “cose fantasiose” utilizza “fantasiosi comandamenti” in una sgradevole mescolanza tra sacro e profano.
Cominciamo a rimettere i puntini sulle “i” in relazione alla firma sull’accordo di mobilità volontaria nazionale e in relazione al mancato accordo sulla stabilizzazione dei distaccati.
MOBILITA’ NAZIONALE: non potete non ricordare quanti mesi di trattativa si sono persi su questo tema per l’arroccamento dell’Agenzia su 200 posti in uscita su 220 in entrata. Eppure anche su questi numeri molti di voi ci hanno chiesto, via email, di firmare.
Non lo abbiamo fatto, ma quando siamo riusciti ad arrivare a 250 posti in uscita e a 375 in entrata nelle regioni del Sud (dato di non poco conto atteso che è perfettamente inutile essere in posizione utile in uscita dal Nord se poi non c’è capienza in entrata nel Sud), avendo ben chiaro che l’Agenzia non solo non si sarebbe mossa di un ulteriore millimetro ma che non aveva nessun interesse ad arrivare ad un accordo (tanto esistono sempre gli interpelli….) abbiamo scelto di non privare il personale delle Entrate di una intesa che, comunque, sta consentendo l’avvio della procedura.
STABILIZZAZIONE DISTACCHI: premesso che CGIL e CISL firmeranno, a breve, la stabilizzazione dei distacchi attivati a tutto il 31.12.2008, ci piace ricordare il caos che ne è venuto fuori non appena si è sparsa la voce che oltre il 2008 non era possibile, in questa fase, arrivare. Per questo abbiamo atteso che il buon senso prevalesse, ed ora che finalmente ha prevalso, certi come siamo che questa non sarà l’ultima, come non è stata la prima stabilizzazione, siamo pronti alla firma.
Abbiamo sentito la necessità di chiarire ulteriormente le nostre scelte solo per arrivare a dire che chiederemo, non tanto i tavoli separati da certe sigle non fosse altro per non concedere loro la facile arma del vittimismo ma, laddove fosse possibile, la ripresa televisiva delle trattative.
Siamo veramente stanchi delle cose non vere e anche delle “dirette”…..eterodirette.
Sarà nostra cura chiedere la stessa cosa anche ai tavoli….. delle dogane, del Territorio e dei Monopoli.
Roma, 4 giugno 2012
FP CGIL/BOLDORINI CISL FP/SILVERI
04.06.2012 – in allegato Appunto della Direzione Centrale per l’Emergenza a chiarimento del dispositivo di soccorso nelle zone terremotate.
Non è stata particolarmente pacata la riunione del 30 maggio, convocata per discutere del Piano dell’Agenzia per il 2012 . Il sisma che ha colpito così duramente l’Emilia Romagna ha rischiato di far diventare la riunione surreale, considerato il contributo in termini di lotta all’evasione fiscale che proviene da questa Regione. Riteniamo che altre siano le urgenze da affrontare, i bisogni immediati da soddisfare: i lavoratori della provincia di Modena e Ferrara chiedono aiuto, azioni concrete. Nel corso della riunione del 30 maggio e ancora di più in quella successiva del 31, si è discusso di sicurezza degli uffici e delle iniziative da mettere in campo per aiutare e rendere meno grave il disagio di molti lavoratori dell’Agenzia, costretti a dormire in tende o in auto, sottoposti ad un stress continuo dalle ripetute scosse telluriche.
Abbiamo proposto insieme alle altre OO.SS di sospendere le trattative sull’orario di lavoro in tutta la regione. L’Amministrazione non ha assunto una posizione precisa , rinviando la decisione a livello regionale. Attualmente sono congelate le trattative solo nelle Direzioni Provinciali di Modena e Ferrara, le più colpite dal sisma. Non voler accettare la richiesta avanzata, potrebbe essere per l’Amministrazione l’ennesima occasione persa: la capacità di dimostrare che almeno nei momenti drammatici “le risorse umane” del piano aziendale, diventano persone, con i loro diritti e le loro necessità da rispettare.
