Pubblichiamo il nuovo CCNL personale non dirigente periodo 2018/2021, da noi sottoscritto definitivamente lo scorso 26 gennaio 2022.
Francesco Quinti
Agenzia delle entrate
Direttore Centrale Risorse Umane
Laura Caggegi
dc.risorseumane@agenziaentrate.it
e, p.c.
Agenzia delle entrate
Direzione centrale del Personale
Ufficio Relazioni Sindacali
dc.ru.relazionisindacali@agenziaentrate.it
Oggetto: controllo della ‘certificazione verde Covid-19’ per l’accesso dell’utenza presso le strutture aperte al pubblico
La scrivente Organizzazione Sindacale in questi giorni viene di continuo a conoscenza di iniziative annunciate o formalizzate da parte dei responsabili delle varie strutture dell’Agenzia con accesso diretto dell’utenza inerenti le modalità organizzative che verrebbero adottate a decorrere dal 1 febbraio per eseguire i controlli sulla ‘certificazione
verde Covid-19’ resi obbligatori dalla vigente normativa.
In tal modo, prende atto del fatto che invariabilmente, seppur con differenti indicazioni, attribuzioni e prerogative a seconda dei casi, tale attività viene di fatto assegnata al personale dipendente appartenente alle aree funzionali.
Premesso che in ogni caso tali determinazioni avrebbero dovuto essere oggetto di informazione preventiva ai rappresentanti dei lavoratori (OO.SS. e R.S.U.) ai sensi del vigente contratto e che sarebbe stato auspicabile ed opportuno un passaggio sindacale di livello nazionale al fine di concordare ed uniformare sul territorio l’organizzazione di tale attività, la scrivente ritiene che in nessun caso possa e debba essere previsto il ricorso al
personale dipendente per il suo svolgimento.
Le implicazioni che ne deriverebbero infatti, a partire dallo svolgimento di mansioni che non sono previste dalle declaratorie di area e in un contesto di grave e generalizzata carenza di personale rispetto ai compiti istituzionali tipici dell’Agenzia, sono molteplici e potrebbero avere conseguenze pure riguardo alla stessa sicurezza del personale.
Tutta la responsabilità del controllo verrebbe in tal modo addossata al singolo dipendente, dall’utilizzo in taluni casi persino di dotazioni personali alla gestione dell’eventuale conflittualità con l’utente.
Così come, per quanto apparirebbe superfluo, giova ricordare che il controllo deve avvenire preventivamente rispetto all’accesso nelle strutture e pertanto all’esterno di esse.
Appare più che evidente come tale ipotetico contesto organizzativo sia del tutto inaccettabile da parte della scrivente e assolutamente improponibile da parte dell’amministrazione.
Pertanto, la scrivente Organizzazione Sindacale con la presente richiede la sospensione immediata di tutti i provvedimenti che prevedano l’utilizzo dei dipendenti nelle attività di controllo e il ricorso esclusivo a dotazioni automatizzate o a soggetti esterni per la loro effettuazione.
FP CGIL Nazionale
Daniele Gamberini
Al MIC
Sig. Capo di Gabinetto
prof. Lorenzo Casini
Sig. Segretario Generale
Dr. Salvo Nastasi
Sig. Direttore Generale Organizzazione
Dr.ssa Marina Giuseppone
Sig. Dirigente Relazioni Sindacali
Dr.ssa Sara Conversano
Oggetto: Osservazioni sul DM relativo all’organizzazione degli Istituti Centrali, dell’Archivio Centrale dello Stato e delle Biblioteche Nazionali Centrali.
La bozza di DM consegnata alle OO.SS. delinea una operazione di omogeneizzazione del modello organizzativo di autonomia adottato dal MIC e sperimentato ampiamente nel settore museale.
