La Fp Cgil Polizia Penitenziaria ha effettuato ieri una visita sui luoghi di lavoro presso il carcere di Avellino Bellizzi Irpino intitolato al collega Antimo Graziano, ucciso dalla criminalità organizzata 42 anni fa, e ha poi incontrato la Direzione dell’istituto per discutere delle criticità operative riscontrate e per migliorare la gestione del personale di Polizia, determinante per garantire la sicurezza e l’efficienza dell’istituto. La delegazione era composta dal Coordinatore nazionale Mirko Manna, dal Coordinatore regionale Orlando Scocca, Enrico D’Ambola, Daniele Giacomaniello, Antonio Capezzuto.

Durante l’incontro è emersa una significativa carenza di Poliziotti in servizio anche se apparentemente, i dati forniti dall’amministrazione non indicano gravi lacune nell’organico impiegato. Sono circa 290 i Poliziotti assegnati al carcere di Avellino sui quasi 300 previsti, ma a quelli dichiarati vanno tolti i 30 impiegati nel Nucleo Traduzioni e Piantonamenti, 6 dei cinofili e i 32 in servizio presso l’ICAM di Lauro. Sono circa 80, quindi, i Poliziotti penitenziari che mancano per la gestione del carcere di Avellino: un dato che comporta una carenza nell’organico di quasi il 30% del personale utile per una gestione dell’istituto avellinese. Per quanto riguarda le persone ristrette sono circa 620 i detenuti presenti, oltre il 20% in più di quelli previsti e la presenza di una sezione detentiva di detenuti in Alta Sicurezza (AS3), comporta per gli agenti un lavoro che non ammette disattenzioni. Il sovraffollamento, unito alla carenza di organico dei Poliziotti, compromette la sicurezza dell’istituto. La delegazione della Fp Cgil ha riconosciuto che i problemi riscontrati non sono imputabili alla gestione del nuovo direttore, ma alle inefficienze da parte del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP). Nonostante le pregresse richieste della Fp Cgil, il DAP ha negato la necessità di aumentare il personale permanente, nonostante in passato il DAP abbia disposto l’invio temporaneo di circa 20 unità del Gruppo Operativo Mobile (GOM) che vengono dispiegati solo in situazioni di estrema urgenza.

Inoltre, la visita è stata segnata dalla scarsa presenza e partecipazione del Comandante dell’istituto, il quale non ha partecipato al confronto delle questioni sollevate dalla Fp Cgil e si è defilato per ragioni non comunicate.

È urgente che il carcere di Avellino incrementi l’organico di almeno 20 unità, attraverso lo scorrimento della graduatoria degli interpelli, per garantire la gestione di un piano ferie estivo adeguato, attualmente compromesso dalla mancanza di personale.

La FPCGL continuerà a monitorare la situazione e a richiedere interventi urgenti per garantire la sicurezza e l’efficienza del carcere, indispensabili per il benessere del personale e per il recupero sociale dei detenuti.

Avellino, 23 aprile 2024

A seguito delle convocazioni per la discussione in merito il settore Cinofilo e il disciplina degli RLS pubblichiamo i resoconti due due incontri

Pubblichiamo la nota del dipartimento in merito il riconoscimento delle sedi disagiate

 

 

 

 

MUR – FINALMENTE SI RIPARTE!

FRD 2022 – PROGRESSIONI TRA LE AREE – EP e altro ancora

Nella tarda mattinata del 19 aprile 2024 si è svolto l’incontro tra l’amministrazione, le OO.SS e la RSU del MUR con all’ordine del giorno diversi temi quali:

  1. l’informativa sull’atto di costituzione dell’Organismo di garanzia delle procedure di conciliazione previsto nel SMVP;

  2. la presentazione del PIAO del MUR triennio 2024-2026;

  3. l’apertura del confronto sui criteri per i passaggi tra le Aree;

  4. il FRD 2022;

  5. il differenziale stipendiale (progressioni economiche orizzontali);

  6. le elevate professionalità (EP)

In merito al punto 1 l’amministrazione ci ha informato sull’atto del Ministero con il quale è stato costituito l’Organismo di garanzia delle procedure di conciliazione che è previsto dal Sistema di misurazione e valutazione della performance.

