Richiesta di incontro

      Roma,

24 gennaio 2017

Alla cortese attenzione
di
Ministro
Sottosegretario con
delega all’internazionalizzazione
Ministero dello Sviluppo
economico
Presidente
Direttore generale
Consiglieri di
amministrazione

Personale
Ice-Agenzia

Gentilissimi Ministro,
Sottosegretario, Presidente, Direttore, Consiglieri e Colleghi

La CGIL sente la necessità con
l’inizio del nuovo anno di proseguire o avviare un nuovo
dibattito su delle tematiche che ritiene centrali:

Fabbisogno di personale: viste le
drammatiche carenze di una pianta organica ogni
giorno più vecchia e con
carichi di lavoro in costante aumento

Valutazione: visti vecchi e nuovi limiti di un
sistema spesso percepito dal personale come
disincentivante (ci risulta dovrebbe essere
esattamente il contrario)

Posizioni organizzative: visto
il rischio di trasformare il sacrosanto diritto ad
un riconoscimento del proprio lavoro in un
contentino distribuito a pioggia ad alcuni.Il documento
allegato si propone di fare una analisi di queste
problematiche per incentivare il confronto alla ricerca
di soluzioni condivise.

  Marcello Gentile
 Coordinatore Fp Cgil
Ice 

Rendimenti gestione finanziaria Previambiente 2016

Roma, 24 Gennaio 2017

 

 

 

Con la presente siamo ad informarvi
sull’andamento della gestione finanziaria di Previambiente per l’anno 2016 che evidenzia, con un buon
risultato, un rendimento netto del comparto Bilanciato pari al 3,15% e un rendimento
netto del comparto Garantito, per lo stesso periodo, pari a 0,82%. 

Nello specifico il valore quota del
comparto bilanciato è pari a 19,707 e il patrimonio dello stesso comparto è di €
720.039.912,01.

Per quanto riguarda il comparto
garantito il patrimonio ammonta a € 201.828.439,9 e il valore quota è di €
12,888.      
Questi dati, oltre a consolidare i rendimenti di entrambi i
comparti di investimento,  risultano –
evidentemente – per tutto l’arco del periodo di gestione molto al di sopra del
rendimento del TFR con un accumulato per:

–   il
comparto Bilanciato, da inizio gestione – 31 luglio 2000 – al 31 dicembre 2016,
del 97,07%, che corrisponde ad un
rendimento periodale su base annua del 4,22%.

–   il
comparto Garantito, da inizio gestione – 31 luglio 2007 –  al 31 dicembre 2016, del 28,88% che corrisponde ad un rendimento periodale su base annua del
2,71%.

Si precisa, inoltre, che, in
conformità con le indicazioni contenute nella Circolare COVIP n. 158 del 9
gennaio 2015 in relazione alle modalità applicative della Legge n. 190 del
23 dicembre 2014 (c.d. legge di stabilità) con riferimento all’imposta
sostitutiva, nella predisposizione del prospetto di valorizzazione della quota
al 31 dicembre 2016 si è tenuto conto della disciplina fiscale previgente.

Coordinatore Naz.le
FPCGIL Igiene Ambientale       Segretario
Naz.le FPCGIL

       
           Massimo Cenciotti                                                        Federico
Bozzanca

   
                                                                                       

Igiene Ambientale: Comunicato Segreterie Nazionali 24 gennaio 2017

Vi informiamo che le notizie diffuse in “rete”, relative a una presunta
trattativa tra le Segreterie Nazionali di categoria con altre associazioni
imprenditoriali per la stipula di un ulteriore CCNL specifico per il comparto,
sono assolutamente prive di fondamento e senza nessuna prospettiva futura.

Com’è
noto, i contratti collettivi stipulati e applicati nel comparto sono unicamente
quelli sottoscritti e recentemente rinnovati con Utilitalia per le aziende
pubbliche (10 luglio 2016) e con FISE/Assoambiente per le aziende private (6
dicembre 2016), il tutto nell’ambito di un sistema consolidato di relazioni
sindacali e di bilateralità sul welfare contrattuale a beneficio dei lavoratori
e delle lavoratrici, delle imprese e della qualità del servizio reso.