Questa soluzione presenta oggettivi vantaggi dal punto di vista di una maggiore autonomia nella gestione del bilancio e dell’attività amministrativa, abbiamo dei dubbi rispetto all’efficacia dal punto di vista di una riconosciuta autonomia scientifica. Nel senso che non riteniamo che la indubbia centralità della figura del Direttore possa da sola garantire la piena autonomia della valutazione scientifica a fronte di una struttura precedente che riconosceva, tramite i Consigli scientifici, una valutazione collettiva nella gestione tecnico scientifica che storicamente ha contraddistinto livelli di efficacia qualitativa nelle funzioni di programmazione, nella definizione degli standard di tutela e nei cicli di formazione e ricerca tipici degli Istituti Centrali. Ad esempio l’ICR , nella sua attuale organizzazione, prevede la presenza di due funzionari nel Consiglio Scientifico e di un funzionario nel Consiglio di Amministrazione. Soluzione che riconosce, a nostro avviso, la peculiarità dell’Istituto a fronte del modello predefinito dell’autonomia sperimentata nel circuito museale. Abbiamo peraltro registrato, rispetto alle autonomie definite dalla norma, una generale scarsa incidenza dei Comitati tecnico scientifici rispetto alla gestione concreta degli Uffici, con il rischio di determinare, come è già avvenuto in alcuni significativi casi, la “sindrome dell’uomo solo al comando”. In tal senso, avendo registrato le perplessità espresse nel corso della riunione rispetto all’inserimento di figure interne non dirigenziali nei Comitati, ci chiediamo se non sia possibile prevedere il mantenimento del Consiglio scientifico nella definizione dello Statuto degli Uffici interessati. In ogni caso, a nostro avviso, il riconoscimento delle competenze tecnico scientifiche del personale interno prefigura una condizione di autonomia che non intacca i vincoli gerarchici e la necessaria autonomia decisionale del Dirigente e può essere un utilissimo fattore di equilibrio dialettico nella relazione con il Direttore, il Consiglio di Amministrazione e il Comitato Tecnico-scientifico.
Relativamente ai contenuti specifici riferiti alla definizione delle competenze per i singoli Istituti interessati dalla bozza di DM, sottolineiamo la necessità di una attenta verifica alla luce delle eventuali novità che si sono verificate dalla data di ultima stesura dei Regolamenti.
Per quanto riguarda l’ICBSA è inoltre utile un richiamo esplicito alla funzione di raccolta, conservazione, documentazione e valorizzazione della memoria storica della Nazione veicolata su supporti sonori e audiovisivi, poiché il medesimo istituto esplica le seguenti competenze istituzionali di raccolta, ai fini di documentazione, tutela e valorizzazione della produzione editoriale italiana e dei documenti di interesse culturale destinati all’uso pubblico, realizzati su supporto sonoro e video, pervenuti per dono, acquisto e deposito legale in base a quanto disposto dalla legge 15 aprile 2004, n. 106 e dal relativo Regolamento di attuazione emanato con decreto del Presidente della Repubblica 3 maggio 2006, n. 252
Inoltre l’Istituto coopera al potenziamento del sistema bibliotecario italiano ed allo sviluppo del Servizio bibliotecario nazionale d’intesa con l’Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche e collabora non solo con la RAI ma con enti e istituti nazionali pubblici e privati per le specifiche finalità istituzionali
Infine non possiamo non richiamare l’attuale stato di grave depauperamento degli organici di tutti gli Uffici interessati dal DM, che stanno registrando letteralmente la sparizione di figure tecniche essenziali ai cicli di ricerca e di tutela del patrimonio culturale. Ancora una volta sollecitiamo decisioni straordinarie che tengano conto della necessità di interventi occupazionali molto più tempestivi rispetto all’attuale programmazione e più consistenti nei numeri, tramite il pieno utilizzo di tutte le risorse derivanti dal budget ordinario a disposizione ed una maggiore autonomia nella gestione delle procedure concorsuali.
Nel ringraziare per l’attenzione si porgono distinti saluti.
Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale
Le lavoratrici e i lavoratori della Polizia Locale sono da sempre impegnati sul territorio per assicurare ordine e sicurezza urbana. Negli ultimi anni, in prima linea, hanno dovuto occuparsi, inoltre, della sicurezza pubblica per il controllo e il contenimento
della pandemia.
La Polizia Locale è sempre più esposta ai pericoli e ai rischi per la propria incolumità, non solo per il Covid-19, ma anche per i carichi di lavoro spesso estenuanti, per i servizi notturni, l’esposizione costante agli agenti atmosferici, all’inquinamento e a
malattie professionali sempre più diffuse.
