Pubblichiamo la nota di solidarietà alla SIPTU, a tutela e rispetto dei lavoratrici e dei lavoratori dei Vigili del Fuoco Irlandesi

Roma, 14 giu – “Come preannunciato nei giorni scorsi, per dare seguito alle iniziative messe in campo per la stabilizzazione del personale precario della ricerca ed in relazione all’ennesima beffa perpetrata ai loro danni con la bocciatura dell’emendamento all’art.16 del cd. ‘Decreto Bollette’ che ne prevedeva l’assunzione a tempo indeterminato, abbiamo dato mandato al nostro ufficio legale di iniziare con l’invio agli Enti interessati delle diffide stragiudiziali per i periodi di lavoro prestati con rapporto di lavoro precario del personale della ricerca sanitaria, raccolte nei mesi scorsi. Sono più di 700 le diffide che in questi giorni sono state e saranno inviate a tutte le direzioni degli IRCCS, degli IZS e al Ministero della Salute”.
Lo annuncia in una nota Funzione Pubblica Cgil.
“Con questa ulteriore manifestazione a sostegno della campagna ‘#ricerchiamostabilmente’ vogliamo porre all’attenzione degli organi di Governo, in primo luogo al Ministero della Salute e a quello dell’Economia, che se non si interverrà finalmente con una soluzione positiva, le risorse da mettere a disposizione potrebbero essere di gran lunga superiori a quelle necessarie alla stabilizzazione del personale precario. Confidiamo quindi nella disponibilità data da tutti i gruppi politici e dai Ministeri interessati per trovare velocemente soluzione al problema, confermando la nostra disponibilità ad uno specifico incontro sul tema con il Ministro della Salute”, conclude la nota di Fp Cgil.

Ieri c’è stato il previsto e atteso incontro con il Capo di Gabinetto sulle questioni rimaste in sospeso per quel che riguarda il problema della mobilità volontaria, nonché alcune richieste di chiarimento in ordine ai paventati processi di riorganizzazione del ministero.

Sulla mobilità abbiamo registrato sostanziali passi in avanti, in particolare per quel che riguarda la periodicità dei bandi, tramite la previsione di un primo bando da attuare in almeno due fasi e la successiva previsione di una periodicità anche semestrale e l’introduzione di una flessibilità rispetto alla individuazione di una percentuale per gli organici inferiori o pari alle sei unità. Restano alcune perplessità in ordine alla questione dei profili unici, sui quali è stata prefigurata una soluzione che ancora non ci convince. In ogni caso siamo in attesa della formulazione per iscritto della nuova proposta, e solo allora saremo in grado di verificare la percorribilità della proposta per giungere alla sospirata chiusura dell’accordo.

Per quanto riguarda i processi di riorganizzazione il Capo di Gabinetto ci ha comunicato quanto segue:

  • è confermato l’aumento dei Musei dotati di autonomia speciale annunciato dal Ministro ai media. Tale aumento sarà in parte corroborato da un incremento della dotazione organica dei dirigenti (6 di prima e 5 di seconda fascia) ma non è chiaro con quale dotazione organica né quali saranno i siti individuati;

  • sul restante piano ci è stato detto che ancora non ci sono riflessioni compiute, ma che una riorganizzazione è nelle prospettive di questa legislatura, con l’impegno di una consultazione preventiva della parte sindacale;

  • siamo stati informati dell’inserimento di un emendamento governativo al DL 44, poi ritirato, che avrebbe previsto una dotazione organica di 100 unità per l’area delle elevate professionalità. Un tema su cui sarebbe del tutto opportuna una consultazione preventiva, considerato che il numero previsto ci appare del tutto insufficiente rispetto alla dimensione professionale dell’organico M IC;

  • è stata annunciata una iniziativa normativa relativa allo scorrimento della graduatoria dei cosiddetti funzionari ombra;

  • sul piano assunzionale ci è stato annunciato il prossimo scorrimento degli ulteriori 750 AFAV più i rinunciatari, che dovrà essere previsto in un DPCM integrativo ai DPCM del 2022. Oltre naturalmente all’espletamento delle procedure che riguardano gli assistenti amministrativi, informatici, i tempi determinati e i 518 funzionari. Noi riteniamo che, anche in riferimento alla programmazione 2023, vada affrontato il tema degli ulteriori scorrimenti a chiusura della graduatoria AFAV, ulteriori scorrimenti delle graduatorie concorsuali vigenti o in corso di definizione, l’indizione di nuovi concorsi per le professionalità escluse dalla programmazione attuale (assistenti tecnici e funzionari tecnici, nonché, entro il 2024, i nuovi profili di ruolo individuati dall’accordo sulle famiglie professionali). Accanto a questo ci è stato detto che il governo intende, nel medio periodo, arrivare alla piena occupazione: noi prendiamo molto sul serio questo impegno e lo verificheremo a partire dagli aggiornamenti previsti sul piano dei fabbisogni.

