Pubblichiamo il verbale di incontro del Capo di SME con le Organizzazioni Sindacali nazionali del 16 marzo 2023.
p.la FP CGIL Nazionale
Francesco Quinti
A seguito delle continue richieste e sollecitazioni del Coordinamento territoriale Fp Cgil VVF pubblichiamo il comunicato con il quale ribadisce quanto ottenuto
Pubblichiamo la nota del Coordinamento Provinciale Fp Cgil VVF in merito il mancato mantenimento e retraining del modulo TPSS, che oltre a non garantire la tutela sulla sicurezza del personale tutto, non permette di accedere alla formazione professionale
A tutela della salute e sicurezza del personale, pubblichiamo la nota del Coordinamento Provinciale Fp Cgil VVF riguardo la richiesta di integratori alimentari
Pubblichiamo la nota del Coordinamento Provinciale Fp Cgil VVF riguardo la poca chiarezza nei criteri per la partecipazione ai corsi di patente terrestre, a tutela del rispetto e della sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori
Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per le Risorse Umane riguardo i vincitori del concorso intermo dei settori delle specialità Settore Nautico e Sommozzatore
Al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
Dott.ssa Marina Calderone
p.c. Al Capo di Gabinetto
Dott. Mauro Nori
Al Direttore dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro
Dott. Paolo Pennesi
Al Commissario Straordinario dell’ANPAL
Dott. Raffaele Tangorra
Oggetto: Richiesta di incontro urgente
Preg.mo Ministro,
sono passati ormai alcuni mesi dal Suo insediamento e nonostante l’avvio di un proficuo confronto con le OO.SS. e il parziale risultato ottenuto con l’adeguamento a regime dell’indennità di amministrazione per il personale di INL e ANPAL, permane tuttora l’annosa problematica degli arretrati.
Infatti, la paventata norma che avrebbe dovuto prevedere il riconoscimento della perequazione per gli anni 2020-2021-2022 per il personale di INL e ANPAL non è stata finora recepita in alcun provvedimento normativo, nonostante l’impegno promesso già dal mese di dicembre 2022 e ribadito nei successivi incontri tenutosi con Lei e con i suoi più stretti collaboratori.
Oggi siamo quindi a chiederLe come si intende procedere per il riconoscimento degli arretrati della perequazione al personale dell’INL e ANPAL, atteso che né nel D.L. PA né nel recente Decreto Lavoro sono state inserite disposizioni in tal senso.
Avevamo ricevuto rassicurazioni sulla circostanza che ci sarebbe stato un forte impegno politico in tal senso ma, ad oggi, ci appare che nulla sia stato fatto per garantire che quella brutta vicenda sia definitivamente e positivamente chiusa.
Per quanto riguarda l’Ispettorato Nazionale del Lavoro, dal punto di vista organizzativo e del funzionamento, la situazione ci continua ad apparire di insostenibile stallo.
Nonostante non passi giorno senza che nel nostro Paese ci si interroghi su come impedire lo sfruttamento del lavoro, come ampliare le tutele per i lavoratori e come arginare e prevenire il drammatico fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle morti bianche, la politica non sembra avere le idee chiare su quali interventi siano necessari per cercare di potenziare e rendere efficace ed efficiente l’Amministrazione chiamata a garantire tali importantissimi obiettivi.
Abbiamo bisogno di una pianificazione strategica, che abbia il coraggio di innovare, di investire sul capitale umano per garantire, quantomeno, gli stessi trattamenti economici e normativi previsti per le Amministrazioni che a livello nazionale ed europeo svolgono i medesimi compiti e per sanare definitivamente la parziale esclusione dell’armonizzazione dell’indennità di amministrazione.
Abbiamo bisogno di risorse strumentali innovative e di una nuova organizzazione delle strutture, sia centrali che periferiche, che sia funzionale ai nuovi compiti assegnati e che superi le infinite criticità che stanno ingessando la nostra Amministrazione e che impediscono, di fatto, la crescita personale e professionale.
Gli uffici territoriali dell’INL lamentano ogni giorno la mancanza di comunicazione con le strutture Centrali, la troppa burocrazia e le lungaggini negli adempimenti ordinari.
Proprio per questo, ci sarebbe bisogno di trasformare l’INL in un soggetto dotato di autonomia reale e sostanziale, non di facciata, attraverso adeguati interventi normativi.
