“Siamo di fronte alle solite passerelle elettorali che oggi si rivelano essere promesse non mantenute”

“Siamo molto preoccupati per i contenuti della bozza della Legge di Bilancio 2026 che disattende le legittime speranze degli uomini e delle donne della polizia penitenziaria. Con grande amarezza rileviamo come nessun passo concreto sia stato compiuto per migliorare sia le condizioni economiche che quelle previdenziali del comparto sicurezza e difesa. Assistiamo, ancora una volta, alle solite promesse non mantenute, agli spot elettorali ed alle passerelle senza reali impegni nella sicurezza, penalizzando sia i cittadini che i lavoratori in uniforme”. Così la Funzione Pubblica CGIL commenta la bozza della Legge di Bilancio 2026.
“Sulle pensioni registriamo un peggioramento: serviranno 60 anni e 3 mesi per la pensione di vecchiaia. Lo stesso vale per le assunzioni pianificate di 2.000 agenti entro il 2028: non possiamo aspettare così tanto, l’emergenza è adesso, il personale ha a che fare con carichi di lavoro non più sostenibili. Si è scelto il trattenimento in servizio di personale “anziano” invece di immettere forze nuove. Ma chi sarà davvero disposto a restare ancora in servizio? Sicuramente non chi lo fa all’interno delle sezioni detentive”.
“Le donne e gli uomini della polizia penitenziaria rappresentano una parte importante del comparto sicurezza e difesa. Trascurare le loro aspettative e i loro bisogni indebolirebbe ulteriormente una sistema, quello penitenziario, già fortemente in crisi. Se i cittadini e lo Stato invocano e chiedono più sicurezza, allora bisogna stanziare più risorse per la specificità della professione , per i contratti e per la previdenza complementare dedicata”, conclude la Funzione Pubblica CGIL.

“Nota bene:

I conteggi sono stime da noi elaborate in base alle tabelle retributive del Ccnl 2022/24 che ha applicato gli incrementi contrattuali solo su stipendi tabellari, non su progressioni economiche acquisite ne su incarico base. Le indennità professionali sono quelle delle tabelle 3 e 4 Ccnl 22/24. L’indennità di pronto soccorso è una stima sul valore medio dell’indennità attualmente erogata”.


 

NUOVO STIPENDIO TABELLARE: COM’È E COME AVREBBE POTUTO ESSERE | ALCUNI ESEMPI 

Area/Ruolo Alcuni esempi *

Il tuo attuale stipendio Tabellare CCNL 2019-2021

Incremento da Contratto 2022-2024 firmato da Cisl FP-Fials-Nursind-Nursing Up

Quota che percepisci gia in busta paga come Indennità di Vacanza Contrattuale (IVC)

Incremento Mensile lordo al netto di IVC: quello effettivo che vedrai nella busta paga di Novembre ’25

Nuovo Stipendio tabellare mensile da 1/1/24

**Ipotesi aumento con recupero pieno inflazione come richiesto dalla FP CGIL

Stipendio tabellare mensile da 1/1/24 con pieno recupero dell’inflazione

PERDITA mensile a causa del Ccnl firmato da Cisl Fp, Fials, Nursind e Nursing Up

Professionista della Salute Infermiere ex D

1.941,58 135,00 77,54 57,46 2.076,58 287,35 2.228,93 -152,35

Professionista della Salute Infermiere di PS ex D

1.941,58  135,00 77,54 57,46 2.076,58 287,35 2.228,93 -152,35

Professionista della Salute Infermiere ex DS2

1.941,58  135,00 89,78 45,22 2.076,58 334,41 2.228,93 -199,41

Professionista della Salute Infermiere ex D2

1.941,58  135,00 82,70 52,30 2.076,58 307,38 2.228,93 -172,38

Professionista della Salute Ostetrica ex D1

1.941,58  135,00 80,23 54,77 2.076,58 297,91 2.228,93 -162,91

Professionista della Salute Tecnico Sanitario ex D

1.941,58  135,00 77,54 57,46 2.076,58 287,35 2.228,93 -152,35

Funzionario Amministrativo ex D2

1.941,58  135,00 82,70 52,30 2.076,58 307,38 2.228,93 -172,38

Assistente Amministrativo ex C1

1.786,48 127,00 73,69 53,31 1.913,48 272,59 2.050,88 -145,59

Operatore Socio Sanitario ex BS

1.675,44 120,00 64,91 55,09 1.795,45 247,97 1.923,41 -127,97

Ausiliario ex A2

1.586,59 115,00 61,22 53,79 1.701,59 235,38 1.821,41 -120,38
* sono state calcolate le fasce economiche acquisite fino al 31/12/22. Nel caso di una nuova progressione economica acquisita dal 1 gennaio 2023 i valori saranno maggiori.
**E’ stato utilizzato l’indicatore IPCA che per il triennio 2022/24 è stato del 14,8% mentre è stato firmato un contratto che recupera solo il 5,78%