I nuovi inquadramenti e le polemiche strumentali.

In coda alla riunione abbiamo avuto il chiarimento richiesto sulla questione che abbiamo sollevato in ordine ai decreti di inquadramento degli ultimi assunti AFAV, dove avevamo rilevato, dopo una consultazione con i nostri uffici legali, un trattamento economico inferiore a quello previsto dal bando. L’Amministrazione ha chiarito e rassicurato sul fatto che, pur non essendo indicato nei decreti di assunzione l’importo stipendiale dovuto per effetto della previsione del bando concorsuale, ai lavoratori verrà comunque corrisposto il differenziale stipendiale, precisando che la determinazione del decreto nella forma contestata è il frutto di una interlocuzione con l’Ufficio Centrale di Bilancio, nel cui ambito l’Amministrazione ritiene di aver ricevuto ampie rassicurazioni circa la corretta attribuzione del trattamento previsto dal bando. Noi, nel prendere atto dei chiarimenti forniti, abbiamo chiesto una nota formale con la quale gli stessi chiarimenti vengano ribaditi. Ovviamente, alla luce di tutto questo, abbiamo deciso di sospendere l’iniziativa vertenziale e verificheremo il tutto al momento del pagamento degli stipendi ai lavoratori. A margine di questo abbiamo assistito all’ennesimo attacco della CISL nei nostri confronti, poi riportato con i soliti toni inaccettabili nel comunicato congiunto degli “amici” di CISL e FLP, basato su dichiarazioni singolari come quelle secondo cui noi avremmo dovuto portare la questione al tavolo e non fare la diffida, “turbando” in questo modo la serenità dei lavoratori coinvolti in questa vicenda. Senza voler entrare troppo nel merito di polemiche chiaramente strumentali noi riteniamo che il “turbamento” dei lavoratori deriva solo dalla mancanza di chiarezza e che l’iniziativa della CGIL è servita invece a riportare la serenità, considerato che il problema che abbiamo evidenziato ci era stato segnalato da molti degli interessati.

Claudio Meloni

FP CGIL Nazionale

Nel pomeriggio del 13 giugno, a seguito della richiesta congiunta di parte sindacale, siamo stati convocati dal gabinetto della Ministra per affrontare il tema degli arretrati della perequazione dell’indennità di amministrazione.

L’incontro si è aperto con toni surreali, quasi kafkiani: nel ribadire l’impegno della Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, ci è stato anche chiesto se avessimo noi proposte in merito per risolvere la questione.

Quindi i due scioperi, i mesi di agitazione del personale, gli incontri avuti anche con la presenza della Ministra del Lavoro a cosa sono serviti?

Da parte nostra, abbiamo quindi ribadito che, dopo tutto questo tempo, ci saremmo aspettati una risposta più concreta da parte del vertice del Ministero e non un parere al tavolo, come fosse una chiacchierata tra amici …

Per questo, nel corso dei nostri interventi abbiamo rappresentato l’urgenza di un intervento normativo che sani definitivamente il problema degli arretrati – anche valutando la disponibilità di fondi del bilancio dell’INL. Allo stesso scopo, abbiamo chiesto se si intenda presentare emendamenti anche per sbloccare le risorse derivanti dal DL 146/21, relative agli introiti delle sanzioni in materia di salute e sicurezza e se si intenda prevedere lo stanziamento di risorse per aumentare le retribuzioni accessorie dei lavoratori, come sta accadendo in altre Amministrazioni, grazie all’impegno dei relativi vertici politici.