Ancora oggi assistiamo all’ennesimo scorrimento delle graduatorie concorsuali, in quanto il personale – sia amministrativo che ispettivo – chiamato a sottoscrivere i relativi contratti di lavoro o non si presenta presso le sedi assegnate o si dimette pochi giorni dopo per migrare in altre Amministrazioni decisamente più appetibili. Continua a mancare, infatti, un ragionamento complessivo su come rendere attrattivo l’INL per chi sceglie di entrare nel mondo del lavoro pubblico.
Come OO.SS. non vogliamo che l’INL perda quel poco personale che ha assunto nell’ultimo anno e che nemmeno è riuscito a colmare quel gap derivante dalle numerose cessazioni dal servizio.
Gentile Ministro, abbiamo bisogno di riattivare quanto prima la strada di un confronto reale e proficuo per trovare insieme le migliori soluzioni per il Paese e per ridare dignità e risposte al personale dell’INL e alle sue importanti attività. Le lavoratrici e i lavoratori sono stanchi, delusi e amareggiati di non essere messi nelle condizioni di svolgere al meglio il proprio lavoro, ma sono anche determinati a riprendere la mobilitazione se queste risposte stenteranno ad arrivare.
Per queste motivazioni Le chiediamo di calendarizzare urgentemente un apposito incontro con le rappresentanze dei lavoratori, onde poter discutere delle problematiche evidenziate, chiedendoLe anche di intervenire attivamente, e con ogni mezzo a Sua disposizione, per un vero rilancio dell’INL.
Si resta in attesa di un cortese riscontro.
FP CGIL CISL FP UILPA FLP CONFINTESA FP CONFSAL-UNSA
M.ARIANO M. CAVO I. CASALI A. PICCOLI N. MORGIA V. DI BIASI
Pubblichiamo il bollettino comunicato dalla Direzione Centrale per l’ Amministrazione Generale contenente il decreto di approvazione della graduatoria del concorso 27 posti ruolo Vice Direttore Logistico Gestionale
“È prioritario restituire ai servizi pubblici della salute mentale il ruolo di baluardo del diritto alla salute in un’azione più generale di rilancio del Servizio Sanitario Nazionale. Di fronte alla tragica vicenda della morte di Barbara Capovani, psichiatra aggredita e uccisa nel lavoro a Pisa, per cui abbiamo già espresso il nostro dolore, la retorica delle dichiarazioni deve lasciare il posto a interventi concreti, con finanziamenti e assunzioni, per garantire sicurezza agli operatori e alle operatrici in forza al SSN”. È quanto dichiarano la segretaria confederale della Cgil nazionale Daniela Barbaresi e la segretaria generale della Fp Cgil Serena Sorrentino, in una nota congiunta, a due giorni dal 45° anniversario dell’approvazione della legge Basaglia, varata il 13 maggio del 1978.
“Questa ennesima aggressione – sostengono le dirigenti sindacali – conferma quanto non sia più rinviabile l’adozione di precise misure per prevenire gli atti di violenza contro gli operatori del SSN: un’urgenza che abbiamo sostenuto da tempo, lanciando la campagna ‘STOP alle aggressioni al personale sanitario’. È proprio la condizione in cui sono costretti a lavorare, troppo spesso caricati di enormi responsabilità ma senza adeguate risorse e sostegni, a creare situazioni insicure e indebolire la qualità dei servizi. Anche così – sottolineano – cresce il rischio di affidare alla psichiatria il vecchio mandato custodiale”.
“L’abolizione dei manicomi, grande conquista sociale e civile sancita con la legge 180 nel 1978, è stata accompagnata nello stesso anno – ricordano Barbaresi e Sorrentino – dalla grande riforma sanitaria, la legge 833, con lo scopo di creare l’alternativa alla non vita manicomiale con servizi socio sanitari di prossimità, interventi per i diritti sociali e civili, per il lavoro, per l’abitare indipendente, per tutelare la salute e le cure alle persone con sofferenza mentale nei contesti della vita quotidiana, e mai più in strutture speciali e coatte. Una sfida che sembrava impossibile, e che pure ha visto, grazie all’impegno di migliaia di lavoratrici e lavoratori, tanti successi in esperienze diffuse. Ma l’attuazione della legge 180 – si legge ancora nella nota – ha conosciuto anche ostacoli, battute d’arresto; persone e familiari si sono sentiti spesso abbandonati: difficoltà sempre più aggravate dai tagli alla sanità e ai servizi sociali pubblici”.
