Pubblichiamo copia dell’ipotesi di accordo sul Fondo Risorse Decentrate 2022, rimodulato a seguito dei rilievi e formulato dagli organi di controllo e siglato dalle parti sociali.

Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale MIC

Come FP CGIL consideriamo fondamentale che l’Ente possa essere messo nelle condizioni di poter operare nel territorio svolgendo nel massimo dell’efficienza le proprie attività istituzionali: dalla gestione del Personale e dalle pratiche messe in atto per creare, valorizzare e mantenere un forte senso di stabilità e coinvolgimento dipende, in larga misura, il successo dell’Organizzazione.

A metà giugno, anche a questo proposito, commentando i contenuti di quello che al tempo era il disegno di Legge sulla riforma della giustizia tributaria, rilevammo come fosse essenziale prevedere la procedura di inquadramento, nei ruoli del MEF, non soltanto del personale in comando presso la Segreteria del Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria disposizione motivata come finalizzata a far fronte all’urgente necessità di attivare le procedure di riformama anche del personale attualmente impiegato nelle articolazioni territoriali del Ministero: Commissioni Tributarie e Ragionerie Territoriali.

Rivendichiamo il ruolo e il valore delle relazioni sindacali nella logica opposta rispetto alle “voci di corridoio” autoalimentanti e ad eventuali “Patti tra Galantuomini e Gentildonne” vantati e millantati da qualcuno e che, diciamolo, tanto benficio non hanno offerto a nessuno- per fare chiarezza e definire una procedura di stabilizzazione del personale in comando in tutte le articolazioni sia Territoriali che Centrali del Ministero.

La FP CGIL ritiene il passaggio relazionale tanto funzionale alla trasparenza dei rapporti quanto necessario per valorizzare al meglio l’impegno quotidiano di tante e tanti colleghi che garantiscono il corretto funzionamento dei servizi in una situazione di grave carenza di personale.

Lasciati coinvolgere: scrivici a mef@fpcgil.net

 

FP CGIL Nazionale

Daniele Gamberini

Pubblichiamo il nuovo report di Epsu sulle esternalizzazioni che stanno svuotando le amministrazioni pubbliche.

“Questo rapporto segna la prima volta che l’EPSU indaga sul reale impatto delle privatizzazioni in questi settori, dai governi nazionali al ramo esecutivo dell’UE, la Commissione europea. I risultati rivelano un fenomeno che è stato troppo a lungo nascosto. Ciò che è iniziato con l’esternalizzazione di funzioni ausiliarie a società poco remunerative ha portato ad appaltare a società di consulenza costose l’esecuzione di funzioni fondamentali: l’elaborazione delle politiche, la stesura della legislazione e dei contratti pubblici – e il trasferimento di una generazione di dipendenti pubblici. Il documento dimostra inoltre che l'”insourcing” non è una fantasia. Con una forte mobilitazione sindacale e la collaborazione di altri gruppi della società civile, l’insourcing è possibile – come si è visto con gli addetti alle pulizie nei Paesi Bassi e con gli statistici in Svezia; i dettagli in questo rapporto. Il rapporto è stato realizzato da Vera Weghmann, ricercatrice presso la PSIRU (Public Services International Research Unit della Greenwich University).”

In allegato la versione in italiano.

FP CGIL Nazionale

Nicoletta Grieco

 

È un vecchio detto che si riferisce a chi svolge un’attività per gli altri, anche in modo encomiabile, ma non pensa a sé.

Ci è venuto in mente perché in questi giorni in alcuni uffici del territorio sarebbe stato chiesto al personale ispettivo di utilizzare la firma digitale al fine di snellire l’attività, anche alla luce della grave carenza di personale di area seconda.

Fin qui nessun problema (forse), trattandosi di fare di necessità virtù. Peccato che tale richiesta dia per sottinteso anche l’uso del proprio cellulare da parte dei lavoratori, dimenticandosi (o facendo finta di dimenticare) che dovrebbe essere il datore di lavoro a fornire gli strumenti di lavoro ai propri lavoratori (ad esempio con le risorse del Decreto Poletti che dovevano essere destinate a questo scopo, e che non si sa se e come siano state utilizzate in passato). 

Peccato che, in alcuni casi, nonostante la disponibilità dei lavoratori a mettere a disposizione dell’amministrazione i propri mezzi, in cambio si siano ricevute addirittura valutazioni negative. 