Come CGIL abbiamo chiesto una mobilità straordinaria regionale e nazionale per permettere ai lavoratori dell’ufficio di Mirandola e a tutti quelli che hanno avuto la casa dichiarata inagibile, di essere trasferiti volontariamente presso altre Direzioni Provinciali, ove ritenessero più facile trovare una sistemazione adatta alle loro necessità. Su questo punto l’Amministrazione ha dimostrato maggiore sensibilità dichiarando che non ci saranno atti ostativi.
Si è convenuto, tra OO.SS e Amministrazione, di istituire una specifica indennità di disagio , da definire in una prossima riunione, per i colleghi di Mirandola trasferiti presso l’ufficio di Carpi.
Si è altresì deciso di attivare, previo accordo, una sottoscrizione per le famiglie più colpite. E’ imminente una convocazione sull’argomento.
Durante il confronto sul piano aziendale l’Amministrazione ha comunicato che gli obiettivi dell’Emilia Romagna potranno essere rivisti ai fini dell’obiettivo nazionale, senza perdita, aggiungiamo noi, del salario di produttività per i lavoratori della Regione.
Piano Aziendale
Per quanto riguarda il piano aziendale, pensiamo che si possano programmare anche 10 miliardi di maggiori entrate, portare a 3166 il tutoraggio nei confronti dei grandi contribuenti, prevedere
13.000 accertamenti nei confronti delle medie imprese e 130.000 nei confronti delle imprese minori e professionisti, ma se non si afferma nel paese la cultura della legalità, se non ci si pone l’obiettivo di aumentare la tax compliance contestualmente ad un più pesante ed efficace sistema sanzionatorio, la lotta contro l’evasione fiscale diventa la classica fatica di Sisifo, frustrante per i lavoratori delle Agenzie Fiscali e beffa continua per lavoratori dipendenti, pensionati e per tutti quei cittadini onesti che pagano le imposte fino all’ultimo centesimo.
Con lo stipendio di giugno verrà pagato l’acconto produttività 2011, il saldo produttività 2010 e l’adeguamento stipendiale per chi ha avuto la progressione economica con i relativi arretrati.
Roma, 1 giugno 2012
CGIL FP Nazionale
Comparto Agenzie Fiscali
Luciano Boldorini
04.06.2012 – in allegato circolare su indennità mensile spettante ai dirigenti del C.N.VV.F. direttamente impegnati nell’emergenza.
COMUNICATO
COLLEGHE E COLLEGHI,
S V E G L I A M O C I!
TIRA UNA BRUTTA ARIA: LA “NUBE TOSSICA ” DELLA “SPENDING REVIEW” SI AVVICINA PERICOLOSAMENTE ANCHE ALLA CORTE DEI CONTI
La Corte , com’è noto, non fa parte di quelle pochissime istituzioni (Quirinale, Parlamento e Corte Costituzionale) escluse dalla “spending review”, ossia da una politica di revisione della spesa che quando è inserita, com’ è attualmente, all’ interno di una strategia liberista, dietro un’ accettabile obiettivo di razionalizzazione della spesa e di eliminazione degli sprechi, finisce per attaccare lo Stato sociale e smantellare la Pubblica Amministrazione (si vedano la soppressione degli Uffici del Giudice di pace, dei Tribunali minori, la privatizzazione della Croce Rossa, o gli esuberi del Ministero della Difesa per fare soltanto alcuni esempi).
In quest’ ottica, ciò che trapela dal “piano strategico” 2012 della Corte, di cui le OO.SS. non sono formalmente a conoscenza, è una riduzione degli organici del personale di magistratura, con particolare riferimento a quelli di Presidenti di Sezione e, soprattutto, ciò che ci preoccupa di più, come rappresentanti del personale amministrativo, un accorpamento per macro-aree che prelude al superamento della dimensione regionale delle nostre Sezioni a favore di un ambito territoriale di riferimento di tipo ultraregionale.
Abbiamo plausibili motivi per ritenere che anche la “Commissione di Studio” di cui al D.P. del 9 marzo 2012 sia influenzata da simili proposte e dalle linee direttive della stessa emergono, infatti, proposte che finiscono col mettere in discussione l’ attuale ambito di competenza territoriale delle nostre sedi regionali (si pensi, ad es., all’ ipotesi di costituire Sezioni consultive centrali che sostituirebbero la competenza nel campo dei pareri delle singole Sezioni Regionali).
