– SMD
– Stato Maggiore Marina
– Stato Maggiore Esercito
– Stato Maggiore Aereonautica
Oggetto: Dotazione vestiario servizi di vigilanza
Come è noto la dotazione del vestiario dei servizi di vigilanza del Ministero della Difesa è
inserita nella tabella degli indumenti di lavoro del 10 maggio 1996 che, per gli operatori della
sorveglianza, è rimasta immutata nella sua definizione e, in gran parte, mai applicata.
La dotazione insufficiente, la foggia inadeguata e un tessuto freddo d’inverno e caldo d’estate
hanno, di fatto, consentito che ogni FF AA e spesso ogni Ente/Comando ricercassero soluzioni
alternative per attribuire comunque il vestiario al personale, con risultati inevitabilmente
difformi sia tra le FF AA che fra i singoli posti di lavoro.
Dopo le tante proteste dei lavoratori in tutta la penisola, la recente iniziativa della MM di
aggiornare le divise dei servizi di vigilanza, con il coinvolgimento delle OO.SS. nazionali, ha
portato a commissionare una nuova fornitura che doveva essere distribuita entro il primo
semestre del 2020.
Risulta alle scriventi OO.SS. che l’Emergenza Sanitaria non ha, però, consentito di rispettare la
tempistica preventivata e che solo un ridotto quantitativo sia già pronto e stoccato nei
magazzini di La Spezia.
Nel ritenere utile che il vestiario già disponibile sia immediatamente distribuito agli operatori
del territorio di La Spezia, per consentirne di testarne l’efficacia alle necessità del servizio, si
richiede che analoga iniziativa di approvvigionamento sia assunta dalle altre FFAA, di
concerto con le OO.SS., per realizzare una dotazione di vestiario comune che risponda alle
esigenze di riconoscibilità della funzione e di adeguatezza della foggia e del tessuto.
Si rimane in attesa di riscontro.
Distinti saluti
Fp CGIL CISL FP UIL PA
Francesco Quinti Massimo Ferri Sandro Colombi
Roberto De Cesaris Franco Volpi
Al Segretario Generale del Ministero del Lavoro e
delle Politiche Sociali
Dr. Raffaele Tangorra
Al Direttore Generale della Direzione Generale
PIOB – UPD del Ministero del Lavoro e delle
Politiche Sociali
Dr.ssa Stefania Cresti
e p.c.:
Al Dirigente della Div. II della Direzione Generale
PIOB – UPD del Ministero del Lavoro e delle
Politiche Sociali
Dott.ssa Emanuela Cigala
Oggetto: Richiesta confronto urgente e calendarizzazione incontri
Nell’ultima riunione con l’Amministrazione, tenutasi ormai due settimane fa, si era concordata a breve una nuova convocazione che avrebbe dovuto portare molte risposte alle tante domande e chiarimenti richiesti da queste OO.SS. ed RSU su tutti gli argomenti di massimo interesse per i lavoratori, predisponendo a tale scopo una calendarizzazione di incontri.
Considerato che a tutt’oggi, l’Amministrazione non ha fatto pervenire alcuna convocazione, queste Organizzazioni Sindacali chiedono nuovamente un confronto e una calendarizzazione urgente sui seguenti argomenti:
– Predisposizione di un protocollo congiunto sindacati amministrazione sulle modalità in to-tale sicurezza di un rientro futuro del personale in sede;
– Modalità di svolgimento dello “smart working” con diritto alla disconnessione. Infatti, in questi mesi è emerso con tutta evidenza che la modalità di lavoro instaurata a seguito della pan-demia, nulla ha a che fare con il “lavoro agile”, tanto che i lavoratori non solo rispettano in pieno l’orario di lavoro previsto sia dal CCNL che dall’accordo sottoscritto in data 14/5/2019, ma in mol-tissimi casi sono costretti ad orario aggiuntivo senza che questo venga considerato ai fini dello straordinario o del riposo compensativo.
– Considerato quanto sopra, si chiede all’Amministrazione di riconoscere ai lavoratori il di-ritto ai buoni pasto a partire dal mese di marzo, momento in cui l’amministrazione ha disposto lo “smart working” massivo o meglio il “lavoro da casa” massivo.
Inoltre, nell’incontro del 12 aprile u.s. le rappresentanze sindacali hanno chiesto la partecipazione ai tavoli anche del Segretario Generale in quanto coordinatore, al fine di pervenire a comportamenti omogenei per tutto il Ministero. Altro argomento importante sul quale si chiedono risposte al Segretario Generale, è il tema della riorganizzazione del Ministero del Lavoro
sulla quale neanche una parola è stata detta alle OO.SS. sia dalla parte politica che dalla parte amministrativa.
Si chiede nuovamente all’amministrazione lo stato di avanzamento delle procedure sia per quanto riguarda il Fondo Risorse Decentrate 2019 che per quanto riguarda le progressioni economiche del personale.
In ultimo si chiede se quanto disposto dall’art. 63 del DL 18/2020 riguardante l’incentivo di 100 euro mensili per il personale in servizio presso le sedi di lavoro, abbia trovato applicazione.
Considerato quanto sopra siamo certi di un rapido riscontro tenuto conto del momento ancora complicato che tutti stiamo vivendo.