NONOSTANTE QUESTO, NON VENGONO TUTELATI.
Rivendichiamo il riconoscimento del lavoro gravoso! Abbiamo presentano un dossier su infortuni e malattie professionali del personale di Polizia Locale, ma nonostante questo la Commissione ministeriale sui Lavori Gravosi, pur allargando l’elenco delle categorie include, ha deciso di escludere la Polizia Locale.
Attenzione però! La decisione di far accedere i lavoratori all’Ape Sociale, a 63 anni e con tagli sulla pensione NON è il nostro obiettivo!
LAVORATRICI E LAVORATORI DELLA POLIZIA LOCALE MERITANO RICONOSCIMENTI APPROPRIATI!
Non ci arrenderemo e continueremo la nostra battaglia, non solo per l’inserimento della categoria nei lavori gravosi, ma per un’equiparazione ai requisiti di pensionamento e di trattamento economico, come avviene per la Polizia di Stato.
Si è tenuto ieri l’incontro per la sottoscrizione del CCNI 2020 per l’area dei professionisti.
Abbiamo dato atto dell’impegno con cui l’amministrazione ha proseguito l’interlocuzione con il MEF – Ragioneria Generale dello Stato, che aveva mosso osservazioni sulla ipotesi sottoscritta a luglio in ordine all’inclusione dei compensi professionali degli avvocati nella base di computo per il calcolo degli incrementi contrattuali derivanti dal CCNL 2016/2018.
La conclusione positiva di tale interlocuzione ha consentito di evitare che il Fondo per la retribuzione accessoria per l’anno 2020 si riducesse di circa un milione di euro.
Inoltre, ricordiamo, l’articolato infine concordato per il 2020 fa registrare, dopo anni di immobilismo contrattuale, alcuni elementi certamente positivi:
per la prima volta, grazie alle risorse aggiuntive derivanti dal CCNL 9/3/2020, si è riusciti ad ottenere che parte di dette risorse fosse destinata all’aumento della indennità di funzione per tutti i professionisti, per circa 140 euro lorde mensili, richiesta questa che la CGIL avanzava da tempo;
per i professionisti del ramo statistico attuariale è stata riconosciuta, per l’anno 2020, una maggiorazione del 20% della retribuzione di risultato, in ragione dello straordinario carico di lavoro collegato alla introduzione di disposizioni normative connesse all’epidemia;
il grado di raggiungimento degli obiettivi di performance utile per partecipare alla ripartizione delle risorse destinate alla retribuzione di risultato non utilizzate a fine esercizio è stato diminuito dal 98 al 95%.
A fronte di questi miglioramenti abbiamo ritenuto di sottoscrivere il contratto, non senza rimarcare, con apposita nota a verbale, il nostro dissenso rispetto a due aspetti:
nel mese di luglio l’amministrazione aveva apposto al contratto una dichiarazione congiunta che impegnava le parti a concordare, per il 2021, le indennità da corrispondere ai professionisti cui vengano conferiti incarichi di coordinamento, sia pure provvisori, ma senza l’espletamento della prevista procedura selettiva; nell’evidenziare che il 2021 è ormai trascorso e che pertanto la dichiarazione ha ormai perso ogni valenza, abbiamo ribadito la impossibilità, alla luce del vigente CCNL, di disciplinare la corresponsione di indennità in violazione delle disposizioni contrattuali, tanto più che a breve dovrebbe essere licenziato il nuovo regolamento per l’attribuzione degli incarichi di coordinamento;
in merito al mancato accoglimento della nostra proposta di riduzione dell’accantonamento per l’indennità di mobilità (art. 9), ad oggi pari al 5% del fondo per la retribuzione di risultato di tutti i professionisti, sebbene sia risultata fruita, nel 2019, da soli 26 professionisti, tra legali, tecnici e attuari, auspichiamo di poter concordare per il CCNI 2021 una rimodulazione di tale accantonamento e/o un meccanismo di contemperamento in ipotesi di contemporanea fruizione di indennità a titolo diverso, onde assicurare la più equa ripartizione delle risorse del Fondo.
