Il 1° aprile sono arrivati i nuovi funzionari amministrativi del concorso RIPAM. A loro va il nostro benvenuto e l’augurio di un buon lavoro, in una Amministrazione che ha bisogno di energie fresche per portare avanti a pieno ritmo le proprie attività.
Purtroppo, solo 177 su 300 hanno accettato (probabilmente la mancata risoluzione della questione della perequazione ha contribuito a questi rifiuti).
Chiediamo all’Amministrazione di procedere con urgenza all’immediato scorrimento della graduatoria per recuperare le posizioni residue, perché gli uffici non restino ancora scoperti di funzionari, in particolare gli uffici in cui nessuno dei funzionari previsti ha preso servizio.
Questo, però, dovrebbe far riflettere sul metodo utilizzato sinora. Ci auguriamo che per l’immediato futuro vi sia maggiore attenzione, in particolare rispetto al concorso in comune con INAIL e Ministero del Lavoro: l’Ispettorato ha urgente necessità di personale e non si possono compiere passi falsi. A questo proposito, ci auguriamo le richieste delle lavoratrici madri di ricongiungimento alla propria famiglia siano accolte, a garanzia del diritto alla maternità e alla genitorialità.
Intanto, segnaliamo che in moltissimi uffici il “benvenuto” ai nuovi colleghi è stato dato non fornendo loro alcuna dotazione informatica, non dotandoli di account e in alcuni casi non dando loro nemmeno la postazione di lavoro. Rinnoviamo la richiesta che nei mesi passati abbiamo ripetutamente posto all’Amministrazione, ricevendo solo risposte genericamente rassicuranti: si era provveduto o no all’acquisto di nuovi portatili in vista dell’arrivo di centinaia di nuovi lavoratori?

Roma, 14 aprile 2022

Il Coordinatore nazionale FP CGIL INL
Matteo Ariano

Con il precedente comunicato del 08.04.2022 abbiamo denunciato, in merito al master “Management delle politiche sociali e previdenziali”, non solo il mancato rispetto dei criteri indicati nel bando, per quanto discutibili e non condivisi dalla scrivente O.S., ma soprattutto la mancanza di trasparenza della graduatoria.

La nostra denuncia di irregolarità del rispetto del bando ha trovato fondamento nel ritiro della graduatoria e la pubblicazione di una nuova graduatoria completamente ribaltata.

Non troviamo invece riscontro alla nostra richiesta di avere graduatorie in chiaro con punteggi verificabili da chi ha partecipato al bando.

Appare assolutamente inaccettabile la gestione opaca di questi percorsi di formazione da parte dell’Istituto.

Risulta, altrettanto inaccettabile che questi percorsi di alta formazione siano destinati, di fatto, esclusivamente al personale titolare di P.O. e alla Dirigenza, escludendo le professionalità presenti nell’Istituto.

Chiediamo con urgenza l’attivazione del tavolo della formazione affinché termini immediatamente questa gestione discriminatoria e carbonara dei percorsi di alta formazione nell’Istituto e venga finalmente sancito pari opportunità per tutto il personale dell’Istituto.

Ricordiamo all’amministrazione che da CCNL la formazione è un diritto delle lavoratrici e dei lavoratori e che la mancanza di pari opportunità per tutto il personale, di trasparenza e di criteri chiari e verificabile per l’accesso ai percorsi di formazione risulta una sua violazione.

Come CGIL attiveremo tutte le azioni adeguate a porre fine a questa gestione!

 Roma, 14 aprile 2022

FP CGIL

Antonella Trevisani

A seguito dell’emanazione della procedura di preselezione per la prova concorsuale per l’accesso al concorso per 300 posti per il ruolo Vigili del Fuoco emanata dalla Direzione Centrale per l’Amministrazione Generale, la Fp Cgil VVF ha ritenuto necessario chiedere chiarimenti in merito le scelte prese dal Dipartimento sia per le modalità che intende adottare, sia per l’esclusione di alcuni partecipanti

Pubblichiamo la nota del Dipartimento con la quale ha realizzato un sondaggio riguardo il piano di formazione del personale informatico del CNVVF

Pubblichiamo la nota unitaria Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF in merito  l’organizzazione e la pianificazione  del personale chiamato a svolgere mantenimenti e addestramenti. A garanzia della sicurezza dei lavoratori sono necessarie la definizione delle adeguate procedure

In data 12 aprile u.s., a seguito della richiesta da parte di alcune delle scriventi OO. SS., si è tenuto un incontro alla presenza dei Vertici dell’Ente, Presidente e Segretario Generale e del Capo del personale Dott. Ventura.

