Pubblichiamo la nota unitaria Fp Cgil VVF,Fns Cisl, Uil Pa VVF in merito l’organizzazione della SOPI

On.le Francesco Paolo Sisto

Viceministro della Giustizia

On. Andrea Delmastro Delle Vedove

Sottosegretario alla Giustizia

Sen. Andrea Ostellari

Sottosegretario alla Giustizia

Dott. Alberto Rizzo

Capo di Gabinetto

Dott. Gaetano Campo

Capo Dipartimento dell’organizzazione Giudiziaria

Dott.ssa Mariaisabella Gandini

Direttore Generale del personale e della formazione

Dott. Lucio Bedetta Direttore Generale del bilancio e della contabilità

Ing. Ettore Sala

Capo Dipartimento per la transizione digitale della giustizia, l’analisi statistica e le politiche di coesione

Ing. Vincenzo De Lisi

Direttore Generale per i servizi informativi automatizzati

Dott. Giovanni Russo

Capo Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria

Dott. Massimo Parisi

Direttore Generale del personale

Dott. Antonio Sangermano

Capo Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità

Dott. Giuseppe Cacciapuoti

Direttore Generale del personale, delle risorse e per l’attuazione dei provvedimenti del giudice minorile

Dott. Domenico Giuseppe Arena

Direttore Generale dell’esecuzione penale esterna e di messa alla prova

Dott. Renato Romano

Direttore Generale degli Archivi Notarili

Oggetto: coworking – richiesta avvio confronto con le rappresentanze sindacali

L’art. 14 della legge 7 agosto 2015, n. 124 nonché gli articoli 18 e seguenti della legge 22 maggio 2017, n. 81 al fine di agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, hanno introdotto nel nostro ordinamento il lavoro agile quale modalità di esecuzione del rapporto di lavoro. Gli artt. 40 e 41 del CCNL Funzioni Centrali 2019-2021 introducono una disciplina organica del rapporto di lavoro a distanza prevedendo due distinte tipologie: il lavoro agile, senza vincoli di tempo e luogo, e il lavoro da remoto, con vincolo di tempo e nel rispetto degli obblighi di presenza attraverso una modificazione del luogo di adempimento della prestazione di lavoro. Nel Ministero della Giustizia, purtroppo, anche nel corso della emergenza COVID, il lavoro agile ed il lavoro da remoto hanno avuto una applicazione discontinua, occasionale, sporadica, certamente non uniforme nell’ambito di ciascun dipartimento e nell’ambito degli archivi notarili. E’ ciò non solo in ragione della parziale digitalizzazione delle procedure ma anche in ragione di anacronistiche resistenze da parte della dirigenza. Tra le tipologie di lavoro a distanza meno utilizzate vi è certamente il Coworking (art. 41 n. 2 lett. b CCNL 2019/2021). I vantaggi del coworking sono molteplici. Questa tipologia di lavoro a distanza offre l’opportunità di svolgere la prestazione lavorativa utilizzando un ambiente di lavoro esterno, normalmente un ufficio diverso della medesima amministrazione ovvero in taluni casi di altre amministrazioni, consente di arginare le criticità legate alla carenza di infrastrutture tecnologiche, riduce le distanze per conciliare al meglio i tempi di vita e di lavoro e riduce altresì i limiti temporali dello smart working. La portata innovativa del coworking ed i benefici che questa tipologia di prestazione lavorativa, se adottata su larga scala, potrà apportare agli uffici ed agli stessi lavoratori, in particolare a quelli provenienti da altre province e da altre regioni, sono certamente notevoli e potrebbero contribuire a limitare la fuga dalla Giustizia dei neoassunti. Ciò posto, in ragione di quanto sin qui esposto, tenuto conto della rilevanza della problematica e della necessità di applicare il lavoro a distanza in tutte le articolazioni del Ministero, CGIL CISL e UIL chiedono ai sensi dell’art. 5 comma 3 lett g) del CCNL Funzioni centrali 2019-2021 l’avvio del confronto con le rappresentanze sindacali anche sulle altre forme di lavoro a distanza previste dal CCNL. In attesa di riscontro si inviano distinti saluti.

FP CGIL                              CISL FP   UIL PA
Russo / Fuselli / Mascagni  Marra      Amoroso

Le Strutture Territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Uil Pa VVF chiedono l’istituzione di un tavolo tecnico paritetico per l’igiene operativa

pubblichiamo l’informativa  dell’ Ufficio per l’Attività di Vigilanza ispettiva in materia di Igiene e Salute riguardo la comunicazione degli infortuni superiori i 30 giorni

Pubblichiamo la nota del Dipartimento in merito la raccolta fondi a favore della famiglia del VC Spano Roberto

Pubblichiamo la convocazione con il Sottosegretario On. Prisco riguardo l’apertura della legge delega del DLg 217/2005

Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per le Risorse Umane riguardo la richiesta di mobilità per il personale del ruolo Vigile de Fuoco

Gent.li colleghe/i,

come ormai è noto, nella seduta del 27 giugno u.s., il Consiglio Generale ACI ha approvato a maggioranza la proposta di conferimento a Ventura S.p.A. delle partecipazioni azionarie, già detenute da ACI, in varie società del gruppo ACI e, tra le stesse, anche di una quota consistente delle azioni di SARA Assicurazioni S.p.A..

Come sapete, inoltre, appena venuti a conoscenza dell’ordine del giorno le OO.SS., si sono immediatamente attivate per chiedere di procrastinare la votazione, in quanto non sono chiari progetti e finalità di tale operazione e, soprattutto, le possibili ricadute sull’Ente e sui suoi Lavoratori, chiedendo un incontro ai Vertici proprio per chiarire dubbi ed incertezze.


