Pubblichiamo la nota unitaria delle Strutture Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF riguardo l’incontro della Banca ore dei fondi di produttività e amministrazione legata all’ attività di studio e ricerca e delle uniformi RTP
Pubblichiamo la nota di rettifica dell’Ufficio di Coordinamento delle Attività Sanitarie e di Medicina Legale dell’8 novembre 2022, riguardo la direttiva tecnico-sanitaria concernente la revisione delle disposizioni inerenti al rilascio/rinnovo delle patenti terrestri e nautiche VF di cui alle circolari n. 3 del 01/06/2010 e MI.SA. n. 8 del 23/03/2006, nota DCFORM prot. n. 16152 del 15/05/2012
Pubblichiamo la nota unitaria Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF, in merito la richiesta d’ incontro in merito l’organizzazione e l’ individuazione delle sedi disagiate
AL CONSIGLIO SUPERIORE BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI
28, 29 E 30 NOVEMBRE 2022
VOTA E FAI VOTARE LA LISTA FP CCGIL
Nel corso di questi mesi, più volte abbiamo constatato la totale assenza di gestione economica e contabile da parte dell’Ispettorato.
Andiamo con ordine, per rimettere in fila una serie (non esaustiva) di significativi episodi:
Nel corso dei mesi passati, più volte noi e il resto del tavolo sindacale abbiamo chiesto di sapere che fine avessero fatto i soldi del Decreto Incentivi destinati – nel corso degli anni – all’acquisto di beni strumentali. Risposte? Zero.
Lo scorso 18 luglio è stata firmata l’ipotesi di accordo di FRD. Da allora, come di consueto, l’ipotesi doveva passare prima al vaglio degli organi interni di controllo e poi a quelli esterni. Veniamo informati che solo a metà settembre il collegio dei revisori ha avuto il tempo (bontà loro! Vuoi che qualcuno debba sprecare un giorno di ferie piuttosto che occuparsi di questa verifica?) di riunirsi per dare il via libera all’ipotesi e mandarla a MEF e Funzione Pubblica; quindi, solo da allora, sono decorsi i 60 giorni necessari per il rientro dell’ipotesi. Nel frattempo, nessuno si è degnato di dare notizie al tavolo sindacale e ai lavoratori per aggiornare sulla situazione, né sappiamo se gli organi di controllo – interni ed esterni – siano mai stati sollecitati. Vista la situazione, si può almeno ipotizzare che ai lavoratori sia dato un anticipo sulle spettanze del FRD, così da evitare che tutte le somme vengano erogate nel 2023 e possano far cumulo con i redditi, così provocando un ulteriore danno a lavoratrici e lavoratori? Dobbiamo chiedere un deferente e fantozziano permesso agli organi di controllo anche per questo o c’è qualcuno capace di farsi valere per tutelare i propri dipendenti?
Abbiamo avviato la discussione sulle famiglie professionali e, alla richiesta del tavolo sindacale, di sapere se sia stata fatta una quantificazione del famoso 0.55% previsto per le progressioni verticali in deroga, abbiamo ricevuto risposta che si sta aspettando il MEF. Ora, vero che il MEF deve certificare queste somme, ma un’idea di quest’importo qualcuno l’avrà pure, magari semplicemente andando sul sito della Ragioneria Generale dello Stato e facendo le verifiche del caso? O è troppo complesso?
Nelle scorse settimane pare sia stata emanata – dalla Direzione Centrale competente – una nota agli uffici del territorio in cui si invitava a limitare allo stretto indispensabile alcuni capitoli di spesa, come quelli relativi a: carta e cancelleria; spese postali; spese di condominio; carburanti; materiale informatico; manutenzione ordinaria e riparazione di impianti e macchinari o di beni immobili. In sostanza, se in un ufficio non ci sono più risme di carta per verbali, ordinanze, etc. problemi loro. Se in un ufficio non ci sono più soldi per riparare un bagno rotto, problemi loro. Complimenti. Davvero.
Tutto ciò è inaudito e inaccettabile. Chiediamo che di questa inefficienza di cui fanno le spese le lavoratrici e i lavoratori qualcuno sia chiamato a renderne conto, come dovrebbe accadere in un Paese normale.