Inoltre,
anche ai fini di quanto previsto dal combinato disposto del Testo Unico
Ambientale D.lgs. n°152/2006 e dal Codice dei Contratti Pubblici D.lgs.
n°50/2016, riteniamo che siano accresciuti i motivi per approdare
definitivamente al Contratto unico di settore, valido sia per le aziende in
concessione sia per le aziende in appalto.

Anche
perché, nel “Codice dei contratti pubblici” il dettato dell’articolo 30
evidenzia l’obbligo di applicazione “del
contratto collettivo nazionale in vigore per il settore” il cui ambito sia
strettamente connesso con l’attività oggetto dell’appalto.

Ora, seppur
in presenza di due CCNL fondamentalmente simili, la definizione di unico testo
contrattuale è sempre più fondamentale anche come elemento di regolazione
totale del “mercato”, in una fase particolarmente difficile sia sul piano
economico sia sul piano sociale.

                   
Garanzie e tutele, così come
recentemente elaborate nel recentissimo rinnovo contrattuale, sono il punto di
riferimento dell’azione sindacale ed è per questo che non possiamo
assolutamente sottoscrivere ulteriori CCNL per il settore o acconsentire che
altri soggetti sindacali possano farlo violando norme, consuetudini e il
criterio della rappresentanza sindacale comparativamente più rappresentativa
sul piano nazionale e territoriale.
Va rafforzato con decisione
un percorso che, oltre a solidificare il nuovo contratto, ci porti alla
definizione di un unico testo contrattuale per il settore dell’igiene
ambientale.

 


Le Segreterie Nazionali

                

       FP CGIL                   FIT CISL         UILTRASPORTI         FIADEL

       
Bozzanca/Cenciotti  Paniccia/Curcio     Odone/Modi     Verzicco/D’albero

Ministero Difesa: Lettera sollecito riscontro Dipartimento Funzione pubblica su assenze per calamità naturale

                                                                                     
Con nota unitaria
del 12 Gennaio u.s. – che ad ogni buon fine si allega in copia – Fp Cgil, Cisl
Fps e Uil Pa chiesero a codesto Dipartimento, in ragione delle avverse
condizioni climatiche che in quel periodo stavano affliggendo la Regione Puglia
e, in particolare, i comuni siti nel territorio di Taranto, e stante quanto
imposto in quegli stessi giorni ai lavoratori impiegati presso l’Arsenale
militare di Taranto dalla propria direzione – circa l’obbligo di produrre
richieste di ferie e/o di permesso retribuito per motivi personali – di
intervenire con urgenza avendo sostanzialmente cura di diramare a tutte le
amministrazioni pubbliche una nota circolare che regolasse, sulla scorta della
normativa anche contrattuale tuttora vigente, i termini della questione
avanzata.

               
Ciò anche al fine di rendere
legittima, corretta ed omogenea l’applicazione dei citati istituti normativi e
contrattuali a tutti i dipendenti statali coinvolti, oltre che assicurare in
tal modo a questi ultimi il pieno accesso al diritto di giustificazione
dell’assenza prodotta in luogo della sottrazione dei giorni di ferie spettanti,
o di parte delle retribuite 18 ore di permesso annue attribuite per motivi
personali, come invece deciso dalla direzione del predetto Arsenale militare.

               
Sulla questione, pur avendo noi
contestualmente richiesto un cortese urgente cenno di riscontro della nota de
quo, siamo purtroppo ancora oggi costretti a registrare la totale assenza
di  risposte sull’argomento e, men che
meno, si ha notizia di circolari emanate da codesto Dipartimento sul tema,
mentre talune altre amministrazioni statali – ad esempio l’amministrazione
penitenziaria, di cui allegano gli atti prodotti – si sono già regolate di
conseguenza, applicando correttamente le menzionate norme in favore dei propri
dipendenti. Pubblici tanto quanto quelli civili della difesa, ai quali però si
continua a negarla.