In merito al punto 2 il Prof. Enrico Deidda, in qualità di coordinatore scientifico incaricato dal MUR, ha illustrato l’impianto del PIAO 2024-2026 soffermandosi sulla sua struttura, funzioni e missioni. Come FPCGIL abbiamo apprezzato il lavoro che è stato svolto di concerto con le strutture del dicastero e abbiamo altresì evidenziato che l’informativa preventiva avrebbe consentito alle OO.SS di fornire eventuali riflessioni, nonché proposte specialmente in ambito di assunzioni e programmazione anche rispetto alla previsione del numero delle progressioni tra le aree da mettere a bando. Abbiamo chiesto che nel futuro tale informativa sia data nei tempi giusti al fine di diventare parte attiva nel processo di elaborazione del Piano stesso.

Relativamente al punto 3, abbiamo apprezzato che l’amministrazione abbia ampliato il numero dei passaggi precedentemente autorizzati che sono passati da 4 a 12 per le progressioni verticali dall’area degli operatori verso l’area degli assistenti, e da 9 a 14 i passaggi tra l’area degli assistenti verso l’area dei funzionari. In merito al testo dei criteri, che ricordiamo è oggetto di confronto con le parti sindacali, abbiamo sollevato una serie di riflessioni sia di carattere normativo, sia di carattere contrattuale, nonché puntualizzato che il futuro bando debba essere fatto in ordine alle famiglie professionali. Al riguardo, abbiamo fatto presente che i criteri da adottare per il bando delle progressioni di area debbano essere in primo luogo di natura comparativa e non valutativa, così come prevede il CCNL in vigore, e quindi chiarito che debbano essere espunti tutti quegli aspetti legati alle valutazioni soggettive come ad esempio la valutazione derivante dal colloquio e dall’analisi del CV; infine abbiamo evidenziato che il CCNL fa riferimento alle competenze oggettive, acquisite e quindi certificate.

Fermo restando che per i passaggi dall’area degli operatori non vi sono problemi, sembrerebbe infatti che tutti i lavoratori dell’area avranno la possibilità di passare all’area successiva, per la progressione di area degli assistenti verso quella dei funzionari, abbiamo evidenziato con determinazione che deve essere dato un peso maggiore al criterio relativo all’esperienza professionale (leggasi anzianità di servizio) in quanto la deroga al titolo di studio stabilita dal contratto, decadrà a partire dal 1-1-2025 e l’utilizzo dei fondi previsti dal contratto e la relativa deroga prevista, rappresenta l’unica occasione che hanno i lavoratori di

poter avanzare di area anche in assenza del titolo di studio accademico, a meno che non venga indicata nuovamente nel rinnovo del contratto valevole per gli anni 2022-2024.

Abbiamo rammentato il principio che sottende l’articolo 18 del CCNL 2019-2021: la deroga al titolo di studio di accesso all’area, è stata appositamente introdotta al fine di sanare l’annoso fenomeno del “mansionismo” e permetterà che sia – finalmente diremmo – riconosciuta la giusta retribuzione a coloro che da anni svolgono mansioni superiori all’area di appartenenza. Considerato il numero ridotto di progressioni previste rispetto alla platea degli assistenti (circa 76 persone in organico), abbiamo chiesto che l’amministrazione si attivi in tal senso anche negli anni a venire, ciò al fine di ridurre il numero di personale che da oltre 20 anni si trova “bloccato” nonostante sia in possesso del titolo accademico di accesso e di fatto svolga mansioni superiori dovute soprattutto alla carenza organica di personale.

Abbiamo inoltre fatto presente che in termini di competenze acquisite, sia variato il range rispetto alle valutazioni della performance del triennio 2021-2022-2023 e che dovranno rimanere tre fasce di valutazione; da 81 a 100 (con valutazione massima), da 51 a 80 e da 20 a 50.

