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La FPCGIL Medici al Convegno "Assistenza continua H24 nel Distretto socio sanitario" il 15 maggio a Bolzano

 
 
 

Scioglimento riserva sull'accordo di rinnovo CCNL Fise/Assoambiente 21 marzo 2012

Spett.le Fise/Assoambiente
c.a. Presidente Assoambiente
Dott.ssa Monica Cerroni
c.a. Presidente Sezione Rifiuti
Dott.ssa Daniela Sangalli
 

 
Le Segreterie Nazionali di FP CGIL – FIT CISL – FIADEL, a seguito delle assemblee effettuate con una larghissima partecipazione di lavoratrici e lavoratori del settore, in considerazione del consenso dell’Accordo in oggetto con oltre il 93% di voti favorevoli, conformemente a quanto previsto dagli Accordi Interconfederali del 28 giugno e del 21 settembre dello scorso anno, sono a formalizzare lo scioglimento della riserva sull’Accordo di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro Fise/Assoambiente sottoscritto lo scorso 21 marzo 2012
 
                         Le Segreterie Nazionali
    FP CGIL                 FIT CISL                  FIADEL
Sgrò/Cenciotti         Paniccia/Curcio       Verzicco/d’Albero
 
Roma 3 maggio 2012
 

 
CCNL FISE/ASSOAMBIENTE 2011/2013: Approvato dalla larghissima maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori

 
Sciolta la riserva per l’applicazione definitiva dell’accordo rinnovo del CCNL 2011/2013 FIADEL e FISE/Assoambiente lo scorso 21 marzo.

Dopo un lungo percorso assembleare, che ha coinvolto la grandissima maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori delle aziende private del comparto dell’igiene ambientale, le Segreterie Nazionali di FP CGIL, FIT CISL e FIADEL hanno – lo scorso 3 maggio sciolto positivamente la riserva relativa all’accordo di rinnovo del CCNL 2011/2013, avendo registrato una percentuale di consensi molto alta e per alcuni versi inaspettata.

Da oggi, tutti i lavoratori del comparto dell’igiene ambientale sia pubblica che privata possono contare su uno strumento normativo adeguato ai tempi ed innovativo negli strumenti, in grado di continuare a garantire regole certe sui diritti e sulla loro esigibilità, nonché in grado di fornire strumenti, in grado di continuare a garantire regole certe  sui diritti e sulla loro esigibilità, nonchè in grado di fornire strumenti fondamentali per governare le crescenti
liberalizzazioni che, disgraziatamente, nella logica dominante, potranno determinare una riduzione progressiva del costo del lavoro e dei costi inndustriali del ciclo rifiuti.

Il nuovo CCNL dà anche una una sopstanziale risposta alla necessità di rivalutazione dei salari, attraverso l’incremento dei minimi tabellari e la valorizzazione economica di altri istituti contrattuali e, nelle dinamiche dello sviluppo della contrattazione di secondo livello, valorizza il nostro lavoro quotidiano nella dimensione di “bene ambientale” per le comunità locali.

Ora, i due contratti di settore hanno ripreso il loro percorso parallelo, con la consapevolezza che questo CCNL e quello sottoscritto con Federambiente lo scorso 21 giugno 2011 dovranno essere gli ultimi contratti sottoscritti separatamente dalle Organizzazioni Sindacali con le due Associazioni datoriali; alla luce dei processi di liberalizzazione in atto, sarà rappresentato da un unico contratto di settore come elemento assoluto di garanzia per i cittadini, per i lavoratori e per le aziende che vi operano.

In un Paese che vive il suo momento peggiore oggi, forse, per il nostro comparto è un giorno importante.

Roma 7 maggio 2012

 

Spending review

 

  Riorganizzazione strutture centrali e periferiche – Governo
  Richiesta di incontro urgente
 

 

Comunicato

 

 
    ACCONTI E SELEZIONI


                           
Nella riunione di oggi l’Amministrazione ci ha fornito i parametri per la liquidazione dell’incentivazione ex art. 8 CCNI 2011 INPS che è corrisposta sulla base dell’indicatore della “produttività efficace”.
Al 31/3/2012 tutte le sedi, tranne due, raggiungono una produttività efficace pari o superiore a 100.
La produttività efficace, ricordiamo, si ottiene attraverso la valutazione combinata della produttività (quantità media di pezzi omogeneizzati) e della qualità (miglioramento della qualità rispetto all’anno precedente) raggiunta nelle aree di produzione(9 CCNI 2011 INPS).
Per fare un esempio,se una sede ha un parametro produttività inferiore a quanto previsto, ma ha uno scostamento positivo sulla qualità rispetto al 2011 il parametro della produttività efficace potrà risultare comunque pari a 100.
Le due sedi che non hanno raggiunto il 100 sono Cosenza e Reggio Calabria risultato che, a detta dell’Amministrazione, è possibile correggere nel breve periodo attuando sussidiarietà nei confronti di altre sedi.
In sede di osservatorio nazionale della produttivitàsarà possibile un’analisi più dettagliata dei dati.
Con il cedolino di Maggio sarà corrisposto un acconto relativo al primo trimestre che per Dirigenti Medici e Professionisti, non avendo ancora consuntivato la loro produttività, sarà erogato in cifra fissa, mentre per il restante personale è erogato sulla scorta dei risultati raggiunti.
 