FP CGIL
Giuseppe Palumbo – Francesca Valentini
CISL FP
Michele Cavo – Marco Sozzi
UIL PA
Bruno Di Cuia – Orlando Grimaldi
Sottoscritto Protocollo Salute e Sicurezza presso il Mipaaf, sezione Agricoltura
Stigmatizzata la mancanza di un unico accordo per tutto il personale compreso quello dell’Icqrf
In data 22 maggio abbiamo finalmente sottoscritto il “Protocollo di accordo per la prevenzione e la sicurezza dei dipendenti nella sede centrale del Mipaaf in ordine all’emergenza sanitaria da “Covid-19”.
Un accordo complessivamente soddisfacente perché contiene le norme per una sua immediata applicazione e prevede il confronto continuativo con le Rappresentanze sindacali e le RSU, concretizzando quanto previsto dal CCNL in tema di contrattazione integrativa su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro nonché dal Protocollo sottoscritto da CGIL – CISL – UIL con la Ministra per la pubblica amministrazione lo scorso 3 aprile.
Il testo del protocollo, di cui sono parte integrante il “Piano di Sorveglianza Sanitaria (PSS) del Medico Competente e Malattia Covid-19”, nonché il documento “Informativa sul trattamento dei dati personali” per i soggetti che, durante l’emergenza COVID-19, accedono ai locali ed agli uffici dello stabile ministeriale sede del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali sito Roma, offre a nostro avviso sufficienti elementi per garantire la salute dei lavoratori e degli utenti presso la Sede Ministeriale.
Importante è avere previsto il costante coinvolgimento di tutte le figure della prevenzione sui luoghi di lavoro e le Rappresentanze sindacali, nonché l’aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR).
Viene confermato l’impegno da parte dell’Amministrazione a dare il massimo impulso all’utilizzo del lavoro agile tenendo conto anche delle particolari condizioni di salute dei dipendenti affetti da patologie a rischio, nonché delle esigenze di cura dei figli minori e delle implicazioni legate alla possibilità di accesso al trasporto pubblico nonché ad altre specifiche esigenze segnalate dai lavoratori.
Nel caso di necessità di ridefinire una progressiva e graduale riattivazione del lavoro in sede è previsto il confronto con le RSU e le OO.SS per la definizione degli orari di lavoro per garantire il distanziamento fisico ed evitare assembramenti in entrata o uscita.
Sono poi definite nel protocollo le Misure di prevenzione e protezione sia per quanto riguarda l’informazione e formazione dei dipendenti, le misure igieniche e di sanificazione degli ambienti e la responsabilità dell’amministrazione nel fornire i DPI a tutti i lavoratori. Mediante il Medico competente viene introdotta la “sorveglianza sanitaria eccezionale” per i lavoratori fragili (per ragioni di salute o per esigenze di cura ed assistenza) e definite le procedure di ripresa del lavoro per eventuali lavoratori che abbiano contratto l’infezione o siano stati identificati come “contatti
stretti”.
In particolare, abbiamo voluto sottolineare l’utilità di estendere a tutto il personale uno screening tramite analisi sierologica sul Covid-19 al momento del rientro in servizio; abbiamo apprezzato che, su questo argomento, l’Amministrazione abbia comunicato che si impegnerà a valutare la possibilità di stipulare una Convenzione con Enti del servizio sanitario Nazionale per l’esecuzione sui dipendenti di esami diagnostici autorizzati e validati.
Il protocollo contiene inoltre le misure specifiche per la prevenzione dell’attivazione di infezioni da SARS COV 2 tramite la misurazione della temperatura corporea e la definizione delle misure in caso di sintomi in sede.
E’ istituito inoltre il Comitato di monitoraggio composto dal Datore di Lavoro, da rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali Territoriali, dalle RSU, dagli RLS, dal Medico competente e dall’RSPP.
Con la nota a verbale allegata al Protocollo, abbiamo tuttavia dovuto esprimere il nostro dissenso rispetto al fatto che la Delegazione di Parte Pubblica, nonostante le reiterate sollecitazioni in merito ed una segnalazione di questa O.S. all’Ispettorato della Funzione Pubblica non sia stata in condizioni di definire una proposta complessiva riguardante anche gli uffici Centrali e Periferici dell’ICQRF.
Auspichiamo quindi che, se necessario con l’intervento dell’Ispettorato della Funzione Pubblica, a breve il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali provveda a sanare tale anomalia per ricondurre nell’alveo delle corrette relazioni sindacali la materia della Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro così come previsto dall’art.7 comma 6 lettera k) del CCNL 2016-2018, nonché dall’art. 43, comma 1 lettera c) del CCNL area Funzioni Centrali 2016-2018.
FP CGIL Nazionale Coordinatore Nazionale Coordinatore Nazionale
Esecutivo Funzioni Centrali FP CGIL MIPAAF FP CGIL Dirigenti
Anna Andreoli Savino Cicoria Domenico Mancusi
Sottoscritto Protocollo Salute e Sicurezza presso il MATTM
Lo scorso 20 maggio 2020, durante la riunione tenutasi in videoconferenza tra Amministrazione
del MATTM, Organizzazioni sindacali ed RSU è stata definito il testo del “Protocollo di intesa su Linee guida per la regolamentazione delle misure per la Fase 2 nella sede del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare”.
Con il Protocollo si concorda sulle linee guida redatte dall’amministrazione con il contributo delle OO.SS. e delle RSU richiamando la normativa vigente nonché i protocolli sottoscritti dalle Organizzazioni Sindacali con il Governo e con la Ministra della Pubblica Amministrazione.