Proprio per questo, occorre che il vertice politico del Ministero faccia sentire la propria voce, rivendicando il ruolo e l’importanza del personale che compone l’INL, di cui ci si ricorda solo quando c’è da sbandierare i risultati nella lotta al sommerso. Anche nel corso della riunione si è parlato della centralità dell’INL nell’ambito degli obiettivi che il PNRR dedica alla lotta al sommerso. Bene: quegli obiettivi camminano sulle gambe di lavoratrici e lavoratori che li realizzeranno. Come si intende valorizzarli e rendere più competitivo l’INL rispetto ad altri Enti, così da frenare l’emorragia di personale in atto? ALTRIMENTI, NON È DETTO CHE QUEGLI OBIETTIVI SARANNO REALIZZATI.

A fronte di tutto questo, ci è stato risposto che le problematiche emerse sono all’attenzione della Ministra ma non sono arrivate risposte certe. Ci è stato rappresentato che s’intraprenderà nuovamente il percorso normativo (che non capiamo perché fosse stato interrotto!), anche coinvolgendo e sensibilizzando gli organi competenti.

Per provare a dare concretezza al percorso, abbiamo chiesto di intervenire laddove possibile, ad esempio sbloccando rapidamente l’iter di approvazione della variazione di bilancio di INL, e di aggiornarci alla prima settimana di luglio, così da capire quali veicoli normativi si intenda provare a utilizzare.

Abbiamo infine rappresentato la NECESSITÀ DI AVERE RISPOSTE CONCRETE ALLA PROSSIMA RIUNIONE, SENZA LE QUALI CI RISERVIAMO DI ATTIVARE TUTTI GLI STRUMENTI A TUTELA DI LAVORATRICI E LAVORATORI.

 

FP CGIL        CISL FP        UILPA            FLP            CONFINTESA FP    CONFSAL-UNSA

M.ARIANO  M. CAVO   I. CASALI   A. PICCOLI       N. MORGIA              V. DI BIASI

Al Segretario generale
Pres. Franco Massi
Al Vice Segretario generale
Cons. Francesco Targia
Alla Dirigente generale Risorse Umane
Dott.ssa Daniela Greco
Alla Dirigente del Servizio per la Disciplina
Rapporto di lavoro
Dott.ssa Pinuccia Montalto
e p.c. All’Ufficio Relazioni Sindacali
Al Cug
Al Personale della Corte dei conti

 

Oggetto: Part time verticale e Permessi per sé o per assistere un familiare presso un Pronto Soccorso o Breve Osservazione (Obi).
Le scriventi Organizzazioni Sindacali segnalano che in relazione alla Circolare n. 32/2020 (in allegato) e nello specifico alla tabella “Part Time verticale”, il Personale che volesse accedere allo stesso per un solo giorno settimanale, risulta essere fortemente penalizzato in quanto:

1) Ha un’unica possibilità di scelta (6 ore al giorno per 4 giorni) a differenza dei part time su 2 e 3 giorni di presenza dove risultano essere consentite rispettivamente 2 e 3 opzioni e 2 e 3 possibili orari come da tabella estrapolata dalla circolare.

2) Penalizzato economicamente in quanto lavora al pari di coloro che scelgono il part time su 3 giorni (24 ore).
Pertanto, si propone di integrare la tabella relativa al Part Time Orizzontale con le seguenti modalità, per la presenza settimanale di 4 giorni:

1) Ore lavorate: 7+7+7+7 = Totale ore 28

2) Ore lavorate: 7,5+7,5+7,5+7,5= Totale ore 30

Risulta, altresì, alle scriventi OO.SS. che l’Amministrazione non riconosca lo status di “Ricovero” sia in presenza di certificati ospedalieri rilasciati al dipendente che si trovi presso un Pronto Soccorso e/o in Breve Osservazione (Obi) e in cui ci sia la permanenza notturna, sia
che si trovi in una struttura ospedaliera per assistere un familiare (L.53/2000). Il messaggio dell’INPS (n. 1074 del 9 marzo 2018) fornisce dei chiarimenti in tal senso, che ad ogni buon fine si allega e di cui si espone una sintesi:
Messaggio numero 1074 del 09-03-2018 (inps.it)
Nell’ambito delle evoluzioni del Sistema sanitario nazionale, è sempre più diffusa la casistica di permanenza di pazienti presso le unità operative di pronto soccorso, per trattamenti sanitari a seguito di accesso, di durata anche prolungata nel tempo (due o più
giorni).
Si tratta di prestazioni mediche eseguite nei casi di urgenza/emergenza che, a fronte delle valutazioni cliniche e degli approfondimenti diagnostici necessari, possono evolversi in modalità diverse (dimissioni del paziente, ricovero urgente, trasferimento in ospedali
altamente specializzati, etc.).
In molte strutture ospedaliere, per affrontare queste situazioni sono state istituite le c.d. Strutture Semplici OBI (Osservazione Breve Intensiva) e DB (Degenza Breve – struttura nata in base a specifiche delibere regionali), spesso annesse alle unità operative di pronto soccorso; ovviamente, ulteriori denominazioni potrebbero essere utilizzate dalle varie autonomie locali per individuare strutture con medesimo ruolo funzionale delle OBI e DB, quale espressione della medicina d’urgenza.
La permanenza di pazienti in tali strutture può variare sensibilmente e durare anche alcuni giorni qualora le condizioni del malato richiedano un chiarimento diagnostico – in attesa di dirimere l’evoluzione del caso di specie verso la dimissione o verso il ricovero presso
l’apposito reparto della struttura ospedaliera – ovvero nel caso in cui l’appropriato reparto di ricovero non sia immediatamente accessibile.
Alla luce di quanto sopra esposto e nel ricordare che le strutture di pronto soccorso sono tenute alla trasmissione telematica dei certificati di malattia/ricovero, ai sensi del decreto del Ministero della Salute 18 aprile 2012 e disciplinare allegato, possono configurarsi,
quindi, le seguenti due fattispecie:

1. situazioni che richiedono ospitalità notturna del malato equiparabili, ai fini previdenziali, ad un ricovero; in tal caso, il lavoratore dovrà farsi rilasciare, ove nulla osti da parte della struttura ospedaliera, apposito certificato di ricovero;
2. situazioni che si esauriscono con dimissione del malato senza permanenza notturna presso la struttura da gestire per gli aspetti dell’indennità Inps come evento di malattia; il certificato da produrre sarà quindi quello di malattia.
Pertanto, si chiede l’applicazione della comunicazione Inps, anche con effetto retroattivo, per il Personale che ne faccia richiesta.
In attesa di un urgente riscontro, si inviano cordiali saluti.

S. Di Folco F. Amidani U. Cafiero C. Visca M. Centorbi

Vigili del Fuoco: Fp Cgil, 15 giugno in piazza a Roma per chiedere più diritti
Manifestazione ore 9.30 piazza dell’Esquilino 
Roma, 13 giu – “Il 15 giugno dalle ore 9,30 alle ore 13.00 a piazza dell’Esquilino a Roma, la FP CGIL Vigili del Fuoco manifesterà al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori Aeronaviganti, Sommozzatori e Nautici per sensibilizzare l’opinione pubblica, il Dipartimento della Funzione Pubblica, quello dei Vigili del Fuoco, il MEF e i Ministri competenti a valorizzare economicamente e normativamente il ruolo svolto dai professionisti del soccorso delle Specialità”.
E’ quanto si legge in una nota di Funzione Pubblica Cgil VVF.
“L’iniziativa intende sollecitare il rafforzamento dei diritti per il personale delle Specialità del Corpo nazionale, investendo nel contempo nel principio della partecipazione, che rafforza le lavoratrici e i lavoratori rendendoli protagonisti. L’obiettivo – è scritto nella nota – è arrivare al tavolo con una proposta alternativa a quella fatta dall’Amministrazione in grado di valorizzare l’importante ruolo degli specialisti sia normativamente che economicamente”.
In sintesi, ecco gli obiettivi delineati da Fp Cgil VVF. 
La modalità di riconoscimento dell’indennità storica non va modificata. L’indennità di pronto impiego dovrà essere legata all’anzianità di brevetto e non al ruolo di appartenenza e una clausola di salvaguardia specifica dovrà consentire al personale di aver riconosciuta l’anzianità maturata sin da quando è stata volta l’attività Specialistica. La norma dovrà prevedere che le risorse di risparmio confluite nel Fondo di Amministrazione devono essere destinate al personale delle Specialità. Il trascinamento dell’indennità, nuova istituzione per il personale Specialista del CNVVF, dovrà prevedere pari trattamento degli altri Corpi di Stato anche in caso di chiusura del nucleo per scelte dell’Amministrazione. Il riconoscimento del personale Istruttore Pilota a primo livello con estensione al personale istruttore delle altre specialità. Individuazione delle figure che svolgono particolari incarichi di responsabilità da incentivare con la contrattazione di secondo livello”.