                Premesso quanto sopra, e considerate
le ricadute prodotte soprattutto in danno dei lavoratori coinvolti, la
scrivente O.S. sollecita cortesemente codesto Dipartimento a dare pronto
riscontro alle note trasmesse.

               

               
                                                                                                   

                                                                                                                   
Il Coordinatore Nazionale FP CGIL
Ministero
Difesa

Francesco
Quinti    
                                                                      

Ministero Difesa: Lettera Fp Cgil nazionale a Persociv su circolare personale turnista

Codesta Direzione generale ha, con la circolare
in oggetto, ritenuto opportuno fornire agli enti di servizio talune linee di
indirizzo su alcuni importanti aspetti riguardanti la gestione
dell’organizzazione del lavoro in turni, al fine di garantire una corretta ed
organica applicazione dei principali istituti di legge e contrattuali spettanti
al personale turnista.

           
Tra queste, al punto 3., è
intervenuta anche sul tema “Assenze a vario titolo, riposi e recuperi”,
provando a disciplinare l’ipotesi di assenza a vario titolo mediante il ricorso
all’utilizzo dell’orario convenzionale di
servizio giornaliero, ovvero 6 ore nell’ipotesi di turno articolato su sei
giorni, e 7 ore e 12 minuti nell’ipotesi di turno articolato in cinque giorni,
per indicare un presunto residuo a carico del dipendente di un debito orario
per l’orario non effettuato.

           
Di
seguito, poi, codesta direzione elenca le varie tipologie di turnazione e di
presunto debito accumulato dal lavoratore, e conclude sostenendo che in caso di
assenza a qualsiasi titolo (ferie, permessi retribuiti o altro)
coincidente con un turno, il lavoratore non matura il diritto al riposo
compensativo nella giornata immediatamente successiva; è quindi tenuto ad
effettuare la prestazione lavorativa in luogo del riposo per la durata
convenzionale prevista nella settimana.

    In
proposito, ci consenta di non essere affatto d’accordo con le determinazioni
assunte sul punto nella circolare de quo, poiché sul tema è come noto
intervenuto il Contratto Integrativo del C.C.N.L. del Comparto Ministeri del 16
Maggio 1995, che ne ha integrato talune disposizioni, peraltro tuttora vigenti. 

          Come
quella contenuta precisamente nell’allegato “A”, punto 4. ” Applicazione
dell’art. 19 del C.C.N.L.”, che alla lettera C) recita testualmente: << “le
assenze per l’intera giornata non possono essere calcolate in ore, quale che
sia la durata dell’orario di lavoro nella giornata di assenza”>>.

           
In ragione
di quanto testé assunto, considerati da ultimo anche gli orientamenti
applicativi ARAN sul tema, si invita codesta Direzione generale a far tenere
l’immediata correzione della predetta circolare sul punto in questione,
facendone adeguare i contenuti alle previgenti disposizioni dispensate dal
menzionato Contratto Integrativo.

           
Si
resta in attesa di cortese urgente riscontro.

 

           

Il
Coordinatore Nazionale FP CGIL

Ministero
Difesa

Francesco Quinti                                                                                         

News

INPS: Comunicato su nomine


INPS, in arrivo le nomine dei Dirigenti Generali? 
Quali e per quale riorganizzazione?   

Sono giorni, ormai, che circolano
voci su presunte nomine di dirigenti di prima fascia dell’Inps, in attuazione
di un piano di riorganizzazione prodotto dal Presidente Tito Boeri, piano su
cui sono piovute critiche e riserve da parte del CIV dell’Istituto, della CGIL
e da altre Organizzazioni Sindacali, della stampa e degli organi di controllo
ministeriali.

 

Si prevede una riduzione delle
posizioni dirigenziali e l’affidamento, ad apposita commissione, di poteri
consultivi circa l’indicazione degli incarichi dirigenziali generali.