Coordinatore nazionale FP CGIL – INL |
Matteo Ariano |
Care colleghe e cari colleghi, forse non tutte/i siete a conoscenza che la Polizza Sanitaria prevede anche una copertura assicurativa in caso di premorienza. Il risarcimento spetta ai legittimi eredi del/la dipendente deceduto/a, ancora in servizio, e consiste in: 46.000,00€ per gli eventi fino al 30 giugno 2022; 35.050,00€ per gli eventi dal 1° luglio 2022. La richiesta può essere avanzata, dagli eredi legittimi, entro un anno dall’evento. Pertanto, in questo caso, invitiamo il Personale degli Uffici in cui il/la collega deceduto/a ha prestato servizio, a rivolgersi al proprio Preposto/Dirigente, affinché contatti i legittimi eredi, per comunicare loro la presente informazione e per far sì che gli stessi si rivolgano al Servizio per le Relazioni Sindacali ed il Benessere Organizzativo, per inoltrare la richiesta di risarcimento. Alleghiamo la “Guida in caso di premorienza” ed il modello di denuncia da inviare all’Asdep. Vi ricordiamo, infine, che negli Accordi per i Sussidi 2020 e 2021, appena sottoscritti, esiste la possibilità del Sussidio per spese funebri, sia per i propri familiari che per gli eredi del/la dipendente deceduto/a.
S. Di Folco F. Amidani U. Cafiero C. Visca M. Centorbi
A seguito della richiesta unitaria Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF sul mancato accreditamento dei buoni pasto, pubblichiamo la risposta della Direzione Centrale per le Risorse Logistico Strumentali
In data 8 novembre abbiamo incontrato l’amministrazione per sottoscrivere (nuovamente) l’ipotesi di accordo sul FRD 2021 a seguito di alcuni rilievi da parte del MEF relativi a refusi sulle cifre indicate.
Il testo sarà quindi nuovamente inviato dopo la sottoscrizione agli organi di controllo per poi poter procedere al pagamento dei relativi emolumenti.
Con l’occasione l’Amministrazione ha dato una serie di informazioni anche a seguito di specifiche richieste da parte delle OO.SS..
Progressioni economiche 2022: il CCNI ha concluso il percorso di certificazione ed è pronto il relativo bando. L’amministrazione è in attesa del collaudo del software per la gestione della procedura (che sarà esclusivamente on-line) per poi procedere alla pubblicazione che dovrebbe avvenire indicativamente la prossima settimana.
Nuovo ordinamento professionale e progressioni verticali: nei prossimi giorni saremo convocati su una proposta relativa alle famiglie professionali che è in fase di definizione. Abbiamo chiesto di avere, in concomitanza con l’incontro, tutti i dati relativi ad organico di fatto e di diritto, assunzioni autorizzate dal piano di fabbisogni nonché la consistenza delle risorse pari allo 0,55% del monte salari che il CCNL mette a disposizione per le progressioni verticali, anche in deroga, in fase di prima applicazione della parte del CCNI relativa al nuovo ordinamento professionale.
Abbiamo inoltre chiesto che vengano programmati gli incontri anche su tutti gli altri temi demandati dal CCNL alla contrattazione integrativa.
Mobilità del personale in comando: su questo punto l’Amministrazione ha precisato che al momento il PIAO non prevede, nel piano di fabbisogni, questa opzione. Tuttavia, a fronte delle nostre pressioni, ha assicurato che una volta concluse le attuali procedure di assunzione dei funzionari, procederà ad una ricognizione per quantificare l’entità del fenomeno “comandi” sia dalla scuola che da altre amministrazioni e valutare l’opportunità di modificare il piano dei fabbisogni del prossimo triennio in modo da comprendere anche questa opzione.
Si stanno svolgendo in questi giorni le assunzioni dei vincitori dei concorsi per funzionari bandito dal Ministero Istruzione, che saranno completate nei prossimi giorni.
Una volta completata la procedura potranno prendere servizio anche ulteriori 33 funzionari per i quali è stato autorizzato lo scorrimento della graduatoria del concorso RIPAM e che verranno destinati alle sedi che hanno ricevuto scarsa o nulla copertura dal concorso specifico del Ministero Istruzione (in particolare Friuli, Lombardia, Piemonte… ).
Sempre a seguito del completamento della procedura verrà verificata la situazione complessiva per verificare se vi siano state successive rinunce da parte dei vincitori e valutare l’ulteriore scorrimento delle graduatorie.
FP CGIL |
FP CISL |
Anna Andreoli/ Davide Perrelli |
Michele Cavo |
MINISTERO DELLA DIFESA A DIREZIONE GENERALE A.I.D.
E,p.c. A GABINETTO DEL MINISTRO DELLA DIFESA dr. Francesco RAMMAIRONE
OGGETTO: Riunione 15 novembre p.v. – Integrazione o.d.g.