La firma dell’accordo consentirà la liquidazione, nei prossimi mesi da febbraio ad aprile, di tutte le voci retributive in sospeso (saldo incentivo speciale, onorari compensati e retribuzione accessoria 2020, differenze su indennità di funzione).
Non di meno, abbiamo evidenziato la necessità che a breve si convochi il tavolo per il CCNI non solo 2021 ma anche 2022, per ristabilire finalmente il ciclo fisiologico della contrattazione aziendale.
Attendiamo ovviamente la convocazione dei tavoli, ormai improcrastinabili, relativi alla nuova regolamentazione per l’attribuzione degli incarichi di coordinamento e del secondo livello differenziato, oltre che per la revisione del sistema di valutazione della performance dei professionisti.
FP CGIL/INPS
Matteo Ariano Antonella Trevisani Maria Assumma Giuseppe Cipriani
A seguito delle non corrette relazioni sindacali le strutture territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl, Uil Pa VVF, Usb VVF e Conapo dichiarano le stato di agitazione
Continuano le trattative per il rinnovo contrattuale 2019-2021 per il personale NON direttivo NON dirigente e Direttivo e Dirigente. Pubblichiamo le convocazioni del tavolo tecnico
Al Pres. Bernardo PETRALIA
Capo Dip. Amm. Penitenziaria
ROMA
Al Dott. Massimo PARISI
D. G. Personale e Risorse
Dip. Amm. Penitenziaria
ROMA
E, per conoscenza;
All’Ufficio Relazioni Sindacali
con il Pubblico del Dipartimento
Amministrazione Penitenziaria
Alla Dott.ssa Ida DEL GROSSO
ROMA
Alle Segreterie FP CGIL
Oggetto: Procedura straordinaria di revoca, anche parziale, dell’istanza di
partecipazione all’interpello Nazionale per i trasferimenti a domanda per l’anno 2019
Preg.me Autorità,
non possiamo esimerci dal segnalarvi le numerose doglianze pervenuteci dai nostri
associati, in merito alla vostra arbitraria decisione di dare seguito alla mobilità a
domanda interpello 2019 ( Vostra nota n. 0027649 del 25 gennaio c.m.), dove in
modo candido il vostro Ufficio ci ha portato a conoscenza del procedimento
straordinario di revoca dell’istanza di partecipazione all’interpello riferito al su citato
2019, specificando che, nel mese di maggio sarà generato un nuovo piano di mobilità
connesso all’assegnazione del 179° corso.
Comprenderete che, tale modalità rischia di generare una sequela di
contenziosi nei vostri confronti, nonché un danno erariale alla Pubblica
Amministrazione, da parte di quel personale che, legittimamente auspica di essere
trasferito sulla base nel nuovo interpello 2021, ancora oggi in itinere in quanto non
avete pubblicato la graduatoria provvisoria.
Per quanto sopra, vi invitiamo ad accelerare le procedure per la pubblicazione
della graduatoria interpello nazionale 2021 evitando di “nascondervi” da quanto
stabilito dall’articolo 6 comma 2 del PCD 6 agosto 2021 e ricordandovi che, per una
vostra omissione intenzionale/occasionale non avete dato seguito alla procedura di
interpello 2020.
Sperando, di avervi fatto comprendere che, anche voi siete tenuti alla
trasparenza della procedura logica ed amministrativa che, nel caso di specie, viene
evulsa in modo alquanto grossolano, ci corre l’obbligo di preavvisarvi che, se
continuerete con tale modalità ci vedremo costretti a ricorrere nelle opportune sedi
nel legittimo interesse dei nostri associati.
Distinti Saluti
Il Coordinamento Nazionale
Branchi/Manna
Sottoscritto l’accordo sulle turnazioni 2022 Europaweb e l’applicazione degli accordi
Arrivano le assunzioni dei tempi determinati
Concorso AFAV: ennesimo rinvio
abbiamo sottoscritto oggi l’accordo che consente l’anticipo del budget sulle turnazioni 2022. Un accordo molto importante che consente, una volta perfezionato, l’anticipo sulle risorse del Fondo Risorse Decentrate e, di conseguenza il pagamento delle quote che man mano maturano i lavoratori senza attendere i tempi biblici necessari per la cponcreta disponibilità delle risorse.
