Pubblichiamo l a nota della Direzione Centrale per Gli Affari Generali riguardo le modalità di recupero delle prove, per il coloro che hanno partecipato alla procedura speciale di reclutamento a domanda per la qualifica Vigile del Fuoco
In merito li schema di D.P.C.M. predisposto, apprezzando le modifiche apportate in attuazione dell’articolo 26, comma 3, del decreto-legge 22 giugno 2023, n. 75, concernente la riorganizzazione del Dipartimento dei vigili del fuoco le strutture Fp Cgil, Uil Pa VVF, Confsal VVF , Federdistat e Sindir chiedono ulteriori aggiustamenti
Al Ministro dell’Economia e delle Finanze
ufficiodigabinetto@pec.mef.gov.it
Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dipartimento della Funzione Pubblica
protocollo_dfp@mailbox.governo.it
E per conoscenza
Alla Commissione di Garanzia per l’attuazione della legge
sul diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali
segreteria@pec.commissionegaranziasciopero.it
Al Ministro per la Funzione Pubblica
protocollo_dfp@mailbox.governo.it
Al Direttore dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro
capoispettorato@pec.ispettorato.gov.it
Oggetto: Ripresa dello stato di agitazione del Personale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro – Richiesta di attivazione delle procedure di conciliazione.
Le scriventi OO.SS. nel corso di un incontro sindacale sono venute a sapere che il personale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro parrebbe non essere ricompreso nell’elenco delle Amministrazioni destinatarie della nuova armonizzazione dell’Indennità di Amministrazione prevista dall’art. 19, D.L. 44/2023, riguardante il personale del Comparto Ministeri.
Tale circostanza, se confermata sarebbe gravissima considerato che tuttora, solo dopo due scioperi nazionali, al personale dell’INL è stata riconosciuta la perequazione dell’indennità di amministrazione con decorrenza 1° gennaio 2023, mentre non sono stati ancora riconosciuti gli arretrati relativi al triennio 2020, 2021 e 2022.
Non si comprende il motivo per cui le lavoratrici e i lavoratori dell’INL dovrebbero essere esclusi dalla nuova armonizzazione dell’indennità di Amministrazione posto che – ai sensi dell’art. 6, comma 1, D.Lgs. 149/2015 – ad essi si applica la contrattazione collettiva del Comparto Ministeri.
Visti i precedenti che, come sopra ricordato, hanno portato alla proclamazione dello stato di agitazione e all’indizione di ben due scioperi nazionali con altissima adesione, si ritiene necessaria e urgente la proclamazione di un nuovo stato di agitazione, al fine di scongiurare il fondato pericolo che nella nuova ripartizione dei fondi per l’armonizzazione l’INL sia nuovamente escluso.
Per i suddetti motivi le scriventi OO.SS.
Dichiarano lo riapertura dello stato di agitazione dei dipendenti dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro
e, contestualmente, con la presente, promuovono l’attivazione delle procedure di raffreddamento e conciliazione ai sensi dell’art. 2 comma 2 della legge n. 146/1990, come modificata dalla legge n. 83/2000, riservandosi la proclamazione dello sciopero che riguarderà anche ogni prestazione straordinaria dell’attività lavorativa aggiuntiva rispetto a quelle ordinarie e ritenute essenziali.
Nelle more della procedura di conciliazione il personale si asterrà da ogni attività aggiuntiva non contemplata nel relativo mansionario, venendo meno ogni forma di collaborazione mediante l’applicazione rigida e burocratica delle regole e dell’orario di lavoro contrattuale.
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FP CGIL |
CISL FP |
UILPA |
FLP |
CONFINTESA FP |
CONFSAL-UNSA |
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M.ARIANO |
M. CAVO |
I. CASALI |
A. PICCOLI |
N. MORGIA |
V. DI BIASI |
Pubblichiamo la nota unitaria delle strutture territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl, Uil Pa VVF, Confsal VVF, e Conapo riguardo la richiesta di un incontro per mancanza di formatori
Dopo il surreale incontro di qualche settimana fa al Ministero del Lavoro, in cui ci venne chiesto se noi avessimo proposte da fare (sic!!), abbiamo poi scoperto che il DL 75/2023, presentato al Consiglio dei Ministri solo due giorni dopo il nostro incontro, contiene norme riguardanti l’INL.
