COORDINAMENTO NAZIONALE CONSIGLIO DI STATO E TT.AA.RR.
OGGI 22 MAGGIO 2012, ABBIAMO PROROGATO L’ACCORDO FIRMATO IL 22 FEBBRAIO 2012, RELATIVO ALL’EROGAZIONE DELLA INDENNITA’ DI FLESSIBILITA’ ORGANIZZATIVA PER IL MESE DI GIUGNO 2012;
A TUTT’OGGI NON E’ ANCORA AVVENUTA NESSUNA RIASSEGNAZIONE DELLE RISORSE INTROITATE CON IL CONTRIBUTO UNIFICATO, DAL MEF.
E’ STATO STABILITO GIA’ IN QUESTA RIUNIONE CHE IL PROSSIMO INCONTRO AVVERRA’ TRA IL 15 E 20 GIUGNO PROSSIMO, PRORIO PER VALUTARE SE CI SARA’ LA POSSIBILITA’ DI DEFINIRE PER IL MESE DI LUGLIO E PER TUTTO IL SEMESTRE SUCCESSIVO LA INDENNITA’ DI FLESSIBILITA’ ORGANIZZATIVA DEL 2012.
Roma, 22 maggio 2012
COORD. NAZ.LE FP CGIL
TIZIANA GIANGIACOMO E GIULIANA SGRECCIA
23.05.2012 – Convocazione dell’Amministrazione per il giorno 24 maggio 2012
LA RECENTISSIMA INTESA SUL LAVORO PUBBLICO, SOTTOSCRITTA DA GOVERNO, REGIONI, PROVINCE E COMUNI E TUTTE LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI, RESTA LETTERA MORTA NELLA CONTRATTAZIONE INTEGRATIVA DEL PERSONALE NON DIRIGENTE DEL CNEL
Di seguito si informano i dipendenti del CNEL sui principali motivi della mancata apposizione della sigla di questa Organizzazione Sindacale sull’ipotesi di accordo proposta dalla delegazione di parte pubblica in data odierna.
Alla luce della recentissima Intesa sul lavoro pubblico, è stato chiesto il superamento della c.d. “legge Brunetta”, considerando “risparmi di gestione” le somme risparmiate grazie all’impegno di tutti i lavoratori e da redistribuire tra questi ultimi. L’Amministrazione ha risposto ignorando la richiesta e citando tutto il disposto normativo, sostanzialmente accentuando la puntualità del riferimento.
In risposta alla richiesta di una sensibile riduzione del finanziamento della valutazione individuale, essa è stata invece “iper finanziata”, si svolgerà mediante pagelle, in grave ritardo, con dirigenti che si sono frequentemente alternati negli uffici e senza previa fissazione di criteri (anche se qualcuno la considera una fictio iuris, questa cosa non tranquillizza ma anzi preoccupa maggiormente, visto che dalla discrezionalità il passo verso l’arbitrio può diventare breve!).
Nessun aumento dell’ “Indennità Cnel” (ricordiamo che l’Amm.ne, forse fiduciosa nella sanatoria successiva, la stava corrispondendo senza un titolo giuridico che ne giustificasse l’erogazione in acconto). Unica concessione, un vago impegno ad approfondire termini e condizioni per un miglioramento nel 2012 (come se fossimo ancora nel 2011 e non a metà del 2012!).
E’ rimasto nel testo uno squilibrio inaccettabile tra le risorse che finanziano la c.d. produttività individuale e quelle destinate alla produttività collettiva. Come se non bastasse, la parte pubblica ha citato l’art. 9, comma 2 bis della legge 122/2010 per portare in riduzione, nel prossimo FUA, le cessazioni. Unica “concessione”, a parte un lievissimo aumento del finanziamento della produttività collettiva (pari a €135.000, quando la richiesta minima era di €150.000), il “solenne” impegno che per il 2012 l’importo da dedicare a tale voce non sia inferiore a quello del 2010 (neanche all’importo di 135.000,00 dell’attuale accordo ma a quello di 109.000,00 del 2010!).
Tra le richieste si annovera anche quella – respinta senza alcuna motivazione – relativa all’inserimento di una clausola di “controllo” dell’operato dell’Amm.ne, prevista dall’art. 5, comma 4 del CCNL 1998/2001 (come sostituito dall’art. 4 del CCNL 2002/2005), che recita: “i contratti collettivi integrativi devono contenere apposite clausole su tempi, modalità e procedure di verifica della loro attuazione”. La richiesta di trasparenza nell’applicazione dell’accordo è stata tenuta in nessun conto.
Nessun impegno, come richiesto alla luce della suddetta Intesa sul lavoro pubblico, per dare, se non qualche certezza, almeno minor incertezza al personale precario del Segretariato generale.
Nessuna garanzia sul 2012, anzi una prospettiva decisamente sfavorevole per lo sviluppo professionale ed il trattamento accessorio del personale del CNEL.