Abbiamo rappresentato le forti preoccupazioni che ci hanno spinto a chiedere l’incontro rispetto alle intenzioni della Amministrazione in materia di reclutamento di nuovo personale, alla luce dell’ulteriore, ennesimo rinvio dei concorsi pubblici banditi nel 2019.

Il Presidente Angelo Sticchi Damiani ha dichiarato che entrambi i concorsi sono stati sospesi per ragioni di bilancio. Il Presidente ha asserito che la situazione generale del paese – e anche quella dell’Ente – dal 2019 ad oggi è profondamente cambiata, in peggio: la crisi mondiale indotta dalla pandemia, le difficoltà di approvvigionamento di componenti, l’epocale transizione ecologica verso l’elettrificazione delle vetture e, da ultimo, la guerra in Ucraina hanno avuto effetti negativi sul mercato dell’auto con la conseguenza per l’Ente di un netto calo dei proventi derivanti dalla gestione PRA; poiché, a suo parere, non si tratta di uno scenario modificabile a breve, l’intenzione potrebbe essere addirittura quella di revocare i concorsi banditi, per garantire la stabilità del bilancio e non incorrere in future difficoltà economiche che potrebbero minacciare tenuta della Federazione Aci nel suo complesso.

Si tratta di una posizione che giudichiamo profondamente errata e inaccettabile.

Ancora una volta, si vogliono superare i momenti critici tagliando solo le spese per il personale con questo compromettendo le prospettive future dell’Ente e senza la previsione di un organico piano di interventi su tutta la Federazione Aci ivi comprese le società collegate.

Abbiamo ribadito le ragioni che invece rendono assolutamente necessaria l’immissione in servizio di nuovo personale

I numeri parlano chiaro: dal 2012 ad oggi il personale delle aree dell’Aci è passato da 2949 a 2292 unità pari ad una diminuzione del 22% circa e contestualmente è aumentata l’età media dei dipendenti in servizio, oggi pari ad oltre 55 anni di età.

In termini economici tale riduzione di personale ha già comportato, nel decennio, un risparmio di circa 27 milioni di euro.

Nel prossimo biennio i pensionamenti previsti porteranno ad una ulteriore diminuzione del personale di ulteriori 200 unità circa.

Con questi numeri e con attività sempre più complesse da gestire ,con le scadenze dettate da norme di legge (es: i 3gg per effettuare la Convalida delle pratiche DU) e le nuove attività legate al nuovo Elenco dei veicoli con targa estera, il personale attuale è già in grande difficoltà e, entro breve tempo, non sarà più in grado di svolgere il servizio pubblico.

Inoltre appare assai miope non anticipare adeguatamente una eventuale ripresa facendoci trovare sguarniti nel momento in cui il mercato dovesse risollevarsi e essere, quindi, facili prede di attacchi esterni come, ad esempio, l’ultimo, rappresentato dall’emendamento (comunque, ritirato) alla Legge per la concorrenza 2022, che proponeva addirittura la messa a gara della gestione del PRA.

A fronte di tale nostra presa di posizione netta e decisa, il Segretario Generale ha ipotizzato un “percorso” che, attraverso una rimodulazione dei concorsi banditi, possa portare a una progressiva immissione di personale di area C con la individuazione di profili più specifici da mettere a concorso con nuovi bandi (con numero di posti più limitato) e a cui poter eventualmente attingere in futuro per il periodo di vigenza delle graduatorie.

Dinanzi a tale ipotesi, abbiamo replicato che, in ogni caso, non si deve rinunciare a nemmeno uno dei posti previsti dai bandi! , e di proseguire nel contempo con il concorso di area B e con la riqualificazione del personale in servizio prevedendo i passaggi da B a C con le norme di prima applicazione previste dal CCNL.

Preoccupati dagli atteggiamenti politici dell’Amministrazione, che non sembrano garantire con lungimiranza l’adeguato presidio della funzione pubblica dell’Ente,

le scriventi OO.SS. indicono lo stato di agitazione del personale ACI fino a che non avremo risposte e soluzioni concrete ai problemi sollevati.