Non è stata finora realizzata
alcuna modalità di coinvolgimento o confronto con i diretti interessati né,
tantomeno sono state consultate le rappresentanze sindacali.

 

Viene riproposto, pertanto, un
metodo decisionale che la FP CGIL ritiene non adatto a corrette relazioni tra
le parti e, soprattutto, non in grado di produrre soluzioni efficaci ai
problemi ormai annosi dell’Ente.

 

In particolare, al di là di una
iniziale e pur possibile riduzione di spesa, non si intravedono nel Piano Boeri
scelte razionali e di necessaria implementazione di servizi strategici quali la
Formazione, che verrebbe addirittura soppressa, l’Organizzazione, l’Informatica
ecc.

Così come non appare sufficiente
enunciare la centralità del territorio senza una regia centrale ben strutturata
in grado di governare omogenee erogazioni di tutte le prestazioni, pubbliche e
private.

 

In questo senso appare ancora
oggi lontana dall’essere compiuta, l’integrazione fra i servizi e le
organizzazioni di INPS INPDAP ed ENPALS.

 

Si prenda del tempo prima di
decidere, il Presidente Boeri, anche per coinvolgere tutte le parti sociali e
per dialogare con le persone che all’Inps svolgono quotidianamente funzioni
rilevanti e di grande responsabilità.

 

Roma, 24 gennaio 2017

 

 

Funzione Pubblica
CGIL

p. La Segreteria
Nazionale

Salvatore
Chiaramonte

News

Ispettorato Nazionale del Lavoro: Comunicato unitario


ISPETTORATO NAZIONALE DEL LAVORO 
la discussione prosegue

Il 12 gennaio si è tenuto un ulteriore incontro
relativo alla bozza di circolare.

In apertura, il dott. Papa ha preannunciato che con
successive circolari, precedute da appositi incontri  tecnici, verranno affrontati ulteriori
aspetti relativi all’organizzazione dell’INL, fra cui anche la vigilanza in
materia di salute e sicurezza sul lavoro.

Dopo aver precisato il nostro apprezzamento verso
l’Amministrazione per aver recepito sostanzialmente le osservazioni che avevamo
formulato nel corso della precedente riunione, abbiamo comunque segnalato la
necessità di ulteriori miglioramenti.

Il Direttore Pennesi ha, in seguito, precisato la
necessità di mantenere ferme le specifiche professionalità ispettive presenti,
data la complessità della normativa. Per questa ragione, gli ispettori
impegnati nella vigilanza previdenziale e assicurativa saranno dedicati
esclusivamente a quel settore, così come gli ispettori del lavoro che li
andranno ad affiancare – con modalità che dovranno essere definite con
successivi atti.

Sulla formazione del personale, si sta ipotizzando la
costituzione di quattro poli, dislocati sul territorio (Nord-Est, Nord-Ovest,
Centro e Sud), che dovranno essere dedicati alla formazione continua del
personale, anche mediante l’impiego delle risorse del Fondo Sociale Europeo.

Con riferimento alla “procedimentalizzazione”
dell’attività ispettiva, si è garantito il superamento del modello
ministeriale, rendendosi comunque necessario individuare momenti di confronto
tra i tre Enti coinvolti, al fine di individuare soluzioni interpretative e
applicative condivise, mentre, rispetto alla programmazione della vigilanza, si
è chiarito che anche la vigilanza ordinaria svolta dagli ispettori del lavoro
dovrà essere tendenzialmente plurisettimanale.

Rispetto alla qualifica di Ufficiale di Polizia
Giudiziaria, verranno effettuate iniziative formative per favorire l’aumento
delle competenze in materia.

Abbiamo sollevato il tema del personale amministrativo,
concordando con il direttore Pennesi – che ha ripreso l’argomento – sulla
centralità della struttura amministrativa e anticipando che, anche su questa,
presto saranno date indicazioni operative. Si è concordato che i processi, la
definizione delle strutture, i piani formativi saranno oggetto, a breve, di
confronto.