Per il personale ex ENPALS ed ex INPDAP vigendo ancora sistemi produttivi e di misurazione separati e non essendo intervenuta alcuna contrattazione integrativa a mutare il quadro esistente, continuano a valere, per l’erogazione di acconti e saldi incentivanti, le norme previste nei loro contratti integrativi.
 

Accordo programma 2010/2012 e selezioni 

Con l’accordo di programma  INPS 2010/2012, sottoscritto da tutte le OO.SS., si prevedevano procedure selettive di sviluppo economico all’interno delle aree e tra le aree al fine del riconoscimento professionale del personale alla luce del miglioramento costante della qualità dei servizi.
Una prima tornata di sviluppi economici all’interno delle aree, con decorrenza 2010, e poche centinaia di passaggi da B a C, grazie a tale accordo di programma, sono già stati effettuati.
Ora si tratta di definire, attraverso un confronto Sindacato e Amministrazione  i criteri per le future selezioni, che se per il 2011, essendo la decorrenza 1/1/2011, non potrà che riguardare il personale INPS per il 2012 deve prevedere percorsi di qualificazione per tutti.
Nel corso delle prossime riunioni si parlerà dei criteri e dei posti disponibili.
Abbiamo chiesto, inoltre, ancora una volta all’Amministrazione di impegnarsi “politicamente” al fine di ottenere la possibilità di effettuare selezioni per progressioni tra le aree.
L’INPS alla luce dell’assorbimento di ENPALS e INPDAP e della conseguente riorganizzazione non può non tener conto che il successo di una simile operazione passa attraverso la professionalità e la qualità del lavoro di tutti i dipendenti del nuovo INPS.
E questa professionalità deve essere riconosciuta con fatti concreti anche e soprattutto per il personale delle Aree A e B attualmente prigionieri dei vincoli normativi.
 
ROMA, 7 MAGGIO 2012 
 
                                          Coordinamento Nazionale FP CGIL INPS
                                                              Oreste Ciarrocchi
 

FP CGIL: nota di protesta per mancata notifica di atto di convocazione.

Modifica pensioni Comparto Sicurezza: STOP AL MINISTRO FORNERO!

Dopo le nostre iniziative e mobilitazioni pubbliche, le pressioni e le critiche avanzate al tavolo sindacale con la nostra amministrazione, fatte poi conoscere anche al Ministro della Giustizia Severino, arriva un primo risultato tangibile del nostro impegno ripreso dall’articolo di stampa del sole 24 ore, che pubblichiamo.
Stop alle modifiche proposte dal Ministro del Lavoro Fornero dai Ministri della Giustizia, dell’Interno e della Difesa sul trattamento previdenziale del personale del Comparto Sicurezza.

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7.05.2012 – Con nota del 16 aprile u.s. avevamo chiesto all’Amministrazione di autorizzare definitivamente le ore straordinarie per sopperire alle carenze di organico generate dal trasferimento temporaneo del personale Vigile e Capo Squadra a costo zero presso la regione Abruzzo e di conoscere le motivazioni per le quali non erano stati ancora assegnati a tale scopo i fondi derivanti dalle OPCM relative al sisma Abruzzo. 
Di seguito, in allegato, pubblichiamo la nostra richiesta e la risposta del Dipartimento.

 

 

AI LAVORATORI DELLA DIFESA

 

 
In allegato la bozza del FUA 2012, si comunica che in data 8 maggio ci sarà la prima riunione con Persociv per iniziare la trattativa relativa al FUA di Amministrazione.
Sarà cura di questo Coordinamento rendere noto con comunicato l’esito del primo incontro.
Roma, 7 maggio 2012
 
                                           FPCGIL DIFESA
                                            Noemi Manca
 

 

AI LAVORATORI DELLO STABILIMENTO DI GAETA

 

 
  
In data odierna si è tenuto l’incontro tra CGIL FPCISL FPS – UIL PA  nazionali e i vertici dell’AID, per discutere la vertenza dello Stabilimento di Gaeta.
I rappresentanti sindacali pur condividendo l’ipotesi di riconversione dell’Ente, hanno evidenziato le loro perplessità rispetto a:
·  Il mantenimento dei livelli occupazionali dell’area;
·  al numero di personale da riconvertire;
·  alla tempistica della messa a regime del progetto di dematerializzazione.

A fronte di tali interrogativi, l’AID ha confermato:
·  la volontà di non creare situazioni di esubero e quindi il mantenimento dei livelli occupazionali attuali;
·  l’attuazione di un percorso graduale tendente alla riconversione di tutto il personale presente nell’organico dell’Ente;
·  la volontà di attuare in tempi brevissimi la messa  a regime del progetto di dematerializzazione.

Le OO.SS. preso atto di quanto affermato, si impegnano a monitorare le attività affinché siano garantiti i diritti dei lavoratori.

Roma 3/05/2012

 
      CGIL FP                        CISL FPS                       UIL PA
Corrado Manzo           Carlo Vangelisti            Cola Francesco

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COORDINAMENTI VVF E FEDERAZIONE NAZIONALE DELLA SICUREZZA

 
 
 
 
 
 

A tutte le strutture territoriali
CGIL CISL UIL

 

 
 

Nella parossistica attività sindacale di taluni soggetti, appare sempre più radicata e dilagante, un’arrogante convinzione, di dover convertire in regola generale del mondo, quella che invece rappresenta soltanto la loro particina parziale nel mondo stesso; in un simile contesto non ci stupisce la compulsiva smania di auto referenzialità, che  spinge taluni personaggi ad ergersi a mentori dell’altrui azione sindacale, volendo tentare di  imporre quella inammissibile natura ambigua insita nell’attività e nello stesso modo d’essere di questi individui.
 