Si ravvisa l’opportunità di condividere informazioni e azioni volte a contemperare la necessità di tutela del personale e dell’utenza con quella di garantire l’erogazione di servizi pubblici essenziali ed indifferibili, istituendo un comitato di monitoraggio sull’applicazione delle linee guida costituito dal Datore di lavoro e dai suoi delegati, da rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali, dalle RSU, dagli RLS, dal Medico competente e dll’RSPP.
Inoltre, il protocollo prevede l’impegno tra le parti a istituire un tavolo permanente e ad aggiornare l’accordo anche in funzione dell’effettivo andamento epidemiologico sul territorio nazionale e delle novità normative e regolamentari, in coerenza con quanto previsto in tema di misure concernenti la salute e la sicurezza del lavoro dl CCNL delle funzioni Centrali ed in particolare dall’art. 7 comma 6 lett. k) e art. 7 comma 7.
Le linee guida confermano il lavoro agile come modalità ordinaria di lavoro fino alla fine dello stato di emergenza (attualmente il 31 luglio 2020) e identificano misure organizzative per la gestione della presenza fisica dei lavoratori che svolgono attività indifferibili e da svolgere in presenza, quali la revisione degli spazi e postazioni di lavoro, le modalità di ingresso e uscita dei lavoratori, le procedure di accesso per i visitatori nonché quelle di prevenzione e protezione quali le modalità di
informazione ai lavoratori e quelle di pulizia e igienizzazione degli spazi a cura dell’amministrazione nonché la fornitura di DPI e di gel igienizzanti.
Le linee guida prevedono inoltre il costante aggiornamento del DVR e l’integrazione del Piano di emergenza e le misure specifiche per la prevenzione dell’attivazione di focolai epidemici con la previsione della misurazione della temperatura corporea al chiunque acceda ai locali dell’Amministrazione nonché le modalità di gestione di una persona sintomatica in sede e di un eventuale rientro dopo l’infezione.
Vengono date inoltre specifiche indicazioni rispetto alle procedure da seguire per i “lavoratori fragili”, portatori di patologie croniche suscettibilid i peggioramento o di maggiore predisposizione all’infezione, per i quali si continuerà ad applicare lo smart working in via preferenziale.
Riteniamo che il risultato ottenuto sia soddisfacente anche in considerazione non solo del testo attuale ma del reciproco impegno al prosieguo del confronto con le Rappresentanze sindacali su salute e sicurezza ai sensi di quanto previsto peraltro dal CCNL di lavoro.
FP CGIL Nazionale FP CGIL MATTM FP CGIL Roma Lazio
Esecutivo Funzioni Centrali Coordinatore Nazionale Francesca Valentini
Anna Andreoli Roberto Giangreco
Roma, 25.05. 2020
Al Presidente di Sport e Salute
Avv. Vito Cozzoli
Ai Delegati ed iscritti
Alle lavoratrici e ai lavoratori
Sport e Salute – FSN – CONI
R o m a
Gentile Presidente,
in questi ultimi drammatici mesi le scriventi OO.SS. e i rappresentanti di codesta società
hanno responsabilmente profuso un impegno comune volto a definire accordi che consentissero
una ordinata gestione in sicurezza della c.d. prima “Fase” della pandemia determinata dal
COVID-19 per le lavoratrici e i lavoratori del variegato mondo delle Sport. Intese perfettamente
in linea con tutte le disposizioni di legge fin qui emesse dal governo.
Proprio la settimana scorsa sono stati licenziati due ulteriori accordi che formano
nell’insieme una mappa organizzativa comportamentale a tutela della salute e della sicurezza
delle lavoratrici e dei lavoratori, nonché di guida per il datore di lavoro, favorendo così un
ordinato e progressivo rientro negli uffici, stante lo stato di emergenza tuttora in atto.
Purtuttavia, continuiamo ad avvertire l’esigenza di avviare con Lei una riflessione di
carattere generale sui rinnovi e i modelli contrattuali, sulle attività condotte sul territorio da Sport
e Salute e CONI, sul Welfare aziendale dei lavoratori, sull’attivazione del discusso Fondo di
Integrazione Salariare avviato solo da talune Federazioni Sportive Nazionali per i propri
dipendenti.
Per questo, Le chiediamo cortesemente di aggiornare a una prossima data l’invito
all’incontro con le scriventi OO.SS. che ebbe già modo di fissare per lo scorso 10 marzo, poi come
noto rimandato a causa del COVID-19.
Restando in attesa di un Suo cortese cenno di riscontro, porgiamo cordiali saluti.
FP CGIL CISL FP UILPA CISAL FIALP
Francesco Quinti Alessandro Bruni Paolo Liberati Dino Carola
SI PUO’ DARE DI PIU’
Si è svolto venerdì 22, in videoconferenza, l’incontro con l’Amministrazione sui Sussidi e sulle PEO 2020.
SUSSIDI
Sono stati aumentati i limiti massimi per sostegno scolastico fino all’università (punti A e B) e per spese straordinarie quali nascite, adozioni, affidamento e spese funebri (punto C) a 1000€ (documento in allegato); confermato fino a 7.000€ il sussidio per spese straordinarie (punto D); aumentata la cumulabilità dei punti A, B, C e D fino a 2.500€; il sussidio per l’utilizzo del trasporto pubblico ora prevede anche gli abbonamenti settimanali (punto D). Abbiamo chiesto, ed ottenuto, un tempo congruo per la presentazione delle istanze, tenendo conto delle restrizioni dovute all’emergenza Covid -19 e che non tutto il personale possiede mezzi tecnici casalinghi, come ad esempio lo scanner, ed in considerazione che il bando farà riferimento alle spese sostenute negli anni 2018 e 2019. Abbiamo ribadito, invece, la criticità delle spese medico-sanitarie che non devono, a nostro avviso, essere collegate ad una grave situazione economica. Pertanto, in considerazione, complessivamente, delle richieste accolte, la FP CGIL ha comunicato la propria disponibilità alla sottoscrizione dell’accordo.