 

RICERCA SANITARIA | NUOVO STIPENDIO TABELLARE | ALCUNI ESEMPI 

Area/Ruolo Alcuni esempi *

Il tuo attuale stipendio Tabellare CCNL 2019-2021

Incremento da Contratto 2022-2024 firmato da Cisl FP-Fials-Nursind-Nursing Up

Quota che percepisci gia in busta paga come Indennità di Vacanza Contrattuale (IVC)

Incremento Mensile lordo al netto di IVC: quello effettivo che vedrai nella busta paga di Novembre ’25

Nuovo Stipendio tabellare mensile da 1/1/24

**Ipotesi aumento con recupero pieno inflazione come richiesto dalla FP CGIL

Stipendio tabellare mensile da 1/1/24 con pieno recupero dell’inflazione

PERDITA mensile a causa del Ccnl firmato da Cisl Fp, Fials, Nursind e Nursing Up

Ricercatore Sanitario Middle ex Ds6

2.093,7  135,00 102,95 32,05 2.228,70 309,87 2.403,56 -174,87

Ricercatore Sanitario Junior ex Ds3

2.093,7  135,00 93,09 41,91 2.228,70 309,87 2.403,56 -174,87

Ricercatore Sanitario Base ex Ds0

2.093,7  135,00 83,89 51,11 2.228,70 309,87 2.403,56 -174,87

Collaboratore Professionale di Ricerca Sanitaria ex D6

1.941,58  135,00 93,56 41,44 2.076,58 287,35 2.228,93 -152,35

Collaboratore Professionale di Ricerca Sanitaria ex D3

1.941,58  135,00 85,16 49,84 2.076,58 287,35 2.228,93 -152,35

Collaboratore Professionale di Ricerca Sanitaria ex D0

1.941,58  135,00 77,54 57,46 2.076,58 287,35 2.228,93 -152,35
* sono state calcolate le fasce economiche acquisite fino al 31/12/22. Nel caso di una nuova progressione economica acquisita dal 1 gennaio 2023 i valori saranno maggiori.
**E’ stato utilizzato l’indicatore IPCA che per il triennio 2022/24 è stato del 14,8% mentre è stato firmato un contratto che recupera solo il 5,78%

 

ARRETRATI E INDENNITÀ: COM’È E COME AVREBBE POTUTE ESSERE | ALCUNI ESEMPI

Area/Ruolo Alcuni Esempi *

Incremento Indennità Infermieristica e Tutela del Malato Professionali da 1/1/24 ***

Incremento Indennità Infermieristica e Tutela del Malato Professionali da 1/1/25 ***

Incremento medio Ind. PS (escluso incr.da 1/1/25) x 27 mensilità (da 1/6/23) **

Totale arretrati Indennità di PS con risorse da giugno ’23 e ipotesi erogazione contestuale agli arretrati CCNL

Totale arretrati con pagamento a novembre ’25 tolte le quote di Indennità di vacanza Contrattuale già in busta paga

Ipotesi totale arretrati con pieno recupero inflazione come proposto dalla FPCGIL (senza indennità di PS)

Professionista della Salute Infermiere ex D

7,94 7,06 1.566,88 5.071,02

Professionista della Salute Infermiere di PS ex D

7,94 7,06 222,00 6.216,00 1.566,88 5.071,02

Professionista della Salute Infermiere ex DS2

7,94 7,06 1.285,29 5.871,67

Professionista della Salute Infermiere ex D2

7,94 7,06 1.448,23 5.412,99

Professionista della Salute Ostetrica ex D1

39,63 7,06 2.202,08 5.949,06

Professionista della Salute Tecnico di Laboratorio ex D

4,48 6,39 1.484,06 4.988,20

Funzionario Amministrativo ex D2

0,00 0,00 1.202,95 5.789,32

Assistente Amministrativo ex C1

0,00 0,00 1.226,15 4.574,64

Operatore Socio Sanitario PS ex BS

2,54 5,51 220,00 6.216,00 1.378,03 4.321,22

Ausiliario ex A2

0,00 0,00 1.237,05 4.263,15
* sono state calcolate le fasce economiche acquisite fino al 31/12/22. Nel caso di una nuova progressione economica acquisita dal 1 gennaio 2023 i valori saranno maggiori.
** Le risorse a disposizione fino al 31/12/24, pari a + 140 mln, portano un incremento medio dell’indennità di Ps di 222€, ipotesi indennità media pari a 100 euro mensili
Gli importi posson variare a seconda degli accordi sindacali regionali
*** Per il ruolo amministrativo e tecnico le indennità professionali non sono state incrementate

 

RICERCA SANITARIA | ARRETRATI E INDENNITÀ | ALCUNI ESEMPI

Area/Ruolo Alcuni esempi

Totale arretrati con pagamento a novembre ’25 tolte le quote di Indennità di vacanza Contrattuale che già percepisci