Riteniamo che una Commissione istituita con “il compito di elaborare un progetto di riforma, di coordinamento e di rafforzamento delle funzioni della Corte dei conti” (art. 1 del citato D.P.) non possa contenere ipotesi di ridimensionamento delle sue strutture a iniziare da quelle regionali perché ciò sarebbe anche in contraddizione con l’ evoluzione politico-istituzionale della Repubblica a partire dalla riforma del titolo V parte II della Costituzione.
Pensiamo che l’ attuale articolazione su base regionale della Corte sia un elemento imprescindibile per qualsiasi proposta di riordino delle sue funzioni sia per il settore del controllo che per quello giurisdizionale e innanzitutto su questo punto, siamo disponibili e auspichiamo in tempi brevi anche un confronto pubblico da preparare pure con la rappresentanza sindacale del personale di magistratura.
Il decentramento della giurisdizionale contabile è stata un importante conquista che, tra l’ altro, ha avvicinato ai cittadini la materia pensionistica, né si può elidere il legame col territorio per un importante funzione come quella consultiva che gli EE.LL. mostrano crescentemente di apprezzare vista la sempre più massiccia richiesta di pareri alle nostre Sezioni Regionali di controllo.
Altri forti elementi di preoccupazione sono costituiti dal fatto che ancora non è stato fissato il richiesto incontro unitario col Presidente Giampaolino e che le conclusioni dei lavori della suddetta Commissione avverranno in piena estate e, quindi, con buona parte del personale in ferie.
NOI PENSIAMO CHE IL FUTURO DELLA CORTE RIGUARDI ANCHE IL PERSONALE AMMNISTRATIVO PER QUESTO SI DOVRA’ DISCUTERE “PIANO STRATEGICO” ED ELABORAZIONI DELLA “COMMISSIONE DI STUDIO” ANCHE CON NOI.
PER LA DELEGAZIONE NAZIONALE TRATTANTE
MICHELE PIETRAFESA
Roma 4/06/2012
Il 31 maggio u.s. si è tenuto l’incontro con il Ministro Prof.sa Elsa Fornero, più volte richiesto, su questioni di grande rilievo per le lavoratrici e i lavoratori del Ministero del Lavoro, a partire dall’apertura del confronto sulla procedura di revisione della spesa (spending review), dai processi di riorganizzazione in corso e dalla riapertura della procedura di definizione e attribuzione del Fua 2011.
Il Ministro ha assicurato che, sul tema della revisione della spesa, non è intenzione dell’Amministrazione impostare o imporre tagli lineari in particolare delle risorse umane e soprattutto nei servizi dedicati alla prevenzione, vigilanza e ispezione.
Il Ministro ha assunto l’impegno, una volta definita in termini più completi la revisione e prima della sua messa in operatività, di riconvocare le OO.SS. per un esame congiunto della stessa.
Come CGIL e UIL di Categoria, abbiamo rappresentato al Ministro Fornero la urgente necessità di giungere ad una distribuzione del FUA 2011 e di porre quindi fine agli atteggiamenti dilatori dell’Amministrazione. Anche in considerazione dell’insopportabile ritardo nell’erogazione, si ritiene indispensabile (in analogia con quanto sta avvenendo in altre Amministrazioni centrali) la sospensione delle procedure di valutazione individuali di sulla base di obiettivi ignoti e – oltretutto – non ricostruibili a posteriori.
Si tratta, a nostro giudizio, di ripristinare interamente il sistema di valutazione del CCNL, in attesa di innovazioni che potrebbero giungere dall’attuazione dell’intesa sul lavoro pubblico di recente firmata con il Ministro Patroni Griffi.
Il Ministro Fornero ha sul tema sostenuto la necessità di impostazioni omogenee in tutte le Amministrazioni centrali, da sostenere con una indicazione precisa del Consiglio dei Ministri.
Abbiamo espresso preoccupazione e timori circa tale orientamento del Ministro e per il rischio di invalidazione di fatto degli impegni politici assunti nell’intesa sul lavoro pubblico.
In conclusione si è concordata la definizione di una agenda di riunioni tecniche per la definizione delle questioni poste al tavolo della riunione, agenda che sarà resa pubblica in un successivo comunicato.
Roma, 4 giugno 2012
Salvatore Chiaramonte Sandro Colombi
Segretario nazionale FP CGIL Segretario Nazionale UIL PA