Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per le Risorse Umane con la quale definisce le decorrenza di trasferimento per il personale specialista Nautico di Macchina
Pubblichiamo la nota della Direzione centrale per l’Emergenza il Soccorso Tecnico e l’Antincendio Boschivo riguardo la definizione della fase operativa e indicazione inizio emergenza maltempo Regione Marche.
Pubblichiamo la nota unitaria delle Strutture territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl, uil PA VVF e Conapo in merito l’organizzazione dei richiami per il personale nautico
Pubblichiamo la nota e i relativi allegati emanati dalla Direzione Centrale per la Formazione riguardo i corsi di formazione per l’Anno Accademico 2022-2023 dell’Istituto Superiore Antincendi
Si è aperto venerdì scorso ufficialmente il tavolo di contrattazione nazionale relativo al CCNI 2022 che dovrà affrontare una serie di nodi ad iniziare dalle riqualificazioni professionali del personale, progressioni orizzontali e verticali, a legislazione vigente ed in prospettiva con l’applicazione delle nuove ed innovative norme sull’ordinamento professionale che il CCNL del comparto Funzioni Centrali 2019/2021 detta per il futuro, come ad esempio la destinazione di una quota del fondo, da destinare alla contrattazione integrativa, ipotesi su cui dovremo ragionare e che ci vede favorevoli.
La discussione si è subito incentrata sulle progressioni orizzontali a legislazione vigente, per le quali l’Amministrazione ha preannunciato una proposta di riqualificazione professionale che coinvolgerebbe solo il 30% del personale potenzialmente interessato ai passaggi all’interno delle aree professionali (circa 4.200 colleghi su 13.944) con l’esclusione di una vasta platea di colleghi, il 70%, ai quali sarebbe preclusa tale prospettiva nell’ambito dell’attuale ordinamento professionale.
Rispetto a tale proposta abbiamo chiarito che le progressioni orizzontali a legislazione vigente devono abbracciare tutto il personale all’interno delle aree A, B e C, senza alcuna esclusione, al netto del personale apicale per il quale, in attesa dell’applicazione delle nuove regole sui differenziali stipendiali ex CCNL 2019/2021, vanno individuate soluzioni economiche, già sperimentate con successo in passato, tali da compensare la riduzione del salario incentivante derivante dal finanziamento dei passaggi il cui onere finanziario, lo ricordiamo, è a carico del Fondo di Ente. L’idea, proposta da altri, di diluire nel tempo le progressioni, spalmandole su più annualità con un CCNI 2022/2023, come ha precisato l’Amministrazione nel corso del “confronto”, non è tecnicamente applicabile in ragione del passaggio, dal prossimo 1° novembre, dall’attuale ordinamento professionale ad un nuovo assetto che cambia radicalmente il quadro normativo di riferimento. Del resto siglare un CCNI biennale oggi, alla luce dei recenti orientamenti dell’Agenzia delle Entrate in materia di tassazione del salario accessorio, orientamenti esplicitati nel corso del 2022, significherebbe falcidiare con la tassazione corrente, rispetto alla più conveniente tassazione separata, i saldi incentivanti 2022 e 2023 relativi ad un salario accessorio negoziato lo stesso anno di imputazione o addirittura l’anno precedente!
Esprimiamo qualche perplessità rispetto all’ipotesi di cumulare i fabbisogni assunzionali previsti nel P.T.F.P. 2022/2024 sulle progressioni verticali che, lo ricordiamo, prevede già per le progressioni verso l’area C in conto 2022 904 progressioni verticali, 751 sul 2023 e 499 sul 2024 (numeri ai quali aggiungere i residui delle progressioni verticali in corso ex art.22, comma 15, del D.lgs. n.75/2017), mentre per le progressioni verso l’area B 585 passaggi in conto 2022 e 64 in conto 2023. Su tale versante occorrerebbe, forse procedere progressivamente con i numeri contemplati nel P.T.F.P. 2022/2024 man mano che arriveranno le autorizzazioni ministeriali e cogliere le opportunità offerte dal nuovo CCNL che prevede la possibilità entro il 31 dicembre 2024 di attivare i passaggi di area in deroga al titolo di studio previsto per l’accesso all’area superiore sulla base di procedure valutative semplificate che valorizzano l’esperienza maturata, i titoli di studio e le competenze professionali.