Già in precedenza siamo intervenuti su questa semplificazione “a costo zero”, che dà per scontata e sottintesa la disponibilità del personale a usare i propri mezzi, per metterli a disposizione dell’Amministrazione. 

Già in precedenza avevamo invitato le lavoratrici e i lavoratori a non sentirsi obbligati a mettere a disposizione i propri cellulari e l’Amministrazione a provvedere all’acquisto di idonei cellulari di servizio.

Alla luce di queste iniziative, il nostro invito ai lavoratori e all’Amministrazione resta più che valido (oltre alla curiosità sui fondi del Decreto Poletti).

Roma, 6 ottobre 2022

Coordinatore nazionale FP CGIL – INL

Matteo Ariano

Al Direttore Generale del personale e delle risorse del Dap

Dott. Massimo Parisi

e, p.c. All’Ufficio per le Relazioni Sindacali del Dap

Dott.ssa Ida Del Grosso

Oggetto: schema decreto ministeriale concernente l’individuazione dei posti di funzione di livello dirigenziale non generale della Direzione Generale del personale e della Direzione Generale dei beni, dei servizi e degli interventi in materia di edilizia penitenziaria del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.

Egregio Direttore,

in riscontro alla nota GDAP n. 365922 di pari oggetto, la FP CGIL intende fornire alcune osservazioni rispetto alle novità che si vuole introdurre.

In primo luogo sarebbe opportuno esplicitare come si intende procedere per rimediare alla mancanza di previsione, nel decreto ministeriale, dell’istituzione del ruolo di direttore tecnico del laboratorio centrale banca dati DNA, considerato che nella circolare inviata viene esplicitato che l’incarico di direzione di tale laboratorio viene attribuito ad un Primo Dirigente di Polizia Penitenziaria.

A tal proposito sarebbe utile ricevere in tempi brevi anche gli schemi dei decreti di istituzione delle due nuove Direzioni Generali destinate alla Dirigenza della Polizia Penitenziaria, anche per consentire ai Dirigenti di Polizia Penitenziaria di vedere accolte le istanze di collocazione in coerenza con i propri profili.

Si ritiene che l’ufficio I – Affari Generali della Direzione Generali dei beni, dei servizi e degli interventi in materia di edilizia penitenziaria, come tutti gli altri analoghi uffici delle altre Direzioni Generali, debbano essere di livello superiore e prevedere l’incarico adeguato.

Inoltre, vorremmo evidenziare che attualmente l’ufficio VIII della Direzione Generale del personale e delle risorse si occupa anche di telefonia ed in generale ha competenza, con la sezione Telecomunicazioni, sulla gestione delle attività inerenti oltre alla telefonia di servizio, agli altri sistemi di comunicazione e reti radio, compresi la gestione ed il supporto per gli interventi sulle reti Dapnet/Tetra, ed è sezione con cui si interfaccia attualmente per quel che riguarda le esigenze degli apparati di comunicazione in dotazione al Corpo di Polizia Penitenziaria e per le attività della Centrale Operativa Nazionale. La struttura dipartimentale è di regola ricreata a livello dei Prap dove parimenti le sezioni telecomunicazioni sono inserite per lo più negli uffici contabilità. Ora se si traslasse la competenza sulle telecomunicazioni/fonia all’interno dell’ufficio I della nuova Direzione Generale dei beni e dei servizi si potrebbe determinare un problema di assetti diversi tra centro e periferia creando un disallineamento di organizzazione e competenze.

Infine, per Il Servizio del SADAV, poiché questa struttura ha competenze contabili, sarebbe opportuno che resti autonoma o, se così non fosse, dovrebbe gravitare all’interno dell’ufficio V Acquisti organi centrali della Direzione Generale dei beni e servizi , che avrebbe la dotazione organica e organizzativa più adatta.

Distinti saluti.

FP CGIL Nazionale                                        FP CGIL Nazionale                          FP CGIL Nazionale

Dirigenza Penitenziaria                                Polizia Penitenziaria                        Funzioni Centrali

Carla Ciavarella                                              Mirko Manna                                     Roberto Mascagni


                                                        
                       

A DIREZIONE GENERALE AGENZIA INDUSTRIE DIFESA

E,p.c. A GABINETTO DEL MINISTRO DELLA DIFESA
dr. Francesco RAMMAIRONE

Oggetto: attuazione disposizioni CCNL F.C. 2019/2021 e rinnovo CCNI di amministrazione – richiesta convocazione.