Pubblichiamo la proposta della Fp Cgil VVF  frutto di una lunga discussione e partecipazine con il personale delle specialità

Pubblichiamo la nota di convocazione per il tavolo di confronto con il Sottosegretario On. Emanuele Prisco

Nella giornata di ieri abbiamo finalmente concluso l’accordo sulle famiglie professionali, dopo otto mesi di contrattazione sul punto. Era, infatti, il 19 ottobre quando venne presentata una prima proposta di accordo – senza considerare la discussione aperta e chiusa più volte, subito dopo la nascita dell’INL, per la riscrittura dei vari profili professionali.

Si tratta di un’ipotesi di accordo che è parecchio cambiata rispetto a quella originaria, grazie al contributo di idee che come FP CGIL abbiamo apportato, unitamente a tutto il tavolo sindacale.

Nonostante i distinguo strumentali di alcuni, i “vi faremo sapere” di altri, le richieste di volere la Luna di altri ancora, noi – insieme a un’altra sigla – abbiamo dichiarato la nostra intenzione di firmarlo. Ovviamente, saremo contenti se anche altri vorranno successivamente firmare l’accordo.

Diverse sono le ragioni che ci hanno spinto a firmarlo: anzitutto, è un accordo che apre delle prospettive professionali per il personale e non si limita affatto a fotografare l’esistente, in particolare se consideriamo che finalmente – dopo anni di nostre richieste al tavolo, per fortuna ora non più in splendida solitudine – si potrà avviare un confronto sui cambi di famiglia e/o profilo professionale, non per “blindare” famiglie o profili (come forse piacerebbe a qualcuno), ma per garantire che il passaggio avvenga con regole certe e nell’ambito di un percorso di crescita professionale.

Grazie alla nostra firma, si potrà avviare anche la contrattazione sulle progressioni economiche. Abbiamo fortemente insistito con l’Amministrazione perché la decorrenza di queste progressioni sia dal 1° gennaio 2023, così da poter ipotizzare subito altre progressioni anche nel 2024. Proprio per questo, abbiamo chiesto di calendarizzare con urgenza un nuovo tavolo entro la prossima settimana, per avviare la contrattazione su FRD 2022 e progressioni orizzontali.

Grazie all’accordo sulle famiglie, potremo finalmente anche avviare il confronto sulle progressioni verticali in deroga, così da superare la prima area e far transitare altri colleghi dalla seconda alla terza.

A questo proposito, abbiamo anche posto il tema dei lavoratori ipovedenti/non vedenti collocati in prima area con funzioni di centralinisti: considerando che le chiamate dirette stanno sostituendo il ruolo e la funzione di questi lavoratori e visto anche che questi colleghi transiteranno in seconda area, sarà importante definirne le attività che saranno chiamati a compiere, prima che avvenga il passaggio in seconda area.

Riguardo all’area delle elevate professionalità, al tavolo abbiamo sentito di tutto e di più, in questi mesi. Non saremo certo noi a illudere lavoratrici e lavoratori, anche perché il CCNL è stato firmato da tutte le sigle e si presuppone che tutti ne abbiano letto e compreso il testo, o almeno così speriamo. Ribadiamo ancora una volta quanto abbiamo scritto più volte: riteniamo fondamentale procedere a un confronto sui criteri di ingresso nell’area delle elevate professionalità, per garantire trasparenza e pari opportunità nell’accesso.

Aspettiamo, ora, l’apertura del confronto sui profili professionali, per continuare la discussione.

L’accordo a latere proposto dall’Amministrazione, come già scrivevamo nei precedenti comunicati, non prevede solo progressioni orizzontali e verticali, ma anche il reinquadramento nelle relative famiglie professionali in fase di prima applicazione, così da poter superare la percentualizzazione del personale ispettivo, e criteri generali per la mobilità territoriale.

Non appena i testi saranno disponibili li inoltreremo.

A margine del tavolo, abbiamo nuovamente chiesto di avere un apposito tavolo sindacale sulla realizzazione di un primo presidio di vigilanza in Sicilia.