Altri temi solo accennati e non oggetto di approfondimento sono stati quello delle famiglie professionali trasversali alle aree che il CCNL affida non più al confronto, bensì alla contrattazione integrativa e quello della quarta area o area delle elevate professionalità il cui finanziamento va contestualizzato nel quadro di un fabbisogno di personale i cui numeri rischierebbero una contrazione, per cui si rende necessario trovare un giusto equilibrio: su tali argomenti l’Amministrazione non ha ancora formulato alcuna proposta, limitandosi a un’illustrazione di carattere generale e rinviando ad una fase successiva la formalizzazione di eventuali proposte sulle quale potersi confrontare e discutere.
Il “confronto” proseguirà in settimana per verificare la disponibilità dell’Amministrazione a rivedere le proposte minimali fatte al tavolo di contrattazione.
Roma, 17 ottobre 2022
FP CGIL Antonella Trevisani |
CISL FP Paolo Scilinguo |
UIL PA Sergio Cervo |
Al Capo di Gabinetto del Ministro della Difesa
Gen. A. Conserva
Al Vice Capo di Gabinetto personale civile Difesa
Dr. Francesco Rammairone
e,p.c.
Al Presidente e ai componenti
della delegazione trattante del Ministero della Difesa
Le scriventi organizzazioni sindacali confederali sono state informate dell’avvenuta pubblicazione sul sito di Persociv del comunicato che segue.
< In data 13 ottobre la delegazione di parte pubblica, presieduta dal Dott. Lorenzo Marchesi, ha avviato la contrattazione integrativa per la definizione delle “Famiglie Professionali” del nuovo ordinamento professionale, incontrando – nella prima sessione dei lavori – le sigle sindacali CONFINTESA, CONFSAL, USB. Nel corso degli incontri, tenutisi a “Tavoli separati” e in modalità blended (in presenza/da remoto) è stata illustrata – come Razionale in allegato.
– la piattaforma negoziale proposta dall’amministrazione, inviata preventivamente alle sigle il 07 ottobre u.s.. La delegazione incontrerà martedì 18 ottobre p.v. le altre sigle, per chiudere la prima tornata contrattuale il cui obiettivo è pervenire ad un documento condiviso>.
Orbene, il cosiddetto “razionale” allegato al predetto comunicato altro non è che una dichiarazione di intenti fatta incautamente pubblicare – a giudizio delle scriventi – dal Presidente della delegazione trattante sul sito di Persociv ancor prima di aver avviato la contrattazione collettiva integrativa prevista dagli artt. 7 e 18 del vigente CCNL F.C.
2019/2021 con le organizzazioni sindacali confederali FP CGIL – CISL FP e UIL PA, ovvero con le organizzazioni sindacali che insieme rappresentano circa il 75% del personale civile dell’A.D.. Un atto di una gravità inammissibile, mai verificatosi prima alla difesa.
Per giunta, non solo si spacchettano i momenti di negoziazione tra le parti convocando motu proprio le riunioni senza averne concordato preliminarmente le date – come invece è sempre avvenuto nel passato alla difesa, e come abitualmente si fa in tutte le PP.AA. nel rispetto dei reciproci obblighi e impegni –, costringendo così le organizzazioni sindacali a comunicare la propria impossibilità a presenziare per la sovrapposizione di impegni indifferibili, ma ora addirittura si diffonde in maniera impropria e unilaterale un documento che non è ancora stato discusso al tavolo di contrattazione con tutte le OO.SS. e che rischia di creare solo tanta ingiustificabile confusione tra le lavoratrici e i lavoratori interessati.