Peccato che in quelle norme non sia previsto nulla relativamente al riconoscimento degli arretrati della perequazione dell’indennità di amministrazione, ma solo il raddoppio del numero dei dirigenti di prima fascia (non si sa ancora per far cosa).
Come se non bastasse, leggendo lo stesso DL 75 scopriamo che per altre Amministrazioni del comparto ci si è spesi con successo per aumentare in modo strutturale, e in deroga alla legislazione vigente, i relativi FRD.
Ciliegina sulla torta – perché le brutte notizie non vengono mai sole – nel corso di un incontro sindacale con INL, ci è stato comunicato che da verifiche informali effettuate, parrebbe che INL possa essere escluso dall’ulteriore armonizzazione dell’indennità di amministrazione, prevista dall’art. 19 DL 44/2023, che stanzia a tal fine 55 milioni di euro allo scopo.
Se la notizia sarà confermata, avremo anche noi la conferma che il mancato riconoscimento della perequazione dell’indennità di amministrazione non fu un mero errore, una svista, ma una precisa scelta – mascherata da ragioni burocratiche – di azzoppare questo Ente e le sue attività, strategiche per il Paese.
Cosa penserebbe la Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali se, visto il disinteresse del vertice politico, il personale dell’INL decidesse di non raggiungere più gli obiettivi fissati dal PNRR?
Cosa penserebbe se le task-force di contrasto al caporalato e al lavoro nero non si realizzassero più per l’indisponibilità del personale preposto?
Chi pensate che garantisca i servizi di prossimità ai cittadini sul territorio?
Chi credete che realizzi gli obiettivi per i quali ci si fa belli sui media?
E che biglietto da visita si dà alle centinaia di ispettori tecnici che stanno per prendere servizio negli uffici di tutta Italia, di cui si è andato a sbandierare l’arrivo?
E non venisse nessuno a prenderci in giro dicendo che non si può, che le norme non lo consentono, perché siamo stufi di sentire scuse.
Se c’è la volontà politica – ed è evidente che finora non c’è stata – la questione si risolve in un attimo.
La misura è colma! Non avendo ricevuto alcun atto concreto che indichi la volontà di risolvere definitivamente la questione ma anzi ricevendo notizie che vanno nel senso di peggiorare la situazione, riattiviamo lo stato di agitazione del personale con decorrenza immediata ed riavviando tutte le relative procedure.
Proprio per questo, chiediamo al personale ispettivo di non dare più la propria adesione alle task-force che si svolgeranno e a tutto il personale di attenersi all’orario ordinario di lavoro evitando di svolgere lavoro straordinario di qualsiasi tipo e di astenersi dalle costituzioni in appello.
Ci riserviamo ulteriori iniziative, nel frattempo.
Chiediamo un incontro urgente, nella prossima settimana, alla Ministra del Lavoro insieme al vertice dell’INL perché ci dicano loro che cosa intendono fare, comunicando sin d’ora che non accetteremo tavoli con finalità dilatorie.
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FP CGIL |
CISL FP |
UILPA |
FLP |
CONFINTESA FP |
CONFSAL-UNSA |
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M.ARIANO |
M. CAVO |
I. CASALI |
A. PICCOLI |
N. MORGIA |
V. DI BIASI |
Nel corso dell’incontro del 6 luglio con la Direzione del Personale dell’Agenzia, si è definito il confronto relativo ai “Criteri di selezione delle Poer”.
In avvio di seduta abbiamo proposto unitariamente ulteriori integrazioni al testo che ci era stato consegnato dopo l’ultima riunione di confronto, ribadendo la necessità di effettuare una selezione che allargasse il più possibile la platea dei partecipanti e di accesso a tali incarichi.
Nelle nostre dichiarazioni abbiamo sottolineato che il lungo confronto rispetto alla prima proposta presentata quattro mesi fa dalla Agenzia, è riuscito a migliorare, seppur in modo parziale, le proposte iniziali con particolare riferimento all’allargamento della partecipazione.
L’Amministrazione ha quindi dichiarato chiuso il confronto e procederà, tenuto conto dell’esito dello stesso, a presentare una sua proposta definitiva.
Abbiamo comunque ribadito di ritenere indispensabile che l’Agenzia proceda a concludere il confronto sulle Poer con la individuazione, sia a livello centrale che territoriale, della loro collocazione funzionale, della graduazione delle posizioni e della individuazione delle indennità economiche.
Riteniamo tale passaggio necessario prima dell’attivazione delle procedure di selezione delle POER senza il quale valuteremo negativamente una azione autonoma intrapresa dall’Agenzia.