Con riferimento alle disposizioni e innovazioni introdotte dal CCNL F.C. 2019/2021, queste OO.SS invitano codesta A.I.D. a convocare urgentemente un incontro per la sottoscrizione del FRD 2022 e per la definizione del nuovo CCNI di amministrazione. Nelle more, considerata l’ormai prossima entrata in vigore del nuovo ordinamento professionale del personale, come noto fissata al 1 novembre p.v dall’art.18 – norme di prima attuazione del predetto CCNL, si invita codesta amministrazione circa la puntuale osservanza/applicazione della norma
contrattuale testé menzionata, che in ogni caso sarà verificata con la busta paga di novembre prossimo. Si resta in attesa di cortese urgente riscontro

Cordialmente

FP CGIL                      CISL FP                   UIL PA
Francesco Quinti       Massimo Ferri      Carmela Cilento
Roberto De Cesaris   Franco Volpi         Riccardo Colafrancesco

A seguito della risposta dell’Amministrazione in merito la richiesta dell’assegnazione di idoneo materiale, ancora una volta le strutture Fp Cgil VF, Fns Cisl e Confsal VVF chiede rispetto e chiarezza per il personale chiamato a rispondere al soccorso

Pubblichiamo la nota unitaria delle Strutture Provinciali Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF in merito la richiesta di orario 24/72 per la sede disagiata di San Giovanni i Fiore

A metà settembre si è svolto nel Centro di formazione dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro di Torino un workshop internazionale di tre giorni dal titolo “abbattere il muro generazionale” (“Breaking the Age Wall”).

Hanno preso parte rappresentanti delle sezioni giovanili di diversi sindacati d’Europa (tra gli altri, CL Podkrepa, UATUC, FCE-CFDT, CISL, CTUM, UIL, OPZZ, CNSLR Fratia, ZSSS, UGT), rappresentanti 15 paesi UE ed extra-UE, con una prevalenza delle nazionalità italiana, spagnola e francese. La CGIL è stata rappresentata dai compagni Daniele Lanni, Segretario generale Flai Cgil di Ascoli Piceno e membro del Comitato giovani della Ces, e Andrea Mosca, collaboratore dell’ufficio internazionale FPCGIL. Lo scopo del Workshop era quello di facilitare lo scambio di buone pratiche fra Organizzazioni Sindacali in tema di reclutamento e politiche giovanili. Tale evento si inserisce in un progetto pluriennale condotto dal sindacato Europeo ETUC in collaborazione con l’OML e sotto l’egida dell’UE, nel quadro degli obbiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (UNSDGs).

Le tematiche e le attività affrontate sono state varie, e spaziano in diversi ambiti. Tra gli altri interventi, il sindacato tedesco DGB e l’inglese TUC hanno in particolar modo presentato le proprie strategie di attivismo e rivendicazione sindacale attraverso i nuovi mezzi digitali, mostrando casi studio e risultati delle proprie attività e condividendo materiale con i partecipanti. Di particolare interesse è l’utilizzo che queste Organizzazioni fanno di piattaforme online come “Megaphone” come degli ormai tradizionali social network (Twitter, Facebook, Instagram) per coinvolgere persone non appartenenti al sindacato o anche al settore di lavoro in campagne di rivendicazione sindacale, anche allo scopo di mostrare la presenza del sindacato nelle agorà digitali. Quello che è stato più volte sottolineato è che la presenza nel mondo virtuale non è uno sterile esercizio di marketing: è un’ottima modalità per rilanciare la solidarietà inter-settoriale nelle rivendicazioni sindacali. La sensibilizzazione e coinvolgimento in rete di lavoratori e lavoratrici non appartenenti ad una specifica battaglia sindacale è la chiave per amplificare piattaforme sindacali altrimenti invisibili, vuoi per scarsa attenzione dell’opinione pubblica vuoi per il progressivo svuotarsi dei luoghi di lavoro per effetto di crisi economica e automatizzazione. È evidente però che per poter comunicare efficacemente su tali reti la presenza di giovani è quantomai fondamentale: per essere efficace e divenire virale, un contenuto social non può essere stilato come un comunicato ufficiale dell’O.S. ma deve rispondere ad esigenze di linguaggio ben diverse e parlare ad una platea ben più ampia. Se in passato lo scopo primario era parlare ai lavoratori di una sede, è oggi necessario parlare anzitutto a chi non lavora in quell’unità produttiva.