Nell’affermare che sono gli altri ad aver “optato per la disgregazione sindacale, rivendicando in maniera sterile una propria autonomia di azione”, probabilmente costoro confidano negli effetti distortivi dei loro proclami, nella vana speranza di giungere ad una vera e propria negazione di quella verità storica che invece li inchioda alla propria identità ed alle proprie responsabilità, appare alquanto strano, aver scoperto solo oggi,  la scelleratezza a proprio dire  di talune azioni.
 
In questi ultimi anni, le nostre organizzazioni hanno dato prova di maturità sindacale, ricercando l’unità che, per quanto ci riguarda, rappresenta la ricerca di un criterio univoco nella risoluzione delle problematiche e non, come invece accade per taluni soggetti, una ibrida commistione, funzionale alla ricerca di meccanismi di sopravvivenza, in un’ottica di interesse soggettivo.
 
E’ sotto gli occhi di tutti infatti, il fatto che le scriventi abbiano dato prova di un grande spirito di responsabilità e di una maturità tale che gli hanno consentito di perseguire ed ottenere unità sindacale per quanto ritenuto condiviso, senza comunque restare imbrigliate in un modello generalista di livellamento, essendo anche capaci, all’occorrenza, di distinguersi senza tuttavia essere causa di quelle tensioni interne che possono degenerare in disgregazioni negative per la tutela generale del personale.
 
Denunciare problematiche comuni, non significa, come qualcuno vorrebbe farci credere, avere comunanza d’intenti; il nostro fine infatti è quello di ricercare soluzioni condivise nell’interesse oggettivo, ritenendolo il minimo comune denominatore nella ricerca di quell’invocata unità sindacale che necessariamente dà vita, nel contempo, ad un processo di emarginazione di quei ben noti soggetti aventi scopi diversi, spesso di natura soggettiva, per i quali le problematiche del Corpo rappresentano il motivo funzionale per  accedere a luoghi e livelli gestionali e “partecipare del loro potere”. 
 
Roma 7 maggio 2012
 

F.P. CGIL NAZIONALE VVF
Mario Mozzetta
FED. NAZ. SICUREZZA CISL
Pompeo Mannone
UIL NAZ. VVF
Alessandro Lupo

Federambiente: CCNL dei servizi ambientali 2011 – 2013.

 
 

 
Venerdì 17 giugno 2011 è stato sottoscritto positivamente con Federambiente il rinnovo del CCNL igiene ambientale per il triennio 2011-2013.

La chiusura si colloca dopo 5 mesi dalla scadenza naturale e, tutto ciò, ci ha consentito di raggiungere un risultato di forte pregio contrattuale e politico.

Innanzitutto i dati salariali: l’aumento complessivo si colloca 120 euro per un terzo livello A, la parte forfettaria da gennaio che vale 120 euro e, in ultimo, 170 euro annui per lavoratore da destinare all’assistenza sanitaria integrativa.

La quantità economica complessiva, considerando tutti gli elementi a valore economico, è pari all’ 8% con un 7% sul tabellare (anticipo completo dei dati reali sull’inflazione prevista), superando di molto i calcoli relativi al modello contrattuale da noi non sottoscritto.

Ma il CCNL contiene anche altri elementi importanti: prima di tutto un principio di forte coesione contrattuale, con l’estensione del salario di produttività in pari misura a tutti i lavoratori e lavoratrici precarie (a tempo determinato), indipendentemente dalla durata minima del loro rapporto che verrà distribuito fino al 2011 nella modalità del vecchio CCNL e, dal 2012, in cifra fissa, qualora non si faccia contrattazione integrativa, nella misura di 12,50 euro mese.

Per quanto riguarda tutta la partita delle esternalizzazioni, la previsione contrattuale ha definito e circoscritto tutta la partita dell’inclusione sociale in un’ottica dimensionale percentuale (5%) che la contrattazione locale può allargare attraverso un’intesa, con l’obiettivo di qualificare le cooperative sociale nel settore attraverso delle Coopertative Sociali attente e trasparenti verso i soggetti svantaggiati che si vuole includere.

Noi crediamo che la soluzione del contratto nazionale, nella logica perversa del dumping contrattuale che le aziende stavano imponendo all’interno dei servizi pubblici dietro la falsa retorica dell’inclusione per abbattere i costi del lavoro, abbia dato una risposta che dovremo necessariamente cogliere attraverso gli strumenti del nuovo CCNL perchè tiene insieme ciclo dei rifiuti, equilibrio dei costi, qualità dei servizi e tutela dei lavoratori anche attraverso un percorso d’inclusione.

In breve vi segnaliamo in sintesi le novità dette e il resto dell’ipotesi:

– ASSETTI CONTRATTUALI CCNL NAZIONALE
Durata triennale sia per la parte economica che per la parte normativa.

Piattaforme di rinnovo presentate sei mesi prima della scadenza del contratto.

La parte datoriale dovrà dare riscontro entro 20 giorni decorrenti dalla data di ricevimento.

Dal 1° gennaio 2014, a condizione che siano stati rispettati tempi e procedure, in caso di ritardo del rinnovo del CCNL rispetto alla scadenza naturale, erogazione di un elemento di garanzia in cifra fissa sotto forma di EDR pari a € 15.00 mensili, conguagliabile con gli aumenti derivanti dal rinnovo.