Non abbiamo invece sottoscritto l’accordo sull’elevazione della percentuale dei festivi lavorati perché abbiamo la necessità di rinnovare un patto programmatico con la controparte. Ovvero abbiamo chiesto di definire un piano di lavoro per un anno particolarmente intenso dal punto di vista delle problematiche rimaste in sospeso e per quelle relative all’applicazione del nuovo CCNL, una volta entrato in vigore. Ci riferiamo all’accordo di mobilità volontaria, a quello sui passaggi di area finanziati con budget ordinario, all’accordo su Fondo 2022, agli adempimenti connessi alla prima applicazione del nuovo CCNL, con particolare riferimento ai passaggi di area finanziati dallo 0,55% da accantonare a valere sul costo del lavoro complessivamente inteso maturato nel 2018, alla revisione dei profili professionali, condizione primaria per l’applicazione del nuovo ordinamento professionale, alle progressioni economiche interne alle aree. Tutti passaggi molto complessi, considerate le specificità presenti nel MIC. Per questo per noi è necessario rinnovare un patto programmatico con l’Amministrazione che ci ponga in condizione di porre obiettivi concreti e tempistiche definite. L’amministrazione al momento ha proposto un primo incontro sulla mobilità volontaria, che ci consenta quantomeno di affrontare la controversa questione dei criteri da modificare rispetto all’accordo precedente (percentuali da garantire in uscita e posizioni uniche) e definirne i tempi di applicazione. Per noi va bene come inizio ma deve essere chiaro che non è sufficiente, considerato l’elenco delle cose da fare. Vedremo.
Europaweb non deve disapplicare gli accordi.
Sempre nella riunione è emersa chiaramente una difficoltà relativa all’applicazione dei nuovi accordi sulle turnazioni, sia per quel che riguarda i conteggi e le interpretazioni fantasiose che troppo spesso registriamo in periferia che per una applicazione del sistema Europaweb che risulta essere difforme dagli accordi stessi. Ci riferiamo alla introduzione della parametrazione oraria delle tariffe sulle turnazioni, peraltro richiesta formalmente dagli organi di controllo nei loro rilievi, che non viene recepita da Europaweb, ad esempio sui turni di durata superiore alle sei ore, alla questione del mancato riposo festivo attribuibile ai turnisti nei festivi infrasettimanali nelle giornate in cui non è prevista la presenza, alla consecutività delle turnazioni notturne nel rispetto della normativa vigente. Non è possibile e non è accettabile questa situazione: Europaweb è un sistema di rilevazione delle presenze che deve essere adattato agli accordi vigenti, che sono stati sottoscritti e certificati dagli organi di controllo, e non certamente il contrario. Per questo per noi è urgente e necessaria una riunione di verifica con chi materialmente gestisce il sistema, il Servizio I della DG Organizzazione che non ci risulta essere una repubblica indipendente. Per noi la questione è dirimente anche rispetto alla valutazione della correttezza nei rapporti con la controparte ed ai fini di conseguenti valutazioni sui comportamenti di questo genere.
Assunzioni e rinvii
La buona notizia è che è giunto a conclusione l’iter di assunzione dei 29 lavoratori a tempo determinato ed è imminente la pubblicazione del Decreto che ne dispone l’inquadramento. Una vicenda che si chiude dopo 5 lunghi anni di precariato e a questi lavoratori facciamo i nostri migliori auguri per il loro futuro lavorativo.
Non trova pace invece il concorso AFAV che subisce l’ennesimo rinvio al 7 febbraio e questa volta la pandemia non c’entra nulla, mentre invece molto ha inciso un comportamento irresponsabile di molti dirigenti componenti designati alle sub commissioni che si sono inopinatamente sottratti con dimissioni dell’ultima ora, salvo poi lamentarsi per la carenza di personale.
Dirigenti che nel 2020 sono stati tutti valutati al massimo e quindi tutti sono destinatari degli importi massimi previsti per il raggiungimento degli obiettivi. Ci chiediamo ancora una volta se questo può essere un modo normale di gestire la produttività degli Uffici e quale senso hanno le brunettiane prediche sulla meritocrazia dei dipendenti, visto che esattamente è la sua normativa a consentire la distribuzione a pioggia di queste indennità. Domande che purtroppo al MIC non hanno trovato risposte.