 

Da ultimo, a fronte delle nostre richieste, il dott.
Papa ha chiarito: relativamente alla vigilanza sulle cooperative svolta dal
personale proveniente dal Ministero – attualmente sospesa dal Ministero dello
Sviluppo Economico, in attesa di una nuova convenzione – , che è pronta una
bozza di intesa con il MISE, per riattivare nei prossimi giorni quest’attività;
relativamente ai corsi di gestione del conflitto “VALORE PA“, annullati in otto
Regioni per mancato raggiungimento del numero di partecipanti, che l’INL ha
intenzione di presentare la propria candidatura ai prossimi bandi, per
garantire la partecipazione di tutto il personale.

 

L’incontro è stato aggiornato al prossimo 19 gennaio,
ore 15, per proseguire la discussione sulla bozza, a seguito dell’avvenuta
discussione.

 

Roma,
16 gennaio 2017

 

               

FP CGIL                  CISL FP                UILPA

              

News

Comunicato unitario


ISPETTORATO NAZIONALE DEL LAVORO 
il confronto comincia a dare i suoi frutti

In vista dell’imminente incontro sull’INL abbiamo ricevuto dall’Amministrazione una nuova bozza di circolare –
che vi alleghiamo – , con cui si recepiscono molte delle osservazioni che
avevamo presentato.

Si fa riferimento, anzitutto, al
coordinamento dell’attività di vigilanza, con ciò comportando che il personale
di vigilanza di INPS e INAIL dovrà comunicare ai rispettivi enti di
appartenenza i giorni di assenza.

Si precisa ulteriormente il
concetto di sede di lavoro per tutto il personale ispettivo e si chiarisce che
l’attività di vigilanza è svolta “in misura prevalente” in servizio
esterno. 

Vengono definite meglio le responsabilità e i compiti
dei Referenti e dei Coordinatori.

Si dispone che con successivi accordi debbano essere
meglio definiti: il nuovo modello organizzativo dell’INL, i processi formativi
del personale, diverse forme di impiego del personale amministrativo.

Si prevede, infine, la necessità di un confronto con
le OO.SS. sia a livello nazionale che territoriale, per seguire questo delicato
processo.

Finalmente sembra si sia compreso che senza il
confronto con i lavoratori non sarà possibile realizzare un progetto così
complesso e che mentre altri fanno proclami, noi ci impegniamo concretamente
per ottenere risultati a tutela dei lavoratori e di tutta l’attività di
vigilanza sul mondo del lavoro.

 

Roma, 10 gennaio 2017

 

               
            
        FP CGIL                   CISL FP                  UILPA

             
    Matteo Ariano        Paolo Bonomo     Gerardo Romano

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Ispettorato Nazionale Lavoro: Comunicato unitario


ISPETTORATO NAZIONALE
DEL LAVORO: PROSEGUE IL CONFRONTO

 
Nella giornata di oggi si è
tenuto il previsto incontro sulla bozza di circolare, in prosecuzione della
precedente riunione del 29 dicembre.

Nell’introdurre la riunione, il
dott. Papa – alla presenza dei rappresentanti dei tre Enti interessati – ha
espresso la volontà dell’Amministrazione di proseguire tavoli di confronto su
quest’argomento, condividendo le nostre richieste.

Da parte nostra, abbiamo
apprezzato e affermato la necessità che, in questa delicata fase di partenza
del nuovo Ente, vi siano tavoli ravvicinati anche interessando il livello
territoriale; successivamente, il confronto proseguirà in maniera periodica per
accompagnare e monitorare la fase di avvio del nuovo soggetto.