– CONTRATTAZIONE AZIENDALE
L’accordo a contenuto economico ha durata triennale ed è rinnovabile nel rispetto dell’autonomia dei cicli negoziali al fine di evitare sovrapposizioni con i tempi di rinnovo del CCNL e delle relative erogazioni economiche.

Le richieste di rinnovo dell’ accordo devono essere presentate due mesi prima della scadenza.
 
La parte aziendale dovrà dare riscontro entro 20 giorni decorrenti dalla data di ricevimento.

Da gennaio 2012, a favore dei lavoratori dipendenti di aziende prive di contrattazione di secondo livello, a titolo di premio di risultato, è riconosciuto un importo annuale pro capite pari a €150,00, frazionato mensilmente.

L’importo, in proporzione ai mesi effettivamente lavorati, spetta anche agli assunti a tempo indeterminato e determinato che cessino dal servizio nel corso dell’ anno solare.

– LINEE GUIDA PER LA CONTRATTAZIONE DI SECONDO LIVELLO A CONTENUTO ECONOMICO
Al fine di favorire la diffusione e l’effettività della contrattazione di secondo livello, viene istituita una Commissione paritetica con l’incarico di elaborare e proporre linee guida utili a definire modelli di premio variabile, i quali potranno essere adottati e/o riadattati dalle aziende del settore in funzione delle proprie esigenze concrete, con particolare riguardo alle aziende che occupano meno di 200 dipendenti.

– PROCEDURA CONTRATTAZIONE NORMATIVA
Con riferimento alla contrattazione aziendale sulle materie delegate dal CCNL l’azienda, nel trasmettere le documentazioni, i dati e le notizie, fissa un incontro con le rappresentanze aziendali, entro 15 giorni dalla data di trasmissione, la procedura può essere attivata anche su richiesta sindacale.

La trattativa si sviluppa nei successivi 15 giorni, concludendosi comunque entro 30 giorni dall’inizio della procedura.

Decorsi tali termini senza ad divenire ad un accordo, le parti sono libere di assumere le iniziative più opportune, nell’ambito delle proprie competenze e responsabilità e per l’esercizio dei rispettivi ruoli.

Nelle more dell’espletamento della procedura di contrattazione e fino alla sua conclusione, le parti non assumeranno iniziative unilaterali né procederanno ad azioni dirette su queste specifiche materie.

– CONTROVERSIE SUGLI ASSETTI CONTRATTUALI
Il mancato rispetto delle clausole relative alla contrattazione di secondo livello, verrà segnalato dalla parte che ne ha interesse ai rappresentanti di Federambiente e delle OO.SS. stipulanti il CCNL entro 15 giorni dal momento in cui è stato rilevato.

Entro i successivi 15 giorni lavorativi, si darà luogo ad un tentativo di conciliazione in sede nazionale con l’eventuale partecipazione delle istanze delle parti competenti per territorio.

– INCLUSIONE SOCIALE E POLITICHE DEL LAVORO
Al fine di promuovere l’inserimento lavorativo di soggetti disabili e/o socialmente svantaggiati come previsto dalla legge n.381/91, gli appalti relativi alle attività del ciclo previste nell’ area spazzamento e raccolta, comprese le piattaforme ecologiche, potranno essere assegnate alla cooperazione sociale, con il metodo dell’ offerta economicamente più vantaggiosa, per una quota complessiva e non superiore al 5% dell’ammontare del volume economico di queste attività, tale percentuale si potrà incrementare, previo accordo aziendale, fino ad un massimo del 15%. Obbligo per i soggetti affidatari di assicurare ai propri dipendenti le condizioni normative ed economiche non inferiori a quelle previste da un CCNL stipulato con le OO.SS. comparativamente più rappresentative.

I progetti d’inclusione sociale saranno oggetto di esame congiunto a livello aziendale con particolare riguardo agli obiettivi, alle modalità e alle finalità degli stessi.
 
Nel corso dell’esame congiunto le aziende forniranno i dati numerici del volume economico delle attività oggetto dell’affidamento.

Le parti istituiranno un apposito osservatorio aziendale, con compiti di informazione e monitoraggio delle attività al quale verranno trasmessi prima dell’inizio del servizio i progetti specifici.

Affinché si possa meglio comprendere il contesto dell’inserimento al lavoro dei soggetti a rischio esclusione, attraverso l’attività di raccolta delle informazioni dei progetti territoriali e/o aziendali, è istituito dal 1 novembre 2011, un gruppo tecnico paritetico nazionale.

– ORARIO DI LAVORO MULTIPERIODALE
La durata dell’orario normale di lavoro di 36 ore può essere fissata, anche per distinti settori, reparti, uffici o gruppi di lavoratori, come media settimanale da effettuarsi in periodi non superiori a 6 mesi.

Nell’ambito dei regimi di orario multiperiodale le ore ordinarie non possono comunque superare le 42 ore settimanali e quella minima non potrà essere inferiore a 30 ore settimanali.

Le parti si incontreranno a livello aziendale, quattro mesi prima dell’avvio dell’orario multiperiodale, per esaminar i segmenti produttivi ove applicare l’orario di lavoro multiperiodale e le modalità di attuazione e la modulazione mensile dell’orario multiperiodale.

In tale ambito, saranno oggetto di contrattazione:
1. le eventuali categorie di dipendenti da esentare da tale articolazione oraria;
2. le modalità di comunicazione/informazione che dovranno essere forniti ai lavoratori interessati 60 giorni prima dell’avvio dell’orario multiperiodale ;
3. le materie sull’orario di lavoro demandate alla contrattazione aziendale.