Infine l’otto di febbraio prossimo siamo convocati dalla Direzione politica ad un confronto che ancora non ha visto l’ordine del giorno. Lo declariamo noi: PNRR, assunzioni, rispetto degli accordi sottoscritti, programmazione negoziale e conseguenti impegni concreti.
Noi di questo parleremo.
Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale MIC
Roma, 27 gennaio 2022
Al Ministero dell’Economia e delle Finanze
Capo Dipartimento DAG
D.ssa Valeria VACCARO
capodipartimento.dag@mef.gov.it
E, p.c.
Al Ministero dell’Economia e delle Finanze
DAG – Ufficio Relazioni Sindacali
Dott. Ernesto PERNA
relazionisindacali.dag@mef.gov.it
Oggetto: ritiro della emanazione direttoriale cd “faq n. 12”
La circolare del 12 gennaio, emanata in attuazione della circolare Brunetta-Orlando,prevede esplicitamente di poter superare i limiti mensili previsti nella circolare del 29 novembre.
A breve distanza temporale, sollecitata da una organizzazione sindacale, codesto Ministero ha provveduto ad emanare le c.d. “FAQ” e, attraverso una di queste, vincola la distribuzione semestrale dei giorni ai limiti mensili di cui alla circolare del 29 novembre, penalizzando così i propri dipendenti e non tutelandoli dal contagio sui mezzi di trasporto e negli uffici.
Come FP CGIL chiediamo l’immediato ritiro della emanazione direttoriale c.d. “FAQ n. 12” e la diffusione a lavoratori e dirigenti della più coerente interpretazione del “criterio della prevalenza semestrale” come semplice prevalenza del lavoro in presenza su quello agile su un orizzonte temporale di sei mesi, per il contenimento della pandemia.
Rileviamo come nelle relazioni sindacali si stiano consolidando prassi finalizzate a far prevalere le rigidità ministeriali – anche di matrice culturale – attraverso atti “non formali”, come le “FAQ”, che influenzano copiosamento il comportamento delle Strutture, talvolta contraddicendo esplicitamente gli indirizzi e le sensibilità esplicitate dall’amministrazione al Tavolo sindacale.
Queste prassi sono, per questa Organizzazione, da rigettare e da non alimentare.
Invitiamo, pertanto, l’Amministrazione a desistere dal proseguire nel consolidamento di prassi che compromettono gli l’obiettivi di qualità e produttività delle relazioni sindacali.
Si porgono distinti saluti.
FP CGIL Nazionale
Daniele Gamberini
Pubblichiamo la nota circolare di mobilità emanata dalla Direzione Centrale per le Risorse Umane riguardo la mobilità del personale ruolo ispettore Informatico
Roma, 27 gennaio 2022
Al Capo del Dap
Pres. Bernardo Petralia
Al Capo del DGMC
Pres. Gemma Tuccillo
Oggetto: fondo per le misure di perequazione previdenziale in relazione alla specificità del Comparto Sicurezza e Difesa.
Egregi Presidenti,
come noto la legge di bilancio n. 234 del 30 dicembre 2021, all’art. 1, comma 95, ha disposto che “In relazione alla specificità del personale delle Forze armate, delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, riconosciuta ai sensi dell’articolo 19 della legge 4 novembre 2010, n. 183, nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze é istituito un fondo con una dotazione di 20 milioni di euro per l’anno 2022, 40 milioni di euro per l’anno 2023 e 60 milioni di euro a decorrere dall’anno 2024.”.
Tale previsione necessita ora di ulteriori interventi legislativi al fine di assicurare forme di previdenza complementare anche al personale della Polizia Penitenziaria.
Al fine di avanzare proposte al Legislatore, che consentano di utilizzare al meglio il suddetto fondo e favorire l’avvio dell’iter legislativo, vi chiediamo la disponibilità ad un incontro per confrontarci sul tema.
Il Segretario Nazionale FP CGIL
Florindo Oliverio