Abbiamo quindi sinteticamente illustrato un documento
– che vi alleghiamo e che abbiamo consegnato all’Amministrazione – in cui
abbiamo segnalato, in particolare,alcune prime criticità:
–  Incertezza sui tempi delle convezioni/protocolli
tra il Ministero, l’Ispettorato e gli Enti, nonché sulla creazione di una banca
dati unitaria;

–  Necessità di un’adeguata formazione di tutto il
personale;

– Uniformità dei trattamenti di missione, tenendo
conto delle migliori condizioni applicate dalle Amministrazioni coinvolte;

– Superamento di un approccio burocratico e
gerarchico, anche in riferimento agli aspetti gestionali del rapporto di lavoro
(ferie, malattia, etc.);

– Maggiore chiarezza sulla sede di lavoro del
personale ispettivo e sulle modalità di effettuazione dell’attività ispettiva –
anche per gli evidenti riflessi sia organizzativi che sul rapporto di lavoro -;

– Migliore definizione delle responsabilità, con
particolare riguardo alle figure dei Referenti e dei Coordinatori;

 

Abbiamo inoltre proposto la stipula di un protocollo,
di valenza politico-strategica, che prenda anche in esame un percorso di
progressiva omogeneizzazione dei trattamenti normativi ed economici del
personale.

 

Siamo consapevoli che queste sono solo alcune delle
problematiche che dovranno essere affrontate nei prossimi mesi; altre, non meno
importanti e relative al personale non ispettivo, saranno oggetto di successivi
incontri cui l’Amministrazione si è resa disponibile, a cominciare dalla
costruzione del Contratto Collettivo Integrativo dell’INL.

 

Abbiamo convenuto di aggiornarci al prossimo 12
gennaio, ore 11.

 

Roma, 2 gennaio 2017

 

                
        FP CGIL                   CISL FP                  UILPA

             
    Matteo Ariano        Paolo Bonomo     Gerardo Romano

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Ispettorato Nazionale del Lavoro: Incontro del 19 gennaio 2017 – Comunicato unitario

Ispettorato Nazionale del Lavoro: Comunicato unitario  
Incontro del 19 gennaio 2017

Il 19 gennaio è
proseguito il confronto sulla circolare operativa che detta i primi
orientamenti organizzativi del nuovo INL alla presenza delle rappresentanze
datoriali e sindacali delle tre amministrazioni coinvolte.

 

Preliminarmente, non possiamo che confermare le
molteplici difficoltà che si stanno riscontrando e che avevamo ampiamente
preventivato fin dalla stesura del D. Lgs. 149/2015. Per questo stiamo
intervenendo al fine di tutelare i lavoratori ed evitare danni all’attività di
vigilanza nella fase di avvio della nuova Agenzia.

La riforma dei servizi ispettivi, così come voluta
dal legislatore, pone innanzitutto il tema legato alla differenza dei
trattamenti retributivi e pertanto abbiamo sollecitato un incontro, fissato per
il 31 gennaio prossimo, per la definizione di un protocollo d’intesa. In questo
modo, si potrà costituire un tavolo di confronto permanente per
l’individuazione di possibili soluzioni che consentano un progressivo
riallineamento in meglio del trattamento economico dei lavoratori provenienti
dal Ministero del Lavoro, senza danneggiare gli altri. Una proposta che abbiamo
nuovamente ripresentato a tale scopo può consistere nella riscrittura del
cosiddetto “DM incentivi” che consenta una distribuzione delle risorse, da
destinare al personale di provenienza ministeriale, libera dai vincoli
attualmente previsti.

Ovviamente tale
protocollo d’intesa dovrà riguardare anche l’individuazione di soluzioni per
altri importantissimi problemi quali, ad esempio, le criticità afferenti i
profili organizzativi e la valorizzazione del personale non ispettivo ovvero la
definizione di un modello organizzativo mirato a creare un vero gruppo
ispettivo.

 

In merito alla bozza della circolare in discussione,
che rappresenta solo un primo atto di indirizzo operativo alle strutture
dell’INL per il coordinamento dell’attività ispettiva e per garantirne la
continuità, abbiamo formulato osservazioni e suggerito ulteriori modifiche.

In primo luogo, abbiamo richiesto di specificare
nelle premesse che i nuovi modelli organizzativi, che verranno individuati con
successivi provvedimenti, coinvolgano il personale inquadrato in tutti i
profili diversi da quello ispettivo.