Ipotesi totale arretrati con pieno recupero inflazione come proposto dalla FPCGIL (senza indennità di PS)

Collaboratore Professionale di Ricerca Sanitaria ex D0

1.321,60 4.825,74

Collaboratore Professionale di Ricerca Sanitaria ex D3

1.146,32 4.650,46

Collaboratore Professionale di Ricerca Sanitaria ex D6

953,12 4.457,26

Ricercatore Sanitario Base ex Ds0

1.175,53 5.197,47

Ricercatore Sanitario Junior ex Ds3

963,93 4.985,87

Ricercatore Sanitario Middle ex Ds6

737,15 4.759,09

 


 

NUOVO STIPENDIO TABELLARE E ARRETRATI

 

Nuove Aree CCNL 19/21 e ex Categorie

Tabellare annuo Area CCNL 19/21 x 12m

Retribuzione tabellare mensile CCNL 19/21

Tabellare Annuo Area CCNL 22/24 x 12m

Tabellare Mensile CCNL 22/24 da 1/1/24

Anticipo mensile CCNL DL 145/23 già in busta paga

**Anticipo mensile + IVC già in busta paga

Incremento mensile Ccnl 22/24

Incremento mensile lordo meno IVC già percepita

*Arretrati totali ipotesi erogazione novembre ’25

Professionisti della Salute e Funzionari Ds6 23.298,93 1.941,58 24.918,93 2.076,58 89,58 102,95 135,00 32,05 737,17
Ds5 23.298,93 1.941,58 24.918,93 2.076,58 86,03 98,87 135,00 36,13 831,04
Ds4 23.298,93 1.941,58 24.918,93 2.076,58 83,48 95,94 135,00 39,06 898,33
Ds3 23.298,93 1.941,58 24.918,93 2.076,58 81,00 93,09 135,00 41,91 963,86
Ds2 23.298,93 1.941,58 24.918,93 2.076,58 78,12 89,78 135,00 45,22 1.040,01
Ds1 23.298,93 1.941,58 24.918,93 2.076,58 75,31 86,55 135,00 48,45 1.114,40
Ds 23.298,93 1.941,58 24.918,93 2.076,58 72,56 83,39 135,00 51,61 1.187,01
D6 23.298,93 1.941,58 24.918,93 2.076,58 81,41 93,56 135,00 41,44 953,23
D5 23.298,93 1.941,58 24.918,93 2.076,58 78,66 90,40 135,00 44,60 1.025,85
D4 23.298,93 1.941,58 24.918,93 2.076,58 76,31 87,70 135,00 47,30 1.087,83
D3 23.298,93 1.941,58 24.918,93 2.076,58 74,10 85,16 135,00 49,84 1.146,27
D2 23.298,93 1.941,58 24.918,93 2.076,58 71,96 82,70 135,00 52,30 1.202,95
D1 23.298,93 1.941,58 24.918,93 2.076,58 69,81 80,23 135,00 54,77 1.259,62
D 23.298,93 1.941,58 24.918,93 2.076,58 67,47 77,54 135,00 57,46 1.321,60
Assistenti C5 21.437,79 1.786,48 22.961,79 1.913,48 74,97 86,16 127,00 40,84 939,25
C4 21.437,79 1.786,48 22.961,79 1.913,48 71,69 82,39 127,00 44,61 1.026,03
C3 21.437,79 1.786,48 22.961,79 1.913,48 68,47 78,69 127,00 48,31 1.111,04
C2 21.437,79 1.786,48 22.961,79 1.913,48 66,33 76,23 127,00 50,77 1.167,71
C1 21.437,79 1.786,48 22.961,79 1.913,48 64,12 73,69 127,00 53,31 1.226,15
C 21.437,79 1.786,48 22.961,79 1.913,48 62,24 71,53 127,00 55,47 1.275,74
Operatori Bs5 20.105,34 1.675,45 21.545,34 1.795,45 64,92 74,61 120,00 45,39 1.043,90
Bs4 20.105,34 1.675,45 21.545,34 1.795,45 62,91 72,30 120,00 47,70 1.097,03
Bs3 20.105,34 1.675,45 21.545,34 1.795,45 60,97 70,07 120,00 49,93 1.148,39
Bs2 20.105,34 1.675,45 21.545,34 1.795,45 59,83 68,76 120,00 51,24 1.178,50
Bs1 20.105,34 1.675,45 21.545,34 1.795,45 58,22 66,91 120,00 53,09 1.221,00
Bs 20.105,34 1.675,45 21.545,34 1.795,45 56,48 64,91 120,00 55,09 1.267,05
Personale supporto B5 19.039,05 1.586,59 20.419,05 1.701,59 61,04 70,15 115,00 44,85 1.031,62
B4 19.039,05 1.586,59 20.419,05 1.701,59 59,83 68,76 115,00 46,24 1.063,50
B3 19.039,05 1.586,59 20.419,05 1.701,59 58,56 67,30 115,00 47,70 1.097,15
B2 19.039,05 1.586,59 20.419,05 1.701,59 57,62 66,22 115,00 48,78 1.121,94
B1 19.039,05 1.586,59 20.419,05 1.701,59 56,08 64,45 115,00 50,55 1.162,673
B 19.039,05 1.586,59 20.419,05 1.701,59 54,54 62,68 115,00 52,32 1.203,41
A5 19.039,05 1.586,59 20.419,05 1.701,59 55,81 64,14 115,00 50,86 1.169,76
A4 19.039,05 1.586,59 20.419,05 1.701,59 54,94 63,14 115,00 51,86 1.192,78
A3 19.039,05 1.586,59 20.419,05 1.701,59 54,07 62,14 115,00 52,86 1.215,80
A2 19.039,05 1.586,59 20.419,05 1.701,59 53,27 61,22 115,00 53,79 1.237,05
A1 19.039,05 1.586,59 20.419,05 1.701,59 51,99 59,75 115,00 55,25 1.270,70
A 19.039,05 1.586,59 20.419,05 1.701,59 50,59 58,14 115,00 56,87 1.307,90
* sono state calcolate le fasce economiche acquisite fino al 31/12/22. Nel caso di una nuova progressione economica acquisita dal 1 gennaio 2023 i valori saranno maggiori.
** L’IVC per coloro che erano in servizio al 31/12/22 è calcolata su stipendio tabellare e progressioni economiche acquisite a quella data. Per i nuovi assunti dal 1/1/23 l’IVC è calcolata sulla retribuzione tabellare