Al riguardo abbiamo quindi richiesto uno specifico incontro sull’argomento per cui il Direttore del Personale si è impegnato a concordare con la Direzione Centrale competente una apposita convocazione che con ogni probabilità sarà già fissata per la prossima settimana.
Vi anticipiamo che è comunque nostra intenzione in quell’incontro porre anche la questione della “apicalizzazione” della dotazione organica della terza Area, indispensabile ad ampliare il numero di passaggi tra le aree. Per quanto ci riguarda l’argomento è prodromico alla discussione dei criteri sui passaggi tra le aree perché sono ancora in ballo sia una soluzione per i 151 idonei (su cui continuiamo anche a percorrere possibili soluzioni normative) sia la possibilità di ampliare i posti da mettere a bando nella procedura in deroga prevista dal Contratto per le progressioni verticali.
A seguire si è trattato l’argomento delle progressioni economiche. Al riguardo l’Agenzia ha presentato alcuni dati per la procedura del 2023 sulla base delle nuove regole contrattuali.
Rispetto ai numeri presentati, che per i limiti dettati dalle disposizioni della Funzione Pubblica non risultano quelli che ci aspettavamo, abbiamo chiesto ed ottenuto che l’Agenzia avvii subito una interlocuzione con la Funzione Pubblica stessa tendente a superare tale disposizione, richiedendo di poter essere comunque riconvocati a breve. In effetti per noi è assolutamente necessario chiudere un accordo in tempo utile per poter procedere alla pubblicazione del Bando entro il prossimo autunno.
Abbiamo infine affrontato solo per “titoli” i passaggi verticali in deroga. Sul punto l’Amministrazione non è stata in grado di fornirci risposte rispetto alla nostra richiesta di “apicalizzazione” della dotazione organica nell’Area dei Funzionari, ciò anche in considerazione del recente accordo di istituzione sulle nuove Famiglie Professionali. Per questo come detto sopra ci riserviamo di porre la questione nel prossimo incontro con l’amministrazione. In effetti è assolutamente necessaria una risposta sull’argomento per poi procedere con la individuazione dei criteri e la pubblicazione del Bando entro l’autunno. Per quanto riguarda le proposte sui criteri abbiamo richiesto di poter avere la documentazione utile a consentirci di formulare le nostre proposte nel corso della prossima convocazione.
Comunichiamo infine che durante l’incontro siamo stati informati che gli arretrati relativi agli ultimi passaggi economici saranno erogati nel mese di Settembre. Aggiungiamo che ci è stata data l’informativa da parte dell’Audit interno rispetto alle nuove norme di comportamento che entreranno in vigore il prossimo 15 luglio ai senso del DL n.24/2023 riferibili nello specifico alle nuove procedure di denuncia del personale della PA per violazioni civili, amministrative e penali, che potranno avvenire per mezzo di un applicativo informatico che avrà lo scopo di tutelare la privacy del segnalante e del segnalato con modalità ben precise e disposizioni di intervento da parte degli organi competenti interni. Sulla materia sarà comunque pubblicata a breve una Determina che descriverà tutte le novità e le modalità di applicazione.
FPCGIL CISLFP UILPA
Iervolino De Caro Procopio
Roma, 7 lug – “Bene continuare ad anticipare i tempi di contrattualizzazione dei medici specializzandi, ma oltre a questo serve un intervento strutturale sulla formazione specialistica dei medici, con l’introduzione del contratto formazione lavoro”: cosi Andrea Filippi Segretario Nazionale Fp Cgil Medici e Dirigenti SSN in riferimento alla legge 87/2023 che anticipa di un anno l’accesso ai concorsi per gli specializzandi.
“Un provvedimento che pur andando nella giusta direzione, in realtà rappresenta ancora una volta un intervento tappabuchi, finalizzato a coprire le carenze di personale con il lavoro degli specializzandi, creando una separazione, organizzativa e contrattuale tra lavoro e formazione”, prosegue.
“Il fatto che si continui ad anticipare i tempi di ingresso dei medici specializzandi nel servizio sanitario dimostra che serve una vera riforma con l’introduzione di un contratto formazione-lavoro che consenta ai medici di formarsi nella rete dei servizi con progressiva assunzione di autonomia professionale e con tutti i diritti e tutele del contratto collettivo nazionale, che possa fidelizzare da subito i professionisti sin dalla formazione. Per coprire la carenza di personale, al contrario servono lo sblocco dei tetti di spesa ed un piano assunzionale straordinario”, conclude Filippi.