– LAVORO MULTIPERIODALE
La norma oltre ad escludere che le prestazioni sono obbligatorie e rientrano, ovviamente, nei limiti normativi della legge e a cause imprevedibili, recupera un concetto per noi fondamentale in quanto rinvia alla di contrattazione aziendale a contenuto normativo le seguenti materie:
la definizione dei criteri relativi alle modalità d’impiego e di rotazione delle prestazioni straordinarie individuali compatibili con la sicurezza del lavoro e della tutela della salute;
le eventuali estensioni a categorie sociali di lavoratori dell’esclusione del lavoro straordinario;
la determinazione che le prestazioni pro capite di lavoro straordinario.

– ASSISTENZA SANITARIA INTEGRATIVA
A partire dal 1 luglio 2012 a tutti il lavoratori non in prova al quale si applica il presente contratto hanno diritto all’erogazione delle prestazioni sanitarie in dipendenza di rapporto di lavoro.

Per tali prestazioni è previsto il solo contributo a carico delle imprese di 170 euro l’anno.

Evidentemente, il testo dovrà essere ora sistemato e aggiornato con alcuni elementi successivi alla firma ivi comprese le tabelle degli aumenti ma, di certo, possiamo dire che il valore della chiusura unitaria coglie degli elementi qualitativi che proiettano il CCNL igiene ambientale nella dura partita della riduzione delle risorse locali e delle liberalizzazioni, con regole sempre più certi ed esigibili.

L’ipotesi di rinnovo è importante perché si è riusciti a confermare un equilibrio importantissimo sul piano unitario nel merito delle cose, anche alla luce di quanto non si è condiviso sul piano politico in questi anni.

L’ipotesi di rinnovo è importante perché propone risposte serie ed innovative su argomenti delicati come nella regolamentazione della malattia di breve durata che, diversamente ad altri settori che hanno destrutturato, ha innovato e qualificato l’istituto rafforzando i diritti e non i privilegi, distribuendo le risorse accantonate su chi, quotidianamente, contribuisce responsabilmente allo sviluppo della qualità dei servizi.

Ora la parola spetta ai lavoratori ed alle lavoratrici, attraverso un percorso di consultazione diffuso e capillare in tutte le aziende e luoghi di lavoro in un percorso unitario che andremo a definire nelle prossime ore.

p. il Coord.to Naz. le FP/CGIL Igiene Amb.le  Massimo Cenciotti p. la Segreteria Naz. le FP/CGIL Adriano Sgrò

Roma, 20 giugno 2011
 

 

Igiene ambientale: Fise/Assoambiente CCNL Igiene Ambientale Privata 2011/2013

 
Approvato definitivamente l’articolo 25 del Decreto liberalizzazioni, l’Accordo di rinnovo del Contratto Unificato dell’igiene ambientale ora efficace per tutto il settore, annulla parte del decreto stesso.

 
Ieri notte, dopo una sfibrante trattativa, come Segreterie Nazionali insieme alla delegazione trattante abbiamo siglato l’accordo di rinnovo del CCNL Fise/Assoambiente 2011/2013.
 
Tutto ciò, anche in considderazione del drammatico momento che sta deprimendo il Paese in termini economici, sociali e nellle politiche del lavoro, è stato reso possibile grazie all’incredibile mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori del settore privato.

Il risultato, ovviamente, è estremamente importante non solo per la parte privata dell’igiene ambientale, in quanto ci permette di rispondere con decisione ai bisogni stringenti delle lavoratrici e dei lavoratori, ma lo è, soprattutto, per la parte pubblica del compartoo attraverso la nuova unificazione dei due CCNL (blindato il sistema delle clausole sociali contrattuali e annullato il differenziale sul costo del lavoro a sfavore dei lavoratori di parte pubblica), respingendo – così – al mittente il tentativo di smantellare il settore nella sua interezza.

Ieri, il Parlamento, approvando definitivamente l’articolo 25 del Deccreto liberalizzazioni, ha materializzato i fantasmi che la categoria ha provato ad esorcizzare con lo sciopero compatto del 12 marzo; ieri i lavoratori, con la conferma della centralità del Contratto Nazionale Unico, hanno risposto al tentativo di smantellare il settore e fare il “mercato” sul differenziale di costo dei due contratti e sulla cancellazione di decine di posti di lavoro.

Da ieri, sappiamo con certezza qual’è l’ambito legislativo del confronto che affronteremo con decisione in ogni parte del Paese, con la consapevolezza che il Contratto Nazionale Unico dell’igiene ambientale, saldato e fortificato ieri, è l’unico e lo strumento migliore voluto fortemente anche dalla rappresentanza dei Comuni italiani.

L’accordo sottoscritto è soddisfacente soprattutto sul piano economico in quanto restituisce ai lavoratori una quota di salario che va oltre il dato dell’inflazione, conferendo alle retribuzioni un valore salariale non risolutivo ma sicuramente molto importante, riscontrabile prontamente e in maniera robusta nelle prossime retribuzioni e con grande peso sul 2012.

La chiusura complessiva economica si assesta a 134 euro (comprensiva della quota destinata all’assistenza sanitaria integrativa) che corrisponde ad un aumento del 7,7% del salario, avendo a riferimento la paga base parametrale del 3° livello con parametro A.

La parte normativa non solo ha confermato nella sua interezza gli elementi qualificanti raggiunti nei rinnovi precedenti ma ha sviluppato, nel sistema delle relazioni sindacali, la contrattazione aziendale e il rafforzamento delle tutele dei lavoratori malati di lunga durata.

