Pubblichiamo la nota di sollecito unitaria delle Strutture Fp Cgil VVF e Conapo riguardo la richiesta del 13 .15.2023 sul lavoro agile 

A tutte le strutture

Ai lavoratori del MIT

Si è tenuto ieri l’incontro convocato per discutere sulla proposta di lavoro agile inviata dall’Amministrazione.

In premessa, il Direttore del Personale ha informato le organizzazioni sindacali circa il Piano Triennale dei Fabbisogni predisposto – non ancora approvato dalla Funzione Pubblica. In particolare, la rimodulazione ha riguardato l’area dei funzionari, che, finalmente, come da noi auspicato da tempo, risulta superiore a quella degli assistenti: infatti, a fronte 3591 colleghi di seconda area ne dovremmo avere 3722 di terza.

Grazie all’ accordo dello scorso 8 maggio, impiegheremo lo 0.55% del monte salari 2018 e il 50% del contingente previsto per le assunzioni dall’esterno, per utilizzare al massimo lo strumento delle progressioni in deroga previste dall’art.18 del CCNL.

Come Fp Cgil, abbiamo ribadito la necessità di attivare anche le procedure per l’attribuzione dei differenziali stipendiali raggiungendo, per tal verso, il risultato per cui, tutti i lavoratori del MIT saranno oggetto o di riqualificazione (passaggio di area) o di attribuzione di differenziali stipendiali di cui sopra (quelle che una volta si chiamavano progressioni orizzontali).
In merito all’ordine del giorno sulla proposta di revisione del regolamento per il lavoro agile, dopo ampia discussione, considerata la mancata convergenza delle organizzazioni sindacali sulla proposta trasmessa dall’amministrazione, la stessa ha determinato di chiudere il confronto in attesa di riaprirlo all’arrivo di una proposta di parte sindacale. Ovviamente, in assenza di altro accordo, resta vigente l’attuale regolamento scaturito dal confronto svolto il 30 giugno dello scorso anno.

la Coordinatrice nazionale MIT p. la Fp Cgil Nazionale

Carmen Sabbatella                   Paolo Camardella

Pubblichiamo la nota del Coordinamento territoriale Fp Cgil VVF riguardo l’incontro sulla mensa di servizio

Roma, 20 giu – “Oggi formalmente inizia la vertenza per le Commissioni di protezione internazionale, per mettere al centro il riconoscimento del valore del sistema di asilo del nostro Paese. Serve un potenziamento attraverso il riconoscimento delle professionalità dei funzionari amministrativi ad alta qualificazione e continueremo riproducendo iniziative analoghe sui territori in cui sono presenti le Commissioni territoriali per i richiedenti asilo, nella costruzione di un movimento contro la cancellazione del diritto di asilo e per il rafforzamento dell’intero sistema di accoglienza e riconoscimento dei diritti per i rifugiati. Continueremo a mobilitarci anche per cancellare le norme del decreto Cutro che depotenziano le attività delle Commissioni e dequalificano il lavoro degli operatori”.
Lo ha detto Florindo Oliverio, segretario nazionale di Funzione pubblica Cgil (Funzioni centrali) nel corso di un’assemblea aperta promossa dalla Funzione Pubblica Cgil e dai lavoratori delle Commissioni territoriali per la protezione Internazionale e della Commissione Nazionale per il Diritto d’Asilo che si è svolta presso la sede Cgil di Corso d’Italia 25 a Roma, per denunciare il disinvestimento in atto sul tema dell’accoglienza.
Nel corso dell’evento, organizzato in occasione della Giornata mondiale del Rifugiato, è stato ricordato che “i lavoratori delle Commissioni Territoriali e della Commissione Nazionale sono in stato di agitazione per chiedere un adeguato riconoscimento della loro professionalità e che il loro servizio diventi definitivamente una struttura stabile del Ministero dell’Interno per l’accoglienza, il riconoscimento e l’integrazione dei rifugiati e richiedenti asilo”.
“Da tempo – prosegue la nota di Fp Cgil – i lavoratori lamentano la necessità di migliorare le condizioni lavorative a partire dall’adeguamento della gestione dei servizi di interpretariato; il miglioramento della sicurezza nell’accesso ai luoghi di lavoro; l’adeguamento anche numerico del personale così da evitare lo scadimento della qualità del lavoro; la previsione di supporto psicologico per i funzionari così come previsto in analoghi contesti nell’Unione Europea”.
“In occasione della Giornata mondiale del rifugiato è importante fermarsi accanto ai lavoratori che in questi anni si sono occupati dei rifugiati in Italia”, ha osservato Paolo Ciani, vicecapogruppo Pd-Italia Democratica e Progressista alla Camera dei deputati intervenuto all’iniziativa. “Si tratta di lavoratori molto specializzati assunti con specifico concorso che oggi però rischiano il demansionamento perché molti di loro sono stati allontanati dalla funzione che hanno avuto, in un tempo in cui l’Italia è sempre più al centro di politiche di migrazione e che prevedono la protezione internazionale. E’ importante oggi, pensando alla specificità dei rifugiati, pensare che noi abbiamo un piccolo contingente di lavoratori molto specializzati che devono continuare ad occuparsi di loro”.
“Oggi – ha aggiunto Arturo Scotto, capogruppo Pd-Idp in Commissione Lavoro alla Camera – è una giornata importante, in un tempo drammatico scandito dalla tragedia greca su cui l’Europa porta una grande responsabilità, e che dà il segno di che cosa possa essere la disumanità, l’assenza di pietas nei confronti di chi scappa dalla guerra e chi chiede di essere accolto. La Giornata del rifugiato ci ricorda innanzitutto questo, ma ci ricorda anche che lo Stato deve investire nei propri lavoratori, su quella macchina che garantisce celerità nella certezza, per chi viene da un altro Paese, di poter essere accolto, di poter essere riconosciuto. E’ dunque inaccettabile che in un settore così delicato, penso al lavoro delle Prefetture, ci sia un precariato così esteso e così insopportabile”.