 

RICERCA SANITARIA | NUOVO STIPENDIO TABELLARE E ARRETRATI

Nuovi Profili Prof.li CCNL Ricerca Sanitaria 2019/21 e ex Categorie

Tabellare annuo Area CCNL 19/21 x 12m

Retribuzione tabellare mensile CCNL 19/21

Tabellare Annuo Area CCNL 22/24 x 12m

Tabellare Mensile CCNL 22/24 da 1/1/24

Anticipo mensile CCNL DL 145/23 già in busta paga

Anticipo mensile + IVC già in busta paga

Incremento mensile Ccnl 22/24

Incremento mensile lordo meno IVC già percepita

Arretrati totali ipotesi erogazione novembre ’25

Ricercatore Sanitario ex Ds6 Middle 25.124,35 2.093,70 26.744,35 2.228,70 89,58 102,95 135,00 32,05 737,17
ex Ds3 Junior 25.124,35 2.093,70 26.744,35 2.228,70 81,00 93,09 135,00 41,91 963,86
ex Ds0 Base 25.124,35 2.093,70 26.744,35 2.228,70 72,56 83,39 135,00 51,61 1.187,01
Coll. Prof.le Ricerca Sanitaria D6 23.298,93 1.941,58 24.918,93 2.076,58 81,41 93,56 135,00 41,45 953,24
D3 23.298,93 1.941,58 24.918,93 2.076,58 74,10 85,16 135,00 49,84 1.146,27
D0 23.298,93 1.941,58 24.918,93 2.076,58 67,47 77,54 135,00 57,46 1.321,60
* sono state calcolate le fasce economiche acquisite fino al 31/12/22. Nel caso di una nuova progressione economica acquisita dal 1 gennaio 2023 i valori saranno maggiori.
** L’IVC per coloro che erano in servizio al 31/12/22 è calcolata su stipendio tabellare e progressioni economiche acquisite a quella data. Per i nuovi assunti dal 1/1/23 l’IVC è calcolata sulla retribuzione tabellare

 


 

NEOASSUNTI – QUADRO RETIBUZIONI E ARRETRATI (CCNL 19/21 e 22/24)

Qualifica

Tabellare annuo Area CCNL 19/21 x 12m

Retribuzione tabellare mensile CCNL 19/21

Tabellare Annuo Area CCNL 22/24 x 12m

Tabellare Mensile CCNL 22/24 da 1/1/24

Incremento mensile CCNL 22/24

IVC nuovi assunti da 1/1/23

Incremento mensile lordo meno IVC già percepita

Arretrati totali da 1/1/23 ipotesi erogazione nov ’25

Elevata Qualificazione 32.307,69 2.692,31 34.634,49 2.886,21 193,90 103,64 31,36 721,28
Professionisti della Salute e Funzionari 23.298,93 1.941,58 24.918,93 2.076,58 135,00 74,77 60,23 1.385,36
Assistenti 21.437,79 1.786,48 22.961,79 1.913,48 127,00 68,76 58,24 1.339,50
Operatori 20.105,34 1.675,45 21.545,34 1.795,45 120,00 64,53 55,47 1.275,90
Personale supporto 19.039,05 1.586,59 20.419,05 1.701,59 115,00 61,06 54,39 1.240,60

 

NEOASSUNTI RICERCA SANITARIA – QUADRO RETIBUZIONI E ARRETRATI (CCNL 19/21 e 22/24)