L’Accordo convalida le volontà della categoria espresse in piattaforma e, con la chiusura di quel “progetto alto”, siamo riusciti a mettere insieme l’idea di efficientamento con l’incremento delle risorse per i lavoratori, l’offerta qualitativa dei servizi con le garanzie sulla salute degli operatori, il coraggio di contenere pochi costi accessori del CCNL e il mantenimento dei livelli occupazionali, la salvaguardia delle imprese del settore dalla crisi generale con la tutela dell’ambiente e il contenimento delle tariffe ai cittadini.

In questi ultimi giorni abbiamo temuto che la forza dell’insieme degli interessi economici contrari ai diritti, all’ambiente, allo sviluppo industriale del ciclo integrato e alla dignità dei lavoratori riuscisse a far saltare l’accordo e potesse prendere il sopravvento ma, probabilmente, “quell’insieme” non ha compreso fino in fondo l’indicazione impetuosa venuta dagli scioperi del comparto e di quanto ancora maggioritaria sia l’idea e la voglia di ambiente e di lavoro come bene comune.

Ora, come sempre da oltre mezzo secolo, la parola spetta a voi: lavoratrici, lavoratori e, ancor prima, cittadini di questo Paese. 

Le Segreterie Nazionali
FP CGIL Sgrò/Cenciotti – FIT CISL Paniccia/ Curcio – FIADEL Verzicco/d’Albero

Roma 22 marzo 2012

 

CCNL FISE/Assoambiente 2011 2013. Attivo Nazionale unitario dei quadri e dei delegati; Bologna 3 aprile 2012

 
In attesa dell’attivo nazionale unitario ‐ di cui vi daremo nota in fondo ‐ e dell’avvio della consultazione tra i lavoratori e le lavoratrici sull’ipotesi di rinnovo del CCNL Fise/Assoambiente, sottoscritto lo scorso 21 marzo, abbiamo ritenuto necessario sintetizzare in questa prima nota i punti salienti dell’accordo siglato.

In premessa è utile considerare che, in questi primi giorni successivi all’accordo di rinnovo che chiude l’intera stagione contrattuale del comparto, stiamo registrando in generale, soprattutto nelle gestioni in appalto, una grande soddisfazione per la chiusura della vertenza seppur in presenza di qualche piccola tensione.
Sicuramente le assemblee saranno l’occasione per ribadire l’ampiezza e la qualità dell’accordo e, soprattutto, alla luce delle ultime modifiche legislative in materia di servizi pubblici, ci daranno occasione per spiegare la necessità e l’urgenza di unificare il contratto, blindando le clausole sociali, e affrontare con decisione il confronto sul destino delle nostre imprese nell’ottica disgregativa decisa dal Governo.

Di certo, il rinnovo ha tenuto conto della grave crisi che sta attraversando l’economia e le imprese, ma attraverso l’aumento del 7,7% del salario, percentuale che va oltre il dato dell’inflazione, è riuscito a dare una risposta ai lavoratori di notevole dimensione.

La parte normativa non solo ha confermato nella sua interezza gli elementi qualificanti raggiunti nei rinnovi precedenti ma ha sviluppato maggiormente la contrattazione aziendale e, attraverso un percorso di efficientamento normativo, ha garantito un incremento delle risorse per i lavoratori e ulteriori garanzie sulla salute per gli stessi.

Vi è, inoltre, da evidenziare che la scelta su come allocare le risorse economiche a disposizione è stata convintamente indirizzata verso i trattamenti economici collettivi e strutturali, anche a scapito di strumenti del salario accessorio come lo straordinario su cui è prevista la defiscalizzazione realizzata alla contrattazione aziendale.

Per molte materie si è delegato e non derogato a livello aziendale, sia potenziando la contrattazione di secondo livello sia utilizzando momenti di confronto (esame congiunto) su nuovi e precisi doveri contrattuali per le imprese individuati in questo rinnovo.

Ora, come previsto nell’accordo di rinnovo del 17 giugno del 2011 di Federambiente, cosi come già fatto nei precedenti rinnovi contrattuali, nelle prossime settimane, nell’ottica del mantenimento dei trattamenti unificati raggiunti sino ad ora, provvederemo ad avviare un confronto conclusivo con Federambiente per risolvere quanto sottoscritto con la stessa associazione datoriale lo scorso 17 giugno 2011, anche in considerazione di quanto sottoscritto….”che al fine di difendere e sostenere il contratto unico di settore relativo ai servizi ambientali e di garantire quindi l’unicità del trattamento dei lavoratori addetti, l’allineamento e l’omogeneità dei relativi costi rappresentano un valore per la competitività del settore nel mercato. Pertanto, qualora nel corso della vigenza triennale del presente CCNL, il complesso degli elementi economici e retributivi relativi al rinnovo subiscano un disallineamento per effetto di erogazioni e incrementi diversi perché disposti dal CCNL Fise Assoambiente, si procederà all’allineamento delle somme economiche diverse previste dai due CCNL.

Fermo restando che trattasi esclusivmente di una armonizzazione delle competenze salariali accessorie e, comunque, in termini complessivi si terrà conto anche degli elementi di maggiore peso sottoscritti con le imprese private.