A seguito del perdurare delle criticità nell’organizzazione del soccorso pubblichiamo la nota del Coordinamento Territoriale Fp Cgil VVF con la quale chiede un incontro con l’Amministrazione

Pubblichiamo l’informativa e gli allegati riguardo le direttive per la campagna boschiva anno 2023  inviata dalla Direzione Centrale per l’ Emergenza il Soccorso tecnico e l’Antincendio Boschivo

Pubblichiamo la nota del coordinamento Territoriale Fp Cgil VVF in merito la richiesta di chiarimenti sulla mancata formazione e informazione sull’utilizzo mezzo di soccorso

Lunedì 19 giugno presso la sede di Confcooperative a Roma è proseguita la trattativa sul rinnovo del CCNL Coop Sociali tra le Centrali Cooperative e FP CGIL, CISL FP, CISL
Fisascat, UIL FPL e UILtucs.

In allegato il resoconto integrale.

Pubblichiamo la nota del Dipartimento con la quale rettifica la durata del corso a Capo Squadra decorrenza 2022, a seguito dell’approvazione dell’emendamento del Consiglio dei Ministri

Ancora una volta si vogliono discriminare le lavoratrici e  i lavoratori, non si condivide l’accordo AIB 2023 pubblichiamo la nota del Coordinamento Regionale Fp Cgil VVF

Pubblichiamo la convocazione della Direzione Centrale per la Formazione riguardo il tavolo tecnico per la formazione con all’ordine del giorno NBCR, Albo dei Formatori e NIA

Roma, 19 giu – “L’approvazione, avvenuta con il sostegno di tutti i gruppi parlamentari, di un emendamento al Dl 51/2023 (Inps ed enti pubblici) nelle Commissioni riunite Affari costituzionali e Bilancio della Camera dei Deputati che consente la stabilizzazione del personale precario della ricerca sanitaria degli IRCCS e IZS pubblici, è un atto doveroso. Siamo stati al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori della ricerca sanitaria che in questi anni non hanno mai smesso di lottare per il diritto alla stabilità e al riconoscimento professionale. Ora vigileremo attentamente sul voto dell’Aula: vale la pena di ricordare che, appena un mese fa, lo stesso emendamento è stato prima approvato e poi stralciato per un problema tecnico poco prima del voto in Aula alla Camera”.
Lo scrive in una nota Funzione Pubblica Cgil.
Secondo Fp Cgil, “approvare definitivamente questo emendamento darebbe finalmente certezza a un percorso che seguiamo da anni con l’obiettivo di riconoscere la giusta valorizzazione per un personale altamente specializzato, protagonista di grandissimi avanzamenti e risultati anche nella lotta contro il Covid-19, ma che ha duramente sofferto anni e anni di precariato. Questi lavoratori, che sono in stato d’agitazione, non meriterebbero un’altra battuta d’arresto in questo processo di stabilizzazione. Noi saremo, come sempre, al loro fianco”.

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