INL, Fp Cgil – Lo scarparo con le scarpe rotte

06 Ottobre 2022

È un vecchio detto che si riferisce a chi svolge un’attività per gli altri, anche in modo encomiabile, ma non pensa a sé.

Ci è venuto in mente perché in questi giorni in alcuni uffici del territorio sarebbe stato chiesto al personale ispettivo di utilizzare la firma digitale al fine di snellire l’attività, anche alla luce della grave carenza di personale di area seconda.

Fin qui nessun problema (forse), trattandosi di fare di necessità virtù. Peccato che tale richiesta dia per sottinteso anche l’uso del proprio cellulare da parte dei lavoratori, dimenticandosi (o facendo finta di dimenticare) che dovrebbe essere il datore di lavoro a fornire gli strumenti di lavoro ai propri lavoratori (ad esempio con le risorse del Decreto Poletti che dovevano essere destinate a questo scopo, e che non si sa se e come siano state utilizzate in passato). 

Peccato che, in alcuni casi, nonostante la disponibilità dei lavoratori a mettere a disposizione dell’amministrazione i propri mezzi, in cambio si siano ricevute addirittura valutazioni negative. 

Già in precedenza siamo intervenuti su questa semplificazione “a costo zero”, che dà per scontata e sottintesa la disponibilità del personale a usare i propri mezzi, per metterli a disposizione dell’Amministrazione. 

Già in precedenza avevamo invitato le lavoratrici e i lavoratori a non sentirsi obbligati a mettere a disposizione i propri cellulari e l’Amministrazione a provvedere all’acquisto di idonei cellulari di servizio.

Alla luce di queste iniziative, il nostro invito ai lavoratori e all’Amministrazione resta più che valido (oltre alla curiosità sui fondi del Decreto Poletti).

Roma, 6 ottobre 2022

Coordinatore nazionale FP CGIL – INL

Matteo Ariano

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