In merito al punto 4, ossia per il FRD 2022 saremo convocati a breve, l’amministrazione ha garantito che la costituzione di detto fondo è stata particolarmente accurata visto i nuovi emolumenti contrattuali previsti.

In merito al punto 5, l’amministrazione ha espresso l’intenzione di emettere il bando – per l’anno 2024 – riferibile alle progressioni economiche all’interno delle aree, inoltre ha comunicato che il pagamento relativamente al FRD 2021 avverrà nel mese di aprile 2024 mentre la retribuzione di risultato per i dirigenti sarà erogato nel prossimo mese di maggio 2024

In merito al punto 6, alla previsione di un contingentamento dell’area delle EP, abbiamo dichiarato che l’eventuale finanziamento sia ricercato non attraverso un adeguamento delle attuali piante organiche, ma attraverso fondi ex novo stanziati a bilancio, in quanto i costi per una elevata professionalità cubano il costo lordo di 3 unità di personale afferente all’area dei funzionari e 6 unità di area assistenti.

Esauriti gli argomenti all’ordine del giorno, in merito al lavoro agile ed altre forme di lavoro a distanza, abbiamo chiesto che sia dia corso ad un confronto sul tema che renda strutturale e stabile in via contrattuale questa nuova modalità di svolgimento delle attività lavorative.

A valle degli argomenti all’ordine del giorno, il Direttore Generale, dott. Emanuele Fidora, al quale diamo nuovamente il benvenuto al dicastero, ha comunicato che a breve dovranno prendere servizio 9 unità appartenenti alle categorie protette, e altre unità di personale per effetto dello scorrimento della graduatoria RIPAM. In merito agli spazi, il dott. Fidora, ha rassicurato che gli stessi verranno razionalizzati al fine di poter collocare il nuovo personale.

La riunione è terminata con l’impegno da parte del dott. Fidora, di presentarci un nuovo documento dei criteri per le progressioni tra le aree. Auspichiamo che quanto proposto sia stato recepito.

Il coordinatore nazionale FPCGIL MUR      RSU -MUR                                      Delegazione nazionale trattante

Vincenzo Malatesta                                    Carmen Di Santo – Nadia Pistoia     Roberta Sorace

“E’ bastata una piastrella leggermente scostata all’interno di un locale adibito a cucina nel carcere di Santa Maria Capua Vetere e i Poliziotti penitenziari hanno trovato e sequestrato 4 telefoni, 10 caricabatterie e 2 micro batterie per microcellulari.”

Lo comunica Orlando Scocca, FP CGIL Campania per la Polizia Penitenziaria: “Il ritrovamento è stato effettuato venerdì presso il reparto detentivo ‘Volturno’, dal personale di Polizia Penitenziaria del carcere di Santa Maria Capua Vetere. Nei mesi scorsi, in un altro reparto, i cinofili della Polizia Penitenziaria avevano anche sequestrato una notevole quantità di sostanza stupefacente nascosta nei quadri elettrici”.

Mirko Manna, Nazionale FP CGIL Polizia Penitenziaria: ““La Polizia Penitenziaria è impegnata quotidianamente per la prevenzione e repressione dell’ingresso di telefoni e sostanze stupefacenti nelle carceri italiane. L’utilizzo dei telefoni va ben al di là della supposta esigenza della popolazione detenuta di rimanere in contatto con i propri familiari, ma è uno strumento di controllo di traffici esterni fino ad arrivare al mantenimento delle gerarchie criminali anche dal carcere”.

Santa Maria Capua Vetere, 21 aprile 2024

“Nella tarda serata di ieri 19 aprile, all’interno della Casa di Reclusione Milano Opera, una lite tra due detenuti è sfociata in un omicidio. Secondo quanto emerso dalle prime informazioni, il motivo scatenante sarebbe una discussione per motivi banali tra due detenuti italiani riguardante la condivisione degli spazi detentivi. L’autorità giudiziaria è al lavoro per condurre approfondite indagini sull’omicidio”.