Risulta alle scriventi OO.SS. che si è concluso l’iter di passaggio alla nuova procedura per il pagamento degli stipendi del personale di A.I.D. Nonostante le richieste più volte avanzate da FPCGIL – CISLFP e UILPA, di avere conoscenza di tutti gli atti relativi a tale iter, ad oggi non è pervenuto alcun documento né alcuna informazione di dettaglio. Raccogliendo quindi la preoccupazione delle lavoratrici e dei lavoratori in servizio presso gli Enti di codesta A.I.D., FPCGIL – CISLFP e UILPA ritengono che l’argomento debba essere inserito al punto 1 dell’o.d.g. della riunione in oggetto. Vista la delicatezza della problematica la richiesta assume carattere pregiudiziale. Si chiede pertanto di dare riscontro alla presente con nuova convocazione con aggiornamento dell’ordine del giorno.
FP CGIL CISL FP UIL PA
Francesco Quinti Massimo Ferri Carmela Cilento
Roberto De Cesaris Franco Volpi Riccardo Colafrancesco
A tutti i lavoratori
UBI MAIOR MINOR CESSAT
“La locuzione latina ubi maior minor cessat, tradotta letteralmente, vuol dire «dove vi è il maggiore, il minore decade». Il significato completo può essere così descritto: «in presenza di quel che possiede più potere o importanza, chi ne ha meno perde la propria rilevanza»”.
Potremmo sintetizzare così ciò che sta accadendo all’interno del nostro Ente per quanto riguarda la gestione sempre più opaca della vicenda legata alla istituzione della società per azioni denominata “3i”.
Infatti, mentre da una parte le Organizzazioni Sindacali chiedono insistentemente ed inutilmente da mesi informazioni dettagliate sull’intera operazione al Responsabile della Direzione Centrale Organizzazione Digitale (maior?), con particolare riferimento agli assetti organizzativi interni conseguenti alla cessione di una parte consistente delle funzioni informatiche che rischia seriamente di compromettere il regolare mantenimento dei servizi resi quotidianamente all’utenza, dall’altra continuiamo a registrare un totale immobilismo da parte di chi, quelle risposte, in virtù del ruolo ricoperto, dovrebbe pretenderle.
Ci riferiamo al Presidente, al Direttore Generale e al Consiglio di Amministrazione, ovvero a tutti coloro che (minor?), hanno posto i medesimi quesiti delle Organizzazioni Sindacali e che ancora oggi attendono invano i dovuti riscontri.
Eppure, qualcosa di nuovo sembra muoversi nel sottobosco della DCOD; là, dove il silenzio regna e il sovrano regna silenzioso apparentemente immobile a seguito del rinvio sine die della costituzione della società, il meccanismo continua a girare incessantemente infischiandosene di tutto e di tutti…in un eclatante e vistoso conflitto di interessi che continuiamo a denunciare inascoltati.
Infatti, mentre il mondo Inail composto da migliaia di lavoratrici e lavoratori che ogni mattina “alzano faticosamente la saracinesca” di strutture territoriali ridotte oramai all’osso a causa di:
procedure informatiche lente e farraginose;
sistemi di risoluzione dei problemi legati all’apertura di ticket, la cui onerosa risoluzione spesso è affidata a consulenti esterni;
una carenza di personale oramai insostenibile e la cui risoluzione non può rinvenirsi negli ultimi Piani Triennali dei Fabbisogni del Personale per inadeguatezza degli stessi, né tantomeno può essere affidata alla pessima gestione RIPAM.
A Santuario Regina degli Apostoli (attuale sede della DCOD) si tengono riunioni propedeutiche alla nascita del nuovo soggetto privato, con il Capo che dopo gli inaccettabili silenzi “istituzionali” ritrova la voce e dettaglia accuratamente al SUO personale alcune delle prossime tappe della “3i” toccando anche materie sottratte alla sua sfera di competenza.
Mentre i colleghi attraverso le centinaia di segnalazioni effettuate quotidianamente al centro sui malfunzionamenti e i rallentamenti delle procedure istituzionali sperano di ricevere interventi di miglioramento delle procedure,
presso la struttura centrale competente si ragiona su chi e quanti colleghi dovranno raggiungere la nuova realtà informatica privata al 1 gennaio 2023.
Ed a tale ultimo proposito, mentre chi rappresenta l’INAIL ed i suoi Lavoratori ancora attende notizie concrete, giungono voci di corridoio (ormai unica fonte di informazioni) che ci restituiscono uno scenario futuro alquanto assurdo, in cui i colleghi Inail rappresenteranno la maggior parte dei 400 funzionari utili all’avvio della Società (l’INPS invierà solamente coloro che si occupano di contratti) che conterà, a regime, tra le 850 e le 1000 persone. Coloro che decideranno di aderire si scopre oggi usufruiranno di una assegnazione temporanea di 2 anni (12+12) al termine della quale dovranno scegliere se passare definitivamente alla società oppure rientrare in Istituto (dove e a fare cosa non è dato saperlo).