E allora chiediamo: è forse questa la maniera corretta di agire il sistema di relazioni sindacali innovato dal Contratto collettivo nazionale di lavoro 2019/2021 sottoscritto tra l’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni, le Confederazioni sindacali e i Sindacati Nazionali confederali di Categoria il 9 maggio u.s.? E allo stesso modo: si può ritenere corretta una pratica delle relazioni sindacali che non risponde alle istanze e alle comunicazioni inviate dalle maggiori organizzazioni sindacali del personale della difesa e, più in generale, del paese? E ancora: fino a quando sarà consentito all’attuale presidente e ai componenti della delegazione trattante nazionale del ministero della difesa di continuare a provocare impunemente – a giudizio delle scriventi – le rappresentanze sindacali delle lavoratrici e dei lavoratori civili della difesa, rischiando peraltro di causare danni irreparabili agli interessi e alle legittime ambizioni di questi ultimi?
Domande legittime, che meritano risposta e un intervento risolutivo del vertice politico di codesto dicastero. Nell’ambito del quale sarebbe anche opportuno chiedere al presidente della predetta delegazione se, come abbiamo già chiesto noi senza ricevere alcuna risposta, dal 1° novembre p.v. la direzione generale del personale sarà in grado di recepire e attuare quanto stabilito dall’art. 18 del menzionato CCNL in tema di trasposizione automatica dei profili dal vecchio sistema ordinamentale al nuovo ordinamento professionale, visto e considerato che hanno avuto ben 5 mesi di tempo per definire gli adempimenti necessari.
Per quanto ci riguarda, egregi, non abbiamo alcuna difficoltà a dichiarare che la misura è colma, come esaurita è la pazienza che FP CGIL CISL FP e UIL PA hanno fin qui responsabilmente esercitato, da ultimo in occasione della definizione dell’FRD e delle progressioni orizzontali da noi fortemente volute, ad esclusivo beneficio della tutela degli interessi del personale rappresentato.
In ragione di quanto appena espresso, e nelle more delle valutazioni che unitariamente si stanno compiendo anche con i rispettivi uffici legali, le scriventi OO.SS. oltre a continuare a sostenere le ragioni e le mobilitazioni delle lavoratrici e dei lavoratori civili della difesa già pianificate per le prossime settimane, ritengono – a maggior ragione oggi – di non poter escludere ulteriori manifestazioni di protesta organizzate con forme molto più incisive di quelle svolte nel recente passato.
Oggettivamente, non la migliore espressione di benvenuto al nuovo Ministro della Difesa.
Restiamo in attesa di cortese urgente riscontro.
Cordiali saluti
FP CGIL CISL FP UIL PA
Francesco Quinti Massimo Ferri Carmela Cilento
Roberto De Cesaris Franco Volpi
Giovedì abbiamo incontrato l’Amministrazione al fine di confrontarci in merito ai seguenti argomenti: 1) Piano assunzionale e scorrimento delle graduatorie delle progressioni seconda/terza area; 2) Fondo Risorse Decentrate 2021; 3) Nuovo ordinamento professionale e progressioni verticali in deroga (art.18 CCNL 19/21); 4) Varie ed eventuali. Per quanto riguarda il primo punto l’Amministrazione, in merito alle progressioni verticali, ci ha comunicato che, oltre allo scorrimento delle 74 unità, è stato previsto un ulteriore scorrimento di 70 posti, che corrisponde all’ incremento dal 20 al 30%, previsto dal decreto milleproroghe 2021, da noi richiesto in più occasioni. Ciò consentirà la completa escussione di tutte le graduatorie, eccetto quelle per funzionari amministrativi contabili e per funzionari della comunicazione, per i quali la Parte Pubblica ha assicurato massima attenzione per il futuro. Abbiamo chiesto all’Amministrazione di prevedere ulteriori scorrimenti, anche con l’avvicendamento dei pensionati, in modo da far rientrare tutti gli idonei entro il 31 dicembre 2022, termine ultimo previsto per le progressioni effettuate con la Legge Madia. L’amministrazione si è riservata la facoltà, per I funzionari della comunicazione, in attesa del giudizio di secondo grado, di