Abbiamo chiesto informazioni anche rispetto al concorso per ispettori tecnici: ci è stato comunicato che la scelta delle sedi è stata espressa da 980 persone, che le convocazioni per l’immissione in servizio partiranno questa settimana e che si prevede l’immissione in servizio entro la prima settimana di luglio. Ci è stato garantito che sono stati stanziati i fondi per l’acquisto di PC (speriamo arrivino presto e non facciano la fine dei cellulari di servizio!!) e che la formazione specifica partirà da settembre in collaborazione con l’INAIL. Si tratterà di formazione svolta su base regionale e prevalentemente in presenza. Nel condividere e apprezzare la scelta dell’INAIL come soggetto istituzionale che potrà garantire buona formazione pubblica sui temi di salute e sicurezza sul lavoro, ci auguriamo che i futuri neoassunti non siano lasciati a “pascolare” negli uffici nei mesi di luglio e agosto, ma che siano almeno destinatari della formazione generale e che vi sia anche flessibilità nella gestione degli orari durante le giornate interamente dedicate alla formazione.

Oggi pomeriggio è previsto un tavolo al Ministero del Lavoro per avere (si spera!) notizie sugli arretrati della perequazione. Vi terremo di certo aggiornati, vista l’importanza del tema.

 

Coordinatore nazionale FP CGIL – INL

Matteo Ariano

 

In data 09 giugno 2023 si è tenuto l’incontro tra Agenzia e OO.SS. Nazionali con all’O.d.G. il coworking, le famiglie professionali e i criteri di selezione delle POER.

Relativamente al Coworking (lavoro a distanza) si è conclusa la fase di confronto che ha portato ad una intesa – dopo quelle su smart working e telelavoro – che prevede l’attivazione di circa 250 postazioni a livello nazionale a cui potrà accedere il personale interessato e le cui assegnazioni saranno effettuate sulla base di una graduatoria che terrà conto della distanza della sede di servizio dal luogo di residenza, delle situazioni di invalidità (personali o di affini tutelate da legge) e della presenza di figli.

Grazie anche al contributo che abbiamo dato nell’ambito del confronto, rimangono garantite le attuali posizioni in coworking nell’ambito di alcune Direzioni Territoriali, così da contemperare le aspettative di altri colleghi che potranno accedere a tale istituto. È stato peraltro affidata alle DT la facoltà di valutare la costituzioni di ulteriori postazioni. Subito dopo, abbiamo chiesto al Direttore del Personale di definire, prima di affrontare gli altri argomenti, la distribuzione delle somme del Fondo 2021 come “Budget di sede” alle Direzioni Territoriali. Si è così proceduto alla sottoscrizione dell’accordo che permetterà, una volta esaminato dagli organi di controllo, la possibilità di attivare a livello territoriale la contrattazione locale per distribuire le somme dovute ai lavoratori.

La trattativa è poi proseguita sulla definizione delle “Famiglie Professionali” che completeranno il nuovo ordinamento per aree introdotto dal CCNL, consentendo così di procedere alle nuove assunzioni di personale, inquadrato in “ambiti professionali” che superano e chiudono la prolificazione di Profili che la precedente gestione aveva adottato. L’attivazione delle famiglie professionali è peraltro indispensabile anche per concordare passaggi interni di Area, al netto del nostro impegno, che continua, per superare la questione dei 151 idonei del passaggio da seconda a terza Area. La proposta su cui si sta basando la trattativa semplifica e raggruppa i tanti ex profili seguendo un principio di omogeneità degli ambiti professionali e delle mansioni assegnate, garantendo nel contempo percorsi di sviluppo professionale a tutti i lavoratori. L’argomento è stato aggiornato all’incontro già previsto per mercoledì 14 p.v. Anche il confronto sui criteri di selezione per le POER è stato rinviato al prossimo incontro. Noi in conclusione abbiamo proposto unitariamente all’Amministrazione di mettere in calendario anche la definizione di un accordo per gli ulteriori passaggi entro le aree con decorrenza 2023 e l’apertura di un confronto, di seguito alla definizione delle famiglie professionali, per l’individuazione nell’ambito delle dotazioni organiche di un percorso di “apicalizzazione” che consenta di mantenere aperte le possibilità di carriera del personale dell’Agenzia.

FPCGIL   CISLFP    UILPA

Iervolino   De Caro  Procopio

Pubblichiamo il comunicato unitario delle Strutture Territoriali Fp Cgil VVF, Uil Pa VVF, Confsal VVF  e Conapo a seguito del positivo incontro per la conciliazione dello stato di agitazione

Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per la Formazione con la quale comunica l’inizio del corso a Capo Squadra decorrenza 2022

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