PEO 2020
Di tutte le nostre richieste, per ora, NE È STATA ACCOLTA SOLTANTO UNA, OVVERO L’EQUIPARAZIONE DEL PUNTEGGIO DELLA VALUTAZIONE PER COLORO CHE SONO COMANDATI PRESSO ALTRE AMMINISTRAZIONI E CHE HANNO ALTRE TIPOLOGIE DI PUNTEGGI.
E’ stato inserito nella bozza, per volere dell’Amministrazione, un punteggio premiale, fino ad un massimo di 3 punti, al personale che ha svolto un periodo di servizio maggiore o uguale a 38 anni;
La FP CGIL ha ribadito le proprie richieste, ossia:
1. SCORRIMENTO DELLE GRADUATORIE 2019 PER UNA PERCENTUALE ED IL RESTO DEI POSTI DISPONIBILI DA RIMETTERE A BANDO;
2. AUMENTARE a 35 il punteggio massimo sia per l’anzianità di servizio che per i titoli di studio;
3. ISTITUIRE UN BONUS DI 5 PUNTI PER COLORO CHE ABBIANO ESPLETATO TUTTE LE PROVE NEL 2019, MA NON SIANO RISULTATI VINCITORI;
4. PREVEDERE una formazione in-house ed on-line, con un esame finale da remoto;
5. PREVEDERE un percorso agevolato per il personale diversamente abile con problematiche psichiche CON IL SUPPORTO DI UN TUTOR, sia per la fase formativa, che durante la prova d’esame on-line.
6. Per il personale del ruolo locale di Bolzano, I POSTI DISPONIBILI SIANO QUEST’ANNO ARROTONDATI IN ECCESSO, ANZICHÉ IN DIFETTO, COME ACCADUTO NEL 2019.
Inoltre, abbiamo chiesto che il periodo di servizio prestato presso altre amministrazioni, BENCHÉ A TEMPO DETERMINATO, SIA UTILMENTE VALUTATO AI FINI DEL PUNTEGGIO PER L’ANZIANITA’.
Infine, abbiano chiesto l’accelerazione del BANDO DI CONCORSO PER LE PROGRESSIONI VERTICALI.
L’Amministrazione si è riservata di valutare le nostre richieste e sarà nostra cura tenervi informati sull’evoluzione delle trattative.
GLI ERRORI E LE CRITICITÀ DEI PERCORSI PEO 2019 NON SI DEVONO RIPETERE!
La Coordinatrice FP CGIL
Corte dei conti Susanna Di Folco
RIPRESA DELLE ATTIVITA’?
SOLO IN SICUREZZA
Il 22 maggio si è tenuta la riunione in videoconferenza convocata dall’amministrazione per
dare l’informativa sulle disposizioni contenute nel DL Rilancio che impattano sulle modalità
lavorative dell’INL.
La ripresa delle attività, proprio per le nuove modalità di svolgimento, deve essere preceduta
da una riorganizzazione delle modalità di lavoro negli uffici territoriali.
Cessa di fatto il concetto di “Presidio”, gli uffici pertanto saranno aperti ed operativi dal 3
giugno prossimo, per 5 giorni a settimana. favorendo il principio della rotazione e della
flessibilità, nell’ambito delle cc.dd. attività indifferibili (es. ispettore di turno, utenza,
conciliazioni, GLPERS, FOLIUM, attività di coordinamento, personale informatico, segreteria
di direzione ecc). Abbiamo chiesto che la presenza in ufficio, seppur limitata ad un
dipendente per stanza e due nelle stanze più grandi, sia in ogni caso prevista solo se l’attività
non può essere svolta da remoto.
Abbiamo inoltre posto il tema legato alla situazione delle categorie fragili e della gestione
dei figli minori. L’amministrazione ha confermato l’intenzione di mantenere le precauzioni
per chi è affetto da particolari patologie, che potranno essere esentati dal rientro in ufficio
dal medico competente o dal medico di famiglia, e per i colleghi con figli minori di anni 16
che, limitatamente alle suddette attività indifferibili, potranno essere chiamati a svolgere
l’attività in presenza per massimo 2 giorni a settimana.
Per tutte le attività che possono essere svolte da remoto si continuerà con lo svolgimento
in modalità di lavoro agile. Al riguardo è stato precisato che mentre l’applicativo “Folium”
potrebbe essere utilizzato da remoto entro giugno, per l’applicativo “Glpers” occorrerà
attendere luglio.
Il personale chiamato in presenza, potrà avvalersi della flessibilità in ingresso nella fascia
oraria dalle ore 07:30 alle ore 10:00, e della flessibilità in uscita in relazione al numero di ore
di permanenza – almeno 5 ore – completando l’orario di lavoro in modalità agile.
Il ricevimento dell’utenza, se proprio indispensabile, dovrà avvenire con la massima cautela
ed attenzione, per garantire la sicurezza dei lavoratori e degli stessi utenti. Si dovrà
comunque incentivare l’inoltro delle istanze tramite i canali telematici esistenti (mail, pec,
telefono) proprio per ridurre al minimo l’ingresso in ufficio degli utenti, che comunque
dovranno accedere osservando le prescrizioni di sicurezza stabilite.