Ai tanti annunci uditi sulla volontà di sviluppare il “senso di appartenenza”, sugli apprezzamenti circa la qualità dell’attività svolta, purtroppo, non hanno fatto seguito i riconoscimenti sostanziali (pure annunciati e) da noi richiesti con tutta la forza e la determinazione delle quali potevamo disporre.
Roma, 21 maggio 2012
Il Coordinatore nazionale FP CGIL CNEL
Andrea Impronta
MINISTERO DELL’INTERNO
COORDINAMENTO NAZIONALE
Il Capo Dipartimento, nell’incontro che si è tenuto il 22 maggio, ci ha confermato la volontà dell’Amministrazione di ricercare una soluzione definitiva al problema della stabilizzazione dei lavoratori a tempo determinato presso gli sportelli per l’immigrazione. Se la situazione politica ed economica lo consentirà, tale impegno si concretizzerà in una norma da inserire in un provvedimento legislativo. Contemporaneamente l’Amministrazione è impegnata a prorogare i contratti fino a fine anno per evitare una qualsiasi interruzione del rapporto di lavoro che possa pregiudicare il raggiungimento del massimo obiettivo auspicabile.
Roma, 23 maggio 2012
Il coordinatore nazionale FP–CGIL
del Ministero dell’interno
Fabrizio Spinetti
21.05.2012 – In allegato la nota sull’attentato a Brindisi
16.05.2012 – In allegato il comunicato stampa su rischio amianto per i Vigili del Fuoco
21.05.2012 – In allegato nota su mobilità personale SATI
Roma li 22 maggio 2012
Al Ministro dell’Interno
Dott.ssa Annamaria CANCELLIERI
Sottosegretario di Stato all’Interno
Dott. Giovanni FERRARA
Capo Dipartimento Vigili del Fuoco,
Soccorso Pubblico e Difesa Civile
Dott. Francesco Paolo TRONCA
Capo del CNVVF
Dott. Ing. Alfio PINI
Al responsabile dell’Ufficio Garanzie e Diritti Sindacali
Dott. Giuseppe CERRONE
Oggetto: Revisione spesa pubblica: Spending review e tagli Ministero dell’Interno.
Egregi,
come ormai noto, il Governo ha imposto una revisione dei flussi di spesa pubblica al fine di operare una loro riduzione provvedendo, al contempo, ad una necessaria riorganizzazione che possa condurre alla realizzazione di economie di bilancio; in ragione di ciò, stante la particolare importanza dei provvedimenti che verranno assunti, le Scriventi ritengono necessario avviare un immediato tavolo di confronto tra le parti.
Nell’ambito dei criteri di revisione dei programmi di spesa occorre necessariamente intervenire sulla capacità di ottimizzare le risorse mantenendo, al contempo, elevata la capacità di conseguire gli obiettivi istituzionali e fornire soddisfacenti risposte in tema di soccorso pubblico, protezione civile, sicurezza ed emergenza alla popolazione in un momento fortemente critico della vita sociale ed economica del nostro Paese.
In ragione di ciò riteniamo che il raggiungimento di simili finalità debba precludere ogni intervento che pregiudichi il funzionamento delle strutture territoriali ma impone un forte impulso riorganizzativo delle stesse che consenta uno snellimento dei procedimenti e delle relative funzioni dipartimentali sostenendo, al contempo, un ampio decentramento funzionale attraverso una forte valorizzazione delle Direzioni Regionali e dei Comandi Provinciali.
L’attuale modello organizzativo del Dipartimento è troppo burocratizzato e necessita, dunque, di un intervento diretto sull’articolazione centrale allo scopo di garantire una maggiore autonomia gestionale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco che si esprima anche attraverso un rapporto con i vertici politici.
Tale progetto di revisione dell’apparato centrale consentirebbe il mantenimento di elevati profili di efficienza ed efficacia, nonché il risparmio di notevoli risorse sia economiche che umane, valorizzando ai livelli più alti del Dipartimento il personale Direttivo e Dirigente del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
A quanto sopra si aggiungano tutte le problematiche inevase che hanno indotto le Scriventi OO.SS a proclamare una giornata di sciopero generale di categoria il prossimo 18 giugno.
In attesa di un cortese riscontro e restando in attesa di ogni ulteriore approfondimento, si porgono distinti saluti.
F.P. CGIL VVF NAZIONALE
Mario Mozzetta |
FED. NAZ. CISL SICUREZZA
Pompeo Mannone |
UIL NAZ. VVF
Alessandro Lupo |
Roma li 22 maggio 2012
Alle Strutture Regionali e Territoriali
CGIL–CISL– UIL VVF
Cari Colleghi,
con la presente vi comunichiamo i vari impegni che nelle prossime settimane coinvolgeranno la nostra Categoria per la preparazione dello sciopero generale del 18 giugno proclamato da CGIL – CISL e UIL, a cui ha aderito anche il sindacato confederale UGL.