FP CGIL ACI 

FP CISL ACI

UILPA ACI ACP

CONFINTESA FP ACI

CONFSAL UNSA ACI

Derna Figliuolo

Marco Semprini

Paola Piccirilli

G. Piccione

A. Giulio Cappelli

I rappresentanti di oltre 40 organizzazioni affiliate alla EPSU in 19 paesi si sono riuniti in un incontro online il 5 aprile per discutere di salari minimi, contrattazione collettiva e orario di lavoro.

Direttiva sul salario minimo 

L’incontro è iniziato con una presentazione dell’esperto della ETUC Lorenzo Repetti, che ha delineato le principali questioni in gioco negli attuali negoziati trilaterali sulla Direttiva sul salario minimo (vedi powerpoint). Ha riassunto le principali differenze tra le posizioni della Commissione Europea, del Consiglio e del Parlamento (PE), ricordando ai partecipanti che la posizione del PE rifletteva fortemente le principali richieste sostenute da ETUC.

Sebbene i negoziati fossero riservati, ETUC aveva ricevuto alcune indicazioni sui progressi compiuti finora, rilevando che la presidenza francese del Consiglio europeo sta ora portando avanti le discussioni, dopo un lento avvio a gennaio. Si prevede di raggiungere un accordo entro la fine della Presidenza francese a giugno.

E’ chiaro che il Consiglio sta respingendo alcune disposizioni che ETUC ritiene importanti per rafforzare la direttiva e contesta la relazione del PE, in particolare sulle sue proposte sull’articolo 4 sulla contrattazione collettiva. Il PE aveva presentato una serie di emendamenti che avrebbero migliorato i diritti sindacali di organizzazione dei lavoratori, e ciò avrebbe messo al bando le tattiche di demolizione dei sindacati. Questi emendamenti sono considerati dal Consiglio al di fuori del campo di applicazione della base giuridica della direttiva.

Si è discusso delle disposizioni dell’articolo 4 e della soglia del 70% o 80% di copertura della contrattazione collettiva, che richiederebbe un’azione a livello nazionale sotto forma di un piano per aumentare il numero dei lavoratori coperti dalla contrattazione collettiva. Per ETUC la soglia dovrebbe essere più di un obiettivo e sarebbe importante che i piani fossero elaborati con misure concrete di azione.

ETUC ha anche sostenuto l’idea che i piani potessero essere elaborati solo dalle parti sociali, anziché dai governi, come una delle misure per cercare di proteggere i sistemi di contrattazione collettiva che stavano funzionando bene. ETUC si è compiaciuta del fatto che sembra esserci un accordo su alcuni punti importanti, come garantire che la direttiva copra tutti i lavoratori e che la definizione di contrattazione collettiva dovrebbe fare riferimento ai sindacati e non solo ai rappresentanti dei lavoratori.

Orario di lavoro

La seconda metà dell’incontro si è concentrata sulla riduzione dell’orario di lavoro con una presentazione di Joe O’Connor, responsabile della campagna per la settimana lavorativa di quattro giorni negli Stati Uniti (vedi powerpoint). Joe ha esposto alcune delle principali argomentazioni sociali, economiche e ambientali per una settimana lavorativa più breve, e come la risposta alla pandemia abbia dato slancio alle discussioni sui nuovi modi di lavorare. Ha sottolineato il fatto che la campagna sta riunendo datori di lavoro, sindacati, organismi accademici e organizzazioni della società civile che si battono su questioni come l’ambiente e la parità di genere. La campagna sta sviluppando una serie di progetti pilota, che forniranno dati preziosi sui costi e sui benefici dell’attuazione di una settimana di quattro giorni.

I contributi dei partecipanti hanno rivelato opinioni diverse sul tema, con particolare attenzione ai cambiamenti nell’organizzazione del lavoro, compreso il lavoro a distanza, piuttosto che solo sull’orario di lavoro.

EPSU seguirà lo stato di avanzamento dei progetti pilota sulla settimana lavorativa di quattro giorni e proporrà a Joe di tornare verso la fine dell’anno per discutere i risultati della campagna.