Gli ispettori impegnati in ispezione, concluderanno la loro attività in modalità smartworking,
riducendo al massimo la presenza in ufficio allo stretto indispensabile e solo in caso
di necessità.
Naturalmente, il presupposto indefettibile per questa prima graduale riapertura degli
uffici non può che essere la dotazione di un numero adeguato di DPI. A tal riguardo è stato
chiarito che sono stati assegnati a tutti gli uffici i fondi per l’acquisto dei DPI, in mancanza
dei quali il personale non sarà chiamato ad accedere agli uffici né a svolgere attività esterna.
Considerato che le misure concernenti la salute e la sicurezza sul lavoro sono, ai sensi del
CCNL, oggetto di contrattazione integrativa abbiamo chiesto la sottoscrizione di un
Protocollo d’intesa per garantire l’uniforme applicazione delle condizioni di sicurezza
essenziali per lo svolgimento in presenza delle attività, con la possibilità di ulteriori
adeguamenti in sede territoriale con il coinvolgimento di: OO.SS. territoriali, RSU, RLS, RSPP
e medico competente. L’Amministrazione ha accolto la richiesta, fissando l’incontro per la
discussione del Protocollo al prossimo 26 maggio.
Visto che il lavoro agile si sta affermando e confermando come modalità ordinaria di lavoro
sino al prossimo 31 dicembre, ancora una volta abbiamo richiesto una sua
regolamentazione, tramite accordo nazionale, per garantire il riconoscimento di quei
diritti e di quelle flessibilità che l’emergenza non ha soppresso. Abbiamo, inoltre,
sollecitato una soluzione per consentire l’attribuzione del buono pasto in lavoro agile:
l’Amministrazione ha ribadito che non è pregiudizialmente contraria, ma che sta attendendo
il parere della Funzione Pubblica a cui è stato inoltrato il quesito.
Diventa molto importante l’acquisizione di strumenti hardware informatici idonei per tutto
il personale, il quale in questa fase emergenziale ha utilizzato proprie risorse strumentali per
lavorare da remoto, anche con costi dovute alla necessaria connessione internet.
L’Amministrazione ha assicurato che, oltre ai dispositivi mobili già acquistati per gli ispettori
e il personale addetto alla rappresentanza in giudizio (che speriamo arrivino presto…), si sta
procedendo – tramite CONSIP –all’acquisto di circa 2.000 ulteriori pc portatili per coprire la
dotazione alla totalità del personale, stimandone la consegna al prossimo mese di
settembre.
Abbiamo inoltre richiesto ai vertici di INL un intervento per garantire che in fase di
conversione del DL Rilancio siano inserite assunzioni accelerate in favore di INL, come
invece previsto per altre Amministrazioni. Non ci sembra accettabile che a fronte di nuovi
compiti, come le verifiche COVID o lo svolgimento di attività per l’emersione dei rapporti di
lavoro in nero, l’INL non abbia poi il personale sufficiente per svolgerli. Su questo attendiamo
azioni concrete non solo dai vertici dell’INL, ma anche dalla tuttora silente Ministra del
Lavoro, da cui restiamo in attesa di un cenno di risposta alla nostra richiesta di incontro.
Riguardo all’assicurazione COVID stipulata per il personale, abbiamo chiesto come mai
nessuna nota in merito sia arrivata agli uffici. Ci è stato ribadito che si è solo in attesa di copia
della polizza, per poterla trasmettere alle strutture ma che la stessa è già attiva.
Quanto alle progressioni orizzontali, ancora in fase di certificazione, il bando dovrebbe uscire
entro l’estate così come quello relativo alle progressioni verticali.
Attendiamo ora anche una ripresa anche della contrattazione, per poter definire i tanti
argomenti rimasti pendenti: posizioni organizzative (considerando la scadenza della proroga
fissata al prossimo 30 giugno), profili professionali, Sistema di Misurazione e Valutazione
della Performance, mobilità del personale. Su tutti questi temi chiediamo di
calendarizzare subito degli incontri.
Mentre scriviamo abbiamo appreso che è stata emanata una circolare della Direzione
Centrale Tutela, che impartisce disposizioni agli uffici per riprendere da subito le attività di
vigilanza. Francamente non ci sembra più accettabile che, subito dopo un incontro sindacale,
l’Amministrazione emani direttive o circolari così importanti, senza alcuna comunicazione
alle rappresentanze dei lavoratori ovvero non tenendo in alcuna considerazione le
osservazioni venute dal tavolo. Questo contraddice il reciproco rispetto tra le parti, che
deve contraddistinguere buone e corrette relazioni sindacali.
Contraddice anche quanto concordato in sede di incontro: l’Amministrazione si era
impegnata a procedere prima con la sottoscrizione del Protocollo Nazionale per la Sicurezza
negli uffici, e solo successivamente a dare l’avvio alla ripresa graduale delle attività, ivi
compresa quella ispettiva. Chiediamo, pertanto, un incontro urgente per discuterne e al
tempo stesso la sospensione dell’efficacia di questa Circolare.
FP CGIL CISLFP UILPA
f.to Matteo ARIANO f.to Michele CAVO f.to Bruno DI CUIA
Diritti, non concessioni…!!!