Qualifica

Tabellare annuo Area CCNL 19/21 x 12m

Retribuzione tabellare mensile CCNL 19/21

Tabellare Annuo Area CCNL 22/24 x 12m

Tabellare Mensile CCNL 22/24 da 1/1/24

Incremento mensile CCNL 22/24

IVC nuovi assunti da 1/1/23

Incremento mensile lordo meno IVC già percepita

Arretrati totali da 1/1/23 ipotesi erogazione nov ’25

Ricercatore Sanitario 25.124,350 2.093,696 26.744,350 2.228,696 135,00 80,61 54,39 1.250,97
Coll. Prof.le Ricerca Sanitaria 23.298,930 1.941,578 24.918,930 2.076,577 135,00 74,77 60,23 1.385,36

 

Sanità: legge di bilancio, Intersindacale Dirigenti Medici, Veterinari e Sanitari scrive al Ministro Schillaci per chiedere di sanare la sperequazione del finanziamento indennità di specificità Dirigenti sanitari e per l’immediata esigibilità delle risorse a regime da Gennaio 2026.

 

La lettera è in allegato.

“Domani, 17 ottobre, abbiamo proclamato lo sciopero nazionale dell’igiene ambientale, un settore per il quale occorre non solo un rinnovo contrattuale adeguato, ma importanti investimenti e valorizzazione del personale,”: lo annunciano Fp Cgil, Fit Cisl, Uil trasporti e Fiadel.
“Il contratto nazionale di lavoro è scaduto dal 31.12.2024. Abbiamo chiesto alle associazioni delle imprese, Utilitalia, Cisambiente/Confindustria, Assoambiente e Centrali cooperative – si legge nella nota – delle risposte certe su gravi problematiche che affliggono gli operatori del settore, implementando e rafforzando, ad esempio, le norme e degli strumenti di prevenzione per salute e sicurezza affinché il settore, oggi al primo posto per infortuni spesso mortali nei servizi pubblici locali, non detenga più questo triste primato e migliori sensibilmente le condizioni di lavoro; il miglioramento e l’adeguamento della classificazione del personale, riconoscendo le nuove professionalità e le innovazioni tecnologiche e organizzative sviluppate in questi anni, modernizzando la classificazione; recuperare le differenze contrattuali tra generazioni e genere, aumentando la tutela per il personale over 55, riducendo il divario salariale relativo all’inquadramento del personale neoassunto, ridefinendo l’equilibrio dei tempi di vita e di lavoro, garantendo la stabilità occupazionale dei lavoratori in appalto, cominciando dall’obbligo di applicazione di questo contratto anche per le cooperative sociali; aumentare le retribuzioni attraverso il recupero del potere d’acquisto dei salari eroso dall’inflazione del triennio 22/24 e da quella prevista per il triennio 25/27, anche riqualificando il sistema indennitario, implementando il sistema di welfare e di sanità integrativa, adeguando la produttività prevista dal contratto”.
“Il settore – prosegue la nota dei sindacati – può crescere solo tramite imprese pubbliche e private con capacità di sviluppo industriale e possibilità di fare investimenti significativi. Il contratto nazionale è lo strumento fondamentale di coesione tra imprese, lavoratori e comunità locali ed è per questo che è fondamentale riconoscere alle lavoratrici e ai lavoratori del settore un rinnovo economico che recuperi le differenze create dall’inflazione e che tuteli maggiormente la salute e la sicurezza di chi svolge un lavoro indispensabile ma gravoso”.
Chiesto incontro urgente a ministro
“La formazione dovrebbe svolgere un ruolo primario nell’implementazione delle strategie di cambiamento culturale ed organizzativo dell’Amministrazione pubblica creando le condizioni per la crescita professionale tramite l’accrescimento e l’aggiornamento costante delle conoscenze e delle competenze del personale. Numerose, però, sono le criticità che abbiamo registrato. Il rischio è che tale processo da occasione di valorizzazione e sviluppo professionale si trasformi in mero adempimento burocratico che ne svilisce profondamente il ruolo e la potenzialità, oltre a causare danni importanti, tanto dal punto di vista strettamente economico quanto al riconoscimento del valore dell’attività formativa. Le chiediamo quindi, con urgenza, un incontro in cui poter approfondire le criticità e determinare le corrispondenti iniziative”.
E’ quanto si legge in una lettera inviata dai Segretari generali di Fp Cgil Federico Bozzanca, Uil Fpl Rita Longobardi e Uil Pa, Sandro Colombi, al ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo.
“In particolare – scrivono i sindacalisti – segnaliamo, tra le altre cose, disservizi riguardanti l’accesso alla piattaforma Syllabus, la corretta registrazione dei corsi di formazione seguiti e le conseguenti verifiche finali e l’interoperabilità della piattaforma con le singole Amministrazioni; un’offerta formativa disponibile sulla piattaforma Syllabus carente rispetto alle specificità dei profili di ruolo di ciascuna Amministrazione; il mancato riconoscimento della formazione obbligatoria per alcuni profili di ruolo, soggetti a specifiche disposizioni di legge. E, ancora, l’emergere di comportamenti difformi, in diverse Amministrazioni, rispetto al diritto/dovere in capo al dipendente che l’attività formativa debba necessariamente essere svolta nell’ambito dell’orario di lavoro: ne conseguono indicazioni più o meno esplicite a svolgerla al di fuori dell’orario di servizio. Inoltre, l’obbligo, in alcune Amministrazioni, per il personale turnista di svolgere la formazione rinunciando al salario accessorio”.
“E’ poi necessario prestare particolare attenzione – si legge ancora in un passaggio della missiva – alla situazione dei piccoli Comuni, che spesso non garantiscono un’adeguata formazione al proprio personale. In tali contesti, la carenza di risorse economiche e organizzative rischia di compromettere l’efficacia complessiva delle iniziative di aggiornamento professionale”.