procedure allo scorrimento. Per quel che attiene l’informativa sul piano assunzionale abbiamo chiesto che pervenga in forma scritta. Il secondo argomento previsto all’ordine del giorno era il Fondo Risorse Decentrate anno 2021. L’amministrazione ha presentato la costituzione del fondo, che ammonta ad euro 13.111.065,51. Tale somma comprende anche i risparmi previsti dall’articolo 1 comma 870 della legge 178 del 2020, cioè i risparmi per buoni pasto e straordinari non utilizzati nel corso dell’anno 2020; a breve verrà trasmessa la proposta di utilizzo. Abbiamo già calendarizzato la prima riunione riguardante le attività previste dal CCNL sulle famiglie professionali, che si svolgerà il 7 novembre. L’Amministrazione ci ha informato, inoltre, di avere effettuato il calcolo dello 0,55% previsto dal contratto all’articolo 18, comma 8, per le progressioni in deroga al possesso del titolo di studio: tale somma ammonta ad euro 1.820.948. Abbiamo chiesto all’ Amministrazione di conoscere la platea del personale di prima e seconda area che ha i requisiti per partecipare alla procedura, in modo da quantificare il numero di passaggi che potranno essere effettuati. Da ultimo abbiamo Sollecito l’amministrazione ad intervenire definitivamente sulla questione incentivi. Il Direttore del Personale ci ha comunicato di avere un parere dell’UCB in merito alla questione del superamento del plafond e che predisporrà una circolare per gli uffici a breve. In merito al lavoro agile abbiamo ribadito tutte le criticità riscontrate nelle varie sedi e chiesto un tavolo per una verifica sull’andamento, così come previsto dal confronto. Sul lavoro da remoto continuiamo ad avere grandi criticità circa i ritardi relativi all’applicativo che, di fatto, blocca la partenza di tale istituto contrattuale e sulla documentazione richiesta per la verifica da parte degli RSPP. E’ stato evidenziato che in molti uffici il lavoro agile non viene concesso e che quanto previsto a livello nazionale non viene applicato. Abbiamo pertanto chiesto una nuova circolare che renda omogenea l’applicazione di questo istituto sull’intero territorio nazionale. In ultimo, abbiamo chiesto di riprendere la questione della revisione della legge 870/86 aprendo a tal fine il tavolo tecnico con la DG MOT e di attivare le procedure per l’accesso alla dirigenza riservate ai funzionari del MIMS (Dl 80/21 art.3). Sul punto l’amministrazione si è impegnata ad approfondire a breve la questione e ad informare le organizzazioni sindacali. Infine si è ribadito, circa la sede di prima assegnazione, la necessità che l’amministrazione si attenga al rispetto di tutte le normative vigenti.
FP CGIL CISL FP UIL PA CONFINTESA CONFSAL UNSA FLP USB PI
Camardella De Vivo Lichinchi Crocchiolo Cipolla Caiazza De Mellis
Sabbatella Casamassima Carino Lobrisco Saraceno Campopiano
Il giorno 12 ottobre le Organizzazioni Sindacali Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF a seguito del mancato raffreddamento e della proclamazione di sciopero per il giorno 4 novembre, hanno comunicato l’interruzione di tutte le relazioni sindacali.
Con rammarico e dispiacere, abbiamo appreso dal resoconto della Direzione Centrale per la Formazione che il Tavolo Tecnico per la Formazione si è svolto regolarmente, senza tener conto della comunicazione inviata dai rappresentanti dei lavoratori
Pubblichiamo e condividiamo il comunicato del Coordinamento Territoriale Fp Cgil, in merito il riconoscimento del personale Formatore
Ancora una volta il Coordinamento Provinciale Fp Cgil VVF evidenzia le lacune in merito le carenze degli automezzi e del loro allestimento a garanzia del rispetto dei lavoratori e della cittadinanza
Il Ministero della Salute e il Dipartimento hanno emanato la circolare per la campagna vaccinale antinfluenzale stagione 2022 2023
Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica in merito le giornate di studio sperimentazione presso SFO sulle problematiche di sicurezza connesse ai nuovi sistemi e vettori energetici. Periodo dal 14 al 16 novembre 2022.