A circa 3 mesi dall’inizio della crisi epidemiologica, la cd. fase 1, che ha portato tutti i
dipendenti dell’Istituto a dover proseguire la propria attività lavorativa in modalità agile per
emergenze al fine di contenere il contagio da Covid-19, l’Amministrazione continua a
latitare rispetto alla necessità, più volte avanzata dalle scriventi, di addivenire ad un
accordo che disciplini per tutta la durata dello stato di emergenza, ovvero per tutta la
durata dell’attuale modalità lavorativa, alcuni istituti giuridici ed economici.
Il perdurare di tale, ingiustificabile assenza, ha fatto sì che il personale si vedesse privare
la propria retribuzione di alcune importanti voci, con l’aggiunta delle molteplici spese legate
all’avvio ed al mantenimento della predetta modalità (cd. smart working).
In tutto il periodo fin qui attraversato, abbiamo sempre agito con gradualità e
proporzionalità rispetto alle esigenze che, di volta in volta, ci si ponevano di fronte:
partendo dall’urgenza di garantire la salvaguardia della salute e della sicurezza dei
lavoratori nella primissima parte dell’emergenza, fino alla sottoscrizione di un protocollo,
già in precedenza illustrato, che ha garantito la graduale ripresa lavorativa in piena
sicurezza attraverso lo strumento della partecipazione ad ogni livello e permettere così
all’Amministrazione di elaborare dei documenti tecnici per agevolare ulteriormente il
delicato compito del confronto territoriale e nazionale.
Non abbiamo mai fatto mancare il nostro apporto in termini di proposte, così come si è
levata forte la nostra denuncia laddove si sono verificate gravi inadempienze. Il tutto
sempre e comunque a garanzia del corretto andamento della gestione emergenziale
straordinaria.
Purtroppo, ad oggi, non abbiamo registrato la medesima disponibilità da parte
dell’Amministrazione a voler riconoscere, con i fatti, ciò che a voce e per iscritto ha voluto
veicolare ai colleghi: stima e riconoscenza per la professionalità con la quale hanno
garantito il mantenimento dei servizi istituzionali e di tutti i nuovi e delicati adempimenti
che il legislatore ha voluto riconoscere all’Istituto.
Ed in conseguenza di ciò, riteniamo non sia più possibile attendere oltre.
A tal proposito, invitiamo tutti i lavoratori a voler rispettare scrupolosamente il
normale orario ordinario di lavoro “staccando” una volta completate le canoniche
7 ore e 12 minuti.
Questa sarà solamente la prima di una serie di iniziative che chiederemo di adottare,
prevedendo, in assenza delle dovute risposte, ulteriori azioni di mobilitazione che, di volta
in volta, intenderemo porre in essere per fare in modo che il diritto dei lavoratori non passi
per una mera concessione da parte dell’Amministrazione.
A. Mercanti M. Molinari F. Savarese
LA GESTIONE DELLA FASE 2: AVVIATO IL TAVOLO
Nella giornata del 22 maggio si è avviata la discussione sulla bozza di accordo per la
gestione della fase 2.
Nel corso dell’incontro abbiamo ribadito alcuni punti essenziali: il CCNL prevede che le
misure concernenti la salute e la sicurezza sul lavoro siano oggetto di contrattazione
integrativa, nazionale e territoriale. Questo primo imprescindibile punto – sbandierato
oggi anche da chi, fino a ieri, contestava il CCNL e i suoi contenuti – servirà ad
adeguare alle realtà locali i principi fissati nell’accordo nazionale, con la necessaria
partecipazione di tutti i soggetti in campo: OO.SS. territoriali, RSU, RLS, RSPP e
medico competente.
In secondo luogo, abbiamo accolto con favore la posizione – ribadita al tavolo – che
per ora l’attività di sportello continuerà da remoto con lo sportello telefonico e in
futuro si prevede la possibilità di accesso fisico agli sportelli solo su prenotazione
escludendo l’accesso libero. Era quanto avevamo chiesto nei precedenti incontri, così
da coniugare la salute e l’incolumità fisica dei colleghi con l’erogazione dei servizi
essenziali alla cittadinanza.
Cogliamo, anzi, l’occasione per ringraziare nuovamente tutte le lavoratrici e tutti i
lavoratori dell’Istituto che, nonostante il difficile momento ed i tentativi di gogna
mediatica, hanno continuato a lavorare alacremente per garantire quei diritti sociali
che sono la stessa ragion d’essere dell’Inps.
Riguardo alle tempistiche, abbiamo confermato la necessità di liquidare prima di tutto
le prestazioni emergenziali derivanti dal cd. “Decreto Cura Italia” prima di pensare di
riaprire gli sportelli all’utenza, così da mettere il personale nelle condizioni di svolgere
al meglio il proprio lavoro.
Naturalmente, sarà fondamentale che la eventuale e graduale riapertura avvenga
garantendo la totale sicurezza: assoluta garanzia della fornitura dei prescritti DPI in
numero adeguato e differenziato a seconda del tipo di attività da svolgere; attività di
sanificazione della sede con precise scadenze temporali; misurazione della
temperatura; flessibilità di orario nell’accesso alla sede; etc.
Il lavoro agile dovrà continuare a essere la modalità ordinaria di svolgimento
dell’attività lavorativa almeno fino alla durata dello stato di emergenza sanitaria e per
questo chiediamo non solo che esso sia regolamentato, ma anche che si proceda
all’acquisto di altri pc, così che tutto il personale abbia la possibilità di utilizzare le
dotazioni informatiche dell’Istituto.
Un primo passo importante è stato fatto, oggi. Aspettiamo il prossimo tavolo, previsto
per metà della settimana prossima, per proseguire la discussione.