Momento centrale del workshop era soprattutto la condivisione di buone pratiche e lo scambio di informazioni reciproco, informazioni che saranno anche utilizzate dall’ETUC come feedback utile a mappare l’attuale situazione giovanile sindacale in Europa. Uno dei maggiori problemi emerso non è (solo) quello della presenza di giovani nel sindacato, in particolar modo in ruoli di responsabilità organizzativa, ma soprattutto la loro marginalizzazione. In molti paesi europei i giovani sindacalisti sono visti dalle rispettive Organizzazioni unicamente come rappresentanti di una minoranza, e vengono coinvolti nei processi decisionali solo limitatamente alle rispettive politiche “giovanili” e al reclutamento di nuovi tesserati. Ciò è in gran parte dei casi dovuto all’enorme divario generazionale intercorrente fra i membri direttivi delle Organizzazioni e i “neo-assunti” impegnati sindacalmente. La riflessione che ne è seguita ha sottolineato l’importanza di mettere le nuove generazioni al centro delle piattaforme di rivendicazione sindacali, poiché in fondo nei prossimi dieci anni sarà questa categoria a dover sostenere le condizioni contrattuali negoziate oggi.

L’evento ha rappresentato anche l’occasione per stringere relazioni con giovani sindacalisti dei diversi paesi, un momento di apertura che darà i suoi frutti quando si tratterà di lanciare campagne di rivendicazione a livello EU ma anche di solidarietà con lavoratori ed Organizzazioni altrimenti troppo lontane per appartenenza geografica. Occorre infatti ricordare che il movimento sindacale è anzitutto un movimento internazionale, dove la solidarietà ed il coordinamento fra lavoratori trovano il loro naturale corso.

Andrea Mosca

Alle lavoratrici ed i lavoratori del MiC

Oggi si è svolta una riunione del tavolo nazionale inizialmente convocata per discutere del protocollo sul lavoro a distanza, a cui poi si sono aggiunti diversi ed importanti punti all’ordine del giorno. Come comunicato all’esito della riunione della scorsa settimana abbiamo ritenuto di verificare al tavolo le proposte dell’Amministrazione in merito ai tanti temi della vertenza nazionale.

IPOTESI DI ACCORDO FONDO 2022 e PROGRESSIONI ECONOMICHE

Abbiamo proceduto a sottoscrivere una nuova ipotesi di accordo sul Fondo Risorse Decentrate 2022 che l’Amministrazione ci ha sottoposto a seguito di alcuni rilievi degli organi di controllo; per nostra fortuna, non incidono in maniera sostanziale sul testo. Ricordiamo, infatti, che con questo accordo abbiamo previsto 9 milioni da utilizzare per le progressioni economiche, con una percentuale di circa il 45% del personale che potrà accedere subito, con questa prima procedura, al passaggio di livello economico. Il fondo poi contiene le seguenti voci:
– turnazioni con € 29 milioni;
– risorse pari ad € 9 milioni per le progressioni economiche all’interno delle aree;
– indennità di posizioni organizzative di Area III per € 3.606.123;
– indennità ai centralinisti non vedenti per € 220.000; – progetto apertura quotidiana con orari ampliati e progetto produttività ed efficienza (progetti nazionali) per uno stanziamento di € 19 milioni;
– indennità per i funzionari con incarico direttivo presso gli Istituti non dirigenziali della DG Archivi e DG Biblioteche e diritto d’autore per € 615.728.
progetti di miglioramento dei servizi culturali ed amministrativi resi dall’Amministrazione all’utenza anno 2022 e risorse non utilizzate nell’anno 2021 (progetti locali) per un importo di 33,5 milioni circa, per una cifra lorda pro-capite che dovrebbe aggirarsi intorno ai 2.400 €;
– progetto riorganizzazione per un importo di € 600.000;
– indennità di specifiche responsabilità per la II area per un importo di € 3 milioni, che fissa le risorse ed i principi generali e rimanda ad un protocollo d’intesa per definire criteri specifici per l’assegnazione degli incarichi e delle rispettive indennità, con decorrenza dall’entrata in vigore del nuovo ordinamento;
– progetti DG Bilancio e DG Organizzazione per € 281.600.
Il punto dirimente ora è la tempistica con cui gli organi di controllo daranno il via libera anche a questa nuova ipotesi. Nel caso di ulteriori ritardi e se non dovesse arrivare la certificazione entro i tempi di chiusura dell’esercizio finanziario (con la conseguenza che tutti i pagamenti sarebbero rimandati al 2023) la mobilitazione, che per ora è in stand-by, ci porterebbe direttamente alla proclamazione dello sciopero.