“Tuttavia, non possiamo e non vogliamo rassegnarci, occorre reagire. Per questo – continuano – come Cgil e Fp Cgil riteniamo, con forza e lucidità, di respingere il ritorno della logica manicomiale e completare la riforma che ha chiuso pochi anni fa gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari. Intendiamo continuare il nostro impegno nel 45° anniversario dell’approvazione della Riforma Basaglia, perciò sosteniamo la mobilitazione lanciata dal Coordinamento nazionale ‘Salute Mentale per tutti: Riprendiamoci i diritti’”.
Per Barbaresi e Sorrentino “non servono nuove Rems per i ‘folli rei’, occorre invece evitare pregiudizi che alimentano stigma e negano dignità garantendo in ogni caso il diritto alla salute e alle cure necessarie. Occorre soprattutto potenziare i Dipartimenti di Salute Mentale e i servizi sociosanitari, incrementarne le dotazioni organiche, garantire progetti personalizzati, ma soprattutto – aggiungono in conclusione – evitare che troppe se non tutte le responsabilità si scarichino sul personale sanitario”.
Prosegue la trattativa in ARAN per il rinnovo del contratto della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria.
In data 9 maggio si è tenuto un incontro ristretto: ARAN ha dimostrato disponibilità a trovare soluzioni nei confronti di alcune delle proposte condivise da tutta l’intersindacale.
In data 10 maggio invece si è tenuto un incontro allargato nel quale si è dato seguito all’analisi ed alle proposte di integrazione dei testi già avanzati da ARAN.
Leggi il resoconto integrale.
Bene stabilizzazione precari ricerca sanitaria, ma sarà di nuovo far west sui gettonisti
“Una luce e tante ombre negli emendamenti approvati al DL 34/2023 (decreto Bollette) da parte delle Commissioni riunite Finanze e Affari sociali della Camera. La notizia positiva riguarda il percorso di stabilizzazione del personale precario della ricerca sanitaria pubblica (IRCCS e IZS): si concretizza per la prima volta un risultato che come FP CGIL abbiamo costantemente cercato di raggiungere in questi anni. Abbiamo infatti più e più volte denunciato la condizione di precarizzazione sistematica adottata per decenni nei confronti di questa particolare categoria di lavoratori della sanità pubblica. Questa volta l’emendamento approvato riporta le firme di quasi tutti i gruppi politici presenti nelle Commissioni, e questo ci fa ben sperare sul fatto che finalmente possa essere votato dal Parlamento”.
Lo scrive in una nota Funzione Pubblica Cgil.
“Quanto alle ombre, la categoria aveva formulato diverse ed ulteriori proposte emendative per correggere alcuni elementi di criticità che abbiamo riscontrato nel testo del Governo ma, purtroppo, riteniamo che il testo uscito dall’esame delle Commissioni sia peggiorato in diversi punti. Segnaliamo in particolare – prosegue Fp Cgil – l’estensione del campo di applicazione delle procedure di affidamento, che nella proposta iniziale erano state ristrette ai soli servizi di emergenza-urgenza proprio per affrontare la questione dei “gettonisti”, tornano ora ad essere applicabili a tutti i servizi medici e infermieristici; l’introduzione di alcune deroghe sull’applicazione delle nuove disposizioni, ad esempio per gli affidamenti a operatori economici che hanno come scopo ‘la riqualificazione di strutture sanitarie o presidi ospedalieri pubblici’, con ciò potenzialmente autorizzando l’esternalizzazione di interi reparti e strutture”.
“Quanto all’introduzione dei presìdi delle forze dell’ordine nelle strutture ospedaliere pubbliche e convenzionate dotate di servizi di emergenza-urgenza – si legge ancora nel comunicato – i requisiti previsti che fanno riferimento ‘al bacino di utenza e al livello di rischio della struttura’ appaiono estremamente vaghi, e per l’ennesima volta non si risponde alla nostra richiesta di responsabilizzare le strutture nelle attività di prevenzione degli episodi di violenza e di sostegno al personale vittima delle aggressioni”.
Per il mancato confronto e il perdurare delle scarse relazioni sindacali le Srutture territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Conapo, nel rispetto delle laboratrici e dei lavoratori proclamano lo sciopero di categoria