 

“Alla luce della proposta fatta oggi dall’Aran non ci sono le condizioni per chiudere la trattativa, tantomeno in tempi rapidissimi”: lo dichiara Andrea Filippi, Segretario Nazionale Fp Cgil Medici e Dirigenti SSN, in riferimento alla trattativa in corso per il rinnovo del CCNL dei Dirigenti Medici, Veterinari e Sanitari 2022-2024.
“Oggi l’Aran ci ha presentato la proposta per l’allocamento in busta paga delle risorse finanziate per il rinnovo contrattuale. A fronte di un finanziamento assolutamente inadeguato rispetto all’inflazione registrata nel triennio – osserva Filippi – ci saremmo aspettati la disponibilità ad inserire quel poco finanziato sulle parti tabellari, fisse e ricorrenti della retribuzione dei professionisti. E invece ci propongono di mettere sul tabellare molte meno risorse percentuali di quelle del triennio precedente: stiamo parlando di 230 euro lordi mensili che, assorbendo l’anticipo di 138 € già erogato in busta paga, determinerebbero un aumento reale di sole 82 euro lordi al mese”.
“Inoltre, rispetto ai rinnovi precedenti, la proposta colloca molte più risorse sulle voci accessorie degli stipendi, cioè retribuzione di risultato e condizioni di lavoro, la cui erogazione non è certa e univoca in tutte le Aziende. Insomma meno soldi sulle voci certe dei professionisti e più soldi a quelle incerte per lasciare mano libera alle Aziende”, spiega ancora Filippi.
“A fronte di un contratto fortemente definanziato non capiamo perchè dovremmo accettare queste proposte senza negoziare. Solo per chiudere in fretta il contratto?”.
“Noi siamo stati chiarissimi da subito: non si firmano contratti al buio solo per assecondare la volontà del Governo di chiudere in fretta un contratto con poche risorse. Siamo nella fase di discussione della legge di bilancio, nella quale dobbiamo verificare quante risorse sono previste per il personale, ad iniziare dell’indennità di specificità che è già stata finanziata nella legge 2025 a regime dal gennaio 2026 per Medici e Veterinari, ma non per i sanitari e che, una volta equiparata, può essere inserita da subito in questo contratto, se c’è la volontà del Governo. Lo ripetiamo: non ci sono ragioni tecniche ostative, è solo una volontà politica. Si tratta di 180 euro lordi aggiuntivi agli 82 che renderebbero almeno dignitoso l’aumento. Se le organizzazioni sindacali le richiedono con forza da subito, si possono ottenere, visto che sono già finanziate. Perchè rinunciare a trattare ora? Prendiamoci quel mese in più che serve per ottenere più risorse con legge di bilancio, anche in preparazione del prossimo contratto. Nel frattempo – conclude – mettiamo più risorse sul tabellare e meno sull’accessorio”.
CONTRATTI, ASSUNZIONI, CARRIERA, DIRITTI.
Le nostre proposte per il futuro del Paese.
Il 25 ottobre saremo in piazza, a Roma, perché aumentare le spese per le armi significa tagliare quelle per i servizi alle cittadine e ai cittadini.
NON ABBIAMO BISOGNO DI ARMI MA DI DIRITTI.
FACCIAMO LE SCELTE GIUSTE

Si terrà sabato 11 ottobre 2025 a partire dalle ore 9.30, presso il Centro Congressi Frentani a Roma (via dei Frentani 4), l’attivo nazionale Rsu, delegate e delegati Fp Cgil dal titolo “Le scelte giuste. Contratti e servizi pubblici, non armi: le nostre proposte verso la manifestazione del 25 ottobre”.

E’ prevista la partecipazione del Segretario generale Fp Cgil Federico Bozzanca e del Segretario Generale della Cgil, Maurizio Landini.