Per Il Dipartimento Internazionale FP CGIL

Enrico Lobina Carta

Alla c.a. Capo di Gabinetto
del MiC
Avv. Annalisa Cipollone

E, p.c.

Segretario Generale
Dott. Salvatore Nastasi

Al Consigliere del Ministro
Prof. Giampaolo D’Andrea

Direttore Generale Organizzazione
Dott.ssa Marina Giuseppone

Dirigente Servizio Relazioni Sindacali
Dott.ssa Sara Conversano

 

Oggetto: Richiesta di incontro sulle problematiche del Ministero della Cultura

Egregio Capo di Gabinetto,
alla luce delle preoccupanti notizie che ci pervengono in merito al contenuto del c.d. Decreto PNRR con riferimento alle funzioni di tutela svolte dalla Soprintendenze, con la presente siamo a sollecitarle un incontro urgente per affrontare anche le ulteriori problematiche del MiC, a cominciare dalla drammatica carenza di personale e dal piano delle assunzioni allo stato attuale insufficiente a garantire la piena funzionalità degli uffici centrali e periferici.
In attesa di un cortese riscontro si porgono cordiali auguri di buon lavoro per questo importante e delicato incarico

FP CGIL                               CISL FP                                                         UIL PA
Claudio Meloni        Giuseppe Nolè Valentina Di Stefano       Federico Trastulli

Si è svolta ieri la prevista riunione di confronto tra le parti sul lavoro agile.

Per l’Amministrazione era presente il Direttore Affari Generali Dott. Alessandro D’Ancona e il Direttore Generale del personale e della formazione Dott. Alessandro Leopizzi.

Il confronto si è limitato agli articoli dal 4 al 9.

L’accordo riporta il dettato del CCNL, quindi le integrazioni da apportare saranno poche.

Abbiamo chiesto di non mettere vincoli e di lasciare libertà alle parti di strutturare il contratto in base alle esigenze del lavoratore e dell’Amministrazione.

Abbiamo inoltre chiesto il rispetto della fascia di inoperabilità. In questa fascia deve essere compresa la pausa pranzo. In questa il lavoratore può ricevere comunicazioni dall’ufficio ma non è obbligato a rispondere, salvo urgenze.

Sul co- working il DG si è impegnato a inoltrare una nota esplicativa agli uffici territoriali.

Sicuramente il confronto si chiuderà positivamente, con un buon documento sul lavoro agile. La nostra preoccupazione è non poter garantire le stesse opportunità di accesso a tutte le lavoratrici e lavoratori della giustizia.

Come sapete l’informatizzazione e la strumentazione tecnologica non è uguale in tutte le sedi

Confidiamo che le risorse del PNRR, di cui nulla sappiamo, siano investiti per migliorare ed efficientare gli uffici.

La Ministra ha preannunciato un incontro per illustrarci i progetti legati al PNRR circa due mesi fa, naturalmente non ha specificato in quale anno ci vuole incontrare. Siamo in attesa.

Il Direttore Generale per i sistemi informativi e automatizzati non risponde alle nostre richieste, per lui doveri e obblighi istituzionali non esistono.

La sottosegretaria on. Anna MACINA l’11 aprile ha detto che il pdg per lo scorrimento della graduatoria 21 quater cancellieri era stato firmato ed era in uscita al protocollo.

Non ci risulta alcuna comunicazione. Siccome non vogliamo essere mal pensanti: forse non è arrivato perché non ha funzionato la pec?

Oppure, come dice il proverbio: fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio. Si tratta di un altro impegno non mantenuto?

Cambiano i ministri, i sottosegretari ma il film è sempre uguale, non si fa nulla. Per loro siamo solo numeri.

Purtroppo, i fatti ci danno ragione: sentiamo tanti “ci impegneremo, faremo…, manca solo la data e la realizzazione degli accordi”. IL MINISTERO DEGLI ACCORDI NON MANTENUTI.

FP CGIL
Felicia Russo 

Pubblichiamo l’informativa della Direzione Centrale per la Formazione in merito la ricognizione del corso per formatori USAR-M

Pubblichiamo la bozza della Circolare EM 11 riguardo il settore degli Elisoccorritori

Pubblichiamo l’informativa della Direzione Centrale per le Risorse Logistico Strumentali in merito la telefonia mobile ad uso personale

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