Il 30 maggio p.v., sono convocati i Responsabili Regionali e i Componenti degli Esecutivi presso la Sala Pastorelli del Comando Provinciale VV.F. di Roma dove alle ore 10.00 abbiamo indetto una conferenza stampa sui temi che hanno portato all’azione di protesta nei confronti dell’Amministrazione. A seguire si svolgerà la riunione unitaria degli organismi.
Saranno presenti, naturalmente oltre ai giornalisti, anche gli esponenti dei maggiori gruppi parlamentari, al fine di sensibilizzare la politica sulle nostre esigenze e sull’urgenza delle nostre richieste.
Abbiamo, altresì, unitariamente deciso di sollecitare, sempre per il giorno 30 maggio, le strutture territoriali e regionali ad intraprendere ogni utile iniziativa presso le sedi istituzionali e presso gli aeroporti al fine di informare la cittadinanza e rendere pubbliche le ragioni dello stato di agitazione del personale e le rivendicazioni che hanno portato alla dichiarazione dello sciopero.
Nel corso dell’incontro del 30.05.2012 verranno individuate le date per ulteriori iniziative da svolgere sul territorio e per una manifestazione nazionale a Roma che si svolgerà in concomitanza con la discussione in Parlamento degli emendamenti relativi alla nostra vertenza, proposti in sede di conversione in legge del decreto sulla Protezione Civile.
Per quanto riguarda lo sciopero del 18 di giugno, sarà nostra premura inviare a tutti i territori una nota con le indicazioni sulle modalità di adesione e di partecipazione del personale del Corpo.
F.P. CGIL VVF NAZIONALE
Mario Mozzetta |
FED. NAZ. CISL SICUREZZA
Pompeo Mannone |
UIL NAZ. VVF
Alessandro Lupo |
L’articolo 12 comma 10 del Dl 78/2010 (convertito nella legge 122 del 2010) ha cambiato le modalità di calcolo dell’Indennità di Premio di Servizio (cioè del Trattamento di Fine Servizio per dipendenti della sanità pubblica regolato dalla legge 152 del 1968) per i medici e i veterinari che erano già assunti al 31 dicembre 2000.
Nulla cambia invece per tutti coloro che sono entrati in servizio a partire dal 1 gennaio 2001, poiché sono già in regime di Trattamento di Fine Rapporto e sono già regolati dall’Accordo Quadro Nazionale del 29/7/1999 e dal DPCM del 20/12/1999.
Fino al 31 dicembre 2010 l’istituto dell’indennità di premio di servizio prevedeva ai fini della sua determinazione un versamento contributivo del 6,10% sull’80% della base retributiva con un 2,50% a carico del dipendente.
La nuova modalità di calcolo, valida per le anzianità contributive maturate dal 1 gennaio 2011, prevede invece un accantonamento annuale che si rivaluta secondo i dettati dell’articolo 2120 del Codice Civile, calcolato con l’applicazione del 6,91% sulla base retributiva utile (ma individuata nell’80% e non sul 100% come richiesto dalla FPCGIL).
Permane però la compartecipazione contributiva del 2,50% a carico del lavoratore non essendo stato modificato l’istituto giuridico del TFS (non c’è quindi un passaggio giuridico dal TFS al TFR).
Rimane quindi il TFS con i suoi annessi e connessi, con l’obbligo del versamento contributivo a carico del lavoratore e, in ragione di questo, anche i benefici fiscali previsti dal DPR 917/1986.
In altre parole la trattenuta del 2,5% è compensata dall’abbattimento dell’imponibile fiscale del TFS sia di 309.97 euro per ogni anno utile sia del 40,98% relativamente alla somma erogata, così come previsto dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi (art. 19 comma 2 bis del Dpr 917/1986 richiamato dalla Circolare 17/2010 dell’Inpdap).
Per queste ragioni riteniamo sbagliata la via del ricorso (e l’avvio del percorso con la diffida) che, peraltro, si rifà ad una sentenza del TAR Calabria non definitiva, emessa su ricorso di quattro magistrati non regolati da un rapporto di lavoro contrattualizzato.
Ferma restando la libertà di ognuno di diffide e ricorsi – che, in caso di sentenza definitiva, potrebbero far aumentare di poco nell’immediato la retribuzione per una minore trattenuta, ma con un saldo finale negativo per la perdita dei vantaggi fiscali – oggi l’intervento che riteniamo più utile e conveniente è quello di chiedere che il nuovo TFS venga calcolato sul 100% della retribuzione e senza perdere le agevolazioni fiscali del DPR 917/1986.
A cura di Vincenzo Di Biasi, FP CGIL Nazionale Dipartimento Sindacale
e Massimo Cozza, segretario nazionale FPCGIL Medici
Roma, 21 maggio 2012