“La Fp Cgil considera di gravità estrema quanto avvenuto, nuovamente, questa notte in acque internazionali con l’arresto da parte dell’esercito israeliano dell’equipaggio imbarcato sulla Freedom Flotilla, diretta verso le coste di Gaza per portare aiuti umanitari. Un equipaggio composto in gran parte da personale sanitario, tra cui il nostro rappresentante sindacale, Stefano Argenio, infermiere dell’ospedale San Giovanni Addolorata di Roma, imbarcato a bordo della nave Conscience e impegnato con tante e tanti colleghi nel tentativo di interrompere il blocco sanitario per far arrivare nella Striscia materiale medico e provare a dare assistenza alla popolazione civile, vittima delle azioni genocidarie del Governo di Israele e della catastrofe umanitaria in corso”.
E’ quanto si legge in una nota di Fp Cgil.
“Continueremo a mobilitarci – prosegue la nota – per rispondere a questa ennesima violazione del diritto internazionale e per chiedere il cessate il fuoco immediato e l’apertura di corridoi umanitari per dare sostegno alla popolazione civile straziata da due anni di conflitto. Lo faremo già dalle prossime ore, alle 14.30 di oggi davanti a tre strutture sanitarie di Roma (San Giovanni, IFO e Spallanzani) con il flash mob promosso dalla Fp Cgil di Roma e del Lazio con lo slogan ‘La cura non si arresta’, per chiedere la liberazione del nostro compagno Stefano e di tutte e tutti i volontari fermati ingiustamente da Israele. Continueremo a supportare le iniziative del gruppo ‘Digiuno per Gaza’ per tenere accesi i riflettori sul dramma sanitario in corso a Gaza e in Cisgiordania con le migliaia di operatori sanitari uccisi. Torneremo a manifestare già oggi, dopo le mobilitazioni della scorsa settimana, in tutte le piazze d’Italia per continuare a chiedere la fine dell’intervento genocidario del Governo Netanyahu e il cessate il fuoco immediato, il rispetto del diritto internazionale e dei diritti umani, e per chiedere al Governo italiano e a tutte le istituzioni internazionali di riconoscere lo Stato di Palestina”.
“In continuità con queste mobilitazioni, saremo in piazza ancora il 25 ottobre per la manifestazione nazionale lanciata dalla Cgil per la pace, contro le politiche di riarmo che sottraggono risorse ai servizi pubblici, alla sanità, ai CCNL e lo faremo in concomitanza con la mobilitazione internazionale lanciata dal sindacato mondiale dal titolo ‘Sindacati per la pace’, per la settimana dal 24 al 31 ottobre 2025”, conclude Fp Cgil.

Fp Cgil, Cisl Fp, Fisascat Cisl, Uil Fpl e Uiltucs: “Il rinnovo siglato mortifica i lavoratori. Servono dignità e giusta retribuzione per oltre 10mila addetti”

Roma, 6 ott – Incroceranno le braccia venerdì 31 ottobre 2025 le lavoratrici e i lavoratori a cui viene applicato il CCNL Anaste. Alla base della mobilitazione, indetta da Fp Cgil, Cisl Fp, Fisascat Cisl, Uil Fpl e Uiltucs, l’esito negativo del tentativo obbligatorio di raffreddamento e conciliazione e la firma di un nuovo contratto peggiorativo tra Anaste e alcune sigle sindacali autonome, non rappresentative del settore.
La mobilitazione è la risposta alla chiusura di Anaste, che ha scelto di sottoscrivere un rinnovo contrattuale al ribasso, ignorando le richieste delle organizzazioni sindacali confederali e penalizzando i circa 10.800 professionisti del terzo settore socio-sanitario assistenziale, in gran parte donne e operatori impegnati quotidianamente nell’assistenza a persone fragili e non autosufficienti.

“Le motivazioni dello sciopero risiedono nella palese indisponibilità di Anaste nella ricerca di soluzioni volte a garantire ai lavoratori pari diritti, tutele, dignità già riconosciute ad altre lavoratrici e lavoratori del settore alle dipendenze di datori di lavoro che applicano altri CCNL”.
Secondo i sindacati, l’accordo firmato da Anaste “non solo non garantisce alcun miglioramento salariale in linea con l’aumento del costo della vita, ma prevede parti normative peggiorative rispetto ad altri Ccnl del settore come nel caso del comporto di malattia, che mette a rischio la tutela della salute dei lavoratori.”

“È evidente la volontà di Anaste – prosegue la nota unitaria – di sottoscrivere accordi con aumenti contrattuali irrisori, disconoscendo la dignità di coloro che quotidianamente con dedizione e responsabilità si prendono cura delle persone, soprattutto quelle più fragili, sacrificando la qualità dei servizi erogati.”
Il contrasto è ancora più evidente se raffrontato con i rinnovi sottoscritti nello stesso comparto – Uneba, Cooperative Sociali, Valdesi, Anffas, Agidae – che hanno previsto aumenti retributivi tra il 10,4% e il 12,6% e significativi miglioramenti normativi su malattia, genitorialità, welfare, quattordicesima mensilità e contrasto alle molestie e alla violenza di genere.