SUPERAMENTO DI 1/3 DEI FESTIVI

All’interno del testo relativo all’ipotesi di accordo sul Fondo Risorse Decentrate 2022 è stato dato il via libera all’innalzamento del limite di un terzo dei turni festivi annui fino alla metà dei giorni festivi, che pertanto potrà essere definitivo solo con la sottoscrizione dell’accordo finale. L’Amministrazione però deve essere consapevole che l’argomento merita la dovuta attenzione; pertanto abbiamo inserito una dichiarazione a verbale con cui è stato ribadito che “la prerogativa di innalzare il numero dei turni festivi dalla quota obbligatoria per legge a quella del 50% annuo è della contrattazione integrativa nazionale. Pertanto, le scriventi acconsentono ad una deroga alla modalità ordinaria di contrattazione con l’esclusivo fine di non sottoporre la nuova Ipotesi a tempi di certificazione eccessivamente lunghi che rischierebbero di compromettere l’esigibilità degli istituti economici disciplinati dal Fondo”.

PROTOCOLLO D’INTESA SUL LAVORO A DISTANZA

L’Amministrazione ci ha trasmesso una bozza rivista del protocollo d’intesa sul lavoro a distanza, con cui vengono meno alcuni vincoli fissati dalle circolari del Segretario generale. In prima battuta si riconduce il lavoro a distanza dentro l’alveo del confronto con le Organizzazioni Sindacali, con la conseguenza immediata che ci è stato prospettato l’innalzamento a 8 giorni di lavoro agile al mese. Abbiamo positivamente riscontrato la proposta chiedendo, però, di migliorare la previsione con maggiore flessibilità, prevedendo un numero massimo di giorni su base trimestrale (24), così da poter programmare il lavoro a distanza con maggiore elasticità. Ovviamente l’apertura sui giorni di smart working non può bastare per dare il via libera al testo, che va visto nella sua complessità e soprattutto deve valorizzare tutte le tipologie di “lavoro a distanza” ovvero lo smart working, il lavoro da remoto ed il coworking. Abbiamo pertanto formulato delle osservazioni puntuali al testo, con cui vorremmo davvero rendere innovativi i processi organizzativi del Ministero. Ora attendiamo di capire quanto di quello da noi segnalato sarà recepito.

CIRCOLARE DELLA DG MUSEI PER IL CONFERIMENTO DEGLI INCARICHI DI DIRETTORE DEI MUSEI STATALI

È stato affrontato il tema legato all’aggiornamento della circolare Dir. Gen. Musei n. 10/2018 per il Conferimento degli incarichi di direttore dei musei statali e dei luoghi della cultura non aventi qualifica di uffici dirigenziali. Il testo recepisce le segnalazioni fatte dalle OO.SS. nella precedente riunione. Rimangono le criticità rispetto all’accorpamento delle sedi museali (che deve avvenire con criteri precisi e dei limiti e, soprattutto, non deve avvenire ex post, in fase di assegnazione delle posizioni). Sul punto la DG Musei farà delle ulteriori valutazioni. Così come abbiamo chiesto anche di meglio specificare la possibilità dei lavoratori di appellarsi rispetto ad una valutazione negativa in merito all’esito della procedura di conferimento dell’incarico e, in ultimo, sulla non cumulabilità degli incarichi di direzione. A margine della riunione è stato definito un cronoprogramma per affrontare temi importanti per tutti i lavoratori, in primis la mobilità ed il nuovo ordinamento professionale. Questo impegno dell’Amministrazione sblocca alcuni temi oggetto della nostra vertenza nazionale: anche su questi punti ci riserviamo di verificare al tavolo le reali intenzioni della delegazione di parte pubblica.

Cordiali saluti.


Roma, 4 Ottobre 2022


FP CGIL                           CISL FP                                        UIL PA
Claudio Meloni    Giuseppe Nolè Valentina Di Stefano     Federico Trastulli

Firma la petizione online contro il carovita per chiedere – ovunque in Europa – l’innalzamento dei salari e la tassazione dei profitti come risposta alla crisi dell’aumento generalizzato del costo della vita.

https://action-europe.org/end-cost-living-crisis-increase-wages-tax-profits

 

A seguito di molteplici segnalazioni dal territorio riguardo le anomali dei mezzi di soccorso in dotazione al Corpo, le strutture Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF chiedono un incontro

« Pagina precedentePagina successiva »
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto