Pubblichiamo qui sotto il comunicato stampa di Epsu sull’Accordo firmato da UNI Global con Orpea. Epsu, a ragione, denuncia che tale accordo è illegittimo perché è stato firmato senza un mandato adeguato dei sindacati interessati e senza coinvolgere i sindacati rappresentativi del Paese dell’azienda, ovvero i sindacati francesi.
Per il Dipartimento Internazionale Fp Cgil
Nicoletta Grieco
(Bruxelles 12 aprile 2022) La federazione sindacale globale UNI GLOBAL ha rilasciato un comunicato stampa che annuncia la firma di un accordo quadro globale con la multinazionale francese ORPEA venerdì 8 aprile. Questo accordo manca di legittimità.
Per la Federazione europea dei sindacati dei servizi pubblici (EPSU), è inconcepibile fare un accordo con un’azienda senza un mandato adeguato dei sindacati interessati e senza il coinvolgimento dei sindacati rappresentativi del paese dell’azienda.
Per Jan Willem Goudriaan, segretario generale dell’EPSU, “Questo accordo ha un impatto su molti sindacati e sui lavoratori che essi rappresentano in ORPEA – ma senza un loro coinvolgimento attivo o il loro consenso. Questo è inaccettabile”. Continua: “ORPEA ha più di 24.000 lavoratori in Francia, la maggior parte dei quali ha appreso di questo accordo attraverso la stampa”.
L’accordo è stato negoziato all’insaputa di CGT, CFDT e FO, i sindacati rappresentativi francesi. Queste sono le federazioni sindacali rappresentative in ORPEA che possono firmare il contratto collettivo settoriale. Anche altri sindacati rappresentativi in Belgio, Germania, Italia e Spagna non sono stati coinvolti. Tutti questi sindacati sono affiliati a EPSU. Anche nei paesi in cui ORPEA si sta espandendo rapidamente, come l’Irlanda e i Paesi Bassi, non c’è stato un processo di consultazione adeguato. I lavoratori di questi paesi rappresentano la maggior parte della forza lavoro globale di ORPEA. UNI GLOBAL non può quindi rivendicare la rappresentatività in ORPEA.
I sindacati francesi hanno recentemente affrontato la ORPEA in tribunale, accusando l’azienda di favorire il sindacato “di comodo” Arc-en-Ciel durante le elezioni sindacali. L’azienda ha portato in tribunale i sindacalisti in Francia a causa delle loro critiche all’azienda e l’accordo non fa nulla per il ritiro delle cause – anzi, potrebbe essere usato contro i nostri affiliati. La Presidente del comitato aziendale europeo, che rappresenta EPSU, ha affrontato ripetute azioni antisindacali da parte della ORPEA, comprese ripetute minacce di licenziamento e indagini penali. ORPEA ha perso tutte le cause in tribunale e la Presidente ha ricevuto 15.000 euro di danni il 22 marzo 2022. Non è stata informata o consultata su questo accordo per “migliorare il dialogo sociale”. L’azienda ha dei precedenti che non possono essere cancellati.
ORPEA ha firmato molti principi di diritti umani e di governance aziendale, compreso il Global Compact delle Nazioni Unite. Queste “azioni di immagine” non hanno impedito all’azienda di attaccare i sindacalisti. Il nuovo accordo globale rappresenta un’altra spunta necessaria per rispondere alle richieste degli investitori e mostrare il cambiamento sulla scia dello scandalo ‘Les Fossoyeurs’ (i becchini).
L’azienda è sotto gli occhi di tutti in Francia e altrove per lo sfruttamento dei lavoratori e dei residenti. Le ispezioni francesi sulle sue finanze e gli affari sociali hanno mostrato un abuso di fondi pubblici. I sindacati francesi CGT e CFDT con la CICTAR hanno rivelato che l’azienda sta usando una complessa rete di filiali per gestire le sue finanze, compresi gli investimenti in Lussemburgo che non erano stati precedentemente rivelati.
Come voce dei lavoratori del settore dell’assistenza, EPSU si impegna a lottare per un’assistenza di qualità, una migliore retribuzione e migliori condizioni di lavoro in ORPEA – e possiamo farlo solo insieme ai sindacati.
Pubblichiamo il regolamento alla firma del Ministro recante modalità di svolgimento del concorso pubblico per l’accesso al ruolo degli atleti del gruppo sportivo dei VVF Fiamme Rosse del CNVVF ai sensi dell art 131 del decreto legislativo 13 ottobre 217
Al Dottor Massimo Parisi
Direttore generale del personale e delle risorse
Epc
All’Ufficio IV Relazioni sindacali
Oggetto: Procedura di rinnovo degli incarichi dirigenziali ordinari del personale della carriera dirigenziale penitenziaria ex d.lgs. 63/2006.
Questa OS riscontra la nota del 07.04.2022 con la quale la S.V ha inteso rispondere alle richieste che la nostra sigla aveva avanzato in occasione ed all’esito della riunione sindacale dello scorso 4 marzo, richieste avanzate anche dalle altre sigle partecipanti.
Nonostante si apprezzi l’impegno posto in essere da codesta Direzione Generale, tuttavia i contenuti della nota non risultano esaustivi né rassicurano la categoria, atteggiandosi a mera indicazione di dati che nella loro stringatezza privano di ogni trasparenza l’operare dell’Amministrazione, riducendo il possibile contributo sindacale.
Dall’elenco degli elementi di informativa che questa OS chiedeva potevano almeno essere forniti, tra gli altri, i dati relativi a:
Gli incarichi per i quali è stata già avviata e, a questo punto anche conclusa, la procedura per il rinnovo;
Ricognizione delle vacanze organiche ed i criteri con i quali sono state rilevate le criticità
Preventiva ricognizione della situazione sull’intero territorio nazionale sulla base di criteri di valutazione e quali le determinazioni derivate
Pareri, se espressi e forniti, dei Provveditori e relative determinazioni concordate con gli stessi;
Eventuale messa a punto di un progetto di più ampio respiro per la soluzione delle criticità non limitato e limitabile alla mera opzione rinnovo/non rinnovo di incarichi;
Predisposizione di idonei meccanismi di trasparenza volti a garantire ai dirigenti pari opportunità, onde evitare disparità di trattamento;
Ciò nonostante, con la nota del 7 aprile scorso, sono stati solo forniti una serie di dati numerici che presi di per sé non consentono a questa OS alcuna interlocuzione nel merito di un’attività di riorganizzazione che sconteranno i nostri iscritti. In particolare, apprendiamo che la decisione originariamente presa di non rinnovare tutti i posti di funzione delle sedi penitenziarie come da classificazione operata dal D.M. 22 settembre 2016, è stata rivalutata e, da quanto emerge dal contenuto della nota che si riscontra, “….si è deciso di rinnovare quasi tutti i direttori degli istituti di Terzo livello”.
Risulta altresì, dal contenuto della nota, che “si è mantenuta la scelta di non rinnovare al momento gli incarichi di vice direzione che ammontano a 37” e che la scelta operata da codesta DG è quella di inserire “nei bandi di prossima emanazione, unitamente ai posti di funzione di direttore vacanti….i posti di vice direzione in numero ridimensionato rispetto a quelli previsti in pianta organica” .
Si legge anche che saranno messi “ a bando alcuni posti di vice direzione degli istituti di incarico superiore e di alcuni istituti accorpati ….” senza tuttavia indicazione di quali siano tali posti e in base a quali criteri sia stata operata la scelta.
Infine, apprendiamo che è intenzione di codesta Direzione generale emanare ulteriori bandi d’interpello in prossimità del conferimento degli incarichi ai dirigenti vincitori della procedura concorsuale in atto a conclusione del corso di formazione.
Nonostante le buone intenzioni, che sicuramente animano la S.V., che affronta la gestione di una situazione complessa, mancano idonee garanzie per i dirigenti penitenziari che si trovano ancora una volta di fronte a procedure (peraltro scadute e mai rinnovate con atto formale) che vengono modificate in corso d’opera.
Gli intenti e, ancora di più le determinazioni, devono essere tradotti in disposizioni formali (almeno nella forma di decreto ministeriale) chiare e specifiche (criteri, sedi poste ad interpello, sedi soppresse in via temporanea) anche nella indicazione della tempistica ( quando saranno emanati gli interpelli per le sedi da rinnovare e quando gli interpelli per le sedi di “ risulta” prima dell’immissione in ruolo dei nuovi dirigenti).
E’ parere di questo Sindacato, confortato dalla normativa vigente, che solo con un atto di decretazione di pari rango del DM 22 settembre 2016 (peraltro scaduto d’efficacia) sarà forse possibile mitigare le reazioni legittime di quanti saranno costretti a scegliere una nuova sede non per loro colpa ma per le esigenze di una amministrazione che per oltre 20 anni non è riuscita ad ottenere da nessuno dei governi che si sono succeduti la copertura finanziaria per svolgere un concorso per la dirigenza penitenziaria.
Da ultimo, si ribadisce che l’assenza di una disciplina negoziale per i dirigenti penitenziari non è più tollerabile né procrastinabile. Questa O.S., come già annunciato, intraprenderà ogni necessaria azione legale nei confronti di questa Amministrazione denunciando la situazione di permamente assenza contrattuale, obbligando quindi la stessa a partecipare al tavolo della contrattazione.
La tutela dei diritti dei dirigenti penitenziari è prioritaria. Ove fosse già entrata a sistema non saremmo oggi testimoni di una manifesta violazione dei diritti dei dirigenti lavoratori. Sappiamo bene che Ella ha ereditato questa situazione e, lo ripetiamo, non dubitiamo né del Suo personale impegno né delle massime buone intenzioni, ma dobbiamo purtroppo constatare che nonostante la sua disponibilità a trovare soluzioni condivise anche con le OOSS, manca quella attività di informativa necessaria quale presupposto di ogni costruttiva interlocuzione.
Il coordinatore nazionale della
dirigenza penitenziaria
Carla Ciavarella
In data 13 aprile 2022 ha avuto luogo presso la sede del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI), l’incontro tra i rappresentanti del CONI e i rappresentanti delle OO.SS..
Al termine dell’incontro le Parti hanno sottroscritto il CCNL dei dirigenti e dei quadri del CONI 2022/2024.
p.la FP CGIL Nazionale
Francesco Quinti
In data 12 aprile 2022 è proseguito il negoziato per il rinnovo del CCNL delle Funzioni Locali per il triennio 2019-2021.
L’Aran ha inviato un testo aggiornato rispetto alla precedente riunione ma senza recepire le nostre proposte sul nuovo sistema di classificazione.
Pertanto abbiamo ribadito le nostre rivendicazioni:
Considerato che Aran non ha ancora dato riscontro alle proposte già formulate nelle precedenti riunioni abbiamo avuto modo di ricordare che va data soluzione al problema del festivo infrasettimanale, vanno recepite le proposte in merito alle relazioni sindacali come ad esempio calendario scolastico, bisogna prevedere la possibilità di assemblee territoriali (unioni di comuni e non solo), prevedere in caso di utilizzo di auto propria per esigenze di servizio il rimborso di cui alle tabelle ACI.
L’Aran in replica ha inoltre confermato ancora una volta le nostre preoccupazioni in merito alla mancanza di un atto di indirizzo che renda possibile impegnare le risorse ulteriori che l’ultima legge di bilancio ha destinato al rinnovo del CCNL. Restano pertanto ancora valide le ragioni che hanno portato all’attuale stato di agitazione e alla mobilitazione del 25 marzo.
Il tavolo dovrebbe essere riconvocato dopo la pausa pasquale.
Roma, 12/04/22 Il comparto delle Funzioni Locali
Pubblichiamo l’avviso della Direzione Centrale per l’Amministrazione Generale concernente la prova preselettiva del concorso pubblico, per titoli ed esami, a 300 posti nella qualifica di vigile del fuoco del CNVVF e il Decreto di esclusione per limiti di età.
I dati delle elezioni RSU hanno evidenziato la forte crescita della FP CGIL, che è il primo sindacato all’interno dell’INL.
Intendiamo ringraziare di cuore tutte le lavoratrici e i lavoratori che ci hanno votato, i nostri candidati, le nostre delegate e i delegati per lo straordinario sforzo profuso.
È un risultato che abbiamo costruito con il duro lavoro di questi anni, sempre dalla parte delle lavoratrici e dei lavoratori.
Naturalmente, questo non è per noi un punto di arrivo, ma solo la tappa di un cammino per contribuire a realizzare un’Amministrazione realmente e finalmente moderna e al passo coi tempi, superando scelte arbitrarie e logiche clientelari.
Nel frattempo, continuiamo con determinazione la nostra lotta per risolvere al più presto la questione della mancata perequazione dell’indennità di Amministrazione, rispetto alla quale aspettiamo l’incontro convocato oggi dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali per il 28 aprile prossimo, per avere finalmente le risposte positive e definitive che i lavoratori attendono da tempo.
Nei prossimi mesi avremo moltissimi appuntamenti da affrontare, tra i quali:
la definizione di un quadro regolatorio del lavoro agile (con il riconoscimento del buono pasto);
la mobilità del personale ancora pendente;
il riordino del sistema professionale con i passaggi di area e un accordo nazionale per il cambio dei profili (come chiediamo dal 2018);
l’elaborazione di un modello organizzativo moderno e funzionale, che introduca sul serio il lavoro in team e per processi;
la modifica del Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance.
Resta ferma la stella polare del nostro agire e del nostro essere: la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori attraverso la contrattazione, nazionale e territoriale, per dare un sistema di regole comuni, uguale e valido per tutti, senza favoritismi o scambi sottobanco.
Roma, 12 aprile 2022
FP CGIL INL
Matteo Ariano
Al Direttore Generale del personale, delle risorse e per l’attuazione dei
provvedimenti
del giudice minorile del DGMC
Dott. Giuseppe Cacciapuoti
Oggetto: Concorso pubblico per complessivi 18 posti di dirigente a tempo indeterminato del ruolo di esecuzione penale esterna di livello dirigenziale non generale.
Egregio Direttore,
all’esito dell’espletamento della procedura concorsuale di cui all’oggetto , con la pubblicazione della graduatoria definitiva ( con decreto 25 marzo 2022), si chiede di fornire informazioni a questa O.S . circa la programmazione dell’avvio del corso di formazione , della
sua durata , e quindi della data presunta di immissione in ruolo dei vincitori.
Si chiede altresì di conoscere le sedi di servizio ove saranno assegnati i neo assunti ed i criteri che saranno utilizzati per le assegnazioni.
Si coglie l’occasione per porre distinti saluti.
La Coordinatrice Nazionale
Fp Cgil Dirigenza Penitenziaria
Carla Ciavarella
Care lavoratrici e cari lavoratori, care compagne e cari compagni,
l’esito delle elezioni delle RSU vede il nostro Sindacato al primo posto con il 29% di preferenze avute dai lavoratori.
Un risultato che ci riempie di orgoglio e soddisfazione per una fiducia rinnovata e rafforzata che ci proviene dalle lavoratrici e dai lavoratori, e che, allo stesso tempo ci carica di responsabilità rispetto alle nuove sfide che ci propone la contrattazione integrativa, conseguente all’applicazione imminente del nuovo CCNL. Noi abbiamo improntato la nostra campagna elettorale con un confronto programmatico con i lavoratori, basato su una piattaforma che abbiamo presentato declinando tutti gli obiettivi che intendiamo perseguire. Un confronto che si è dipanato in numerosissime assemblee da cui è emerso in modo quasi drammatico il profondo disagio dei lavoratori per il peggioramento delle condizioni operative, dovuto alla inaccettabile condizione degli organici, all’aumento esponenziale dei carichi di lavoro, alla pervasività delle esternalizzazioni diffuse.
Noi non ci rassegniamo a questa situazione e la ricerca delle soluzioni possibili sarà il cuore della nostra iniziativa politica.
Gli altri due dati che hanno caratterizzato questo appuntamento elettorale sono la grande partecipazione dei lavoratori ed il rafforzamento del Sindacato Confederale.
Ancora una volta, nelle difficili condizioni dettate dalla pandemia, le lavoratrici ed i lavoratori hanno saputo difendere il valore della democrazia come valore essenziale per la difesa della dignità del lavoro nei servizi culturali.
Il fronte confederale raggiunge la percentuale complessiva che sfiora il 77% di consenso tra i lavoratori, a conferma del favore che la scelta unitaria di questi anni è stata molto apprezzata. Noi, nel fare i complimenti ai nostri colleghi di CISL e UIL per i loro risultati, restiamo convinti che solo il mantenimento di una forte azione comune sia la garanzia principale per l’ottenimento di risultati significativi per i lavoratori e faremo tutto quanto è nelle nostre possibilità per proseguire su questa strada.
GRAZIE, GRAZIE ALLE LAVORATRICI ED AI LAVORATORI PER LA LORO PARTECIPAZIONE DEMOCRATICA ED A COLORO CHE CI HANNO SOSTENUTO!
GRAZIE ALLE DELEGATE ED AI DELEGATI CHE CI HANNO RAPPRESENTATO AL MEGLIO METTENDOCI LA FACCIA ED IL CUORE!
LA FP CGIL RIMANE CON ORGOGLIO AL SERVIZIO DEI LAVORATORI DELLA CULTURA!
Fraternamente
Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale MIC
Alle elezioni RSU 2022, la FP CGIL riporta un dato elettorale straordinario: 1269 elettori su 4073, pari al 31, 19% dei voti validi, hanno espresso la loro preferenza per la nostra organizzazione.
Un dato che cresce, rispetto alle precedenti elezioni, sia in termini percentuali (+8,27%), che in termini di voti assoluti, nonostante ci fossero circa mille aventi diritto in meno.
Va sottolineato inoltre che, come confederazioni CGIL, CISL e UIL raggiungiamo il 73,98%, dato importante che rafforza la nostra presenza al tavolo (alle precedenti elezioni il dato complessivo si attestava al 64,70%).
Ringraziamo i nostri candidati e le nostre candidate che hanno deciso di mettersi a disposizione dei colleghi per rappresentarli e tutti coloro che hanno consentito, con il loro apporto, il raggiungimento di questo risultato eccezionale.
Ringraziamo soprattutto gli elettori per lo straordinario successo consegnatoci.
Un grande consenso che ci carica di ulteriori responsabilità che agiremo, come sempre, in stretto rapporto con le RSU neo elette, nell’esclusivo interesse dei lavoratori.
La Coordinatrice Fp Cgil MIMS p. la Fp Cgil Nazionale
Carmen Sabbatella Paolo Camardella
Senza certezze non si firma!
In data odierna è proseguito il confronto sull’argomento in oggetto alla presenza del sottosegretario alla Giustizia, l’onorevole Anna Macina.
Nel proprio intervento la FP CGIL ha ribadito la pregiudiziale, posta nel precedente incontro del 4 aprile, in merito alla necessità che nell’accordo siano definiti tempi, procedure e modalità utili a portare a compimento quanto definito in tema di riqualificazione del personale con l’accordo sottoscritto in data 26 aprile 2017 per la generalità del personale e delle aree, prima dell’entrata in vigore del nuovo ordinamento professionale previsto entro cinque mesi dalla stipula del CCNL 2019/2021 del Comparto delle Funzioni Centrali, ormai in fase di registrazione da parte della Corte dei Conti dopo l’approvazione del Consiglio dei ministri.
Questo si rende necessario poiché il passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento prevede dei riquadramenti automatici per il personale e la successiva applicazione di una “norma in deroga” finalizzata al passaggio tra le nuove aree di inquadramento giuridico sulla base di criteri e con finanziamenti dedicati stabiliti dal CCNL medesimo.
Se l’amministrazione della Giustizia non arriverà a quella scadenza, che presuppone il conseguente nuovo inquadramento a valere già dal 2022, avendo completato le procedure di riqualificazione stabilite dal 2017, le lavoratrici e i lavoratori della Giustizia si troverebbero per l’ennesima volta a subire il mancato adeguamento ordinamentale che invece interesserà la generalità dei dipendenti delle Funzioni
Centrali e, in particolare, dei Ministeri con grave nocumento per le proprie condizioni di lavoro ed economiche.
Nel merito dell’articolato proposto dalla parte pubblica la FP CGIL ha proposto le seguenti modifiche:
1. Aggiungere nelle premesse all’accordo il seguente periodo:
“Tenuto conto di quanto previsto dall’ipotesi di accordo per il CCNL del Comparto delle Funzioni
Centrali 2019/2021, già inviato dal Consiglio dei ministri alla Corte dei Conti per la registrazione,
con particolare riferimento agli artt. 14 (Progressioni economiche all’interno delle aree), 17
(Progressioni tra le aree), 18 (Norma di prima applicazione)”
1. Sostituire l’articolo 1 (Oggetto) con il seguente:
“Il Ministero della Giustizia attiva tutte le procedure di riqualificazione previste dall’accordo
sottoscritto in data 26 aprile 2017 richiamato nelle premesse entro e non oltre il 30 giugno 2022 e
procederà ai nuovi inquadramenti del personale, per tutti i profili e le aree interessate, entro e non
oltre il 30 settembre 2022. Con le stesse tempistiche bandisce altresì una o più procedure selettive
interne, concernente gli sviluppi economici all’interno delle aree del personale dipendente, con
decorrenza a far data dall’1 gennaio 2022, per un numero di posti come da tabelle di cui agli
articoli 6, 7, 8 e 9 e secondo i criteri previsti dal presente Accordo e compatibilmente con le risorse
ivi stabilite”.
2. All’articolo 2 (Soggetti interessati e requisiti) sostituire le parole “5 anni” con le parole “1 anno”.
3. All’articolo 5 (Criteri preferenziali) sostituire l’elenco numerato dei criteri con il seguente:
“1. maggiore anzianità di servizio nella fascia retributiva di appartenenza;
2. maggiore anzianità di servizio nell’area di appartenenza;
3. maggiore anzianità di servizio nei ruoli del Ministero della Giustizia;
4. maggiore età anagrafica.”.
4. Dopo l’articolo 10 (Oneri finanziari) aggiungere il seguente:
“Articolo 11 (Variabilità dei contingenti).
Nel caso in cui il personale che richiedere di partecipare alle procedure e/o che si collochi in
posizione utile in graduatoria per accedere alla fascia economica superiore sia in un numero
inferiore ai posti disponibili indicati nelle tabelle di cui agli articoli 6, 7, 8 e 9 del presente Accordo,
è possibile aumentare i contingenti stabiliti nelle fasce economiche della medesima area, ovvero
delle altre due aree, a condizione che vi siano partecipanti utilmente collocati in graduatoria e a
invarianza delle risorse assegnate ai singoli Dipartimenti”.
6. Nella Tabella A (Criteri selettivi per le progressioni economiche all’interno di ciascuna area), nella
sezione dedicata a “Ulteriori titoli di studio posseduti”, aggiungere nella descrizione dei titoli con
punteggio 1,50 i seguenti: “master di I e II livello”.
Al termine della riunione la parte pubblica ha dichiarato di poter prendere impegni sulle nostre
pregiudiziali solo verbalmente, ma la Fp Cgil ha ribadito che senza impegni scritti a garanzia dei
lavoratori non era disponibile a firmare, costringendo la parte pubblica a rinviare la riunione a data da
destinarsi.
Senza certezze non si firma!
Vi terremo informati sui futuri sviluppi della vicenda.
Il Segretario Nazionale FP CGIL
Florindo Oliverio
Alla Sottosegretaria di Stato
On. Anna Macina
sottosegretario.macina@giustizia.it
Al Capo di Gabinetto –
Dott. Raffaele Piccirillo
protocollo.gabinetto@giustizia.it
Gentile Sottosegretaria,
come anticipato dalla scrivente Organizzazione Sindacale alla riunione di lunedì 4 aprile, Le chiediamo di fissare nel più breve tempo possibile un incontro per affrontare e risolvere la delicata e importante vertenza degli ex Tirocinanti della Giustizia, oggi assunti a tempo
determinato, con contratti a 24 (dicembre) e 12 mesi (il prossimo giugno).
Riteniamo necessario nell’immediato prorogare di un anno il loro contratto, come previsto per decreto. Sono lavoratrici e lavoratori che operano negli uffici giudiziari ormai da più di 10 anni, svolgendo la stessa attività dei colleghi a tempo indeterminato, senza averne mai avuto lo stesso salario né gli stessi diritti. Sono anni che vengono trattati come fantasmi. È giusto dare loro risposta chiara, definitiva e positiva.
Inoltre di loro abbiamo un reale bisogno. Come Lei sa, On. Macina, l’età media dei dipendenti della Giustizia in generale, e in particolare al Dog, è di circa 56-57 anni. Nel prossimo triennio i pensionamenti saranno tantissimi, sia tra le figure apicali sia tra quelle assegnate in seconda e in prima area.
La stabilizzazione di queste lavoratrici e lavoratori precari è dunque in primis una necessità per lo stesso Ministero che, altrimenti, dovrà sospendere e selezionare i servizi da erogare.
Se è vero che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, perché la stessa nega tale diritto anche se ci sono tutti i presupposti per questa stabilizzazione?
Certi dell’accoglimento dell’istanza, Le inviamo distinti saluti.
FP CGIL
Felicia Russo