Ovviamente gli eventuali emolumenti sostitutivi di quelli attualmente previsti per il personale operante presso la struttura informatica sono ancora ignoti, nonostante una campagna promozionale messa in atto da mesi in DCOD talmente massiccia da far impallidire Telemarket. Mentre si può serenamente affermare che quelli destinati al futuro Direttore Generale della Spa saranno sicuramente più alti di quelli percepiti da un qualsiasi Direttore Centrale!!!
Intanto i disagi dei colleghi sul territorio aumentano e noi continuiamo a chiedere a chi è competente in materia di porre definitivo riparo a questa inaccettabile e pericolosa disorganizzazione, fornendo, a partire dalle postazioni dedicate all’utenza, appropriati device utili a garantire, effettivamente, servizi di qualità ma anche quel minimo di benessere organizzativo che il personale merita.
Alla luce di ciò, pur nutrendo forti perplessità su chi sia, o siano, effettivamente i “maior” e chi i “minor” all’interno dell’INAIL, siamo sempre più convinti che la strada intrapresa mesi fa a difesa del Nostro Istituto e dei Suoi lavoratori e che ci ha portato all’interruzione delle relazioni sindacali sia quella giusta: pronti ad innalzare immediatamente il livello dello scontro laddove, nella riunione del 17 p.v., dovessimo registrare l’ennesimo atteggiamento dilatorio e inconcludente da parte di una Amministrazione che, a differenza nostra, seguita ad essere compiacente verso chi sta indirizzando impunemente l’Ente verso un sentiero pericoloso e opposto a quello tracciato con l’Accordo Programmatico.
A. Mercanti M. Molinari G. Paglia F. Savarese P. Romano G. Norcia
L’8 novembre si è svolto l’incontro sulle modifiche proposte dall’Amministrazione al sistema di valutazione delle performance. Al centro del confronto con le sigle sindacali la revisione della “performance individuale” avanzata dall’amministrazione, che punta ad una riduzione del peso del risultato di gruppo per aumentare invece il peso della valutazione del Dirigente.
Il motivo? Perché il peso determinante del risultato di gruppo – fortemente voluto dalle OO.SS. – non consente alla valutazione discrezionale e soggettiva del dirigente di essere determinante ai fini dell’accesso all’alta formazione ed ai percorsi di carriera.
Come FP CGIL abbiamo ribadito che il peso dell’obiettivo di gruppo non si tocca, a tutela dei lavoratori e che, anzi, occorre migliorarlo, superando il riferimento al gruppo ristretto, Agenzia territoriale o complessa, e riportarla a livello di Sede Provinciale o Filiale. Questo elemento è centrale, a nostro avviso, per evitare differenziazioni correlate alla struttura in cui lavoratrici e lavoratori dello stesso territorio sono incardinati, ma soprattutto per evitare spaccature tra i lavoratori, compromettendo i meccanismi di solidarietà e perfino la cooperazione tra realtà territoriali.
Abbiamo ricordato come già nelle valutazioni intermedie notammo e segnalammo una disomogeneità lampante nelle valutazioni del personale, per la mancanza assoluta di criteri uniformi da parte dei valutatori, così nelle sedi che presentavano criticità in relazione al raggiungimento degli obiettivi si concentravano il maggior numero di valutazioni eccellenti (7), mentre le sedi con ottimi risultati produttivi quindi in piena linea con gli obiettivi si caratterizzavano per una valutazione del personale parsimonia nei giudizi (5). Questo evidenzia l’assenza assoluta di alcun parametro e l’assoluta arbitrarietà del valutatore, che è stata contenuta solo grazie alla prevalenza del peso dell’obiettivo di gruppo, tutelando il personale così da ricadute negative.
Riteniamo che ciò che è da modificare è la totale discrezionalità e soggettività del Dirigente, che va superata attraverso l’individuazione di criteri oggettivi e parametri di riferimento che consentano una valutazione piena e trasparente e riconoscibile anche per il personale.
Le modifiche fuori da questo quadro non sono per noi assolutamente condivisibili.
Alterare il delicato meccanismo attuale, con interventi diretti a smantellare il pezzo che tutela il personale da un valutatore a cui è attribuito un potere assoluto ed incontestabile è per noi inaccettabile.
Per questo riteniamo essenziale incentrare il confronto su un lasso temporale ampio, ragionevole utilizzando al massimo la sperimentazione senza effetti immediati sui lavoratori, se si vuole davvero rivedere il sistema migliorandolo.
Contrasteremo ogni modifica orientata a lasciare il personale alla mercè del valutatore di turno.
Coordinatrice nazionale FP CGIL – INPS |
Antonella Trevisani |
Pubblichiamo la nota di assegnazione emanata dalla Direzione Centrale per le Risorse Umane degli Ispettori Antincendi del concorso interno