 

Quanto al problema legato all’uniformità della misura
del trattamento di missione, abbiamo ricordato alla delegazione di parte
datoriale che la norma ne prevede l’attuazione sin dalla fase di operatività
dell’INL e che riteniamo opportuno valutare se esistano soluzioni possibili per
il mantenimento della maggiorazione  del
40% dell’indennità chilometrica prevista per gli ispettori dell’INPS e
dell’INAIL, da estendere anche al personale di ruolo dell’ispettorato.

Riguardo alla formazione del personale,
l’Amministrazione ci ha informato che è in via di definizione un progetto
formativo in aula, destinato al personale ispettivo proveniente dal Ministero
che dovrà affiancare a rotazione il personale di vigilanza previdenziale. Allo
stesso modo, si sta predisponendo un progetto formativo destinato al personale
di vigilanza INPS e INAIL relativamente alla funzione di Ufficiale di Polizia
Giudiziaria.

Da ultimo queste OO.SS., così come disciplinato
dall’art. 20 del DPCM 23 febbraio 2016, hanno sollecitato i componenti della
delegazione trattante ad interessare rapidamente il Comitato operativo per la
tempestiva individuazione di specifiche coperture assicurative per tutto il
personale ispettivo.

 

La strada è purtroppo ancora lunga e continueremo a
dare il nostro contributo per cercare di garantire la pari dignità di tutti i
lavoratori, la legalità e il rispetto delle condizioni di lavoro, senza
arrecare danno ai lavoratori che, da sempre, con dedizione e senso del dovere
operano su tutto il territorio nazionale.

 

Roma,  24 gennaio 2017                                                                                                                                                             

FP CGIL                  CISL FP                UILPA

              

Sanità: Fp Cgil, ddl Gelli divide lavoratori e introduce nuova tassa


Assicurazione obbligatoria per tutti i lavoratori dipendenti ma a
loro spese e differenziazione in merito alle azioni di rivalsa

Roma, 12 gennaio 2017
 
“Tutti coloro che esercitano una
professione sanitaria nelle strutture sanitarie e socio sanitarie
pubbliche e private, a qualunque titolo, dovranno assicurarsi a loro
spese. Una nuova e odiosa tassa sulle spalle dei lavoratori”. A
denunciarlo nuovamente è la Fp Cgil in merito a quanto previsto dal
disegno di legge Gelli sulla responsabilità professionale del personale
sanitario, approvato ieri dall’assemblea del Senato in seconda lettura e
ora inviato alla Camera per il via libera definitivo.

“Il ddl
Gelli, pur migliorato dal lavoro in commissione Sanità, recependo anche
alcune nostre richieste – afferma la segretaria nazionale della Fp Cgil,
Cecilia Taranto – si propone di portare a termine una complessiva
regolamentazione normativa della materia, per far fronte anche alle
problematiche della medicina difensiva, ma ha scelto una modalità che
presenta aspetti di iniquità, fortemente preoccupanti e contraddittori”.
Infatti, spiega la dirigente sindacale, “il terzo comma dell’articolo
10 introduce una vera e propria tassa: l’obbligo di assicurazione a
carico di ciascun esercente la professione sanitaria operante a
qualunque titolo in presidi sanitari pubblici o nelle aziende del
servizio sanitario nazionale o in strutture private, con oneri a carico
del professionista”.

Taranto poi aggiunge: “Nel 5° comma
dell’articolo 9, si fa un’azione divisiva dei lavoratori che sono
presenti nei servizi sanitari e sociosanitari poiché si introduce un
tetto per le azioni di rivalsa (non può superare una somma pari al
valore maggiore della retribuzione lorda o del corrispettivo
convenzionale conseguiti nell’anno di inizio della condotta causa
dell’evento o nell’anno immediatamente precedente o successivo,
moltiplicato per il triplo) che è valido solo per gli esercenti le
professioni sanitarie, dimenticando che nei luoghi di cura e assistenza
sono presenti anche operatori non sanitari, quali operatori socio
sanitari, ausiliari o altro, per i quali il tetto non varrà e resteranno
esposti, in modo irrazionale, a rischi ben maggiori”.