Roma, 23 maggio 2020
FP CGIL
Matteo Ariano
Antonella Trevisani
CISL FP
Paolo
Scilinguo
UIL PA
Sergio Cervo
CONFINTESA/FP
Francesco Viola
CONFSAL-UNSA
Ciaraldi
Peppetti
Al Dr. Giuseppe Celotto
Direttore generale del Personale
dell’Organizzazione e del Bilancio
e, p.c. Al Presidente Goffredo Zaccardi
Capo di Gabinetto del Ministro
della Salute
Al Dr. Giuseppe Ruocco
Segretario Generale Ministero della Salute
Oggetto: Art. 7, legge n. 362/99. Aumento della consistenza delle risorse da destinare alle aree funzionali.
Si fa riferimento al meccanismo di determinazione della consistenza delle risorse da destinare alla erogazione dell’art. 7, legge n.362/99 ai lavoratori delle aree funzionali del Ministero della Salute .
Negli scorsi anni, 2017, 2018 e 2019 sono state effettuate le progressioni economiche per tutti i lavoratori delle aree funzionali utilizzando i fondi destinati al FUA riducendo notevolmente la consistenza dello stesso Fondo nonché del suo contenuto giuridico.
Nonostante le numerose sollecitazioni anche al Vertice politico dell’amministrazione il Fondo per le aree funzionali non è stato ancora ricostituito senza alcuna reintegrazione degli stanziamenti pre 2016.
A seguito delle predette progressioni economiche tutti i lavoratori delle aree funzionali hanno potuto accedere al livello economicamente superiore all’interno delle fasce contrattualmente previste . Nonostante ciò, nessun lavoratore progredito ha visto aumentare economicamente le proprie spettanze relative
all’art. 7, legge n. 362/99, in quanto lo stanziamento previsto non permetteva la variazione degli importi per la carenza strutturale dei fondi necessari .
Dunque dal 2017 ad oggi i lavoratori delle aree funzionali hanno percepito gli emolumenti di cui all’art. 7 con gli importi del 2016, riferiti alla situazione pre progressioni economiche .
Tale situazione, per quanto tollerata per una sorta di necessità fattuale, non risulta più sostenibile . I lavoratori delle aree funzionali devono avere il proprio riconoscimento economico conseguente ad un legittimo procedimento di progressione economica .
Inoltre, va considerato che il personale delle aree funzionali è aumentato rispetto agli anni scorsi a seguito delle procedure di stabilizzazione e di reclutamento effettuate nel 2019; d conseguenza la platea degli aventi diritto è aumentata mentre o stanziamento per l’art. 7 è rimasto sempre inalterato nel corso degli anni .
Questa situazione è incompatibile con il principio perequativo sul quale si basa l’erogazione delle spettanze dell’art. 7, volta ad assicurare la tendenziale armonizzazione dei trattamenti retributivi
Inoltre, va considerato che il piano triennale dei fabbisogni del personale ha sostituito il tradizionale assetto organizzativo della dotazione organica finalizzato a rilevare realmente le effettive esigenze delle pubbliche amministrazioni e che nell’ambito del piano, il Ministero della salute potrà procedere annualmente alla rimodulazione qualitativa e quantitativa della propria consistenza di personale, in base ai fabbisogni programmati. Di conseguenza lo stanziamento statico e ripetitivo per l’articolo 7 del personale delle aree funzionali appare un meccanismo estraneo alle procedure introdotte dalle nuove norme in materia di lavoro pubblico .
Come viene rimodulato il fabbisogno del personale, così dovrà essere ridimensionato lo stanziamento dedicato alle spettanze dei lavoratori delle aree funzionali . Anche in previsione delle assunzioni previste a seguito dell’espletamento dei concorsi già banditi dall’amministrazione (vedi tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro).
In questi giorni codesta Direzione generale sta procedendo alla definizione dell’assestamento del bilancio del Ministero della Salute anno 2020.
Considerato che le somme assegnate alla destinazione dell’articolo 7, sono determinate su una quota di entrate proprie del Ministero della Salute sulla base di tariffe e diritti spettanti per i servizi resi, e considerato che la situazione attuale vede il personale del Ministero della Salute direttamente impegnato attivamente a fronteggiare l’emergenza legata al Covid 19, si chiede che, nella corrente fase di assestamento del bilancio del Ministero della Salute 2020 di prevedere un aumento della consistenza delle risorse da destinare all’art. 7, legge n.362/99, per le aree funzionali, che vada ad incrementare la quota da riassegnare a carico dei capitoli di entrata riassegnabili in relazione alle avvenute progressioni economiche 2017, 2018 e 2019 e del nuovo fabbisogno del personale.
Roma, li 22 maggio 2020
FP CGIL CISL FP UILPA
Lupi Garroni Ausanio
Si è tenuta ieri la prevista riunione avente come ordine del giorno l’accordo sui criteri di distribuzione della cosiddetta cartolarizzazione e la proposta di rimodulazione dell’orario di lavoro dei lavoratori del MEF, in vista del possibile aumento delle attività previsto nei prossimi giorni.
Per quanto riguarda il comma 165 l’amministrazione ha proposto un accordo che riprende esattamente i criteri dell’anno precedente con il conteggio delle presenze calcolato con la circolare applicata al fondo risorse decentrate.
Abbiamo chiesto e ottenuto che ci fosse una riduzione della differenza esistente tra la seconda e la
terza fascia e pertanto abbiamo ritenuto di firmare l’accordo, che permetterà di distribuire lo stesso
importo dell’anno scorso. Siamo convinti che soprattutto in questo periodo i lavoratori apprezzeranno la erogazione del salario accessorio.