Nei prossimi giorni le organizzazioni sindacali attiveranno una campagna di sensibilizzazione e informazione capillare, con assemblee nei luoghi di lavoro, iniziative pubbliche sui territori e il coinvolgimento delle istituzioni locali, delle famiglie e dell’opinione pubblica.

“Alla luce della straordinaria mobilitazione dei precari PNRR della giustizia, da ultimo con lo sciopero proclamato dalla FP CGIL lo scorso 16 settembre cui hanno aderito in migliaia di lavoratrici e lavoratori negli uffici giudiziari di tutto il Paese, si moltiplicano le iniziative parlamentari e il Governo è costretto a doversi occupare del tema della stabilizzazione per tutte e tutti senza potersi più nascondere”.

Lo si legge in una nota di Fp Cgil. 

“Riteniamo però necessario che si faccia chiarezza, perché le comunicazioni del Ministro per gli Affari Europei on. Foti alla Camera dei Deputati dello scorso 1 ottobre stanno generando molta confusione, contraddicendo esplicitamente colleghi dello stesso Governo come il Ministro Nordio ad esempio, che, rispondendo ad una recente interrogazione parlamentare – prosegue la nota -, non aveva fatto menzione delle risorse necessarie alla trasformazione di tutti i 12.000 contratti a tempo determinato in essere in scadenza al 30 giugno 2026. Così allo stesso modo lindicazione generica contenuta del Documento programmatico di finanza pubblica (DPFP), appena approvato dal Governo il 2 ottobre, della necessità di stabilizzare i precari PNRR della giustizia senza alcun dettaglio su numeri e risorse. Deve essere chiaro che non si può giocare con la vita delle persone, in particolare con quanti stanno aspettando parole chiare e certezze rispetto alla prosecuzione del loro rapporto di lavoro con il Ministero della giustizia a meno di 9 mesi dalla scadenza dei loro contratti”

“Chiediamo quindi – prosegue ancora Fp Cgil – che il Governo esprima immediatamente parole chiare e produca atti conseguenti per garantire la stabilizzazione totale dei 12.000 precari PNRR della giustizia, chiarendo una volta per tutte che non ci sarà alcuna procedura selettiva e quindi che non vi sarà alcun criterio per tale selezione e che verrà rimesso mano al recente accordo sbagliato sulle famiglie professionali per definire la figura professionale dei funzionari UPP, che vengano individuate le risorse per le stabilizzazioni nella prossima legge di bilancio, a partire già dal disegno di legge del Governo. In caso contrario valuteremo le dichiarazioni del Ministro per quello che sono state, un pessimo spot elettorale che gioca sulla vita delle persone e che spinge professionisti qualificati ad andarsene dallamministrazione a cui pure hanno dato e vogliono continuare a dare tanto”, conclude la nota.

“La Fp Cgil Vigili del Fuoco stigmatizza con forza quanto accaduto in occasione dello sciopero generale del 3 ottobre. In numerose sedi alcuni dirigenti del Corpo, oltre a non accettare l’adesione del personale, hanno disposto il richiamo in servizio del personale che aveva legittimamente aderito allo sciopero, arrivando persino a minacciare provvedimenti disciplinari. A ciò si è aggiunta la dichiarazione di presunta illegittimità della partecipazione, fondata sul giudizio espresso dalla Commissione di Garanzia. Tali comportamenti sono inaccettabili e contrari ai principi sanciti dall’articolo 40 della Costituzione, che tutela il diritto di sciopero come libertà fondamentale dei lavoratori. Nessun dirigente può permettersi di intimorire il personale né di restringere arbitrariamente l’esercizio di un diritto costituzionale”. A dichiararlo è Mauro Giulianella, Coordinatore Nazionale Fp Cgil Vigili del Fuoco.

“La Fp Cgil VVF garantirà massimo sostegno e tutela legale a tutte le lavoratrici e i lavoratori che dovessero subire sanzioni o ritorsioni a seguito della loro adesione allo sciopero. La giornata del 3 ottobre”, continua il coordinatore, “ha visto una partecipazione ampia e convinta del personale del Corpo nazionale, confermando la riuscita dell’iniziativa e la fondatezza delle ragioni che hanno portato alla mobilitazione. Un risultato che smentisce ogni tentativo di delegittimazione e dimostra la profonda adesione del personale alle nostre rivendicazioni. La Fp Cgil VVF respinge con fermezza ogni forma di pressione e comportamento autoritario: lo sciopero era pienamente valido e legittimo, i Vigili del Fuoco hanno esercitato un diritto costituzionale, ogni eventuale provvedimento disciplinare sarà contrastato in tutte le sedi competenti. I Vigili del Fuoco meritano rispetto, non repressione. I loro diritti non si toccano”, conclude Giulianella.

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