Sintesi Accordo 21 marzo 2011

Assetti contrattuali
Applicazione di quanto stabilito dagli Accordi interconfederali 28.6.2011 e 21.9.2011 sugli assetti contrattuali.
(da completare la parte relativa al livello aziendale sia in Fise che in Federambiente);

Il Contratto Collettivo Nazionale ha durata triennale sia per la parte normativa che per quella economica. (come Federambiente);

Nel caso in cui non viene rinnovato il contratto entro la scadenza naturale, avendo presentato la piattaforma sei mesi prima, erogazione di un Elemento di Copertura Economica (E.C.E.), con un importo mensile di € 15,00 al livello 3A, da parametrare sugli altri livelli;

Elemento di garanzia retributiva
A partire dal 2013, ai lavoratori non interessati da progetti di produttività è riconosciuto con la retribuzione del mese di marzo di ogni anno un importo pro capite di € 150,00 a titolo di Elemento di garanzia retributiva (E.G.R.). (come Federambiente)

Inserimento Orario di lavoro multi periodale
(come Federambiente e comunque fondamentalmente legato alla contrattazione aziendale)

Orario di lavoro in regime di attività lavorativa flessibile
Stabilita la durata minima dell’orario minimo giornaliero e settimanale, non prevista nella norma precedente sia per le singole settimane che per i periodi plurisettimanali, distinguendo così tale norma dal lavoro multi periodale. Rivisitazione dei giorni di preavviso e rinvio alla contrattazione aziendale per eventuali modifiche e/o integrazioni. (Da aggiornare e migliorare il testo Federambiente, dove la durata minima può essere anche di 1 ora e il limite delle settimane in regime di flessibilità non è previsto).

Straordinario diurno feriale
Maggiorazione del 15% sulle prime 50 ore annue;

maggiorazione del 23% dalla 51^ alla 100^ ora, solo per le imprese che predisporranno una programmazione delle disponibilità e la rotazione dello straordinario con esclusione/limitazione dallo straordinario di “soggetti meritevoli di tutela” (nuclei mono parentali, particolari situazioni familiari o personali, ecc.).
Tali modalità e criteri attuativi, che dovranno essere predisposti preventivamente dall’impresa, saranno oggetto di un esame congiunto preventivo anche ai fini della tutela della sicurezza del lavoro.

Maggiorazione del 31% sulle ore successive.

Nell’obiettivo di fruire del regime legale della detassazione per effetto di incrementi di produttività, efficienza, qualità, ecc., la contrattazione aziendale di secondo livello definirà misure, criteri e modalità per il lavoro straordinario e per il lavoro festivo.
(in Federambiente c’è la contrattazione per arrivare fino alle prime 50 al 15% e per condividere programmazione, rotazione e esenzioni di categorie da tutelare. In Fise questa ultima parte diventa un obbligo contrattuale e non una possibilità demandata alla contrattazione).

Lavoro notturno
Elevato da 3 a 5 anni
il limite di età del figlio, per l’esenzione dal notturno della lavoratrice madre o in alternativa, il lavoratore padre convivente con la stessa. (come Federambiente).

Per il turno di lavoro antimeridiano che include l’ora di lavoro che va dalle ore 5.00 alle ora 6.00, attraverso la contrattazione di secondo livello, può essere prevista una percentuale diversa dall’attuale notturno, non superiore al 20%, definendo modalità e criteri attuativi di tali turni (programmazione dell’utilizzo, rotazione, esclusione/limitazione di “soggetti meritevoli di tutela”), ai fini della tutela della sicurezza del lavoro.
Nell’ambito della stessa trattativa si potranno definire misure, criteri, modalità per il lavoro notturno nell’obiettivo di fruire dei regimi legali della detassazione e della decontribuzione.

Sono fatti salvi gli accordi collettivi aziendali in vigore concernenti i trattamenti economici relativi alle distinte fattispecie del sistema degli orari.

Indennità domenicale
Domenicale: viene chiarito che i lavoratori cui spetta l’indennità domenicale sono esclusivamente gli addetti a turni che fruiscono di riposo settimanale compensativo in giorno diverso dalla domenica, per tuttio gli altri va pagata la maggiorazione del 65%.
A decorrere dall’1.9.2012, l’indennità domenicale è aumentata da euro 4,13 a euro a euro 7,00. Il valore incrementato è assorbito dal maggiore importo eventualmente riconosciuto allo stesso titolo da accordi collettivi aziendali in vigore”. ( In Federambiente la stessa è a euro 4,13).

Periodo di conservazione del posto di lavoro del comporto prolungato
Il lavoratore ha diritto alla conservazione del posto per un ulteriore periodo di 90 giorni calendariali.
(Parificato il trattamento come Federambiente)

Malattia breve
Vengono inseriti dei deterrenti economici come in Federambiente per chi supera la media del settore, in questo caso la media è quella prevista dalla tabella dei costi del lavoro depositata al ministero del lavoro che prevede 12 giorni.
Per malattia breve si intende quella con certificati inferiori o pari ai 5 giorni.

Per i primi 2 eventi di assenza successivi ai predetti 12 giorni o 4 eventi, per ogni evento si opererà una trattenuta di € 15,00 dall’Elemento di garanzia retributiva (E.C.E.) oppure una trattenuta di pari importo dall’equivalente premio di produttività eventualmente previsto dalla contrattazione aziendale di secondo livello, dal 3° evento di assenza successivo la somma diventa di € 35,00.
Il totale delle somme trattenute non può comunque eccedere l’importo annuo dell’ E.C.E. e del premio di produttività eventualmente previsto dalla contrattazione aziendale di secondo livello. (come Federambiente)

In ogni singolo anno solare, le somme trattenute saranno destinate per il 60% all’incremento dell’Elemento di Garanzia Retributiva ovvero all’incremento dell’equivalente premio di produttività eventualmente previsto dalla contrattazione di secondo livello, a favore dei lavoratori le cui assenze per malattia, non abbiano superato nell’anno solare i 12 giorni calendariali o i 4 eventi comunque di durata non superiore a 12 giorni calendariali.