Lo comunica Calogero Lo Presti, coordinatore regionale per la Fp Cgil Polizia Penitenziaria della Lombardia: “Ogni giorno la Polizia Penitenziaria deve confrontarsi con i gravi problemi che affliggono il sistema penitenziario italiano. Il sovraffollamento, unito alla carenza di personale di Polizia Penitenziaria, personale medico, educatori ed assistenti sociali, hanno determinato un ambiente estremamente difficile e pericoloso per tutte le persone detenute e per il personale che vi lavora. E’ urgente che l’amministrazione penitenziaria e il Governo prendano seri provvedimenti per affrontare e risolvere queste criticità”.

Mirko Manna, coordinatore nazionale Fp Cgil Polizia Penitenziaria: “Dall’inizio dell’anno ci sono stati 32 suicidi di detenuti nelle carceri italiane, 4 suicidi tra gli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria e ora un omicidio all’interno del carcere di Milano Opera. Sono tragedie che segnalano una crisi inequivocabile dell’intero sistema penitenziario italiano. Le misure prospettate fino ad ora dall’amministrazione penitenziaria e dal Governo sono del tutto inadeguate. E’ vero che tutto il sistema penitenziario eredita decenni di scelte sbagliate ed insufficienti, per questo però, ora è ancora più urgente agire con maggiore determinazione per migliorare le condizioni detentive e lavorative delle carceri italiane.

“La Fp Cgil Polizia Penitenziaria – conclude Manna – chiede un confronto aperto e costruttivo su questi temi e sollecita il DAP a rivedere le sue politiche per assicurare i diritti della popolazione detenuta e condizioni di lavoro sicure e dignitose per gli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria”.

Milano, 20 aprile 2024

Mirko Manna, Coordinatore Nazionale per la Polizia Penitenziaria FP CGIL, denuncia “la recente iniziativa di Giovanni Russo, capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP), in merito alla richiesta da lui formulata al Coordinamento delle Forze di Polizia per innalzare di due anni l’età pensionabile della Polizia Penitenziaria su base volontaria, motivando la proposta con la mancanza di posti nelle Scuole dell’amministrazione che sta aggravando ancora di più il deficit di Poliziotti in servizio rispetto a quelli necessari per garantire il funzionamento delle carceri nei prossimi anni: attualmente mancano oltre 8.000 Poliziotti penitenziari rispetto a quelli previsti. Questa è una chiara ammissione di inadeguatezza nella gestione del personale e nella pianificazione nell’arruolamento dei Poliziotti penitenziari, una carenza più volte denunciata dalla FP CGIL e prevista da anni. Se il signor Russo non è nemmeno in grado di garantire una gestione efficiente degli arruolamenti del personale di Polizia Penitenziaria che costituisce oltre il 90% del personale dell’amministrazione delle carceri, dovrebbe considerare seriamente la possibilità di fare un passo indietro”.

“Esattamente 40 anni fa – prosegue Manna – sono stati arruolati migliaia di Poliziotti penitenziari ormai arrivati all’età per la pensione obbligatoria. Era quindi ampiamente prevedibile che in questi anni si sarebbe arrivati alla situazione attuale dove non si riesce ad assumere abbastanza Poliziotti almeno per colmare le carenze dovute ai pensionamenti obbligatori, per non parlare di quelli su base volontaria da parte di Poliziotti che non hanno più la minima intenzione di continuare ad esere oggetto di decine di migliaia di aggressioni l’anno da parte di una popolazione detenuta esasperata dall’inefficienza della gestione del sistema penitenziario italiano”. Manna ha inoltre collegato la gestione del personale da parte del DAP con la crescente crisi all’interno delle istituzioni penitenziarie, citando “quattro suicidi tra i poliziotti penitenziari dall’inizio dell’anno e trentadue tra i detenuti: il peggior dato degli ultimi venti anni”.