Pubblichiamo l’informativa del Dipartimento in merito lo schema di organizzazione degli Uffici Centrali
Al Presidente della Delegazione trattante nazionale Ministero della Difesa
F.F. Direttore Generale del personale civile
Vice Direttore generale personale civile
Dott. Lorenzo Marchesi
e, p.c.
Al Vice Capo di Gabinetto
Dott. Francesco Rammairone
Oggetto: Sviluppi economici 2022. Verifica attinenza titoli di studio
A seguito della verifica del possesso dei requisiti del personale per l’ammissione alla procedura selettiva sulle progressioni in oggetto, effettuate sulla base del vecchio ordinamento professionale, sono stati ritenuti non coerenti con l’attività del profilo professionale posseduto una serie di titoli di studio e, per tale motivo, è stato attribuito al personale in possesso di tali titoli un punteggio più basso.
Al riguardo pervengono, numerose, le rimostranze di dipendenti che lamentano di essere stati penalizzati da tali decisioni.
Tanto premesso, nella considerazione che l’elenco dei titoli di studio e delle relative attinenze ai profili professionali del Ministero Difesa risale a molti anni fa, tenuto altresì conto delle significative evoluzioni dei contenuti professionali dei singoli profili nonché dei nuovi titoli di studio, le scriventi OO.SS. invitano a valorizzare le istanze di revisione dei dipendenti interessati, nelle more di una complessiva rivisitazione della disciplina con le OO.SS.
Distinti saluti.
FP CGIL CISL FP UIL PA
Marco Campochiaro Massimo Ferri Carmela Cilento
Roberto De Cesari Franco Volpi
Quello che si sta verificando negli ultimi tempi è talmente paradossale che potrebbe essere comico se non fosse che si gioca con la pelle (e spesso con le tasche) delle lavoratrici e dei lavoratori della difesa.
Dopo la nota di FPCGIL – CISLFP – UILPA del 24 maggio scorso che denunciava Persociv e SME per aver affermato con note scritte e firmate che l’istituto della banca delle ore (contrattualmente previsto) di fatto non poteva essere applicato al personale civile dell’A.D., la Direzione Generale si “rimangia” quanto detto – costringendo quindi SME a fare altrettanto, e sancisce “che nulla osta all’attivazione dell’istituto in oggetto.
Un velo pietoso va poi steso sul comportamento di SME che non ha ritenuto di doverci dare notizia dell’errata corrige. Comportamento anomalo e confliggente con le politiche del Capo di SME.
Ma il dietrofront di Persociv sulla banca delle ore non è che una goccia nel mare se paragonato alla miriade di problemi posti e non risolti – alcuni generati proprio dalla Direzione per il Personale Civile, che stanno creando danni e disagio ai colleghi ed alle colleghe.
Non ultimo il comportamento inspiegabile della Delegazione Trattante (di cui Il D.G. facente funzioni di Persociv è il Presidente) che nel pieno della contrattazione per il C.C.N.I., dopo l’ultimo incontro del 14 giugno rinvia inspiegabilmente le prossime riunioni alla seconda metà di luglio che significa, in pratica, non più di un paio di riunioni prima della pausa estiva.
Un comportamento dilatorio che non consente di esigere i benefici del C.C.N.L. a cominciare dai passaggi tra le aree da troppo tempo attesi soprattutto dall’ex prima area.
Lo abbiamo detto più volte e continueremo a ribadirlo soprattutto al Vertice politico del Ministero della Difesa:
URGE UN CAMBO DI PASSO CHE GARANTISCA UNA DIRIGENZA ATTENTA AI
DIRITTI DEI DIPENDENTI E ALLE RELAZIONI SINDACALI
La sentenza emessa ieri dal Tribunale di Taranto che condanna il Ministero della Difesa per comportamento antisindacale è sicuramente un primo monito ma ci aspettiamo che ora il Ministro ci riceva e si faccia carico delle risposte da tempo attese.
FP CGIL CISL FP UIL PA
Massimiliano Prestini Massimo Ferri Carmela Cilento
Franco Volpi
Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per gli Affari Generali con la quale ha definito la data per gli esami finali del concorso Capo Squadra decorrenza 2022
Pubblichiamo la nota del Coordunamento territoriale con la quale chiede chiarimenti in merito all’impiego del personale delle specialità nella Campagna AIB 3023