I tempi di erogazione saranno legati ovviamente alla registrazione e certificazione da parte degli
organi competenti.
Per quanto riguarda la proposta di rimodulazione dell’orario di lavoro, abbiamo richiesto che tale
possibilità potesse essere aggiunta agli orari che attualmente vengono già utilizzati da ogni dipendente, abbiamo inoltre proposto la possibilità di alternare, all’interno della stessa giornata lavorativa, il lavoro in presenza a quello in smart working. Siamo convinti che in un periodo come quello che stiamo vivendo più strumenti ci siano per poter permettere di lavorare in massima sicurezza e meglio è per tutti
Precisiamo che all’interno di questa bozza è previsto il coinvolgimento delle RSU e OO.SS. che
provvederanno ad adeguare alle singole realtà la proposta dell’amministrazione.
VI TERREMO AGGIORNATI SUGLI SVILUPPI.
Fp Cgil nazionale
Americo Fimiani
Sono state emanate le linee guida per la riapertura delle sedi periferiche del Dip. Trasporti sulla
base dell’ultima normativa del Governo a sostegno della cosiddetta fase 2, dopo un confronto con
le organizzazioni sindacali. Per quanto attiene agli indirizzi generali è stata dettagliatamente prevista
la sanificazione dei locali, rigorose regole di comportamento che garantiscono il distanziamento
sociale, la disponibilità dei DPI per i lavoratori ed eventualmente l’utenza sprovvista, riconoscendo
al lavoratore la possibilità di interrompere le operazioni in caso di indisponibilità.
Le linee guida regolamentano dettagliatamente anche gli accessi alle operazioni di sportello, sia
per la fase A che per quella successiva a decorrere da settembre, e le operazioni tecniche.
Per il riavvio degli esami di patente si prevedono delle misure molto stringenti riguardo al distan –
ziamento sociale da tenere nelle aule con una proporzione superficie/n. candidati non inferiore a 4
mq per occupante, l’installazione di schermi in plexiglass, la differenziazione di percorsi di
entrata/uscita dei candidati. Nonostante questi elementi positivi rimane la nostra contrarietà circa
le modalità che disciplinano gli esami di pratica che, nel caso di patente B, prevedono la presenza
nell’abitacolo delle tre persone (candidato, istruttore e esaminatore) per un tempo massimo di 15’
al termine del quale sarà necessario areare l’abitacolo e poi riprendere. Su questo punto abbiamo
proposto l’utilizzo di divisori in plexiglass per limitare i contatti tra i soggetti protagonisti della prova di guida che, al momento, l’amministrazione non ha recepito. Tra le altre cose come FP Cgil abbiamo fatto rilevare che è necessario chiarire i compiti e le funzioni dell’istituendo Centro Servizi,
che, comunque, non può essere la soluzione al cronico problema di sotto organico degli uffici periferici;abbiamo chiesto di non utilizzare i supporti ministeriali per la stampa dei tagliandi, soluzione che consentirebbe un grosso risparmio di tempo (e di contatti) per la consegna dei supporti agli operatori professionali, ed eviterebbe qualsiasi contatto successivo con l’utenza, dal momento che il contenuto del tagliando può essere inviato via mail, in formato pdf; per la patente di categoria C abbiamo rappresentato che non condividiamo la soluzione proposta in modalità patente A, con l’esaminatore che tallona l’autocarro dell’autoscuola utilizzando i walkie talkie per impartire i comandi.
Per quanto ci riguarda faremo di tutto, anche attraverso le nostre RSU e i nostri RLS, per far si che
queste misure vengano puntualmente rispettate a tutela della salute dei lavoratori e dell’utenza.
Quello che non possiamo permetterci è un atteggiamento poco oculato che potrebbe rimettere in circolo il virus Covid 19 con effetti devastanti sia per quel che attiene la salute dei cittadini sia per
quel riguarda il contesto economico del paese.
Nella mattinata di oggi abbiamo trattato anche le modifiche da apportare all’orario di lavoro per i
lavoratori della motorizzazione che, su base volontaria, decidono di aderire al conto privato.
Ai sensi dell’art.87 del 18/2020 la modalità di lavoro agile permane come modalità ordinaria di prestazione lavorativa fino alla fine dello stato di emergenza. Tuttavia, i lavoratori che intendono effettuare attività in conto privato potranno stipulare un accordo con il dirigente e prevedere un lavoro agile “a scacchiera” con periodi di presenza nella mattinata o in pomeriggio.
Crediamo che anche questo sia un buon risultato perché la scelta di effettuare tale tipologia di orario di lavoro è esclusivamente in capo al lavoratore e perché abbiamo chiesto, ed ottenuto, che si
desse informativa alle RSU dei singoli accordi stipulati nelle singole motorizzazioni.
Infine abbiamo affrontato, ancora una volta, che fosse concesso agli addetti abilitati di essere impiegati, viste anche le urgenze del periodo, come esaminatori. L’amministrazione ci ha comunicato che a breve, con la pubblicazione dei bandi per il passaggio di area, ne pubblicherà uno per il passaggio orizzontale da addetto ad assistente, rimuovendo così i vincoli di inquadramento imposti per espletare tale incarico.
Si allegano le linee guida e l’orario di lavoro per gli uffici periferici del dipartimento trasporti.
la coordinatrice Fp Cgil Mit p.la Fp Cgil Nazionale
Carmen Sabbatella Paolo Camardella