In aggiunta, Manna ha sollevato preoccupazioni anche riguardo una precedente proposta emersa durante una riunione con il DAP, in cui si proponeva di ridurre la durata dei corsi di formazione da sei a tre mesi. “Tale misura è stata considerata al fine di compensare la mancanza di copertura del turnover. Secondo dati forniti dal DAP, si prevede che nel 2024 andranno in pensione 2.400 unità, mentre i corsi attuali, se mantenuti alla durata standard, permetterebbero di immettere in servizio solo 2.000 agenti, lasciando un deficit di 400 unità rispetto alle esigenze che andranno ad aggravare ancora di più la carenza di organico attuale”.

Il Coordinatore Nazionale Fp Cgil Polizia Penitenziaria ha anche criticato lo scollegamento tra le dichiarazioni di sostegno alle forze dell’ordine fatte dal governo e le azioni pratiche che seguono. “La Presidente Meloni esalta pubblicamente la sua vicinanza alle forze dell’ordine, ma le direttive ai dirigenti generali sembrano contraddire il diritto alla pensione, un diritto fondamentale per i nostri uomini e donne in divisa”.

“La Fp Cgil Polizia Penitenziaria – conclude Manna – chiede un confronto aperto e costruttivo sul tema e sollecita il DAP a rivedere le sue politiche per assicurare il benessere e i diritti degli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria”.

Roma, 20 aprile 2024

Pubblichiamo la nota del Dipartimento in merito gli ingressi agevolati per i dipendenti VF in siti di interesse culturale nella città di Napoli.

Pubblichiamo la nota del Coordinamento territoriale Fp Cgil VVF in merito la ricognizione per carenza organico nucleo nautico Sede Porto Messina

Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per la Prevenzione e Sicurezza Tecnica riguardo i controlli di prevenzione incendi ai sensi dell’art. 19 del D.Lgs. 139/2006 e s.m.i. Anno 2024

Pubblichiamo la nota inviata al Sottosegretario e al Dipartimento con la quale ribadiamo la richiesta della valorizzazione e il giusto riconoscimento delle donne e degli uomini del Corpo che quotidianamente garantiscono la sicurezza alla cittadinanza

Come preannunciato, mercoledì 17 aprile si è tenuto l’incontro con l’Amministrazione per la sottoscrizione definitiva dei seguenti accordi:

  • CCNI della Corte dei conti 2022-2024;

  • Sussidi anni 2022 e 2023;

  • Polizza Sanitaria Integrativa 2023 e 2024.

Le scriventi Organizzazioni Sindacali hanno sottoscritto tutti e tre gli accordi.

Ricordiamo che la firma definitiva del CCNI 2022-2024 permetterà di applicare le famiglie professionali ed attivare entro l’anno le Progressioni Economiche Orizzontali, con i criteri contenuti all’interno dello stesso accordo (in allegato). A breve sarà fissato l’incontro in cui saranno contrattate le risorse da destinare alle PEO 2024.

In relazione alla proposta dell’Amministrazione sul Fondo Risorse Decentrate 2022, le scriventi hanno potuto constatare la presenza di tre nuove indennità, ovvero quella per i Segretari d’adunanza (che si aggiungono ai Segretari di udienza, così come richiesto da parte sindacale), quella di Posizione Organizzativa per gli Assistenti (indennità prevista dal CCNL 2019-2021) e quella per i segretari di Commissioni/Organismi/Comitati e per i componenti della Commissione Sussidi.

Queste OO.SS. hanno chiesto di rimodulare gli stanziamenti assegnati ad alcune indennità al fine di rendere la distribuzione delle risorse più equilibrata ed evitare penalizzazioni a carico di alcune categorie di lavoratori che hanno svolto gli incarichi assegnati nel 2022, assumendosi le relative responsabilità.

L’Amministrazione, infine, ha comunicato che sta valutando la proposta presentata dalle scriventi Organizzazioni Sindacali sulle Progressioni Verticali in deroga per l’anno 2024 e che è stata costituita una Commissione sul tema della Valutazione del Personale delle Aree funzionali, tematica oggetto di successivo confronto con le Organizzazioni sindacali.

VI TERREMO AGGIORNATI SUGLI SVILUPPI

S. Di Folco   F. Amidani   U. Cafiero   C. Visca   M. Centorbi

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