Inoltre,
prosegue la sindacalista, “a ben guardare, la nuova legge sembrerebbe un
altro regalo alle assicurazioni. Non è questo il modo per proteggere
l’utenza che sarebbe assai più garantita dall’avere un numero di
operatori adeguato e da strutture efficienti, sia dal punto di vista
logistico che da quello delle attrezzature. La vicenda del pronto
soccorso di Nola parla chiaramente: Governo e Regioni tolgono risorse al
sistema e scaricano le responsabilità sui singoli operatori”. La Fp
Cgil, conclude Taranto, “chiede a gran voce la modifica urgente del
provvedimento perché, in aggiunta ai danni economici procurati dal
settennale blocco del contratto, non si debba registrare, ancora una
volta, la volontà politica di introdurre sempre maggiori vessazioni
economiche sulle spalle di lavoratori qualificati e disponibili, che,
spesso a fronte di grandi sacrifici, hanno salvaguardato di fatto i
servizi sanitari e sociali in questo paese”.

 
 

Grandi idee e formule vaghe – Con la proposta presentata in prima commissione dall'On. Fiano, il PD smentisce se stesso.

 
 

23.01.2017 – Grandi idee e formule vaghe – Con la  proposta presentata in prima commissione dall’On. Fiano, il PD smentisce se stesso.

La proposta presentata dall’On. Fiano in prima commissione,  rappresenta una delle più brutte pagine nella difficile storia dei  Vigili del Fuoco, complice il Partito Democratico. Una scelta populista che rischia di vanificare le giuste aspettative di tanti giovani che hanno superato un regolare concorso.

Auspichiamo che il Governo sia coerente con quanto più volte dichiarato e assicuri l’assunzione dei circa 4.000 idonei che, da tempo, sono bloccati sia a causa dei vergognosi tagli lineari praticati sul risicato bilancio dei Vigili del Fuoco, sia per uno scorrimento delle graduatorie che ha danneggiato i “civili” a favore di riserve di posti che abbiamo spesso cercato di mettere in discussione.

Ed è proprio su quest’ultimo aspetto che la proposta Fiano contraddice lo stesso Fiano e la politica del PD. 

Le professionalità del Corpo hanno bisogno di essere salvaguardate e per questo ci vuole una selezione concorsuale e formazione continua, la proposta attuale sembra più orientata al numero che alla specializzazione di uno dei corpi più importanti nel soccorso.

Infatti, noi abbiamo più volte sollecitato un intervento mirato ad eliminare dai concorsi le inconcepibili riserve destinate all’esercito,  per sostituirle con una riserva che riguardasse i volontari dei Vigili del Fuoco, incassando il diniego proprio dell’On. Fiano.

E’ innegabile l’importante supporto del volontariato nei momenti difficili e di emergenza, quindi, è necessario che il Corpo nazionale VVF sia messo nelle condizioni di coordinare quel mondo all’interno del sistema di Protezione Civile.

Ora, per motivi indefiniti, la posizione del PD cambia, promettendo addirittura posti di lavoro senza un regolare e trasparente concorso, definendo precarie persone che, come noto a tutti, svolgono un servizio su base volontaria e, non ultimo, creando una vergognosa differenziazione fra volontari, escludendo i volontari dei distaccamenti e i nuovi volontari.

All’Onorevole Fiano vorremmo dire che la precarietà diffusa anche nel Pubblico Impiego deve essere eliminata con progetti seri, concreti e realizzabili, passando attraverso selezioni altrettanto serie e trasparenti.

Sappia il Governo che noi ci spenderemo fino in fondo affinché siano assunti gli idonei del concorso 814 e venga riconosciuta la necessità di assumere persone con una età che permetta di abbassare la media del Corpo Nazionale, ormai proiettata verso i 50 anni.

Coordinatore nazionale FP CGIL VVF
Danilo Zuliani

 

 
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