Le trattenute non si applicano nei casi di assenza per malattia di durata superiore a 5 giorni continuativi nonché nei casi di assenza dovuti a ricovero ospedaliero/dayhospital ovvero a gravi patologie, comprese quelle di genere, che richiedono anche terapie salvavita. (come Federambiente)

Materie rinviate alla stesura del CCNL
– Assetti contrattuali, sistema relazionale, tempi e procedure della contrattazione di secondo livello;
– Mercato del lavoro;
– Prerogative e diritti sindacali e costituzione della R.S.U.;
– Classificazione del personale ;
– Disciplina dell’inidoneità (come Federambiente);
– Responsabilità dei conducenti ‐ Sospensione e revoca della patente di guida Carta di qualificazione del conducente;
– Diritto allo studio;
– Tutela persone handicappate;
– Salute e Sicurezza del Lavoro.

Per le prime quattro materie si propone un tavolo unico con Federambiente.

Parte economica e compenso forfettario
Aumenti livello 3 parametro A:

35 euro dal 1 aprile 2012;
34 euro dal 1 ottobre 2012;
35 euro dal 1 ottobre 2013.

Complessivamente sono euro 104 sul tabellare (come Federambiente)

Indennità integrativa mensile: da 19 € è aumentata a € 24,00 a decorrere dall’1.4.2012( +5) e a € 30.00 a decorrere dall’1.07.2013″ (+6). (come Federambiente)

Previambiente :un contributo di € 5,00 al mese per dodici mensilità per ogni lavoratore iscritto.
(come Federambiente)

Assistenza sanitaria finanziata con importo annuo è pari ad € 170,00 (come Federambiente)

Totale economico mensile a regime 134 euro (come Federambiente).
Compenso forfettario lordo (ex una tantum) € 260,00 per il periodo va dal 1 gennaio 2011 al 31 marzo 2012:
€ 130,00 con la retribuzione relativa al mese di maggio 2012
€ 130,00 nel mese di marzo 2013 unitamente alla corresponsione dell’Elemento di garanzia retributiva oppure con il premio di produttività eventualmente previsto dalla contrattazione aziendale di secondo livello, al fine di fruire dei regimi legali della detassazione/decontribuzione.

Il compenso forfettario spetta, in proporzione ai mesi di servizio prestato nel periodo considerato, anche ai lavoratori assunti con contratto a tempo determinato di durata almeno pari a dodici mesi che siano in forza alla data dell’1 aprile 2012.

Diversamente dal passato, l’erogazione spetterà all’imprese che hanno in carico i lavoratori al momento dell’erogazione. Il metodo del pro rata che tanti problemi ci aveva creato nel passato per il recupero delle quote pregresse è stato scongiurato.

Congelamento con l’attuale retribuzione di riferimento e fino al 31/12/2013 degli effetti delle maggiorazioni previste dal vigente CCNL, calcolati in misura percentuale sulla retribuzione base parametrale o individuale.
(non previsto in Federambiente).

Nei prossimi giorni vi invieremo una scaletta ancora più sintetica e dettagliata da distribuire, in vista
della consultazione, ai lavoratori e alle lavoratrici.

Conseguentemente, per preparare al meglio la consultazione e il percorso di sintesi del CCNL Unico dell’igiene ambientale, è convocato per il prossimo 3 aprile 2012 alle ore 9.30 a Bologna, presso la Fit Cisl regionale in Via Milazzo 16 – sala Bondioli ‐ l’Attivo Nazionale unitario dei quadri e delegati di tutto il comparto dell’igiene ambientale.

Le Segreterie Nazionali
FP CGIL Sgrò/Cenciotti
FIT CISL Paniccia/ Curcio
FIADEL Verzicco/d’Albero
 
Roma 27 marzo 2012

 

Attivo Nazionale unitario quadri e delegati del comparto igiene ambientale: Contratto unico di settore, sicurezza e contrasto alla liberalizzazione selvaggia.

Attivo Nazionale unitario quadri e delegati del comparto igiene ambientale: Contratto unico di settore, sicurezza e contrasto alla liberalizzazione selvaggia. Segreterie Nazionali Fp-Cgil, Fit-Cisl e Fiadel  

L’attivo nazionale unitario dei quadri e dei delegati del comparto igiene ambientale, tenutosi ieri a Bologna, si è concluso con l’approvazione unanime di un ordine del giorno che traccia le prossime tappe della mobilitazione della categoria: ferma opposizione sul fronte della liberalizzazione selvaggia e della frantumazione del settore operata dal decreto “Cresci Italia”; prosecuzione della consultazione tra lavoratrici e lavoratori sul rinnovo del contratto nazionale; un forte impegno sul fronte della sicurezza dei luoghi di lavoro, con un commosso e particolare riferimento alle troppe morti registrate tra gli operatori.
 
L’attivo, nel confermare il giudizio positivo sull’Accordo, ha quindi dato mandato alle Segreterie Nazionali di sciogliere la riserva sull’ipotesi d’accordo sottoscritta il 21 marzo 2012 non appena l’esito della consultazione sarà certificato e comunque non prima del prossimo 28 aprile 2012.
 
Bologna, 4 Aprile 2012

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