Ebbene, la nostra richiesta è stata totalmente ignorata ed il Presidente ha ritenuto di dover incontrare solamente la rappresentanza sindacale dei Dirigenti.
Ne prendiamo atto!

Riteniamo questo atteggiamento profondamente lesivo della dignità di queste OO. SS e di conseguenza di tutti i Lavoratori di ACI, che continuano a mandare avanti questo Ente con grande abnegazione ed attaccamento e nonostante tutti gli ostacoli che emergono nell’offrire un servizio pubblico di qualità.

La cronaca di tutti i giorni racconta di difficoltà legate soprattutto a carenza di personale, ormai ridotto al lumicino a causa dei numerosi pensionamenti e mai voluto sostituire.

Considerato che le decisioni all’interno di Aci sono ormai state prese le scriventi OO SS ritengono di dover intraprendere autonomamente e unitariamente un percorso che le porterà a rivolgersi presso tutte le autorità e le sedi competenti per portarle a conoscenza di questo progetto, su cui si nutrono innumerevoli dubbi, nonché tutti i Ministeri e gli organi vigilanti su ACI.

Chiederemo fattibilità giuridica, economica ed opportunità politica, essendo difficilmente comprensibile come ad una società sull’orlo del fallimento e specializzata nel turismo come Ventura, venga affidata la gestione finanziaria ed il controllo di una fetta enorme di attività strategiche dell’Ente, sottraendogli ulteriori preziose risorse. Risorse che si assottigliano costantemente da diversi anni e che dovrebbero servire al rilancio di ACI e non a dubbie operazioni che sembrano più un salto nel buio dall’esito incerto, che vere opportunità di rilancio.

Naturalmente terremo costantemente aggiornato il personale di tali nostre azioni, riservandoci di organizzare e comunicare eventuali future iniziative che coinvolgano tutti i Lavoratori.

FP CGIL ACI D. Figliuolo

CISL FP ACI M. Semprini

UILPA ACI P. Piccirilli

CONFINTESA FP ACI P. Piccione

CONFSAL UNSA ACI A.G. Cappelli

USB P ACI B. Stramaccioni

FLP EPNE ACI D. Martignani

Pubblichiamo la lettera di solidarietà congiunta CGIL – FP CGIL al sindacato turco Kesk.

Sosteniamo con forza la loro lotta per salari equi, il diritto alla contrattazione collettiva e per garantire il diritto costituzionale di sciopero.

p.la FP CGIL Nazionale

Nicoletta Grieco 

Nella giornata di venerdì 21 abbiamo ricevuto una convocazione.

Non, come auspicabile, una convocazione dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per affrontare e risolvere i problemi che hanno portato alla riattivazione dello stato di agitazione e al tentativo di conciliazione, appena fallito.

E’ arrivata, invece, una nuova convocazione dall’INL per discutere dell’ennesima riorganizzazione dell’Ente. Il 26 luglio, come se in questi giorni non fosse accaduto niente…

Allora lo scriviamo in modo chiaro e comprensibile: fino a che il vertice politico non si degnerà di incontrarci per dare, finalmente, quelle risposte che da tempo chiediamo, non riteniamo assolutamente opportuno incontrarsi con l’Amministrazione su tematiche come la riorganizzazione, che non portano alcun vantaggio immediato e diretto a lavoratrici e lavoratori. Per dirla in altri termini: non siamo interessati a nessun poltronificio, ma al funzionamento vero dell’INL e alla dignità di lavoratrici e lavoratori.

Diffidiamo, nel frattempo, l’Amministrazione dall’avvio del confronto.

Vediamo se altri avranno la forza e il coraggio di non cedere al richiamo delle sirene o, più prosaicamente, di qualche strapuntino offerto in cambio della loro partecipazione alla riunione.

Senza entrare – per ora – nel merito di questa riorganizzazione, su cui ci sarà modo e tempo di intervenire, ricordiamo a qualche smemorato o folgorato sulla via del damascato, che nel corso della passata mobilitazione – culminata con lo sciopero del 12 dicembre 2022 – abbiamo passato mesi senza sederci al tavolo sindacale; tale strategia era stata concordata, pur sapendo di sacrificare questioni che avrebbero potuto impattare negativamente su lavoratrici e lavoratori, con la forte convinzione che fosse necessario un segnale chiaro e forte, al fine di ricevere risposte concrete.

Forse lo scenario è cambiato, ma ci sfugge in cosa.

Noi siamo sempre uguali ed è proprio per questo che vorremmo avere delle risposte concrete a queste domande:

  • Perché il vertice politico del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali non pretende un emendamento che riconosca gli arretrati della perequazione al personale dell’INL?

  • Perché il vertice politico non chiarisce che il personale dell’INL è destinatario, senza “se” e senza “ma”, della nuova armonizzazione dell’indennità di Amministrazione prevista dal DL 44/2023?

  • Perché il vertice politico non interviene a livello normativo per affrontare e risolvere le tante criticità che questa “Agenzia-non-Agenzia” affronta, a cominciare dall’assenza di autonomia e di risorse economiche, che rendono l’INL un Ente meno appetibile rispetto ad altri?

  • Perché il vertice dell’Amministrazione pensa a una riorganizzazione, invece di scendere concretamente in campo, in solidarietà delle rivendicazioni legittime dei propri lavoratori?

Coordinatore nazionale FP CGIL – INL

Matteo Ariano

Pubblichiamo il comunicato del Coordinamento Territoriale Fp Cgil VVF riguardo la carenza di personale e di sedi a garanzia del soccorso alla cittadinanza

Pubblichiamo la nota del Coordinamento Provinciale Fp Cgil VVF con la quale ancora una volta evidenziaquale ancora una volta evidenzia le problematiche nel garantire il soccorso a Lipari

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